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Martedì 5 marzo alle ore 21,30, sale sul palco del Biella Jazz Club il pianista e organista piemontese Enrico Perelli con il suo trio composto da Massimo Serra alla batteria e Max Carletti alla chitarra.

Enrico Perelli ha studiato al Conservatorio A.Vivaldi di Alessandria diplomandosi nel 2011 in Pianoforte Jazz, nel 2014 nel biennio specialistico con una tesi sull’Organo Hammond e nel 2017 in Pianoforte Classico (vecchio ordinamento).

Nel 2016, con il nome di “Goodfaith Quartet”, avvia un progetto insieme al suo maestro di conservatorio e jazzista di fama internazionale, Luigi Bonafede, riarrangiando i brani dello stesso Bonafede attraverso l’utilizzo dell’organo Hammond e della chitarra elettrica.

Dal 2017 è molto attivo a Torino suonando nei principali locali della scena cittadina in diverse situazioni jazzistiche quali Max Gallo Quartet (feat Soul Sarah), Elis Prodon, Groovin' High (feat Caterina Accorsi) e prestandosi come accompagnatore stabile di buona parte degli eventi e corsi della scuola di musica ProVoice di Torino.

Dopo aver insegnato per molto anni nelle scuole musicali del Canavese dal 2022 vince il concorso per diventare professore in pianta stabile presso l’EJMA Valais di Sion, in Svizzera.

Le due “dimensioni musicali” pianistico/organistico proseguono tutt’ora in parallelo sfociando in due differenti progetti musicali:

Il progetto Les Bohémiens vede Enrico al pianoforte e rappresenta l’omaggio musicale alla figura e all’opera di Giacomo Puccini, a 100 anni esatti dalla sua morte.

Un disco variegato e ricco di influenze jazz, rock e free a supporto e ad arricchimento delle melodie delle arie d’opera del tempo, vere e proprie “hit” della belle époque.

Il progetto vede Valentina Nicolotti alla Voce, Max Carletti alla Chitarra, Francesco Parodi alla Batteria e Mattia Basilico al Sax.

L’11-01-24 è uscito l’album omonimo edito da Silta Records.

L’“Enrico Perelli Trio” vede invece l’Organo Hammond a supporto armonico della chitarra elettrica nuovamente di Max Carletti e dell’esplosività ritmica di Massimo Serra, un potente Hammond Trio incentrato su brani originali, la quasi totalità dello stesso Carletti, che sa coinvolgere e spaziare verso le sonorità più inaspettate.

Nella prossima serata i due progetti non mancheranno di toccarsi brevemente, un piccolo assaggio di quella che di fatto è un’anteprima promozionale del lavoro discografico appena terminato e che sicuramente non mancherà di lasciare incuriosito l’ascoltatore.

Martedì12 sarà la volta del pianista Raffaele Genovese accompagnato da Tony Arco alla batteria e Marco Vaggi al contrabbasso.

Da sottolineare per il mese di marzo due eventi speciali, il 13 ritorna il pianista biellese Andrea Manzoni con il suo trio e il 22 Danilo Perez Trio con John Patitucci al contrabbasso e Adam Cruz alla batteria.

Ad aprile è attesa la grande cantante brasiliana Paula Morelembaum con il trio Bossarenova.

I concerti del Biella Jazz Club sono finanziati dai bandi della Fondazione CR Biella, Città di Biella “Assessorato alla Cultura”, Consiglio regionale del Piemonte.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Avrà luogo il giorno 12 aprile 2024 alle ore 9,30 l’asta pubblica bandita dalla Città di Casale Monferrato per l’alienazione dell’area denominata “Ex nuovo P.I.P. 5″.

Il prezzo base d’asta è stato fissato 18 € al metro quadrato e si riferisce ad un unico lotto con una superficie totale di 114,135 metri quadrati.

Il termine per la presentazione delle offerte, al fine di poter partecipare all’asta, è il giorno 11 aprile 2024 alle ore 16,30.

Alle ore 9,30 del 12 aprile 2024, presso il Palazzo Civico si procederà all’apertura dei plichi e, dopo la verifica della documentazione ricevuta, si procederà all’esame delle offerte economiche e, infine, all’aggiudicazione a favore del concorrente che avrà presentato l’offerta più alta a partire dalla base d’asta.

Tutta la documentazione e la modulistica, oltre alla versione integrale del bando, sono presenti sul portale istituzionale della Città di Casale Monferrato all’indirizzo https://www.comune.casale-monferrato.al.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12741

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Es 20, 1-17

Dal Libro dell’Esodo

In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Sal.18

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

1 Cor 1, 22-25

Dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi

Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio.
Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.

Gv 2, 13-25

Dal Vangelo secondo San Giovanni

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

 

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE

Una pagina (prima lettura) che tutti conoscono e che almeno una volta hanno letto: la pagina del libro dell’ Esodo, brano che si colloca subito dopo il racconto dell’arrivo degli israeliti al Sinai e la promessa dell’alleanza:  i “comandamenti”, in ebraico “Dabar”, parole.

“Consegna” da parte di Dio di “regole”, precetti morali e materiali, norme “rigide” e precise, insegnamenti: rapporto con Dio racchiuso in “comandi”, in uno “spazio”, in un “contenitore”.

Rapporto con l’uomo fatto di “non” e di “devi”.

Parole date per diventare capaci di amare Dio.

Le parole hanno uno stile conciso e categorico, per alcuni seguite da spiegazioni, compaiono due precetti (riposo sabbatico e onore da prestare ai genitori) espressi in forma positiva, mentre gli altri si presentano come secche proibizioni.

Il decalogo si apre con una frase che contiene una nota storica in forma participiale, nel quale Dio presenta se stesso e al tempo stesso fa un riassunto degli eventi passati:

“Io sono YHWH, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile”.

Egli si presenta non con titoli di potenza ma semplicemente come il Dio di Israele, attribuendosi questa prerogativa non in forza di una decisione arbitraria, ma perché ha liberato il popolo dalla schiavitù.

Parole per una relazione di reciprocità: il decalogo dunque per “stare nella relazione”, per educare alla libertà, un “cammino” per l’uomo.

La legge del Signore è “perfetta e rinfranca l’anima”, lo ricorda anche il Salmo 18/19, “Tu hai parole di vita eterna”.

La fede non è uno “scambio tra domande ed offerta”: a questo Gesù si ribella. (Vangelo)

Gerusalemme, festa di Pasqua imminente: Giovanni con precisione estrema, subito, ci parla di una Pasqua “imminente”.

Subito, all’inizio del Vangelo, ha collocato un episodio che ci “parla” in modo esplicito della Pasqua di Gesù.

Mi piace l’immagine di questo Gesù che si “indigna”.

Gesù deciso, diretto, che “manda all’aria” banchetti e merci, che non vuole “usare la diplomazia…”.

No, qui non serve! Troppo importante!

“Fece una frusta con cordicelle”, si organizza Gesù, non “usa” le mani, non è violento, non vuole “far male”, come quando “scacciamo” le mosche e le zanzare, Gesù “scaccia” i mercanti con quel frustino (lontano da quell’immagine dei soldati romani che lo percuoteranno con il flagrum).

Scaccerà i mercanti dalla “casa” con i loro oggetti ed animali, non per “ira”, né “rabbia”, non perché Gesù non abbia “pazienza”, anzi Dio è Colui che è “lento all’ira e grande nell’Amore”.

Mi piace questo gesto di Gesù, che ristabilisce la “sacralità” del luogo dove Dio ha posto la sua dimora.

Già il salmo 69 recitava: “mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me (Salmo 69,10).

Gesù, colui che “sopporterà” con pazienza ogni cosa per il bene dell’uomo, è scosso dalla tristezza per ciò che vede, si commuove nel profondo in modo così intenso che la sua  è una diretta reazione della sua indignazione, una reazione all’ipocrisia, alla falsità ed alla “fariseità”.

Pecore, colombe, denaro, buoi… nulla serve di queste cose nella casa del Signore.

Certo, lo sappiamo, erano animali necessari per il culto al tempio, certo lo sappiamo, non è che uno affronta il viaggio portandosi dietro quelle cose se viene da molto lontano, certo erano “prescrizioni”, certo i cambiamonete erano importanti (non potevi utilizzare moneti con l’effige dell’imperatore nel Tempio e neppure con immagini di uomini) tutto vero…

Ma tutto “giusto?”

Gesù con decisione dice no.

Il denaro viene gettato a terra, i mercanti scacciati, i venditori di colombe rimproverati…

“Non fate della casa del Padre mio un mercato”

Gesù manifesta la sua “legittima” gelosia per la casa del Signore, una “presa legittima di posizione” verso chi sta “usando”, verso chi si è approfittato del luogo per fare “i propri affari” e Giovanni descrive il dialogo con Gesù, la richiesta dei presenti, la perplessità di chi chiede: “con quale autorità?”

I presenti sanno che costui non è “pazzo”, non è “insensato”, sanno perfettamente che i comportamenti che vedono sotto i loro occhi sono “dissacranti” (nel senso che stanno assistendo a comportamenti che nulla hanno di “sacro”), quello è “luogo” di Dio.

La “passione” di Gesù che lo porterà a quel dono di Amore, che passerà attraverso la sua passione.

“La casa del Padre mio”, quindi egli è Figlio: la sua “casa”, il suo “Tempio”.

La sua Persona.

A Gesù “importa” del Tempio, non si ferma a trovare il “modo migliore”, ma quello “più comprensibile” ai presenti, al messaggio da veicolare.

Gesù è l’espressione del “Dio geloso”, una “gelosia” che non “ingabbia”, che vigila e abbraccia, che ama come un padre, che ha amore materno, che ha cura e premura “del luogo” di Dio. Una “gelosia” che non “chiude”, ma che apre alla libertà.

Libertà dalle cose che rendono “schiavi” e “servi”.

Una gelosia che scaccia “cose inutili”, non persone.

La “casa” di Dio non è un luogo nel quale “mercanteggiare”, nel quale “lucrare”, nel quale “fare guadagni”, è un luogo in cui “incontrare Dio”.

Non qualcosa da “comperare”, ma “Qualcuno da incontrare”.

Casa di preghiera, non di commercio.

Casa di preghiera e di Incontro.

Casa per “custodire” la relazione e la comunione.

Giovanni, che di solito fornisce una personale descrizione degli avvenimenti, qui si attarda in descrizione dettagliata di cose e avvenimenti.

La fede non può e non deve essere e diventare “oggetto di mercato”.

Si può “comperare la fede?”

La fede può diventare il nostro “mercanteggiare” con Dio?

Posted in Pagine di Fede

Ha preso servizio oggi in Questura il Primo Dirigente della Polizia di Stato dottor Gonario Antonio Rainone, che ha assunto l’incarico di Vicario della Questura di Vercelli in sostituzione della dr.ssa Anna Filomena Palmisano, trasferita dalla data odierna presso la Questura di Salerno con il medesimo incarico.

Il dr. Rainone, laureato in Giurisprudenza, Funzionario della Polizia di Stato dal 2001, ha svolto numerosi ed importanti incarichi: dal 2002 al 2010 è stato Vice Dirigente Digos presso la Questura di Verona, dal 2010 al 2016 Dirigente Digos presso la Questura di Pisa e nel 2014 anche Dirigente della Squadra Mobile nella stessa città toscana, dal 2016 al 2021 Dirigente Digos della Questura di Brescia.

Promosso Primo Dirigente dal 1° gennaio 2021, dal settembre dello stesso anno ha assunto l’incarico di Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione della Questura di Pistoia, gestendo la Divisione nelle varie articolazioni delle Licenze di polizia, Armi e Passaporti.

Nel corso della sua carriera ha maturato una ultraventennale esperienza nell’attività di prevenzione e gestione dell’Ordine Pubblico, legata in particolare ai grandi eventi.

Tra le operazioni di rilievo nazionale e internazionale nel campo del contrasto al terrorismo interno e internazionale emergono, in particolare, nel 2016 la cattura del terrorista algerino Isis Saker Tarek, nel 2017 la cattura del terrorista pachistano Muhammad Nadeem nel tentativo collocare un ordigno esplosivo all’interno di un aereo in partenza da Manchester diretto in Italia e l’espulsione dal territorio nazionale per motivi di terrorismo di Moustakim Mouhcine, nel 2018 l’espulsione per terrorismo del macedone Rushiti Pajtim, nel 2019 la cattura in Siria, durante il conflitto della Coalizione contro lo Stato Islamico, in collaborazione con l’FBI, del foreign fighter Bougana Samir e l’arresto dell’anarchico insurrezionalista, latitante dal 2017, Sorroche Fernandez Juan Antonio, indagato per attentato esplosivo, nel 2020 la cattura del pericoloso latitante anarco-insurrezionalista Gabriel Pombo Da Silva gravato da Mandato di Arresto Internazionale e nel 2021 la cattura del latitante Bortolan Matteo per fabbricazione di ordigni esplosivi.

Sono giunti al dr. Rainone, da parte del Questore di Vercelli dr. Giuseppe Mariani, dei Funzionari e di tutto il personale della Questura e delle Specialità, i migliori auguri di buon lavoro e di buona permanenza nella splendida città di Vercelli.

Il Questore sottolinea il grande contributo dato dalla Dottoressa Palmisano nei due anni trascorsi a Vercelli, con impegno e lealtà, a seguito del quale è stata trasferito presso la prestigiosa sede di Salerno: “abbiamo perso non solo un grande funzionario, ma anche un’amica”.

E conclude affermando che “sicuramente il Dottor Rainone, grazie alla esperienza maturata in sedi ed uffici di grande delicatezza e prestigio, sarà in grado di dare un grande contributo all’attività della Questura”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Pro Vercelli 1

Mantova 1

Marcatori: 2’ Mustacchio, 31’ Brignani

Pro Vercelli (4-3-3): Mastrantonio; Rodio (29’ st Frey), Parodi, Camigliano, Sarzi Puttini (29’ st Iezzi); Iotti, Santoro, Haoudi; Mustacchio (22’ st Pannitteri), Rojas (22’ st Nepi), Maggio (37’ st Petrella). A disp.: Ghisleri, Vaccarezza, Contaldo, Gheza, Rutigliano, Casazza, Forte, Citi, Pinzi, Kozlowski. All. Dossena.

Mantova (4-3-3): Festa; Radaelli, Redolfi, Brignani (13’ st De Maio), Celesia; Muroni (36’ st Wieser), Burrai, Trimboli (29’ st Bragantini); Fiori (13’ st Bombagi), Galuppini, Mensah (36’ st Monachello). A disp.: Sonzogni, Napoli, Bani, Debenedetti, Cavalli, Fedel, Panizzi, Argint, Maggioni, Giacomelli. All. Possanzini.

Arbitro: Bordin di Bassano del Grappa.

Guardalinee: Spina di Palermo e Laghezza di Mestre.

Quarto uomo: Scarpa di Collegno.

Ammoniti: Parodi (PV), Mustacchio (PV), Santoro (PV), Fiori (M), Galuppini (M), Iotti (PV), Frey (PV)

Recupero: 1’ pt – 5’ pt

Dopo tre sconfitte consecutive la Pro Vercelli di mister Dossena pareggia in casa contro la capolista Mantova.

La partita si apre con il possesso palla del Mantova.

Passano 2 minuti e la Pro Vercelli va in vantaggio: Maggio dalla sinistra mette in mezzo e Mustacchio di testa insacca e batte Festa.

Pericoloso il Mantova al 9’ con Mensah che viene anticipato da Sarzi Puttini.

Al 10’ Mastrantonio con sicurezza blocca la sfera calciata su punizione da Burrai.

Al 17’ il tiro di Fiori è bloccato dal portiere della Pro.

Il Mantova agguanta il pareggio al 31’ con Brignani che insacca di testa la palla ricevuta su punizione da Burrai.

Al 38’ s’invola Maggio in contropiede ma al limite è fermato da Brignani.

Difesa ospite attenta ad allontanare il cross di Mustacchio.

Le squadre vanno negli spogliatoi sul risultato di 1-1.

Nella ripresa passano 2 minuti e la difesa mantovana respinge il tiro pericoloso di Rojas.

Occasione per il Mantova al 4’ con Galuppini che calcia di sinistro ma la palla colpisce il palo.

La gara prosegue con le squadre alla ricerca del vantaggio ma le emozioni latitano.

Al 23’ Radaelli calcia a rete, Redolfi tocca la sfera che termina sul palo.

Il Mantova preme sull’acceleratore e al 29’ Burrai batte un calcio d’angolo e dopo un colpo di testa la palla colpisce la traversa.

Al 35’ sono ancora gli ospiti a farsi pericolosi con Bragantini che dal limite scaglia una siluro che si stampa sulla traversa.

Dopo il doppio pericolo la Pro Vercelli si riversa in avanti ma il risultato non cambia e la partita termina con il risultato di parità.

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, mercoledì 6 marzo, ore 10,30, presso la sede prestigiosa del Museo Borgogna (ingresso libero), sarà presentato il 3° Rapporto di Terzjus sullo stato e l’evoluzione del diritto del Terzo Settore in Italia, dal titolo: “Dalla regolazione alla promozione. Una riforma da completare”.

Abbiamo colto l’opportunità di presentare anche a Vercelli – dichiara il Presidente avv. Aldo Casaliniil Rapporto della Fondazione Terzjus, per offrire alle realtà associative, di volonta[1]riato e cooperative del nostro territorio un aggiornamento sulla stato della riforma del Terzo Settore nonché l’opportunità di mettere a fuoco le sfide che ci attendono per il 2024”.

I lavori saranno aperti dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli – Avv. Aldo Casalini, cui seguirà la presentazione del rapporto da parte del Presidente di Terzjus, Dott. Luigi Bobba.

Seguiranno gli interventi del Dr. Carlo Greco (Diret[1]tore Caritas Diocesana di Vercelli) e Gabriele Moroni (Portavoce Forum Terzo Settore Piemonte).

Il Terzjus Report 2023 è stato realizzato grazie al sostegno della Consulta delle Fondazioni Bancarie del Piemonte e della Liguria di cui la Fondazione CR Vercelli fa parte.

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Redazione di Vercelli

Posted in Economia

Nella prima serata di ieri, venerdì 1 marzo intorno alle ore 21:30, la squadra dei Vigili del Fuoco del comando di Vercelli è stata impegnata per un crollo di un albero sulla SP57 nel comune di Villarboit.

La strada è rimasta interrotta fino all’arrivo della squadra dei Vigili del Fuoco che si sono occupati della rimozione dell’albero, liberato la sede stradale e della messa in sicurezza dell’area interessata.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Casanova Elvo.

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Posted in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo

Per la festa della donna scegli tra un’ortensia e una gardenia, un gesto che va oltre la bellezza dei fiori, sostenendo la ricerca scientifica, l’unica arma oggi per sconfiggere la sclerosi multipla e le patologie correlate.

I due fiori sottolineano lo stretto legame tra le donne e la sclerosi multipla, che colpisce la popolazione femminile in misura doppia rispetto agli uomini.

Ogni giorno, in Italia, 5 donne ricevono una diagnosi di sclerosi multipla, malattia cronica, imprevedibile e spesso progressivamente invalidante; una delle più gravi del sistema nervoso centrale.

La Sezione provinciale dell’AISM di Vercelli venerdì 8 – sabato 9 – domenica 10 marzo, sarà presente con i punti di raccolta fondi tenuti dai propri volontari affiancati da quelli di altre associazioni (Carabinieri, Alpini, Bersaglieri, Finanzieri, Ufficiali in congedo, Pro-Loco) che hanno dato la loro disponibilità per questo evento benefico, a Vercelli e in Comuni della Provincia: Albano, Asigliano, Bianzè, Borgo d’Ale, Borgo Vercelli, Cigliano, Crescentino, Fontanetto Po, Livorno Ferraris, Moncrivello, Pezzana, Saluggia, San Germano, Santhià, Trino.

Chi volesse prenotare una piantina o conoscere dove si trovano le postazioni AISM  sparse sul territorio vercellese può scrivere all’indirizzo  aismvercelli@aism.it  o telefonare ai numeri 347.1844683  oppure  333.3421210.

Grazie per aver scelto di stare al nostro fianco, perché insieme possiamo fare la differenza!

Buona Gardensia a tutti!

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Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona

Penultimo posto per il Pont Donnaz che ha conquistato 20 punti (5 vittorie, 5 pareggi e 18 sconfitte).

La squadra è reduce da 3 sconfitte di fila.

15 i gol segnati (3° attacco meno prolifico) e 39 quelli subiti.

Il modulo di gioco scelto è il 3-5-2.

La difesa della porta è affidata all’ex Giuliano, Christos Siamatas (classe 1997).

La retroguardia è composta da: Emanuele Marcaletti (2003, ex Gozzano, 1 gol), Luca Mazzola (1998, ex Castellanzese), Emanuel Mendez (2005, prodotto del vivaio).

Andrè Sassi (2001, dal vivaio) presidia la fascia destra e Riccardo Florio (2004, ex Clivense) quella sinistra.

I centrali sono Demis Maugeri (2003, ex Sanremese), Marco Papa (2005, ex SS Nola Giovani) e Fabio Doratiotto (1999, ex Arzachena, 1 rete).

Il tandem offensivo è composto da Giuseppe Argento (1999, ex Stresa, 2 gol) e da Giuseppe Torromino (1988, ex Sambenedettese, 3 gol).

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Posted in Lo Sport

Bra-Derthona

Arbitro: Leonardo Salvatori di Macerata

Guardalinee: Eva Puerto di Gallarate e Andrea Giulio Adragna di Milano

Albenga-Ligorna

Arbitro: Nicolò Dorillo di Torino

Guardalinee: Domenico Manzari di Torino e Alessio Mulassano di Cuneo

Alcione Milano-Pinerolo

Arbitro:  Francesco Martini di Valdarno

Guardalinee: Alessandro Fragiacomo di Gradisca d’Isonzo e Roberto Presotto di Pordenone

Asti-Alba

Arbitro: Francesco Palmisano di Saronno

Guardalinee: Giuseppe Di Marco di Palermo e Vito Bensorte di Trapani

Vogherese-Gozzano

Arbitro: Antonio Atanasov di Verona

Guardalinee: Valerio Fatati di Latina e Niccolò Agostino di Roma 1

Borgosesia-Pont Donnaz

Arbitro: Cataldo Zito di Rossano

Guardalinee: Andrea Lattarulo di Treviglio e Marco Tonti di Brescia

Città di Varese-Chieri

Arbitro: Luka Meta di Vicenza

Guardalinee: Federico Luccisano di Taurianova e Gerardo Graziano di Vicenza

Lavagnese-Chisola

Arbitro: Emanuele Velocci di Frosinone

Guardalinee: Davide Gneo di Latina e Andrea Gentilezza di Civitavecchia

RG Ticino-Fezzanese

Arbitro: Matteo Giudice di Frosinone

Guardalinee: Marco Barlocco di Legnano e Orazio Nicodemo di Sapri

Vado-Sanremese

Arbitro: Giovanni Matteo di Sala Consilina

Guardalinee: Davide Adinolfi di Salerno e Abibakr Darwish di Milano

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Posted in Lo Sport