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L’Istituto Lanino ha colto l’idea, ancora allo stato sperimentale, proposta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e ha introdotto a scuola, già a inizio anno scolastico, l’educazione sentimentale con il progetto “Sesso, droga e rock ‘n’ roll”.

Prendendo spunto da questa canzone di Ian Dury, musicista punk britannico, che ripropone l’antico sentimento popolare del “wine, women and song” – il nostro “bacco tabacco e venere” – le classi seconde dell’Istituto Lanino hanno affrontato il tema delle relazioni intime.

La complessità dell’argomento trattato ha imposto un approccio multidisciplinare, il piacere nella sua centralità nella vita di ognuno di noi, ma anche l’ambiguo rapporto tra piacere e dipendenze.

Per questo motivo, negli incontri si è ricorso a linguaggi differenti, da quello proprio del mondo della psicologia a quello legale, musicale, teatrale e letterario.

Il progetto ha terminato la parte legata alla sessualità e alle dipendenze da un punto di vista psicologico, ed è in fase finale anche la sezione legata all’assunzione di droghe da una prospettiva legale. A seguire ci sarà un evento musicale conclusivo.

La Prof.ssa Maria Elena Michelone, docente Lanino, psicoterapeuta e sessuologa, ideatrice del progetto insieme alle colleghe Giulia De Santis ed Elena Ferraris, ha tenuto gli incontri con le tre classi seconde coinvolte (2^A SSAS, 2^B SSAS e 2^E SC).

Ecco alcune domande rivolte alla Prof.ssa Michelone.

Qual è l’importanza di approcciare a scuola la tematica sessuale e quella delle dipendenze?

È importante costruire un dialogo con i ragazzi, offrire loro la possibilità di potersi confrontare con un esperto in merito a tematiche cruciali in questa fase della crescita quali il corpo, le emozioni e la relazione di coppia, l’incontro con le sostanze, l’influenza del gruppo ed il senso del limite.

Quali sono le difficoltà nel parlare di emozioni, sentimenti e relazioni intime con gli adolescenti?

In realtà non è un’esperienza che prevede grandi difficoltà. C’è da dire che non sempre all’età anagrafica dei ragazzi corrisponde lo stesso livello di maturazione. Questo significa che la platea con la quale ci si confronta è diversificata nella partecipazione e nella curiosità mostrata. Bisogna cercare di offrire a ciascuno qualcosa che lo interessi. Forse la situazione più difficile è quando il ragazzo ha un atteggiamento di forte chiusura, proteggendosi dietro la frase “non sono interessato, non sono cose che mi riguardano”.

Ritiene che ci sia più imbarazzo o più curiosità ad aprirsi a certi argomenti?

Normalmente curiosità ed imbarazzo sono gli atteggiamenti più diffusi. Credo dipenda dall’età ed in parte anche da fattori culturali. La curiosità c’è sempre. Nelle classi prime e seconde superiori domina l’imbarazzo. Dalla terza in poi c’è di media un atteggiamento più aperto al dialogo.

Ci sono ancora dei falsi miti da sfatare in campo sessuale o riguardanti le dipendenze fra i più giovani?

Credo ci siano ancora molti miti e molta ignoranza, soprattutto perché a questa età è più facile confrontarsi con i coetanei o con quanto appare sui social, senza verificare che le fonti siano attendibili. Sono alla ricerca di informazioni, ma trascurano completamente la rielaborazione emotiva di quello che accade loro, quasi come se non si sentissero legittimati a star male per amore o a provare disagio nella relazione con se stessi e con gli altri. Nel campo delle sostanze c’è sempre poi qualcuno che ostenta cultura ed esperienza, nascondendo le proprie fragilità.

Come vivono la scoperta del sesso gli adolescenti di oggi?

In generale ho notato molta naturalezza nell’affrontare questo tipo di esperienza, in nome di valori e sentimenti autentici. Quello che però mi sento di rimarcare con loro è l’importanza dell’amore e del rispetto di se stessi, base imprescindibile per costruire un sano rapporto di coppia. Il sentimento comunque deve essere accompagnato da comportamenti consapevoli.

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Redazione di Vercelli

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Parte il contest fotografico #EASTERPET dopo il successo del precedente concorso che si è appena concluso con la cerimonia di premiazione in Aula Magna all’I.I.S. Cavour.

Si è registrato un gran coinvolgimento di allievi e allieve che tramite le immagini hanno espresso sentimenti, passione, nostalgia e fantasie, il tutto condensato in un clic.

Le Professoresse Giulia De Santis ed Elena Ferraris hanno subito cavalcato l’onda cercando di incentivare questo slancio artistico dimostrato dall’Istituto e hanno lanciato un nuovo contest.

Lo sponsor è L’Isola dei Tesori, negozio di prodotti per la cura e il benessere degli amici a quattro zampe di recente apertura in Corso Torino a Vercelli.

Questa volta infatti il tema sarà l’imminente Pasqua (EASTER in inglese) e gli animali domestici o del cuore (PET in inglese), il che forma il seguente hashtag #EASTERPET.

Gli studenti e le studentesse dovranno pubblicare una storia a tema pasquale su Instagram con il loro animale amico, taggando solo la loro scuola, o @iplaninovc o @iiscavour aggiungendo l’#EASTERPET. La scadenza sarà il 12 aprile.

Gli studenti che otterranno più like alle loro foto, riceveranno degli omaggi da L’Isola dei Tesori: un buono da 25€ per il primo classificato, uno da 15€ per il secondo e uno da 10€ per il terzo.

Questo, sia per Lanino e sia per Cavour.

I 6 buoni (3 per scuola) sono tutti utilizzabili senza spesa minima.

Ciascuno degli altri partecipanti riceverà un buono digitale del valore di 5€ su una spesa minima di 30€.

Se è vero che possiamo conosce il cuore di un uomo già dal modo in cui tratta gli animali, siamo curiosi di vedere come verranno ritratti dagli allievi e allieve!

Qualche richiesta strana è già stata posta: “Prof., posso fotografare una vacca, mio papà ha un allevamento!”, “Prof., il mio cane è goloso, se lo fotografo vicino ad un uovo di Pasqua se lo mangia…”, “Prof., per animale domestico è compresa anche la talpa che ci sta distruggendo il giardino?”.

L’augurio che anche questo aiuti un approccio non urlato verso la riscoperta della natura nel segno della sostenibilità.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

La finalità dell’incontro didattico “Imparo al buio” è stata quella di sensibilizzare gli studenti e le studentesse del corso Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale dell’Istituto Lanino alla disabilità visiva, nell’ottica di non pensarla come un limite ma come una diversità.

L’evento, organizzato dalle Professoresse Giulia De Santis ed Elena Ferraris, con il supporto delle colleghe Donatella Capra e Maria Elena Michelone, ha subito trovato la disponibilità di Claudio Costa, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Vercelli.

In aula anche Cristina Bozzetta, consigliera dell’Unione e la tiflologa torinese Elisabetta Grande.

L’intervento è stato organizzato all’interno de “Il Piemonte al mio fianco”, che si propone di promuovere l’inclusione sociale e di migliorare l’autonomia delle persone con disabilità visiva.

Seguiranno le riflessioni degli allievi e delle allieve delle due classi coinvolte, la 2^A SSAS e la 2^B SSAS, elaborate il giorno successivo l’incontro.

Naomi Bresciani

A me è piaciuto molto questo progetto perché mi ha fatto ragionare sul fatto che nella vita non bisogna arrendersi mai anche se ci sono delle difficoltà da affrontare, lo rifarei cento mila volte, molto, molto bello.

Catrina Panetta

Da questo progetto ho imparato veramente tanto. Ho capito che perdere un senso è difficile. Non riesco a comprendere come loro facciano, come loro siano forti ad affrontare tutto questo ogni giorno e mi ha colpita davvero come per loro non sia un peso, anzi un punto di forza… Come la loro memoria sia così forte. Si ricordano tutto, persino i nomi di tutta la classe detti al volo un secondo prima. Ci hanno bendato e avevo un senso di ansia, non sapevo cosa mi aspettava, non sapevo cosa avrei toccato, annusato o assaggiato, ogni volta cercavo di toccare la mia compagna a fianco a me per capire cosa mi circondava, anche per sapere se fosse tutto a posto. Li ammiro veramente tanto, vorrei anche rincontrarli un giorno anche solo per salutarli, soprattutto la signora Elisabetta, che ci ha accompagnati nel progetto e nella prima ora ci ha parlato di come tutti siamo diversi, di come tutti sono speciali anche con degli ostacoli. Questo progetto mi ha lasciato molto dentro, mi sono portata a casa un pezzo in più… Vorrei rifarlo.

Chiara Montino

È stata un’esperienza veramente emozionante e particolare, soprattutto quando ci hanno bendati e ci hanno fatto toccare vari oggetti, che senza l’uso della vista sembravano strani, ma che poi abbiamo scoperto essere di uso comune.

Valentina Cimino

Il progetto mi ha colpita molto perché ho capito che le persone con questa difficoltà non si fermano davanti a niente.

Lorenzo Catricala

Questo progetto per me è stato molto interessante, ad un certo punto ci hanno bendati e noi dovevamo indovinare solo con il tatto l’oggetto che il compagno ci passava. Lo rifarei volentieri.

Anna Maria Rota

A me è piaciuto perché ho usato altri sensi, scoprendo che sono molto sviluppati anche se non li utilizzo tanto poiché sono sempre preceduti dalla vista. Mi ha colpita la storia di Elisabetta, che ci ha raccontato il suo modo di vivere utilizzando gli altri sensi e ironizzando molto. Ci hanno fatto capire che nella vita non bisogna mai arrendersi.

Vittorio Borgogna

Direi che l’attività di ieri è stata molto interessante.

Amira Khribiche

Con questa attività ho capito come il nostro corpo e cervello riescono ad adattarsi di fronte alle problematiche e che non ci sono limiti, è stata davvero una bella esperienza.

Lucrezia Rampino

Ho scoperto nozioni nuove sulle persone cieche che non sapevo, è stato molto formativo.

Agata Conti

Questo progetto è stato molto interessante e divertente. Tutta la classe ha fatto molte domande ed è stato bello ascoltare come vedono loro il mondo al buio. Il laboratorio è stato anche molto piacevole, lo rifarei volentieri.

Vittorio Emanuele Chiorino

Ho avuto l’opportunità di partecipare a un laboratorio sensoriale con delle persone non vedenti ed è stata un’esperienza incredibilmente illuminante. Sono rimasto colpito dalla loro capacità di percepire il mondo attraverso gli altri sensi e dall’empatia e la sensibilità che hanno dimostrato. È stato un incontro che mi ha insegnato tanto sulla diversità e sull’importanza di aprirsi a nuove prospettive.

Sofia Giganti

L’esperienza di ieri mi ha segnato moltissimo. Varie volte mi sono emozionata perché dentro di me mi è salito un senso di tristezza per le tre persone non vedenti che mi sono ritrovata davanti. Dentro la mia testa mi ripetevo “io in questo momento li vedo, ma loro no” e questo mi distruggeva perché mi immagino il mondo tutto buio e non poter vedere le persone a me care. Però ho capito che per loro ormai è la normalità e che ormai si sono adattati al loro “mondo buio”. Penso che queste persone abbiano una forza immane nell’affrontare la vita con così tanta gioia. Un’altra attività che mi ha colpito moltissimo è quando da bendati ci hanno fatto immaginare di essere al mare con il sottofondo del rumore del mare. In quel momento immaginavo di essere in una spiaggia e di toccare l’acqua, però allo stesso tempo mi sentivo persa perché era tutto buio, ma loro sono riusciti a trovare una luce da questo buio e per questo devo a loro tutto il mio rispetto.

Evelina Anchidin

Una cosa che mi ha colpito molto durante l’attività di ieri è la spensieratezza con cui ci hanno parlato della loro condizione.

Martina Gregio

É stata un’esperienza molto interessante e ho capito che, nonostante la disabilità, anche le persone non vedenti fanno una vita come la nostra e che fanno molte più cose di quanto pensassi.

Alessia Colonna

L’esperienza di ieri è stata molto bella e istruttiva, ho imparato molto cose nuove ed interessanti che non sapevo, che queste persone fanno molte cose in autonomia che non immaginavo, ad esempio vestirsi, cucinare, stirare, lavorare, ecc.

Vanessa Basile

È stata una nuova esperienza per poter capire che sono persone come noi, ma vivono in un modo più complicato, ed ho imparato cose nuove.

Francesca Rovatti

Ieri svolgendo l’attività con persone non vedenti ho imparato nuove cose che prima ritenevo banali, ma che in realtà non lo sono (usare il telefono, vestirsi, cucinare…).
È stata un’esperienza molto istruttiva e molto bella.

Aurora Dicosola

Svolgendo l’attività con le persone non vedenti ho capito cose che prima non sapevo, tipo perché portano gli occhiali, ragione che va oltre al fattore estetico e come fanno a svolgere le normali attività. Trovo sia stata un’iniziativa molto piacevole, divertente e istruttiva, nel futuro un’esperienza così mi potrà essere utile per capire almeno parzialmente come fanno a vivere nello stesso modo e a fare le stesse cose che faccio io pur essendo persone non vedenti o ipovedenti.

Aurora Pomati

Ieri abbiamo avuto un incontro in cui ho sviluppato nuove abilità confrontandomi con il fatto di non vedere; indossare una maschera e riconoscere bevande, cibi e oggetti. Mi ha spaventata per un piccolo lasso di tempo, ma mi sono divertita e ho vissuto l’esperienza come una persona con disabilità sensoriale. Mi ha colpita molto l’attività del mare, abbiamo ascoltato suoni legati ad esso, mi ha lasciato un brivido sul corpo perché mentre la professoressa Elisabetta parlava, è come se io fossi stata per quel tempo in una spiaggia uguale a come la raccontava lei.

Miriam Libanoro

Quest’esperienza è stata molto costruttiva e mi sono resa conto che ho fatto molta fatica a tenere la benda sugli occhi e a non vedere quello che mi succedeva intorno. Ho pensato che dev’essere molto difficile nascere vedenti e perdere successivamente la vista. Invece se una persona nasce non vedente riesce comunque a vivere una vita normale, senza troppe difficoltà.

Alessia Haxhiasi

È stata un’esperienza molto bella, costruttiva e significativa. Ieri ho appreso da loro cose che non sapevo prima, ad esempio come fanno a cucinare o semplicemente a come fanno a vestirsi e a gestire una famiglia.

Francesca Era

Mi è piaciuta molto l’attività di ieri, perché mi sono messa nei panni di persone non vedenti e la cosa che mi è piaciuta di più è quando ci hanno fatto immaginare il mare e la sabbia. Tornando a casa pensavo che ho imparato che magari ci lamentiamo della nostra vita dicendo che siamo sfortunati, ma in realtà ci sono veramente persone meno fortunate.
È stata una bellissima attività e spero di rifarla
.

Rebecca Stecchi

L’attività che si è svolta ieri mi ha trasmesso tanto, soprattutto quando Elisabetta parlava e si sentivano i rumori di un video in sottofondo (le onde del mare, il vento…), mi sentivo come ipnotizzata e mi sembrava di essere lì in quel momento. E questa attività mi ha fatto capire come una persona non vedente vive la propria vita quotidiana.

Aurora Galletti

È stata un’esperienza a bocca aperta. Ci hanno bendati e ci hanno fatto toccare determinati oggetti, al momento è stato difficile capire di che oggetti si trattasse, ma anche il passaggio tra i compagni che erano vicino a me è stato complicato. Attraverso quest’esperienza ho capito che le persone con disabilità sensoriale riescono a vivere nella normalità con la giusta autonomia, infatti è stata un’esperienza da non dimenticare.

Machach Riham

È stata un’esperimenta molto piacevole e interessante… Ho capito che anche le persone non vedenti riescono a svolgere attività di vita quotidiana in maniera autonoma. Mi ha colpito molto quando Elisabetta parlava del suo primo amore, nonostante la disabilità è riuscita a viverlo in pieno. Anche il laboratorio con le bende è stato bello, perché in un certo modo, ci siamo potuti mettere nei loro panni.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università
Vercelli Città

La domanda circola da bocca a orecchio e forse merita sdoganarla e porla all’attenzione del pubblico.

L’argomento è, naturalmente, la ormai imminente tornata elettorale amministrativa, quando – il primo turno sarà l’8 e 9 giugno prossimi – si eleggeranno il Consiglio Comunale ed Sindaco di Vercelli.

Si tratta di una domanda semplice: se andassero al ballottaggio Andrea Corsaro (se si candidasse Sindaco, se lo candidassero, se…, ma non è questo, oggi, il punto: è chiaro che sono soltanto ipotesi) e Carlo Olmo, come andrebbe a finire?

Insomma, Pirata Vs. Lupo Bianco.

Un bel match, non c’è che dire.

Un match, il cui esito può essere argomento di riflessione per i Lettori di VercelliOggi.it.

La nuova funzione del Portale, appunto quella dei “sondaggi”, permette di esprimersi con queste caratteristiche: un solo voto (anonimo) per ogni indirizzo iP.

Naturalmente, nessuna pretesa di fare concorrenza ai vari Mannheimer, Piepoli e Ipsos, non foss’altro perché la base consultata si esprime se vuole e non perché raggiunta (su basi di segmentazione dell’ “universo” statistico tecnicamente determinate) da Rilevatori che pongono le domande.

Poco più di un gioco, dunque, ma forse qualcosa di utile a capire come tiri il vento.

Buon voto.

***

Posted in Sondaggio

La Comunità Ebraica di Vercelli, a seguito di una breve pausa per lutto successiva alla crisi internazionale occorsa dopo i fatti dello scorso 7 ottobre 2023, ha riaperto le sue porte al pubblico a partire dal 9 novembre, con la posa di tre nuove pietre d’inciampo a Vercelli alla presenza delle autorità civili.

Sono in seguito proseguite le aperture della Sinagoga e del Cimitero ebraico, le accensioni in occasione di Hanukkà, gli eventi legati al Giorno della Memoria in gennaio e sono in corso molte visite didattiche da parte delle scuole del vercellese e visite guidate al Tempio e al Museo.

Tutte le attività si svolgono in massima sicurezza, non solo per i luoghi ma anche per i partecipanti stessi che sono tutelati dalla costante presenza delle forze dell’ordine messe a disposizione dalla Prefettura e dalla Questura di Vercelli.

A questi enti, alla Digos Polizia di Stato con il dirigente dott. Manuel Pirone e l’Assistente Capo Coordinatore Francesco Sepe oltre all’Arma dei Carabinieri che forniscono personale in divisa per i servizi di ordine pubblico a tutela di tutti va il ringraziamento della Comunità.

Le Forze dell’Ordine lavorano infatti a stretto contatto con la Presidente della Comunità Rossella Bottini Treves che, fin dalle prime fasi del conflitto, si è preoccupata di implementare i sistemi di sicurezza dei luoghi ebraici, per tutela ma anche per poter continuare a raccontare l’ebraismo e la presenza ebraica in Piemonte a tutti coloro che aderiscono alle iniziative.

In questi giorni e fino al prossimo maggio, oltre alle aperture al pubblico, sono state calendarizzate molte uscite didattiche delle scuole di ogni ordine e grado.

Dai più piccoli gli studenti delle scuole superiori, anche fuori dalla città di Vercelli, l’interesse per la cultura ebraica è sempre molto forte.

Per questo e per tutte le iniziative pubbliche è fondamentale il coordinamento con le Forze dell’Ordine del territorio che si dimostrano sempre attente e presenti nel massimo rispetto sia delle visite sia dei luoghi custoditi.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Negli ultimi giorni i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Biella, nell’ambito di mirati servizi di prevenzione e repressione contro l’abbandono di rifiuti e contro la combustione di residui vegetali in periodo di divieto assoluto hanno ottenuto i seguenti risultati:

il 4 marzo 2024 i militari del citato Nucleo CC Forestale di Biella in esito al servizio di perlustrazione effettuato il 29 febbraio 2024, dove avevano avvistato del fumo nel comune di Mottalciata (BI) hanno irrogato sanzione amministrativa di importo pari a € 600,00, a uomo 37enne, perché colto in flagranza a bruciare del materiale vegetale all’interno di un bidone metallico, in violazione dell’art. 10 commi 1 e 4 d.l. 69/2023, convertito con modifiche nella legge 103/2023 che impone il divieto, nella regione Piemonte di bruciare materiale vegetale nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio, luglio e agosto;

il 4 marzo 2024 i militari del citato Nucleo CC Forestale di Biella in esito ad altro servizio di perlustrazione effettuato in precedenza, in località Motto Superiore nel comune di Mottalciata hanno denunciato in s.l. donna 75enne per violazione art. 192 c. 1 d. lgs. 152/2006, abbandono di rifiuti pericolosi.

Trattasi di alcune lastre di eternit parzialmente sbriciolate dal calpestio degli animali ed altre depositate a terra sotto una tettoia rinvenuti in una piccola stalla che dava ricovero a due asini.

Dopo l’esito positivo delle analisi sui campioni raccolti fatte realizzare da ARPA Piemonte sono state notificate prescrizioni asseverate alla citata persona;

il 5 marzo 2024 i militari del citato Nucleo CC Forestale di Biella, in relazione ad un sopralluogo eseguito in precedenza lungo la SP 209 in comune di Ternengo (BI), a seguito di segnalazione del sindaco pro-tempore sulla presenza di rifiuti abbandonati a margine della strada, risultati essere composti da rifiuti domestici non differenziati ed una parte di inerti da demolizioni/ristrutturazioni edilizie, contenuti in sacchi di plastica stanno svolgendo opportuni accertamenti in ordine al reato di cui all’art. 192 c. 1 d. lgs. n. 152/2006;

il 5 marzo 2024 i militari del citato Nucleo CC Forestale di Biella, in relazione ad un sopralluogo congiunto eseguito il giorno 1 marzo 2024 con il SVET ASL-BI, per una segnalazione di abbandono di materiale apistico in zona Spolina del comune di Cossato (BI), dove venivano rinvenuti all’interno di area boscata, a margine della strada vicinale Murazze di Cossato, numerosi melari parzialmente bruciati, unitamente ad altri sacchi contenenti resti carbonizzati di materiale non identificato, oltre ad altri rifiuti misti stanno svolgendo opportuni accertamenti in ordine al reato di cui all’art. 192 c. 1 d. lgs. n. 152/2006.

Nella circostanza, dai melari, a cura del veterinario ufficiale sono stati prelevati campioni alla ricerca di eventuali rischi sanitari per le api.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

La nuova stagione delle gare 3D inizia al meglio per gli Arcieri del Sesia che conquistano sette podi nella gara Interregionale svolta domenica 3 marzo a Volpiano (TO) organizzata dagli “Arcieri di Volpiano” nonostante la pioggia battente che non ha fermato gli atleti della società valsesiana.

Nell’arco tradizionale doppia vittoria per Cesare Lafranco nel maschile con 362 punti e Roberta Bellinaso nel femminile con 224 punti; Cesare Lafranco aveva già ottenuto un secondo posto nel 3D di Rocca Canavese del 25 febbraio con 319 punti.

Ottima gara anche del settore compound grazie a Luca Spano secondo con 481 punti e Massimo Galizzi con 455 punti.

Altri podi nell’arco nudo Under 20 grazie ai secondi posti di Davide Bozzo Rolando con 163 punti e Ambra Traglio con 193 punti entrambi alla loro prima gara 3D.

Da segnalare anche i piazzamenti di Fabrizio Oliveto (326) undicesimo nell’arco nudo maschile, Roberto Tirelli (177) nel longbow maschile e Francesca Biz (167) quinta nell’arco tradizionale femminile (alla sua prima gara).

Vittoria anche della squadra maschile grazie ai 1020 punti di Cesare Lafranco, Luca Spano e Roberto Tirelli.

E’ un ottimo inizio per il settore 3D – spiega Massimo Galizzi, presidente e istruttore dell’associazione sportiva – sia per il fatto che i veterani si sono dimostrati fin da subito in splendida forma sia in termini di punteggi che di piazzamenti, che per le nuove leve alla loro prima gara (Davide Bozzo Rolando, Ambra Traglio e Francesca Biz) che hanno ben  figurato e dimostrato di avere ampi margini di miglioramento”.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Venerdì 15 marzo alle ore 17.00 presso il Centro di Incontro della Biblioteca Comunale, Piazza Don Bruno Lorenzetti – Margerita Oggero presenterà il suo ultimo libro “Brava gente”(HarperCollins Italia Editore).

Moderatrice: Raimonda Bresciani.

L’evento è inserito nell’ambito del progetto «Tra Le Righe», realizzato con il finanziamento del Centro Per il Libro e la Lettura.

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Posted in Cultura e Spettacolo

Sabato 9 marzo 2024 alle ore 17,00, in occasione della Giornata Internazionale della donna e nel corso di Casale Città Aperta, il Museo Civico di Casale Monferrato propone un’iniziativa inedita in cui si vogliono ricordare tutte le donne, più o meno note, che hanno reso Leonardo Bistolfi l’artista internazionale che conosciamo.

Un ottimo spunto si può trovare tra le opere del nuovo deposito visitabile tra cui la medaglia da venti centesimi di Lire, coniata nel 1907: lo scultore la modellò traendo ispirazione dal profilo di Sibilla Aleramo, la nota scrittrice e sostenitrice dell’emancipazione femminile, una delle tante donne che hanno costellato la vita dell’artista, che lo hanno ispirato, supportato, consigliato e che hanno mantenuto vivo il suo nome nel tempo.

L’iniziativa vuole quindi rendere omaggio a tutte quelle figure femminili che hanno compiuto e compiono tutt’oggi azioni di grande rilevanza per l’arte e la cultura, rimanendo spesso avvolte nel completo anonimato.

Al termine dell’incontro si terrà un momento conviviale grazie alla disponibilità della sommelier del té Silvia Miglietta.

Per la partecipazione, a fronte di un contributo di 5,00 €, è obbligatoria la prenotazione ai numeri 0142.444.309/444.249 o all’indirizzo e-mail: museo@comune.casale-monferrato.al.it

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Anche per il 2024 in occasione della festa della donna torna “Essenze di donna. Una sera in rosa al Museo Leone”.

Ma quest’anno il Museo è lieto di presentare una serata speciale con Donne Eroine. Monologhi femminili antichi e moderni

Donne Eroine” è tratto da “Heroides” un progetto di Letizia Vercellino che insieme alla collaborazione di Mariarosa Franchini è stato prodotto dal Nuovo Teatro Faraggiana di Novara sotto la direzione di Vanni Vallino e Lucilla Giagnoni e pubblicato in forma di letture online su youtube nel 2022 (Lettere da casa).

Sono le famose Lettere di Ovidio, epistole immaginarie in forma di monologo, le cui voci sono quelle di eroine del mito classico che per la prima volta raccontano la storia dal proprio punto di vista, sfogando tutta la loro rabbia e sofferenza in quanto tradite o abbandonate. A

Ancora oggi sono di straordinaria profondità e modernità e Ovidio, fine indagatore dell’animo femminile, restituisce loro una vitalità e un carattere mai vittimista nei confronti del mondo maschile, mettendone in luce l’aspetto ribelle.

Accanto alle Lettere ovidiane, che per l’occasione ne sono state scelte tre e riadattate, ci saranno altri monologhi sempre al femminile di bravi autrici e autori novaresi che hanno dato voce a donne contemporanee.

Passato e presente si intrecciano, dialogando in un messaggio che suona come un monito: onorare e sostenere sempre il potere creativo e la sacralità femminile incarnati in ogni donna, per generare insieme una società più giusta, scevra dal pregiudizio e rispettosa di tutti.

Letizia Vercellino sarà affiancata da tre attori, Lorena Crepaldi attrice di teatro e interprete di molti musicals di successo nazionale nonché insegnante di recitazione; Mariarosa Franchini, insegnante e attrice novarese; Ettore Cassetta, giovane attore diplomato in recitazione e doppiaggio.

Non da ultimi, il conosciuto e apprezzato musicista vercellese Mauro Ghiani che accompagnerà gli interpreti con le sue percussioni e Fabio Lo Presti, tecnico e grafico del progetto.

Un ringraziamento speciale va a tutti gli autori dei monologhi scelti per la serata: Elia Rossi, Vincenzo D’Ambrosio, Letizia Vercellino, Mariarosa Pappalettera, Barbara Uccelli, Nino Pedretti, Amelia Bernardi, Maria Adele Garavaglia, Simone De Rosa, Silvio Fazio, Miriam Bottari.

Vi aspettiamo numerosi per questa speciale serata, un omaggio alla Bellezza, al Coraggio e alla Passione femminile di ogni tempo.

8 marzo 2024 -ore 20:30

Prenotazione obbligatoria al 3483272584 -ingresso euro 15,00

Museo Leone, Via Verdi, 30 – Vercelli (Vc)

 

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