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Sabato 9 marzo al Palacarrara di Pistoia si è svolta la competizione annuale dell’Unione Italiana Jiujitsu denominata Pistoia Challenge, gara valevole per il ranking nazionale 2024, quest’anno con limite massimo di 700 atleti iscritti e tutti i posti disponibili assegnati gia da parecchi giorni prima del limite temporale.

Per il Pro Vercelli Bjj partecipa nella categoria 76 kg Pietro Ferrero, dopo un sofferto fermo di due mesi dalle competizioni a causa della lesione al costato occorsa in combattimento al Trofeo Bianchi a gennaio.

Una buona prestazione saluta il ritorno di Pietro alle gare nazionali con una netta vittoria nella categoria di gara con più atleti partecipanti di tutta la competizione.

Pietro passa il primo turno per squalifica dell’avversario e poi si guadagna il gradino più alto del podio con una serie di vittorie per sottomissione prima della fine del tempo di combattimento: la prima per leva dritta al piede, la seconda per leva al braccio e la terza per “mano de vaca” la leva al polso, quest’ultima dopo soli 24 secondi di combattimento.

Un ritorno con una bella grinta, che lascia ben sperare per il ricco calendario agonistico di primavera” dichiara il maestro Roberto Lai del Pro Vercelli Bjj.

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Bajo La Serra-Virtus Vercelli rinviata

Centro Giov. Calcio Aosta Msp-Ponderano rinviata

Cigliano-Vigliano rinviata

Gaglianico-Gattinara rinviata

Ivrea Banchette-Santhià rinviata

Quaronese-Valler Cervo Andorno rinviata

Serravallese-Livorno Ferraris Bianzè  1-1

Valle Elvo-Aosta sospesa

Classifica

Gattinara 48*

Valle Cervo Andorno 42*

Valle Elvo 42*

Virtus Vercelli 41*

Livorno Ferraris Bianzè 38

Centro Giov. Calcio Aosta Msp 36*

Ivrea Banchette 35*

Quaronese 32*

Cigliano 31*

Ponderano 29*

Serravallese 28

Vigliano 23*

Gaglianico 21*

Bajo La Serra 20*

Santhià 20*

Aosta Calcio 7*

* una partita in meno

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Arona-Città di Casale 1-0

Ce.Ver.Sa.Ma Biella-Juventus Domo rinviata

Feriolo-Cameri 1-0

Fulgor Ronco Valdengo-Omegna rinviata

LG Trino-Dufour Varallo rinviata

Momo-Città di Baveno 2-2

Valdilana Biogliese-Chiavazzese rinviata

Valduggia-Briga rinviata

Classifica

Briga 46*

Città di Baveno 45

LG Trino 40*

Arona 40

Fulgor Ronco Valdengo 37*

Città di Casale 36

Omegna 34*

Valduggia 30*

Chiavazzese 29*

Juventus Domo 28*

Dufour Varallo 27*

Ce.Ver.Sa.Ma Biella 26*

Feriolo 26

Cameri 21

Valdilana Biogliese 16*

Momo 13

*una partita in meno

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Accademia Borgomanero-Stresa 1-0

Alpignano-Volpiano 0-3

Aygreville-Verbania rinviata

Biellese-Oleggio 0-4

Bulè Bellinzago-Alicese Orizzonti rinviata

Città di Cossato-Settimo 2-2

Pro Eureka-Lascaris 0-1

Pro Novara-Borgaro 0-2

Classifica

Borgaro 45

Volpiano Pianese 44

Oleggio 42

Pro Novara 40

Biellese 38

Verbania 35*

Bulè Bellinzago 34*

Lascaris 34

Accademia Borgomanero 32

Settimo 31

Alicese Orizzonti 25*

Aygreville 25*

Alpignano 22

Pro Eureka 21

Città di Cossato 20

Stresa 19

* una partita in meno

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Chisola 4

Borgosesia 1

Marcatori: 5’ pt Rizq, 29’ pt Viano, 1’ st Rizq, 15’ st La Marca, 39’ st Lauciello su rigore.

Chisola (3-4-1-2): Bruno; Conrotto, Benedetto, Degrassi (22’ st Scarpetta); Rosano, Viano, Di Lernia (24’ st De Fazio), Nisci; La Marca (19’ st Ruscello); Rizq (29’ st Luxardo), Ponsat (19’ st De Riggi).

A disp.: Lancellotti, Satta, Antolini, Montiglio.

All.: Ascoli.

Borgosesia (4-3-1-2): Uva; Monteleone, Gilli, Derbali, Soldi (5’ st Rekkab); Tunesi (8’ st Colombo), Maselli, Bertoni (32’ st Del Barba); Di Francesco (14’ st Giacona); Manara (22’ st Henin), Lauciello.

A disp.: Autoriello, El Achkaoui, Iannacone, Disisto.

All.: Cretaz.

Arbitro: Boccuzzo di Reggio Calabria.

Guardalinee: Fantini e D’Orto di Busto Arsizio.

Note: cielo sereno. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 200 circa. Ammoniti: . Angoli: 4-2. Recupero: 1’ pt-4’ st.

In casa della seconda in classifica, le aquile vengono battute.

La fase iniziale dei due tempi indirizza la gara.

In avvio dopo 5 minuti i torinesi trovano il vantaggio, raddoppiano alla mezzora e 50 secondi dopo il fischio della ripresa chiudono i giochi con il tris.

La Marca al quarto d’ora della ripresa cala il poker.

Si mette subito in salita la partita per il Borgosesia.

Il Chisola, infatti dopo 5 minuti è in vantaggio.

Un passaggio filtrante premia l’inserimento di Rizq che da solo davanti a Uva non sbaglia.

Sull’altro fronte, i granata ci provano con Soldi.

La sua sassata è potente ma centrale.

Al minuto 15, Viano si libera in area ma trova l’intervento di Uva che devia in angolo.

Alla mezzora, il raddoppio.

Viano stacca bene di testa e trasforma nel 2-0 il cross dalla sinistra.

Prima del riposo non inquadrano lo specchio della porta i tentativi di Nisci e Manara.

Si torna in campo e il Chisola chiude il match.

Sono passati 50 secondi quando Rizq deposita in rete il terzo gol torinese.

Al quarto d’ora, un’azione insistita sulla corsia destra fa giungere la palla a La Marca che manda nell’angolino basso per il quarto gol dei padroni di casa.

Al 39’ Henin entra in area dalla destra e viene atterrato in area; l’arbitro concede il calcio di rigore.

Sul dischetto si presenta Lauciello che spiazza Bruno.

La gara finisce qui.

 

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

La situazione della viabilità al momento vede la SP124  interdetta da Rimasco, chiusa la SP10 da Balmuccia e chiusa la SP82 “Quare-Rassa”.

Credit foto Provincia Vercelli

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Il Soroptimist Club Valsesia ogni anno premia una donna che non sia Soroptimista, ma che porti avanti con serietà e determinazione quelli che sono i valori fondanti del Club: sostegno e valorizzazione dell’operato delle donne nella società, nella letteratura e nell’arte.

La cerimonia di premiazione assume sempre una particolare solennità, amplificata quest’anno dalla presenza della Neo Presidente Nazionale: Adriana Macchi e dalla Programme Director Nazionale Rita Chiappa.

Hanno aderito all’invito di Franca Pallone Giromini, Presidente del Soroptimist Club di Valsesia, la Presidente eletta del Soroptimist Club Alto Novarese, Michela Righi e la Presidente del Soroptimist Club di Biella, Raffaella Miori, accompagnate da numerose socie, la Presidente dell’Inner Wheel Valsesia, Maria Costagliola Auteri, il Presidente del Rotary Club Valsesia, Giuseppe Paracchini, il Presidente del Lions Club Valsesia, Francesco De Pace, il Presidente dell’Unione dei Comuni Montani e Sindaco di Quarona, Francesco Pietrasanta, l’Assessore Maria Rosa Gallotta e la Consigliera e Past President Soroptimist Eugenia Borzone, il Sindaco di Postua e Assessore dell’Unione dei Comuni Montani, Donatella Rosa, Antonio Marini, Comandante della Stazione Carabinieri di Borgosesia, la Presidente di Igea, Maria Di Biase Marcon, la Presidente della Fondazione Valsesia, Laura Cerra, alcune delle precedenti “Donne dell’anno”: la referente LILT di Quarona, Maria Rosa Bergero – che ha accennato al progetto che prevede l’acquisto di parrucche da donare ai centri di oncologia, cui ha contribuito generosamente Maria Cristina Patrosso, con il Gruppo Regionale di Forza Italia, donando ben trenta parrucche-, la Presidente della Croce Rossa, Daniela De Nicola, il Direttore della Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo, Piera Mazzone.

Adriana Macchi si è detta orgogliosa di essere la Presidente Nazionale di un Club che vanta cinquemilatrecento socie in Italia, riunite in Club molto attivi e creativi, come dimostra questo premio, istituito nel 2018, ma soprattutto il lavoro di squadra di un club pienamente inserito nel territorio, che sa cogliere lo spirito della Comunità.

Franca Pallone annunciando il nome della Donna dell’Anno 2024: Maria Cristina Patrosso,  ha ricordato la difficoltà della scelta: “In Valsesia ci sono molte donne che lavorano e si impegnano, ma la scelta di quest’anno è sicuramente un’eccellenza: la dottoressa Maria Cristina Patrosso, laureata in Scienze Biologiche presso l’Università Statale di Milano, con Specializzazione in Genetica Medica, impegnata nella ricerca e autrice di oltre sessanta pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, creatrice all’Ospedale Niguarda di Milano del primo Laboratorio di Genetica Medica Ospedaliero, del quale è stata direttore sino alla pensione. Dal 2016 al 2021 Lella Patrosso è stata Sindaco di Postua e Consigliere alla Unione dei Comuni Montani della Valsesia, attualmente è Consigliera Comunale, dell’Unione Montana e della Provincia di Vercelli e da circa due anni collabora con l’Associazione Igea nei progetti sulla prevenzione pediatrica. La Dottoressa Patrosso, che ha studiato dal punto di vista genetico, in laboratorio, i problemi oculistici in età pediatrica, è referente scientifico del progetto: “Vediamoci meglio”, rivolto ai bambini delle Scuole d’Infanzia in Valsesia e Valsessera, legato all’importanza della prevenzione oculistica attivata in età pediatrica. Tutte le scuole della Valsesia e Valsessera hanno aderito a questo progetto di screening itinerante, realizzato presso le strutture scolastiche direttamente dai volontari di Igea, con una speciale l’apparecchiatura acquistata da Igea con il contributo della Cassa di Risparmio di Vercelli”.

Dopo la consegna ufficiale della targa e l’omaggio floreale, Maria Cristina Patrosso, molto emozionata, ricordando la sua origine valsesiana, essendo il papà nativo di Rassa, ha commentato: “Questo premio mi fa sentire veramente valsesiana” esprimendo tutta la sua riconoscenza verso il Club Femminile che ha colto ed apprezzato la sua passione, ringraziando Maria Marcon, Presidente di Igea per aver generosamente accolto il suo progetto: Vediamoci meglio e le sue due collaboratrici nell’attivazione, le volontarie Igea: Manuela Gilardi e Mirella Vietti.

L’augurio finale della Presidente del Soroptimist Club di Valsesia, Franca Pallone Giromini, in occasione dell’imminente Festa della Donna, si è concluso con un’esortazione: “Vogliamoci più bene e pretendiamo più rispetto”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Prenderà il via mercoledì 13 marzo “Disegnare l’interno e l’esterno”, progetto che si svolgerà nella Ex Cappella del Castello del Monferrato coinvolgendo artisti monferrini e austriaci che dialogheranno e si confronteranno sulle tematiche del disegno contemporaneo.

Saranno protagonisti del progetto: Peter Assmann, Æno – Emanuela Serafino, Giovanni Bonardi, Paolo Novelli, Max Della Mora, Elena Caterina Doria, Flavia Nasrin Testa, Alberto Raiteri, Max Ramezzana.

Parteciperanno, inoltre con le sole opere, gli austriaci Maurizio Bonato, Andreas Egger, Markus Wörgötter.

Gli artisti opereranno “a porte aperte” e il pubblico che vorrà visitare la residenza sarà accolto, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00, vivendo di persona il processo creativo dei dieci artisti durante la lavorazione delle loro opere.

La residenza terminerà nella mattinata di sabato 16 e le opere prodotte saranno esposte in una mostra che verrà inaugurata nello stesso pomeriggio alle ore 17,00.

La mostra quindi sarà visitabile con orari dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 anche domenica 17 marzo, oltre che nel fine settimana del 23 e 24 marzo e in quello pasquale, dal 30 marzo al 1 Aprile.

Peter Assmann, che è anche curatore del progetto, scrive: “Se vogliamo orientarci verso il nucleo dell’arte dobbiamo prestare attenzione al disegno, al modo di disegnare di artisti diversi, con esperienze e vissuti differenti, perché il disegno è un metodo di espressione internazionale, appartiene ad ogni popolazione e attraversa ogni cultura”.

L’Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia afferma: “Questo progetto si configura come un momento di internazionalizzazione del contesto culturale monferrino: il Castello del Monferrato è nuovamente il centro di iniziative che sono volte alla promozione e allo sviluppo della cultura contemporanea, confermando la propria vocazione di hub culturale che va oltre i confini territoriali”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Derthona-Vado

Arbitro: Francesco Saffioti di Como

Guardalinee: Riccardo Targa di Padova e Vincenzo Pallone di Vicenza

Alba-Città di Varese    

Arbitro: Giuseppe Morello di Tivoli

Guardalinee: Flavius Costel Condrut di Castelfranco Veneto e Greta Pasquesi di Rovigo

Vogherese-Bra     

Arbitro: Lorenzo Moretti di Cesena

Guardalinee: Alessio Proietti di Terni e Piergiorgio Stotani di Viterbo

Chieri-Lavagnese

Arbitro: Davide Matina di Palermo

Guardalinee: Domenico Damato di Milano e Riccardo Bonicelli di Bergamo

Chisola-Borgosesia

Arbitro: Emanuele Boccuzzo di Reggio Calabria

Guardalinee: Alessandro Giuseppe Fantini di Busto Arsizio e Luigi Fabrizio D’Orto di Busto Arsizio

Gozzano-Alcione Milano

Arbitro: Marco Menozzi di Treviso

Guardalinee: Alex Scaldaferro di Vicenza e Davide Carraretto di Treviso

Ligorna-Fezzanese      

Arbitro: Pietro Marinoni di Lodi

Guardalinee: Francesca Pia Algieri di Milano e Alessandro Liuzza di Milano

Pinerolo-Asti

Arbitro: Andrea Santeramo di Monza

Guardalinee: Simone Colella di Imperia e Matthias Crisafulli di Imperia

Pont Donnaz-Albenga

Arbitro: Ibrahim Rashed di Imola

Guardalinee: Giacomo Ielo di Pesaro e Alessandro Concettini di Faenza

Sanremese-Rg Ticino

Arbitro: Lorenzo Casali di Crema

Guardalinee: Matteo Crippa di Lecco e Ahmed Maher Said I. Eltantawy di Chiari

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

2 Cr 36, 14-16. 19-23

Dal secondo libro delle Cronache

In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.
Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.
Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni».
Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».

Salmo 136

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.

Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme

Ef 2, 4-10

Dalla Lettera di San Paolo Ap. agli Efesini.

Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.
Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.

Gv 3, 14-21

Dal Vangelo secondo San Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO ‘MATER CARMELI’ DI BIELLA

Questo è il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci ed esultiamo in esso!

(2Cr 36-14-16.19-23; Sl  136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21)

Possiamo leggere il vangelo di questa domenica come un invito che Gesù rivolge a Nicodemo e anche noi, di credere nel suo nome, quindi nella sua persona, credere per avere la vita nuova ed eterna.

Dio ha talmente amato il mondo da dare il suo Figlio perché chiunque crede in lui, a qualsiasi popolo e lingua appartenga, abbia la vita eterna.

Questa è la buona notizia che ci raggiunge, ci invita alla gioia perché la Pasqua si avvicina e la vittoria di Cristo sul male e sulla morte ancora si compie.

Sappiamo che Nicodemo va da Gesù di notte, fuori città, lontano dagli occhi dei “colleghi” che provano fastidio per questo nuovo Rabbì senza diploma che viene da una Nazareth da niente, dalla Galilea dei pagani, dove non è mai venuto fuori un profeta. Nicodemo è rimasto colpito da Gesù, non lo cercava, non lo ho aspettava.

A Gerusalemme la religione già c’era, il Tempio era splendido, le Liturgie solenni, ma Nicodemo si lascia colpire da Gesù, nessuno ha mai parlato come quest’uomo, quando parla di Dio il suo volto si illumina come già Mosè che parlava con Dio faccia a faccia e il suo volto diventava raggiante. La luce di Gesù non è momentanea come quella di Mosè, Lui infatti è la stessa Luce venuta nel mondo.

Nicodemo avverte questo “di più” presente in Gesù e va da lui, cerca un incontro personale, non gli basta il sentito dire su questo nuovo rabbino che conquista le folle.

Forse quella notte non riusciva a dormire e finalmente decide di muoversi e di andare da Gesù. Sa di poterlo trovare accampato con i suoi sotto gli ulivi. Nicodemo cerca e trova Gesù pronto a dialogare con lui anche di notte.

Nicodemo esordisce dicendo quel che pensa: “Tu sei un maestro venuto da Dio, nessuno può fare i segni che tu fai se Dio non è con lui”. Gesù gli parla di una sapienza che viene dall’alto, possibile a chi accetta di rinascere dall’acqua e dallo Spirito.

Una sapienza che si incontra fissando lo sguardo sul Figlio dell’uomo che sarà innalzato sulla croce, perché chiunque lo guarderà e crederà abbia la vita. Dio infatti non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare e condannare, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.

Spesso si ha un’idea distorta di Dio come quella che si erano fatta e che diffondevano e difendevano scribi e farisei al tempo di Gesù, legata più a tradizioni e interpretazioni umane che non alla Parola rivelata. Gesù dice a Nicodemo, maestro in Israele, che bisogna andare oltre l’osservanza della Legge, bisogna entrare nella logica dell’amore per vedere il Regno, per vedere la luce e amare la luce.

E poi in finale un avvertimento che fa tremare, si, ci sono giudizio e condanna ma come conseguenza di ciò che si sceglie di seguire e fare, chi fa il male odia la luce e preferisce le tenebre alla luce; chi non ama rimane nelle tenebre e nella morte, mentre chi ama passa dalla morte alla vita compiendo il suo esodo pasquale.

Preghiamo perché ci lasciamo attirare da Gesù innalzato da terra per rinascere ogni giorno dall’acqua e dallo Spirito che sgorgano dal suo costato e diventare così figli della luce e figli del giorno, il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci ed esultiamo in esso!

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

Posted in Pagine di Fede