VercelliOggi
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Resta alta la tensione nella Casa circondariale di Vercelli e, ancora una volta, tre appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria restano contusi.

E’ uno stillicidio continuo il ripetersi di eventi critici contro il personale di Polizia Penitenziaria di Vercelli in servizio”, denuncia Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

Nella giornata di ieri, intorno alle 14.00, è stato comunicato a un detenuto poco più che ventenne che alcuni beni da lui ricevuti con un pacco postale non erano consentiti dal regolamento interno dell’istituto. Appresa la notizia, il soggetto ha subito dato in escandescenza oltraggiando i presenti, tra cui anche il Vice Comandante, e minacciando di incendiare e danneggiare qualsiasi cosa. Ordinatogli di fare rientro nella propria cella, una volta giunto sul piano detentivo, ha scaraventato un carrello contro la postazione del personale di sicurezza riproponendo l’atteggiamento oltraggioso, volgare e minaccioso mostrato precedentemente, tanto che è dovuto intervenire ulteriore personale di supporto per riportare alla calma il ristretto che è poi stato accompagnato nell’ufficio del Comandante al fine di chiarirgli i contenuti del regolamento. Nell’attesa, la sua insistenza nel voler ottenere i beni non consentiti riceveva nuovamente il diniego da parte del personale”.

Santilli spiega che “ciò ha nuovamente scatenato l’ira del detenuto che, questa volta, si è scagliato ferocemente contro un Ispettore, spintonandolo e colpendolo con un pugno al volto per poi sferrare un altro pugno a un Sovrintendente intervenuto in soccorso del collega e torcergli il polso nel tentativo di divincolarsi e proseguire la sua violenza contro gli altri poliziotti che, nel frattempo, sono intervenuti immobilizzando il soggetto e ponendo fine alla sua aggressività. Al termine di questo ennesimo episodio di ingiustificabile violenza, tre unità di Polizia Penitenziaria hanno necessitato delle cure sanitarie al pronto soccorso, mentre il detenuto ha rifiutato di sottoporsi a visita medica in quanto non ne aveva alcuna necessità”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti rimasti contusi a Vercelli e torna a denunciare la realtà delle carceri piemontesi e italiane: “La situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la Polizia Penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato” conclude il leader del SAPPE.

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Redazione di Vercelli

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Erano il frutto di sequestri per violazione della normativa valutaria effettuati alla frontiera, 208 mila franchi svizzeri fuori corso nelle casse della Dogana e convertiti presso la Banca Centrale Elvetica a Berna.

Le somme sono state contestualmente versate al Fondo Unico di Giustizia, con cambio in moneta europea.

L’azione dell’Ufficio delle Dogane di Verbano-Cusio-Ossola presso le autorità elvetiche, che hanno mostrato ampia disponibilità e collaborazione, ha assicurato all’Erario un incameramento di circa 216.900 euro.

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Redazione di Vercelli

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Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Biella continua l’attività di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e le verifiche per l’osservanza della normativa sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

I militari specializzati hanno ispezionato diversi cantieri edili ubicati in provincia riscontrando numerose e rilevanti irregolarità, specie per il rischio di caduta dall’alto, per la mancanza di dispositivi di protezioni individuale e collettiva, per l’uso di ponteggi non a norma, per la mancata redazione dei piani di montaggio uso e smontaggio, dei piani operativi di sicurezza, nonche’ per numerose violazioni in materia giuslavoristica, sulla sicurezza sul lavoro, per sfruttamento del lavoro e per falsificazione di attestati sui corsi di formazione.

Nel corso dell’ultimo trimestre hanno effettuato controlli in 6 cantieri edili ubicati nel territorio della provincia e hanno verificato 15 aziende e 25 posizioni lavorative di cui 6 lavoratori sono risultati privi di contratto e pertanto “in nero”, 4 privi di regolare permesso di soggiorno e 5 irregolari (c.d. grigi).

L’attività eseguita si è conclusa con la denuncia all’autorità giudiziaria di 13 responsabili per i reati esposti, con l’adozione di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero e gravi violazioni in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, sono stati contestate altresì ammende per un importo di € 116.648,00 e sanzioni amministrative per un importo di € 40.100,00.

Il Nucleo Carabinieri specializzato continuerà l’attività per un rafforzamento di tutele per la regolarità e la sicurezza sul lavori.

 

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Redazione di Vercelli

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Resta alta la tensione in un carcere del Piemonte.

Ed è a Novara, nella Casa circondariale di via Sforzesca, che si sono vissute ore di allarme per una serie di gravi eventi critici, come segnala Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Ieri, nel carcere di Novara, è successo un po’ di tutto, come nell’inferno dantesco. Prima un detenuto soggetto extracomunitario nordafricano è salito sul muro perimetrale del cortile passeggi per protestare per un suo allontanamento dall’istituto e solamente il provvidenziale intervento di mediazione del personale di Polizia Penitenziaria, prontamente intervenuto, lo ha convinto a desistere. Successivamente, alla chiusura del cortile passeggi, un altro detenuto, italiano, ha opposto resistenza attiva e passiva al rientro per parlare con un educatore e, dopo averci parlato, ha interrotto il colloquio allontanandosi volontariamente dalla saletta”.

Ma non era finita qui, spiega ancora il sindacalista: “Un terzo detenuto, un nordafricano allontanato qualche giorno prima da una Sezione per intemperanze, ha prima distrutto le suppellettili della cella per poi staccare un termosifone e dare fuoco ad un materasso per protestare ed essere trasferito in altro carcare. Un quarto, albanese, è andato in escandescenza dopo la visita medica con la più pretesa di essere mandato in ospedale dopo un infortunio al campo sportivo mentre un suo connazionale, durante l’immissione ai passeggi, si è avvicinato alla cella di un altro detenuto nella stessa Sezione e, dopo averlo minacciato, ha tentato di aggredirlo, non riuscendoci grazie all’intervento del personale ed al fatto che la cella era chiusa”.

Amare le conclusioni di Santilli: “Da mesi diciamo che così non si può andare avanti, e non frega niente a nessuno, ai vertici regionali del Piemonte del Ministero della Giustizia ma anche al Garante regionale dei detenuti, a cui evidentemente l’incolumità fisica dei nostri poliziotti nelle carceri non interessa affatto. Serve forse un morto per svegliare tutti dal torpore che li contraddistingue?”, si domanda Santilli.

La sintesi di quanto avvenuto ieri nel carcere di Novara è molto semplice”, commenta Donato Capece, Segretario generale del SAPPE, che esprime la solidarietà del primo Sindacato del Corpo al Reparto di Polizia Penitenziaria: “la situazione delle carceri della Nazione è costantemente incandescente e non si può chiedere alla Polizia Penitenziaria di gestire quotidianamente queste situazioni, che per altro provocano grande stress, senza avere gli strumenti idonei a fronteggiarli: nella prima linea delle Sezioni detentive, dove le donne e gli uomini del Corpo lavorano 24 ore al giorno 365 giorni all’anno, servirebbe la dotazione di nuovi strumenti di operatività come il taser, kit antiaggressione, guanti antitaglio, telecamere portatili. Ed invece i nostri eroici Agenti hanno a disposizione solamente la loro preparazione (talvolta persino “arrugginita” perché anche sulla formazione e l’aggiornamento professionale l’Amministrazione penitenziaria è drammaticamente carente), la loro professionalità operativa, l’abnegazione ed il senso dovere, con la triste consapevolezza che spesso, per contrastare gli eventi critici di cui si rende protagonista la frangia violenta dei detenuti, posso contare solamente sulle proprie mani e sul senso di appartenenza e di comunità dei poliziotti penitenziaria. È triste dirlo, ma è la pura realtà: che piaccia o meno”, conclude, amareggiato, il leader del SAPPE.

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Il Comune di Trino, attraverso l’Assessorato alla Biblioteca, è lieto di annunciare un evento straordinario che arricchirà il panorama culturale della comunità.

Gabriella Genisi, acclamata autrice della collana “Le Indagini di Lolita Lobosco”, sarà ospite presso la Biblioteca Civica Favorino Brunod  il prossimo sabato 16 marzo alle ore 16:30.

Durante l’evento, la talentuosa autrice dialogherà con Cinzia Vanni dell’Associazione L’lantarnin dal Ranatè, offrendo un’opportunità unica per scoprire il mondo dietro i suoi affascinanti romanzi.

In particolare, la scrittrice presenterà il suo ultimo lavoro, “L’Angelo di Castelforte“, portando i lettori in un’avventura avvincente e coinvolgente.

I romanzi di Gabriella Genisi hanno catturato l’immaginazione di molti, tanto da ispirare una fiction attualmente in onda sulla Rai con la terza stagione.

La sua presenza a Trino promette di essere un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti della letteratura e della narrativa contemporanea.

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Redazione di Vercelli

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Proseguono le iniziative dedicate al mondo femminile che fanno seguito alla Giornata Internazionale della donna, tenutasi il giorno 8 marzo.

Dopo la visita speciale al Museo Civico dedicata alle dipendenti comunali che si è svolta lo scorso 9 marzo, e l’annuncio di quella dedicata alle donne del prossimo sabato 16 marzo alle ore 11,00 seguendo l’iniziativa che il Ministero della Cultura (prenotazioni obbligatorie ai numeri 0142444309 / 0142444249 o all’indirizzo e-mail: museo@comune.casale-monferrato.al.it), venerdì 15 marzo 2024 alle ore 17,00 presso il Chiosco Liberty di Piazza Castello, verrà inaugurata una mostra fotografica con gli scatti di Virginia Parisi dedicati alla maternità: “Primavera in attesa” sarà così un ulteriore evento sostenuto dall’Assessorato alle Pari Opportunità che si inserirà nel programma mensile dedicato alla donna.

L’Assessore Daniela Sapio afferma: “Un nuovo evento culturale dedicato alla Giornata Internazionale della Donna che ne incrementa e prolunga l’offerta proposta dalla nostra città: Casale Monferrato dimostra e conferma la propria sensibilità come luogo di apertura e divulgazione di messaggi positivi”.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

In occasione delle celebrazioni dei 125 anni di fondazione è in programma sabato 16 marzo, un viaggio-pellegrinaggio carismatico ai luoghi delle origini.

Accompagnatore e guida spirituale sarà Monsignor Luciano Pacomio vescovo emerito di Mondovì.

Il programma della giornata

Ore 7.30 – partenza in pulman da Vercelli (fronte ex Caserma Garrone – piazza Modesto Cugnolio)

Ore 8.00 – arrivo a Confienza. Visita della Chiesa parrocchiale e lodi mattutine

Ore 8.45 – Partenza per Rivolta D’Adda. Visita della casa madre delle suore Adoratrici del SS. Sacramento, preghiera alla tomba di San Francesco Spinello e celebrazione della Messa presieduta da Monsignor Pacomio.

Ore 12.30 – Partenza per il santuario di Caravaggio e sosta pranzo (menù completo) al ristorante del centro di spiritualità.

Ore 15 – Partenza per Concesio. Visita guidata alla casa natale e alla Fondazione Paolo VI.

Ore18 – Partenza per il rientro a Vercelli

Non è prevista una quota di partecipazione.

Chi lo desidera potrà fare un’offerta libera il giorno del pellegrinaggio.

Per adesioni telefonare al numero 0161 251818
oppure scrivere una e-mail a mara.figliesanteusebio.vc@gmail.com

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Pagine di Fede

A Teatro o a scuola di Legalità

Il teatro è una grande forza civile” (Leo de Berardinis)

Fin dalle proprie origini, il teatro nasce come una pubblica piazza, un luogo in cui veder rispecchiata la propria essenza non soltanto umana, ma anche (e soprattutto) sociale.

È dunque un territorio squisitamente politico, nel senso più intimo e puro del termine, senza alcuna screziatura partitica: uno spazio di espressione, dibattito e catarsi per coloro che appartengono alla polis, all’assemblea partecipata della città.

Il teatro insomma – tutto il teatro, nelle sue forme migliori – contiene in sé una funzione civile.

E a dare forma e struttura a questo laboratorio di cittadinanza attiva sono innanzitutto le vicende esemplari, le parole, le azioni di quanti spesso non hanno più voce.

Proprio lungo questo filone di legalità si inseriscono alcune proposte in Circuito, pronte a calcare i teatri della regione nel corso della primavera.

Un incontro possibile

Si parte stasera (13 marzo) al Teatro Sociale di Pinerolo con Fine pena ora di Elvio Fassone, diretto da Simone Schinocca, in replica domani (14 marzo) ad Astigiovedì 21 a Novi Ligure.

Sono qui raccolti i 34 anni di corrispondenza fra Salvatore e il Presidente: opposti e contrapposti, i due diventano l’uno per l’altro un punto di riferimento.

In un tempo in cui si urla la propria posizione e trovare un punto di incontro sembra impossibile, lo spettacolo dischiude invece lo spiraglio di una conciliazione.

Il pubblico segue così il lungo permanere in cella di Salvatore, nella ricostruzione di una vita possibile.

“Quando Moro e morto, non me ne sono accorto”

Desolato, io non c’ero quando è morto Moro. Aldo è morto senza il mio conforto. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Ma dov’ero io quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo?“.

Così Daniele Timpano, regista e interprete di Aldo Moro, in scena al Teatro Comunale di Spigno Monferrato il 16 marzo e al Toselli di Cuneo il 18 aprile.

L’attore – nato negli Anni ’70 e dunque privo di qualsiasi memoria personale rispetto a quegli anni – parte dalla tragica vicenda del sequestro di Aldo Moro, noto esponente della Democrazia Cristiana assassinato dalle BR, per confrontarsi con l’impatto che tale evento – trauma epocale per la storia della Prima Repubblica – ebbe (e continua ad avere) nell’immaginario collettivo.

Ionica

Torna in Piemonte – il 21 marzo al Barrocco di Pianezza – Ionica, con Alessandro Sesti.

Scena vuota: una sedia, un attore.

Alle sue spalle tre musicisti dietro un velo.

Un racconto affidato alle emozioni e ai ricordi dei due drammaturghi (Sesti stesso e Alfonso Russi).

Un clarinetto, una chitarra e un contrabbasso per evocare quell’arida terra divorata dalla ‘ndrangheta.

Lo spettacolo si inserisce lungo quel filone di narrazione che Sesti porta ormai avanti dal 2015, affrontando storie di mafia, atteggiamenti omertosi, vicende di denuncia.

In Ionica vive la storia di Andrea Dominijanni, testimone di giustizia calabrese.

Un viaggio, attraverso la statale 106 “Jonica”, nato da interviste, biografie, ricerche sul campo e viaggi in Calabria, dove l’artista ha realmente vissuto per un periodo sotto scorta.

La storia di Elda Pucci

Altro racconto esemplare è quello a cui danno voce un’attrice, un ensemble di voci e il palcoscenico del Teatro Superga di Nichelino, il 22 marzo alle ore 21.

Cosa nostra spiegata ai bambini è la storia di una donna, di una città, di un anno.

Al centro, una Palermo che – il 19 aprile 1983 – vede per la prima volta una donna, Elda Pucci, soprannominata la Dottoressa, venir eletta Sindaco.

Lo spettacolo tuttavia – grazie a Ottavia Piccolo, che attraversa con sensibilità le parole scritte da Stefano Massini, accompagnata dai Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo – si addentra anche nei risvolti più drammatici di quella vicenda: dalla sfiducia alle cariche di esplosivo.

Falcone e Borsellino: uomini o eroi?

Lunga tournée piemontese per L’ultima estate. Falcone e borsellino 30 anni dopo, in scena dal 9 al 12 aprile Alessandria , Pinerolo e Savigliano (recita scolastica l’8 a Novara).

Un mosaico di eventi – scrive la regista Chiara Callegari -, un delicato intrecciarsi di momenti ironici e amari, pubblici e intimi. I due protagonisti, per una volta sottratti alle ritualità e alle mitologie, si interrogano e si raccontano, si confrontano tra loro e con lo spettatore, portandolo a rivivere momenti fondamentali della loro amicizia, oltre che della storia di questo Paese“.

La via crucis dei due magistrati, interpretati da Simone Luglio e Giovanni Santangelo, lascia così spazio a brandelli di allegria, in quello che è a tutti gli effetti il diario civile di due esseri umani.

Ilaria Alpi e un anagramma da risolvere

Mogadiscio, 20 marzo 1994, ore 13:04.

Ilaria Alpi, giornalista del TG3 viene uccisa assieme al suo operatore Miran Hrovatin.

Il caso Alpi ha dell’incredibile: in una Somalia – “ventunesima regione italiana” – disseminata di rovine coloniali, un silenzio inscalfibile copre le manovre di uomini d’affari collusi e corrotti.

Il testo di Stefano Massini tenta di ricostruire gli ultimi giorni di Alpi, con accenti lirici, espressionisti, tra immagini, suoni e lettere.

Lo spettacolo procede infatti per frammenti, come un rebus: un anagramma da risolvere, un puzzle da ricomporre per scoprire con la protagonista l’origine dello spettacolo Lo schifo.

In scena, sul palco di Villa Lascaris a Pianezza, il prossimo 6 giugno, Ilaria è Anna Tringali e Anna è Ilaria, in un intenso e “non casuale” doppio dialogo con sé stessa, faccia a faccia con la morte.

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Redazione di Vercelli

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La Camera Penale di Vercelli ha deliberato di aderire all’astensione delle udienze e da ogni attività giudiziarie del settore  penale  proclamata dalla Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane con delibera del 02.03.2024 per il giorno 20 marzo 2024.

Di seguito testo integrale della delibera della Giunta U.C.I.P. in data 02.03..2024 che accompagna e motiva l’astensione, per portare a conoscenza dei cittadini le motivazioni di tale decisione.

GIUNTA DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE

Delibera del 2 marzo 2024

La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane

RILEVATO

che con delibera del 25 gennaio 2024 è stata proclamata l’astensione delle udienze per il 7, 8 ,9 febbraio 2024, denunciando l’irrazionale moltiplicazione delle fattispecie di reato con il conseguente aggravamento delle pene in senso contrario al principio di uguaglianza e di proporzionalità̀, facendo gravare in maniera del tutto irragionevole sul sistema penale e sul sistema carcerario il destino dell’intero ordinamento;

che le politiche securitarie realizzate da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi decenni, unitamente alla mancata riforma dell’esecuzione penale, hanno determinato l’attuale condizione di sovraffollamento carcerario e lo stato inumano e degradante della detenzione nel nostro Paese;

che, com’è stato ricordato nel corso della Inaugurazione dell’Anno Giudiziario dei Penalisti italiani, dal titolo “Il Processo come ostacolo il Carcere come destino”, il numero di detenuti, superiore alle 60.000 unità e con un aumento costante di circa 400 detenuti al mese, ha raggiunto quote prossime a quelle che nel 2013 hanno condotto la Corte EDU a emettere la sentenza “Torreggiani”, con la quale l’Italia è stata condannata per la persistente violazione del divieto di infliggere pene o trattamenti inumani ai detenuti;

CONSIDERATO

che il fenomeno dei suicidi avvenuti in carcere nei primi 58 giorni del 2024 è in continua ascesa – circa uno ogni due giorni – e che appare oramai improcrastinabile un immediato intervento del Governo e della Politica, tutta, al fine di arginare la strage in atto;

che ogni giorno trascorso senza che siano attuati rimedi idonei a scongiurare la morte, per malattia e per suicidio, negli istituti penitenziari non può che accrescere le responsabilità, politica e morale, di coloro che tale fenomeno hanno l’obbligo di affrontare con rimedi urgenti e inderogabili;

che vi è il pericolo concreto che togliersi la vita in carcere possa rappresentare, per i tanti oppressi, una “soluzione” da emulare, per sfuggire a condizioni di privazione della libertà sempre più umilianti e disumane;

che il sovraffollamento carcerario, la patologica carenza negli organici di agenti penitenziari, di medici e psichiatri e di operatori sociali acuiscono le già penose condizioni di vita dei detenuti;

che preoccupa ulteriormente il susseguirsi di episodi di violenza sui detenuti, l’ultimo dei quali (sarebbe) avvenuto nella Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia;

RITENUTO

che occorre sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto, persuadere il Governo, il Parlamento e la politica tutta circa la necessità di adottare atti di clemenza generalizzati, quali l’indulto o l’amnistia, legiferare urgentemente in materia di concessione della liberazione speciale anticipata, introdurre il sistema del “numero chiuso” ovvero ogni altro strumento atto a limitare in futuro il ripetersi del fenomeno del sovraffollamento, prevedendo altresì misure extradetentive speciali per detenuti in espiazione breve e operare una congrua depenalizzazione, oltre che ridimensionare l’impiego delle misure cautelari personali intramurarie, riconducendole ai principi liberali del minor sacrificio possibile e della presunzione di innocenza;

PRESO ATTO

che nonostante l’emergenza umanitaria in atto imponga un cambio di passo immediato, non si è ancora registrata una chiara e netta presa di posizione del Governo volta a rimediare all’ingravescente fenomeno del sovraffollamento;

che l’Unione ribadisce con forza e determinazione il proprio appello al Governo e a tutte le forze parlamentari affinché si possa realizzare, tutti insieme, l’obiettivo di arrestare con efficacia il terribile fenomeno dei suicidi in carcere, con l’assoluta convinzione che “NON C’E’ PIU’ TEMPO”.

Tanto premesso,

DELIBERA

nel rispetto del Codice di Autoregolamentazione l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per il giorno 20 marzo 2024 escluso il circondario di Ischia, interessato da un’astensione indetta dall’Associazione forense Isola d’Ischia con delibera del 27 febbraio 2024 per il giorno 18 marzo 2024;

CONVOCA

i Presidenti delle Camere Penali territoriali e tutti gli iscritti a recarsi in Roma per partecipare alla manifestazione, che si terrà con tutte le associazioni sensibili a tale emergenza e con i rappresentanti della politica favorevoli all’adozione di strumenti immediati, volti alla soluzione della crisi in atto, in Piazza dei Santi Apostoli, in data 20 marzo 2024 alle ore 14.00;

DISPONE

la trasmissione della presente delibera al Presidente della Repubblica, ai Presidenti della Camera e del Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, ai Capi degli Uffici giudiziari.

Roma, 2 marzo 2024

Il segretario

Avv. Rinaldo Romanelli

Il Presidente

Avv. Francesco Petrelli

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Il programma dei due importanti eventi che si terranno sui temi ambientali.

Vercelli – Sabato 16 marzo alle ore 9 presso il Seminario Aula S. Eusebio – “Giustizia socio ecologica: un nuovo paradigma”.

Il prof. Rodrigo Míguez Núñez (UPO-DiGSPES) presenterà il progetto europeo Speak4Nature (S4N) di cui è coordinatore ed il principale ricercatore. Il progetto si propone di fornire una base teorica e operativa nelle scienze sociali e ambientali, per garantire la “partecipazione della natura non umana” nelle istanze legali.

Il professore approfondirà l’argomento presentandone le applicazioni pratiche.

Il prof. Renato Balduzzi – Università Cattolica – esperto di diritto costituzionale della salute e di diritto sanitario, già Ministro della salute del Governo Monti e presidente nazionale del Meic, affronterà il tema riferendosi agli dagli artt. 9 e 41 della Costituzione recentemente estesi alla tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi, degli animali, e alla nostra salute.

S.E. mons. Marco  Arnolfo presenterà l’argomento alla luce dell’enciclica ‘Laudato si’ di Papa Francesco e degli ulteriori documenti del magistero ecclesiale sui temi della giustizia e cura del creato.

Venerdì 5 aprile alle 9:00 presso l’Aula Magna dell’Ist. Sacro Cuore Aula Magna – Convegno particolarmente dedicato alle Scuole Superiori e alle Istituzioni del territorio, tema: “Giovani, Sostenibilità e Tutela del Creato”

Il prof. Enrico Ercole – Sociologo UPO-DiGSPE: presenterà l’esito del questionario sulla consapevolezza ecologica, ambientale e climatica, consegnato il 14/4/2023 agli studenti delle Scuole Superiori durante il convegno: “Acqua, giovani e crisi climatica”.

Seguiranno gli interventi di S.E. mons. Marco Arnolfo, Arcivescovo di Vercelli – Delegato CEP giustizia e custodia del creato e  del prof. Paolo Pileri – Docente di pianificazione e progettazione urbanistica del Politecnico di Milano.

I convegni si possono seguire anche su www.youtube.com/SantEusebioChannel

 

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Redazione di Vercelli

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