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Nel lungo fine settimana dedicato alle festività pasquali 2024 il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi con il Castello del Monferrato e le sue mostre resteranno aperti al pubblico.

Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi sarà aperto sabato, domenica e lunedì dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,30.

Situato nell’ex Convento di Santa Croce, affrescato all’inizio del Seicento da Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, include la Pinacoteca, con l’esposizione di circa 250 opere tra dipinti e sculture, e la Gipsoteca Leonardo Bistolfi, una delle poche collezioni italiane in grado di illustrare l’intero percorso creativo di uno scultore nella sua completezza, con 170 sculture del maestro simbolista, di origine casalese, che raggiunse fama internazionale.

Nella sala ipogea è esposta la collezione di Carlo Vidua, con le testimonianze di viaggio raccolte dal viaggiatore monferrino durante tre viaggi intorno al mondo all’inizio dell’Ottocento.

Biglietti d’ingresso intero 8,00 €, ridotto 5,00 € (per studenti fino a 29 anni, over 60 e Associazioni convenzionate – FAI, Touring Club Italiano, Italia Nostra, Soci Coop, Unicredit -, gratuito per ragazzi fino a 16 anni, invalidi e accompagnatori di invalidi e giornalisti con tesserino d’iscrizione all’Ordine.

Castello del Monferrato: con la possibilità di salire sugli spalti e all’interno dei torrioni e visitare le mostre allestite negli ambienti interni: sabato, domenica e lunedì dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00.

All’interno del Castello del Monferrato sono aperte le seguenti mostre:

Il riso, un racconto, due sguardi” è il titolo della mostra allestita nelle Sale al Secondo Piano del Castello del Monferrato e sarà aperta al pubblico fino al 5 maggio 2024 con un itinerario espositivo che si sviluppa su due percorsi.

Il primo, ha come protagonista Gianni Berengo Gardin e offre ai visitatori fotografie in bianco e nero realizzate nel biennio 2010/2011 dal maestro, che ha vissuto nelle diverse stagioni la risaia, la sua gente e la Tenuta Colombara, luogo storico della produzione risicola che racchiude le memorie ed i ricordi di chi negli anni ha dedicato la propria vita alla coltivazione del riso e si offre come un vero ecomuseo della cultura popolare.

Il secondo, frutto dell’attento lavoro di Cele Bellardone e Dino Boffa, racchiude gli scatti di backstage realizzati durante il lavoro che  il Maestro, con grande entusiasmo, ha realizzato alla Tenuta Colombara di Livorno Ferraris, coinvolto da una storia emozionante che parla di risaie, lavoro e tradizioni.

La mostra è visitabile gratuitamente.

Di luci e di ombre” è la mostra fotografica dell’artista Loredana Mantello che sarà aperta al pubblico fino al 1 aprile 2024 negli spazi della Manica Lunga.

Le opere presenti in questa rassegna celebrano la maestria dello stile caravaggesco nel generare atmosfere intense attraverso l’uso mirato della luce.

Ogni foto acquisisce l’essenza drammatica delle ombre, mettendo in evidenza la potente carica emotiva presente nei dettagli più scuri.

La mostra è visitabile gratuitamente.

Disegnare l’interno e l’esterno” è la mostra allestita nella Ex Cappella del Castello del Monferrato, aperta fino al 1 aprile 2024, che prosegue il percorso avviato dall’omonimo progetto e ha coinvolto artisti monferrini e austriaci messi tra loro in dialogo sulle tematiche del disegno contemporaneo.

Sono presenti con le loro opere: Peter Assmann, Æno – Emanuela Serafino, Giovanni Bonardi, Paolo Bonelli, Max Della Mora, Elena Caterina Doria, Flavia Nasrin Testa, Alberto Raiteri, Max Ramezzana, Maurizio Bonato, Andreas Egger, Markus Wörgötter.

La mostra è visitabile gratuitamente.

Magic Moments”, al Salone Marescalchi, è la mostra personale di Michelle Hold aperta al pubblico fino al 5 maggio 2024, che presenta una serie di opere realizzate con l’intento di catturare e fermare sui supporti artistici quei momenti magici che gli sciamani descrivono come parte intrinseca della nostra natura.

Nel tentativo di ricordare la luce che, secondo l’artista, ogni individuo possiede e di ascoltare il nostro portavoce, il cuore, ella utilizza le vibrazioni di colore e movimento per trasmettere la sensazione di una magia intrinseca della vita che porti illuminazione ad ogni istante.

La mostra è visitabile gratuitamente.

Criminis, Vittime E Carnefici: strumenti di giustizia dall’inquisizione ad oggi” è il nome dell’iniziativa organizzata da nero Crime e Arte Criminologica che è visitabile negli spazi del Torrione e del Sotterraneo del Castello del Monferrato (accesso dal secondo cortile): si tratta di un ampio excursus dedicato alle pratiche di giustizia (compresa la tortura) nel corso dei secoli, partendo dall’inquisizione per giungere fino ai giorni nostri attraverso immagini, oggetti e supporti didattici che consentiranno ai visitatori di acquisire numerose informazioni.

I costi per i biglietti sono 10 € per la tariffa intera e 7 € per quella ridotta (riservata ai minori di anni 18, FF.OO., over 65, disabili e scolaresche).

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

La Scuola Borgogna sin dalla sua istituzione (1888) ha avuto come obiettivo la formazione di giovani appartenenti alla classe operaia e borghese che altrimenti non avrebbero avuto la possibilità di accedere ad un livello di istruzione più alto.

Nel solco tracciato negli anni da questa Istituzione, con il contributo di vari benefattori vercellesi, oggi la Scuola Borgogna, dotatasi di un nuovo Statuto che da Ente morale la trasforma in Fondazione Onlus, si propone il completamento delle attività legate al mondo dell’istruzione e in particolare alla formazione del personale della scuola.

Per ridare vita e slancio all’azione educativa, la Scuola Borgogna si fa “sede sperimentale” di un progetto tendente a dare opportunità formativa ai docenti che, privi del diploma di specializzazione per insegnanti di sostegno, spesso sono investiti di tale incarico per supplire alla mancanza di personale specializzato.

Difatti la situazione creatasi in questi ultimi anni ripropone il grave problema del divario tra posti di sostegno attivati e mancanza di Docenti specializzati.

La copertura di posti di sostegno rappresenta un’emergenza non facilmente sanabile, pertanto la Fondazione Scuola Borgogna ha ritenuto di colmare questa carenza organizzando, a titolo gratuito, Corsi di formazione per docenti non specializzati, con l’intento di dotarli di competenze e strategie didattiche necessarie a rendere il loro servizio utile al gruppo-classe.

I docenti che terranno le lezioni del corso sono esperti (Professori universitari, Ispettori e Dirigenti scolastici, insegnanti di sostegno) competenti nelle discipline dell’inclusione e della didattica laboratoriale.

Infine, il progetto assume valore istituzionale in quanto avallato dal protocollo d’intesa tra la Fondazione e gli Uffici scolastici provinciali del Piemonte Orientale (Vercelli, Biella, Novara e Verbania) e la presa d’atto dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha ravvisato nel progetto modelli di educazione solidale e buone prassi di formazione didattica per costruire interventi volti alla inclusione scolastica per i soggetti in difficoltà.

Attualmente, per la sede di Vercelli, tra i soli docenti della Scuola dell’infanzia e della primaria, si sono registrate 165 adesioni.

Gli iscritti saranno distribuiti in 4 corsi di circa 40 partecipanti; i corsi rivolti ai docenti della secondaria di 1° e 2° sono previsti a maggio/giugno.

Le lezioni (quaranta ore) si svolgeranno presso l’ITIS di Vercelli (Piazza Battisti, 9) il venerdì dalle 15 alle 18 ed il sabato dalle 9 alle 13.

Si prevede la stessa modalità organizzativa per le sedi di Biella, Novara e Verbania.

Il Presidente della Fondazione

Antonio Catania

Il Dirigente USP

Umberto Pelassa

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Sabato 23 e domenica 24 marzo si sono svolte le giornate FAI di primavera e il Liceo G. Ferrari, come ogni anno, ha partecipato con i suoi apprendisti Ciceroni: per questa esperienza sono state coinvolte le classi terze dei tre indirizzi, scientifico, scienze umane ed economico – sociale.

La meta scelta è stata la cittadina di Quarona, ma i ragazzi del liceo si sono divisi tra l’Archivio Storico e la Chiesa della Beata al Piano.

Le belle giornate di sole primaverile hanno coinvolto un numeroso pubblico che ha potuto seguire le varie tappe del percorso proposto dal FAI e ammirare anche la Chiesa di San Giovanni al Monte Tucri, la Chiesa Parrocchiale, Villa Zignone e Parco Fenoglietti, Museo “Ca’ d’l’Amis”.

Domenica 24 marzo ho preso parte alla Giornata FAI, che ha avuto luogo a Quarona, presso la Chiesa della Beata al Piano. L’intero paese è stato interessato dall’evento, ma io mi sono occupata in particolare di questo monumento. All’inizio ero un po’ nervosa, poiché era una delle prime volte che mi trovavo a parlare in pubblico. Grazie alla presenza di una mia compagna di classe e alla preparazione che ci era stata fornita dalle insegnanti responsabili del progetto ho potuto affrontare il pubblico con una certa sicurezza, così da poter godere del momento. I visitatori sono fortunatamente stati numerosi, di età molto diverse e di conseguenza con esigenze differenti. Inizialmente è stato impegnativo gestire i vari gruppi in modo che non si sovrapponessero e per far sì che ognuno avesse la possibilità di seguire l’intera spiegazione. Abbiamo inoltre cercato di interagire con i più piccoli, in modo tale che non si annoiassero. Il tutto si è concluso nel migliore dei modi, anche grazie alla bella giornata di sole e all’ottima merenda offerta dalla gentilissima signora Manuela, volontaria FAI!”

Agata Albertinazzi, Classe 3SUB

Il 23 e il 24 marzo, a Quarona, si sono svolte le giornate del FAI. Noi, Erika e Sabijana, abbiamo partecipato alla mattinata di sabato 23 ed eravamo responsabili dell’archivio parrocchiale, dove sono conservati oggetti, libri e documenti antichi restaurati, non solo religiosi, ma anche di natura storica. Sabijana ha illustrato ai visitatori la biografia del patriota Luigi Angeloni, poiché all’interno dell’archivio si trovano le sue corrispondenze epistolari. Successivamente, Erika ha raccontato degli ordini emanati dal Cardinal Borromeo e di alcuni scritti risalenti alla sollevazione della Valsesia del 1678. Infine, insieme, abbiamo esposto la storia di svariati oggetti come quadri, statuette e reliquiari. Questa esperienza è stata una novità per entrambe dato che non abbiamo mai parlato davanti a un pubblico così vasto fino ad ora. Inizialmente era presente un bel po’ di agitazione ma dopo svariate esposizioni eravamo già più sciolte e decise nel parlare. Fortunatamente gli ascoltatori non ci hanno messo pressione con troppe domande ma, anzi, ci hanno fatto sentire a nostro agio. I visitatori sono stati disposti ad ascoltarci fino alla fine mostrando grande interesse, complimentandosi e ringraziando cortesemente. In conclusione questa esperienza ci ha aiutate anche a livello personale, per migliorare le nostre doti espositive”.

Sabijana Mustafa ed Erika Varvarych, classe 3SUB

Il FAI si rivela sempre un’occasione di crescita personale sia per gli studenti che per i visitatori, tutti hanno modo di scoprire e riscoprire le piccole bellezze che spesso, pur essendo “sotto casa” nostra, vengono date per scontate.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Ottima partecipazione, 45 presenti, anche alla terza lezione della Università Popolare Auser con Matteo Sorgato che ha relazionato su “Struttura e preparazione del terreno ortivo”.

Sorgato ha spiegato in maniera semplice la composizione del terreno, come renderlo fertile con uso di prodotti fertilizzanti naturali e chimici e la loro composizione e le prerogative.

Molte le domande specifiche dei partecipanti su tempi di semina, cura delle malattie di coltivazioni orticole e floreali, i prodotti più indicati e le stagioni di semina.

Prossimo incontro giovedì 4 aprile alle 15,30 con Gian Franco Cavallotti e Massimo Patrucco che parleranno di “Tecniche di base di fotografia analogica e digitale. Luoghi e persone di Trino dagli anni 60 in poi”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

(m.f.) – Grande cordoglio a Palazzolo Vercellese e Trino per l’improvvisa e prematura scomparsa di Fausto Deandreis, di anni 61.

Fausto era una brava persona molto stimata e conosciuta nella zona e dintorni; un gran lavoratore, titolare, con il cugino Diego, della ditta F.lli Deandreis Di Deandreis Diego E Deandreis Fausto S.N.C., impresa di scavi e demolizioni di Palazzolo Vercellese.

Fausto lascia la moglie Marcella, i figli Carlo con Odalis ed Enrico, il cugino Diego con Marina e parenti tutti.

Le esequie e l’ultimo saluto a Fausto avranno luogo nella Parrocchiale di Palazzolo venerdì 29 marzo alle 14,00, mentre il Santo Rosario si è pregato oggi, 28 marzo, nella stessa chiesa.

Non fiori ma offerte alla PAT.

Posted in Cronaca
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

(elisabetta acide) – “Prima della festa di Pasqua…” Giovanni (Vangelo giovedì santo Gv 13,1-15) colloca il “momento”, l’ “ora”di Gesù.

L’ora che inizia con un gesto “inaudito”: Si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto”.

Possiamo immaginare gli apostoli lì in quel cenacolo, in quella cena che avevano compiuto con fede tante volte, una volta all’anno, come le prescrizioni chiedevano loro… e quel gesto, no, non era “previsto”.

Possiamo immaginare il pescatore esperto, sicuro di sé, colui che aveva affermato: “Tu sei il Cristo il Figlio del Dio Vivente”, colui che aveva detto: “Da chi andremo?”, colui che aveva indicato: “Facciamo tre tende”, colui che aveva chiesto: “Se sei il Figlio di Dio di’ che queste pietre diventino pane”, colui che era “sicuro” e rimprovera: “Dio non voglia, Signore: questo non  ti accadrà mai”… quello che è stato chiamato “Cefa”, adesso è lì, seduto sul fianco, al fianco di Gesù…

E guarda… guarda quel Gesù chino che si appresta a “lavargli i piedi”, ridotto a “servo”.

Quei piedi, ritenuti la parte più “impura” dell’uomo (si camminava scalzi o con i saldali su strade polverose e impervie) e l’obbligo del “lavaggio dei piedi” era riservato a coloro che erano ritenuti “inferiori”, spesso schiavi stranieri.

Possiamo immaginare i pensieri di Pietro, se Gesù fa questo a me, io che sono “Pietro e su questa pietra” dovrò allo stesso modo fare agli altri? Io che sono “importante” nel collegio apostolico dovrò chinarmi a lavare i piedi?

Possiamo immaginare i pensieri di Pietro a quel gesto: il Messia? Ma come?! Il Messia-servo? Il Maestro “chinato” davanti ai discepoli?

Ma Gesù spiega… non il “bagno…” la purezza è un’altra cosa…

Pietro ostinato e cocciuto… forse un po’ presuntuoso, è sicuro della sua scelta, dirà a Gesù quello che deve fare.

Gesù lavando i piedi mostra la vera dignità dell’uomo: servire gli altri per eliminare tutto ciò che li rende impuri.

Se ci lasciamo “lavare i piedi”, ci lasciamo avvicinare, diventiamo puri perché Dio, questo Gesù chino sui nostri piedi, non ha paura di sporcarsi le mani.

Gesù non ha chiesto a nessuno di dare la vita per Lui, Lui la darà di li a poco per l’uomo, Egli è il Dio che dona la vita senza contraccambio.

Se non comprendiamo questo, rischiamo di fare le cose “per Dio” e finiremo di fare come Pietro…rinnegheremo, quel “Non lo sono” (Gv18,18) diventerà la nostra mancata risposta…

Eppure Gesù laverà i piedi a Pietro, Gesù lo sa, quei tre “non lo sono” diventeranno tre “Tu sai che ti voglio bene” (Gv 21).

E a Pietro sarà affidato il compito di “nutrire” e “proteggere”.

Pietro non sarà chiamato ad essere “pastore”, unico pastore è Gesù, sarà chiamato a seguire Lui (nessun altro), sarà chiamato a testimoniare, sarà chiamato ad abbracciare quella croce per la “Gloria di Dio”, non per la sua gloria.

E Pietro seguirà le prime comunità (At 9,36; At 9,32), si “chinerà a lavare i piedi” (At 9,43), “rianimerà” quelle comunità cristiane “chinandosi” per diventare “uomo dello Spirito” (At 10,28).

E Pietro  farà memoria: “mi ricordai” (At 11,1-30): dall’ascolto alla comprensione della Parola .

Pietro comprende: la missione è presieduta dall’amore, centrata sul Vangelo, si esprime con il servizio (At 12,1-17).

E Gesù si china anche su Giuda e dirà: “Non tutti siete puri”, eppure Giuda non si ritrae, non protesta, la decisione è presa…

Possiamo immaginare Giuda di fronte a Gesù, lui così preoccupato del denaro, non dei gesti, appena qualche giorno prima aveva detto davanti al gesto di quella donna con quel vaso di alabastro: «Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?» (Gv 12,5).

Possiamo immaginare Giuda, l’opportunista, l’amministratore del collegio apostolico, il ladro (Gv 12,6)

Possiamo immaginare Giuda, lui che sapeva che nella tradizione ebraica il padrone di casa doveva lavare le mani ai commensali prima della cena pasquale, guarda Gesù che si china sui piedi…

No… Giuda non comprende la re-interpretazione di quel gesto da parte di Gesù.

Possiamo immaginare i pensieri di Giuda… quello che credeva il messia liberatore è lì ai suoi piedi…: “Allora ho fatto bene… lo consegnerò…”.

Possiamo immaginare Giuda… non si ribella a quel gesto, per lui il gesto totale di amore nel servizio non ha valore.

Possiamo immaginare Giuda… a lui il gesto non interessa, a lui ciò che interessa è il proprio “guadagno” e con questo “messia chinato sui piedi”, lui non avrà “guadagno”, non avrà “interesse”.

Giuda è nervoso  e questo Gesù sta “perdendo tempo”, sta cambiando le regole delle prescrizioni a cui tutti erano abituati, ma lui ha fretta… sta aspettando il momento giusto, forse ancora nel “dubbio” di fare la cosa giusta.

A “leggere il suo cuore ormai lontano” ci pensa Gesù: “Quello che devi fare, fal­lo al più presto” (Gv 13,27).

Giuda rimarrà nella sua “impurità”, Gesù lo sapeva… “Satana entrò in lui” (Gv13,27).

Giuda al “servizio” preferisce “la notte”. (Gv 13,30).

Giuda rimane solo, Giuda ha scelto la solitudine… Giuda sceglie la morte.

Giuda sceglie la prigionia del peccato e delle tenebre alla gioia della misericordia e del perdono.

Giuda non ha compreso… Gesù ha  parlato di Amore, di Misericordia, di porgere l’altra guancia…

Giuda non attendeva questo Messia… solo se sapremo “comprendere” guarderemo oltre la notte, oltre l’oscurità, oltre la croce.

Solo guardando quella tomba vuota sapremo comprendere.

Solo guardando quella croce non come “scandalosa”, possiamo servire e “lasciarci servire” e “salvare”.

Posted in Pagine di Fede

Borgosesia-Gozzano 0-2

Albenga-Pinerolo 1-1

Alcione Milano-Vogherese 3-1

Asti-Derthona 2-1

Bra-Lavagnese 1-1

RG Ticino-Pont Donnaz 5-2

Vado-Chisola 2-3

Città di Varese-Sanremese 2-1

Fezzanese-Alba 3-1

Ligorna-Chieri 2-1

Classifica

Alcione Milano 68*

Chisola 63

RG Ticino 58

Albenga 56 (-2)

Bra 56

Ligorna 55

Città di Varese 55

Asti 51

Vado 54

Fezzanese 40

Sanremese 40

Lavagnese 39

Gozzano 37*

Derthona 37

Vogherese 36

Chieri 34

Pinerolo 33

Alba 30

Pont Donnaz 22

Borgosesia 16

* una partita in meno

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Borgosesia 0

Gozzano 2

Marcatori: 25’ st Bianchi, 47’ st Capellupo.

Borgosesia (4-3-1-2): Vittoni; Monteleone, Gilli (15’ st Soldi), Derbali (28’ st Maselli), Rekkab; Colombo, Tunesi, Bertoni (39’ st Iannacone); Lauciello (34’ st Henin); Giacona (18’ st Disisto), Manara.

A disp.: Autoriello, Iannacone, Del Barba, Giacopelli, Lukiv.

All.: Cretaz.

Gozzano (4-3-3): Vagge; Cento, Dalmasso, Ferrari, Bianchi; Pennati, Capellupo, Fragomeni (23’ st Kolpachkov); Schimmenti (39’ st Graziano), Infantino (45’ st E. Ferrari), Pereira.

A disp.: Del Duca, Di Giovanni, Gemelli, Piraccini, Rao, Lettieri.

All.: Vinicio Espinal.

Arbitro: Massari di Torino.

Guardalinee: Nappi di Latina e Cagiola di Roma 1.

Note: cielo coperto. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 250 circa. Espulso: 26’ st Monteleone per doppia ammonizione. Ammoniti: Monteleone, Bianchi, Giacona, Rekkab. Angoli: 3-3. Recupero: 3’ pt-6’ st.

Ancora una volta la terna arbitrale ha una “svista” ai danni del Borgosesia.

Il derby della Cremosina se lo aggiudica il Gozzano con il gol che indirizza il match da annullare.

Evidente il fallo a inizio azione ai danni di Derbali (tartassato dalle punte avversari con colpi proibiti).

I cusiani continuano a giocare e segnano con l’uomo a terra.

Al Comunale di Borgosesia va in scena il derby della Cremosina.

Si affrontano due squadre alla ricerca di punti e soddisfazione in un girone di ritorno che ne è stato amaro.

Le squadre sono ben messe in campo e la tattica prevale sulle emozioni.

Il primo tentativo di offensiva arriva al 10’. 

Capellupo da buona posizione, su punizione manda alto.

Giunti al quarto d’ora quando mister Cretaz è costretto al cambio per lo stop di Gilli, al suo posto entra Soldi.

Il Borgosesia si rende pericoloso al 21’, su azione di corner, il tiro di Rekkab viene rimpallato.

Dall’altra parte, è da dimenticare il tiro di Pennati.

Al 40’ Lauciello insacca ma il direttore di gara annulla per una dubbia posizione di fuorigioco.

Prima del riposo viene graziato Pereira, reo di un colpo proibito ai danni di Derbali.

Tornati in campo, ghiotta occasione per il Borgo.

Lauciello calcia una botta sul primo palo dove c’è però appostato Capellupo, pronto a respingere davanti alla porta.

Ne nasce un corner che vede la spizzicata di Derbali terminare a lato.

Dopo Disisto parte nello spazio ma chiude a lato.

Grandi polemiche al 25’ per il gol del Gozzano.

Una rete realizzata sugli sviluppi di un evidente fallo a inizio azione e con un uomo a terra.

Il difensore di casa, subisce l’ennesimo colpo duro della gara e resta a terra, l’arbitro fa continuare e con l’uomo a terra, i rossoblù vanno a segno con un tiro rimpallato di Bianchi.

Derbali è costretto a uscire e oltre al danno la beffa, Monteleone viene espulso con un secondo cartellino giallo per proteste.

La parola fine la mette Capellupo, nel recupero, con il raddoppiuo rossoblù.

Dopo quello dell’andata, anche quello del ritorno è stato un derby “rovinato” dalla direzione di gara.

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

I Carabinieri della Stazione di Crescentino, a seguito di attività investigativa svolta nell’ambito delle consuete attività istituzionali, giovedì 21 marzo hanno arrestato P.P.,60/enne italiano residente in paese, in quanto trovato in possesso di una pistola Beretta a cui era stata cancellata mediante abrasione la matricola, rendendone così assai difficoltose l’identificazione e la provenienza.

Nel corso della medesima operazione, all’arrestato è stato sequestrato anche un quantitativo di circa 80 munizioni di calibro compatibile con l’arma rinvenuta, ed anche di calibri diversi.

Sul conto del soggetto, sottoposto all’udienza di convalida lo scorso 22 marzo, è stato deciso da parte del GIP l’ulteriore trattenimento in carcere in attesa della celebrazione del processo a suo carico.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Con la prima settimana di aprile 2024, la Biblioteca Civica “Giovanni Canna” metterà a disposizione dell’utenza due nuovi pomeriggi di apertura: nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle ore 13,30 alle 17,30.

Gli altri orari resteranno invariati, pertanto le aperture saranno:

dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00

dal martedì al venerdì dalle ore 13,30 alle ore 17,30

L’Assessore alla Cultura afferma: “La Biblioteca Civica di Casale Monferrato è un grande valore per la città: luogo di tutela e diffusione della cultura che ha anche una grande valenza sociale come punto di incontro e di scambio tra gli utenti. Abbiamo sempre riservato grande attenzione a questa struttura, fornendo orari di apertura tra i più ampi in provincia e nel circondario, oltre che continui rinnovamenti e miglioramenti all’edificio e agli arredi. Tutte iniziative per fare in modo che i giovani, in particolare, con tutti gli utenti possano avere a disposizione un prezioso alleato per lo studio, la ricerca e il tempo libero”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo