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Campionato Second League Pallacanestrouisp Varese

Girone Playoff (Sedicesimi) – Gara 3

Spartans Basket: 64

Basket Romentino: 49

Parziali: 19-6; 29-16; 51-31; 64-49.

Spartans Basket: Dyekhtyarov 21, Tosalli 20, Scalvini 6, Bagno 4, Pirozzi 4, Allegrini 3, Lucca 2, Lazzarin 2, Baroli 2, Asprella.

Coach: Francesco Paolinelli

Dir. acc.: Paolo Barberini

Basket Romentino: Usan 13, Marangoni 11, Fantin 7, Fizzotti 7, Ghirello 3, Rosati 3, Giglioli 2, Ambrosio 2, Baratto 1, Bruno, Franceschini, Benassi.

Coach: Marco Simili

Arbitro: Sig. Alessandro Cura Curà di Germagno (Vb).

Fantastica vittoria per gli Spartans Basket guidati da coach Francesco Paolinelli che ieri sera, al Pala Loro Piana di Borgosesia, in Gara 3 dei Sedicesimi Playoff del Campionato Second League Pallacanestro Uisp Varese, si sono imposti con grande grinta e determinazione alla compagine di casa Basket Romentino con il punteggio finale di 62 – 57 e con questa bella vittoria si qualificano agli ottavi di finale. Bravi ragazzi!

Prossimo appuntamento per gli Spartans sarà giovedì 25 aprile, con palla a due alle ore 21:00 al Pala Loro Piana di Borgosesia dove, in gara 1 degli ottavi Playoff del Campionato Second League Pallacanestro Uisp Varese, arriverà la compagine di Basket Cuggiono.

Forza ragazzi, ora più che mai, sempre…

Fonte: Letizia BertiniKhristina Fanchini – Area Comunicazione

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Occorre un intervento immediato per fermare la diffusione della peste suina e tutelare un settore che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy a tavola, con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro e centomila posti di lavoro.

E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti che chiede un cambio di passo sulla gestione di una presenza di cinghiali ormai fuori controllo che sta facilitando la diffusione della malattie e minaccia gli allevamenti, dopo l’ultimo caso registrato nella Food valley parmense.

Proprio la fauna selvatica è praticamente l’unico vettore di diffusione della peste suina.

La situazione resta preoccupante con i casi di Peste Suina che continuano ad aumentare mettendo a rischio l’intero comparto e la filiera suinicola piemontese che conta circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come il prosciutto di Parma e San Daniele – spiega Bruno Mecca Cici, vice presidente di Coldiretti Piemonte con delega territoriale alla zootecnia -. E’ fondamentale continuare, da un lato, ad incrementare il depopolamento dei cinghiali, soprattutto nelle aree dove si sono rilevati gli ultimi casi di peste, in modo da evitare, parallelamente, un ulteriore ampliamento delle zone di restrizione, e consentire, dall’altro lato, alle imprese suinicole la loro piena attività per tutelare il reddito aziendale”.

Nonostante nelle nostre province, fortunatamente, non si sia ancora riscontrato alcun caso di Peste Suina, la situazione è allarmistica – evidenziano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Roberto Guerrini e il Direttore Luciano Salvadori -. Per questo è positiva la richiesta del ministero alla Commissione europea per un approccio diverso, affinché se un cinghiale malato viene rinvenuto a chilometri di distanza da una stalla non scatti la decisione di abbattere migliaia di maiali perfettamente sani. L’unica soluzione per fermare la diffusione della peste suina è, infatti, mettere in campo tutte le azioni possibili per contenere l’invasione di fauna selvatica che ruba reddito e futuro alle imprese agricole. Il rischio immediato è che il propagarsi della peste suina faccia scattare le restrizioni all’export, con un danno potenziale da 2,32 miliardi di euro, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero nel 2023”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Economia

Al termine di una complessa attività investigativa durata alcuni mesi, la Squadra Mobile di Vercelli ha denunciato in stato di libertà in relazione ai reati di truffa, sostituzione di persona e falso in certificazioni pubbliche 7 persone tutte residenti nel napoletano.

L’attività traeva origine dalle denunce sporte da due anziani cittadini vercellesi i quali avevano rappresentato agli agenti della Questura di essersi accorti che i loro dati personali erano stati utilizzati per accendere polizze assicurative di cui sconoscevano il contenuto.

Dalla successiva attività d’indagine è emerso come gli odierni indagati, al fine di procurarsi un vantaggio sull’importo corrisposto ad un’agenzia assicurativa per il pagamento del premio delle loro vetture, attestavano falsamente di risiedere unitamente ai due anziani vercellesi, al fine di poter fruire di un importante sconto sul prezzo finale, in quanto il premio calcolato sulla falsa residenza risultava di gran lunga inferiore rispetto a quello da pagare per i residenti in  provincia di Napoli.

In particolare i due principali indagati, marito e moglie, hanno addirittura contattato i Comuni di residenza dei due anziani sostenendo di risiedere abitualmente con i due, spacciandosi per loro parenti ed ottenendo di essere stati accolti dagli stessi sul loro stato di famiglia.

È infine doveroso rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Riparte “Il legno che canta” – la rassegna in onore di Angelo Gilardino organizzata dall’Associazione Angelo Gilardino con il Comune – con un grande concerto della miglior chitarrista italiana, Carlotta Dalia (per la terza volta a Vercelli) e con due mostre dedicate a due grandi passioni di Angelo Gilardino: quella per la liuteria e quella per l’arte pittorica.

Il concerto di Carlotta Dalia si terrà venerdì 26 aprile, alle 21, nella Sala delle Cinquecentine del Museo Leone dove, all’interno delle vetrinette collocate lungo il perimetro della sala, troveranno spazio ben 26 chitarre: la mostra di liuteria al “Leone” porta il titolo della rassegna complessiva, appunto “Il legno che canta”, che è anche il titolo del libro scritto da Gilardino a quattro mani con il liutaio Mario Grimaldi.

Alle sei chitarre, (tre di Pietro Gallinotti, una di Lorenzo Bellafontana, una di Luigi Mozzani e una di Nicola De Bonis), appartenute alla collezione personale del maestro Angelo Gilardino, si affiancheranno altre chitarre realizzate dai sei liutai che Gilardino ha trattato nel suo libro: oltre a Gallinotti, Bellafontana, Mozzani e De Bonis, Rodolfo Paralupi e Mario Pabè.

Il loro lavoro è rappresentato al meglio da una selezione di strumenti rari e preziosi che ne testimoniano la qualità costruttiva e sonora.

La mostra è stata organizzata grazie alla generosa disponibilità di vari collezionisti: Lorenzo Frignani, attuale proprietario della Collezione Gilardino, Luigi Biscaldi, Mario Grimaldi, Fabio Ardino, Barbara Ariata, Michele Biggioggero e il regista Marco Tullio Giordana, la cui Paralupi, strumento molto particolare nella produzione del liutaio marchigiano di nascita e romano d’adozione, era affettuosamente chiamata da Angelo Gilardino “la meglio Paralupi”.

Non solo il regista di “La meglio gioventù” e di “I cento passi” metterà a disposizione della mostra la sua chitarra, ma verrà a Vercelli sia per presenziare alla mostra sia per assistere al concerto di Carlotta Dalia che, di fatto, farà da prestigioso “apripista” alla mostra di liuteria che poi dal giorno successivo, sabato 27, si potrà visitare fino al 30 maggio, nei giorni e negli orari di apertura del Museo, pagando il normale biglietto di ingresso.

Ma la sera di venerdì 26 gli spettatori del concerto non pagheranno alcun biglietto e potranno ammirare anche le chitarre in esposizione.

Tuttavia, visto che i posti all’interno della Sala delle Cinquecentine sono limitati (una settantina) per partecipare al concerto è preferibile prenotare via mail all’indirizzo associazioneangelogilardino@gmail.com o inviare un messaggio al numero 334 8583346.

La grande chitarrista grossetana proporrà due “Sonate” di Domenico Scarlatti, la K 14 e la K 208; il “Gran solo opera 14” di Fernando Sor; una “Sarabande” di Francis Poulenc; il secondo movimento “Ecce Ancilla Domini” della composizione di Gilardino “Angelus” di cui la chitarrista è la dedicataria; il “Capricho Arabe” di Francisco Tarrega e “Invierno Porteno” di Astor Piazzolla.

La seconda mostra, stavolta d’arte, si svolgerà invece al Museo del Tesoro del Duomo, dal 4 maggio al 30 giugno: saranno esposte opere di tre pittori vercellesi che Gilardino amava in modo particolare: Edgardo Rossaro, Enzo Gazzone ed Umberto Ravello.

In totale le opere sono una trentina, alcune appartenevano a Gilardino, altre sono state messe a disposizione, con grande generosità, dagli eredi dei Rossaro e dalla figlia di Gazzone, Carla.

Anche questa mostra all’interno del Museo di piazza D’Angennes si potrà visitare nei giorni e negli orari di apertura pagando il normale prezzo del biglietto.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Il Centro Operativo Valsesia di FORMONT propone, per la primavera-estate 2024, tre corsi di formazione gratuiti presentati nell’ambito del programma GOL “Garanzia Occupabilità dei Lavoratori” e riservati a maggiorenni disoccupati in possesso del diploma di scuola secondaria di I grado (licenza media).

Tecniche di lavorazione macchine utensili a controllo numerico

Grazie alla positiva esperienza autunnale, il corso viene riproposto in collaborazione con Fondazione Academy, ente costituito da Confindustria Novara Vercelli Valsesia, con l’obiettivo di garantire una formazione d’eccellenza per il Distretto industriale del rubinetto e valvolame.

Il corso è finalizzato a formare personale specializzato da impiegare all’interno delle aziende del territorio valsesiano e prevede una formazione teorico-pratica della durata complessiva di 160 ore: le lezioni teoriche si svolgeranno c/o la sede di Confindustria Novara Vercelli Valsesia a Borgosesia, mentre le esercitazioni pratiche c/o i laboratori di Fondazione Academy di Borgomanero.

Scheda descrittiva: https://www.formont.it/corsi-new/tecniche-di-lavorazione-alle-macchine-utensili-a-controllo-numerico

Tecniche di pinzatura e rammendo

Il corso ha come obiettivo quello di fornire le competenze per l’applicazione e l’utilizzo di metodologie di base che consentano di intervenire correttamente sul prodotto, sia esso greggio, semilavorato o finito, riconoscendo e segnalando il difetto riscontrato, compilando le schede di controllo e provvedendo al recupero del difetto stesso.

La durata prevista è di 300 ore di cui 120 ore di stage e 8 ore di prova finale.

Grazie alla collaborazione con FORMATAmente, la sede per lo svolgimento delle lezioni teoriche e pratiche sarà a Borgosesia in Viale Varallo nr. 33.

Scheda descrittiva: https://www.formont.it/corsi-new/tecniche-di-pinzatura-e-rammendo/

Tecniche di sartoria

Il corso, della durata complessiva di 150 ore, è finalizzato l’acquisizione delle abilità e delle competenze necessarie per intervenire nel processo di impostazione, realizzazione, rifinitura del capo di abbigliamento e nelle attività relative alla creazione del cartamodello, al taglio del tessuto e al confezionamento del capo.

Verranno trattati i seguenti argomenti: orientamento, competenze digitali, introduzione alla sartoria, tecniche di taglio, tecniche di cucito.

La sede per lo svolgimento delle lezioni teoriche e pratiche sarà a Varallo in Piazza G. calderini nr. 10 c/o FORMONT Valsesia.

Scheda descrittiva: https://www.formont.it/corsi-new/tecniche-di-sartoria-corso-gartuito-gol/

Per iscriversi ai corsi sarà necessaria la seguente documentazione:

Carta d’ Identità in corso di validità

Codice fiscale

Permesso di soggiorno (se cittadino straniero)

Documento di profilazione rilasciato dal Centro per l’Impiego di competenza

È prevista una fase di colloquio orientativo e motivazionale.

Per informazioni contattare la Segreteria Didattica FORMONT ai seguenti recapiti: tel 0163.564420 –  e-mail cfp-varallo@formont.it

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Accoglienza, condivisione e arricchimento sono solo tre dei tanti elementi protagonisti delle settimane dal 28 febbraio al 4 aprile, durante le quali l’Istituto d’Istruzione Superiore “C. Cavour” ha visto alternarsi l’arrivo di due delegazioni di studenti rumeni in Erasmus provenienti dal Colegiul Economic Dimitrie Cantemir di Sucheava e dal Liceul Technologic Agricol “Olga Sturdza” di Miroslava.

Il gruppo di studenti, tutti di età compresa tra i diciassette e i diciannove anni, ha dimostrato grande interesse, buona volontà e curiosità e questa è stata per loro un’occasione di arricchimento e di riflessione anche sulle differenze emerse nel corso degli incontri tra Romania e Italia.

Quattro settimane durante le quali gli studenti hanno potuto scoprire i luoghi caratteristici della città e partecipare a lezioni laboratoriali organizzate presso il nostro Istituto.

Il progetto è stato reso possibile grazie al prezioso contributo e alla disponibilità del Dirigente Scolastico Prof. Paolo Massara che ne ha permesso la realizzazione.

Lo scambio culturale e formativo è stato inoltre coordinato dall’Agenzia Formativa Cerseo di Vercelli.

Le lezioni, svolte interamente in lingua inglese e coadiuvate dalle professoresse Ramona Gera e Chiara Prandino, spaziavano da nozioni teoriche, incentrate sul turismo e sul marketing ad attività più pratiche, quali uscite sul territorio alla scoperta dei luoghi caratteristici di Vercelli, attività di role-playing ed esposizioni orali dei lavori di gruppo preparati durante i pomeriggi trascorsi in Istituto.

Tutte queste attività hanno reso l’esperienza un momento unico e di condivisione, oltre che di scambio culturale e di apprendimento tra tutti coloro che hanno collaborato : gli studenti in primis, ma anche le docenti accompagnatrici che hanno partecipato attivamente e con molto interesse ai pomeriggi a scuola.

Lo scambio culturale è stato ulteriormente arricchito grazie alla collaborazione di alcuni nostri studenti, anche di madrelingua rumena, delle classi  2A e 2B AFM, della 5I Turistico e della 3E Servizi Commerciali.

L’esperienza ha rappresentato per la scuola un valore aggiunto, nonché un’occasione di confronto tra docenti-studenti e soprattutto tra docenti-docenti in un continuo scambio tra paesi, oltre che un arricchimento personale e formativo.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Mattinata molto interessante e  coinvolgente presso l’Aula Magna  dell’Istituto Sacro Cuore di Corso Italia per gli allievi della 4°B A.F.M. dell’ Istituto Tecnico “Cavour”, accompagnati dal Prof. Massimo Paracchini, che hanno partecipato venerdì 5 aprile, dalle ore 9.00 alle ore 12.30, al convegno intitolato “Giovani, sostenibilità e tutela del creato”, quarto appuntamento di una rassegna nell’ambito del programma di Conferenze Meic – Upo 2024 intitolato “Con la Città e per la Pace, l’Università di Vercelli verso l’ottavo centenario”, con i dipartimenti di: Studi Umanistici, Giurisprudenza, Scienze politiche economiche, sociali e Sviluppo sostenibile e transizione ecologica.

Sono intervenuti: il sociologo Enrico Ercole DiGSPES UPO, l’Arcivescovo di Vercelli Marco Arnolfo, il professor Paolo Pileri docente di pianificazione e progettazione urbanistica del Politecnico di Milano, Claudia Galetto dell’Ires Piemonte. Presenti anche la dirigente della provincia di Vercelli Veronica Platinetti ed Eva Colombo, direttore generale dell’Asl Vercelli.

Ha moderato l’incontro il Vicepresidente del Meic Roberto Giuliano.

Dopo l’ introduzione del Vicepresidente del Meic Roberto Giuliano è intervenuta la dirigente della provincia di Vercelli Veronica Platinetti che ha sottolineato come sia importante il ruolo della tutela del territorio attraverso un’attività di pianificazione che rispetti il paesaggio, sempre con un’attenzione particolare al suolo e con la necessità di prevenire l’inquinamento.

Altro intervento quello di Eva Colombo, direttore generale dell’Asl di Vercelli, che ha sottolineato come sia importante salvaguardare la salute delle persone, fare prevenzione attraverso un approccio olistico completo in cui vi sia la cura  dell’ambiente e delle persone.

Vi è stata poi la lettura della  relazione della prof.ssa Silvia Fazzo del Dipartimento di studi umanistici da parte di un’allieva, nella quale si auspica  l’impegno per un mondo più giusto, per la salvaguardia della cultura della pace, della custodia del creato e l’importanza della tutela dell’acqua.

Enrico Ercole, sociologo DiGSPES UPO, ha parlato di sostenibilità sia ambientale, sia economica, che sociale proprio perché ambiente, economia e società sono strettamente collegati.

Ha proposto la restituzione dell’esito del questionario, consegnato lo scorso anno ai ragazzi durante l’iniziativa “Acqua, giovani e crisi climatica” con un’approfondita analisi qualitativa dei dati raccolti, di carattere sia sociologico che antropologico, fornendo interessanti spunti di riflessione e di approfondimento sullo stato di preoccupazione e consapevolezza delle nuove generazioni riguardo la questione del cambiamento climatico e della transizione sostenibile ed ecologica, per cercare di comprendere il loro grado di impegno e la loro motivazione per il futuro.

Anche quest’anno è stato distribuito ai ragazzi un questionario d’indagine per raccogliere alcune informazioni sul loro grado di conoscenza in merito alle problematiche ambientali e di sostenibilità affrontati durante la conferenza e attraverso quali canali sono stati acquisiti.

Molto interessante è stato anche l’intervento di Paolo Pileri del Politecnico di Milano, docente di pianificazione e progettazione urbanistica, che ha parlato dello studio del suolo, di quei pochi centimetri brulicanti di vita senza i quali non sarebbe possibile produrre il cibo necessario per l’uomo e per gli animali.

E’ un ecosistema straordinario, dove si trovano miliardi di esseri viventi; in quei pochi centimetri vi è l’humus che rende fertile la terra e che permette la nostra vita e quella degli animali; nei 30 centimetri di spessore ci sono i funghi micorrizici che permettono un miglior assorbimento dei nutrienti, soprattutto fosforo, azoto e calcio e permettono lo sviluppo del 80% delle piante, dei fiori e del grano; il suolo dunque è un vero laboratorio che trattiene e cede l’acqua e che spesso l’uomo distrugge per cementificare.

In un cucchiaino da caffè di suolo troviamo 9 miliardi di unità di vita, il suolo è spessore non superficie ed è fragile, ci vogliono infatti circa 2000 anni per creare 10 cm di suolo.

In Italia il suolo è in via di estinzione, bisogna depavimentare e fermare subito il consumo di esso.

Molti dei concetti espressi sono presenti nel suo libro intitolato “L’intelligenza del suolo. Piccolo atlante per salvare dal cemento l’ecosistema più fragile”.

E’ intervenuto poi l’Arcivescovo monsignor Marco Arnolfo, delegato Cep per i problemi sociali, il lavoro e la tutela del creato, che ha ricordato l’enciclica “Laudato si’ ” di Papa Francesco sulla cura della casa comune, in cui il Papa ha recuperato lo sguardo contemplativo di S. Francesco che ha saputo entrare in sintonia con il creato.

La biodiversità è a rischio, alla mercé di un “antropocentrismo dispotico” per cui innumerevoli specie si stanno estinguendo.

La varietà di specie animali e vegetali sta scomparendo ad un  ritmo allarmante a causa delle nostre attività.

Fra i poveri più abbandonati e maltrattati c’è la nostra oppressa e devastata terra; spesso dimentichiamo che noi stessi siamo terra.

Tutto è connesso in una comunione universale, uniti da legami invisibili  formiamo una sorta di famiglia universale, come viene indicato anche nella risposta del Capo Seattle nel 1854 al Presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce “Grande Bianco” che gli aveva comunicato di voler acquistare i territori indiani, lasciando una “riserva” per il popolo indiano.

C’è la sfida urgente di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, ricercando il dialogo.

La “Laudato si’ ” è stata  voce profetica, capace di influenzare la Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici.

Alla fine sono i più poveri tra noi a gridare, esposti alla crisi climatica.

Nell’ottobre 2023 viene pubblicata la “Laudate Deum” rivolta a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica in cui il Santo Padre dice ancora che “con il passare del tempo, mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando ad un punto di rottura”.

Per ultima è intervenuta Claudia Galetto, ricercatrice di Ires Piemonte, con una relazione su “Sostenibilità, territori e apprendimenti a supporto degli enti pubblici nella costruzione di policy e delle strategie per lo sviluppo sostenibile”.

La ricercatrice ha detto che bisogna essere cittadini attivi e che bisogna formarsi per affrontare queste tematiche.

Vi è stato anche un omaggio musicale all’armonia del creato del gruppo strumentale del Liceo musicale “Lagrangia” di Vercelli.

Gli interventi sono risultati molto coinvolgenti e incisivi per i nostri allievi che hanno potuto rendersi conto dei tanti problemi da affrontare per il nostro futuro, dell’importanza di acquisire una maggiore coscienza  delle problematiche ambientali e di sostenibilità, della necessità di modificare i nostri comportamenti spesso sbagliati cercando di rispettare sempre l’ambiente in cui viviamo, trovando soluzioni innovative per migliorare il mondo poiché proprio da noi potrà iniziare il cambiamento per il futuro delle nuove generazioni.

I.T.C. “Cavour”  Classe 4° B A.F.M.

Foto scattata dall’allieva Giorgia Aietti

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Redazione di Vercelli

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Un interessante viaggio studio della memoria storica nella città di Trieste  è stato il meritato premio per  quattro studentesse del Lagrangia, tra i vincitori del Progetto di Storia contemporanea indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte.

La giuria ha voluto premiare il pregevole lavoro di ricerca svolto dalle quattro ragazze su una vicenda di discriminazione di genere accaduta negli anni Sessanta nel territorio del biellese.

In un podcast, le studentesse hanno raccontato la vicenda di Mary Ceria, una operaia  tessile del biellese, che intentò una causa contro la ditta presso la quale aveva lavorato contestando la disparità di retribuzione tra uomini e donne a parità di mansione.

Mary Ceria vinse quella causa rappresentando così un precedente a cui si appellarono centinaia di altre operaie tessili che procedettero legalmente contro i loro datori di lavoro.

Dal 15 al 18 marzo dunque, Susanna Ardito, Eleonora BoroniFrancesca Paini e Giulia Sabatino, della classe 5AB del Liceo Classico, hanno preso parte ad un itinerario che ha permesso loro di vedere i luoghi ed approfondire le vicende legate al confine orientale italiano.

L’esperienza di viaggio è stata arricchita dalla guida preziosa della professoressa Enrica Bricchetto dell’Istituto storico della Resistenza di Torino e dalla presenza di altri studenti di scuole piemontesi, con cui le quattro studentesse hanno condiviso non solo momenti di arricchimento culturale ma anche di svago e divertimento per le vie di Trieste.

Nella città di Bruno Vasari, Umberto Saba, Italo Svevo e Claudio Magris, agli studenti è stata offerta la possibilità di visitare il complesso “Kleine Berlin”, che si compone di una galleria antiaerea pubblica per la popolazione civile e di un ricovero antiaereo militare tedesco, la Risiera di San Sabba, stabilimento per la pilatura del riso utilizzato dai nazisti, dopo l’8 settembre 1943, come campo di prigionia e di smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, oltre che unico campo di sterminio nazista in territorio italiano, la Foiba di Basovizza, sul confine tra l’Italia e la Slovenia, pozzo minerario usato, come altre fosse carsiche della zona, dalle truppe jugoslave nel 1943 e nel 1945 per l’uccisione di migliaia di italiani, il castello e la cattedrale di San Giusto, ricche di storia e di cultura, il castello di Duino, che dal 17 maggio 1945 fu sede del Comando alleato inglese, e al suo bunker sotterraneo, ed infine il Crp di Padriciano, unico Museo di carattere nazionale allestito all’interno di un Crp dismesso che conserva inalterata la struttura originaria e  documenta le condizioni di vita in cui vennero accolti migliaia di esuli istriani, giuliani e dalmati e ne ricostruisce gli ambienti e la vita quotidiana.

Il viaggio è stato l’occasione per vivere l’atmosfera di una città crocevia di culture diverse e per questo dinamica e vivace culturalmente, ma anche per riflettere sulle difficoltà di convivenza tra culture e ideologie diverse.

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Redazione di Vercelli

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Non perdiamoci mica di vista” è il titolo del “Fake News Indoor Tour” dei Pinguini Tattici Nucleari.

La band bergamasca si è esibita all’Inalpi Arena di Torino il 16 e17 aprile e proseguirà a regalare la propria musica il 19 e 20 aprile.

Un titolo che fa riferimento a una delle canzoni del gruppo.

Si tratta del secondo capitolo del tour “Fake News”.

Obiettivo?

La band punta a raggiungere destinazioni che non toccava da tempo.

Esibizioni con scaletta diversa tra le serate, nuovi pezzi e momenti unici di interazione con gli spettatori.

Fake news anche per il fatto che sin dallo scorso anno i concerti sono aperti con la falsa notizia della sospensione dello stesso.

La Band è così composta:

Riccardo Zanotti (voce), Elio Biffi (tastiere), Nicola Buttafuoco (chitarra), Matteo Locati (batteria), Simone Pagani (basso) e Lorenzo Pasini (chitarra).

La fotogallery è opera di Gian Franco Gozzi e si riferisce alla serata di mercoledì 17 aprile all’Inalpi Arena di Torino.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

<<Un luogo dove entrare in sinergia con la natura>>.

Prende sempre più forma il progetto dell’Azienda Agricola Equinox Agricampeggio di Carpignano Sesia. In questo periodo sta avvenendo la prima autoraccolta di tulipani TULIX. Tutto partì nel 2022 <<E’ un’unione tra diverse culture – afferma il titolare Manuel Beltrame – . Per la realizzazione del progetto ci siamo ispirati alla geometria sacra della ruota di medicina sciamanica. Questo prendendo spunto dai nativi americani. Il nostro obiettivo è far emergere uno scambio di energia tra natura e visitatori>>.

Suggestivo il “villaggio” <<Dedicato a Marta – ricorda Manuel – . Era la mia ragazza e purtroppo è venuta a mancare. Questo vuole essere un omaggio e un modo di superare il dolore. Disponiamo di quattro tepee (le tende dei nativi americani) e di una yurta (la tenda del popolo mongolo). Qui è possibile pernottare e vivere un’esperienza unica nel suo genere>>.

La costruzione della struttura non è casuale.

<<Ogni tenda  si rifà a uno dei quattro elementi naturali (terra, acqua, fuoco e aria) – descrive il titolare – . Inoltre ognuna è associata a un punto cardinale, a un animale totem e a un colore. La disposizione delle tende è mirata a far confluire l’energia al centro del villaggio, dove è situata la yurta>>.

Diversi i progetti offerti da Manuel ed Eleonora, attuale compagna del titolare e figura attiva nello sviluppo del progetto.

<<Abbiamo due cavalli e proponiamo “Equinox Horse Vibes”. Un’attività per tutte le età che mette le persone in relazione con i cavalli. Si instaura così un rapporto di fiducia tra uomo e animale. Oltre a questa attività proponiamo la meditazione musicale. Con sturmenti ancestrali proveniente da diverse culture, andiamo a creare suoni utili al rilassamento>>.

Da poco è partito un progetto musicale “Equinox Vibes”.

<<Prendendo spunto dalla cultura amazzonica e dei nativi americani, realizziamo musica in grado di creare e risvegliare sensazioni ed emozioni. Una sorta di musica medicinale>>.

Non manca l’attività di kundalini yoga e quella di counseling con un lavoro psicosomatico e biologico. Tornando alla natura, ad essa viene rivolta grande attenzione.

<<Siamo partiti dai tulipani. Fiori persiani diventati poi simbolo dell’Olanda. E’ possibile effettuare l’autoraccolta e raccogliere il fiore con il bulbo. Una volta a casa lo si deve posizionare in un vaso con poca acqua. All’appassimento si dovrà intervenire prendendo il bulbo e conservarlo al buio, in un luogo fresco e asciutto. Poi lo si dovrà mettere a dimora nel periodo tra novembre e dicembre>>.

La raccolta avviene sabato e domenica.

Si concluderà in anticipo in questa settimana.

<<Visto che l’anomalia climatica non è stata ideale per i tulipani. Ne abbiamo seminati 10mila. Ce ne sono di vari colori e ognuno di essi ha un significato nel linguaggio dei fiori>>.

Le attività continueranno. <<A luglio realizzeremo il labirinto celtico con i girasoli. Ce ne saranno di diverse specie, tutte prelevabili e al centro del labirinto ci si potrà rilassare. Seguirà poi la raccolta delle zucche>>.

Intanto Manuel e Eleonora hanno un grande obiettivo. <<Riuscire a crescere e diventare un punto di riferimento olistico del Nord Italia>>.

Simone Cerri

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume