Conosciamo più da vicino Pako Bono pittore raffinato dallo stile magnetico che conquista e trasporta in una dimensione intima, raccolta e personale.
Pako sarà presente all’evento culturale “Shadow reflections / Riflessi d’ombra” in programma, a Vercelli, nel periodo autunnale.
Pako quando nasce la sua passione per l’arte?
La mia passione per l’arte nasce fin da piccolo, mia madre è una stilista e mio zio un artista. Posso dire di esser cresciuto in mezzo alla creatività.
Ci parli della sua ricerca artistica
Non è semplice sintetizzare in poche righe l’intento della mia ricerca. Con il mio lavoro, cerco di dar voce a tutte le sensazioni che ognuno di noi prova quando decide di percorrere una strada piuttosto che un’altra, quando le insicurezze o le influenze esterne intaccano la nostra quotidianità.
Cosa prova quando crea?
Vivo il processo creativo con molta intensità, una serie di emozioni contrastanti.
C’è una sua opera a cui lei è particolarmente legato?
Ogni opera ha una storia a sé, probabilmente “Stepbystep” è quella a cui attribuisco il significato più importante. Un passaggio decisivo per il mio percorso.
Una sua mostra che ricorda volentieri
Ogni mostra che ho fatto mi ha lasciato dei bei ricordi, se proprio devo citarne una, dico l’ultima svolta a Novara (Muri inesistenti), allestita in una location dismessa.
C’è un artista a cui si ispira o che le piace in modo particolare?
Provo profondo amore per Jean Michel Basquiat, a cui ho dedicato anche la Tesi di Laurea. Studio questo artista e le sue opere da più di dieci anni.
A cosa sta lavorando adesso?
Sto preparando dei nuovi lavori per alcune mostre che si terranno da settembre in avanti.
Dove possiamo visionare i suoi lavori?
Sulla mia pagina Instagram @_pb_arts, sul mio sito internet, o direttamente dal vivo nel mio studio a Novara.
Un suo messaggio di saluto per la città di Vercelli.
Un saluto a tutta la Città di Vercelli, ci vediamo presto!
Redazione di Vercelli