Conosciamo più da vicino Massimiliano Fabris , docente di pittura presso ACME di Novara, presidente dell’associazione culturale LiberemusEs e della galleria Divin’ Art di Gattinara (VC) noto per la sua ritrattistica di carattere polimaterico e la tecnica dell’intaglio dei CD applicati su acrilico.
Fabris sarà presente all’evento culturale “Shadow reflections Riflessi d’ombra” in programma, a Vercelli, nel periodo autunnale.
Fabris quando nasce la sua passione per l’arte?
La mia passione per l’arte nasce fin da subito. Ma si sviluppa più tardi quando ho sentito il bisogno di sfogare il lutto per mia madre che sempre mi ha spinto verso questa strada. Per comunicare i miei stati d’animo e sentimenti e cercare di dare un contributo al bello a questo mondo che ci pone davanti a situazioni spiacevoli e difficili.
Ci parli della sua ricerca artistica
La mia ricerca si rivolge principalmente all’utilizzo della vernice acrilica e all’intaglio ed utilizzo dei CD come fonte di luce. Prediligo decisamente la ritrattistica Neopop che mi permette di concentrarmi nella ricerca del colore delle anime delle persone che ritraggo.
Cosa prova quando crea?
Provo gioia e mi fa stare bene il pensiero di donare un pizzico d’immortalità e di gioia: mi rende felice.
C’ è una sua opera a cui lei è particolarmente legato?
Le amo tutte perché nascono da sguardi e situazioni che ho vissuto.
Una sua mostra che ricorda volentieri.
Certamente Feed Your Head per la realizzazione e le splendide collaborazioni al suo interno.
C’è un artista a cui si ispira o che le piace in modo particolare?
Sono due: Michelangelo Buonarroti e Keith Haring.
A cosa sta lavorando adesso?
Sto lavorando quasi esclusivamente all’applicazione suggestiva e riflettente delle scaglie dei CD , che attraverso i miei tondi mi permettono di ricercare luce e riflessi disomogenei.
Dove possiamo visionare i suoi lavori?
Decisamente sulle mie pagine Instagram e Facebook e in esposizione permanente a Villa Paolotti a Gattinara
Un suo messaggio di saluto per la città di Vercelli.
Saluto con piacere questa splendida città che ha uno sguardo attento sull’arte, capace di coinvolgere e motivare le future generazioni: gli studenti. Sto riscoprendo le sue vie ed i suoi palazzi con scorci degni di una vera città proiettata al futuro ma consapevole ed orgogliosa dei suoi trascorsi.
Redazione di Vercelli