Ogni anno in Italia avvengono circa 70.000 arresti cardiaci: questa improvvisa e gravissima patologia può colpire chiunque, sia adulti che bambini, ed ovunque – al lavoro, a casa, per strada.
L’arresto cardiaco consiste in una disfunzione elettrica improvvisa, dovuta a una contrazione scoordinata caotica e rapidissima dei ventricoli del cuore che lo fa smettere di battere correttamente. L’unica terapia efficace consiste nella defibrillazione, ovvero nell’applicazione di uno shock elettrico al paziente.
Ma per aumentare al massimo le probabilità di salvare la persona, è necessario che venga eseguita nei primissimi minuti dall’insorgenza dell’evento: per ogni minuto che passa, infatti, le possibilità di sopravvivenza diminuiscono del 10% ed è quindi fondamentale iniziare le opportune manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) per tenere ossigenati il più possibile il cervello e gli altri organi vitali del paziente per potere intervenire il più presto possibile con un Defibrillatore Automatico Esterno (DAE), strumento che fortunatamente si sta diffondendo sempre di più sul territorio.
Per questo motivo il Coordinamento Territoriale della Protezione Civile di Vercelli in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale e Simnova, istituto di alta formazione e ricerca in ambito sanitario, ha organizzato dei corsi dedicati ai volontari per un intervento efficace e in sicurezza nelle situazioni di arresto cardiaco.
Alla prima edizione del corso, della durata di 4 ore, che si è tenuta nella giornata di sabato 12 novembre scorso presso il Presidio Territoriale di via Borasio a Vercelli, hanno partecipato 15 volontari con il Dottor Davide Colombo, conosciutissimo e stimato operatore del 118, in qualità di docente.
Il corso si è articolato in due momenti, uno dedicato alle nozioni teoriche come la valutazione della sicurezza ambientale prima dell’intervento (zone a rischio, pericoli per l’operatore o la persona in difficoltà, ecc) e la conoscenza dei sintomi di un arresto cardiocircolatorio, per proseguire poi con la messa in atto dei metodi di rianimazione di base nell’adulto e nel bambino con esercitazioni pratiche con l’ausilio di un sofisticato manichino in grado di valutare automaticamente la correttezza delle manovre di sopravvivenza praticate (massaggio cardiaco, cicli compressioni-ventilazioni, ecc.), per passare poi alla simulazione dell’utilizzo del defibrillatore per l’analisi dell’attività elettrica cardiaca, e infine, alla applicazione, in sicurezza, della sequenza di scariche di defibrillazione.
Al termine del corso, superata la prova finale, è stata rilasciata a tutti i volontari l’attestazione di formazione e di autorizzazione all’uso del defibrillatore semiautomatico in ambiente extra-ospedaliero.
“Il Coordinamento Territoriale di Vercelli dispone di 3 defibrillatori di ultima generazione – dice Mario Fiorentini referente dell’organizzazione dei corsi -, strumenti sofisticati ma pratici e facili da usare poiché forniscono istruzioni vocali che guidano chi lo utilizza passo per passo durante tutto il soccorso. Lo scopo di questi corsi è qualificare in maniera sempre maggiore i volontari ad affrontare situazioni di emergenza oltre che sensibilizzare più gente possibile al tema dell’arresto cardiaco, nella speranza che le percentuali di sopravvivenza crescano sempre di più“.
Redazione di Vercelli