(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi Sport, lunedì25 marzo 2024) – Questo vivace campionato di Serie C Girone A non finisce di stupire gli sportivi che lo seguono per passione personale e soprattutto per amore della loro squadra.
Le gerarchie dei valori si sono subito messe in evidenza fin dai primi mesi quando un quintetto di storiche casacche geograficamente ben definite hanno preso possesso delle prime posizioni e praticamente le hanno gestite quasi a piacimento.
Di tanto in tanto, qualche trappola ha rallentato la corsa di qualche ambiziosa protagonista, ma verso la fine del girone di andata le posizioni si sono ben delineate, e si procede con prudenza verso i rispettivi traguardi.
Ovviamente parliamo del N° 1, il carro armato Mantovano che si avvia alla promozione in serie B con tranquillità, ma alle spalle la lotta è molto movimentata perché nel frattempo, mesi di febbraio e marzo, si sono fatte sotto -verso l’alto – formazioni che solitamente si giocavano piccoli spazi nel centroclassifica.
La Pro Vercelli, per esempio, arrivata fino a occupare il 4°posto, poi inaspettatamente e dolorosamente abbandonato a causa di una pesante “serie nera” che l’ha trascinata verso il 12° scalino della torre.
Ma chi sono le altre contendenti per aspirano a posizioni più nobili, lontane dai play out?
Chi se lo aspettava di vedere in 5^ posizione il modesto Legnago Salus, il Giana Erminio, Lumezzane, al pari dell’Atalanta u23, con Trento e Albinoleffe?
Le stagioni, il clima, gli orari impossibili delle partite hanno giocato a favore ed a dispetto dei valori di certe squadre, così come il Novara, per esempio, a pieno merito ha fatto balzi da gigante per elevarsi dal fondo più nero a posizioni più respirabili e incoraggianti. Saranno queste prossime 4-5 giornate a riequilibrare i valori, cioè quando la lotta per la sopravvivenza sarà ancora più aspra, e la grinta espressa in campo sarà padrona dei movimenti della classifica.
La Pro Vercelli, e veniamo a questi ultimi balzi in avanti (pareggi con Novara, Mantova, vittoria col Padova) che hanno portato qualche sorriso sugli spalti in virtù dei 5 punti catturati con molta fatica ma anche con esperienza e buona volontà da parte del gruppo e della stretta emotiva e tecnica gestita dall’allenatore Dossena.
Le brutte sconfitte veramente umilianti, a volte, hanno rischiato di rovinare tutto l’ambiente, ma chi ha avuto fiducia, è stato premiato con il sole di aprile che ha compiuto il miracolo di restituirci una vera Pro e la forza dei nostri giovani gagliardi, che hanno tentato e ottenuto l’obiettivo di risalire in quota e farsi applaudire dai tifosi.
Abbiamo 5 gare in vista che potrebbero essere abbastanza positive per il gran finale.
Con il giusto incoraggiamento dei buoni tifosi, in casa e fuori, si potrebbe toccare il limbo della tranquillità e festeggiare una annata che -a strappi- è stata entusiasmante ma anche fredda-glaciale.
Il calcio, a tutti i livelli riserva sempre ai suoi appassionati incredibili sorprese.
Ricordiamoci soprattutto quelle che ci hanno fatto aprire il cuore. Sono quelle che in fondo restano per sempre.
Grazie, amici.
Tabellino
Pro Vercelli 2
Padova 0
Marcatori: 29’ st Haoudi, 24’ st Mustacchio su rigore
Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Rodio (29’ st Citi), Parodi, Camigliano, Sarzi Puttini; Iotti, Santoro, Haoudi 45’ st Contaldo); Mustacchio (34’ st′ Pannitteri), Nepi (29’ st Rojas), Maggio. A disp.: Ghisleri, Mastrantonio, Frey, Gheza, Rutigliano, Casazza, Sibilio, Forte, Pinzi, Kozlowski, Petrella. All. Dossena.
Padova (4-2-3-1): Donnarumma; Kirwan, Faedo, Delli Carri, Villa; Crisetig, Varas (42’ st Cretella); Liguori (42’ st Capelli), Radrezza (dal 30’ st Tordini), Palombi (22’ st Valente); Zamparo 30’ st Bortolussi). A disp.: Mangiaracina, Zanellati, Perrotta, Belli, Fusi, Crescenzi, Favale. All. Torrente.
Arbitro: Ancora di Roma 1.
Guardalinee: Croce di Nocera Inferiore e Cesarano di Castellammare di Stabia.
Quarto uomo: Burlando di Genova.
Ammoniti: Sarzi Puttini (PV), Varas (PAD), Parodi (PV)
Ste.Di.
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Redazione di Vercelli