(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi Sport, sabato 2 marzo 2024) – Chi ha creduto nel possibile risultato favorevole della odierna partita di cartello, ha avuto il premio che si meritava, applaudendo sia nel primo tempo che allo scadere dei 96 minuti di gioco, la Pro Vercelli “delle delusioni” (come la descrivevano i benpensanti).
La squadra aveva attraversato un periodo scabroso forse dovuto a vari cambiamenti organici avvenuti a gennaio, o attribuibile a manovre societarie inopportune che hanno scosso negativamente l’equilibrio del complesso tecnico.
Sta di fatto che, da una situazione altamente positiva (che mancava da molto tempo in Via Massaua grazie ad un organico che si compensava in tutti i suoi reparti e portava risultati e un’ottima considerazione degli osservatori), siamo calati di colpo in un lungo ed allarmante declino di gioco, di impegno, di valori collettivi.
Un periodo decisamente negativo che nel suo cammino recava con sé paurose rimembranze….
Senza essere di esagerato ottimismo, si può dire che la partita con il Mantova ha fatto recuperare stima e orgoglio da chi veramente ama la squadra senza cercare le solite pignolerie che fanno riempire le pagine dei social e la rete radiotelevisiva.
Cosa è successo? Nulla di miracoloso, forse solo una reazione istintiva della squadra, un impegno più convinto dell’allenatore, le “scosse calienti” della tifoseria che ha espresso verbalmente il suo disappunto.
Cose che succedono.
Ovunque.
Sabato sera, l’accoppiata in maglia bianca (finalmente!), che possiamo definire “virtuosa” composta dal giovane centrocampista con attitudine all’attacco Matteo Maggio -n.27- e l’indomito Mattia Mustacchio -n.7- ci ha dato la scossa che nessuno avrebbe immaginato: al secondo minuto di gioco, uno splendido goal su azione di attacco, il magico colpo di testa, e il numero 1 dei lombardi (Marco Festa) che si china a raccogliere il pallone in fondo alla rete….
Tutto il resto, è da copione, prevedibile, emozionante.
Arriva l’inevitabile pareggio degli ospiti (Fabrizio Brignani, n.13), ma poi continua una lunga lotta serrata della Pro fino al 96′ per mantenere il risultato duramente acquisito.
E finalmente, si rivede molto cauto anche il sostegno del pubblico vercellese (scarso numericamente) e con l’entusiasmo di una colonna di pinguini in vacanza al Polo Nord.
Chiudo queste brevi note con il cuore ancora pieno di emozione e serenità perché ho ricevuto un messaggio forte e inaspettato da quelle maglie bianche: “Siamo vivi, siamo qui per riprendere la fiducia dei nostri tifosi e portare a casa dei ricordi bellissimi di questo campionato ancora tutto da giocare con la nostra forza tutta da esprimere”.
La formazione che ha dato una svolta positiva al nostro cammino, è quella che Mr. Dossena ha lanciato sul campo poche ore fa, e che doverosamente applaudiamo nel suo insieme totale.
Pro Vercelli (2 marzo 2024): Mastrantonio, Rodio, Camigliano, Mustacchio, Iotti, Santoro, Houdi, Maggio, Parodi, Sarzi Puttini, Rojas. – Subentr. : Frey, Pannitteri, Iezzi, Nepi, Petrella.
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Redazione di Vercelli