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ANCHE QUESTA “PRO VERCELLI-FERALPISALO”  DOVEVA ESSERE LA PARTITA DELL'ATTESO RISCATTO   “NON PERVENUTO” PER LA  SQUADRA DI MASSIMO PACI – Il commento di Stefano Di Tano        

All'inseguimento del goal manca solo la precisione: ci provano in tanti con rabbia e impegno, ma resta un miraggio

Vercelli Città

(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi – Dom. 5 Febbraio ’23) – Tutti d’accordo sull’impegno e la volontà di arrivare al risultato, ma il vorticoso girare per il campo da parte di Iezzi, Cristini, Perrotta e Nik Rizzo, con i tentativi caparbi di Iotti, e nel finale anche di Comi, non hanno portato ciò che oggi era necessario per riportare la Pro Vercelli, oltre la metà classifica.

Sarebbe stato un fatto molto importante, ed anche possibile se le qualità risolutive dei bianchi fossero state espresso con maggiore efficienza.

Nel primo tempo in effetti l’assetto tattico ha fatto sperare i tifosi in modo positivo e precoce, data la notevole quantità di giocatori disposti in fase di attacco dall’allenatore, ma la retroguardia del Feralpisalò non è stata solo a guardare le folate di Corradini, Iotti, Vergara nei pressi dell’area di rigore.

Sono scaturiti nell’arco dei 90′ un alto numero di calci d’angolo, calci di punizione verso la porta, ma le azioni si concludevano sempre con un nulla di fatto, con la palla che sfiorava pali e traverse, o era preda sicura del numero uno in completa tenuta arancione, Pizzignacco.

Gli ospiti come, ho detto, non stavano a guardare, ed a tratti hanno fatto compiere gli straordinari al nostro n.12  Matteo Rizzo che ha negato con fatica un paio di tentativi dei rossi del Feralpi.

Dall’altra parte, i bianchi con un ottimo tentativo di Arrighini teso a colpire il pallone verso la porta obbliga Balestrero a un disperato tentativo di difesa e insacca nella propria rete con un classico autogol.

Il risultato però non cambia, perché la rete viene annullala per un precedente fuorigioco del nostro attaccante.

Si arriva nel secondo tempo con una piccola rivoluzione in campo, sostituzioni da entrambe le parti, ma il livello del gioco resta sempre confuso ed emozionante, ma solo a tratti.

Matteo RIZZO si distingue in una difficile parata su Panico, lo stesso avviene per il solito Pizzignacco che nega il goal a Saco in una sua solitaria e sterile invenzione di attacco, ma niente di più.

Laribi e Arrighini inseguono a più riprese il goal ma sono sempre molto limitati nella precisione dei tiri che finiscono sul fondo o vengono deviati fortunosamente dai difensori.

Anche Calvano è fra i più attivi nelle fasi offensive, ma ormai la porta pare stregata e le ultime cariche vercellesi si fermano nei pressi dell’area di rigore a causa della arcigna difesa nemica.

La formazione del Feralpisalò, sorretta dal tambureggiante tifo di una cinquantina di giovani tifosi ottiene così un prezioso punto in trasferta mantenendo la sua posizione vicino al vertice della classifica.

La Pro Vercelli arretra di nuovo e si posiziona al 12° posto.

A questo punto, nonostante i vari nuovi acquisti effettuati dalla dirigenza, pare che poco sia cambiato in attacco il complessivo valore del gruppo diretto da Paci, ancora mancante di una precisa e totale armonia dei reparti nei quali prevale sempre quella nota e grigia improvvisazione che ci perseguita.

Sul nostro cammino, ora c’è il Piacenza, il Verona, la Pro Sesto, e poi il Vicenza, in casa; nella società biancorossa  gioca da due settimane l’ex leone Matteo Della Morte.

Si salvi chi può.

 

Redazione di Vercelli

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