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Alla ricerca di Rossana Ombres. Tracce, Indizi e Immagini di Casale Monferrato è il titolo dell’interessante convegno in programma per le ore 18,00 di venerdì 28 ottobre al Salone Vitoli del Museo Civico.

Grazie alla collaborazione tra Comune di Casale Monferrato e Jessy Simonini, dottorando in Studi linguistici e letterari presso l’Università di Udine, sarà l’occasione per scoprire e approfondire la figura di Rossana Ombres, scrittrice, giornalista e poetessa, nonché autrice di grande importanza del nostro Novecento e nostra cittadina illustre.

A parlarne saranno, oltre allo stesso Jessy Simonini, Beatrice Manetti, docente dell’Università di Torino, Andrea Breda Minello, poeta e studioso di autorialità femminile, e Dionigi Roggero, giornalista e storico di Casale Monferrato.

Rossana Ombres [tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Rossana_Ombres]
Nata a Torino nel 1931, visse la sua infanzia a Casale Monferrato, luogo originario dei genitori e prediletto anche nella sua poesia. Si laureò a Torino, ma nell’età adulta visse a lungo a Roma, per poi morire, il 9 agosto 2009 all’età di 78 anni, a Livorno, città di un suo bisnonno.
Fu anche giornalista e critico letterario de “La Stampa”. Forte fu sempre in lei l’amore delle origini, per cui era orgogliosa anche delle ascendenze calabresi ed ebraiche. Si distinse per la visione realistica, l’impegno sperimentale e la grande attenzione verso il mondo femminile. È tradotta in molte lingue. Ha conseguito alcuni premi letterari: il Premio Viareggio 1974 di Poesia, il Premio Sila 1971, il Premio Selezione Campiello 1980 e il Premio Grinzane Cavour 1994.

 

Redazione di Vercelli

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I rincari della spesa alimentare costeranno alle famiglie italiane 650 euro in più per imbandire la tavola durante l’anno a causa dell’esplosivo impatto dei costi energetici sulla filiera agroalimentare.

E’ quanto stima la Coldiretti sulla base dei dati Istat, sull’inflazione a settembre, che evidenziano un aumento dell’11,4% per i beni alimentari.

Secondo l’analisi Coldiretti in cima alla classifica dei rincari con un +60,5% ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole, che risente della guerra in Ucraina che è uno dei principali produttori, mentre al secondo posto c’è il burro in crescita del 38,1% e al terzo la margarina (+26,5%).

Seguono il riso con un +26,4%, spinto anche dal crollo della produzione nazionale a causa della siccità, e il latte uht (+24,5%), davanti a farina (+24,2%) e pasta (+21,6%).

I vegetali freschi aumentano del 16,7% e la frutta del 7,9% con effetti negativi sui consumi.

Tutti rincari che non portano nulla, però, ai produttori costretti già ad affrontare gli aumenti che vanno che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi fino al +129% per il gasolio e al +500% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti, ma anche  quelli che riguardano il vetro, che costa oltre il 50% in più rispetto allo scorso anno, e i vari imballaggi dal tetrapak +15% ai barattoli + 60%, secondo l’analisi Coldiretti – affermano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Luciano Salvadori -. Nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure rapide per salvare le imprese e per programmare il futuro. Occorre anche lavorare ad accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi affinché i prezzi non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”.

A causa dei rincari più di un italiano su due (51%) taglia la spesa nel carrello, secondo i risultati dell’indagine condotta sul sito www.coldiretti.it, dalla quale si evidenzia che un altro 18% di cittadini dichiara di aver ridotto la qualità degli acquisti, costretto ad orientarsi verso prodotti low cost per arrivare a fine mese.

Gli italiani – concludono Dellarole e Salvadorivanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Il rischio è quello di un pericoloso abbassamento degli standard di qualità e di sicurezza alimentare”.

 

 

Redazione di Vercelli

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Mattinata  impegnativa,  ma   molto   avvincente  in  Seminario     per   gli   allievi dell’ Istituto Superiore “Cavour” che hanno partecipato giovedì 13 ottobre, dalle ore 8.30 alle ore 14.00, alla conferenza intitolata “Incontrarsi da culture lontane ” e  ai tavoli di lavoro per la quattordicesima edizione della Festa dei Popoli, organizzata dall’Arcidiocesi di Vercelli, dal Centro Territoriale per il Volontariato e dal Comune di Vercelli e che quest’anno segna quasi il ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia.

Gli alunni  delle classe 5°A A.F.M. SIA, accompagnati dal Prof. Massimo Paracchini dell’Istituto Tecnico “Cavour” e della classe 5°A S.S.S., accompagnati dalla Prof.ssa Alessandra Ticozzi dell’Istituto Professionale “Lanino”, hanno  seguito con molta attenzione l’intensa mattinata di studi coordinata dai giovani del servizio civile in cui diversi docenti  hanno approfondito il tema dell’incontrarsi  da culture lontane in una serie di interventi in cui tutti hanno sottolineato come l’accoglienza,  la relazione e il dialogo tra culture diverse  siano oggi dei temi emergenti.

L’evento è stato anche un’occasione per suggerire alcune proposte formative dell’università  ai nostri studenti che stanno cominciando a pensare al loro futuro.

Ha introdotto la mattinata di studi  l’Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo che ha salutato con simpatia gli insegnanti e i relatori, dicendo che è fondamentale creare una relazione di amicizia tra tutti i popoli e che quando non ci sono queste relazioni che ci tolgono dalla solitudine, la vita diventa squallida; S. Francesco ad esempio chiamava fratelli e sorelle addirittura  tutte le creature.

E’ intervenuta poi suor Alfonsina Zanatta, organizzatrice dell’evento,  che ha ringraziato  i giovani della Pastorale Universitaria e del servizio civile che si sono resi disponibili per fare alternanza di voci e di attività, ha ringraziato inoltre l’Università del Piemonte orientale, il Dipartimento di studi umanistici e il direttore Michele Mastroianni; ha poi ricordato che  alla fine delle conferenze ci sarebbero stati dei  tavoli di lavoro.

E’ intervenuta poi il Vice Prefetto Francesca Altomare che ha portato i saluti del Prefetto e ha augurato a tutti una proficua giornata di lavoro.

Il primo intervento è stato di Luca Ghisleri, docente di filosofia al Dipartimento di studi umanistici dell’UPO, che si è posto la domanda sul senso dell’incontro tra culture lontane. Si deve cercare sempre la verità che è infinita.

L’incontro che implica l’ospitalità tende alla verità di se stessi e degli altri.

E’ poi importante l’alterità, la verità che si da in infiniti modi.

E’ necessario il riconoscimento delle altre culture.

Più mi apro agli altri più comprendo me stesso.

Il rapporto con gli altri mi impedisce di chiudermi in me stesso.

E’ intervenuto poi il Prof. Edoardo Tortarolo, docente di storia moderna al Dipartimento di Studi Umanistici dell’UPO, che ha detto che nel mondo non c’è abbastanza conoscenza, chi è seduto in quest’aula dovrà fronteggiare il futuro.

Ha invitato tutti gli studenti presenti ad iscriversi all’Università e ad andare avanti sulla strada della conoscenza.

L’Università diventa luogo d’incontro, c’è il tema dello scambio, dell’interazione, bisogna elevare il grado di interscambio che avviene non solo nell’accoglienza, c’è crescita nel riconoscimento dell’alterità degli altri.

Si sottolinea l’importanza di andare all’estero per provare anche noi ad essere stranieri con la voglia di fare esperienze cosmopolite.

Altro intervento interessante è stato  poi quello del Prof. Michele Mastroianni, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici del Piemonte  Orientale, che ha sottolineato come il proseguimento degli studi superiori sia veramente importante.

Questione fondamentale degli studi umanistici è quello dello scambio, dell’incontro, del dialogo tra culture diverse.

Quando manca il dialogo e quindi la capacità di ascoltare l’altra persona in una condizione  di parità si generano dei veri disastri sociali.

Bisogna cercare di costruire nel piccolo mondo per arrivare alle cose più grandi.

Stare in un paese straniero per più mesi arricchisce moltissimo anche dal punto di vista culturale.

E’ intervenuta poi Rossana Pennazio, docente di diritto del Dipartimento di Giurisprudenza.

Argomento centrale del suo intervento è stato il diritto di asilo che ha un significato di sacralità inviolabile, il diritto ci conferisce degli strumenti per affrontare il tema, c’è il dovere della solidarietà, l’importanza dell’ospitalità e dell’apertura agli altri.

Altro intervento è stato quello di Davide Porporato, delegato per il diritto allo studio, che ha introdotto il discorso dicendo che l’uomo non è nulla senza relazioni.

L’Ateneo si è dato un regolamento per unire gli studenti, bisogna favorire l’accoglienza di chi arriva da luoghi lontani.

Altro aspetto è il cibo, il pane in particolare, è elemento che unisce, il mangiare insieme porta ad una conoscenza profonda, è importante avere una mensa che funzioni bene.

Anche per Emma Altomare, responsabile dell’Ufficio Servizi Studenti e Orientamento, ha detto che la parola accoglienza è ciò che caratterizza il nostro Ateneo, ci vogliono servizi per il diritto allo studio, per supportare gli studenti, facilitare le domande, c’è il tutoraggio per studenti stranieri e i corsi di lingua italiana; diversi sono i progetti per inserire gli studenti stranieri, ci sono anche studenti senior che favoriscono le attività didattiche e che ricevono un compenso orario.

C’è poi l’orientamento in uscita con aziende che incontrano gli studenti, e per finire ci sono servizi ad hoc per gli studenti che hanno problemi di disabilità.

Raffaella Afferni, docente di geografia all’Università degli Studi del Piemonte Orientale, invece è partita dal concetto di spazio, all’interno de quale troviamo lo spazio delle relazioni e ha affermato che lo spazio dell’incontro tra le culture non è misurabile.

Lo spazio vissuto è limitato quando si è piccoli, ma poi si amplia con il tempo.

Lo spazio vissuto è spazio di vita con spostamenti e relazioni complesse.

Per finire Carla Ferrario, docente in area turismo, economia e territorio, ha parlato delle migrazioni; appena si passa il confine  si diventa migranti e ognuno di loro entra con il suo bagaglio culturale e cerca di abitare un po’ ovunque; oggi anche  nelle piccole e medie città dove sono nati nuovi quartieri, c’è una frammentazione molto forte con varie comunità.

Successivamente  i nostri allievi si sono suddivisi in gruppi, partecipando ai vari tavoli di lavoro, impostati come veri e propri laboratori di ricerca in cui hanno affrontato diversi temi.

Al tavolo 1 Luca Ghisleri, docente di filosofia al Dipartimento di studi umanistici dell’UPO, ha affrontato il dialogo tra verità e alterità.

Al tavolo 2 Enrico Biale, docente di filosofia al Dipartimento di scienze umanistiche dell’UPO, ha trattato la democrazia delle differenze.

Al tavolo 3 Raffaella Afferni, docente di geografia al Dipartimento di Scienze umanistiche dell’UPO, e Carla Ferrario, docente in area turismo, economia e territorio al Dipartimento di studi per l’economia e l’impresa dell’UPO, hanno affrontato il tema intitolato  Un quartiere, tanti mondi.

Al tavolo 4 Emma Altomare, responsabile dei servizi studenti, orientamento e job placement UPO, si è occupata degli studenti universitari stranieri: opportunità di crescita ed esempi di integrazione.

Al tavolo 5 Mauro Pigino, avvocato ASGI, si è occupato del tema intitolato Accogliere, tra norme, prassi e prospettive. Per ultimo al tavolo 6 Rossana Pennazio, docente di diritto privato al Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’UPO, ha affrontato il tema intitolato Diritto di asilo e doveri di solidarietà.

Tutti questi laboratori sono risultati particolarmente coinvolgenti e stimolanti per i nostri ragazzi che hanno lavorato a stretto contatto con i docenti esperti dei vari argomenti  proposti.

Classe 5° A A.F.M. S.I.A. dell’Istituto “Cavour”

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Sabato 21 e domenica 22 ottobre anche i ragazzi dell’Istituto Alberghiero “G. Pastore” di Varallo erano presenti alle Giornate FAI d’Autunno, insieme agli studenti del “Ferraris” di Borgosesia, del “D’Adda” di Varallo, del “Mercurino” di Gattinara e del “Bonfantini” sezione di Romagnano.

Gli allievi di 4^ B dell’indirizzo di Accoglienza Turistica, coadiuvati dai compagni di 2^ A, sono stati impegnati nell’attività di reception presso le Industrie Toscanini, in cui hanno svolto anche il ruolo di “ciceroni”, narrandone la storia dalla nascita alle scelte imprenditoriali più recenti.

Raccontare il percorso di un’impresa, sui luoghi reali in cui opera, è un’esperienza didattica importante, in cui è la stessa Valsesia, con le sue eccellenze produttive, ad insegnare ai ragazzi il valore e l’importanza del lavoro basato su qualità, creatività ed innovazione.

Redazione di Vercelli

 

 

 

Posted in Scuola e Università

A Vercelli un cittadino senegalese è stato arrestato perché gravemente indiziato dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Risulta che il giovane avrebbe preso a pugni una vetrata degli uffici della stazione e successivamente danneggiato le emettitrici automatiche dei biglietti ferroviari.

Gli operatori Polfer, dopo essere stati allertati da personale Trenitalia, si sono messi alla ricerca dell’uomo unitamente a personale delle Volanti della Questura.

Lo stesso, una volta rintracciato dalle pattuglie di entrambi gli Uffici, ha dato in escandescenze, scalciando, oltraggiando e spintonando i poliziotti intervenuti che, con non poca difficoltà, sono riusciti a condurlo negli uffici di polizia della stazione, dove ha mantenuto la condotta aggressiva e poco collaborativa.

Eseguiti gli accertamenti di rito sulla sua identità, l’uomo, che annoverava diversi precedenti di polizia, è stato arrestato e condotto presso la locale Casa Circondariale.

Successivamente l’arresto è stato convalidato ed è stata emessa misura custodiale.

 

Redazione di Vercelli

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Allacia le scarpe e vivi la tua avventura, potrebbe essere questo il titolo della serata di giovedì 27 ottobre al Bistrot Crotte di Strambino(To) organizzato da Francesco Rao, presidente di Panathlon Ivrea.

Ospiti della serata Franco Collè e Davide Enrione: personaggi del mondo del running che sicuramente non necessitano di molte presentazioni.

Insieme ci faranno vivere le esperienze di questa disciplina ultra trail, ovvero gare di corsa in montagna su lunghe distanze dove non basta avere il fisico, serve anche la mente.

Lo sport non si limita allo sforzo fisico.

Lo sport è tanto altro in termini di esperienze, sensazioni, emozioni e sogni.

Lo sport è corpo ma, soprattutto, mente e questo vale ancora di più per gli sport praticati all’aperto, dove il diretto contatto con la natura ci fa apprezzare appieno la vita e ci fa sentire liberi.

Ma la fatica alla fine si rivela un’alleata, perché solo grazie a questa si ottiene tutto: basta accoglierla, assecondarla, gestirla e superarla.

E in questi casi la mente è tutto.

Inoltre, correre in ambienti naturali comporta maggiori rischi e spirito d’adattamento costante per adeguarsi a tipologie di terreno e dislivelli sempre diversi dunque sono richiesti controllo, concentrazione e lucidità, per ore e a volte giorni.

Sono tutti insegnamenti di cui bisogna far tesoro nella vita di tutti i giorni!.

All’incontro partecipa anche il runner canavesano Davide Erione, atleta che vanta nel palmares diversi successi in questa disciplina. Anche lui dialogherà con il pubblico.

Franco Collè, ingegnere del trainig runner.

Valdostano doc, due vittorie al Tours Des Geants e alcune tra le più prestigiose gare di trail run al mondo.

Amante da sempre della montagna è oggi specialista della corsa off-road su differenti distanze, prediligendo le ultra, che lo hanno visto più volte sul più alto gradino del podio.

Tra i numerosi progetti di Franco quello più recente è l’Hoka One Rookie Team, che lo vede salire in cattedra per trasmettere a giovani trail runner selezionati la grinta, la passione e l’assoluta dedizione alla fatica che da sempre lo caratterizzano.

La Polisportiva Sant’Orso ha segnato un po’ l’inizio di quella che è la sua attuale carriera da atleta.

E dice: “Un giorno ero in ufficio e la mia collega Tony Landi mi propose di fare una gara di corsa a Saint Cristophe organizzata da Massimo Bétemps, la “Rencontre des Alpins”. Poi da quella volta ho iniziato a indossare la divisa gialla e verde della Polisportiva Sant’Orso e ogni mercoledì ci si ritrovava con gli altri componenti, Davide Sapinet, Cristian Joux, Ranfone, Chincheré e gli altri, e andavamo a fare le classiche “martze a pià” in giro per la Valle d’Aosta. Per me è un modo di stare insieme agli altri e non soltanto pensare alla competizione vera e propria!”.

Nato e cresciuto a Gressoney-Saint-Jean, ai piedi del Monte Rosa, Franco ha fatto della montagna la sua vita.

Dopo una breve parentesi a inseguire il pallone immaginando di sfidare avversari come Zinedine Zidane, ha trovato nella fatica e nei panorami delle più alte montagne delle Alpi un modo per essere in pace con se stesso.

Ecco allora che arrivano le prime salite, le notti insonni, l’odore del temporale che si mischia a quello del sudore.

I chilometri macinati alla luce della frontale, con le stelle a far da compagne e il ritmato suono del respiro a inondare l’ambiente.

Per info e prenotazioni 3495591345 Si comincia alle 20.30 Staff Comunicazione Panathlon Ivrea Mail eventistampa@gmail.com 3334309709.

Redazione di Vercelli

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L’evento previsto alla Biblioteca Civica per sabato 22 ottobre 2022, ore 18:30 è stato rinviato a data da destinarsi per motivi di salute di uno degli autori.

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Redazione di Vercelli

 

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Più di un italiano su 3 (35%) taglierà gli sprechi nei prossimi mesi adottando a casa soluzioni per salvare il cibo e recuperare quello che resta a tavola, con una svolta green spinta dall’inflazione e dai rincari di gas e bollette. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Coop sui comportamenti nei prossimi 6-12 mesi.

Il carovita scatenato dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina spinge, dunque, i cittadini ad adottare comportamenti responsabili per salvare i bilanci, anche se il problema dello spreco resta rilevante – spiegano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Luciano Salvadori -. Proprio per aiutare le famiglie ad adottare comportamenti responsabili, i nostri cuochi contadini hanno elaborato una serie di consigli, attingendo alle numerose ricette antispreco della tradizione come le crocchette di riso, le polpette di carne, la giardiniera di verdure, tradizionale antipasto piemontese. Nonostante la maggiore attenzione, il tema dello spreco alimentare resta rilevante. Ogni anno nel mondo viene gettato complessivamente quasi un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto, con un impatto devastante sull’ambiente e sul clima, oltre che su un’economia, secondo una analisi della Coldiretti su dati Onu. Un problema drammatico dal punto di vista etico oltre che economico contro il quale Coldiretti è impegnata da anni in un’opera di sensibilizzazione dei consumatori attraverso il progetto dei mercati di Campagna Amica. Il risparmio del cibo non è solo un problema etico, ma determina anche effetti sul piano economico ed ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti”.

 

Redazione di Vercelli

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Sarà inaugurata domenica 23 ottobre 2022 alle ore 17,30 presso lo Studio d’Arte 256 di Corso Libertà a Vercelli una mostra collettiva degli artisti Orazio Cappello, Mario Carluccio, Claudio Detto, Sabina Romanin, Maria Cristina Scalabrino, Martina Sperduto.

Si tratta di un nuovo appuntamento del progetto artistico “Biennale d’Arte Vercelli”, a cura del  pittore Ezio Balliano; un impegnativo percorso artistico della durata di oltre due anni che si pone l’biettivo di offrire agli artisti, affermati o esordienti pittori, scultori, fotografi ecc., uno spazio per incontrarsi, confrontarsi e farsi conoscere, proponendo ogni due settimane una nuova selezione di artisti e di opere rappresentative della produzione di ciascuno e, soprattutto, vetrina delle novità e delle tendenze del mondo dell’Arte.

Finora sono una ventina le mostre proposte che hanno visto la partecipazione di quasi centocinquanta artisti con circa 500 opere – dipinti, sculture, fotografie, ecc. – ispirate alle tecniche e alle tematiche più disparate che hanno attratto e incuriosito un pubblico via via sempre più numeroso e interessato che ha dimostrato di apprezzare questo tentativo di ritorno alla “normalità” passando per l’arte.

Gli artisti e le opere:

Orazio Cappello

Le opere di Orazio Cappello sono il frutto di una ricerca sistematica nel segno, nei cromatismi e nella ricerca compositiva di un equilibrio, quasi volontariamente reso instabile.

L’artista si muove componendo opere pittoresche secondo i canoni della pop art approdando ai collages, sovrapposizioni di materiali non più in uso e ritagli di giornali.

Mario Carluccio

Armato di talento e di penna biro, trasferisce le sue visioni notturne su tela in un gioco di luci e ombre, di tragedia e commedia.

Visioni oniriche realizzate da una mano sapiente attraverso le infinite sfumature del nero, dove il tratto impercettibile si trasforma in segno deciso.

Claudio Detto

Approda all’arte informale dopo aver sperimentato differenti stili pittorici più figurativi e dopo la necessità di liberarsi da ogni schema o gabbia stilistica.

Esprime una pittura apparentemente istintiva, in continua ricerca, dove l’innato senso del colore messo su tela con un tratto voluto esprime il suo desiderio di suscitare emozione cerebrali in chi osserva le sue opere.

Sabina Romanin

Da un esordio tradizionale nel campo dell’incisione e della pittura, la sua ricerca si è orientata all’extramedialità tessile, realizzando interventi quali libri d’artista, installazioni e performance.

Espone dal 1995 in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. E’ stata invitata a simposi internazionali in Slovenia, Polonia e Austria.

Cristina Scalabrino

Fin da giovanissima ha una forte passione per il disegno. Ha frequentato diversi corsi d’arte e le sue opere spaziano nelle varie tecniche dell’arte figurativa con particolare interesse sia per la pittura acrilica che ad olio.

Ha partecipato a diverse mostre collettive e partecipa attivamente ai gruppi artistici Onde d’arte, Incontri d’arte e Artepiù.

Martina Sperduto

Si avvicina al mondo artistico ideando eventi e iniziative usando l’arte come canale di sensibilizzazione, sperimentando varie tecniche.

Partecipa a concorsi artistici ottenendo premi in pubblicazioni ed esposizioni, sviluppa opere con messaggi potenti che spesso riguardano l’universo femminile, nel suo lavoro vuole trattare o sensibilizzare su un tema o semplicemente vuole perdersi o ritrovarsi, in un’emozione.

La mostra, ordinata presso lo studio d’Arte 256 di c.so Libertà a Vercelli continuerà fino al 6 novembre 2022 nei giorni da giovedì a domenica con orario 16,30-19,00 con ingresso libero nel rispetto dei protocolli anticovid vigenti.

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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