VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Di seguito il calendario dei saldi invernali per il territorio della Provincia di Vercelli, con partenza unificata al 5 gennaio 2022  per tutta la Regione Piemonte:

– dal 5 gennaio 2022 per otto settimane consecutive per i Comuni di Vercelli, Borgosesia, Crescentino, Gattinara, Livorno Ferraris, Trino e Varallo;

– dal 5 gennaio al 31 marzo 2022 per otto settimane anche non consecutive per i Comuni di Cigliano e Santhià.

Si ricorda che la Regione ha ripristinato il divieto di vendite promozionali nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi.

Per informazioni: tel. 0161.250045

ASCOM

via Duchessa Jolanda 26

13100 Vercelli

Redazione di Vercelli

Posted in Economia

Ormai diffusissimi nelle lavorazioni industriali, dal settore metalmeccanico a quello automobilistico, i macchinari CNC sono ideali per svolgere lavorazioni ad alta precisione che richiedono lunghi tempi: essi vengono infatti utilizzati per la realizzazione di oggetti con estrema precisione, a partire da materiali molto diversi, grazie alle istruzioni impartite da un computer.

Perchè tutto questo avvenga, però, è necessaria la figura professionale del conduttore/programmatore di macchine utensili, un operatore tecnico formato e specializzato che conosce i linguaggi di programmazione necessari per attivare le diverse macchine utensili professionali.

Per formare nuove figure professionali in questo campo, EnAIP Borgosesia organizza il corso gratuito di Conduttore Programmatore di macchine utensili a controllo numerico, in partenza nel mese di gennaio 2022.

Si tratta di un percorso di 500 ore, di cui 200 di stage in aziende del settore, aperto a persone maggiorenni e disoccupate: un’occasione per formarsi o aggiornarsi e avere così la possibilità di re-inserirsi nel mercato del lavoro, grazie anche all’Attestato di Specializzazione professionale rilasciato al termine del corso.

Il corso permetterà di imparare a:

– condurre macchine a C.N., provvedendo al presetting utensile e attrezzaggio macchina.

– programmare, su specifiche assegnate, macchine a controllo numerico a bordo macchina e/o con ausilio di supporto informatico;

– eseguire il collaudo del prodotto.

È possibile iscriversi online: https://enaip.org/EedK

o contattare la segreteria

ENAIP Borgosesia – Via Isola di Sotto 65 – 13011 Borgosesia (VC)

Tel. 0163-209059 – csf-borgosesia@enaip.piemonte.it

Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Se è così, chiediamo venia.

Perché, quando si sbaglia, la cosa migliore da fare è riconoscerlo subito, chiedere scusa alle eventuali vittime dell’equivoco e guardare avanti, facendo tesoro dell’esperienza, che fa sempre rima con prudenza, mannaggia!

Ma andiamo con ordine.

Dunque, bisogna sapere che, nelle scorse ore, appena pubblicata la Trippa n. 807, nonostante fossero le 23 passate del 27 dicembre, subito alcuni bene informati ci hanno avvisto: ma guarda che non è mica andata così…

Ecchecavoli.

Ecco il link per rileggere quella Trippa.

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Nella 807, in buona sostanza, si diceva: la Lega (per Salvini Premier: non ci crede più nessuno, ma la ragione sociale è sempre quella) ha preso 6 Consiglieri (Presidente compreso) su 11 componenti del Consiglio dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli, la maggioranza assoluta; questo sarebbe capitato perché l’On. Andrea Delmastro, astro nascente di Fratelli d’Italia, avrebbe lasciato il guinzaglio lungo al Ghiottone che, come sempre, avrebbe finito per fare gli interessi dei leghisti.

Sei Consiglieri su 11 alla Lega (d’ora in poi, in breve: PSP, per Salvini Premier) vuole dire che la nuova esperienza della Provincia parte già confinata in una dimensione astratta, magica rispetto alla gente vercellese e valsesiana vera e propria: se si votasse oggi, è assai probabile che il partito (PSP) prenderebbe, a dire tanto, il 25 per cento dei voti (una stima, è ovvio).

E questo tutto compreso: Vercellese, Valsesia, per non parlare del comune di Vercelli, dove chissà che accadrebbe.

Ma, anche circoscrivendo l’esame al corpo elettorale chiamato alle urne il 18 dicembre, in una elezione di secondo livello, dove votano elettori a loro volta già “eletti”, cioè Consiglieri Comunali e Sindaci deli 82 Comuni della provincia, i conti non tornerebbero.

A cominciare dal Capoluogo dove, partita con 12 Consiglieri eletti a Palazzo Civico nel momento magico del 2019, la Lega PSP ne ha già persi per strada due certi ed “emersi” ed altri due sarebbero ancora confinati in ambiente ipogeo, ma (dicunt) prossimi a palesarsi: e, comunque, già il 18 dicembre scorso, questi due non hanno votato per i candidati di partito, ma per qualcun altro.

Poi, d’altra parte, sono fatti loro.

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Ciò che riguarda tutti è, invece, una realtà singolare dal punto di vista sia della rappresentanza, sia della rappresentatività: il Consiglio Provinciale della Provincia di Vercelli non riflette, nella sua composizione, sostanzialmente e fedelmente, le istanze politiche dei cittadini del territorio.

Poi, speriamo bene: è una circostanza importante e ingombrante, ma che, di per sè, non impedisce agli eletti di fare bene comunque, come tutti ci auguriamo.

Come si è arrivati a tanto?

Come talvolta accade: perché ci sono alcuni più esperti di altri nelle tecniche elettorali.

Ciò permette di regolare i dinamismi dei consensi nel modo desiderato.

Peraltro, è sempre stato vero che un’iniziativa, espressa in ambiente privo di altre iniziative, non possa che portare a simili risultati.

E, del resto, insegnava John Kenneth Galbraith che tre siano le “fonti” del potere: la proprietà, la personalità e l’organizzazione.

E la conoscenza delle tecniche elettorali rappresenta uno dei fattori, appunto organizzativi, fondamentali dell’attività politica.

Anche perché, come ammoniva, il Senatore Leone (storico esponente del PCI vercellese), la politica non è polenta.

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Per cui – si diceva – se Delmastro lascia fare al Ghiottone e tutti gli altri non sono capaci di esprimere iniziative diverse, è chiaro che non possa finire in altro modo, peraltro senza che sia commesso nulla di men che lecito.

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Ma – secondo le già richiamate osservazioni nottetempo ricevute, anche a prezzo di ulteriormente differire la già parca cena, in prevalenza costituita da minestrone riscaldato – le cose non starebbero così.

Perché, dicono i nostri interlocutori, guarda che Delmastro non ha lasciato fare al Ghiottone.

Ha lasciato fare direttamente al Tir (nello slang politico locale: l’On. Paolo Tiramani).

La sorpresa è a mille.

Al punto che è impossibile trattenere la domanda antica, quella fatta di una sola, breve, parola: perché?

***

E qui bisogna andare non solo con ordine, ma proprio come se fossimo Alice nel Paese delle Meraviglie.

Dunque, bisogna sapere – informa la Fonte – che già l’On. Delmastro da mesi vivrebbe una situazione di disagio non solo politico, ma soprattutto esistenziale, umano.

Perché ogni mattina, quando apre la porta di casa per uscire, rischia di inciampare in un sacco che si trova sul pianerottolo.

In quello che lui – a tutta prima – crede che sia un sacco.

Invece è il Tir che gli dorme davanti alla porta, per convincerlo a farlo entrare.

Ma, almeno per il momento, non se ne parla proprio.

Sarà vero? Non sarà vero? Ma come possiamo saperlo con precisione noi, suvvia!?

Sono rumors!

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Senonchè, sempre nelle scorse settimane e mesi, all’On. Delmastro sarebbe venuta la bella idea che tanti, se non tutti, ormai sanno: candidare sua sorella Francesca alla Presidenza della Provincia di Biella.

Proposito, umanamente parlando, perfettamente lecito e sintomatico di una lodevole cura degli affetti familiari, al quale, tuttavia, ancor prima del voto, in provincia di Biella pare siano state riservate accoglienze piuttosto tiepide.

A titolo meramente esemplificativo,

ecco una nota garbata e felpata, ma sapientemente allusiva,

preparata da una importante firma del giornalismo biellese.

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Fin qui, nulla di nuovo sotto il sole: tutti possono prendere una cappella.

Ma il nostro interlocutore notturno continua.

Sicchè – dice – avrebbe ispirato, su Vercelli, una sostanziale desistenza di Fratelli d’Italia, che si sarebbe tradotta, per inevitabile conseguenza, in una vera man bassa di posti in Via San Cristoforo a beneficio della Lega PSP. Tutto ciò perchè?

Perche avrebbe forse nutrito la speranza che ciò avrebbe potuto motivare la gratitudine dei leghisti biellesi, di rimando, questa volta a beneficio della sorella.

***

Il Lettore vorrà concedere che sia impossibile trattenere grasse risate.

Cioè: questo avrebbe voluto, dicunt i voti dei Consiglieri Comunali e Sindaci leghisti del Biellese per la sorella e avrebbe venduto la Provincia di Vercelli al pur ottimo Tir che – per quanto abbia il suo bel seguito in zona Vercelli – è risaputo, ed è appena ovvio, che non abbia grandi truppe laniere.

Sicchè – per poco che si conosca come agisca l’Onorevole valsesiano – è veramente difficile credere che abbia promesso ciò che non avrebbe potuto mantenere.

Forse è l’altro (Onorevole) che avrebbe voluto illudersi da sé.

Un po’ come se, a Biella, qualche vecchio camerata gli dicesse, nel caratteristico vernacolo: ma varda che, se la vins la Meloni, ti ‘t fè al vardasigeli.

E lui pensasse “Guardasigilli”.

Ma no: vardasigeli sta per guarda secchielli.

Una cosa (questa sì) compatibile con l’equazione tra Sorella e Vercelli.

***

E, oggi (di nuovo, si salta praticamente il pranzo, ma amen) ci viene fatto notare il particolare decisivo.

La Provincia ha corretto.

Ha corretto l’elenco dei partecipanti all’incontro della spartingaia sulle deleghe, sui posti, che era stato l’ingrediente forse principale della Trippa 807.

Come si ricorderà, prima (nella prima versione del comunicato) veniva nominato Alberto Cortopassi, delegato “alla” Segreteria di Fratelli d’Italia.

E noi, giù ad elucubrare congetture.

Oggi (solo sul profilo Fb, non sul sito, ma, in fondo, chi se ne frega) è chiarito: il Ghiottone era lì in quanto delegato della Segreteria.

Una preposizione non vale l’altra, of course.

Posted in Trippa per i gatti

4 indagati, 1.994 persone controllate di cui 369 con precedenti di polizia. 122 pattuglie impegnate nelle stazioni sia in divisa che in abiti civili per attività antiborseggio finalizzata a contrastare i furti in danno dei viaggiatori. 21 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 52 treni presenziati; 10 i servizi lungo linea e 36 quelli di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività durante le festività natalizie del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

Durante le giornate festive e prefestive sono stati predisposti dalla Polizia Ferroviaria mirati servizi di vigilanza nelle principali stazioni ferroviarie e negli scali di competenza. In particolare, a Torino i controlli si sono svolti anche con l’ausilio delle Unità Cinofile antidroga e antiesplosivo messe a disposizione dal Questore.

A Torino Porta Nuova, nel corso dei controlli, è stato indagato un cittadino marocchino in relazione al reato di detenzione di sostanza stupefacente. Sempre a Porta Nuova, gli agenti della Polfer hanno denunciato una ventenne italiana in relazione al reato di resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, nonché per lesioni personali e danneggiamento di un telefono cellulare di Trenitalia.

Nella stazione di Torino Porta Susa gli operatori Polfer, a seguito di un intervento su un treno Alta Velocità, hanno indagato un 29enne italiano in relazione al reato di resistenza a pubblico ufficiale e manifesta ubriachezza.

A Novara, gli agenti su segnalazione di un capotreno sono intervenuti a bordo di un treno in arrivo da Domodossola, in quanto due viaggiatori, un italiano e un marocchino, sprovvisti di biglietti, si sono rifiutati di esibire i documenti. Alla vista dei poliziotti, il cittadino italiano è stato immediatamente fermato e successivamente denunciato per rifiuto di fornire generalità, mentre il marocchino che ha tentato di fuggire, è stato rintracciato per le vie della città dai poliziotti. Accompagnato presso gli uffici di polizia, è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per resistenza a Pubblico Ufficiale e per rifiuto di fornire generalità.

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Il prossimo 6 Gennaio si apre ufficialmente la nuova edizione del Carnevale Storico di Santhià, ma la situazione sanitaria, con l’impennata di contagi registrata negli ultimi giorni e il conseguente perdurare dello stato di emergenza, fa sì che pure per l’anno 2022 la cerimonia non possa svolgersi nella sua forma consolidata. Ma i membri dell’Antica Società Fagiuolesca hanno deciso che, come tradizione vuole, alle ore 20 in punto, il tamburo passerà per le vie della Città per annunciare l’inizio del periodo Carnevalesco.

Lo scorso anno, a causa della pandemia, abbiamo potuto programmare soltanto alcune iniziative, ma non abbiamo voluto fermarci del tutto perché la tradizione deve proseguire, adeguandosi al momento storico e sottostando alla priorità del momento, che è indubbiamente la salvaguardia della salute di tutti – dichiara il Presidente Fabrizio Pistono -. Per il 2022 la situazione continua a preoccupare, quindi al momento non siamo in grado di stilare un programma definito; sicuramente saranno riproposte tutte le iniziative della passata edizione, ma l’augurio è che nel mese di febbraio ci sia un calo dei contagi che permetta di vivere un Carnevale il più normale possibile.

L’anno passato si fece uno strappo alla regola e l’Antica Società Fagiuolesca confermò nelle vesti di Majutin e Stevulin Susanna Gallo e Dario Callegari, già maschere cittadine dell’edizione 2020. Ebbene anche nel 2022 saranno ancora questi due giovani a impersonare le tradizionali maschere locali, sperando che, con la loro spensieratezza e la loro gioiosità, ci portino finalmente fuori da questo incubo”.

Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Alla fine, il partito che si affida alle interpretazioni rese da un parere legale, ha dovuto accettare un compromesso con l’altro partito, quello che pare pensare “in claris non fit interpretatio”.

Ieri, 27 dicembre, ancora una riunione tesa all’Assemblea dei partecipanti in Ato2, l’Autorità d’Ambito ottimale per la gestione dell’acqua.

Molti punti all’ordine del giorno, dopo che la precedente riunione era andata deserta per l’impossibilità di raggiungere il numero legale: assenze che hanno avuto tutta l’aria di una “politica della sedia vuota”, lasciata tale da chi voleva capire che pesci pigliare.

Ma andiamo con ordine.

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Ecco l’Ordine del Giorno

che, al numero 12 dei punti in discussione, porta uno degli argomenti più divisivi di sempre: la nomina del Direttore dell’Ente, nella persona della Rag. Elena Audagna.

Perché argomento divisivo?

Perché – sostiene ormai un nutrito “partito del concorso pubblico” – la Signora non sarebbe in possesso del diploma di laurea, necessario per gli incarichi apicali.

Questo se si interpreta come pubblica la natura dell’Ente.

Se, viceversa, si considera l’Ato2 come Ente di diritto privato, allora cade la pregiudiziale.

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Da molto tempo si sono fatti vivi Amministratori che non intendono derogare oltre, convinti della natura pubblica dell’Istituzione.

Istituzione che, peraltro, sta valutando proprio se procedere o no a gara pubblica per assegnare la gestione degli acquedotti per i prossimi 30 anni.

In questo caso pare pacifico che l’Ente debba procedere assumendo le categorie del Pubblico.

Ma sono cose da Giuristi, lasciamole ai Giuristi.

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Un establishment tradizionalmente bipartisan ha, invece, sostenuto l’ennesimo tentativo di conferire l’incarico direttivo, per altri 5 anni.

Il “caso” Audagna, poi, non può non richiamare una circostanza del tutto singolare e da tempo sotto i riflettori di chiunque guardi alle Amministrazioni di Vercelli e del Vercellese.

La Signora – Direttore di Ato2 – è moglie di Silvano Ardizzone, che assume su di sé l’incarico “principale” di Ragioniere Capo del Comune di Vercelli: da qui è poi mandato (con rinnovi annuali, ormai, a memoria, decennali) a disimpegnare la consulenza al Covevar (consorzio rifiuti, che assegna l’appalto del servizio di raccolta e smaltimento) e poi dell’Azienda Farmaceutica.

Insomma: tanti incarichi apicali concentrati in una sola famiglia.

Circostanza che, di per sé, non vuole dire nulla di particolare, così come, d’altro canto, non si sono viste spesso altre situazioni simili.

Nessuna amministrazione, di qualsiasi colore politico, transitata dal Comune di Vercelli è riuscita ad esonerare Ardizzone da almeno uno degli incarichi ulteriori assegnatigli, oltre a quello di Dirigente al Settore Bilancio del Comune Capoluogo.

Non le Amministrazioni precedenti di Andrea Corsaro (che, anzi, inaugurò la stagione dei doppi e tripli incarichi), non quella del Sindaco Maura Forte e, ovviamente, in piena continuità l’attuale Amministrazione Corsaro Ter.

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C’è però da dire che, ormai, il fronte di coloro che ( muniti di supporti giuridici ben chiari, anche se contrastanti con quello del Legale per l’occasione incaricato da Ato2 ) vogliono la nomina di un nuovo Direttore, scelto con Concorso pubblico, si è ampliato.

Al punto di mettere in crisi il (politicamente) variopinto establishment pro-Audagna.

Ecco gli schieramenti.

Qui pubblichiamo, dapprima integralmente, in pdf

poi con l’estratto del solo punto 3), la serie di obiezioni mosse da una componente fondamentale dell’Ato2, l’Unione dei Comuni Montani Biellesi.

Con loro il Sindaco di Buronzo e Roberto Vanzi, della ex Unione Valle Cervo e altri amministratori.

Superfluo dire che la nota dell’Unione Montana sia stata preparata da Giuristi che sono convinti del fatto loro.

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Scatenati a sostenere Audagna, il delegato del Comune di Vercelli, Luigi Michelini, che non ha esitato a presentarsi anche come Avvocato: gli è dovuto, peraltro.

Non meno di lui il Vice Sindaco di Candelo (nella circostanza, delegata della Provincia di Biella), Gabriella Di Lanzo.

La discussione va avanti per quasi due ore serrate e, almeno dai referti che abbiamo potuto ricevere, non si è, però, capito per quali ragioni di prospettiva (anche se dovesse prevalere l’idea che si tratti di un Ente privato)  l’Ato2 debba andare avanti del 2015 ad assegnare l’incarico alla Signora, in luogo di procedere ad una pubblica selezione per Personale laureato.

Alla domanda semplice: perché? Ovviamente si può rispondere anche ora, ben lieti di pubblicare ogni posizione in campo.

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Al momento di porre ai voti (al modo della gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto) la nomina, i paladini della Signora Audagna si sono, tuttavia, dovuti rendere conto di non avere i numeri.

Ferma l’opposizione di Gian Matteo Passuello, presidente dell’Unione Montana, con i suoi.

Panico.

Si cerca telefonicamente Francesco Pietrasanta, neo Presidente dell’Unione Montana della Valsesia, ma, come ha dichiarato lo stesso giovane Sindaco di Quarona, si trova purtroppo in quarantena, positivo al Covid19.

Pietrasanta avrebbe votato per Audagna? Non si sa.

Comunque, è lo stesso Passuello ad offrire una via di scampo al partito pro Audagna: propone di assegnare l’incarico non per 5, ma solo per due anni, con il vincolo esplicito di impiegare questo tempo per preparare il concorso per il successore, cercandolo appunto tra Personale laureato.

In tanti hanno l’impressione che, questa volta, la lacerazione, se sarà rimarginata, lo sarà con molta difficoltà.

Posted in Economia, Enti Locali

Mercoledì 29 dicembre alle ore 12,00 verrà presentato al Caffè Cavour il libro fotografico “Questa è Vercelli”, realizzato dal fotoreporter Marco Lussoso con i testi di Sabrina Falanga, Emanuela Fantini, Gian Luca Marino, Alex Tacchini e Michela Trada, saranno presenti gli autori e il presidente della LILT Vercelli, dottor Domenico Manachino.

Il libro ha anche una finalità benefica in quanto il 20% delle vendite dei libri verrà donato alla LILT Lega Italiana Lotta Tumori di Vercelli.

Il volume: Vercelli dietro l’obiettivo fotografico di Marco Lussso

La fotografia è un mezzo d’espressione e comunicazione di grande forza e impatto. Racconta il nostro tempo come pochi altri linguaggi sanno fare.

Le fotografie di questo libro realizzate da Marco Lussoso sono piene di energia, cariche di eleganza, stile, innovazione nelle inquadrature. Sono immagini che riflettono l’idea di chi sta dietro alla macchina fotografica: in questo caso, un fotografo con una propria interpretazione della forza che trasmette la città di Vercelli.

La scelta di usare soltanto il bianco e nero per questo libro è fortemente voluta. Perché, come spiega l’autore, la fotografia in bianco e nero ha una tale potenzialità da offrire ampio spazio d’interpretazione e differenti piani di lettura a chi la osserva.

Ciò che differenzia questo libro dagli altri che lo hanno preceduto, è il modo in cui Marco Lussoso ha fotografato Vercelli: sintetizzando lo spirito di chi la vive con passione. Ed è una passione che trasuda da ogni fotogramma.

Immagini che raccontano i luoghi, le persone, i riti di Vercelli, ogni foto è una storia capace di offrire l’impressione di assistere ad un fatto straordinario, ogni volta diverso ed ogni volta carico di sensazioni.

Marco Lussoso, l’autore di questo libro fotografico, lo presenta così: “quando ho iniziato a pensare a questo progetto editoriale non sapevo a cosa sarei andato incontro, chi e cosa avrei fotografato, quante fotografie avrei scattato.

Tutto è nato nella mia mente quando, alla fine del 2008, da Milano mi sono trasferito a Vercelli.

Io sono stato sempre un fotoreporter che si è occupato di sport, moda, ritratti e reportage, non mi sono mai dedicato con impegno nella fotografia paesaggistica, così ho voluto cimentarmi in una nuova sfida con me stesso: provare a fare delle fotografie che descrivessero Vercelli, sfogliando questo libro potrete valutare se ho superato questa ennesima sfida personale.

Ho passato giornate a passeggio per le vie del centro storico di Vercelli, in compagnia solamente del mio sigaro e delle mie macchine fotografiche perché volevo con-centrarmi e farmi guidare solamente dall’istinto, volutamente non ho guardato altre pubblicazioni su Vercelli perché non volevo farmi condizionare da nulla.

Percorrendo le vie del centro osservavo e cercavo le inquadrature che mi soddisfa-cevano, solo poi scattavo le fotografie.

Durante la realizzazione di questo libro ho avuto modo di riflettere, ho conosciuto molte persone e scoperto una città splendida per paesaggio, cultura e tradizioni che vengono tenute vive con orgoglio e passione”.

Marco Lussoso ha voluto dedicare questo libro al ricordo di tre persone eccezionali che purtroppo non sono più tra noi: Giovanni Barberis, Andrea Raineri e Paolo Sala.

Formato: cm 30×22

Pagine: n° 204

Tiratura: n° 500 copie

Prezzo: Euro 25

Il libro è in vendita alla libreria MONDADORI di Vercelli, su Amazon e sul portale di vendita online: www.marcolussoso.it/shop

L’autore

Fotografo professionista, Marco Lussoso ha vissuto per vent’anni tra Milano, Roma, Torino, Pescara e Vercelli ma il lavoro di fotoreporter l’ha portato in ogni angolo del mondo a documentare fatti e persone.

E’ stato fotografo ufficiale della Juventus, dell’ufficio comunicazione della Ferrari, della Pro Vercelli e della SM2 Volley Vercelli.

Ha iniziato la sua carriera di fotoreporter nel 1986, ha seguito tutti gli eventi di cronaca, sport, musica e costume in tutti i continenti, lavorando per i maggiori giornali e riviste nazionali e straniere.

Il suo curriculum annovera la realizzazione di diciannove libri fotografici, la firma di molte copertine di riviste, oltre quindici importanti mostre fotografiche in Italia, Melbourne, Hong Kong, New York e Boston.

Nel 1997 ha realizzato il reportage dei funerali di Madre Teresa a Calcutta, nel 1995 e 1998 è andato in Croazia, Bosnia e Kosovo per fotografare il conflitto bellico.

Dal 2020 è tornato ad abitare a Vercelli, per ritrovare una dimensione più umana di vita anche se per lavoro è spesso a Milano e Torino.

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

4 giorni intensi, tra formazione e competizione internazionale hanno riunito italiani, inglesi, belgi, svizzeri e francesi nel Centro equestre federale francese di Lamotte-Breuvon in Francia per il 1° European Indoor Cup 2021 dove, naturalmente, non potevano mancare gli atleti del Mounted Games della J&G La Scuderia di Cavaglià.

Nella categoria Under 15 a coppie conquistano il quindicesimo posto gli Scudy Boys alias Alessandro Piccioni su Castlefarm Star e Riccardo Maccarone su Billy Frazer e si piazzano al diciottesimo posto le Scudy Apuano Noemi Maccarone su Small Land Colour in coppia con Angelica Carra del circolo Apuano. 

Un buon terzo posto è arrivato per i colori azzurri nella categoria Open a squadre. Il team denominato Italia Open (Coach Sabrina Trinelli- Andrea Piazza) era composto da Edoardo Leoncavallo su Declaration of Love in squadra con Beatrice Ghezzi su Linsy, Federico Pacini su Mountgrave Golden, Lorenzo Savini su Peppy Jeis e Jacopo Bongiovanni su Ginger.  

Guarda il pdf –

Nella categoria riservata agli Under 18, il miglior risultato targato italiano è il quinto posto dallo Scudy Team agli ordini di Sabrina Trinelli e formato da Sara Vittoria Falco si Dexter, Matilde Peila su Rowol’s Donna, Alessia Biscaro su Buddy Holly, Martina Mancini su Oilily vh Pallieterhof e Teresa Dolcini su Mullens Marmalade. Mentre si piazza al nono posto Samuele Gedda su White Lite in squadra con atlete francesi seguiti dalla coach Marie Muller.

Le amazzoni e gli atleti della J&G han dimostrato il loro valore a livello internazionale ed son pronti a prepararsi in questi mesi invernali per la prossima stagione di gare.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

I Vigili del Fuoco di Varallo, oggi, lunedì 27 dicembre intorno alle 8:30, sono intervenuti per il recupero di un capriolo a Plello, fraz. di Borgosesia.

L’animale era rimasto incastrato con la zampa posteriore in una rete di recinzione di un’abitazione.

I Vigili del Fuoco hanno liberato il malcapitato capriolo che al loro arrivo era stremato.

L’animale ferito è stato poi preso in consegna e portato presso il proprio centro dal personale del Rifugio Miletta, specializzato nel recupero degli animali selvatici,  per le cure necessarie.

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

La casa, insieme al lavoro e agli affetti, rappresenta uno dei pilastri della vita di ciascuno di noi – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirioun diritto che noi istituzioni abbiamo il dovere di garantire, per questo il Protocollo siglato giovedì 23 dicembre a Vercelli non solo sarà uno strumento prezioso, ma anche un esempio per tanti altri territori. Ringrazio la Consigliera di Parità e referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli Lella Bassignana per l’attenzione che quotidianamente dedica al contrastato di ogni forma di discriminazione e tutte le associazioni che hanno scelto di promuovere questo documento. È la testimonianza di un lavoro di squadra fondamentale, perché le discriminazioni si combattono solo facendo crescere la consapevolezza di ogni cittadino in ogni ambito. E questo possiamo farlo solo lavorando tutti insieme”.     

La legge regionale n. 5 del 23 marzo 2016 – afferma Lella Bassignana Referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli – è una legge quadro che fissa le norme generali dell’argomento e si occupa di prevenzione e contrasto alle discriminazioni e, oltre a fornire una serie di definizioni fondamentali per l’attività antidiscriminatoria, definisce gli ambiti di intervento prioritari per le politiche regionali quali il diritto alla casa e prevede azioni positive per il superamento di situazioni discriminatorie”.

La Regione, nell’ambito delle proprie competenze in materia di diritto all’abitazione e secondo le disposizioni in materia di edilizia sociale, opera per prevenire e contrastare le discriminazioni nell’accesso alla casa: “Ogni comportamento che, direttamente o indirettamente comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza,  il caso in cui una persona, è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe stata trattata un’altra persona in una situazione analoga fondata su nazionalità, sesso, colore della pelle, ascendenza od origine nazionale, etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, orientamento sessuale e identità di genere, ed ogni altra condizione personale o sociale”.

Per questo motivo nel mese di luglio – prosegue Lella Bassignana – abbiamo realizzato la  “Guida Pratica per chi Cerca o Affitta Casa”  in collaborazione con : SICET, SUNIA, Associazione della Proprietà edilizia, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari dove vengono  fornite informazioni utili e suggerimenti per i proprietari che vogliono dare immobili in affitto e per chi, italiano o immigrato, studente o persona  disabile, cerca casa. La guida a breve verrà pubblicata  anche  in inglese, francese, arabo”.

Il 30 giugno di quest’anno UNAR (con il quale la Regione attraverso il Centro Regionale antidiscriminazioni ha sottoscritto  un protocollo)  e FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa inerente la prevenzione e la rimozione di qualsiasi comportamento o atto che realizzi un effetto discriminatorio, attraverso azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di un’attivita di informazione e comunicazione.

Sulla base dell’esperienza maturata come Nodo Provinciale Antidiscriminazione della Provincia di Vercelli, sentite tutte le  Associazioni del settore  (AIR Italia – Agenti Immobiliari Riuniti; A.N.A.M.A.- Associazione Nazionale Agenti e Mediatori di Affari ; FIMAA – Federazione Italiana Mediatori Agenti ), concordiamo  di sottoscrivere un protocollo analogo.

Troppo spesso in questi anni abbiamo appreso di proprietari di casa che non hanno guardato all’affidabilità della persona, ma alla sua origine etnica, al colore della sua pelle, all’orientamento sessuale o all’identità di genere. Questo protocollo vuole  fare la differenza, è il primo sottoscritto a livello nazionale con tutte le sigle e vuole arginare ogni tipo di razzismo e stereotipo, evitando così l’umiliazione di persone che chiedono di vedere riconosciuto un diritto fornendo gli strumenti per consentire il rispetto della legalità e della parità di trattamento: fare cultura per prevenire le discriminazioni”.

Il protocollo è stato sottoscritto per AIR Italia – Agenti Immobiliari Riuniti da Mauro Sampietro, per A.N.A.M.A.- Associazione Nazionale Agenti e Mediatori di Affari da Germana Fiorentino, per FIAIP – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali da Marco Pusceddu e per FIMAA – Federazione Italiana Mediatori Agenti D’Affari Agenti rappresentato da Patrizia Corniani.

Alla sottoscrizione erano presenti: il dirigente regionale Osvaldo Milanesio, il direttore di Ascom – Confcommercio Andrea Barasolo e i rappresentanti di SUNIA Armando Valmachino; Associzione della Proprietà edilizia Avv. Elena Boccadoro; Unione Piccoli Proprietari Immobiliari Avv. Anna Maria Casalone.

Redazione di Vercelli

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