VercelliOggi
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Dal Primo Libro di Samuele, Cap. 1, 20 – 22. 24 – 28

Al finir dell’anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuèle, «perché – diceva – al Signore l’ho richiesto». Quando poi Elkanà andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il suo voto, Anna non andò, perché disse al marito: «Non verrò, finché il bambino non sia svezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre».
Dopo averlo svezzato, lo portò con sé, con un giovenco di tre anni, un’ efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo. Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore». E si prostrarono là davanti al Signore.

Dal Salmo 83

Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore
.

Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe.
Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.

Dalla Prima Lettera di San Giovanni Apostolo, Cap. 3, 1-2. 21 – 24

Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

Dal Vangelo secondo San Luca, Cap. 2, 41 – 52

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

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Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Dal Libro del Profeta Isaia, Cap. 9, 1 – 3. 5 – 6

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Dal Salmo 95

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo a Tito, Cap. 2, 11 – 14

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Dal Vangelo secondo San Luca, Cap. 2, 1 – 14

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

***

UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE

DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

LA CIRCOLARITA’ DELL’AMORE

“Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”. Eccoci a Natale. Maria ci ha condotto in questo percorso di avvicinamento a Betlemme, giorno dopo giorno, con coraggio, con fede, con speranza. Chi meglio di Maria può parlarci del Natale?! Durante il cammino di Maria si compiono i giorni del parto. Durante il cammino della nostra vita si compiono i giorni anche per noi. Maria dà alla luce Gesù. Gesù dà alla luce ognuno di noi in Maria. Questo è il mistero della circolarità dell’amore! Natale è il giorno della nostra nascita: ecco la gioia, ecco il cuore che si riapre alla bontà, alla misericordia, a pensieri positivi. Maria dà alla luce il figlio primogenito: lui, Gesù, è il nostro fratello maggiore. Maria dà alla luce ognuno di noi nel giorno bello del Natale! Nasce la nuova umanità che porta i tratti di Maria e della Trinità. Cogliamo il bello del Natale scoprendo la profondità di questo appuntamento annuale che non è solo ricorrenza, non è solo vetrina, ma è rivitalizzazione del nostro credo. Siamo fragili, siamo confusi, siamo portati a seguire le nostre idee grandiose, senza fermarci a pensare e riflettere che grandiosi siamo noi! Figli nel Figlio, fratelli di Gesù, portiamo dentro di noi un nucleo divino che è la nostra ricchezza oltre ogni ricchezza. Maria avvolge Gesù e lo pone nella mangiatoia: una madre sa avere premura del proprio bambino fino a donare se stessa oltre ogni energia disponibile. Maria cammina, partorisce, cura Gesù e solo dono si prende il suo riposo, che è riposo di contemplazione amorosa del Figlio. Anche noi possiamo curare in questi giorni il nostro essere madri di Colui che ha bisogno perché fragile, infreddolito, piangente. Il cuore di ogni donna e di ogni uomo può essere il cuore materno di Maria: niente egoismo, nessuna insofferenza, piena disponibilità. Ci sono situazioni nella vita che sembrano e sono delle enormi ingiustizie: una donna incinta, un bimbo che sta per nascere e il tutto pieno negli alberghi. Una vita che nasce porta scompiglio: meglio dire che non ci sono camere libere! Maria non demorde: mi negate una culla per il piccolo?! Io e Giuseppe troviamo una mangiatoia. Sì, perché questo bimbo sarà pane di vita per tutti. Che la nostra casa sia sempre aperta, che il nostro cuore sia una mangiatoia: allora sarà Natale! Questo tempo di pandemia che sembra non passare ha sconvolto un po’ tutto e tutti. Ma anche quest’anno sarà Natale. Lasciamo che Maria ci indichi il luogo dove Gesù può nascere e seguiamola: saremo sorpresi nel vedere che c’è un posto pronto per Lui nelle periferie esistenziali dell’umanità, nelle periferie concrete delle nostre città, nelle periferie spirituali dove i lontani sono i più vicini a Dio.

Buon Natale sorelle e fratelli!

Le vostre Sorelle Carmelitane

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Le principali funzioni natalizie nei luoghi di spiritualità più amati.

https://www.santuariodioropa.it/natale-2021-vivi-la-notte-santa-a-oropa/

http://www.carmelitanebiella.it/

https://www.sacromontedivarallo.org/wp/

https://www.arcidiocesi.vc.it/natale-con-le-clarisse/

https://www.arcidiocesi.vc.it/natale-2021-in-citta/

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Gozzano 0

Bogosesia 0

Gozzano: Vagge, Bane, Nicastri, Castelletto, Ciappellano, Montesano, Pennati (30′ st Gemelli), Cozzari (40′ st Rao) Paoluzzi (26′ st Faye), Cominetti, Sangiorgio. All.: Schettino

Borgosesia: Gilli, Gifford (22′ st Iannacone), Picozzi, Martinbianco, Farinelli, Carrara (13′ st Monteleone), Manfrè, Colombo (1′ st Bernardo), Oberto (28′ st D’Ambrosio), Marra, Rancati (44′ st Bertani). All.: Lunardon

Note: giornata soleggiata. Terreno in buone condizioni. Spettatori: 300 circa. Ammoniti: Gifford, Farinelli, Colombo, Picozzi, Carrara, Manfrè, Iannacone, Bane.

Arbitro: Pica di Roma

Guardalinee: Ameglio di Torino e Greco di Nichelino

Nel derby della Cremosina, vince l’equilibrio.

Le squadre si affrontano con un buon ritmo ma entrambe sono messe bene in campo e di fatto non concedono nulla all’avversario.

Ne esce così una partita tirata dove le occasioni da gol sono poche ma che dimostra la maturità del Borgosesia, capace di strappare in trasferta a Gozzano, un pareggio seppur privo di Areco, Frana, Puka e Omoregbe.

Nella prima frazione i granata sbagliano qualche pallone di troppo in uscita, complice anche il pressing apportato dal Gozzano.

L’unica vera emozione nei 45 minuti iniziali arriva poco dopo la mezzora, quando Cozzari incorna a lato l’angolo di Paoluzzi.

La ripresa parte con i cusiani in avanti ma Gilli non ha problemi a neutralizzare il tentativo dal fondo di Cominetti.

Con lo scorrere del cronometro il Borgosesia si rende pericoloso e più presente in attacco.

E’ il 26’ quando Marra cross per Monteleone che anticipa l’avversario ma non inquadra lo specchio della porta.

Nel recupero, Monteleone calcia a colpo sicuro ma la difesa di casa, salva sulla linea.

Redazione di Vercelli

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Saluggia e Livorno

Ancora un argomento che potrebbe gravare – e molto – sul futuro di una comunità: per 130 mila euro vale la pena rischiare di mettere a repentaglio la salute della gente?

Ancora un argomento che avrebbe rischiato di passare “in sordina”, lontano dall’attenzione della gente: di quella stessa popolazione del tutto ignara dell’ennesima iniziativa di trattamento e smaltimento rifiuti.

Anche questa volta in “Località Coppa”, nella campagna tra Livorno Ferraris e Cigliano, nel territorio del comune che fu di Galileo.

Diecimila tonnellate l’anno di rifiuti vetrosi “pericolosi e non pericolosida portarsi qui, dove già, in un recente passato, una vecchia cava (ne era rimasto un “buco” nel terreno) era stata adibita a discarica di inerti inquinanti.

Poi un “letargo” durato qualche tempo.

Infine, questa idea, di collocare qui il trattamento di rifiuti vetrosi.

Leggiamo nel dettaglio di che si tratta, dapprima in questa immagine, che è solo un ritaglio della corposa relazione agli Atti dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli.

Poi, cliccando in questo link, vediamo

una importante relazione ( è un documento di 61 pagine, impegnativo, ma meritevole di attenzione, per chi ha a cuore il futuro delle prossime generazioni ) che è parte del procedimento autorizzativo – la cosiddetta “Valutazione di Impatto Ambientale” – conclusosi nell’Estate scorsa.

In tutto questo tempo come ha reagito il Comune?

Ha fatto conoscere il proprio parere alla Provincia?

E, se lo ha fatto, di che segno è stato questo parere?

***

La cosa sicura è che, a fine settembre, la Giunta ha deliberato di prendere atto che la Ditta interessata a questo nuovo insediamento offre un indennizzo (tecnicamente, una “compensazione”) di circa 130 mila euro una tantum (cioè una volta sola) per il “disturbo”.

Tutto sarebbe, però, passato sotto silenzio, o confinato nei luoghi frequentati dagli addetti ai lavori.

Silenzio anche e soprattutto nel discretissimo Consiglio Comunale di Livorno Ferraris, se non ci fosse stata l’iniziativa di due giovani Consiglieri, ben decisi a fare emergere il problema: Livorno Ferraris ha già dato – dicono – e, al di là e pur rispettando, da un punto di vista tecnico, le decisioni “tecniche” dell’Organo Provinciale, resta un enorme problema di opportunità e compatibilità sociale.

La gente non ne sa niente, o poco.

Qualche giornale ne ha parlato (non solo, ma anche) perché abbiamo chiesto una convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.

I Consiglieri agiscono all’unisono con questa iniziativa “bipartisan”: Chiara Barone e Federico Pizzamiglio sono di diversa estrazione politica, ma mettono al centro il diritto all’informazione dei loro concittadini e, soprattutto, del Consiglio Comunale.

Che non può essere defraudato del diritto di discutere di una cosa così rilevante: 10 mila tonnellate l’anno di (altri) rifiuti a Livorno Ferrarsi non sono una quisquilia.

Con loro, un Amministratore di lungo corso, che ora ha lasciato il campo, ma rimane volentieri a sostenere le nuove leve: si tratta di Antonio Tamburelli, che conosce molto bene la materia ambientale.

Li ascoltiamo tutti nel nostro video, messo a repertorio questa mattina, 19 dicembre, proprio davanti alla recinzione che delimita l’area.

Mercoledì 22 dicembre il Consiglio Comunale in cui – grazie all’iniziativa di Barone e Pizzamiglio – bisognerà discutere dell’argomento.

La seduta è pubblica, naturalmente.

Provincia di Vercelli

Dal Libro del Profeta Michea, Cap. 5, 1 – 4

Così dice il Signore:
«E tu, Betlemme di Èfrata,
così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,
da te uscirà per me
colui che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall’antichità,
dai giorni più remoti.
Perciò Dio li metterà in potere altrui,
fino a quando partorirà colei che deve partorire;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.
Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra.
Egli stesso sarà la pace!».

Dal Salmo 79

Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo agli Ebrei, Cap. 10, 5 – 10

Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice:
«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato.
Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo
– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –
per fare, o Dio, la tua volontà”».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo per fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Dal Vangelo secondo San Luca, Cap. 1, 39 – 48

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.

Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!

A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.

E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

***

Un pensiero dalle Suore Carmelitane

del Monastero Mater Carmeli di Biella

Conserviamo nel cuore come testimonianza il progetto di Dio pensato su di noi fin dall’eternità, il progetto della nostra salvezza.

Dio gioisce per te

(2Sam 7,1-5.8-12.14.16; Sl 88; Rm 16,25-27; Lc 1,26-38)

Salvezza preannunciata ad Abramo fino ai profeti e realizzata in Maria nella pienezza dei tempi. E’ un mistero nascosto nei secoli, che inizia a essere un’irradiazione di grazia e di misericordia con l’annuncio dell’arcangelo Gabriele a Maria.

Grande è il progetto di Dio, mirabile nel suo agire sull’uomini. In questo modo Gesù entra nel mondo; entra nella nostra miseria per arricchirci, nella nostra malattia per guarirci, nella nostra morte per risuscitarci alla vita vera attraverso il suo Spirito.

Tutto questo attraverso Maria che Dio rende la prima missionaria del vangelo. L’arrivo di Dio fatto uomo non è riconosciuto dagli uomini di potere invece tutti gli elementi del cielo e della terra ne sentono l’arrivo: uomini, terra, animali, piante, monti, fiumi, mari, pesci. Ogni cosa riacquista una nota diversa, una tonalità non più di condanna, ma di gioia.

Questo cammino che ci porta all’abbraccio rinnovato con Gesù nella grotta dei nostri cuori, dove egli torna a nascere per essere sempre più vicino a noi, è un mistero d’amore! Abbiamo meditato queste parole consolanti del profeta Sofonia:

“Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna” (Sof 3,15). 

Possiamo dire con Isaia:

“Rallegrati tutta la terra, I’ umanità intera, Chiesa sposa di Cristo, rallegrati!”.

Dopo che Maria ha ricevuto il saluto dell’angelo, inizia la sua missione. Dice il testo:

“Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria salutò Elisabetta” (Lc 1,39-40).

Così Maria porta il saluto di Dio nelle case! Il messaggio dell’arrivo di Dio che Maria porta nel grembo apre a una speranza nuova, il dono della comunione con il Padre e lo Spirito Santo in Gesù Cristo! Elisabetta riceve questi doni in vista della venuta del Signore Gesù e profetizza sentendo il saluto di Maria. Ella riconosce in Maria la Madre del Salvatore atteso.

Lo Spirito santo opera in pienezza nelle persone di Maria ed Elisabetta per la missione particolare in cui Dio le ha dotate.

Ognuno di noi ha una missione secondo quanto il Signore ha donato: come Maria ed Elisabetta possiamo riconoscere in noi e intorno a noi le meraviglie di grazia e di amore che Dio opera ogni giorno lì dove Dio ci ha posto per portare avanti questa missione di ogni giorno!

Dio posa il suo sguardo su di noi perché lui ama abitare nella nostra piccolezza, come nel piccolo villaggio di Giuda senza nessuna importanza agli occhi del mondo, dove ha abitato.

Esercitandoci in questa piccolezza di Dio riusciamo a fare uscire in noi e intorno a noi le grazie più grandi per l’umanità. Invochiamo da Dio la grazia della gioia nello Spirito Santo che Elisabetta e Maria ci esprimono e l’eccomi di Gesù al progetto del Padre, alla sua volontà!

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza 

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Provincia di Vercelli

Si voterà domani, 18 dicembre per eleggere, in tutta Italia, 75 Consigli Provinciali e 31 Presidenti di Provincia.

La provincia di Vercelli è tra quelle chiamata alle urne.

Come ormai sappiamo ed almeno ai fini elettorali, la Provincia è considerata Ente “di secondo livello”, cioè costituita da altri Enti di rango subordinato: i Comuni.

Che in provincia di Vercelli sono 82.

Tanto il Consiglio Provinciale, quanto il Presidente, dunque, non sono eletti dai cittadini, ma da altri eletti: i Consiglieri ed i Sindaci di ciascun Comune.

Quindi un elettorato “attivo”, cioè con diritto di voto, costituito da circa mille “grandi” elettori.

O grandicelli, a seconda della “fascia” in cui il singolo Comune è inserito: a seconda del numero di abitanti, cambia il “peso” elettorale del voto di ogni elettore.

Ecco come funziona.

Nei Comuni piccoli, quelli fino a 3 mila abitanti, il singolo Consigliere pesa

39 voti.

Poi si sale alla seconda “fascia”, quella che comprendi i Comuni da 3 mila a 5 mila abitanti: in questi casi ogni Consigliere Comunale pesa 182 voti.

Oltre, le cose incominciano a farsi interessanti: perché nei centri da 5 mila a 10 mila abitanti (Santhià, Trino, Crescentino, Varallo Sesia) ogni grande elettore pesa 327 voti.

Un solo Comune nella fascia fino a 30 mila abitanti, Borgosesia, dove un Consigliere conta per 433 voti.

Infine, Vercelli: gli eletti di Palazzo Civico sono i più “pingui”, con 817 voti ciascuno.

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E, se la caccia al voto del Consigliere portatore di pochi voti conserva un certo fair play, man mano che la dote elettorale aumenta, il corteggiamento si fa insistente, fino allo stalking.

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PER FORTUNA NON SI PARLA PIU’ DI ABOLIRE LE PROVINCIE

I motivi per cui la Provincia torna ad essere un Ente di grande interesse per il sistema politico locale sono molteplici.

A livello parlamentare e governativo è ormai una consapevolezza che la legge cosiddetta “Delrio”, dal nome dell’allora Ministro Graziano Delrio, sia stata un grave errore: l’abolizione delle provincie non avrebbe fatto risparmiare una lira ed avrebbe soltanto allontanato i centri di gestione di grandi servizi ed opere pubbliche dai cittadini amministrati.

Per di più, se qualche giustificazione ad essa si fosse voluta riconoscere, fu sempre chiaro che la ratio di quelle norme – sostanzialmente penalizzanti del portafoglio, della dignità e della efficienza degli Enti intermedi – fosse del tutto subordinata al disegno perverso recato dal referendum costituzionale voluto da Matteo Renzi.

Di cui l’abolizione delle Provincie, peraltro, non era che un corollario.

Bocciato il referendum, la legge Delrio restò una “incompiuta” istituzionale il cui peso ricadde proprio sul lavoro quotidiano delle Amministrazioni Provinciali: più o meno gli stessi compiti, ma meno soldi, poche garanzie per il Personale che, infatti, appena possibile migrò in Regione.

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Adesso tutti hanno capito che occorre ripristinare una fisionomia compiuta di un Ente che è ed è sempre stato importante per l’equilibrio socio economico dei territori: anche se – forse – in futuro una rivisitazione dei confini di ogni singolo Ente potrà essere utile.

PER I POLITICI, UN NUOVO ELDORADO

Tra le spese che furono drasticamente tagliate, anche quelle per compensare le cariche politiche (l’ottica era quella di eliminarle, perché, appunto, ormai “inutili”).

Sicchè, anche per questo, la corsa al posto fu parecchio disertata.

Per molti anni, tutti “aggratis”.

Inoltre – ma è storia più recente – si è capito che dalla Provincia passano i procedimenti autorizzativi anche per i grandi insediamenti suscettibili di portare danni all’ambiente (qualche esempio nel territorio, ma è ovvio che si tratti di una situazione generale: inceneritore di Cavaglià, “letamaia” alla Polioli, “trucioli – pallet” alla formaldeide di Atena Asm a Vercelli) sicchè qualcuno potrebbe avere avvertito la tentazione di trovarsi nel posto in cui fosse possibile (sono ipotesi, ovviamente) assicurare il sostegno politico a chiunque, purchè ricco, avesse l’ambizione di inquinare per farsi i propri affari.

L’idea che, intanto, decidono i Tecnici e non i politici è un’idea come un’altra e se qualcuno, oltre a professarla, ci vuole anche credere, è ovviamente libero di farlo.

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Ma, soprattutto, sono tornati e torneranno sempre di più gli stipendi, gli emolumenti, per gli Amministratori.

Già ora il Presidente della Provincia si trova a percepire lo stesso gettone mensile (4 mila euro lordi) del Sindaco del Capoluogo di Provincia.

Eraldo Botta prende e prenderà lo stesso stipendio di Andrea Corsaro.

E quando, con l’imminente provvedimento in corso di approvazione parlamentare, questo gettone sarà non più di 4 mila, ma di 9.600 euro al mese, anche l’inquilino di Via San Cristoforo non potrà certo dire di no.

Il bello viene, però, proprio con il prossimo giro di provvedimenti: anche i nuovi “Assessori” provinciali, ora Consiglieri delegati, percepiranno il gettone (pare nelle stesse proporzioni dei colleghi del Comune Capoluogo), cioè il 70 per cento del Sindaco.

I conti sono presto fatti: il 70 per cento di 9.600 euro sono 6.700 euro, salvi i rotti.

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LE FORZE IN CAMPO

Domai si recheranno, dunque, alle urne, mille Consiglieri di 82 Comuni.

Quattro i seggi elettorali allestiti presso i Comuni di: Vercelli (Sala delle Tarsie, in Provincia), Livorno Ferraris, Borgosesia, Scopello.

Dalle 20 lo spoglio, sul posto, poi la collazione dei dati, che si farà in Provincia.

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Come si è visto, la lotta è a coltello.

La lista di Centrodestra ha i favori del pronostico.

Eccole affiancate.

Mille Consiglieri, quasi tutti eletti nel 2019, quando ci fu l’esplosione della Lega per Salvini Premier.

Basta questo dato per dire che, di fatto, l’elezione si svolge con una base elettorale ormai superata, ma – dall’altro lato – con i “se” e con i “ma” non si è mai fatta la Storia.

La lista del Centrodestra.

Presenta dieci candidati, quanti sono i posti a disposizione.

Cinque sono della Lega, tre di Fratelli d’Italia e due di Forza Italia.

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La lista di Centrosinistra, che poi è sostanzialmente del Pd, propone, invece, sei candidati.

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COSA DICONO I BOOKMAKERS

I pronostici dell’antivigilia davano “cappotto” a favore del Centrodestra: 9 alla lista Lega – FdI – Forza Italia e un Consigliere eletto all’altra.

Alla vigilia le cose sembrano un po’ cambiate, con la previsione di più voti di Vercelli alla lista del Pd: quindi i pronostici si attestano su un risultato di 8 a 2.

Se i favoriti del Centrosinistra (dicunt) sono Mattia Beccaro, Vice Sindaco di Santhià e Sergio Svizzero (ex Sindaco di Quarona), è nel Centrodestra che c’è la lotta a coltello.

Sul gradino più alto del podio dovrebbe salire Davide Gilardino (FdI) Sindaco di Ronsecco, primo eletto in tutte le cabale.

I Candidati della Lega dovrebbero ricevere un plafond più o meno uguale per tutti di voti, per evitare sorprese in coda alla classifica.

I calcoli dei voti e la distribuzione delle provvidenze sarebbero stati affidati al Sindaco di Tronzano Vercellese, Michele Pairotto che dovrebbe riuscire nella non facile impresa di fare confluire, su ciascuno dei 5 candidati della Lega, circa 4.500 voti.

Poi, chi ha più filo, tesse più tela.

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In Forza Italia si dà per sicura l’elezione dell’attuale Vice Presidente all’ex Convento dei Barnabiti, Pier Mauro Andorno, Sindaco di Borgo d’Ale.

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La scommessa vera è in Fratelli d’Italia, dove il Coordinatore provinciale, Emanuele Pozzolo, ha voluto dare un segnale di autonomia dall’asse da sempre costituito tra Paolo Tiramani con il suo missus dominicus, Alberto Cortopassi.

Sicchè il partito, oltre allo stesso Gilardino e Massimo Camandona, presenta Donatella Demichelis.

Se c’è una possibilità su mille che Fratelli d’Italia riesca nell’impresa di conquistare il terzo Consigliere, sicuramente Demichelis è la candidata in grado di farcela, rispetto a chiunque altro o altra.

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Come finirà?

Chi vivrà, vedrà.

Posted in Enti Locali, Politica

Grave sinistro stradale che ha visto coinvolto un camion rimorchio che è entrato in collisione con una trattrice agricola che trainava un rimorchio carico di risone nella strada tra Collobiano e Busonengo in direzione Biella.

La dinamica del sinistro è in fase d’esame da parte dei Carabinieri.

Da prime sommarie informazioni pare che non vi siano conseguenze gravi per i conducenti dei mezzi.

Il rimorchio del camion ha tuttavia completamente bloccato la strada ed ora si sta cercando di liberarla, ma, sia  in direzione Formigliana sia in direzione bivio di Quinto si sono formate lunghe code.

Si consigliano percorsi alternativi.

Aggiornamenti nelle prossime ore.

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

La capolista Novara con Alfiero e Vuthaj (doppietta) passa a Fossano.

Il Chieri ringrazia Varvelli e batte il Saluzzo.

Il Pont Donnaz supera il Borgosesia; valdostani avanti con Jeantet, sorpasso valsesiano con Bertani e Omoregbe, controsorpasso firmato Tassi e Sterrantino.

Il Bra con Marchisone sbriga la pratica RG Ticino.

Pari senza reti tra Vado e Città di Varese.

La Lavagnese cade in casa, il Gozzano passa con Sangiorgio e Ciappellano.

La Sanremese ringrazia Gagliardi, autore di una doppietta e batte il Ligorna.

Il Derthona cede al Sestri Levante; liguri avanti con Mesina, pari di Otelè poi nuova rete ospite con Marquez.

L’Imperia con Petti batte a domicilio la Caronnese.

La giornata

Caronnese-Imperia 0-1

Fossano-Novara 0-3

Derthona-Sestri Levante 1-2

Lavagnese-Gozzano 0-2

Pont Donnaz-Borgosesia 3-2

RG Ticino –Bra 0-1

Saluzzo-Chieri 0-1

Sanremese-Ligorna 2-0

Vado-Città di Varese 0-0

Casale-Asti rinviata

La classifica

Novara 35

Chieri 30*

Sanremese 28*

Città di Varese 26*

Derthona 26*

Gozzano 24*

Casale 24**

Pont Donnaz 24*

Borgosesia 23*

Bra 23*

Vado 22

Ligorna 18

Sestri Levante 18

Lavagnese 15

RG Ticino 15

Asti 14**

Imperia 14*

Caronnese 13*

Fossano 11*

Saluzzo 10*

*una partita in meno

**due partite in meno

Redazione di Vercelli

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