VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Dagli Atti degli Apostoli, Cap. 5, 12 – 16

Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.
Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.

Dal Salmo 117

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.

Dal Libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo, Cap. 1, 9 – 11.12 – 13.17.19

Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese».
Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro.
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito».

Dal Vangelo secondo San Giovanni, Cap. 20, 19 – 31

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

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UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

Credi con semplicità!

(At 5,12-16; Sal 117; Ap 1,9-11.12-13.17-19; Gv 20,19-31)

La domenica è il giorno del Signore, giorno che Lui stesso ha preparato perché è l’inizio e la mèta di tutta la creazione. E’il primo giorno della settimana: qui inizia l’oggi e il domani. Noi siamo giunti alla seconda domenica. Ma non esiste una sola domenica? Il primo ad averla vissuta per la gioia del passaggio (pasqua) dalla morte alla vita è stato proprio Gesù! Lui ha visto l’alba di quel giorno nuovo preparato da Dio Padre. Ora è un dono per ognuno di noi. Ecco perché nasce il bisogno di fare memoria di domenica in domenica di quell’unica e sola domenica a cui siamo invitati! In dono riceviamo di poter entrare in quest’unico giorno, tra migliaia di giorni che compongono la nostra esistenza. Eppure ne esiste soltanto uno in tutta la nostra vita per cui vale la pena ora di cercare, pregare, vivere, sperare, lottare, aspettare e costruire. E’ il giorno che appartiene a Dio; tutti gli altri sono nostri, ma uno solo ha realmente valore, come una perla nascosta tra tutte quelle del nostro scrigno. Nessuno si stupisca, perciò, se molti fratelli e sorelle a Pasqua non sanno gioire e non vedono la luce del Risorto, ma faticano a credere, proprio come il discepolo Tommaso. Questi fratelli vogliono credere, e credono già come possono. Ma vorrebbero che ciò che la Chiesa annuncia loro sia la loro stessa esperienza! Qual è la bella e sconvolgente notizia che turba gli animi? Una sola parola: «Abbiamo visto il Signore Gesù! E’ vivo ed è in mezzo a noi!» Chi può diffondere un simile messaggio? Solo chi è testimone di un fatto a lui realmente accaduto. Anche Tommaso crede nel Maestro come gli altri. Ma Tommaso non ha visto quello che loro hanno detto di aver visto: questo lo tormenta! Tommaso non lo vede, non lo sente, eppure non smette di cercarlo con sincerità e caparbietà. Raccoglie perfino testimonianze tra i romani convertiti, quei soldati che furono a guardia del sepolcro, che ora è spalancato e vuoto. Tommaso, a differenza di chi è stato reso credente, vede solo una tomba profanata. Perciò i suoi amici lo esortano a non dimenticare le parole che Gesù diceva loro promettendo che sarebbe ritornato e lo avrebbero visto. Lo stesso Tommaso chiese a Gesù come mai egli avesse scelto di manifestarsi ai discepoli e non al mondo! Ma ora Tommaso non ricorda più quel suo giorno, né la risposta di Gesù: «Mi rivelerò a quelli che mi amano e ascoltano la mia voce» (Gv14,23). Tommaso non può vedere il Risorto perché ha dimenticato la promessa. Senza far memoria, pian piano anche la fede viene meno, e senza fede alla fine viene meno anche il cuore! Tommaso perse la fede e con essa anche i suoi reali sentimenti. Tale smarrimento infine lo gettò nella confusione del dubbio, tanto da fargli vedere come reale, prima la folle pretesa della propria fede, poi la disperazione del proprio buio! Gesù non abbandonò Tommaso quando si accorse di aver bisogno di perdono per aver diffidato: e allora vide la Sua misericordia sul volto di pace dei suoi amici ritrovati.

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza

Posted in Pagine di Fede

La cronaca di oggi, 21 aprile, si apre con il sinistro stradale verificatosi nel primo pomeriggio, attorno alle 14,30, all’incrocio tra le Vie Bengasi e Benadir a Vercelli.

Per cause che sono ancora al vaglio delle Forze dell’Ordine la Golf grigia che si vede nell’illustrazione è entrata in collisione con il furgone pick up di una Impresa locale.

Da prime sommarie informazioni si deve registrare il soccorso di un ferito da parte del Servizio 118, giunto tempestivamente sul posto.

Posted in Cronaca

A meno di un anno dalla sua nomina a Vercelli, l’Amministratore Delegato di Asm Vercelli spa, Andrea Beccuti (il primo da destra nella foto di apertura), lascia il ponte di comando di Corso Palestro.

Il manager che Iren spa ha a suo tempo paracadutato a Vercelli dalla Segreteria dell’ex Ad Massimiliano Bianco si è segnalato soprattutto per la sua impressionante somiglianza a Riccardo Cocciante da giovane.

La decisione del turn over risale alla fine del mese scorso e, forse già in giornata di oggi, potrebbero esserci novità per la nomina del nuovo Amministratore Delegato.

Posted in Economia

Una “convivenza” che è possibile.

Ma non è ancora possibile mettere alla porta questo compagno di strada, di vita.

Perché la Sclerosi Multipla, quando decide di stare con te, entra nella tua vita e ci resta.

Molte cose si possono dire a proposito di questa sindrome e soltanto chi ha avuto la possibilità di incontrare persone che la portano con sé, può dire come ci voglia tanto coraggio, pazienza, aiuto da parte di chi ti sta vicino, per contenere l’ospite entro spazi che non gli permettano di diventare del tutto il protagonista delle tue giornate.

La Scienza non ha ancora, nemmeno oggi, la meglio contro questa patologia neurologica che si insinua nel più riposto tra i luoghi vitali della nostra fisiologia, come fosse la cabina di regìa: i tessuti e le cellule del sistema nervoso centrale.

Noi profani possiamo fare soltanto una cosa: aiutare e sostenere la ricerca.

Aiutare e sostenere le Associazioni di Volontariato sanitario che, a loro volta, con molteplici iniziative e forme di assistenza, rendono migliore la vita delle persone che “convivono” con la sclerosi a placche.

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Ecco perché dobbiamo essere due volte riconoscenti a Flavio Ardissone, per questa iniziativa.

Un libro su come la Decima Musa ha intrecciato i propri percorsi con quelli della vita vercellese, negli ultimi 50 anni.

Percorsi traguardati soprattutto dal punto di vista degli “Operatori”, cioè di coloro che i film hanno avuto il compito di proiettarli nella sale cinematografiche cittadine, quando ancora uscire per andare “al cine” era un avvenimento, un appuntamento, un’occasione e una festa.

Oggi i vari Netflix hanno cambiato anche questo mondo o, forse, sono arrivati a dominare il mercato proprio perché questo mondo è cambiato ed il declino delle sale cinematografiche si era già iniziato, con la dissociazione tra prodotto artistico e luogo fisico dove il prodotto potesse diventare fruibile al pubblico.

Ma questi sono problemi che stanno prima e vanno oltre la realtà vercellese.

Ai vercellesi di oggi e, soprattutto, di domani, interessa ed interesserà sapere, anche dal punto di vista storico, ma soprattutto da quello della ricerca sociale, per conoscere come siano vissuti i loro genitori e nonni e, insomma, chi venne prima, cosa abbiano voluto dire ed essere i “cinematografari” di una città che da sempre ha respirato e fatto cultura.

E proprio questo libro di Flavio Ardissone racconta di un fenomeno (ormai) storico, ma sempre vivo dal punto di vista delle suggestioni sociali e – per molti che hanno il capello grigio – dei ricordi i quali, perché no?!, anch’essi hanno dignità di essere e fare parte dei vissuti, senza nessun reducismo, forse con qualche concessione all’amarcord, ma rinunciando alla tentazione di ridurre tutto all’agiografia dei bei tempi andati.

Ma un merito ulteriore di questo libro (realizzato anche con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli) è che, il ricavato dalla vendita delle (speriamo, tante) copie, sarà devoluto alla sezione vercellese della Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

Un contributo concreto per migliorare la vita di tante persone e per sostenere la ricerca, che è l’unica strada possibile per conquistare quella conoscenza necessaria a sconfiggere la malattia.

Posted in Cultura e Spettacolo

Dagli Atti degli Apostoli, Cap. 2, 14. 22 – 32

[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così:
«Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere.
Dice infatti Davide a suo riguardo: “Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli ínferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza”.
Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli ínferi, né la sua carne subì la corruzione.
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire».

Dal Salmo 15

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli ínferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Dal Vangelo secondo San Matteo, Cap. 28, 8 – 15

In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.

Posted in Pagine di Fede
Provincia di Vercelli

Per la S.Messa di Pasqua, per chi non può prendere personalmente parte alla Liturgia, suggeriamo

la diretta streaming con il Santuario del Trompone – ore 10

Dagli Atti degli Apostoli, Cap. 10, 34. 37 – 43

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

Dal Salmo 117

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Colossesi, Cap. 3, 1 – 4

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi.
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

SEQUENZA
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Dal Vangelo secono San Giovanni, Cap. 20, 1 – 9

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

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UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

DOMENICA DI PASQUA – RISURREZIONE DEL SIGNORE

(At 10, 34.37-43; Sal 117; Col 3,1-4; Gv 20,1-9)

Carissimi Amici vi raggiungiamo attraverso queste righe di riflessione per vivere insieme la Risurrezione del Signore. Saremo in luoghi diversi. Saremo in situazioni di vita diverse. Saremo animati da sentimenti diversi. Ma unica è la speranza, unica la fede, unico l’amore che ci permette di accostarci a questo mistero di morte e risurrezione che celebreremo.

Se ci fermiamo sul testo del Vangelo che ci propone la liturgia della mattina di Pasqua, cogliamo una parola ricorrente: “sepolcro”. Non è una parola allegra, non è neanche una parola sulla quale ognuno di noi vorrebbe soffermarsi a meditare. E’una di quelle parole che si vorrebbe saltare a piè pari. Andando oltre. Cercando qualcosa di meno inquietante.

La Pasqua del Signore, invece, ci svela il suo significato proprio attraverso un sepolcro e per giunta un sepolcro vuoto. Un sepolcro che era nuovo e che è stato usato pochissimo, perché la forza della Vita è esplosa in quel sepolcro.

Una pietra e un sepolcro ci aiutano a meditare sull’eternità in cui già ci muoviamo ed esistiamo. Non esiste una vita a “tempo”, la vita è un contratto a “tempo indeterminato” con l’amore di Dio. Una volta che la nostra vita è stata lanciata nel mondo con la nascita, allora risuona nel cosmo un’eco di amore che progressivamente aumenta fino alla pienezza finale.

Che Cristo sia risorto ci può interessare tanto quanto. Ma se ci interessa la nostra vita, ci dovrebbe interessare anche la vita, la morte e la risurrezione di Cristo Gesù. Nel momento in cui lui è risorto, tutta la pienezza della nostra umanità è risorta con lui. Siamo “con – risorti” con Cristo. La liturgia ci farà ripetere questo concetto in tanti modi per cinquanta giorni dopo la Pasqua. I concetti ripetuti vengono assimilati meglio!

Cogliamo insieme la portata vitale di questo sepolcro vuoto che ci parla di vita e di vita eterna. Meditiamo che la nostra vita non “sarà” eterna, ma già da ora è eterna, perché inserita nel Risorto! Le azioni che compiamo, i pensieri che formuliamo, il nostro respiro, il nostro sguardo… tutto è già in fase di risurrezione e quindi di eternità. Circola in noi la vitalità del Risorto. Il sepolcro non è rimasto chiuso. La potenza della Vita nuova ha raggiunto tutti in ogni dimensione spazio temporale.

Il nostro pensiero forma il nostro agire: custodiamo allora il pensiero del sepolcro che ci parla di vita, guardiamo a questa assenza che ci parla di una Presenza.

Mentre stai passeggiando raccogli un ciottolo e portalo a casa: sarà la tua pietra rimossa dal sepolcro. Ogni volta che la tristezza e i sentimenti negativi sembrano vincere in di te e nella storia del mondo, ricordati che questo ciottolo è la pietra che è stata rimossa dal sepolcro, la Vita ha avuto la meglio sulla morte, il Risorto è con noi, la Risurrezione è viva in noi.

“Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria” (Col 3,1-4).

Santa Pasqua di Risurrezione dalle vostre Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza

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Auguriamo Buona Pasquaai nostri Lettori ed alle loro Famiglie proponendo di seguito il programma delle celebrazioni liturgiche, da Venerdì Santo a Pasqua, nelle principali chiese,  santuari e luoghi di spiritualità della provincia di Vercelli e dintorni.

Ringraziamo di cuore tutti i Sacerdoti che ci hanno aiutato a compilare i dati necessari per la realizzazione di questo servizio.

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Varallo Sesia – Sacro Monte

Venerdì Santo – ore 15.00

                         – ore 16.00 Venerdì Santo Via Crucis attraverso le cappelle Basilica del Sacro Monte Celebrazione della Passione del Signore –

Sabato Santo –  ore 21.00 Sabato Santo Collegiata di San Gaudenzio a  Varallo Veglia Pasquale –

Pasqua di Resurrezione ore 9.30 ore 11.30 Domenica di Pasqua Basilica del Sacro Monte S. Messa del giorno –

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Borgosesia – Parrocchia Ss. Pietro e Paolo

Venerdì Santo

  • Ore 15 – Liturgia della Passione di Gesù per i bambini;
  • Ore 20,30 – Liturgia della Passione di Gesù e adorazione della Croce –

Sabato Santo

  • Ore 22 – Veglia pasquale –

Domenica di Pasqua

  • Sante Messe ore 8,30 – 10 – 11,15 – 19

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Gattinara – Parrocchia di San Pietro

Venerdì Santo –

  • Ore 15 in chiesa: Passione del Signore e adorazione della Croce –
  • Ore 21 in chiesa: Via Crucis –
  •  

Sabato Santo –

Ore 21.00: Veglia Pasquale in Chiesa Parrocchiale

Domenica di Pasqua –

ore 8,30 -10.30 – 17 Santa Messa

Lunedì dell’Angelo –

ore  8.00Santa  Messa  

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Santhià – Parrocchia di S.Agata

Venerdì Santo

Ore 18 Azione Liturgica della Passione del Signore –

Ore 21 – Processione del Cristo morto –

Sabato Santo

Ore 21 Veglia Pasquale;

Domenica di Pasqua – Ss. Messe con orario festivo –

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Crescentino – Parrocchia della Beata Vergine Assunta 

Venerdì Santo

Ore 16 Celebrazione della Passione del Signore e adorazione della S. Croce; Ore 21 Via Crucis lungo le vie della città;

Sabato Santo

Ore 21, Veglia pasquale, con benedizione del fuoco e del cero pasquale

Domenica di Pasqua

Ss. Messe orario festivo

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Saluggia – Parrocchia di San Grato

Venerdi Santo

  • Ore 15 Azione liturgica per i ragazzi – Oratorio –
  • Ore 18 Chiesa Parrocchiale –
  • Ore 20,30 – Via Crucis Chiesa Parrocchiale

Sabato Santo

Veglia di Pasqua alle ore 20,30 presso la Parrocchiale di Saluggia, durante le celebrazioni sono previsti la Benedizione del Fuoco, l’intronizzazione del Cero Pasquale, la Liturgia Eucaristica.

Domenica di Pasqua

verranno celebrate le Sante Messe alle ore 8 e alle ore 10,30 a Saluggia

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Livorno Ferraris – Parrocchia di San Lorenzo Martire

Sabato Santo 

ore 20,30  Veglia Pasquale con Benedizione del fuoco, intronizzazione del Cero Pasquale, Parola di Dio le grandi opere del Signore, Benedizione dell’acqua battesimale, liturgia eucaristica.

Domenica di Pasqua

ore 9 e alle ore 11 Sante Messe in Chiesa Parrocchiale,

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Trino – Parrocchia di S. Bartolomeo

Venerdì Santo, digiuno e astinenza

Ore 18 Liturgia del del Venerdì Santo.

Ore 20.45 Processione del Cristo morto e dell’Addolorata. Giornata di raccolta delle offerte per la Terra Santa.

Sabato Santo

ore 21 Veglia Pasquale

Domenica di Pasqua

Le Sante Messe seguono l’orario festivo.

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Vercelli – Cattedrale del Duomo di S.Eusebio e chiese Vicarìa urbana –

Liturgia del Venerdì Santo a San Michele  alle ore 17:30

orari veglie pasquali e messe nelle chiese e nelle parrocchie della città

Pubblichiamo qui di seguito gli orari della veglia pasquale e delle messe domenicali nelle parrocchie e nelle chiese cittadine.

– CattedraleSabato santo 16 aprile, alle 21, veglia nella notte santa per tutta la comunità pastorale 21, con celebrazione dei battesimi degli adulti e dell’eucaristia; domenica 17 aprile prima messa alle 6 con scoprimento del Crocifisso d’argento, trasmessa sul Sant’Eusebio Channel; seguiranno le celebrazioni eucaristiche alle 8.30, 10.30, 12 e 17.30. Tutte le liturgie della Settimana santa dalla domenica delle Palme alla prima messa del mattino e all’ultima della sera di Pasqua saranno presiedute dall’Arcivescovo.

– Basilica concattedrale di S. Maria Maggioredomenica 17 aprile messa alle 18.30

– Beata Vergine di Lourdes al rione Concordia: sabato 16 aprile, alle 18.30, veglia pasquale; domenica 17 messa alle 11

 Sacro Cuore al rione Belvedere: sabato 16 aprile, alle 21, veglia pasquale; domenica 17 messe alle 9, 10.30, 18

 San Bernardo-Santuario Madonna degli Infermi: domenica 17 aprile messe alle 9 e alle 11

 S. Maria Maddalenasabato 16 aprile, alle 21.30, veglia pasquale; domenica 17 messe alle 11 e alle 18.30

 S. Pietro apostolo al rione Aravecchiasabato 16 aprile, alle 23, veglia pasquale; domenica 17 messa alle 10

 Regina Pacissabato 16 aprile, alle 18.30, veglia pasquale; domenica 17 messe alle 10.30 e alle 17.30

 S. Cristoforosabato 16 aprile, alle 21, veglia pasquale; domenica 17 messe alle 10.30 e 17.15

 S. Paolosabato 16 aprile, alle 21, veglia pasquale; domenica 17 messe alle 10, 11 e 18

 SS. Salvatoresabato 16 aprile, alle 21, veglia pasquale nella chiesa parrocchiale di corso Libertà; domenica 17 messe alle 11 e alle 17.30 in chiesa parrocchiale

 Spirito Santosabato 16 aprile, alle 18.30, veglia pasquale; domenica, messe alle 9 e alle 11.30

 S.  Agnesedomenica 17 aprile messa alle 11

 S. Giuseppe:  domenica 17 aprile messe alle 9 e alle 11

– S. Antonio al rione Isola: sabato 16 aprile, alle 21, veglia pasquale; domenica 17 messa alle 10

 Beata Vergine Assunta al rione Cappuccini: sabato 16 aprile, alle 21, veglia pasquale; domenica 17 messe alle 9 e alle 11

 S. Cecilia a Caresana-blotsabato 16 aprile, alle 21, veglia pasquale; domenica 17 messa alle 11.15

– Basilica di S. Andreadomenica 17 messa alle 10

– S. Desiderio a Sali Vercellesedomenica 17 messa alle 9.

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Biella – Monastero Mater Carmeli, Suore Carmelitane

Venerdì Santo:

ore 18,30: Azione liturgica della Passione del Signore (Si ricorda la morte di Gesù e si adora la croce)

Sabato Santo:

ore 21: Veglia pasquale (Si ricorda la Risurrezione di Gesù)

Domenica di Pasqua:

ore 9,00: Celebrazione eucaristica

Lunedì dell’Angelo

ore 9,00: Celebrazione eucaristica

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Biella – Santuario di Oropa

Venerdì Santo

ore 15.00: Via Crucis – Basilica antica –
ore 18.15: Funzione della Croce – Passione di Nostro Signore
Sabato Santo
ore 10.30: Ufficio delle Letture
ore 21.00: Solenne Veglia Pasquale

Domenica di Pasqua

Basilica Antica
Ore 7.30 – 9.00 – 10.30 – 16.30 – 18.15 SS. Messe
Ore 15.15  Vespri Solenni (Rosario e Processione eucaristica)
Basilica Superiore
Ore 11.45 Santa Messa

***

Sacro Monte di Crea, Santuario della Madonna di Crea
Venerdì Santo

Ore 16,30, S.Rosario; Ore 17 Liturgia della Passione del Signore;

Sabato Santo

Ore 16, Celebrazione mariana;

ore 22 Solenne veglia Pasquale nella Notte Santa;

Domenica di Pasqua –

Ss. Messe ad ore 7,30 – 9,30 – 11 – 17; 16.30 Vespri solenni;

Lunedì dell’Angelo –

Ss. Messe ad ore 8 – 9,30 – 11 – 17.

Buona Pasqua a tutti dalla Redazione di VercelliOggi.it.

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Tragedia a Gattinara dove in Corso Valsesia, all’altezza del Civico 200, nel primo pomeriggio di oggi, attorno alle 14, un’auto (una Mercedes condotta da un anziano, classe 1941 di Boca proveniente dalla direzione Romagnano) ha investito due ragazze di 17 e 18 anni.

Per la 18enne (Julia Gaspari di Brusnengo) non c’è stato niente da fare, nonostante il tempestivo arrivo sul posto dei Sanitari del 118.

La 17enne (M.F., 26 dicembre 2004) è stata trasportata ferita in codice giallo, all’Ospedale di Novara, da dove arriverebbero notizie confortanti.

La salma della povera Julia è stata composta alle Camere mortuarie dell’Ospedale S.Andrea di Vercelli in attesa dell’espianto di organi che saranno donati.

Poco dopo le 18,30 la strada è stata riaperta al traffico.

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C’ è attesa per gli esiti della riunione che, con tutta probabilità, si terrà questo pomeriggio, 12 aprile, a Villata.

Ospite il Sindaco Franco Bullano, potrebbero essere presenti – secondo fonti attendibili – il Sindaco di San Nazzaro Sesia, Dario Delbò ed il suo Vice Segretario Comunale, Piero Gaetano Vantaggiato.

Da chi sarebbe partito l’invito?

Ad onor del vero, non si capisce bene.

Data per certa anche la presenza di un rappresentante di

Koster srl, (qui il bilancio aziendale 2020)

l’azienda che, in Tenuta Devesio, manda avanti il digestore di rifiuti organici per la produzione di compost.

Il compendio aziendale insiste quasi interamente sul territorio comunale di San Nazzaro, ma con una piccola estensione su quello di Villata.

La stessa Koster, come si ricorderà, ha da tempo (2018) ottenuto l’autorizzazione ad ampliare l’attività, installando digestori anaerobici per la produzione di compost e biogas.

Potrà così trattare circa 100 mila tonnellate l’anno (leggi qui il provvedimento della Provincia di Novara)

di rifiuti, le cui tipologie sono riepilogate nello stesso atto linkato poco sopra.

Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale del paese notissimo anche in provincia di Vercelli, perché vi sorge il Santuario della Madonna della Fontana, si è approvato il testo di quello che tecnicamente si chiama “Atto d’obbligo”, con il quale, in sostanza, si permette a Koster di installare un distributore di metano (quello, appunto, prodotto con il processo di digestione anaerobica) a poca distanza dall’incrocio con la Strada Provinciale.

Come si vede in questo filmato, i lavori del Consiglio sono stati caratterizzati da toni non sempre concilianti (si vede bene dal minuto 35) con l’Opposizione all’attacco del Sindaco, forse ritenuto non abbastanza solerte nell’adempiere all’istanza Koster.

Ma, cosa fatta capo ha, la delibera è stata poi approvata.

***

Obbiettivo raggiunto, dunque?

Pare che qualcosa non torni ancora.

E, forse, l’atto approvato dal Consiglio (con l’astensione della minoranza, costituita, appunto, da coloro che, fino ad ottobre scorso, hanno guidato il Comune, accompagnando i progetti Koster con grande attenzione istituzionale) potrebbe avere fatto inarcare qualche sopracciglio in Tenuta Devesio.

Presto se ne potrà sapere di più.

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Ancora una bellissima iniziativa delle Parrocchie di Verolengo e Borgo Revel, luoghi incastonati lungo un confine che non divide, ma piuttosto unisce, la Diocesi di Ivrea con quella di Vercelli.

Il Parroco Don Valerio D’Amico ha promosso una grande partecipazione di fedeli, a cominciare dai ragazzi con Educatori ed Animatori, Catechisti, che hanno voluto sottolineare la naturale bellezza del messaggio che Gesù ha preparato per l’uomo e la donna di ogni tempo.

Il festoso ingresso a Gerusalemme sottolinea che il popolo ha capito questo messaggio fatto di amore e di perdono, di mitezza ed umiltà del cuore.

Sappiamo che, al contrario, il Sindedrio (così simile alle sue varie rappresentazioni che affiorano a tratti nella Storia) non può accettare quel messaggio così semplice e così rivoluzionario: allora concepisce la macchinazione che porterà all’oltraggio della Croce, pur destinato ad essere vinto dalla signorìa della Pasqua.

I ragazzi hanno voluto dedicare un bel lavoro preparando girandole colorate e striscioni che raccontano della naturale adesione dei giovani all’idea di quella pace che la Chiesa insegna a riconoscere come dono di Dio affidato agli uomini.

Ecco il video e la gallery.

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