VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli
Provincia di Vercelli

Dagli Atti degli Apostoli, Cap. 2, 42-47

[Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.
Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.
Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

Dal Salmo 117 (118)

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».  R.

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.  R.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!  R.

Dalla Prima Lettera di San Pietro Apostolo, Cap. 1, 3 – 9

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.

Dal Vangelo secondo San Giovanni, Cap. 20, 19 – 31

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

***

UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

Il nome di Dio è misericordia

(At 2,42-47; Sal 117; 1Pt 1,3-9; Gv 20,19-31)

La  domenica che chiude l’Ottava di Pasqua è chiamata domenica della Divina Misericordia. La parola misericordia è l’amore stesso del Padre, amore che ci ha avvolti come un bell’ abito di festa!

Quell’abito di festa, quel clima di festa che avevamo perso, dopo l’inizio gioioso e armonioso della creazione. Gesù ci è venuto in aiuto, sacrificio gradito al Padre, offrendo se stesso mediante la sua morte e risurrezione.

Il vangelo ci presenta Gesù che entra a porte chiuse in un luogo dove i discepoli erano riuniti per timore dei Giudei. Dopo il trambusto dei giorni precedenti non osavano più uscire, la loro pace e la loro libertà erano minacciate. Gesù comprende questa difficoltà ed è lui ad andare dai discepoli. Non si presenta loro con una faccia sdegnata per il male ricevuto; non rimarca il fatto di non essere stato da loro compreso nella sua missione di Servo sofferente; ma come un fratello che comprende le infermità va in mezzo a loro e dice: “Pace a voi, ricevete lo Spirito Santo”.

Il Cristo risorto ci comunica due doni pasquali: la sua pace e lo Spirito Santo. Quali doni meravigliosi!

Sì, la pace è il dono più grande, che ci permette di seguire con chiarezza la via che il Risorto ha tracciato per noi. La pace ci conduce all’amore profondo con Dio e i fratelli, e dall’amore ci porta alla comprensione reciproca; e con la comprensione reciproca siamo in grado di diffondere a nostra volta l’amore e la bontà di Dio intorno a noi. Gesù nell’ imminenza della sua passione pregò per noi dicendo: “vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore” (14,27). Questo dono della pace oggi non è valorizzato purtroppo… Durante la vita pubblica di Gesù e dopo la sua resurrezione il suo messaggio è quello di vivere come veri figli di Dio, coeredi del regno con lui. I requisiti per farne parte Gesù ce li ha inculcati nel cuore. “Pace a voi”. Cioè non cercate altro all’infuori di me, sono io la vostra pace, sono io che vi ho riconciliati con il Padre, il creatore del cielo e della terra. Egli mi ha mandato a voi perché troviate la strada della pace, la strada del bene, quella legge del bello e del buono che il Padre ha messo nel vostro cuore non sia contaminata. Con la mia pace vincerete ogni male attraverso il dono del mio Santo Spirito!

Nel vedere Gesù vivo in mezzo a loro e sentendo le sue dolci parole di buon Pastore, morto e tornato alla vita, i discepoli gioirono! Gesù dopo averli riconciliati con sé attraverso il dono della sua pace, li manda in missione con la potenza dello Spirito Santo. Come a dire: ho portato a voi la salvezza di Dio e la sua immensa misericordia mediante la mia predicazione, passione, morte e risurrezione, così anche voi andate verso i vostri fratelli. Nella vostra missione vivete di misericordia. Perdonate i peccati. Elargite la misericordia di Dio a tutti. Imitate me che sono venuto a predicare l’anno della misericordia di Dio. Vi do lo stesso Spirito perché possiate portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore (Lc 4,18-19).

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

Posted in Pagine di Fede

Nella giornata di ieri, 12 aprile, si è celebrato il 171° anniversario dalla Fondazione della Polizia di Stato, le cui origini risalgono al 1852 quando venne istituito il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.

“Esserci Sempre” è il motto che da sempre, ed anche questo anno, incarna lo spirito con cui gli operatori affrontano l’attività quotidiana nell’adempimento dei compiti di istituto.

Nella mattinata, alle ore 9.00, presso la Lapide posta nel cortile della Questura, sono stati resi gli onori ai Caduti della Polizia di Stato. Il Questore Maurizio Di Domenico, insieme al Prefetto Lucio Parente, ha onorato la loro memoria deponendo una corona di allora.

Successivamente, alle ore 11.00, sempre nel cortile della Questura di Vercelli, si è svolta la cerimonia celebrativa, con uno schieramento di uomini e donne della Polizia di Stato, l’esposizione di mezzi e di stand della Polizia Scientifica e delle Specialità e la partecipazione di una rappresentanza dell’Istituto Comprensivo “Lanino” – Scuola Secondaria di primo grado “Sandro Pertini” e dell’Istituto Comprensivo “Gaudenzio Ferrari” – Scuola “Carlo Angela” di Vercelli.

Dopo l’arrivo delle Autorità, dei familiari dei poliziotti e degli ospiti, sono stati resi gli onori al Questore, che ha aperto le celebrazioni passando in rassegna il reparto di formazione, accogliendo poi il Prefetto che ha ricevuto gli onori a sua volta.

Nel corso della cerimonia, dopo aver dato lettura dei messaggi istituzionali del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia Lamberto Giannini, il Questore ha rivolto ai presenti un breve saluto, al termine del quale sono stati consegnati i riconoscimenti al personale in servizio, distintosi per particolari attività.

In particolare:

ENCOMIO AL SOVRINTENDENTE CAPO GIANPIETRO DE LORENZIS E ALL’ASSISTENTE CAPO COORDINATORE VITO SABIA, LODE AL VICE ISPETTORE MASSIMO SOLIERI E ALL’ASSISTENTE CAPO COORDINATORE CIRO DELLISANTI, IN SERVIZIO PRESSO LA DIVISIONE POLIZIA ANTICRIMINE, L’UFFICIO TECNICO LOGISTICO E LA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITA’ PROFESSIONALI, ESPLETAVANO UNA BRILLANTE INDAGINE DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON IL FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO NEI CONFRONTO DI UN INDIVIDUO, ACCUSATO DELL’OMICIDIO DELLA PROPRIA MADRE.

VERCELLI, 15 LUGLIO 2018”

LODE ALL’ASSISTENTE CAPO NICOLA DURANTE E ALL’ASSISTENTE DANIELE GARDINI, IN SERVIZIO PRESSO LA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI E, ESPLETAVANO UN’ATTIVITA’ DI SOCCORSO PUBBLICO A FAVORE DI UN UOMO CHE, CADUTO ALL’INTERNO DI UN CANALE FOGNARIO, DOPO UN VOLO DI CIRCA DUE METRI, GIACEVA CON GLI ARTI BLOCCATI DA DUE GROSSE LASTRE DI FERRO DEL PESO DI CIRCA CENTO CHILI CADAUNA. NELLA CIRCOSTANZA, IL DIPENDENTE, UNITAMENTE AD UN COLLEGA, RIUSCIVA A LIBERARE IL MALCAPITATO TRAENDOLO IN SALVO.

VERCELLI, 22 GENNAIO 2018”

LODE ALL’ISPETTORE ANDREA BUETI, ALL’ASSISTENTE CAPO COORDINATORE MONICA MADRIGRANO E ALL’ASSISTENTE SALVATORE FUSCO, IN SERVIZIO PRESSO L’UFFICIO PREVENZIONE GENERALE E SOCCORSO PUBBLICO DELLA QUESTURA DI VERCELLI E IL DISTACCAMENTO POLIZIA STRADALE DI VARALLO SESIA.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI, ESPLETAVANO UN INTERVENTO DI POLIZIA GIUDIZIARIA CONCLUSOSI CON L’ARRESTO DI UN INDIVIDUUO, RESOSI RESPONSABILE DEI REATI DI DANNEGGIAMENTO AGGRAVATO, RESISTENZA E MINACCIA A PUBBLICO UFFICIALE, GUIDA IN STATO DI EBBREZZA.

VERCELLI, 29 APRILE 2018”

LODE AL SOSTITUTO COMMISSARIO IN QUIESCENZA FLAVIO SCIENZA, AL VICE ISPETTORE GIAN PAOLO STACCHINO, AL VICE ISPETTORE LUDOVICO GIUSEPPE DIANO E ALL’ASSISTENTE CAPO MIRKO FIDENZIO, IN SERVIZIO PRESSO LA SQUADRA MOBILE E L’UFFICIO TECNICO LOGISTICO DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI, ESPLETAVANO UN’ATTIVITA’ DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON LA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE A CARICO DI DUE SOGGETTI, RESPONSABILI DEL REATO DI DETENZIONE, AL FINE DI SPACCIO, DI SOSTANZE STUPEFACENTI.

VERCELLI, 6 GIUGNO 2018”

LODE AL VICE ISPETTORE DAVIDE NEPENTINI E AL VICE SOVRINTENDENTE GIUSEPPE MUZIO, IN SERVIZIO PRESSO L’UFFICIO PREVENZIONE GENERALE E SOCCORSO PUBBLICO E LA DIGOS DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI, ESPLETAVA UN SERVIZIO DI ORDINE PUBBLICO IN OCCASIONE DI UNA MANIFESTAZIONE, CHE SI CONCLUDEVA CON L’EMISSIONE DI PROVVEDIMENTI DI DIVIETI DI RITORNO NEI CONFRONTI DI ALCUNI MILITANTI.

CARESANA (VC), 29 APRILE 2018”

LODE ALL’ISPETTORE NICOLA PIETRO D’ANGELO, IN SERVIZIO PRESSO IL POSTO POLIZIA FERROVIARIA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI, ESPLETAVA UN’ATTIVITA’ DI POLIZIA GIUDIZIARIA CONCLUSASI CON IL DEFERIMENTO ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA DI UN INDIVIDUO NON COMUNITARIO, RESOSI RESPONSABILE DEL REATO DI RICETTAZIONE, E CON IL SEQUESTRO DI ALCUNI MONILI E PREZIOSI.

BOLOGNA, 14 APRILE 2018”

LODE AL VICE SOVRINTENDENTE ERNESTINA CATTANEO,  IN SERVIZIO PRESSO L’UFFICIO PREVENZIONE GENERALE E SOCCORSO PUBBLICO DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI, ESPLETAVA UN INTERVENTO DI SOCCORSO PUBBLICO A FAVORE DI UNA DONNA CON INTENTI SUICIDI.

VERCELLI, 22 GIUGNO 2018”

LODE ALL’AGENTE SCELTO DANIELE EPIFANI, IN SERVIZIO PRESSO LA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI, ESPLETAVA UN INTERVENTO DI SOCCORSO PUBBLICO IN FAVORE DI UN UOMO CON INTENTI SUICIDI.

VERCELLI, 14 GIUGNO 2018”

LODE ALL’ASSISTENTE CAPO FERDINANDO CAVALIERI, IN SERVIZIO PRESSO LA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI, SI DISTINGUEVA IN UN’ATTIVITA’ DI SOCCORSO PUBBLICO CHE SI CONCLUDEVA CON IL SALVATAGGIO DI UN UOMO CHE, DOPO AVER SCAVALCATO IL PARAPETTO POSTO SU DI UN CORSO D’ACQUA, ERA INTENTO A PORTARE A TERMINE PROPOSITI SUICIDI.

VERCELLI, 11 MARZO 2018”

LODE ALL’ASSISTENTE CAPO FERDINANDO CAVALIERI, IN SERVIZIO PRESSO LA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI E SPIRITO DI INIZIATIVA, ESPLETAVANO UN’ATTIVITA’ DI SOCCORSO PUBBLICO, DURANTE LA QUALE TRAEVA IN SALVO UN UOMO CHE, IN PIEDI SULLA BALAUSTRA DI UN PONTE SOVRASTANTE IL FIUME SESIA, PALESAVA CHIARI INTENTI SUICIDI, IMPEDENDOGLI, CON IL SUO INTERVENTO, DI PORTARE A TERMINE I SUOI PROPOSITI.

VERCELLI, 3 APRILE 2018”

LODE ALL’ASSISTENTE CAPO FERDINANDO CAVALIERI E ALL’ASSISTENTE GREGORIO CAPOGROSSO, IN SERVIZIO PRESSO LA SQUADRA MOBILE E L’UFFICIO PREVENZIONE GENERALE E SOCCORSO PUBBLICO DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO CAPACITA’ PROFESSIONALI, ESPLETAVANO UN’ATTIVITA’ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI UN INDIVIDUO, RESPONSABILE DI TENTATA RAPINA A MANO ARMATA.

VERCELLI, 14 LUGLIO 2018”

LODE ALL’ASSISTENTE ALESSANDRO CESARI, IN SERVIZIO PRESSO LA DIGOS DELLA QUESTURA DI VERCELLI.

MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO QUALITA’ PROFESSIONALI, ESPLETAVANO UN’ATTIVITA’ DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI UN INDIVIDUO, RESPONSABILE DI RAPINA AGGRAVATA E LESIONI AGGRAVATE, INDAGATO IN STATO DI LIBERTA’ PER VIOLAZIONE DI DOMICILIO E FURTO IN ABITAZIONE.

VERCELLI, 25 AGOSTO 2018”

***

DI SEGUITO RIPORTIAMO INTEGRALMENTE LA PROLUSIONE DEL QUESTORE DELLA PROVINCIA DI VERCELLI, DOTT. MAURIZIO DI DOMENICO, RECANTE ANCHE I DATI OPERATIVI CONSEGUITI DALLA POLIZIA DI STATO NELL’ULTIMO ANNO.

PREMESSA

Quest’anno ricorre il 171° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Era l’11 aprile 1852 quando il Corpo delle Guardie di P.S. veniva istituito, un Corpo che, seppur militarmente organizzato, rappresentava la prima istituzione civile di Polizia, nato a garanzia di quel percorso di unità nazionale in atto e per far fronte alle crescenti esigenze di ordine e sicurezza pubblica provenienti dalle varie Regioni.

Le prime due compagnie trovarono sede a Torino e a Genova e solo a partire dal 1859 i compiti della Polizia vennero estesi a tutti gli Stati che si erano uniti al Regno sardo-piemontese.

Il Corpo, con alterne vicende collegate agli sconvolgimenti politici e sociali dell’Ottocento e del Novecento, ha assunto negli anni diverse denominazioni, con varie specializzazioni al suo interno, caratterizzandosi sempre per la sua diretta dipendenza dalle Autorità di Pubblica Sicurezza e per la sua presenza nei grandi centri urbani.

Il Corpo delle Guardie di P.S. viene disciolto il 1° aprile 1981 quando, con una riforma epocale, il personale viene assorbito nell’attuale Amministrazione della Pubblica Sicurezza, entrando a far parte della Polizia di Stato, un’amministrazione più duttile e moderna al servizio del cittadino, smilitarizzata, con un ordinamento speciale basato su regole e procedure democratiche che però ha conservato nel suo DNA il compito primario della difesa dei diritti dei singoli e dei valori espressi dalla nostra Carta Costituzionale.

Il tema delle celebrazioni di quest’anno – nonché il “motto” ufficiale della Polizia di Stato – è “Esserci sempre”. Ed è un motto che, per la realtà vercellese, rappresenta un fatto concreto. Infatti, come si noterà nel prosieguo della trattazione, la Questura di Vercelli e le Specialità della Polizia di Stato presenti in Provincia hanno coniugato, nel periodo dal 15 marzo 2022 al 15 marzo 2023, attività preventiva e repressiva in favore della sicurezza dei cittadini a continuità nell’erogazione dei servizi amministrativi essenziali per la comunità.

Una Polizia di Stato, dunque, volta alla salvaguardia dei diritti fondamentali e delle libertà del cittadino oltre che, ovviamente, alla tutela della legalità, in prima linea al servizio delle persone e pronta alla risoluzione dei grandi e piccoli problemi della gente.

I reati complessivamente denunciati alla Polizia di Stato sono stati 1.198 rispetto ai 1.123 dell’anno precedente; il dato è pressoché identico con leggere variazioni per quanto concerne i singoli reati. Le persone arrestate sono state 62 rispetto alle 112 dell’anno precedente mentre i denunciati sono stati 467 rispetto ai 409 dell’anno precedente.

UFFICIO DI GABINETTO

L’Ufficio di Gabinetto ha pianificato la gestione di tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica concernenti le manifestazioni in genere, quelle politico-sindacali e quelle sportive; nel complesso sono state adottate nr. 182 ordinanze di servizio, 20 per quanto concerne i servizi per le partite di calcio della F.C. Pro Vercelli 1892 nonché n. 18 per le partite di hockey a rotelle.

Accurata pianificazione e gestione dell’ordine pubblico è stata svolta nel corso della campagna referendaria del 12 giugno 2022 e per le elezioni nazionali del 25 settembre 2022.

 ATTIVITA’ OPERATIVA

UFFICIO PREVENZIONE GENERALE E SOCCORSO PUBBLICO

Nel complesso, l’attività preventiva della Polizia di Stato nella Provincia di Vercelli ha permesso di identificare 18.940 persone rispetto alle 17.461 del medesimo periodo dell’anno precedente.

Dall’analisi dei dati, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Vercelli, ha assicurato sul territorio la presenza di nr. 2.691 equipaggi della Squadra Volante, con l’impiego costante sul territorio di almeno due equipaggi a turno nell’arco delle 24 ore. Sono stati predisposti e attuati specifici servizi di controllo nei confronti di pregiudicati e locali pubblici con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine che ha registrato la presenza di detto personale, nel periodo in esame, in ben 35 occasioni.

Rispetto al dato dell’anno precedente, si è registrato un aumento di circa il 12% nelle persone sottoposte ad identificazione.

L’attività complessiva dell’U.P.G.S.P. ha portato alla denuncia di n. 190 persone, rispetto alle 191 denunciate nel medesimo periodo dell’anno precedente, ed all’arresto di 16 soggetti rispetto ai 12 del periodo precedente.

L’Ufficio ha proceduto a ricevere n. 1.064 denunce/querele di reato.

Particolarmente curata è stata l’attività preventiva a tutela degli obiettivi sensibili siti nel Capoluogo che vengono vigilati quotidianamente da parte di ogni equipaggio.

Le sanzioni amministrative accertate dalle pattuglie su strada sono state n. 57 e le sanzioni a norma del Codice della Strada sono state n. 51.

Un settore particolarmente seguito è stato quello degli interventi per lite in famiglia con l’alimentazione dell’apposito portale SCUDO all’interno del quale sono state riportati ben 152 episodi attinenti al fenomeno della violenza di genere nel periodo 15 marzo 2022 – 15 marzo 2023.

Tra gli episodi di pronto intervento di maggior rilievo, si ricordano:

nella sera del 24 settembre 2022, su allerta della sala operativa della Questura di Vercelli, operatori della squadra volante si portavano in questo corso Torino ove era stato segnalato il transito di un’autovettura rubata.

Un equipaggio della squadra volante si poneva immediatamente all’inseguimento del veicolo, provento di furto nella giornata del 23 settembre 2022, mentre un altro equipaggio formava un posto di blocco in corso Torino al fine di arrestare la corsa del veicolo in fuga.

A quel punto, un operatore intimava invano l’alt al conducente del veicolo rubato che, nella circostanza, tentava di investirlo per poi continuare la corsa nel senso opposto di marcia. In tale frangente, il predetto operatore, esplodeva n. 2 colpi di arma da fuoco in direzione degli pneumatici dell’autovettura in fuga, allo scopo di arrestarne la corsa. Nonostante tale azione, il conducente del veicolo in oggetto, perseverava nella sua condotta per poi essere raggiunto da un’altra volante della polizia di stato. Da ciò ne scaturiva uno speronamento che consentiva agli operatori di arrestare la folle corsa pochi metri dopo.

L’uomo alla guida, poi identificato come cittadino italiano, veniva arrestato per resistenza a pubblico ufficiale ed associato alla casa circondariale di Vercelli per gli adempimenti di rito;

nella notte del 20.10.2022, personale della Squadra Volante in forza presso la Questura di Vercelli prestava soccorso ad un uomo che si trovava all’interno del proprio appartamento mentre le fiamme divampavano.

Durante l’ordinario svolgimento dell’attività di controllo del territorio, una pattuglia transitando in Corso Prestinari notava del fumo e delle fiamme fuoriuscire da un condominio ivi presente, così celermente si portava nel cortile dell’immobile al fine di individuare la zona interessata dall’incendio.

In quel frangente interveniva in ausilio un’altra pattuglia che, unitamente alla prima, accedeva all’appartamento tramite una finestra per verificare se vi fossero persone all’interno dello stesso. Facendo ingresso, gli Operatori di Polizia notavano che le fiamme avevano attinto alcune stanze dell’abitazione ed ivi si accorgevano della presenza di un uomo in stato di incoscienza. Lo stesso veniva trovato sul letto in posizione supina, con dei tagli sparsi sul corpo provocati dall’uso di un coltello da cucina, rinvenuto all’altezza del torace dell’uomo.

Dinanzi alle fiamme che, nel frattempo, continuavano ad espandersi, gli Operatori portavano in salvo l’uomo, una persona anziana di 82 anni, trasportandolo all’esterno dell’appartamento e prestando il primo soccorso.

A quel punto, giungevano sul posto i Vigili del Fuoco ed il personale sanitario del 118 che, sollecitamente, erano stati contattati tramite la S.O. della Questura al fine di mettere in sicurezza l’area e di prestare le cure del caso alla persona portata in salvo;

nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, nella giornata del 31 gennaio 2023, su segnalazione della Sala Operativa, due equipaggi della Squadra Volante tempestivamente intervenivano presso un supermercato del centro cittadino stante la presenza di giovane ragazzo che si era appena reso responsabile di un furto e che, al sopraggiungere degli Operatori, si stava dando alla fuga per sottrarsi al controllo di polizia.

Gli Operatori procedevano all’espletamento dei dovuti accertamenti e rinvenivano, all’interno di uno zaino in possesso del ragazzo, numerose bottiglie di alcolici dal valore complessivo di 160 euro circa che, in seguito, venivano riconsegnate all’avente diritto. Il ragazzo, condotto presso gli Uffici della Questura, veniva deferito in stato di libertà per il reato di furto.

Successivamente, due equipaggi della Squadra Volante, su comunicazione della locale Sala Operativa, intervenivano presso un secondo supermercato attesa la presenza di due giovani ragazzi che si stavano impossessando di numerose bottiglie di alcolici dal valore complessivo di 130 euro circa; i due, per assicurarsi la fuga, aggredivano il personale dell’esercizio commerciale che, accortosi di quanto stava accadendo, tentava di fermarli.

All’arrivo degli Operatori, si accertava che uno dei due giovani era lo stesso ragazzo che attimi prima era stato deferito all’Autorità Giudiziaria.

I due soggetti, alla vista dei poliziotti, tentavano di sottrarsi all’arresto, opponendo resistenza e manifestando un atteggiamento aggressivo e violento, che li portava a sferrare calci e pugni verso l’indirizzo degli Operatori di Polizia. Questi ultimi prontamente bloccavano i due giovani ragazzi, riuscendo ad immobilizzarli e a porli in una condizione di sicurezza.

Successivamente, con non poca fatica, i due individui venivano condotti presso gli Uffici della Questura ove, in preda ad uno stato di continua ed incontrollata agitazione, giungeva personale sanitario del 118 che li sottoponeva a visita.

I due soggetti venivano, pertanto, tratti in arresto per rapina impropria e per resistenza a un Pubblico Ufficiale ed associati presso il Carcere di Vercelli a disposizione dell’A.G..

 SQUADRA MOBILE

Sul versante investigativo, la Squadra Mobile della Questura di Vercelli ha conseguito i seguenti risultati.

Nel periodo di riferimento sono state identificate complessivamente 3.496 persone e sono stati controllati 1.466 veicoli. Gli arrestati, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (76), sono stati nr. 46 mentre le persone denunciate a piede libero ammontano a 215 rispetto alle 134 dell’anno precedente.

L’attività operativa della locale Squadra Mobile ha consentito di segnalare 17 persone al locale Ufficio Territoriale del Governo in quanto assuntori di sostanze stupefacenti; sono state 64 le deleghe in materia di Codice Rosso che hanno portato all’adozione di 19 misure cautelari nei confronti dei responsabili ed a segnalare in stato di libertà per lesioni, maltrattamenti in famiglia ed altro, nr. 52 persone.

Tra le operazioni di P.G. di maggior rilievo riguardanti la Squadra Mobile, dal 15 marzo 2022 al 15 marzo 2023, si ricordano:

nell’aprile del 2022, a conclusione di una articolata indagine relativa all’evasione dal carcere di Billiemme di un cittadino di origine albanese detenuto per gravi rapine consumate nel territorio piemontese, personale della Squadra Mobile traeva in arresto quattro persone in quanto gravemente indiziate

di aver organizzato ed agevolato la fuga del predetto cittadino albanese, il quale a sua volta veniva tratto in arresto in Olanda;

 nei primi mesi del 2023, personale della Squadra Mobile dava esecuzione a numerose misure cautelari in materia di violenza domestica e di genere, in particolare nei confronti di un giovane vercellese reo di avere, con condotte reiterate, minacciato e molestato la ex fidanzata, fino ad arrivare ad aggredirla dandole un morso sulla guancia;

nel mese di ottobre 2022 gli Agenti della Squadra Mobile, a conclusione di prolungate e articolate attività investigative, davano esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di numerosi soggetti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che al sequestro di ingenti quantitativi di sostanza.

Nella circostanza, con l’arresto di 9 soggetti ed il sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, veniva disarticolato un sodalizio criminale responsabile di una fiorente attività di spaccio nei boschi di Arborio e Ghislarengo e contestualmente interrotto un pericoloso canale di approvvigionamento dalla vicina provincia milanese;

nel mese di settembre 2022 personale della Squadra Mobile, in collaborazione con personale dell’Arma CC, a seguito di complessa attività investigativa, identificava i 13 partecipanti alla violenta rissa avvenuta nei pressi di un locale pubblico in occasione della Festa dell’Uva di Gattinara, di cui 5 tratti in arresto nell’immediatezza dei fatti in flagranza.

DIVISIONE INVESTIGAZIONI GENERALI E OPERAZIONI SPECIALI

L’attività della Divisione Investigazioni Generali ed Operazioni Speciali (D.I.G.O.S.) è stata finalizzata al monitoraggio di personaggi gravitanti nel settore dell’antagonismo di estrema destra e sinistra, dell’estremismo islamico e dell’anarchia.

La Digos ha fornito il consueto apporto informativo per la pianificazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica disciplinati con le ordinanze del Questore.

Sono state monitorate complessivamente n. 240 manifestazioni pubbliche, tra scioperi, presidi sindacali e gare sportive.

La squadra tifoseria incardinata nell’Ufficio ha seguito tutte le partite della Pro Vercelli e della Engas Hockey Vercelli, talvolta anche in trasferta, svolgendo in occasione degli incontri calcistici e delle partite di hockey a rotelle un’efficace opera di prevenzione  e vigilanza.

L’attività della Squadra Tifoserie ha contribuito all’ordinato svolgimento delle gare, effettuando un’efficace opera di monitoraggio delle tifoseria e prevenendo così turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.

L’attività di Polizia di Prevenzione dell’Ufficio ha portato all’esecuzione di numerosi controlli antiterrorismo presso i luoghi maggiormente frequentati del centro cittadino tra cui teatri, scuole, stazione ferroviaria e terminal dei bus.

La D.I.G.O.S ha altresì curato i servizi di scorta e tutela delle personalità istituzionali che hanno fatto visita in questa provincia.

UFFICIO IMMIGRAZIONE

Per quanto attiene all’Ufficio Immigrazione, gli stranieri regolarmente soggiornanti nella Provincia di Vercelli sono pari a 13.080 unità con un incremento di circa 1.000 unità rispetto all’anno scorso.

Più nello specifico, sono stati consegnati 2.089 permessi di soggiorno, come “primo ingresso”, e 3.655, come “rinnovo”; in totale i permessi di soggiorno consegnati sono stati 5.744 rispetto ai 5.178 dell’anno precedente. Le pratiche acquisite per la trattazione sono state 6.299 rispetto alle 5.901 del periodo precedente.

Le nazionalità che registrano una maggior presenza nel territorio provinciale sono quelle marocchina, albanese, cinese, ucraina, senegalese, domenicana, peruviana e tunisina.

Nel periodo di riferimento sono state presentate 896 richieste di protezione internazionale, sono stati notificati 46 provvedimenti di espulsione, 37 ordini di abbandonare il territorio nazionale, 3 ordini di espulsione con accompagnamento coattivo alla frontiera e sono stati eseguiti 8 accompagnamenti di stranieri presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri.

DIVISIONE POLIZIA AMMINISTRATIVA

La Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha controllato 69 esercizi pubblici ed accertato n. 60 violazioni amministrative, con un dato analogo a quello dell’anno precedente. Nel periodo in esame vi è stato anche un marcato aumento delle persone segnalate alla competente Autorità Giudiziaria per contravvenzioni penali (23 contro 8 dell’anno precedente).

La Divisione ha rilasciato 4.932 passaporti, con un aumento di circa il 40% rispetto al periodo precedente, negandone 3, e rinnovato e/o rilasciato 665 porti d’arma da fuoco, di cui 194 per uso caccia e 459 per uso sportivo, respingendo 26 richieste per l’esistenza di elementi ostativi.

L’Ufficio Licenze ha rilasciato 70 titoli autorizzatori e ne ha rinnovati 6.

Sono stati eseguiti numerosi controlli in città e in provincia negli esercizi di vendita di armi, munizioni e materiali esplodenti e in quelli muniti di licenza compro oro.

Nel corso dell’anno sono state sospese ai sensi dell’art. 100 TULPS nr. 3 licenze di altrettanti esercizi commerciali, ritenuti luoghi abituali di ritrovo di persone pregiudicate o pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, ove si erano verificati tumulti e disordini.

In particolare, nel periodo in esame sono state effettuate le seguenti attività:

in data 29 marzo 2022 personale della Squadra Amministrativa procedeva alla notifica della sospensione della licenza ai sensi art. 100 del TULPS, per la durata di 5 giorni di un locale di pubblico spettacolo in seguito ai gravi fatti verificatisi la sera del precedente 4 marzo quando, a conclusione di uno spettacolo di musica tecno, si registravano rapine ed aggressioni in danno di avventori con lesioni inferte anche con armi da taglio a più persone;

in data 9.11.2022 il Questore della Provincia di Vercelli disponeva la sospensione della licenza ai sensi dell’art. 100 del TULPS per la durata di 5 giorni in seguito ai numerosi servizi effettuati presso il locale in questione, in cui veniva accertata la presenza di soggetti gravati da numerosi precedenti penali, nonché in seguito ai numerosi interventi effettuati per gravi episodi di violenza registratisi in danno di alcuni avventori, anche con l’uso di armi da taglio, che provocavano loro lesioni giudicate guaribili dai 10 ai 30 giorni;

in data 21 febbraio 2023 il Questore della Provincia di Vercelli disponeva la sospensione della licenza ai sensi dell’art. 100 TULPS, per la durata di giorni 7, nei confronti del titolare di un locale sito in Caresanablot, in seguito ai molteplici episodi di violenza registratisi all’interno dell’esercizio pubblico e nelle sue immediate adiacenze;

in data 3 marzo 2023 personale della Squadra Amministrativa, unitamente a personale del Distaccamento Polizia Stradale di Varallo, in seguito ad uno specifico servizio finalizzato ad impedire la somministrazione di alcool a minori, segnalava alla competente A.G. il titolare di un esercizio pubblico che veniva colto nella flagranza di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche a giovani di età compresa tra i 14 e i 16 anni.

DIVISIONE POLIZIA ANTICRIMINE

La Divisione Polizia Anticrimine ha conseguito significativi risultati.

In materia di misure di prevenzione, sono stati emessi 18 avvisi orali, 28 fogli di via obbligatorio, 9 ammonimenti per violenza domestica e 2 ammonimenti ex art. 8 D.L. 11/09/2009, 23 DACUR (Divieto di accesso alle aree urbane), collegati questi ultimi a reati contro la persona, consumati all’interno o nei pressi di locali pubblici.

Sono state rintracciate una persona minorenne e una maggiorenne nel periodo di riferimento, allontanatesi dal luogo di residenza.

Particolare attenzione è stata prestata dall’Ufficio Minori e vittime vulnerabili preposti alle fasce deboli alla prevenzione dei reati all’interno dei nuclei familiari e in danno dei minori.

L’ufficio è da tempo punto di riferimento per le associazioni e i servizi sanitari e socio-assistenziali.

Nel periodo di riferimento, sono state poste in protezione n. 2 donne vittime di reati consumati da familiari o a sfondo sessuale.

Il personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica ha effettuato n. 70 sopralluoghi sulle scene del crimine di furti e danneggiamenti con l’ausilio di strumentazione tecnologiche all’avanguardia.

Inoltre, ha documentato con dettagliate riprese video n. 123 servizi di ordine pubblico e ha sottoposto a fotosegnalamento, anche ai fini di polizia giudiziaria, 1.813 persone.

 SPECIALITÀ

Nell’anno in esame, eccellenti risultati operativi sono stati conseguiti anche dalle specialità della Polizia di Stato presenti con la Sezione Polizia Stradale di Vercelli, il Distaccamento Polizia Stradale di Varallo Sesia, con la Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni di Vercelli e con i posti di Polizia ferroviaria presso le stazioni di Vercelli e Santhià.

La Polizia Stradale ha effettuato 1.431 servizi di vigilanza stradale, ha identificato 7.442 persone e controllato 5.871 veicoli. A seguito delle verifiche espletate, sono stati posti sotto sequestro 57 veicoli.

Le violazioni alle norme del Codice della Strada sono state 5.163 e le patenti ritirate per gravi violazioni 105 (rispetto alle 94 del periodo precedente), di cui 98 per guida in stato di ebrezza, 1 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e 6 per grave eccesso di velocità.

Nel settore infortunistico, sono stati rilevati 97 incidenti stradali, con 5 incidenti con esito mortale. Inoltre, sono stati prestati 632 soccorsi stradali all’utenza.

Infine, sono stati controllati numerosi esercizi pubblici connessi alla circolazione stradale (21) come le auto-officine e le rivendite di autoveicoli.

A seguito dei predetti controlli, sono state comminate 5 sanzioni per violazioni del TULPS.

Tra gli interventi di rilievo della Polizia Stradale, si ricorda:

nell’anno preso in riferimento, la Polizia Stradale ha svolto un’attività d’indagine nei confronti di un soggetto settantenne di Vercelli che svolgeva l’attività di commercialista abusivamente. Il predetto, nel contesto di questa attività, si prestava anche ad agevolare alcuni truffatori, creando ad hoc false imprese di commercio di autoveicoli, grazie alle quali i malviventi riuscivano ad acquistare auto dal mercato legale, facendole poi “sparire” vendendole all’estero. Il tutto, ovviamente, senza pagare regolarmente il venditore, raggirandolo o lasciandolo in possesso di assegni fasulli. L’intero studio del “commercialista” veniva sequestrato e l’uomo segnalato all’Autorità Giudiziaria;

la Sezione Polizia Stradale è stata particolarmente impegnata, nel periodo in esame, nel contrasto al fenomeno degli esami per il conseguimento delle patenti di guida svolti da candidati muniti di telecamere nascoste ed auricolari. Negli ultimi mesi sono stati colti in flagranza dieci soggetti, subito dopo l’esame della patente, con indumenti “elaborati” al fine di celare microcamere, trasmettitori bluetooth ed auricolare;

nel mese di novembre 2022 la Sezione Polizia Stradale di Vercelli, a seguito di accurate indagini eseguite con l’ausilio della Polizia Postale di Vercelli, riusciva ad individuare un soggetto, responsabile di truffa ai danni della C.R.I. di Borgosesia con la sottrazione di oltre 5.000 euro dal conto bancario dell’ente.

La Polizia Ferroviaria, presente in Provincia con i Posti Polfer di Vercelli e di Santhià, ha impiegato numerose pattuglie in stazione (rispettivamente 766 e 286), intensificando l’attività di vigilanza effettuata, quotidianamente, negli scali ferroviari.

Nel complesso, le persone identificate sono state 9.575 e le persone indagate in stato di libertà 25.

La Polizia Postale, presente in Provincia con la Sezione di Vercelli, nel periodo di riferimento, ha identificato 210 persone.

Ha provveduto ad indagare in stato di libertà 20 persone e ha sequestrato in via penale 8 apparecchiature informatiche, effettuando numerose perquisizioni informatiche per diversi reati tra cui pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico, calunnia, falso in atto pubblico, minacce e adescamento di minore.

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Atalanta 6

Borgosesia 0

Marcatori: 7’ pt Zapata, 13’ pt Lookman, 18’ pt Zapata, 8’ st Palomino, 11’ st Hojlund, 44’ st Bernasconi.

Atalanta (3-4-2-1): Sportiello; Scalvini, Toloi, Djimsiti; Zappacosta, De Roon, Ederson, Soppy; Lookman, Boga; Zapata.

Subentrati: Russo, Maehle, Palomino, Hojlund, Colombo, Chiwisa, Bernasconi, Regonesi.

All.: Gasperini.

Borgosesia (3-4-3): V. Gilli; Pierantozzi, Giraudo, Iannacone; Frana, Lauciello, Areco, Vecchi; Favale, Fossati, Donadio.

Subentrati: Gavioli, Rekkab, Aladro, Battaglia, Faretta, D’Ambrosio, Pecci, Tobia, Giacona.

All.: Lunardon.

Arbitro: Vailati di Crema.

Guardalinee: Galigani di Sondrio e Mezzalira di Varese.

Emozioni da ricordare per il Borgosesia.

I granata infatti sono stati ospiti dell’Atalanta per una sfida amichevole al centro sportivo degli orobici a Zingonia.

E’ stata davvero una bella esperienza e un grande allenamento per i ragazzi. E’ un ricordo che si porteranno dentro, non capita tutti i giorni di cimentarsi contro una squadra di Serie A. Adesso però dobbiamo essere bravi a tornare alla nostra realtà e farci trovare pronti per domenica che ci aspetta una gara importante, contro una diretta concorrente”.

Come da pronostico ad avere la meglio è stata la formazione neroazzurra che si è imposta 6-0.

Detto questo i granata non hanno assolutamente demeritato ed hanno espresso il proprio gioco dimostrandosi degni avversari.

Nel primo tempo mattatore è stato Zapata con una doppietta, arrotondata dalla rete di Lookman.

La ripresa ha visto andare a segno: Palomino, Hojlund e Bernasconi.

Una giornata di grande calcio che testimonia il ruolo sempre più importante che il Borgosesia Calcio si sta ritagliando.

Atalanta e valsesiani sono anche in partnership con il Settore Giovanile, con i tecnici granata che possono avvalersi dei consigli dei loro colleghi lombardi.

 

Redazione di Vercelli

 

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Il Borgosesia Calcio, ancora una volta si dimostra prestigiosa fucina di talenti.

La crescita dei ragazzi non passa solo attraverso gli allenamenti e le partite stagionali ma anche dalla possibilità di partecipare a importanti tornei.

E’ così che i granata delle formazioni Under19 e Under13 hanno preso parte al Torneo Copa Santa, tenutosi in Spagna.

Stiamo parlando di uno dei massimi tornei del calcio giovanile internazionale.

Basti pensare che alla presentazione delle squadre sono intervenute circa 6mila persone.

Partiti alla volta della penisola iberica le aquile hanno alloggiato in località Malgrat de Mar presso l’hotel Rosa Nautica.

L’Under19 di mister David Blanco è stata inserita nel gruppo 2 con i seguenti club: Cd Inter Promesas (SPA), Gretz-Tournam (FRA), Vfb Wagenheim (GER), Prevalle (ITA).

L’Under13 di mister Stefano Masseroni è stata sorteggiata nel gruppo 1 insieme ai seguenti club: Asd Pianta (ITA), U.C. Casalese (ITA), Cd Inter Promesas (SPA), Boston Grammar (ING), Sparta Lichtenberg (GER).

Questo il cammino delle squadre granata:

UNDER19

Prima giornata:

Borgosesia-Gretz-Tournam 2-0

Borgosesia-Inter Promesas 3-1

Seconda giornata:

Borgosesia-Prevalle 0-1

Borgosesia-Vfb Wagenheim 10-0

Quarti di finale:

Borgosesia-Montevecchia 2-0

Semifinale:

Borgosesia-Soccer Accademy 0-1

Finale 3°-4° posto:

Borgosesia-Inter Promesas 4-2

Termina così al terzo posto il percorso dell’Under19 che ha anche la soddisfazione di vedere Nicolò Trentinella premiato come miglior portiere del Torneo.

UNDER13

Prima giornata:

Borgosesia- Sparta Lichtenberg 1-2

Borgosesia-Pianta 2-0

Seconda giornata:

Borgosesia- Inter Promesas 0-6

Borgosesia- Casalese 2-1

Borgosesia- Boston Grammar 1-1

E’ stata una splendida esperienza – comunicano dal club granata – . I ragazzi sono stati entusiasti e hanno potuto ammirare Barcellona e non solo. Siamo contenti ci siano stati fatti i complimenti per l’organizzazione e l’educazione dei nostri gruppi. Un torneo che aiuterà a crescere i nostri calciatori”.

Ed è così che il Borgosesia Calcio ha fatto l’ennesimo gol per il suo Settore Giovanile.

Redazione di Vercelli

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Provincia di Vercelli

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Dagli Atti degli Apostoli, Cap. 10, 34. 37 – 43

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

Dal Salmo 117

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Colossesi, Cap. 3, 1 – 4

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

Sequenza

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Dal Vangelo secondo San Giovanni, Cap. 20, 1 – 9

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

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Nell’augurare Buona Pasqua ai nostri Lettori, proponiamo di seguito una sintesi delle principali Celebrazioni ed Azioni Liturgiche nel Capoluogo, nel Vercellese ed al Monastero Mater Carmeli di Biella.

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Santhià

VENERDI’ SANTO, 7 aprile, alle 15 la Via Crucis in Duomo, l’azione liturgica della Croce alle 17 e la processione del “Cristo morto” alle 21, lungo corso Nuova Italia.

SABATO SANTO 8 aprile, alle 21, con inizio nel pronao dell’antica Collegiata agatina, si snoderà nelle sue varie e suggestive parti la solenne Veglia Pasquale, presieduta dal prevosto.

DOMENICA 9 APRILE, Pasqua di Risurrezione, a SANTHIA’ le celebrazioni seguono gli orari festivi: in Duomo (8,30 – 10,30 – 18) e alle 9,30 nella chiesa rionale di San Grato; alle 17,30 la coroncina della Divina Misericordia, conclusa con la benedizione eucaristica.

Lunedì 10, giorno di Pasquetta, l’Eucaristia è celebrata in Duomo a orario domenicale (8,30 – 10,30 – 18), mentre è sospesa la messa delle 9,30 a San Grato.

A SALASCO la Messa di Pasqua sarà alle 9,30 nella parrocchiale di San Giacomo, ma è sospesa il Lunedì dell’Angelo.

A SAN GERMANO Messe solenni a Pasqua e Pasquetta in Chiesa Parrocchiale, con inizio alle 10,30.

***

Saluggia – Parrocchia di San Grato

Venerdi Santo

  • Ore 15 Azione liturgica per i ragazzi – Oratorio –
  • Ore 18 Chiesa Parrocchiale –
  • Ore 20,30 – Via Crucis Chiesa Parrocchiale

Sabato Santo

Veglia di Pasqua alle ore 20,30 presso la Parrocchiale di Saluggia, durante le celebrazioni sono previsti la Benedizione del Fuoco, l’intronizzazione del Cero Pasquale, la Liturgia Eucaristica.

Domenica di Pasqua

Santa Messa alle ore 10

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Trino – Parrocchia di S. Bartolomeo – clicca qui – .

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Gli orari delle liturgie per tutta la Settimana Santa nelle Comunità pastorali del Capoluogo

  • Cattedrale:

Venerdì santo 7 aprile, alle 17.30, solenne Azione liturgica con lettura della Passione, adorazione della Croce e Comunione eucaristica;

  • Sabato santo 8 aprile, alle 21, Veglia pasquale nella notte santa per tutta la comunità pastorale 21, con celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana di 4 catecumeni;

domenica 9 aprile prima messa alle 6 con scoprimento del Crocifisso d’argento; seguiranno le celebrazioni eucaristiche alle 8.30, 10.30, 12 e 17.30.
Tutte le liturgie della Settimana santa dalla domenica delle Palme alla prima messa del mattino e all’ultima della sera di Pasqua saranno presiedute dall’Arcivescovo.

  • Basilica concattedrale di S. Maria Maggiore: domenica 9 aprile messa alle 18.30.
  • Beata Vergine di Lourdes al rione Concordia:

venerdì 7 alle 15 Via Crucis e alle 18,30 Liturgia del Venerdì Santo; sabato 8 alle 18,30 veglia pasquale; domenica 9 messa alle 11; lunedì 10 messa alle 11.

  • Sacro Cuore al rione Belvedere:

venerdì 7 aprile funzioni alle 18; sabato 8, alle 21, veglia pasquale; domenica 9 messe alle 9, 10.30, 18; lunedì 10 aprile messe alle 9 e alle 18

  • San Bernardo-Santuario Madonna degli Infermi:

domenica 9 aprile messe alle 9 e alle 11.

  • S. Maria Maddalena:

venerdì 7 aprile funzioni alle 18,30; sabato 8 aprile, alle 21.30, veglia pasquale; domenica 9 messe alle 11 e alle 18.30.

  • S. Pietro apostolo al rione Aravecchia:

venerdì 7 aprile Adorazione della Croce alle 17; sabato 8 aprile, alle 23, veglia pasquale; domenica 9 messa alle 10.

  • Regina Pacis:

venerdì 7 alle 15 Via Crucis e alle 18,30 liturgia del Venerdì Santo; sabato 8 alle 18,30 veglia pasquale; domenica 9 messe alle 10,30 e alle 17,30; lunedì 10 messa alle 10,30.

  • S. Cristoforo:

venerdì 7 aprile dalle 8.30 alle 11.30 Adorazione; alle 18 Liturgia della Passione; sabato 8 aprile alle 10 celebrazione del Perdono; alle 21 veglia pasquale; domenica 9 aprile messe alle 10.30 e alle 17.15; lunedì 10 aprile messa ore 9.30.

  • S. Paolo:

venerdì 7 aprile alle ore 15 Liturgia della Passione e alle ore 17 sarà eseguito lo Stabat Mater di Pergolesi; sabato 8 aprile, alle 21, veglia pasquale; confessioni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; domenica 9 messe alle 10, 11 e 18; lunedì 10 aprile messa ore 18.00.

  • SS. Salvatore: sabato 8 aprile, alle 21, veglia pasquale nella chiesa parrocchiale di corso Libertà; domenica 9 messe alle 11 e alle 17.30 in chiesa parrocchiale.
  • Spirito Santo: sabato 8 aprile, alle 15 celebrazione comunitaria del sacramento della Penitenza; alle 18.30, veglia pasquale; domenica 9, messe alle 9 e alle 11.30.
  • S. Agnese: domenica 9 aprile messa alle 11
  • S. Giuseppe: domenica 9 aprile messe alle 9 e alle 11.
  • S. Antonio al rione Isola:

venerdì 7 aprile funzioni alle 18; sabato 8 aprile, alle 21, veglia pasquale; domenica 9 messa alle 10; lunedì 10 aprile messa alle 10.

  • Beata Vergine Assunta al rione Cappuccini:

venerdì 7 alle 18 adorazione della Croce; sabato 9 alle 21 veglia pasquale con battesimo; domenica 9 aprile messe alle 9 e alle 11.

  • S. Cecilia a Caresanablot:

venerdì 7 funzioni alle 17; sabato 8 aprile, alle 21, veglia pasquale; domenica 9 messa alle 11.15; lunedì 10 aprile messa alle 11,15.

  • Basilica di S. Andrea: domenica 9 messa alle 10.
  • Santi Desiderio, Giacomo e Clemente a Sali Vercellese: domenica 9 aprile messa alle 9.

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Basilica di Sant’Andrea

Venerdì 7 aprile, ore 20,30

Processione delle Macchine

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Momenti di preghiera con la Fraternità della Trasfigurazione

Venerdì santo 7 aprile in Sala Capitolare sono previsti: alle 15 l’Ora Nona. Sabato Santo 8 aprile, sempre in Sala Capitolare, alle 8,15 Ufficio delle Letture e Lodi, alle 12,15 Ora Sesta, alle 18,30 i Vespri. Il 9 aprile, domenica di Pasqua, in Basilica, sono previste: alle 9 Lodi, alle 9,45 Ora media, alle 10 sarà celebrata la messa.

Alle 18,45 sono in programma i Vespri.

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Monastero Mater Carmeli Biella

Venerdì santo, 7 aprile – ore 18,30: Azione liturgica della Passione del Signore Sabato santo, 8 aprile – ore 21,00: Veglia pasquale Domenica di Pasqua, 9 aprile – ore 9,00: Celebrazione eucaristica lunedì dell’angelo, 10 aprile – ore 9,00: Celebrazione eucaristica  –

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Lungosesia Ovest e Baraggia, Vercelli Città

Vercelli torna protagonista della Scherma italiana con il secondo meeting “Gran Prix Joy of Moving U14 Spada” che ha visto la partecipazione di 1.300 giovani, specialità Spada.

Sono arrivate al Centro Fiere di Caresanablot tutte le principali Società sportive d’Italia, Isole comprese: simpaticissimi i giovani spadaccini di Cagliari che non hanno esitato a raccontare il lungo viaggio.

Un popolo di ragazzi, famiglie, Tecnici, Dirigenti (presenze stimate circa 5 mila): hanno fatto lavorare alberghi e ristoranti di tutta la città e non solo.

Per molti di loro il primo incontro con la realtà vercellese ed un’occasione per conoscere le cose più belle del nostro patrimonio artistico, che è sempre una sorpresa per quanti varcano per la prima volta il ponte della Sesia, oppure si lasciano alle spalle i Caselli autostradali.

Tanti hanno colto l’occasione per una gita in camper, cui tutta la famiglia ha partecipato.

Il profano che sia entrato nei grandi capannoni del Centro Fiere ha colto soprattutto un clima di grande festa, un happening che ha coinvolto le famiglie.

Il nostro video, oltre alle parole dei protagonisti, offre anche qualche “panoramiche” per permettere di cogliere l’insieme.

Poi, guardando meglio, i visi e le espressioni concentrate dei giovani atleti, la grande attenzione dei Tecnici che li seguivano in pedana, la presenza di una sessantina di Giudici di gara, hanno detto che tutti fossero qui per un vero e proprio grande meeting agonistico.

E, siccome di agonismo si è trattato, ecco – cliccando qui – le classifiche generali.

Al nostro microfono tira le somme dell’evento, cui ne seguiranno a breve altri, il Maestro Massimo Zenga, Tecnico della Pro Vercelli Scherma, blasonata Società nota soprattutto per il “Trofeo Bertinetti”, che però è una manifestazione dello Sport “di vertice”.

Con queste iniziative la Società di Via Massaua ha compiuto la scelta difficile, impegnativa, ma sicuramente feconda e ricca di futuro, di rendere Vercelli la capitale della Scherma giovanile: così che la nostra città entri nel cuore di tutti coloro che, in Italia, salgono in pedana, sin da piccoli.

Un grande sforzo organizzativo, coronato da un bel risultato.

Ora vi lasciamo con video e gallery.

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C’è viva apprensione nel popoloso compendio di caseggiati posto di fronte all’ex piscina scolastica, in via Prati a Vercelli.

Attorno alle 16 è stato dato l’allarme alle forze dell’Ordine, ai  Vigili del Fuoco e al servizio118 per il soccorso di una persona residente al 4° piano dello stabile che si vede nell’illustrazione.

I Vigili del Fuoco in tenuta anticontaminazione sono penetrati nell’appartamento e hanno trovato il pover uomo privo di vita.

Non è al momento possibile rendere particolari ulteriori.

L’ambulanza del servizio 118 se ne è andata senza nessun carico, il che purtroppo attesta ulteriormente la peggiore delle ipotesi.

Si attende ora l’arrivo del Medico Legale.

Sono giunti sul posto i Tecnici della sezione operativa Carabinieri che indossano la mascherina filtrante.

Da prime sommarie informazioni pare che la morte sia sopraggiunta già da tempo

Aggiornamenti nelle prossime ore.

Redazione di Vercelli

 

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Pro Vercelli 1

Arzignano Valchiampo 0

Marcatore: 1’pt Laribi

Pro Vercelli (4-3-1-2): Valentini; Iezzi, Cristini, Perrotta, Anastasio (30’ st Corradini); Iotti, Calvano, Louati; Laribi (36’ st Guindo); Arrighini (36’ st Gatto), Rojas (24’ st Rizzo N.). A disp.: Rizzo M., Lancellotti, Costanzo, Gheza, Clemente, Macanthony, Contaldo, Saco. All. Gardano.

Arzignano Valchiampo (4-3-1-2): Pigozzo; Davi, Piana (49’ st Bonetto), Molnar, Lattanzio; Nchama (21’ st Fantacci), Bordo, Antoniazzi; Belcastro (21’ st Lunghi); Grandolfo (26’ st Tremolada), Parigi (26’ st Fyda). A disp.:: Morello, Saio, Casini, Fyda, Cester, Gemignani, Cariolato, Nannini, Tremolada. All. Bianchini.

Arbitro: Ancora di Roma 1.

Guardalinee: Pinna di Oristano e Colaianni di Bari.

Quarto uomo: Esposito di Ercolano

Ammoniti: Piana (AV), Rojas (PV), Rizzo N. (PV), Corradini (PV), Guindo (PV)

Espulsi: 42’ D.S. Alex Casella (PV), al 52’ st Rizzo M. (PV) dalla panchina per proteste

Dopo tre sconfitte consecutive, la Pro Vercelli scende in campo e la parola d’ordine è vincere.

E così è stato.

Partenza col botto per i leoni che al 1’ vanno in vantaggio con Laribi.

Passano 3 minuti e l’arbitro decreta il calcio di rigore per i padroni di casa, per mano di Molnar.

Dal dischetto si incarica del tiro Laribi ma Pigozzo è pronto a parare.

Al 14’ contatto in area tra Anastasio e Nchama ma l’arbitro non rileva irregolarità e il gioco prosegue.

Ci prova Antoniazzi per gli ospiti al 22’ ma il suo tiro è parato senza difficoltà da Valentini.

Parigi dell’Arzignano al 39’ prova la conclusione ma non inquadra lo specchio della porta.

La prima frazione di gioco termina con il vantaggio delle bianche casacche.

Nella ripresa al 3’ e al 4’ corner per la Pro, se ne incarica Anastasio ma in ambedue i casi, ci pensa la difesa avversaria ad allontanare.

Arzignano pericoloso al 40’ con Bordo che batte un calcio d’angolo, la palla colpita da Fyda sfiora il palo e al 44’ con Lunghi che serve Tremolada che non riesce a concludere.

Il triplice fischio dell’arbitro decreta la fine della partita vinta dalla Pro Vercelli con caparbietà e grinta; una vittoria che conta moltissimo.

 

Redazione di Vercelli

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Dal Libro del Profeta Isaia, Cap. 50, 4 – 7

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso.

Dal Salmo 21

Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!».

Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
Posso contare tutte le mie ossa.

Si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto.

Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi, Cap. 2, 6 – 11

Cristo Gesù,
pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

Passione e morte di nostro Signore Gesù Cristo,

dal Vangelo secondo San Matteo, Capp. 26, 14 – 27, 66

– Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.

– Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.

– Uno di voi mi tradirà
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».

– Questo è il mio corpo; questo è il mio sangue
Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. Io vi dico che d’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

– Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge
Allora Gesù disse loro: «Questa notte per tutti voi sarò motivo di scandalo. Sta scritto infatti: “Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”. Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea».

Pietro gli disse: «Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò mai». Gli disse Gesù: «In verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti i discepoli.

– Cominciò a provare tristezza e angoscia
Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. E disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». Andò un poco più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!».

Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà». Poi venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti. Li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite pure e riposatevi! Ecco, l’ora è vicina e il Figlio dell’uomo viene consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».

– Misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono
Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». Subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. Allora Gesù gli disse: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno. O credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Come se fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Ma tutto questo è avvenuto perché si compissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono.

– Vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza
Quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani. Pietro intanto lo aveva seguito, da lontano, fino al palazzo del sommo sacerdote; entrò e stava seduto fra i servi, per vedere come sarebbe andata a finire.

I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesù, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: “Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”». Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». «Tu l’hai detto – gli rispose Gesù -; anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo».

Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!». Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono, dicendo: «Fa’ il profeta per noi, Cristo! Chi è che ti ha colpito?».

– Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte
Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». Ma egli negò davanti a tutti dicendo: «Non capisco che cosa dici». Mentre usciva verso l’atrio, lo vide un’altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». Ma egli negò di nuovo, giurando: «Non conosco quell’uomo!». Dopo un poco, i presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: «È vero, anche tu sei uno di loro: infatti il tuo accento ti tradisce!». Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo!». E subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.

– Consegnarono Gesù al governatore Pilato
Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato.
Allora Giuda – colui che lo tradì -, vedendo che Gesù era stato condannato, preso dal rimorso, riportò le trenta monete d’argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «A noi che importa? Pensaci tu!». Egli allora, gettate le monete d’argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. I capi dei sacerdoti, raccolte le monete, dissero: «Non è lecito metterle nel tesoro, perché sono prezzo di sangue». Tenuto consiglio, comprarono con esse il “Campo del vasaio” per la sepoltura degli stranieri. Perciò quel campo fu chiamato “Campo di sangue” fino al giorno d’oggi. Allora si compì quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia: «E presero trenta monete d’argento, il prezzo di colui che a tal prezzo fu valutato dai figli d’Israele, e le diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore».

– Sei tu il re dei Giudei?
Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Tu lo dici». E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla.

Allora Pilato gli disse: «Non senti quante testimonianze portano contro di te?». Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito. A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un carcerato, a loro scelta. In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba. Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse: «Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?». Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.

Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua». Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?». Quelli risposero: «Barabba!». Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!».

Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

– Salve, re dei Giudei!
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.

– Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni
Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce. Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Poi, seduti, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei».
Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.

– Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!
Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!». Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.

– Elì, Elì, lemà sabactàni?
A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. Gli altri dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!». Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.
(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)
Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».

Vi erano là anche molte donne, che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra queste c’erano Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.

– Giuseppe prese il corpo di Gesù e lo depose nel suo sepolcro nuovo
Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatèa, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e l’altra Maria.

– Avete le guardie: andate e assicurate la sorveglianza come meglio credete
Il giorno seguente, quello dopo la Parascève, si riunirono presso Pilato i capi dei sacerdoti e i farisei, dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore, mentre era vivo, disse: “Dopo tre giorni risorgerò”. Ordina dunque che la tomba venga vigilata fino al terzo giorno, perché non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: “È risorto dai morti”. Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». Pilato disse loro: «Avete le guardie: andate e assicurate la sorveglianza come meglio credete». Essi andarono e, per rendere sicura la tomba, sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie.

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