VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli
Vercelli Città

Aggiornamento ore 16 – 

Il Santo Rosario in suffragio del caro Ivano si pregherà domani, 7 febbraio, ad ore 18 in Regina Pacis a Vercelli dove, il giorno successivo, mercoledì, alle 10,30, sarà celebrata la S.Messa esequiale.

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Vercelli piange Ivano Brunetta, 65 anni, che la scorsa notte (tra 5 e 6 febbraio) ci ha lasciati, vinto da una malattia che aveva affrontato con dignità e coraggio, sempre amorevolmente assistito, fino all’ultimo istante, dalla sua famiglia: la Signora Gabriella (che lui ha sempre chiamato affettuosamente Lella) e le loro adorate figlie, Margherita e Francesca.

Ivano era un Dirigente di primo piano del Pd, Tesoriere del partito a livello provinciale, componente del direttivo cittadino.

Nella vita lavorativa era stato Tecnico alla Cerutti di Vercelli.

Lo ricordano con commozione il Segretario cittadino, Patrizia Iorio Marco e quello Provinciale, Mariella Moccia, che dice:

“Perdiamo un amico, una persona davvero rara e preziosa. Un uomo che con la sua passione e il suo impegno, sempre generosi e disinteressati, è stato un esempio per tutti. Anche in questi ultimi giorni, nonostante le ormai precarie condizioni di salute, ha dimostrato la sua serietà e disponibilità nei confronti degli impegni presi con il partito. Uomini come lui lasciano un vuoto incolmabile”.

 

Chi scrive piange il compagno di scuola ed è così testimone, nel tempo ed in attesa che il suo partito ne consegni il ricordo con gli scritti, di ciò che forse più conta nel vissuto di una persona: Ivano è sempre stato una persona intelligente e profondamente buona.

A Lella, Margherita e Francesca un abbraccio.

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Ritorneremo su questa pagina per le informazioni sulla data delle Esequie.

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Tutto facile per l’Amatori nella stracittadina contro l’Engas, valida per la 4ª giornata del girone A di serie B.

Ieri pomeriggio, domenica 5 febbraio, i gialloverdi di patron Salvatore Tarsia hanno vinto 8-2 senza alcuna difficoltà, confermando il pronostico della vigilia che li vedeva grandi favoriti.

Sul piatto della bilancia hanno pesato il maggior tasso qualitativo dei giocatori dell’Amatori, con alcune individualità da categoria superiore.

Esattamente quello che accadde un paio di anni fa, ma al contrario.

Allora era l’Engas a mettere in pista una compagine nettamente più forte.

Ora, invece, i fattori si sono sovvertiti.

Match che comunque è stato combattuto almeno fino al 18’.

Sino a quel momento erano arrivati il vantaggio abbastanza sorprendente dell’Engas, messo a segno con Pozzato al 3’21”; il pareggio gialloverde, rete di Ortiz al 18’21”; il goal del sorpasso dell’Amatori, con Cremaschi al 20’20”.

Dopo è stato un monologo di Tarsia e compagni che hanno chiuso la prima frazione di gioco con una doppietta dell’argentino Ortiz (reti al 21’ e al 23’59”).

La ripresa inizia con una timida reazione dell’Engas che porta in goal, al 30’46” Collalti.

E’ solo un vagito perché poi l’Amatori riprende in mano il pallino del gioco, mettendo in ghiaccio il risultato.

Il goal del 5-2 arriva al 36’50” con Gallotta; quello del 6-2 è messo a segno da Maffè al 42’47”.

Nel finale allungo decisivo dei gialloverdi con le segnature di Tarchetti al 45’30” e al 46’34”.

Score finale che premia l’Amatori, sempre più leader della classifica, a punteggio pieno.

I gialloverdi dopo 4 giornate guidano la graduatoria con 2 punti di vantaggio su Agrate.

Da annotare, oltre alle prove positive di tutti i giocatori impiegati da coach Andrea Ortogni, l’esordio assoluto in serie B di Simone Vercellotti, classe 2007.

Un giovanissimo che è nato con la casacca dell’Amatori cucita addosso, iniziando a indossare i pattini nel 2015. Soddisfazione per la società e per il giocatore.

Prossimo impegno per l’Amatori martedì 14 febbraio alle 21 quando al Pala Pregnolato ospiterà l’Azzurra Novara.

Foto Andrea Giorgio

Engas Vercelli – Amatori Vercelli: 2-8 (1-4; 1-4)

Engas Vercelli: Pasciullo (P), Calaiò (P), Fornaro, Marras, Pozzato, Martelli, Francazio, Collati, Bosio. Allenatore: Parasuco

Amatori Vercelli: Errico (P), Tarsia, Cremaschi, Gallotta, Ortiz, Maffè, Vercellotti, Bernabè, Tarchetti, Chiavaro (P). Allenatore: Ortogni

Arbitro: Grasso

Marcatori: 3’21” Pozzato (E); 18’21” Ortiz (A); 20’20” Cremaschi (A); 21’00” – 23’59” (TD) Ortiz (A); 30’46” Collalti (E); 36’50” Gallotta (A); 42’47” Maffè (A); 45’30” (TD) – 46’34” Tarchetti (A)

Falli di squadra: Engas Vercelli – 8; Amatori Vercelli – 10

Tiri diretti: Engas Vercelli – 1 (0); Amatori Vercelli – 2 (2)

Espulsioni temporanee: Pasciullo, Fornaro e Francazio (E)

Redazione di Vercelli

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La Sanremese con 52 punti occupa la seconda posizione in classifica, inseguendo il Sestri Levante a meno 5.

I liguri sono la squadra che ha perso meno (2 partite), vantano il miglior attacco (44 gol segnati) e la quarta miglior difesa (21 reti incassate).

La squadra arriva da 5 vittorie di fila e non subisce gol da 7 turni.

Il modulo di gioco è il 4-3-3.

In porta c’è il classe 2004, scuola Benevento, Clemente Tartaro.

In difesa spazio a: Simone Bregliano (1989, ex Argentina), Vladimir Mikhaylovskiy (1989, ex Gozzano, 1 gol in campionato), Lorenzo Bechini (2001, ex Real Forte, 1 rete) e Youssef Nouri (2001, ex Casale).

In mediana si schierano: Alfred Owusu (2004, scuola Bologna), Simone Giacchino (2003, ex Piacenza) e Roberto Maglione (2002, scuola Genoa, 2 gol).

Il tridente è formato da: Alessaio Rizzo (1998, ex Borgosesia, 5 reti), Sebastiano Aperi (1992, ex Vado, 10 gol) e Giorgio Gagliardi (1994, ex Vado, 7 reti).

 

Redazione di Vercelli

 

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Pro Vercelli 0

Pro Patria 2

Marcatori: 38’ pt Pitou, 31’ st Piu

Pro Vercelli (4-1-4-1): Rizzo M.; Clemente (14’ st Iezzi), Cristini, Rizzo N., Anastasio (14’ st Arrighini); Emmanuello (1’ st Laribi); Vergara (1’ st′ Guindo), Saco, Corradini, Iotti; Comi. A disp.: Valentini, Lancellotti, Gatto, Gheza, Febbrasio, Macanthony. All.: Paci.

Pro Patria (3-5-2): Del Favero; Sportelli, Saporetti, Molinari; Perotti (30’ pt Ndrecka), Stanzani (16ì st Piu), Bertoni (25’ st Brignoli), Ferri, Vezzoni; Castelli (16’ st Vaghi), Pitou (25’ st Gavioli). A disp.: Mangano, Fietta, Citterio, Piran, Lombardoni, Cassano, Zanaboni. All.: Vargas.

Arbitro: Rinaldi di Bassano del Grappa

Guardalinee: Fumarulo di Barletta e Fracchiolla di Bari

Quarto uomo: Dasso di Genova.

Ammoniti: Perotti (PP), Castelli (PP), Vergara (PV), Molinari (PP), Comi (PV), Cristini (PV), Arrighini (PV), Del Favero (PP), Corradini (PV)

Recupero: 1’ pt – 4’ st

Dopo la gioia del derby vinto arriva la sconfitta interna contro la Pro Patria.

La partita ha visto le due squadre studiarsi e giocare in equilibrio per una buona parte del primo tempo.

La gara si sblocca nel primo tempo con il gol di Pitou che porta in vantaggio gli ospiti mentre il gol vittoria è realizzato da Piu nel secondo tempo.

Dopo il fischio dell’arbitro, il gioco da ambo le parti è di studio dell’avversario e sono poche le azioni da segnalare.

Le squadre cercano il momento opportuno per superarsi.

Al 34’ ci prova la Pro Vercelli con Anastasio che non inquadra la porta.

Il vantaggio per la Pro Patria arriva al 38’ su errore difensivo dei padroni di casa: Pitou si invola verso la porta e insacca sull’uscita di Rizzo.

I leoni non ci stanno e provano a reagire.

Comi al 41’ colpisce di testa ma la palla esce sul fondo.

Le squadre vanno al riposo con gli ospiti in vantaggio.

Nella ripresa al 4’ su corner Anastasio colpisce di testa la palla che termina alta sopra la traversa.

Passano 5 minuti e risponde la Pro Patria con Castelli ma Rizzo non si fa sorprendere.

Attaccano le bianche casacche: al 20’ Laribi si libera e calcia ma trova pronto Del Favero.

La Pro Patria raddoppia al 31’ con Piu che beffa Rizzo con un tiro imparabile.

Non impensieriscono il portiere avversario i tentativi di Comi e Laribi.

Ancora protagonista Del Favero al 42’ con una grande parata sul colpo di testa di Iotti.

Dopo non ci sono altre emozioni e la gara termina con la vittoria della Pro Patria.

 

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Redazione di Vercelli

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(marilisa frison) – Domenica 29 febbraio, IV domenica del tempo ordinario, a Trino è iniziata la prima parte dei grandi festeggiamenti per la ricorrenza della dipartita del grande Alfiere dei giovani.

In chiesa parrocchiale si respirava aria di gioia, i banchi alla destra dell’altare erano occupati dalla Bella Castellana Emiliana Gallone, dal Capitano Ceccolo Broglia Marco Moret, dalla figlia Aurora e da tutta la Corte, accompagnati dal Presidente Davide Ciceri, mentre le prime file di banchi sulla sinistra erano occupate dai bambini e ragazzi del catechismo con le Catechiste.

Il canto “Padre, maestro e amico”, intonato gioiosamente dalla corale San Bartolomeo, ha aperto la celebrazione delle 10.

Il parroco, don Patrizio Maggioni, in una San Bartolomeo gremita di presenze, ha dato il benvenuto alle “Maschere”, che sono portatrici di buonumore e allegrezza, proprio in un giorno in cui si festeggia la gioia e l’allegria, perché don Bosco è il Santo dei giovani, che portano freschezza, vita, contentezza, felicità e letizia.

Durante l’omelia, il sacerdote ha parlato del Vangelo dei campioni, ma anche della gioia perché il Signore ci vuole contenti e ha esordito: “proprio don Bosco, girando nei vari oratori capiva se tutto andava bene guardando il volto dei propri ragazzi, se vi vedeva gioia significava che tutto procedeva bene, se non vi era gioia c’erano sicuramente dei problemi. Quindi, per il Santo era importantissima la gioia perché da buon sacerdote sa che il Signore ci vuole felici e contenti. Una fede forte dà gioia dà contentezza, se con il nostro vivere portiamo tristezza, la nostra vita è da rivedere”.

 

Ha inoltre fatto riferimenti a Madre Teresa di Calcutta, ai nostri tre Beati trinesi per poi passare a spiegare la bellezza delle Beatitudini.

In bellavista innanzi all’altare i panini con l’effige di don Bosco, che dopo la Benedizione, al termine della Santa messa, sono stati distribuiti all’assemblea dalla Castellana e dal Capitano.

La foto di gruppo con le maschere, il parroco e i ragazzi ha suggellato il momento, dopodiché i personaggi storici al suono di tamburo si sono recati presso palazzo Paleologo a ritirare le chiavi della città dalle mani del Sindaco, Daniele Pane.

Mentre anche gli ex allievi Salesiani, alle 11, presso la chiesa Sacro Cuore di Trino festeggiavano don Bosco e per l’occasione è tornato a celebrare l’ex parroco sdb don Gianni Rigo, che con grande verve ha portato sull’altare l’importanza dei giovani e l’importanza che Papa Francesco dà ai giovani, che sono il futuro dell’umanità. (In allegato video con l’omelia di don Rigo, oltre al video con la celebrazione di don Maggioni).

Gli ex allievi Salesiani con don Rigo e i sacerdoti trinesi hanno proseguito la festa in oratorio con un eccellente pranzo.

La festa continuerà proprio nella data a lui dedicata, martedì 31 gennaio, un pullman nel pomeriggio partirà da Trino, alla volta di Valdocco, per assistere alla Santa messa delle 18,30, nella Basilica di Maria Ausiliatrice.

A Trino dopo 150 di convivenza con i Salesiani, si sente ancora forte il loro carisma e domenica 5 febbraio, dopo la Santa messa delle 10, gli animatori con il parroco, hanno organizzato una grande parata con la statua di don Bosco dalla parrocchiale all’oratorio Sacro Cuore, a cui sono invitato tutti i ragazzi con i loro genitori.

Non mancheranno sbandieratori, saltimbanchi, giocolieri, acrobati e nastri. Giunti sul luogo, ci sarà uno spettacolo degli animatori, alle 12,30 pranzo condiviso (Primo: pasta al costo di 2 euro, secondo: ognuno porta qualcosa e si condivide), alle 14 grandi giochi e si concluderà la festa con la merenda delle 16,30.

E’ possibile iscriversi on line cliccando su questo link.

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Ero come molti convinto – ha dichiarato il segretario regionale del PRC-SE del Piemonte e VdA Alberto Deambrogio – che con l’inizio del nuovo anno sarebbe finalmente arrivata, alla fine dell’iter stabilito, la pubblicazione della CNAI (Carta Nazionale delle Aree Idonee) per l’individuazione del sito dove costruire il deposito nazionale per le scorie nucleari che, ricordo, stanno per la maggior parte in Piemonte stoccate in un luogo pericolosissimo”.

La doccia fredda è arrivata invece qualche giorno fa dal Ministro dell’Ambiente Pichetto, che essendo piemontese dovrebbe sapere bene in che stato problematico versano gli esiti di un nucleare che egli vorrebbe invece rilanciare.

Ancora una volta un rinvio, che sarebbe dovuto alla necessità di integrare alcune informazioni da parte di Sogin (la società che si occupa del decommissioning nucleare).

Naturalmente piazzare il deposito nel sito meno inidoneo possibile non sarà cosa facile, ma avere dei dati da poter confrontare scientificamente e razionalmente è decisivo.

A quando una risposta?

Pichetto dice il prima possibile, ma è del tutto evidente che anche lui sta dimostrando tutta la sua debolezza di fronte a questi problemi.

Il fatto poi che non si arrivi a un deposito nazionale in tempi brevi ci mette in serissima difficoltà con i Paesi che ospitano temporaneamente una parte consistente delle nostre scorie nucleari.

Può darsi che alla fine si convincano a tenerle per altro tempo, ma è del tutto evidente che si tratterà di una scelta molto onerosa, con sicure ricadute fiscali negative per la nostra cittadinanza.

Il nuclearista Pichetto – ha concluso Deambrogiodovrebbe meditare su quanto sia facile a parole rilanciare l’atomo e quanto invece sia complicato gestirlo nei fatti. A Saluggia siamo all’inquietante seconda crisi (dopo quella del 2011) dell’iter di cementificazione delle scorie allo stato liquido (CEMEX). Ora si passerà a una nuova ennesima selezione di soggetti realizzatori: uno scandalo infinito, un pericolo permanente. Pichetto fa parte di un governo che fa accordi per continuare sulla strada del fossile, condannando migliaia di migranti alle angherie nei lager libici. Lui propaganda magnifiche sorti nucleari, ma ai cittadini Piemontesi e italiani deve risposte certe sugli esiti del passato che non è in grado di dare”.

Redazione di Vercelli

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Il percorso PCTO (Competenze Trasversali e per l’Orientamento, nome con il quale dal 2018 sono stati denominati i percorsi di alternanza scuola–lavoro) dal titolo “Hortus Sanitatis”, nato dalla collaborazione tra il Museo Leone e il Liceo Scientifico Edoardo Agnelli di Torino, è stato premiato presso la Camera di Commercio di Torino come miglior progetto a livello regionale.

La sua originalità e la sua interdisciplinarità lo hanno portato alla vittoria della quinta edizione del concorso “Storie di alternanza”.

Un importante riconoscimento, quindi, per il museo vercellese anche al di fuori dei confini della provincia.

I ragazzi della 5LA del Liceo Scientifico tradizionale diplomatisi lo scorso anno, tra ottobre 2020 e maggio 2021, in un percorso che aveva coinvolto gli insegnanti di latino e scienze Alessandro Antonioli e Matteo Negro, affiancati da Federica Bertoni e Riccardo Rossi del Museo Leone, avevano analizzato e studiato l’Hortus Sanitatis un bestiario medievale del 1538 ospitato nella ricca biblioteca antica del Museo Leone.

Erano state individuate, all’interno del prezioso volume, undici creature fantastiche, assegnate poi agli studenti che lavorando a coppie avevano trascritto il testo latino e lo avevano tradotto in italiano.

A quel punto era stata eseguita un’analisi criptozoologica per capire quali animali della realtà avessero ispirato quelli della fantasia.

Tutto il lavoro era poi confluito nella realizzazione di pannelli esposti in una mostra dal titolo “Hortus Sanitatis. Draghi, basilischi e chimere: dai mostri della fantasia agli animali della realtà”, tenutasi al Museo Leone nel novembre 2021.

Innegabile la grande soddisfazione del Museo Leone per un successo che ha coinvolto tutto il suo staff, dalla biblioteca alla didattica. Anche il Presidente Gianni Mentigazzi e il Conservatore Luca Brusotto hanno sottolineato come il premio sia un ulteriore riconoscimento per un impegno, a fianco del mondo della scuola, che prosegue ormai da anni e fa del Museo Leone un punto di riferimento non solo per il territorio vercellese, come dimostrato dal risultato di questa collaborazione.

Da anni, infatti, il Museo di via Verdi opera nell’abito dell’alternanza scuola-lavoro con progetti che coinvolgono istituti scolastici di tutto il Piemonte e costituisce una destinazione ambita da molte scuole e famiglie per lo svolgimento di questi percorsi.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Momento difficile in casa Casale che dopo i problemi societari si ritrova a giocare con quella che di fatto è una Juniores.

La squadra ha raccolto 1 solo punto nelle ultime 9 partite; la vittoria manca dal 20 novembre, quando in casa i nerostellati sconfissero 1 a 0 il Bra.

Nello specifico l’ultimo successo esterno è datato 16 ottobre a Gozzano.

Sono stati raccolti 22 punti (5 vittorie, 7 pareggi e 11 sconfitte).

Capitolo gol: quelli segnati sono stati 22 (secondo attacco meno prolifico del girone) e 40 quelli subiti (seconda difesa più battuta).

Il modulo di gioco è il 4-5-1.

In porta c’è il classe 2002 ex Borgaro Francesco Dosio.

La difesa è composta da prodotti del vivaio, i 2005: Nelson Kemayou, Nicolò Cipollone, Amedeo Zoboli e Francesco Perdicaro.

A completare il pacchetto arretrato c’è il classe 2003 Giovanni Vicini.

A centro campo le fasce sono affidare a Luca Mazzucco (2004, cresciuto nell’Alessandria) e a Lorenzo Lanza (2002, ex Pastor Frigo).

Al centro spazio al prodotto del vivaio casalingo Nicolas Sanna (2005) e ad Alberto Petrarca (2000, ex Benarzole).

Giovanni Daidola (2000, ex LG Trino) è il punto di riferimento offensivo.

 

Redazione di Vercelli

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Il filmato del “canide” che si aggirava velocemente nel centro di Varallo Sesia, in Via Brigate Garibaldi, intorno alle 22 del 19 gennaio scorso, ha attirato l’attenzione di media e social.

Dalla verifica del breve filmato di 4 secondi da parte degli esperti del progetto Life Wolfalps Eu, non esistono i presupposti per classificare con certezza la specie dell’animale avvistato (cane o lupo).

L’animale è stato ripreso con un cellulare e data la scarsa qualità del video non è possibile identificarlo in modo certo come un lupo ed escludere che si tratti di un esemplare di “cane lupo cecoslovacco”, che risulta molto simile a un lupo selvatico.

In effetti circola sui social la notizia che un cane lupo cecoslovacco sia scappato al padrone proprio nella zona e nel periodo dell’avvistamento.

Gli avvistamenti di lupo documentati con video e foto rappresentano una fonte di informazione importante per il monitoraggio del lupo, ma è necessario che siano rispettati una serie di criteri, tra questi una accurata identificazione dell’animale attraverso il riconoscimento di tratti somatici peculiari del lupo, come indicato da ISPRA nelle “Linee guida e protocolli per il monitoraggio nazionale del lupo in Italia”, a cui anche il Progetto Life Wolfalps Eu si attiene.

Anche i video di buona qualità ripresi da cittadini e poi postati sui social in cui è possibile identificare il lupo sono segnalazioni utili, previa la verifica della localizzazione attraverso apposito sopralluogo effettuato dagli operatori esperti, specializzati nel monitoraggio del lupo e facenti parte del Network Lupo Piemonte.

A tal proposito risulta necessaria la collaborazione dei cittadini affinché siano segnalate   eventuali altre osservazioni della presenza di canidi che per aspetto possano essere assimilati a lupi all’interno di centri abitati.

Per quanto riguarda la sicurezza è bene puntualizzare che i lupi rifuggono la presenza dell’uomo e, secondo recenti analisi non risultano attacchi agli umani in Italia.

Anche a livello mondiale gli attacchi sono estremamente rari e riconducibili a animali rabidi (problema non presente nel nostro territorio) o fortemente condizionati dalle persone.

A questo proposito si raccomanda ai cittadini di non lasciare fonti di cibo disponibili al lupo e alla fauna in genere, perché potrebbero costituire un attrattivo e favorire l’ingresso e la permanenza di questi animali all’interno del centro abitato.

In assenza di attrattivi, non sussistono motivazioni per questi animali nel frequentare zone urbanizzate.

I lupi sono infatti molto elusivi e rifuggono qualsiasi contatto e interazione con le persone.

In inverno la frequentazione di zone abitate può essere più frequente perché la copertura nevosa spinge le prede selvatiche del lupo a scendere di quota, dove il manto nevoso è meno cospicuo, ed è più facile spostarsi e cercare cibo.

Per ulteriori informazioni è possibile visionare documenti e informazioni sul sito del progetto LIFE WOLFALPS EU: https://www.lifewolfalps.eu

 

Redazione di Vercelli

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Vercelli Città

Molière, ultimo atto.

Il capolavoro del grande commediografo francese del XVII Secolo è anche il suo canto del cigno: morirà poche ore dopo la rappresentazione della commedia, in cui egli stesso impersona il protagonista.

Era il 17 febbraio 1673 e l’appuntamento vercellese (Teatro Civico, ore 21, mercoledì1 febbraio, spettacolo in abbonamento nella Stagione 2022 – 2023) giunge, dunque, quasi a commemorare i 350 dalla morte dell’Autore.

Ma ecco qualche informazione su questa interpretazione offerta da Piemonte dal Vivo.

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IL MALATO IMMAGINARIO

con Emilio Solfrizzi
e con Lisa GalantiniAntonella PiccoloSergio Basile, Viviana AltieriCristiano DessìCecilia D’amicoLuca MassaroRosario Coppolino
adattamento e regia Guglielmo Ferro
costumi Santuzza Cali’
scenografie Fabiana Di Marco
musiche Massimiliano Pace

“Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per sé stesso quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Moliere viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo, Moliere, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui”.
Guglielmo Ferro

BIGLIETTI

BIGLIETTI SINGOLI SPETTACOLI
Furore, Inferno, La vita davanti a sé, Cyrano De Bergerac, Le mie canzoni altrui, Il malato immaginario, Otello, Azul, La corsa dietro il vento, The Funeral Home, La fabbrica dei sogni

Poltronissima intero € 25 – ridotto € 23
Poltrona intero € 20 – ridotto € 18
Poltroncina intero € 15 – ridotto € 13
Palchi poltrona € 20 – sgabelli € 18
Galleria intero € 10 – ridotto € 8

I POSTI IN GALLERIA SARANNO MESSI IN VENDITA SOLO PREVIO ESAURIMENTO DELLE ALTRE ZONE.

RIDUZIONI per BIGLIETTI SINGOLI
Le riduzioni per i singoli biglietti saranno valide per: abbonati alla stagione 2022/2023, under 25, over 65, universitari, insegnanti, possessori Abbonamento Musei, Tesserati FAI, Abbonati alle stagioni a cura della Fondazione Piemonte dal Vivo, dipendenti del Comune di Vercelli, dipendenti della Regione Piemonte.
Tutte le riduzioni valgono su presentazione della tessera e fino a esaurimento dei posti disponibili.

Tutti gli abbonamenti e i biglietti singoli saranno disponibili anche on line e nei punti vendita consultabili sul sito www.vivaticket.it contestualmente alle date di inizio vendita della biglietteria. In prevendita e on line sarà applicato un diritto di maggiorazione sui biglietti.

BIGLIETTERIA SERALE
In teatro a partire da un’ora prima dell’inizio delle recite.

Per ulteriori informazioni:
Biglietteria Teatro Civico
Via Monte di Pietà, 15, Vercelli – tel. 0161255544

 

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