VercelliOggi
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“Se noi non diamo spazio alla vecchia natura che c’era, noi non avremo mai una nuova natura”.

Dal minuto 5 del video che fu messo a repertorio un po’ di tempo fa, quando l’architetto Andreas Kipar illustrò la filosofia del progetto Viale Garibaldi, si può forse trarre qualche spunto idoneo a spiegare l’oggi e il perché.

Il primo colpo di martello pneumatico fu dato (peraltro, dal lato opposto a quello in cui si iniziarono effettivamente i lavori) seguendo questa linea guida.

Con grande garbo, fu altresì spiegato – in termini che anche noi potessimo comprenderloil sottoprogetto consistente nel guarnire la piazza della Stazione ferroviaria di Vercelli con 21 piante di melograno: la mangiate la melagrana?! Si’?!

Ecco, così, dicendoal modo di un Leonardo da Vinci all’indirizzo di certi suoi contemporanei – che il melograno fosse “cosa mangitiva” magari, forse  (al minuti 6.27 del video) l’arkystar credeva di rendere l’idea di una rarefatta simbologia, tra l’uno e il molteplice, accessibile anche a certo volgo che guardava con qualche perplessità a quell’operazione urbanistica fino ad allora sulla carta, in procinto di prendere forma.

Oggi c’è molto di realizzato in Viale Garibaldi e – ad apparente conforto delle tesi di Kipar – si può toccare con mano come una essenza erbacea tra le più onuste di memorie sia lì a dire che la vecchia natura della società agrorurale vercellese si sia trasferita dalla risaia all’antica “Lea”, veicolando con sé un caleidoscopio di significati simbolici idonei ad illustrare la definitiva rottura del pur labile diaframma che a Vercelli ha sempre separato la città dalla campagna.

C’è, dunque, un “prima” del piano Kipar ed un “dopo” il piano Kipar.

Dopo il piano Kipar ha fatto la propria comparsa anche in Viale Garibaldi il Giavone (nome scientifico: Echinochloa  – o Panicum – crus-galli).

In quest’altro video ascoltiamo cosa ne dica un Agronomo esperto.

Nel caso si volesse procedere al diserbo – ma non è detto: le piante infestanti potrebbero anche stare lì, per scelta, come testimonial di iridescenze culturali meritevoli di essere sottratte all’oblio – non resterebbe che quello meccanico, cioè manuale.

Un remake di “Riso amaro”, con l’intervento delle mondine, che renderebbe il Viale una sorta di incubatore, verso un richiamo in vita (alla stregua di ciò che si spera possibile con il Dna dei Mammuth) di storie perdute.

Mutatis mutandis, potremmo vedere tornare a Vercelli e non già su vagoni di terza classe, ma su eleganti navette da otto posti, le mondariso: forse, come allora, giovani provenienti dal Triveneto o dall’Emilia Romagna.

Lavorerebbero senza trovarsi con l’acqua alle caviglie, nè dovendo attendere, per dissetarsi, l’arrivo del barlitè; anzi, non mancherebbe loro l’occasione per concedersi qualche meritata pausa per una bibita, in qualche dehors che resiste.

Posted in Trippa per i gatti

(marilisa frison) – Nel cuore dell’estate, sabato 10 agosto, in una notte che rappresenta un momento in cui scienza e tradizione si fondono, creando un’esperienza unica e affascinante, la Confraternita di San Lorenzo, a Trino, ha festeggiato il suo Santo Patrono, Lorenzo Martire.

Mentre gli astronomi si deliziano nello spiegare l’origine delle meteore, il popolo continua a tramandare storie e leggende che aggiungono magia e mistero a questo evento.

L’associazione delle Perseidi con San Lorenzo risale a tempi antichi.

San Lorenzo, un diacono della Chiesa cristiana, fu martirizzato a Roma il 10 agosto 258 d.C. durante le persecuzioni ordinate dall’imperatore Valeriano.

Secondo la tradizione, fu arso vivo su una graticola per essersi rifiutato di consegnare i beni della Chiesa all’imperatore, dicendogli: “i beni della chiesa sono i poveri”.

La leggenda vuole che le lacrime di San Lorenzo, versate durante il suo martirio, cadano dal cielo ogni anno nella notte della sua commemorazione.

Alle 21, la chiesa di San Lorenzo si è animata, il  Priore Gianni Gennaro, di tutto punto vestito con bastone in pigno apre la processione dei Confratelli con mons. Stefano Bedello e Giancarlo Tione, per prendere posto sull’altare.

Un altare ricco di presenze, e dal pulpito don Stefano ha ringraziato il Sindaco Daniele Pane per la presenza, i Confratelli e i fedeli.

Ha tracciato un breve profilo del Santo di cui ricorre la memoria, che ci ricorda il valore della fede come imprescindibile e che il servizio e la carità sono il cuore della chiesa, la sua opera, la sua missione.

Dopo la toccante omelia, che nonostante il caldo torrido ha colto l’attenzione di tutti, don Bedello prima della benedizione finale, impartita con la reliquia di San Lorenzo, ha benedetto l’uva, che come da tradizione viene offerta ai fedeli, proprio perché intorno al 10 agosto l’uva inizia a prendere colore.

Dopo i ringraziamenti del Priore e l’invito a prendere l’uva, un bellissimo canto al Santo e uno a Maria, hanno chiuso la solenne e partecipata celebrazione.

Posted in Pagine di Fede
Bassa Vercellese, Palestro e Alta Lomellina

Motta de’ Conti cuore pulsante della Bassa Vercellese, ma anche luogo di un’osmosi tra territori, ricca di significati, capace di promuovere relazioni tra Vercellese e Monferrato Casalese, tra questi e la Lomellina.

Ne è stata testimonianza eloquente la presenza, ieri, domenica 30 giugno, in occasione del 165° anniversario del voto a San Giovanni Battista, la presenza dei Sindaci di Villanova Monferrato, Langosco e Confienza.

Osmosi che non è nuova, come dimostra anche l’avvincente storia – leggi qui – del Ponte di Mantie.

E, nel riproporre quell’articolo di archivio, il pensiero non può mancare di correre anche alla cara e sempre viva memoria dell’amico che lo scrisse per i nostri Lettori, Giovanni Barberis.

Il nostro video, insieme alla gallery, offre tanti momenti della bella giornata di domenica, nel corso della quale non sono mancati anche spunti per una riflessione ad ampio raggio su questo momento di unione per tutta la comunità e, anzi, “le” comunità, come abbiamo visto.

Spunti di riflessione che ha proposto il Sindaco, Emanuela Quirci, nel proprio indirizzo di saluto pronunciato presso il monumento ai Caduti mottesi di tutte le guerre.

Anche di questo intervento – ripreso poi in quelli successivi del Consigliere Regionale Carlo Riva Vercellotti e del Consigliere Provinciale Pier Mauro Andorno, in rappresentanza del Presidente Davide Gilardino – il Sindaco ha suggerito una chiave di lettura particolarmente persuasiva di questa ricorrenza.

Da 165 anni Motta dei Conti onora il voto a San Giovanni Battista cui legarono se stessi e la comunità quei giovani soldati mottesi in pericolo sul campo di battaglia di San Martino, proprio il 24 giugno 1859.

Si combatteva la Seconda Guerra di Indipendenza e – come sempre – a combattere, soffrire e morire andavano, allora come oggi, i giovani.

Un gruppo di loro fu protagonista di un evento prodigioso: parve a quei ragazzi, stremati da fatiche e sofferenze, di udire, in lontananza, il suono della campanella che, già allora, tintinnava dalla chiesetta dedicata a San Giovanni.

Un segno che fu interpretato come presagio del ritorno a casa, incolumi.

Da allora, il voto di ricordare ogni anno, con tutto il paese e quelli vicini, San Giovanni Battista.

Proprio questa tradizione, che dice altresì di valori identitari vissuti nella speranza e nell’azione per la pace, la condivisione e la solidarietà, è – lo ricorda il Sindaco – capace di promuovere un senso di appartenenza a sua volta fattore utile a recuperare e promuovere una maggiore e costruttiva coesione sociale, ritrovando l’impegno alla ricerca del bene comune.

Ma ora lasciamo che parlino le immagini e, nel video, i protagonisti, accompagnati, nel corso della processione, dalla banda musicale di Occimiano, sempre unanimemente apprezzata.

Posted in Pagine di Fede, Società e Costume
Provincia di Vercelli

Si è svolta questa mattina, 5 giugno, presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Vercelli, la tradizionale cerimonia della “Festa dell’Arma”, alla presenza delle massime autorità cittadine e provinciali, dei gonfaloni della Provincia e dei Comuni insigniti di medaglie al valore e di una rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’arma.

L’evento è stato preceduto dalla posa di una corona al monumento ai Caduti dell’Arma, tra i quali l’Appuntato Salvatore Vinci, eroicamente caduto in provincia di Vercelli nel 1989.

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Vercelli, Colonnello Emanuele Caminada, ha tenuto un’allocuzione in cui ha evidenziato le attività salienti che hanno caratterizzato l’operato dell’Arma negli ultimi 12 mesi .

Riproponiamo integralmente l’allocuzione del Colonnello Caminada sia in calce a queste note, sia nel video che completa il servizio, insieme alla gallery fotografica.

E’ seguita la consegna di elogi a militari di vari Reparti della Provincia, distintisi per operazioni di servizio nel corso dell’ultimo anno. 

***

210° ANNUALE DELLA FONDAZIONE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
INTERVENTO DEL COMANDANTE PROVINCIALE

***

UFFICIALI, SOTTUFFICIALI, APPUNTATI, CARABINIERI
E’ PER NOI MOTIVO DI ORGOGLIO CHE LE MASSIME AUTORITÀ RELIGIOSE, CIVILI E
MILITARI, NONCHE’ ESPONENTI DEL MONDO DELL’ECONOMIA DEL LAVORO E DELLA
CULTURA, DI QUESTA NOBILE E LABORIOSA PROVINCIA, CI ABBIANO ONORATO CON LA
LORO PRESENZA NEL GIORNO CELEBRATIVO DELLA FESTA DELL’ARMA. UNA PRESENZA
TANTO PIÙ AMBITA E SIGNIFICATIVA, QUANTO PIÙ SCARNA ED AUSTERA VUOL ESSERE
LA CERIMONIA; UNA PRESENZA PER LA QUALE ESPRIMIAMO GRATITUDINE E
L’ASSICURAZIONE CHE, ANCHE DALLA LORO ADESIONE, SAPREMO TRARRE LA FORZA
PER IL NOSTRO PROCEDERE.
MI SIA CONSENTITO INNANZITUTTO RIVOLGERE UN DEFERENTE RINGRAZIAMENTO A
SUA ECCELLENZA IL PREFETTO DOTT LUCIO PARENTE, OLTRE CHE PER LA PRESENZA QUI
OGGI, PER LA COSTANTE VICINANZA E LO STRAORDINARIO EQUILIBRIO NELL’AZIONE DI
GUIDA E INDIRIZZO CHE PONE IN ESSERE PER GARANTIRE L’ORDINE E LA SICUREZZA IN
PIENA SINERGIA CON TUTTE LE FORZE DI POLIZIA CON CUI CONDIVIDIAMO
COSTANTEMENTE, IN UN CLIMA DI FRATERNA AMICIZIA, IL COMUNE E DIFFICILE, MA
NOBILISSIMO OBIETTIVO DI GARANTIRE SICUREZZA E TRANQUILLITÀ’ ALL’INTERA
COLLETTIVITÀ DELLA PROVINCIA.
RINGRAZIO E SALUTO I NUMEROSI SINDACI INTERVENUTI, LA VOSTRA PRESENZA
TESTIMONIA, ANCORA UNA VOLTA, IL LEGAME INSCINDIBILE DELLE STAZIONI
CARABINIERI CON IL TERRITORIO. A VOI CHIEDO, NELLA CONSAPEVOLEZZA DELLE
RISTRETTEZZE ECONOMICHE CHE GRAVANO SUI BILANCI, UNA MAGGIORE
DETERMINAZIONE NELL’ACCOGLIERE LE ISTANZE PER L’ADEGUAMENTO STRUTTURALE
DEGLI IMMOBILI DI VOSTRA PROPRIETÀ ADIBITI A CASERME.
RIVOLGO INFINE UN CARO SALUTO ALLE SEZIONI DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CARABINIERI IN CONGEDO E ALLE ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E D’ARMA QUI
CONVENUTE, CHE CI RICORDANO CHE SIAMO UNA NAZIONE E UNA DEMOCRAZIA,
GRAZIE AI SACRIFICI DI CHI CI HA PRECEDUTO.
OGGI CELEBRIAMO IL 210° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DEI CARABINIERI, NEL
GIORNO IN CUI, NEL 1920, FU CONCESSA LA PRIMA MEDAGLIA D’ORO AL VALOR
MILITARE ALLA BANDIERA DELL’ARMA PER L’EROICO CONTRIBUTO DEI CARABINIERI NEL
PRIMO CONFLITTO MONDIALE.
L’ARMA DEI CARABINIERI OGGI È UN’ISTITUZIONE MILITARE MODERNA CHE CONIUGA
INNOVAZIONE TECNOLOGICA APPLICATA AL CONTROLLO DEL TERRITORIO E ALLE
INVESTIGAZIONI, CON VALORI TRADIZIONALI DELL’ETICA MILITARE SU CUI SI FONDA
L’ESSERE CARABINIERE. TRA TALI VALORI DESIDERO SOTTOLINEARNE IN PARTICOLARE
DUE:
LA DEDIZIONE QUOTIDIANA AL SERVIZIO DEI CITTADINI OVVERO ANTEPORRE IL
BENESSERE DEGLI ALTRI AL PROPRIO PER PRIVILEGIARE I BISOGNI DELLA COMUNITÀ E
L’UMILTÀ, SPESSO TRASCURATA, MA CRUCIALE ANCHE NELLE ORGANIZZAZIONI
MILITARI. È, IN SOSTANZA, IL RICONOSCIMENTO CHE NESSUN INDIVIDUO O
ISTITUZIONE È INFALLIBILE. L’UMILTÀ GENERA UNA CULTURA DI APPRENDIMENTO E
MIGLIORAMENTO CONTINUI. INCORAGGIA LA COLLABORAZIONE, L’APERTURA A
NUOVE IDEE E LA CAPACITÀ DI AMMETTERE GLI ERRORI. ATTRAVERSO IL RICORSO
ALL’UMILTÀ SI CREA UN AMBIENTE CHE FAVORISCE LA CRESCITA CONTINUA MA ANCHE
LA CAPACITÀ DI ADATTARSI E, QUINDI FORNIRE RISPOSTE SEMPRE PIÙ ADERENTI ALLE
ESIGENZE DEI CITTADINI. COME CITAVA CICERONE “ESSERE PIÙ CHE SEMBRARE”, OGGI
PIÙ DI IERI, RISULTA ESSERE DI GRANDE ATTUALITÀ IN QUANTO, A FRONTE DI
TENTAZIONI DI UNA FACILE MA FUGACE VISIBILITÀ, OCCORRE PROMUOVERE UNA
CULTURA DELL’ESSERE CHE PREVALGA SULL’APPARIRE, PRIVILEGIARE LA SOSTANZA
SULL’ESTERIORITÀ, IL RIFIUTO DI GESTI VUOTI PER CONCENTRARSI SU AZIONI TANGIBILI,
RIMANENDO FEDELI AI NOSTRI PRINCIPI. UNA CULTURA DELL’ESSERE È BASATA SU
INTEGRITÀ, AFFIDABILITÀ, LEALTÀ E SENSO DI RESPONSABILITÀ, REQUISITI CHE DEVONO
CONTRADDISTINGUERE OGNI CARABINIERE.
PARTENDO DA QUESTO INSIEME DI VALORI E DI COMPETENZE, PER RENDERE
CONCRETAMENTE L’IDEA DELL’IMPEGNO DELL’ARMA SUL TERRITORIO, DESIDERO
RICHIAMARE SINTETICAMENTE ALCUNI DATI, IN ORDINE ALL’ATTIVITA’ DI CONTRASTO
E PREVENZIONE POSTA IN ESSERE NELL’ULTIMO ANNO:
OLTRE N. MILA SONO STATI I SERVIZI PREVENTIVI SVOLTI;
1000 LE RICHIESTE DI “PRONTO INTERVENTO” PERVENUTE TRAMITE IL NUMERO UNICO
DI EMERGENZA 112 A CUI E’ STATA GARANTITA UNA RISPOSTA; −
I CARABINIERI, INOLTRE, HA PROCEDUTO PER CIRCA IL73% DEL TOTALE DEI DELITTI
DENUNCIATI NELLA PROVINCIA SCOPRENDONE IN MEDIA 1 SU 3 ; −
UN FOCUS FONDAMENTALE PER NOI È STATO, ANCHE QUEST’ANNO, IL CONTRASTO
ALLA VIOLENZA DI GENERE PERCHÉ ABBIAMO IL DOVERE DI RASSICURARE I CITTADINI
CONTRO LE GRANDI MINACCE MA ANCHE CONTRO QUELLE DELLA PORTA ACCANTO E
QUELLE PIÙ INSIDIOSE TRA LE MURA DOMESTICHE. NEGLI ULTIMI DODICI MESI SONO
STATI SOTTOPOSTI A PROVVEDIMENTI GIUDIZIARI OLTRE 90 SOGGETTI; N. DONNE
INDIRIZZATE AI CENTRI ANTIVIOLENZA, N. AMMONIMENTI EMESSI DAL QUESTORE
NOTIFICATI; N. ALLONTANAMENTI DALLA CASA FAMILIARE, N. DIVIETI DI
AVVICINAMENTO E N. DIVIETI DI DIMORA ESEGUITI.
UN RISULTATO CHE È TANGIBILE, GRAZIE ANCHE ALLA PREZIOSA OPERA DI
COORDINAMENTO SVOLTA DAL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DOTT. PIERLUIGI
PIANTA. AI PROCURATORI DELLA REPUBBLICA, QUI PRESENTI, RINNOVO LA
GRATITUDINE PER L’EFFICACE ED EQUILIBRATA OPERA DI INDIRIZZO: NELL’ARMA
TROVERETE SEMPRE COLLABORAZIONE E LEALTÀ. IN TALE CONTESTO NON SI PUÒ NON
MENZIONARE L’ECCEZIONALE VALORE DELLA MAGISTRATURA GIUDICANTE CHE
COORDINATI DA LORO PRESIDENTE DOTT.SSA MICHELA TAMAGNONE, SVOLGE UNA
MERITORIA ED IMPEGNATIVA ATTIVITÀ, RICONOSCIUTA ANCHE A LIVELLO NAZIONALE.
IL COMANDO PROVINCIALE DI VERCELLI È UN’ORGANIZZAZIONE COMPLESSA,
STRUTTURATA PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE QUOTIDIANE DEI CITTADINI
ATTRAVERSO UN DISPOSITIVO CAPILLARE COSTITUITO DA 21 COMANDI STAZIONI,
COSTANTE PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE PERSONE NON SOLO PER GLI ASPETTI
STRETTAMENTE CONNESSI ALLA SICUREZZA MA ANCHE QUALI LUOGHI DI ASCOLTO,
ACCOGLIENZA, ASSISTENZA E RASSICURAZIONE SOCIALE. A TALE SPINA DORSALE SI
AFFIANCA UN ARTICOLAZIONE DI REPARTI SPECIALI CHE OPERANO IN PIENA SINTONIA
CON QUELLI TERRITORIALI PER TUTELARE I PRINCIPALI INTERESSI COLLETTIVI. TRA
QUESTI SICURAMENTE VI È LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA BIODIVERSITA’. IN TALE
SETTORE L’ARMA, QUALE PRIMA FORZA DI POLIZIA AMBIENTALE EUROPEA, AVENDO
EREDITATO DAL 2017 LE COMPETENZE DEL CORPO FORESTALE, È IN PRIMA LINEA.
SIAMO CONSAPEVOLI CHE DA SOLI NON POSSIAMO FORNIRE SOLUZIONI A UNA
TEMATICA TANTO COMPLESSA, MA SIAMO DETERMINATI A SVOLGERE LA NOSTRA
PARTE, FACENDO LEVA SULL’ESPERIENZA DEL GRUPPO CARABINIERI FORESTALE, CON I
SUOI 5 NUCLEI E SULL’IMPEGNO INVESTIGATIVO DEL NIPAF.
LA TUTELA DEL LAVORO, CHE VEDE IL COSTANTE IMPEGNO DEL NUCLEO CARABINIERI
ISPETTORATO DEL LAVORO, LA PIÙ ANTICA DELLE SPECIALITÀ DELL’ARMA, DEDICATA AL
CONTRASTO DI OGNI FORMA DI ILLEGALITÀ E SFRUTTAMENTO PRESENTE ANCHE IN
QUESTA VIRTUOSA PROVINCIA.
LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE ATTRAVERSO L’ATTIVITÀ SVOLTA DAL NUCLEO
TPC CHE, PUR AVENDO SEDE A MONZA, OPERA COSTANTEMENTE ANCHE NEL
TERRITORIO VERCELLESE COME DIMOSTRA IL PIÙ RECENTI CASO DI RECUPERO E
RESTITUZIONE DI OPERE TRAFUGATE NEGLI ANNI ’80 A CRAVAGLIANA.
DAL MODELLO ILLUSTRATO EMERGE COME SIA NON SOLO FUNZIONALE MA
NECESSARIO METTERE A SISTEMA LE DIFFERENTI RISORSE E COMPETENZE PER
AFFRONTARE LA COMPLESSITÀ DELLE SFIDE DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA.
CAPACITÀ DI FARE SQUADRA CHE QUI A VERCELLI HO TROVATO SIN DAL MIO ARRIVO,
ORMAI CIRCA 3 ANNI FA, IN TUTTI GLI AMBITI ISTITUZIONALI. ED E’IN QUESTA SOLENNE
OCCASIONE CHE, DESIDERO ESPRIMERE SENTIMENTI DI GRATITUDINE AL QUESTORE
GIUSEPPE MARIANI E AL COMANDANTE PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA COL
CIRO NATALE PER LA COSTANTE E PRODUTTIVA COLLABORAZIONE E SINERGIA
ISTITUZIONALE CHE SI È CREATA E CHE QUOTIDIANAMENTE VIENE PORTATA AVANTI
PER AFFRONTARE OGNI SITUAZIONE E SUPERARE INSIEME QUALSIASI DIFFICOLTÀ.
INFINE VORREI SOTTOLINEARE L’IMPEGNO. DELL’ARMA DI VERCELLI A RAFFORZARE IL
RAPPORTO DI FIDUCIA E VICINANZA ANCHE CON LE GIOVANI GENERAZIONI, AL FINE DI
FORMARE E ACCRESCERE IN LORO IL SENSO DI LEGALITÀ. NELL’ANNO SCOLASTICO CHE
ORMAI VOLGE AL TERMINE, SI SONO TENUTI OLTRE 50 INCONTRI RAGGIUNGENDO
CIRCA 1500 STUDENTI, DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA AL CICLO SECONDARIO DI
SECONDO GRADO. INVESTIRE SUI GIOVANI E CONTRIBUIRE, INSIEME AGLI ALTRI ATTORI
DEL SISTEMA EDUCATIVO, AL RAFFORZAMENTO IN LORO DEI VALORI DI LEGALITÀ E
RISPETTO COSTITUISCE UNA DELLE MISSIONI FONDAMENTALI IN CUI L’ARMA CREDE
FERMAMENTE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI UNA SOCIETÀ SEMPRE PIÙ SICURA.
AVVIANDOMI ALLA CONCLUSIONE, SENTO IL DOVERE DI RIVOLGERE IL MIO PENSIERO
A CHI OGGI NON C’È PIÙ, QUESTA MATTINA NEL DEPORRE LA CORONA AL
MONUMENTO DELL’ARMA DEI CARABINIERI ABBIAMO RICORDATO L’ESTREMO
SACRIFICIO DELL’ APP. SALVATORE VINCI, DECEDUTO IL 27 GENNAIO DEL 1989 NELLE
CAMPAGNE VERCELLESI NONCHE’ QUELLO DEI MARTIRI DI FIESOLE DI CUI QUEST’ANNO
RICORRE L’ 80 ANNIVERSARIO E CHE SONO L’EMBLEMA DI TUTTI QUEI SILENZIOSI EROI
CHE, NELL’ADEMPIMENTO DEL PROPRIO DOVERE SEPPERO RESTARE FEDELI, FINO ALLE
PIÙ ESTREME CONSEGUENZE, A QUELLA CHE RITENEVANO LA LORO MISSIONE PIÙ
ALTA, PROTEGGERE LE COMUNITÀ A LORO AFFIDATE. A QUESTI SILENZIOSI ED EROICI
PROTAGONISTI VA IL NOSTRO PIÙ SENTITO OMAGGIO.

MA ONORARE I CADUTI, SOLO NELLE CERIMONIE NON E’ SUFFICIENTE. LA
PARTECIPAZIONE COMMOSSA DI MOLTI, IN QUEGLI SCARNI MINUTI DI
RACCOGLIMENTO, SUGGELLATI DAL SUONO DEL SILENZIO, DEVE TRASFORMARSI IN
UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA, ONESTA, SOLIDALE.
SOLO CON LE VIRTUOSE AZIONI, OPERATE AD OGNI LIVELLO, POTREMMO VERAMENTE
ONORARE, GIORNO DOPO GIORNO, I CADUTI, FACENDO IL NOSTRO DOVERE, CON
DISCIPLINA E ONORE. CON QUESTI SENTIMENTI DOBBIAMO GUARDARE AVANTI, ALLE
ULTERIORI E PROSSIME SFIDE CHE CI ATTENDONO, NEL CONTRASTO AL MALAFFARE:
PER ADEGUARE SEMPRE LE NOSTRE RISPOSTE; PER INTENSIFICARE I RISULTATI; PER
MIGLIORARE ANCORA DI PIU’ L’EFFICIENZA RINNOVANDO, ALL’UNISONO, IL SECOLARE
IMPEGNO AD ASSOLVERE IL NOSTRO SACRO DOVERE, IN DIFESA DEL BENE CONTRO IL
MALE. ED È PER TUTTO QUESTO CHE CELEBRIAMO IL NOSTRO DUECENTODECIMO
COMPLEANNO, CON CONVINTO ENTUSIASMO. UFFICIALI, MARESCIALLI, BRIGADIERI,
APPUNTATI E CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI VERCELLI A VOI RIVOLGO IL
MIO PIU’ VIVO APPREZZAMENTO E L’INVITO, CHE VI CHIEDO DI SENTIRE COME
PERENTORIO ED INELUDIBILE: OGNI GIORNO, OGGI COME IERI, PONETE SEMPRE LE
ESIGENZE DEL CITTADINO AL CENTRO DEL VOSTRO PENSARE, DEL VOSTRO AGIRE.
INTERAGITE CON DEDIZIONE E CON PIENA CONVINZIONE; SIATE SEMPRE VICINI AI
CITTADINI, PARTECIPI DELLE LORO ESIGENZE, DEI LORO PROBLEMI, CONDIVIDETE IL
SENTIRE COMUNE, ASCOLTATE ANCHE LE PIÙ PICCOLE PROBLEMATICHE, PERCHÉ
ESSERE CARABINIERI SIGNIFICA SAPER CORRISPONDERE ALLE ISTANZE DI SICUREZZA
CON EFFICIENZA, PROFESSIONALITÀ, MA SOPRATTUTTO CON UMILTÀ E DISPONIBILITÀ.
CARABINIERI DELLA PROVINCIA A TUTTI VOI E ALLE VOSTRE FAMIGLIE CHE VI
SOSTENGONO E VI SORREGGONO, AUGURI AFFETTUOSI DI BUON COMPLEANNO.

Posted in Cronaca, Vercelli Oggi

Sabato 1 giugno alle ore 16.30 , nella chiesa di San Lorenzo a Vercelli (corso Libertà 186), sarà presentato,  a cura della Comunità di Sant’Egidio, il libro “Le guarigioni nella Bibbia. Da Giobbe a Gesù” (ed. Morcelliana).

Interverranno mons. Stefano Bedello, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Vercelli, il dott. Oliviero Filiberti, dirigente del reparto di Nefrologia e dialisi dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli,  e la dott.ssa Giovanna Zerlia, responsabile del servizio anziani della Comunità di Sant’Egidio in Piemonte.

Modera Paolo Lizzi, della Comunità di Sant’Egidio.

Il  libro si rivolge a chiunque abbia fatto esperienza della malattia nell’arco della propria esistenza o a chi ne sia stato in qualche modo coinvolto.

Si rivolge, quindi, a tutti.

Presentando le figure di  Giobbe, di San Paolo, soprattutto  l’incontro di Gesù con i malati  (diversi capitoli analizzano gli episodi dei miracoli e delle guarigioni di Gesù intrecciandoli con sguardi sul nostro mondo contemporaneo), gli autori mostrano che la Bibbia è sempre una risposta sapiente e profonda alle domande esistenziali dell’uomo e della donna, quelle sul perché del dolore, della sofferenza e del male.

Porsi questi interrogativi alla luce della sapienza biblica è una preziosa indicazione per essere “prossimo” a chi è malato.

Di più: è una rivelazione, uno sguardo alternativo sulla realtà umana e apre alla fiducia, alla speranza, al futuro.

Gli autori del volume sono:

Maria Cristina Marazzi, medico e docente universitario, autrice di numerosi testi scientifici, ,consulente nell’ambito di diversi progetti nazionali ed internazionali di solidarietà, legati all’impegno della Comunità di Sant’Egidio verso le fasce più deboli della società.

Ambrogio Spreafico ,vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri, biblista e docente di Sacra Scrittura, autore di numerosi commentari biblici sull’Antico Testamento e presidente della Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana.

Francesco Tedeschi, sacerdote e docente di Liturgia e di Teologia Sacramentaria, svolge con la Comunità di Sant’Egidio attività pastorale e di sostegno agli anziani.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo
Bassa Vercellese

Sui social (gruppo Fb Sei di Asigliano Se…) questa edizione della Corsa dei Buoi di Asigliano Vercellese (la numero 588) è già stata definita come “una corsa mai vista”.

Di sicuro molto particolare.

Come il nostro filmato documenta, dapprima un carro percorre tutta la carriera lungo il viale Garibaldi, che costeggia il Cimitero e la chiesetta di San Vittore, solitario ed a passo lento.

E’ uno dei due team che, per ragioni di sicurezza, legate all’agitazione dei bovini, già ben chiara sulla linea di partenza, ha preferito rinunciare.

I ritiri sono dei gruppi “W San Vittore” (Pastore, Galante, Luca Olmo) e “Cascina Varalla” (Andrea e Simone Giordano, Edoardo Massano).

Corsa a due, dunque (come anche, quindici giorni fa, a Caresana).

Partono gli attacchi di “W San Vittore Junior” (Di Manso, Manna, Caroselli) e “Cascina Malfiossa” (Nicolò Olmo, Andrea Busto e Monir Hopou).

Taglia per primo il traguardo “W San Vittore Junior”, ma non si placano le polemiche, nemmeno in fase di premiazione: il gruppo vincente metterà le cose a posto, non ritirando la bandiera, in segno di condivisione con chi non ha potuto partecipare.

Edizione “particolare”, dunque: importa però che il voto a San Vittore sia stato validamente sciolto; saprà il Santo Martire combattente, che ne vide ben altre ai tempi dell’Imperatore Massimino, ascrivere tutto a merito degli asiglianesi, ancora oggi grati per quella liberazione dalla peste ottenuta grazie all’intercessione del Patrono, 588 anni fa.

Posted in Società e Costume

Nel pomeriggio di oggi, sabato 11 maggio dalle 15 alle 19.00 protagonisti nel centro della città di  Borgosesia i “giochi e i mestieri di una volta”.

Con i giochi artigianali in legno si sono cimentati sia gli adulti che i bambini, mentre i mestieri di una volta hanno portato alla conoscenza lavori del passato.

Un pomeriggio all’insegna del divertimento, un’iniziativa che ha coinvolto tante famiglie, bambini e persone di ogni età.

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Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere