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Il mercato automobilistico cinese è ormai in buona parte elettrico. BYD è l’azienda che più di tutte ha spinto le vendite nel 2022, seguita da GM Group, Tesla, Geely Holding e GAC Group. Lo scorso anno, infatti, le immatricolazioni di auto elettriche hanno avuto una crescita dell’87% rispetto al 2021 ed è un dato enorme quello della Cina, ovvero che un’auto su quattro è elettrificata: full-electric o plug-in hybrid. Le stime delle case automobilistiche, sommate a quelle degli investitori, presuppongono il superamento di 8 milioni di unità nel 2023 nel paese più popolato del mondo. La Cina diventa, quindi, rilevante sul mercato elettrico e Geely ha da tempo acquistato Volvo. Quest’ultima, infatti, sta piano piano cambiando e diventando più moderna e sicura,  scopri di più sui ricambi Volvo.

La Cina è sempre più elettrica

In Cina le vendite di veicoli elettrici leggeri (EV), ovvero le autovetture elettriche, sono quasi raddoppiate nel 2022. La crescita è stata dell’87% su base annua, secondo l’ultima ricerca del “Global Passenger Electric Vehicle Model Sales Tracker”, condotta da Counterpoint. La quota di veicoli elettrici a batteria (BEV), ovvero full-electric, nelle vendite totali di veicoli elettrici è diminuita nel 2022, con i veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) che hanno aumentato la loro quota, raggiungendo il 24%. In termini di vendite, la Cina si attesta come secondo mercato in più rapida crescita tra i primi 10 mercati EV del mondo nel 2022. A batterla su questo fronte è un suo storico rivale, il Giappone, grazie a una crescita del 119% su base annua. Nonostante questo, in termini assoluti la Cina ha rappresentato quasi il 59% del volume globale delle vendite di veicoli elettrici.

È tutta concorrenza interna

Il mercato cinese è il più dinamico tra quelli più grandi al mondo e rappresenta il più grande in assoluto. Sono più di 90 i marchi che offrono oltre 300 modelli per tutte le tasche: da alcune microcar che hanno un prezzo di 5mila dollari, fino alle premium, che costano anche 90mila dollari. Interessante notare che le case automobilistiche cinesi controllano l’81% del mercato EV, capeggiate da BYD, Wuling, Chery, Changan e GAC.

La Cina ha anche una vasta gamma di start-up EV, come Nio, Xpeng, Neta, AITO, IM Motors, Zeeker, Aiways e Livan, che stanno ottenendo buoni risultati e stanno dando una forte concorrenza a marchi stranieri affermati.

Tesla battuta. È BYD il top player, tante le start-up

Nonostante una crescita enorme delle vendite a livello globale, Tesla ha registrato un calo di quasi il 5% su base annua della sua quota di mercato cinese. In parte è probabilmente dovuto a un’interruzione nella produzione di due mesi, aprile e maggio 2022, a causa dalla recrudescenza del Covid, ancora rilevante in quella regione. Sebbene la produzione sia ripresa a pieno regime a giugno, Tesla ha dovuto affrontare altre sfide: la disponibilità limitata di alcune componenti, l’aumento dei costi dovuti a una difficoltà nell’approvvigionamento, ma anche la concorrenza delle offerte (convenienti) che provenivano dalle start-up EV. Infine, il mercato cinese sta premiando le aziende interne, anche quelle più recenti e più piccole, a danno di un grande player come può essere il marchio di Elon Musk. Nel frattempo, BYD ha aumentato la sua quota di mercato, arrivando a una crescita dell’11% rispetto al 2021. Sei auto di questa azienda erano presenti nella Top 10 dei modelli più venduti nel mercato cinese nel 2022 (erano solo tre l’anno precedente).

Nel 2022, i primi 10 modelli EV hanno rappresentato quasi il 45% delle vendite totali di veicoli elettrici, con un calo del 3% rispetto al 2021. Ciò suggerisce che le nuove start-up offrono una forte concorrenza agli operatori consolidati. Inoltre, nel quarto trimestre del 2022, BYD Song ha superato il Wuling Hongguang MINI EV come modello EV più venduto, spodestando quest’ultimo dal trono dopo otto trimestri consecutivi.

La guerra dei prezzi

In Cina, nel 2023 si prospetta l’immatricolazione di oltre 8 milioni di unità EV. Le notizie degli ultimi mesi hanno mostrato che la ricerca di una posizione dominante sul mercato è rilevante per tutti i player. Se a gennaio BYD aveva alzato il prezzo delle proprie auto da 250 dollari a 900 dollari in più per modello, a causa di un aumento del costo delle materie prime, in seguito ha fatto retromarcia. Da una parte la riduzione e l’eliminazione dei sussidi per l’acquisto dei veicoli elettrici, dall’altra le manovre di mercato di altre case automobilistiche (Tesla in primis) hanno spinto BYD a ridurre il prezzo dei propri veicoli elettrici. Così alcuni modelli, tra cui l’Han e il Qin, hanno visto una riduzione del costo di oltre 2,5mila dollari. Altri modelli, invece, hanno subito una riduzione di circa mille dollari. Ciò sembra portare a una guerra dei prezzi per il guadagno di una fetta di mercato. In tutto questo le start-up riusciranno a muoversi?

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Venerdì 26 maggio, alle 16,30, nella sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli di via Monte di Pietà, 22, l’Associazione Culturale Musicale “Angelo Gilardino” si presenta alla città.

L’hanno costituita sette allievi ed amici del grande compositore e chitarrista scomparso il 14 gennaio del 2022, pochi mesi dopo aver compiuto 80 anni e aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Asigliano, il suo paese natale, alla presenza del governatore della Regione Alberto Cirio.

Il presidente della neonata Associazione, il chitarrista bresciano Marco de Santi, spiegherà i motivi che lo hanno spinto, con gli altri soci fondatori, a dare vita a questo sodalizio e gli obiettivi che esso si prefigge; saranno oltre annunciati i prestigiosi soci onorari, spiegate le modalità per l’adesione e presentato il sito dell’Associazione.

Due allievi di Luigi Biscaldi, a sua volta allievo di Gilardino, membro fondatore dell’Associazione e oggi docente di chitarra classica al Conservatorio “Cantelli” di Novara, Andrea Albini (già ammirato in un Concerto della Società del Quartetto al “Ridotto” del Civico) e Gianluca Daglio Erazo (che ha suonato nella chiesa di Asigliano ai funerali del compositore) eseguiranno due brani di Gilardino: lo “Studio di Virtuosità e Trascendenza n° 11- Omaggio a Heitor Villa-Lobos” e “Colloquio con Segovia”.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti in sala disponibili.

 

Redazione di Vercelli

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Il 23 maggio di venticinque anni fa, eravamo nel 1998, l’allora Papa, oggi San Giovanni Paolo II°, nella sua indimenticabile, e indimenticata, visita a Vercelli, elevava agli onori degli Altari, il sacerdote vercellese don Secondo Pollo, che divenne il primo Beato Alpino.

Don Secondo, Medaglia d’Argento al Valor Militare, la cui motivazione recita “Cappellano di un battaglione alpini, durante alcune giornate di combattimento, malgrado le precarie condizioni fisiche, si prodigava sotto il violento fuoco nemico, per portare la parola di fede ed il conforto spirituale ai combattenti delle prime linee. Con ardimento e sprezzo del pericolo si spingeva ove più ferveva la lotta e, mentre assolveva il suo ministero, veniva mortalmente colpito da pallottole di mitragliatrice. Noncurante di sé, mentre esortava a curare gli altri feriti, serenamente spirava”  – 26 dicembre 1941 – Dragali (Montenegro)- nella cerimonia di beatificazione venne definito da Giovanni Paolo II “…ai cappellani militari del mondo intero un esempio di come si amano e si servono i propri fratelli sotto le armi, ed agli alpini un modello e un protettore dal cielo”.

Dopo la straordinaria dimostrazione di devozione delle Penne Nere al Beato Vercellese, che in centinaia hanno visitato il piccolo memoriale che da anni viene realizzato in occasione delle Adunate Nazionali e che, quest’anno, è stato ospitato nel Duomo di Udine, l’Associazione “Amici di don Pollo” e il gruppo Alpini di Vercelli “Don Secondo Pollo” organizzano per domenica 21 maggio la manifestazione “Sui passi di Don Pollo”.

L’appuntamento è fissato alle ore 8 sul sagrato del Duomo da dove, alle 8,30 si partirà verso Larizzate dove, alle 10,15 il diacono Roberto Mattea, anch’egli Alpino, celebrerà la Liturgia della Parola (Valida per il soddisfacimento del Precetto Festivo).

Al termine, attraverso le strade di campagna che percorreva don Secondo da giovane sacerdote, passando per la Cascina Varola, si tornerà verso il Duomo di Vercelli dove don Secondo venne beatificato.

Dato il particolare momento meteorologico, in caso di cattivo tempo, la manifestazione verrà rinviata a data da destinarsi.

Per ulteriori informazioni l’Alpino Maurizio Mattiuzzo è disponibile al numero 335 786 66 55.

 

Redazione di Vercelli

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Anche quest’anno Guido Michelone, autore vercellese, con oltre cento libri all’attivo, sarà presente al salone internazionale del libro di Torino che si svolge a Lingotto Fiere da giovedì 19 maggio a lunedì 22.

Michelone, per l’occasione sarà presente per il firma-copie nei pomeriggi di domenica e di lunedì agli stand degli editori Arcana e Diarkos, che espongono i volumi da lui pubblicati negli ultimi anni.

Per Arcana, storiche edizioni romane, presenti sul mercato da circa mezzo secolo, Michelone sta approntando una sorta di enciclopedia-jazz in progress che finora è arrivata al settimo volume: il jazz e i mondi e il jazz e l’europa sono i titoli più recenti, a cui seguirà presto il jazz e l’italia; viaggiando attraverso tutti i continenti oppure intervistando moltissimi jazzisti stranieri durante concerti o tournee nel nostro paese, l’autore nei due testi ha rielaborato dati e informazioni, costruendo le storie del jazz locale in Cina, India, Giappone, Cuba, Brasile, Sudafrica, Nigeria, Australia e altre venti nazioni nel primo caso, in Francia, Olanda, Germania, Spagna, Russia, Svezia, Inghilterra, Polonia e un’altra ventina di stati sovrani, onde far conoscere come la musica nata in america dagli schiavi africani assuma differenti fisionomie a seconda delle culture sonore incontrate.

Per Diarkos, nuovo editore operativo a Reggio Emilia, Michelone esordisce l’anno scorso con Rolling Stones, ripetendosi ora con l’isola di Wight che risulta il primo libro italiano su un leggendario megafestival rock, dalle molte edizioni: il 31 agosto 1968 un concerto all’aperto, in mezzo al verde, diecimila freak applaudono tanti musicisti beat, pop, folk, tutti insieme: si consacra alla storia del rock l’isola di wight, splendida location turistica sulla manica, vicino alla costa francese, benché di dominio inglese.

Da allora l’isle of Wight festival vanta due edizioni successive fenomenali: nel 1969 c’è il ritorno in scena del mitico Bob Dylan e nel 1970 il trionfo con Jimi Hendrix e Jim Morrison per l’ultima volta, oltre la presenza in cartellone del gotha pop-rock e di circa seicentomila fan in delirio.

L’isola di Wight torna essere protagonista della musica giovanile sono nel 2002 e da allora ogni estate si alterna il meglio del sound generazionale.

In questo libro, tra band e solisti, jeans e minigonne, danze e spinelli, utopie e desideri, Michelone presenta l’affascinante racconto di un’epopea che rivoluziona, sul vecchio continente e poi nel mondo intero, non solo la canzone, ma anche il modo di vivere, pensare, vestire, amare, di chi allora a solo vent’anni o anche meno.

Infine va ricordato che, in qualità di autore di saggi sulla musica e sul cinema, il vercellese è onnipresente da un quarto di secolo, a partire dal libro il jazz-film edito dalla bolognese Pendragon nel 1998 e continuando via via con il Tteleforum (paoline), Invito al cinema di Rossellini (mursia), Dibbibi dobbidi bu (castelvecchi), I Simpson (bompiani), Ci vuole orecchio. Jannacci raccontato (stampa alternativa) e negli ultimi anni i molti volumi usciti via via con Lampi, Barbera, Educatt, Theoria, Melville, che fanno di Guido Michelone uno dei saggisti più prolifici dell’attuale scena italiana, senza nulla togliere al singolare percorso di drammaturgo e romanziere.

Redazione di Vercelli

 

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Il Circolo ACLI “Guido Crevola” di Zuccaro, Frazione di Valduggia (VC), organizza per sabato 17 giugno una gita a Torino con visita guidata al Palazzo Falletti Barolo.

Programma:

Visita a Palazzo Falletti Barolo, gioiello del barocco piemontese

Passeggiata nel centro storico della città e visita al Santuario della Consolata

Pranzo a base di menù piemontese in un tipico ristorante della tradizione torinese

Quota di partecipazione Euro 70.00 (salvo raggiungimento numero minimo di partecipanti)

La quota comprende:

Viaggio in Pullman Granturismo

Ingresso al Palazzo con visita guidata

Pranzo (bevande incluse)

Assicurazione

Al fine di assicurare la prenotazione è gentilmente richiesta una caparra di Euro 30.00 e la conferma di partecipazione entro il 31 maggio.

Per prenotazioni e caparra contattare i seguenti numeri:

Giuseppe 339 391 1318 – Paola 347 013 5012 – Carmen 334 150 9044

Seguirà a breve un programma più dettagliato della giornata con orario di partenza.

Storia:
Situato nel centro storico di Torino, il palazzo è una delle dimore più belle del barocco torinese. Costruito nel 1600, l’edificio, oggi perfettamente conservato, è stata la dimora nobiliare dei Marchesi Falletti di Barolo. Fu importante salotto culturale nella metà dell’800 e ospitò per molti anni Silvio Pellico.
L’ultima proprietaria fu Giulia di Barolo, che nel 1868 lasciò il palazzo all’Opera Pia Barolo, tuttora proprietaria dell’edificio.

 

Redazione di Vercelli

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La statale 589 “dei Laghi di Avigliana” è provvisoriamente chiusa al traffico a Barge, in provincia di Cuneo, per un mezzo pesante sbandato in maniera autonoma che si è ribaltato.

La circolazione è temporaneamente indirizzata sulla rete locale con indicazioni in loco.

Il personale Anas e le Forze dell’Ordine sono sul posto per gestire l’emergenza e per ripristinare la viabilità appena possibile.

Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”.

Inoltre, si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.

 

Redazione di Vercelli

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Anche quest’anno la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli ha donato un contributo all’Istituto Ferrari, sostenendo i progetti e le iniziative che la scuola ha organizzato per i propri studenti.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli ha, pertanto, erogato un fondo di euro 1.500 all’IS Ferrari, che la scuola utilizzerà come segue: 1062 € saranno destinati ai ragazzi iscritti ai corsi ICDL dell’attuale anno scolastico e 438 € per il corso di Informatica di Base.

Il progetto ICDL permette agli studenti di seguire percorsi di formazione che consentano loro di ottenere la certificazione europea ICDL.

I corsi sono programmati durante il primo e secondo quadrimestre e vi accedono gli studenti di tutti le classi, a partire dal primo anno.

Il corso di Informatica di Base è rivolto invece agli studenti delle classi seconde e terze, che non svolgono programma di informatica, per cominciare ad entrare nell’idea della programmazione utilizzando il linguaggio C++ , per comprendere i concetti essenziali della programmazione ad oggetti ed il linguaggio Wiring per realizzare semplici controlli automatici con l’ausilio del microcontrollore Arduino. Ciò è utile inoltre ad acquisire competenze trasversali come la capacità di programmare e di comunicare.

Il corso si è articolato in 10 lezioni da 2 ore ciascuna, ognuna di esse ha compreso una parte di teoria e spiegazione, ed una seconda parte di applicazione dei contenuti.

L’Istituto Ferrari ringrazia calorosamente la Fondazione, che ha deciso di sostenere e avere a cuore i progetti che la scuola dedica ai ragazzi.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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L’associazione La Rete – Consulta per la promozione del territorio vercellese, organizza, per domenica 21 maggio, una passeggiata storica dal titolo “La via dei vescovi”.

L’iniziativa è volta a ripercorrere l’antico cammino che i presuli vercellesi, tra il 1185 e il XVIII secolo, percorrevano durante la cerimonia di investitura che iniziava nella chiesa di S. Giuliano per concludersi alla cattedrale attraverso via Duomo.

Questa strada, infatti, oltre a essere ricca di prestigiosi palazzi nobiliari, conta una notevole concentrazione di edifici sacri sin dal medioevo: lungo un lato le chiese di S. Giuliano, S. Maria Maggiore antica, la SS. Trinità, S. Nazario, S. Nicola da Tolentino con la vicina S. Stefano “de civitate”, S. Maria Maggiore attuale e l’oratorio di S. Pietro della ferla. Sul lato opposto la Confraternita di S. Bernardino e, alle sue spalle, S. Donato, poco prima di giungere al Duomo di S. Eusebio: un percorso che, in alcune decine di metri, racchiude ben undici antichi insediamenti religiosi.

I volontari dell’associazione accompagneranno i partecipanti – divisi in gruppi – lungo un percorso che unisce aspetti religiosi, artistici e architettonici, ricco di leggende e aneddoti curiosi.

A completamento dell’iniziativa, l’associazione ha realizzato un approfondimento su DVD che sarà messo a disposizione durante l’evento: il video-documentario – il quattordicesimo prodotto da La Rete – oltre a mostrare ciò che ancora è visibile e visitabile, documenta luoghi il cui accesso non è consentito al pubblico.

Grazie, infatti, alla collaborazione con l’associazione Teses di Luigi Bavagnoli, è stato possibile raccogliere e mostrare le immagini di resti ancora esistenti nel sottosuolo di questa parte della città, le cui tracce raccontano storie degne di essere riscoperte.

L’evento, che riceve il patrocinio del Comune di Vercelli, è a partecipazione gratuita e offerta libera.

Il punto di ritrovo sarà il sagrato della chiesa di San Giuliano (all’angolo tra via Foà e corso Libertà); gli orari di visita 9.30-13.00 / 14.00 – 18.00 (orario di partenza dell’ultimo gruppo).

Redazione di Vercelli

 

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Torna una classica iniziativa benefica di Diapsi Vercelli, che si tiene tutti gli anni in occasione della Festa della Mamma: “Ti regalerò una rosa” per un doppio gesto d’amore, verso le mamme ma anche verso le persone che l’associazione sostiene.

Domenica 14 maggio alcuni volontari e associati di Diapsi Vercelli saranno presenti fuori da alcune frequentate chiese cittadine per proporre le classiche rose, confezionate con il consueto buon gusto, per lanciare un messaggio d’affetto: un piccolo grazie alle mamme, al loro coraggio e alla loro presenza indispensabile.

Le offerte raccolte andranno a sostenere le attività dell’Associazione rivolte a persone con problematiche di tipo psichico.
Come noto Diapsi Vercelli opera nella sede del complesso di San Pietro Martire, dove si trova anche il laboratorio di sartoria “Brein”, che realizza borse, capi d’abbigliamento ed accessori vari per dare una nuova opportunità a persone svantaggiate ed offre inoltre attività del tempo libero, corsi e momenti di socializzazione.
«Ogni opera d’amore compiuta con tutto il cuore porta sempre verso il bene!». E’ questo lo slogan che illustra l’iniziativa.

I punti di distribuzione delle rose

I volontari di Diapsi Vercelli saranno presenti nelle seguenti chiese: San Giuseppe: ore 9- 11; Sant’Agnese: ore 11; Duomo: ore 8,30, 10,30; 12; San Cristoforo: ore 10, 11; San Bernardo: ore 9, 11; Sant’Antonio, Isola: ore 10; Sant’Andrea: ore 10.

Redazione di Vercelli

 

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La famiglia Jona di Biella, unitamente alla Comunità Ebraica di Vercelli – Biella, rappresentata dalla Presidente Rossella Bettini Treves, ha organizzato per il 16 maggio a Biella Piazzo, una cerimonia dedicata ai “Giusti tra le Nazioni”.

L’evento si terrà a Palazzo Gromo Losa alle ore 11.00 e prevede la consegna delle onorificenze che la prestigiosa fondazione Yad Vashem di Gerusalemme ha attribuito a Delfina Levis, Lina Casagrande, Angelo Cova, Luigia Midolli Cova e Maria Mosca Cirvella accogliendoli tra i Giusti fra le Nazioni per avere, con alto spirito umanitario e a sprezzo della loro vita, accudito, protetto e salvato l’intera famiglia Jona dai rischi mortali a cui andavano incontro i cittadini italiani di origine ebraica negli anni più feroci e dolorosi delle persecuzioni nazifasciste.

La consegna delle onorificenze avverrà tramite il Consigliere per gli affari pubblici dell’Ambasciata d’Israele in Italia nella preziosa cornice del palazzo Gromo Losa, messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

Alla cerimonia, introdotta dal professor Donato Gentile, saranno presenti le autorità biellesi ed è previsto l’intervento di alcuni discendenti dei salvatori e di chi, grazie al loro eroico intervento, fu salvato da tragico destino, con brevi ritratti a cura dell’Avv. Emilio Jona.

Lina Casagrande, nata nel 1897, di origine veneta era la balia del piccolo Luciano Jona; essa per affetto e senso di materna protezione, non aveva voluto abbandonarlo nel settembre del 1943 e, con grave rischio personale, aveva seguito la famiglia Jona nella sua fuga presso una casa amica in una valle del biellese e successivamente aveva portato con sé, accudito e protetto il piccolo Jona, nascondendolo in una cascina sulle colline di Vigliano.

Il prof. Angelo Cova e sua moglie Luigia Midolli accolsero nei primi giorni del dicembre 1943 nella loro casa di Biella Giulio Jona, allora dodicenne, trattandolo e presentandolo come uno dei loro figli.

Giulio assistette così il 7 di quel dicembre, con questa falsa identità, alla cattura del prof. Cova da parte dei nazifascisti, insieme al primo gruppo di resistenti biellesi, tutti in seguito periti nei campi di sterminio.

Luigia Midolli, anche dopo l’arresto del marito, continuò a tenere Giulio con sé, come fosse un figlio nei difficili mesi che seguirono la deportazione del marito.

Maria Mosca Cirvella, era nata a San Paolo del Brasile nel 1894 e apparteneva a una antica famiglia di un’alta valle biellese.

Presso la sua grande casa di Valmosca accolse e nascose per 18 mesi quattro componenti della famiglia dell’avv. Jona: i fratelli Alessandro, Emilia e Giuseppe con Emilio, figlio sedicenne di Alessandro.

Infine Delfina Levis, nata a Pollone nel 1897, era l’impiegata di fiducia dell’avvocato Alessandro Jona a cui lo stesso affidò ogni bene di famiglia.

Essa si era assunta, con straordinaria generosità il compito pericoloso e gravoso di sovraintendere e risolvere ogni problema della sopravvivenza della famiglia.

Fu così che  prese con sé, nella sua casa di Pollone, Silvia, la figliola quattordicenne, sino al giorno della Liberazione;  seguì Eugenia, moglie di Alessandro, malata, sino alla sua morte nell’ospedale di Biella; si occupò della  vita  degli anziani ultrasettantenni, Emma, madre di Alessandro ed Ernesto e Rosetta Foa, genitori di Eugenia e, passando da un rifugio all’altro, percorrendo in tram, in bicicletta e a piedi centinaia di chilometri, tenne i contatti tra tutti loro, trasmise la corrispondenza, portò loro  libri, notizie  e il denaro per la sopravvivenza.

Sono madri, donne, combattenti, Giuste e Giusti tra le Nazioni che oggi meritano il ricordo e un postumo riconoscimento della comunità biellese.

Il loro legame con il nostro territorio sarà evidenziato da Rossella Bottini Treves, Presidente della Comunità Ebraica di Vercelli e di Biella, e dal prof. Donato Gentile che, oltre ad essere consigliere comunale di Biella, è Presidente della Commissione Cultura dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI).

 

Redazione di Vercelli

 

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