VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Sono ancora troppe le incognite sulla nuova bretella di collegamento tra Novara e Vercelli su cui occorre fare chiarezza nonostante gli annunci trionfalistici della giunta regionale e dei rappresentanti locali del centrodestra” dichiarano il Segretario del Partito Democratico della provincia di Novara, Rossano Pirovano, e il consigliere regionale, Domenico Rossi, che mercoledì 16 febbraio 2022 ha presentato un’interrogazione sul tema all’assessore competente.

Non conosciamo il tracciato, non esiste nemmeno uno studio preliminare e la progettazione non è stata assegnata. Così come non si conosce il valore complessivo dell’opera. Sono solo alcuni dei punti oscuri che vanno assolutamente chiariti e sui quali ho presentato un’interrogazione – spiega Rossi evidenziando che – ancora una volta è prevalsa la politica degli annunci”. 

E’ indubbio che sia necessario superare le inefficienze della SP11 ma ci saremmo aspettati l’apertura di un confronto più ampio con il territorio, a partire dalle amministrazioni locali, le associazioni ambientaliste e le associazioni di categoria se non altro per evitare stop in corso d’opera – aggiunge Pirovano. Il riferimento è ad un ricorso al Tar  da parte degli agricoltori proprietari di terreni che, già nel 2005, causò l’interruzione di un analogo progetto. “Proprio gli agricoltori hanno manifestato nuovamente contrarietà anche rispetto al nuovo progetto di collegamento tra i due capoluoghi di provincia invocando la tutela dei campi coltivabili” precisa il segretario Dem. 

Alla tutela delle peculiarità del territorio e delle eccellenze agricole si affianca la necessità di contenere il consumo di suolo.

Le associazioni ambientaliste tra cui Legambiente, Novara Green e Fiab Novara hanno portato la questione all’attenzione della Regione e dell’opinione pubblica proponendo anche una soluzione alternativa: mettere in sicurezza l’attuale tracciato con circonvallazioni che consentano di deviare il traffico, in particolare quello pesante, dai centri abitati. Perché non valutare anche questa soluzione. E’ stato dato mandato a qualche ente tecnico di fare un’analisi degli scenari possibili?” Domandano i rappresentanti Dem, sottolineando come – negli anni in cui la transizione ecologica è una priorità condivisa il massimo che la destra riesce a proporre sul nostro territorio è la realizzazione di una strada con conseguente consumo di suolo, dimenticando completamente la rete ferroviaria o altre opere importanti come il Ponte sul Ticino di Oleggio, solo per fare un esempio”.

Per non parlare dei fondi. Allo stato attuale è dato sapere che il CIPES ha stanziato 50 milioni di euro, una cifra molto al di sotto di quanto necessario per realizzare una strada a 4 corsie lunga oltre 12 chilometri. Dove saranno reperite le altre risorse necessarie? Al di là dei continui annunci siamo ancora molto lontani da un’opera concreta… e forse c’è ancora il tempo per correggere il tiro cominciando prima di tutto ad ascoltare” concludono.

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

L’11 febbraio 2022 è stato benedetto  il nuovo Labaro  dell’Associazione Insigniti degli Ordini della Repubblica  (A.I.O.R.) – Sezione di Vercelli, sancito in data 1 agosto 2019  con Decreto Del Presidente della Repubblica (On. Sergio Mattarella).

L’evento si è svolto presso la chiesa di San Paolo, in concomitanza della celebrazione della Santa Messa per la festività liturgica della Madonna di Lourdes, S.E. l’Arcivescovo Metropolita Mons. Marco Arnolfo, con il concelebrante Don Ettore Esposito,  ha impartito la benedizione al nuovo Vessillo alla presenza della neo madrina Signora Caterina Vulcano Iacoi.

All’evento ha partecipato un ragguardevole numero di Soci accompagnati da familiari e simpatizzanti.

L’ Associazione Insigniti degli Ordini della Repubblica – A.I.O.R. – è stata costituita a Vercelli nel 1988 su iniziativa del Cavaliere di Gran Croce Renato Ranghino,  in analogia con la medesima Associazione già costituita a Biella.

    Le finalità dell’atto costitutivo sono così sintetizzate:

  • riunire tutti coloro che sono Insigniti di Onorificenze degli Ordini della Repubblica per mantenere alto il sentimento della Patria, di tutelare il diritto e il rispetto delle Istituzioni Cavalleresche e Repubblicane, rendere gli insigniti stessi esempio di correttezza civica e morale;
  • prendere parte alla vita sociale partecipando al processo di animazione e rinnovamento della nostra società in una concezione pluralistica e democratica;
  • favorire la promozione e lo sviluppo di attività benefiche, culturali, artistiche e turistiche;
  • promuovere tra i Soci possibili ed adeguate forme di solidarietà secondo i principi della spontanea e reciproca collaborazione.

L’Associazione  è presieduta dal Cav. Uff. Fulvio Pacileo; non  persegue fini di lucro ed  è rigorosamente apolitica ed apartitica.

La  Sede è ubicata a Vercelli – Corso Libertà, 72 (primo piano)  – con apertura bisettimanale ( il martedì  ore 10.00 – 12.00 ed il venerdì ore 17.00 – 19.00 ).

L’indirizzo mail è:  aior.vercelli@gmail.com   .

Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Apprendiamo dai giornali la notizia circa l’incontro organizzato dal Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese sul progetto di inceneritore a Cavaglià. Tale incontro si terrà a Biella al Teatro Sociale il 17 febbraio pomeriggio; saranno in sala esclusivamente i sindaci biellesi e alcuni amministratori.

Il Movimento Valledora, che sta seguendo la vicenda dell’inceneritore nelle sedi opportune, ovvero quelle proprie della Provincia di Biella, vuole che siano rappresentate in città, contemporaneamente all’incontro al Sociale, le tante e ben motivate ragioni del no da parte dei cittadini e delle associazioni.

Per tale motivo convoca un presidio per le ore 17.30 del prossimo 17 febbraio a Biella ai Giardini Zumaglini, lato Piazza Vittorio Veneto .

Noi associazioni abbiamo fatto un grande sforzo per raccogliere e presentare in Provincia le osservazioni critiche all’impianto – ci spiega Anna Andorno portavoce del Movimento – non vogliamo che questo lavoro, che sta portando grandi riconoscimenti, venga annullato dalla mancanza di programmazione nella gestione dei rifiuti del Biellese. L’impianto di incenerimento proposto brucerebbe, infatti, 10 volte il fabbisogno della provincia di Biella, non rispettando il principio di prossimità nella gestione dei rifiuti. Questo principio lo troviamo in tutte le più recenti normative e sarà anche nel nuovo Piano Regionale di prossima approvazione”.

Continua Alba Riva, Presidente di Associazione Valledora: “La Valledora, il Lago di Viverone e la Serra Morenica non sono lande desolate che si possono sfruttare all’infinito come pattumiere. Sono luoghi bellissimi che stanno conoscendo una riscoperta e una rinascita. Vengono sempre più apprezzati per le aree naturalistiche, i luoghi d’interesse e il loro paesaggio da attraversare a piedi e in bicicletta. Abbiamo già subito decenni di escavazioni e discariche, la costruzione di un inceneritore sarebbe veramente troppo.” E conclude: “Per risolvere i problemi dei rifiuti prodotti nel Biellese non si può sacrificare all’infinito un’area così attrattiva. Per questo, insieme a noi del Movimento Valledora, giovedì saranno a Biella rappresentanti di associazioni di tutte e tre le province interessate dalle conseguenze dell’eventuale costruzione dell’inceneritore. Ci saranno con noi: gli amici di Legambiente di Biella e Ivrea, la Lega italiana protezione uccelli, il Comitato Salussola Ambiente e Futuro, l’associazione Onda Verde di Biella. Stanno aderendo ancora altre associazioni e enti dell’area vasta, a testimonianza che il problema è sentito ben al di là dei comuni di Cavaglià e Santhià”.

Il Movimento Valledora invita tutti a Biella al presidio ai Giardini Zumaglini giovedì 17 febbraio alle  ore 17.30, per dire a gran voce che il futuro che vogliamo per il Vercellese, Basso Biellese e l’Anfiteatro Morenico  è e sarà l’ agricoltura di qualità, il turismo lento e l’insediamento di nuove famiglie che verranno ad abitare in questo territorio per la bellezza e i servizi che vi troveranno.

Movimento Valledora

Redazione di Vercelli

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ll Panathlon Club di Vercelli ha rinnovato il proprio Consiglio direttivo, che resterà in carica nel biennio 2022/23.

In larga parte si tratta di conferme per un Direttivo che, pur con gli enormi problemi anche organizzativi prodotti dall’emergenza Covid, ha lavorato sodo nel biennio precedente.

Fanno parte del nuovo Direttivo il presidente (confermato) Agostino Gabotti, il quale, sempre in questi giorni, ha ottenuto un’altra importante conferma: quella di componente della Commissione Impianti nazionale della Fit, la FederTennis.

Vice presidente  vicario è Aldo Casalini; gli altri due vice presidenti sono Marco Barnabino e Paola Piola; past president Pier Luigi Pensotti. Cerimoniere Nicoletta Storchio, segretario Annamaria Bertola, tesoriere Carlo Albricci; responsabile della comunicazione Enrico De Maria.

Fanno inoltre parte del Direttivo: Federico Borello, Claudio Costa, Sergio Quaglia, Claudio Roselli, Claudio Sassone e Alex Tacchini.

Revisori dei conti: Dino Boffa, Giovanni Castello e Marco Mangino; probiviri: Cele Bellardone, Fabrizio Valeriano e Davide Vella.

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Ha i numeri della corazzata il Novara che guida la classifica con 44 punti.

Lo score recita: 13 vittorie (squadra che ha vinto di più), 5 pareggi e 1 sconfitta (minor numero di ko).

Gli azzurri vantano l’attacco più prolifico del girone con 44 gol segnati e la seconda miglior difesa (16 reti incassate).

La squadra è reduce da 9 risultati utili di fila (di questi sono 8 vittorie) e ha vinto le ultime 9 gare casalinghe.

Il modulo di gioco adottato è il 4-3-1-2.

La porta è affidata ad Axel Desjardins, estremo difensore classe 2000, cresciuto nello Spezia.  

Il pacchetto arretrato è formato da: Giuseppe Agostinone (1998, ex Foggia), Frank Amoabeng (2001, prodotto del vivaio) e Samuele Bonaccorsi (1998, ex Borgosesia).

A centrocampo, da destra a sinistra si schierano: Stefano Paglino (2003, prodotto del vivaio), Manlio Di Masi (2000, ex Foggia, autore di 5 reti), Alessandro Di Munno (2000, ex Lecco) e Riccardo Vaccari (2002, cresciuto nel Modena, 1 rete).

Sulla trequarti spazio a Pablo Gonzalez (1985, autore di 3 gol).

Il tandem offensivo è: Dardan Vuthaj (1995, ex Rimini, 21 gol)-Vincenzo Alfiero (1993, ex Bra, 13 reti).

Redazione di Vercelli

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È stato approvato dal Prefetto di Vercelli Lucio Parente l’aggiornamento del Piano provinciale dei controlli delle Forze di Polizia per il possesso del green pass e il rispetto delle misure di prevenzione anti-Covid, alla luce delle modifiche introdotte sia con il D.L. 7 gennaio 2022, n. 1 che, come noto, ha ulteriormente rafforzato le misure di prevenzione anticontagio nei luoghi di lavoro e nelle scuole, sia con il D.P.C.M. 21 gennaio 2022 che ha individuato le attività essenziali per le quali non è richiesto ai cittadini il possesso della certificazione verde.

Proprio le novità introdotte da tali disposizioni sono state al centro della riunione di ieri, mercoledì 26 gennaio, in Prefettura del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto, cui hanno partecipato il Questore, i Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante della Polizia Locale del Comune capoluogo e il Presidnete della Provincia.

Nel corso dell’incontro è stato effettuato il consueto monitoraggio delle attività di controllo espletate dalle Forze di Polizia del territorio, che hanno continuato a registrare, anche nella settimana trascorsa, un bilancio positivo, con una sola sanzione elevata a fronte di oltre 2000 persone e 300 attività controllate.

In proposito, il Prefetto ha ritenuto di evidenziare lo sforzo collettivo delle Istituzioni nel continuare ad assicurare il rispetto delle misure di prevenzione, ringraziando gli operatori di Polizia per l’impegno quotidianamente profuso nei controlli e ribadendo la piena soddisfazione per il comportamento dei cittadini vercellesi che, pur in un difficile momento, hanno confermato sensibilità e attenzione verso le misure varate per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali.

Sono stati, inoltre, esaminati i contenuti del D.P.C.M. 21 gennaio 2022 che ha previsto l’esenzione della certificazione verde per i cittadini che devono accedere alle attività e ai servizi che soddisfino esigenze alimentari e di prima necessità con l’accesso ad un predeterminato elenco di attività di vendita al dettaglio; esigenze di salute per le quali è sempre  consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e nonché alle strutture sanitarie e sociosanitarie e veterinarie per ogni finalità  di  prevenzione, diagnosi  e cura; esigenze di sicurezza allo scopo di assicurare lo svolgimento di attività istituzionali indifferibili connesse alle attività degli uffici aperti al pubblico delle Forze di Polizia; esigenze di giustizia, per consentire la presentazione di denunce da parte di soggetti vittime di reati o richieste di interventi giudiziari e attività di indagine.

Sempre nella giornata di ieri, il Prefetto Lucio Parente ha presieduto, alla presenza dei vertici delle Forze di Polizia, una riunione in videonconferneza del Tavolo Provinciale Scuola Trasporti, cui hanno partecipato, oltre al Presidente della Provincia, i rappresentanti di Scuola, Agenzia Mobilità Piemontese, Servizi di trasporto e Comuni interessati, in occasione della quale è stata confermata la sinergia tra i soggetti che quotidianamente assicurano lo svolgimento in sicurezza degli spostamenti degli studenti, i quali continuano ad avvenire regolarmente e in un rapporto di stretta collaborazione, per quanto concerne i controlli da effettuarsi,  tra il personale delle società di trasporto e delle Forze di polizia, sempre disponibile per ricevere eventuali segnalazioni di criticità.

Redazione di Vercelli

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Per fortuna pare si sia trattato di un falso allarme, nel tardo pomeriggio di oggi, 19 gennaio, attorno alle ore 18.

Squadre dei Vigili del Fuoco e pattuglie dei Carabinieri, con l’intervento del Servizio 118, hanno perlustrato l’area fluviale in corrispondenza del ponte sull’Elvo (Sp.30, Km. 31) allertati per una ricerca persona.

Al momento non sono, però, stati rilevati elementi che possano fare temere il peggio.

Gli Operanti sono tutti rientrati alle rispettive basi.

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Carlo Olmo ci avrebbe tenuto ad essere presente, ieri lunedì 17 gennaio, ai funerali di Angelo Gilardino, ad Asigliano, ma non ha potuto farlo perché in quarantena, in quanto risultato positivo al Covid.

Così il Lupo Bianco ha deciso di rendere omaggio al grande musicista asiglianese, intitolandogli una delle dodici borse di studio che saranno consegnate il 4 marzo al Civico in occasione dell’anniversario della nascita del “Lupo Bianco”, attraverso la ormai celebre “visione” che Olmo ebbe mentre stava pregando il Padre Nostro in aramaico. Con le borse di studio sarà attribuito anche il riconoscimento “Cavallino d’oro” ad una persona che ha fatto del bene alla nostra città.

Olmo dichiara: “Sono onorato, nel mio piccolo, di dare lustro al nome della più grande personalità vercellese del mondo musicale”.

Redazione di Vercelli

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Sono attualmente in corso le operazioni di bonifica e spegnimento dell’incendio che, nelle prime ore di oggi, lunedì 17 gennaio, ha interessato i boschi del Comune di Cellio con Breia, situato nella valle del fiume Sesia, in provincia di Vercelli.

La Squadra del Comando di Verbania, in collaborazione con sei squadre dei Vigili del Foco del Comando di  Vercelli e nove squadre AIB provenienti da tutta la provincia del vercellese, coordina la bonifica dell”area interessata, realizzata sia con personale da terra, sia con l’ausilio del mezzo aereo.

Non risultano al momento coinvolte persone o abitazioni.

Le cause dell’incendio sono al vaglio del personale dell”area dei Carabinieri Forestali di Varallo Sesia, intervenuti sul posto.

Redazione di Vercelli

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Provincia di Vercelli

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Facile previsione, quella di domenica scorsa,

per un rientro a Scuola in “presenza forzata”, forse politicamente corretta, ma assai lontana dal mondo di chi a Scuola vive e lavora davvero tutti i giorni.

Come si ricorderà, il primo (e unico) postulato, ai limiti del sillogismo,

del teorema governativo, che aveva portato a bocciare (in qualche caso, addirittura con toni sprezzanti)

l’invito di ben 2 mila Presidi di tutta Italia,

per una Dad (didattica a distanza) di due o tre settimane, in attesa di sapere quale sarebbe stata la situazione concreta dei contagi e delle assenze, fu: i contagi sono aumentati durante le vacanze di Natale. Quindi non è stata “colpa” della Scuola.

Tenendo il profilo basso di chi abbassa la schiena

tutti i giorni per lavorare, timidamente tanti Operatori scolastici avevano tentato di replicare: e certo, se si sono contagiati già in vacanza, figuriamoci ora che si torna in aula e, soprattutto, per quanto riguarda le Superiori, sul pullman.

In aule dove, tra l’altro, le implementazioni della ventilazione chiesta da oltre un anno dai Sindacati della Scuola non sono mai state realizzate e dove – ma su questo paradossale aspetto si tornerà in altro articolol’accorpamento o no delle aule è deciso non dai Presidi, non dal Provveditore,

bensì da un algoritmo dei programmi informatici ministeriali.

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Poi ha rivelato tutte le (facilmente) prevedibili fragilità e falle il groviglio di regole (meglio dire la “stratificazione” di divieti e prescrizioni) imposte per prevenire e contrastare il contagio.

Ecco il “percorso” riassunto dalla grafica del Corriere della Sera.

Ancora: alle notizie (apparentemente) rassicuranti divulgate dal Ministero, appoggiandosi su statistiche assai vicine a quelle dei polli di Trilussa, fa riscontro la realtà concreta, fatta di numeri reali.

Quando si dice di un tasso di assenteismo tra Docenti (no vax, come contagiati, come assenti per altre patologie o istituti contrattuali, ad esempio aspettativa) che si aggira attorno al 5 per cento, si dice una mezza (forse meno) verità.

Perché, a Scuola, uno non vale uno.

Ad esempio, se in una Scuola Media è assente l’Insegnante di Lettere, spesso di Lettere e Geografia e Storia, oppure (o magari entrambe) la Prof. di Matematica o Matematica e Scienze, i conti sono tutti diversi.

Esempi concreti: i “moduli orari” erogati in una settimana di frequenza, secondo il programma delle Scuole Medie, sono 35.

Se manca l’Insegnante di Italiano (in molti casi: Italiano, Geografia, Storia), mancano 9 “moduli”.

Nove su 35 quanto fa in percentuale?

Il 5 per cento, oppure il 25,7 per cento?

E se manca l’Insegnante di Matematica e Scienze (6 moduli), la percentuale è del 5 per cento, oppure del 17 e rotti per cento?

Le ore perse, le percentuali reali già scontate nella settimana che si è conclusa, chi le restituisce ai ragazzi?

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Concretamente, in provincia di Vercelli la situazione, già dopo la prima settimana di scuola in presenza politicamente corretta, è – ad essere ottimisti – a macchia di leopardo.

E’ vero che i ragazzi sono stati in presenza.

Ma spesso senza Insegnanti; così: ingressi posticipati, uscite anticipate.

Piuttosto che la Didattica a distanza, nessuna didattica.

Enorme lo sforzo organizzativo dei Capi di Istituto per cercare supplenze che – fino a venerdì e nella maggior parte dei casi – non si sono trovate con nuovo Personale, ma a cui si è fatto ricorso con il corpo Docente delle stesse Scuole: con l’ovvio limite che il Prof. di Educazione Fisica non possa insegnare Matematica.

Nella migliore delle ipotesi si coprono le ore, surrogando i Bidelli.

Domani, lunedì, si vedrà il “bollettino dei contagi”.

Che già in serata di oggi, domenica, annuncia altre classi in una Dad di fatto.

Si prenda – ad esempio – il caso della Scuole Superiori (quelle più esposte al contagio sui mezzi del Trasporto pubblico locale); le regole sono chiare.

Se ci sono due Studenti contagiati, dal momento della notifica del tampone positivo scatta una Didattica bipolare: i ragazzi vaccinati o guariti in presenza, gli altri in didattica da casa.

Ma se arriva anche il terzo tampone positivo, tutti in Dad.

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Però, non si pensi che i Docenti che sono a casa, in quanto no vax, possano – come in tanti casi vorrebbero – dedicarsi alla Dad.

Sono, appunto, sospesi: quindi non possono insegnare nemmeno a distanza.

Sono a casa, negativi al tampone (fatto a loro spese), vorrebbero insegnare (eventualmente anche in Dad), ma non possono essere impiegati perché sospesi.

Lo stato di emergenza finirà il 31 marzo.

Loro staranno a casa senza stipendio e senza insegnare fino al 15 giugno.

Poi, soprattutto se minori di 50 anni, cosa accadrà?

Al momento non si sa.

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A proposito di tamponi, è appena ovvio che si sia in piena emergenza per la diagnostica.

Tanto i ragazzi, quanto il Personale docente e non docente devono provvedere all’accertamento con tampone rapido.

Con i conseguenti problemi che sono di due ordini, entrambi, nei fatti a pari livello di disagio per le famiglie: il primo è, naturalmente, quello dei costi, ma il secondo è quello organizzativo.

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Insomma, i numerosi contatti di queste ultime ore con Operatori veri della Scuola reale dicono come il dogmatismo ministeriale si stia infrangendo contro la realtà, così come avevano ben chiaro i 2 mila Capi di Istituto che avevano richiesto la Dad fino a fine gennaio, proprio per avere un arco temporale sufficiente ad adottare le misure organizzative necessarie per affrontare il quotidiano, assicurando di non dissipare del tutto il risultato didattico.

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QUALCHE COMUNE AIUTA, TRA SCUOLA, ASL, FAMIGLIE

Si deve, intanto, registrare qualche positiva iniziativa di Comuni che si sono messi a disposizione delle famiglie, messe alle strette con i test praticati con i temponi rapidi.

Gli Enti Locali stanno cercando e già trovando Farmacie disponibili ed il costo del test sarà rimorsato dal Comune.

E’ il caso, ad esempio, di Quarona, Borgosesia, Varallo.

Per tutti ne parla Francesco Pietrasanta, Sindaco di Quarona, recentemente eletto Presidente della Comunità Montana:

Nonostante la scuola abbia riaperto da pochi giorni, diverse classi delle Primarie dei Comuni di Varallo, Quarona e Borgosesia, sono già state messe in DAD a causa anche solo di un caso positivo riscontrato, che ha comportato, come da indicazione dell’ASL l’isolamento per 10 giorni in attesa del tampone dell’ASL, che sappiamo al momento trovarsi in grande difficoltà per la diffusione del contagio e la conseguente forte richiesta di test.

Comprendendo il disagio delle famiglie e il forte momento di stress per i bambini, sentita l’ Asl Vc e la Dirigenza dell’Istituti Scolastici dei tre Comuni, abbiamo chiesto alle farmacie cittadine di effettuare entro tempi brevi il tampone ai bambini della classe,  messa in DAD (il famoso T0 che ora l’ASL non riesce ad effettuare) e consentire quindi, in caso di negatività di tutti gli altri alunni e di conferma di una sola positività verificatasi in precedenza, alla classe di rientrare a scuola quanto prima.

Analoga possibilità sarà riservata agli alunni dell’Infanzia per il tampone di uscita dopo la quarantena di 10 giorni.

Il costo dei tamponi per i bambini dell’ Infanzia e della Primaria sarà a carico dei Comuni.

Mentre a Borgosesia si stanno individuando le farmacie disponibili, a Varallo si potrà effettuare i tamponi presso la Farmacia Dott. Gino e a Quarona presso la Farmacia Ricaldone, che ringraziamo perché hanno manifestato subito di aderire all’iniziativa.

Naturalmente, trattandosi di bambini piccoli, sarà facoltà della famiglia decidere o meno di sottoporre il proprio figlio al tampone che, qualora non volesse farlo, dovrà stare necessariamente in isolamento per i 10 giorni previsti.

Da lunedì 17 gennaio, pertanto, verranno avviate tali modalità per l’effettuazione dei tamponi antigenici, attraverso le procedure che verranno indicate dalle Segreterie delle Scuole interessate.

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I SINDACATI DELLA SCUOLA PREOCCUPATI

Infine, i Sindacati della Scuola della Scuola in provincia di Vercelli rimarcano anche dal canto loro ciò che, proprio la settimana scorsa, alla vigilia della riapertura, avevano sottolineato.

Ecco la posizione di Cgil, Cisl, Uil Scuola:

Dopo esserci c(onsultati, come Organizzazioni sindacali confederali della Scuola ci sentiamo di fare le seguenti osservazioni:

1. Condividiamo le perplessità sulla riapertura delle scuole in presenza, manifestate dai Dirigenti Scolastici (i 2 mila Presidi di cui si è detto, ndr), che chiedevano di posticipare l’apertura sino a fine gennaio, in attesa del picco di contagi.

2. Il mantenimento delle scuole in presenza non significa che il personale della comunità educante: Dirigenti, Docenti e Personale Ata, debba essere lasciato solo con le proprie responsabilità decisionali.

Le scuole non devono essere lasciate da sole, serve tutta la collaborazione delle Asl e degli Enti Locali, per dare il necessario supporto in un momento di criticità, che vede l’aumento dei contagi tra studenti e lavoratori.

3. Il voler riaprire a tutti i costi, senza garanzia delle necessarie misure di sicurezza, come la mancata fornitura delle FFP2, sta mostrando la fragilità di un sistema, che ha proceduto, già all’inizio dell’anno scolastico, con un organico basato sui vecchi parametri, come se nulla fosse successo in questi due anni, mentre il necessario sdoppiamento delle classi rende ormai imprescindibile una diminuzione del numero degli alunni per classe

4. I contratti Covid (peraltro pagati con grave ritardo) sono stati prorogati solo fino al 31 marzo.

Tra due mesi, saremo ancora qui a discutere sulla proroga fino a giugno?

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Non resta che tenere monitorata la situazione, anche nella settimana che si inizia domani, lunedì 17 gennaio.

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