VercelliOggi
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(Stefano Di Tano) – In una serata calcistica quasi primaverile  la conquista dei tre punti ha regalato ai tifosi vercellesi la convinzione sulla concretezza di gioco della Pro Vercelli che possiede i numeri per cambiare la marcia d’avvio di una partita difficile e infine mettere in cassaforte tre punti di valore.

Albinoleffe rigorosamente in rosso per atteggiarsi ad un attacco focoso, e Pro Vercelli in bianco verde, giovanile e piena di speranza.  Le due formazioni trascorrono il primo tempo con un tiro a segno sbilenco certamente destinato a cambiare, alla ricerca della mossa decisiva destinata a ferire i due estremi difensori: Rizzo e Pagno, ma nulla succede di definitivo a causa della frenesia degli attaccanti che si trasforma in azioni senza esito.

Bruzzaniti per la Pro e Galeandro per l’Albinoleffe: discreto il loro lavoro ma raffreddando gli entusiasmi dei tifosi che incitano, ma sanno anche aspettare.

Due false reti annullate dall’arbitro padovano Lovison passano presto nel dimenticatoio, persino una bella parata di Matteo Rizzo sembra far parte di una tranquilla routine di preparazione, così come il “palo” colpito dal dispettoso Galeandro e le solite collezioni di corner sui due opposti fronti; sono attimi di lieve profumo, il sapore viene rimandato al secondo tempo quando “i ritocchi” apportati alle squadre grazie a diverse sostituzioni creano gli effetti sperati e la lotta in campo si fa più stretta con improvvisi cambiamenti, lanci lunghi, tentativi pungenti per attraversare le ragnatele difensive.

Ci prova Gelli (Alb.) ma Rizzo è lì sulla traiettoria giusta. Ci prova Comi, ma va di un soffio a lato; sul successivo tentativo finalmente, dal cross di Crialese, si avventa il nostro n. 10 e la palla è nel sacco…Tutti corrono ad abbracciarlo. Lo sforzo comune è stato premiato. 

Ma sono i ragazzi di Marcolini che adesso rincorrono con forza il successo, e lo cercano furiosamente con eccellenti combinazioni. Ma è sempre Matteo Rizzo che diventa protagonista e campione della serata gettandosi con coraggio ed orgoglio a chiudere ogni varco.  Due, tre parate strappa-applausi, ed il coro della curva e delle tribune parte con un caldissimo e meritato ringraziamento.  Si chiude con gioia questa giornata infrasettimanale con una vittoria voluta con l’impegno di tutto il gruppo e con la valida strategia di Mr. Massimiliano Nardecchia.

Pro Vercelli: Rizzo, Minelli, Cristini, Auriletto, Bruzzaniti,  Emmanuello,Vitale, Crialese,  Della Morte, Comi, Rolando; sostituzioni con Gatto, Louati, Iezzi, Panico.

Redazione di Vercelli

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Pro VercelliAlbinoleffe 1-0

Marcatori: 26’ st Comi

Pro Vercelli (3-4-3): Rizzo M.; Minelli, Cristini, Auriletto; Bruzzaniti (15’ st Gatto), Emmanuello (29’ pt Louati), Vitale, Crialese; Della Morte (15’ st Iezzi), Comi, Rolando (15’ st Panico). A disp.: Valentini, Masi, Jocic, Belardinelli, Clemente, Rizzo L., Macchioni, Secondo. All.: Nardecchia.

Albinoleffe (3-5-2): Pagno; Milesi, Gelli J., Saltarelli; Gusu (35’ st Giorgione), Piccoli, Genevier (30’ st Zoma), Gelli F., Tomaselli (dal 22’ st Poletti); Ravasio (22’ st Cori), Galeandro (30’ st Martignago). A disp.: Rossi, Facchetti, Nichetti, Michelotti, Doumbia, Miculi, Concas. All.: Marcolini.

Arbitro: Lovison di Padova

Guardalinee: Piccichè di Trapani e Tagliaferri di Faenza

Quarto uomo: Poli di Verona

Ammoniti: Saltarelli (A), Louati (PV)

Recupero: 1’ pt – 3’ st

La Pro Vercelli vince contro l’Albinoleffe e allunga a 7 la sua striscia di risultati utili consecutivi.

Confermata la regola del Silvio Piola, con i leoni che alla vigilia erano in serie positiva casalinga da 6 turni, l’ultima sconfitta interna è datata 5 dicembre.

Si parte con Rolando che pesca Bruzzaniti, l’incornata di quest’ultimo è centrale.

Dall’altra parte, Gelli manda alto.

È il 10′ quando Galeandro impegna Rizzo.

Tre minuti dopo Della Morte deposita in rete ma il gioco è fermo per fuorigioco

Passa un minuto e Piccoli, dal limite, risolve una mischia ma l’arbitro annulla la rete ravvisando un fallo

Al 19′ Rizzo è tempestivo nell’anticipare in uscita Gusu.

Poco prima della mezz’ora, Emmanuello deve lasciare il campo dopo un duro scontro, gli subentra Louati.

Dopo Rizzo devia in angolo la conclusione di Ravasio.

Minuto 32, Ravasio devia di poco fuori.

Sei minuti più tardi, Galeandro da appena fuori area, colpisce il palo.

Nel finale, Rizzo con un grande intervento dice di no alla sassata di Gelli.

La ripresa si apre con il tacco di Della Morte, Pagno non ha difficoltà.

Risponde Tomaselli, chiamando in causa Rizzo.

Nell’altra area, Comi inzucca di poco fuori.

La Pro passa al 26′, cross di Crialese e tuffo vincente di Comi.

Al 34′ Martignago è pronto a esultare ma Rizzo non è d’accordo e compie un super intervento.

Finisce così con grandi protagonisti Comi (match winner) e Rizzo con le sue parate.

Al 90′ ancora Rizzo blinda la porta negando la gioia del gol a Zoma.

Redazione di Vercelli

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Che io possa vincere, ma se non riuscissi,

che io possa tentare con tutte le mie forze

Giuramento dell’Atleta Special Olympics

Si è tenuta oggi – mercoledì 16 marzo alle ore 11.00 – presso la Sala Oceania del Campus Onu di Torino in Viale Maestri del Lavoro 10, la conferenza stampa di presentazione del Torch Run relativo ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics, in programma a Torino dal 4 al 9 giugno 2022.

La torcia, simbolo originario della volontà di diffusione tra le popolazioni dei valori olimpici, mette in luce il ruolo del gioco e dello sport nella costruzione di comunità inclusive e quest’anno assume un valore di rinascita e di ripartenza dei Giochi Nazionali Special Olympics dopo il lungo periodo di stop forzato dovuto alla pandemia. Il viaggio della torcia  prenderà il via il 18 marzo da Udine, nella Regione che ha ospitato gli ultimi Giochi Nazionali Invernali, e attraverserà tutta Italia con numerose tappe per terminare il suo percorso il 5 giugno a Torino in occasione della Cerimonia di Apertura presso lo Stadio Olimpico Grande Torino. Qui accenderà il tripode, dando il via ufficiale ai XXXVII Giochi Nazionali Estivi e segnando l’inizio di un percorso che porterà la città ad ospitare, nel 2025, i Giochi Mondiali Invernali.

Il Torch Run intende promuovere, ancor prima dell’inizio dei Giochi, i valori fondamentali della coesione e del sentirsi parte integrante di un messaggio globale di inclusione. L’obiettivo è quello di coinvolgere, come parte attiva, istituzioni, scuole e famiglie in tutta Italia e in Piemonte, con particolare riferimento a Torino dove si prevede un grande coinvolgimento della città in occasione dello stesso evento.

#TORniamoINcampO è il claim che accompagnerà i Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Torino, il più grande evento nazionale di sempre dedicato alle persone con disabilità intellettive: saranno oltre 3000, infatti, gli atleti provenienti da tutta Italia che gareggeranno in 20 discipline sportive (atletica leggera, badminton, bocce, bowling, calcio a 5, canottaggio, dragon boat, equitazione, ginnastica artistica e ritmica, indoor rowing, karate, golf, nuoto, nuoto in acque aperte, pallacanestro, pallavolo unificata, rugby, tennis, tennistavolo).

Durante la conferenza stampa sono intervenuti:

Valentina Vezzali (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport): «Il riuscito claim #TORniamoINCampO veicola la promessa di lasciarsi alle spalle la pandemia e la volontà di ricominciare insieme sottolineando l’importanza del gruppo. Questo messaggio interpreta al meglio lo spirito olimpico e il potere dello sport di valorizzare le peculiarità degli individui e di superare gli stereotipi e i pregiudizi».

Erika Stefani (Ministro per le Disabilità): «L’inclusione, la comprensione e il confronto trovano nello sport un poderoso acceleratore e catalizzatore. Per questo, ogni iniziativa va promossa e pubblicizzata anche con l’obiettivo di infondere coraggio e speranza a tutte le persone con disabilità che, per motivi diversi, hanno più difficoltà a svolgere questo tipo di attività».

Rossano Sasso (Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca): «Il vincolo di amicizia che ci lega a Special Olympics è dimostrato dalle tante occasioni di condivisione vissute nel tempo e dal Protocollo di Intesa attualmente in fase di rinnovo. Durante la pandemia non avete mai fatto sentire da soli i vostri atleti e la speranza è quella, dopo la cessazione dello stato di emergenza il prossimo 31 marzo, di tornare alla normalità; il Torch Run rappresenta un simbolo di buon auspicio e di pace».

Andrea Costa (Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute): «Siamo grati a Special Olympics per il lavoro straordinario fatto in questi anni anche grazie al contributo fondamentale dei volontari e delle famiglie. L’edizione 2022 dei Giochi Nazionali è importantissima perché segna il ritorno alla normalità dopo due anni difficili in cui l’attività sportiva ha pagato un caro prezzo: lo sport promuove i valori fondamentali dell’inclusione e della socializzazione, riprendere in presenza è un segno di speranza».

Giovanni Malagò (Presidente del CONI): «Il CONI, considerati i percorsi di sostegno e promozione portati avanti nel corso del tempo, è da sempre vicino a questo meraviglioso mondo e ci sarà sempre con grandissimo rispetto: ricordo che Special Olympics fa parte degli organismi sportivi e del Consiglio Nazionale del Comitato Olimpico Italiano, oltre a essere riconosciuta come associazione benemerita. Il Torch Run dei Giochi Nazionali porterà l’Italia, il Piemonte e Torino a essere protagoniste di un messaggio diverso che nessuno meglio di voi può rappresentare».

Vito Cozzoli (Presidente di Sport e Salute): «La rete delle associazioni sportive garantisce un presidio sociale e civile fondamentale: l’attività di Special Olympics, a proposito, dà un contributo straordinario alla vita delle persone con diverse tipologie di fragilità perché lo sport garantisce spazio per tutti anche attraverso una rete ampia come la vostra. Il Torch Run è un monito di speranza».

Andrea Spezzano (Atleta Special Olympics): «Grazie a Special Olympics pratico nuoto, atletica e ciclismo: il mio sogno è quello di gareggiare nel triathlon in una gara a livello internazionale. Lo sport mi trasmette tantissime emozioni, la fatica e il tifo del pubblico sono gli aspetti che mi permettono di credere di più in me stesso».

Maria Grazia Grippo (Presidente del Consiglio Comunale della Città di Torino): «Torino è una città che da sempre si riconosce in uno sport che sia per tutte e per tutti, vetrina del talento ma anche opportunità quotidiana di benessere psicofisico, di inclusione sociale e valorizzazione delle diversità. C’è poi un innegabile messaggio di speranza nel viaggio della torcia, un messaggio che in un tempo di dolore e di assurde divisioni ostinatamente unisce e ci sprona a guardare avanti».

Manuela Lavazza (Vice-Presidente Special Olympics Italia): «La torcia porta con sé un forte messaggio di pace. A rappresentare le bandiere sono le persone e quelle che fanno parte di Special Olympics includono tutte le sfumature di colori perché nel progetto che il nostro Movimento porta avanti c’è spazio per tutti. Il Torch Run, in questo senso, è l’inizio di un percorso che caratterizzerà Torino nel prossimo triennio, simbolicamente, quale capitale dell’inclusione. Percorso di un viaggio iniziato molti anni fa grazie ad un grande lavoro sul territorio e che culminerà con la realizzazione dei Giochi Mondiali Invernali 2025».

Daniele Frongia (Delegato del Ministro delle Politiche Giovanili Fabiana Dadone): «Il percorso del Torch Run in giro per l’Italia significa molto e trasmette grandissime emozioni anche a noi perché finalmente si torna in presenza, segnale importante per tutto il movimento e per le famiglie che ne fanno parte».

Alberto Cirio (Presidente della Regione Piemonte): «La Regione Piemonte è onorata e orgogliosa di ospitare una manifestazione che si potrà svolgersi in assoluta sicurezza. Le risorse utilizzate per la sua organizzazione non rappresentano una spesa ma un investimento che ha una bontà di destinazione di livello superiore e sarà in grado di portare sul territorio, oltre a notorietà, immagine e comunicazione, anche un grande valore etico che si aggiunge a quello sportivo. Questo modello di eccellenza si sposta in pieno con la nostra filosofia di governo e l’ammirazione che proviamo nei confronti di questi atleti è altissima».

I Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Torino 2022 sono sostenuti da Coca-Cola Foundation, Mitsubishi Electric – Filiale Italiana, iZilove Foundation, Toyota, Otis e Miniconf.

Le Torce sono state realizzate per Special Olympics da Bonino Carding Machines Srl

Questa attività è realizzata anche con il contributo di cui alla legge 208/15

Redazione di Vercelli

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Il Sindaco di Motta De’ Conti Emanuela Quirci mantiene alta l’attenzione nei confronti degli Enti preposti riguardo all’argine mottese.

 Proseguono i contatti con l’ing idraulico Stefano Pollero di Vercelli  per la realizzazione dello studio di fattibilità. E’ stato richiesto all’Aipo una serie di documenti finalizzati alla stesura dello studio stesso.

Emanuela Quirci  ha inoltre ritenuto opportuno inviare anche una lettera alla  Regione Lombardia e per conoscenza alla Regione Piemonte, alla Prefettura di Vercelli, all’ufficio Aipo di Casale Monferrato, al Comune di Langosco e al Comune di Candia,nella quale richiede delucidazioni inerenti le iniziative finalizzate alla rimozione dei sedimenti dell’alveo dei corsi d’acqua che la Regione Lombardia non ha favorito.

Il ponte che collega Terranova con Candia (territorio lombardo) è pressochè ostruito dai sedimenti ed è ciò che impedisce il regolare deflusso delle acque in piena favorendo altresì il rigurgito verso monte.

Consistenti sovralluvionamenti proprio in territorio Lombardo condizionano il flusso delle acque del fiume Sesia ed è per tale motivo che il Sindaco di Candia Stefano Tonetti, già tempo fa, aceva richiesto l’asportazione di sedimenti proprio alla Regione Lombardia, ma l’esito è stato negativo.

Il Sindaco Emanuela Quirci ha quindi sollecitato la Regione Lombardia e gli altri enti competenti ad assumere ogni iniziativa finalizzata al ripristino dell’officiosità idraulica.

Redazione di Vercelli

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Si è svolto ieri, venerdì 4 marzo, presso Camp Villaggio Italia a Pejë, un importante incontro tra il Comandante del Regional Command West (RC-W) di KFOR, Colonnello Marco Javarone, e una cospicua rappresentanza dei leader religiosi del Kosovo Occidentale. Il primo obiettivo dell’incontro è stato quello di riunire di persona i rappresentanti delle diverse confessioni religiose, dopo quasi due anni di emergenza pandemica.

I partecipanti che hanno aderito a quest’iniziativa sono Padre Lorenz Sopi sacerdote cattolico di Pejë, l’Imam Musli Arifaj Presidente del Concilio Islamico di Pejë, Padre Janjič Sava archimandrita del Monastero di Visoki Decani, Visar Koshi leader sunnita di Gjakova, Rujdi Shehu leader saadij di Gjakova, Padre Shan Zefi Vicario Generale della Cattedrale di Prizren, Demiri Votim leader della Comunità Ebraica del Kosovo, Syla Driton rappresentante della “Tekke” di Junik e Madre Haritina del Patriarcato di Pejë.

KFOR è qui per sostenere lo sviluppo di un Kosovo stabile, multietnico e pacifico e adempie al suo mandato operando al fine di mantenere sia un ambiente sicuro e protetto sia la libertà di movimento: l’intento comune è mantenere quindi una pacifica convivenza tra tutti gli esseri viventi delle comunità, considerando le differenze come moltiplicatori di valori” così ha esordito il Colonnello Javarone. L’Ufficiale ha continuato il suo discorso introduttivo ponendo l’accento sull’importanza di tutte le religioni, poiché espressione dell’atteggiamento positivo verso le comunità attraverso il dialogo che evoca consistenza, uguaglianza e arricchimento reciproco.

Tutti i partecipanti hanno convenuto che, nonostante la storia e le tradizioni diverse, i doveri principali di tutte le religioni sono: occuparsi della salute spirituale dei propri fedeli mettendo da parte ogni convinzione politica, giungere alla verità tramite l’amore e diffondere “urbi et orbi” un messaggio comune di pace, tolleranza e pacifica convivenza. La formula individuata è stata: “Siccome tutti figli di un unico Dio, è necessario per la coesistenza pacifica, accogliere le diversità di ciascuno cambiando noi stessi, nel rispetto l’uno degli altri”.

Al termine della tavola rotonda i partecipanti hanno preso un impegno comune a invitare le guide spirituali delle altre fedi alle rispettive prossime feste religiose, in modo da fornire a tutti i credenti un pratico esempio di fattivo rispetto e collaborazione. 

Redazione di Vercelli

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(marilisa frison) – Oggi è l’ultimo giorno di lavoro per la Comandante della Polizia Municipale di Trino, Marta Roati.

Un vero dispiacere per l’intera città che ha tributato alla Comandante messaggi di stima e apprezzamento; ormai, dopo circa 37 anni di servizio, è considerata come una persona di famiglia.

Marta Roati ha iniziato il suo servizio come Vigile, a Trino, il 1 Agosto 1985 e, dopo circa 6 anni, il 3 Giugno 1991, è diventata Vice Comandante della Polizia Municipale di Trino.

Successivamente, il 1 Novembre 1995, ha assunto il comando dei “Civich”.

È stata un’ottima Comandante, per circa 27 anni, un lavoro encomiabile.

Sempre austera, mai scontrosa o insensibile alle esigenze dei più deboli, attenta al bene della città e dei cittadini, sempre cordiale e pronta ad aiutare a risolvere le difficoltà in modo efficace.

Marta è sposata con il Maresciallo Mello Eliandro, Comandante della Radio Mobile di Alessandria ed ha una figlia di 31 anni.

I coniugi lasciano entrambi il lavoro oggi e da domani, 1 marzo, s’inizierà la loro “attività” di pensionati.

Ho chiesto alla Comandante che previsioni ha per il futuro ed ha così risposto:

“Ho una famiglia numerosa, fratelli, sorelle, zii, nipoti, mi dedicherò a loro; poi, mio marito è di origine sarda, faremo un bel viaggio in Sardegna, a Sassari”.

Si è trovata bene qui a Trino?

“Mi sono trovata benissimo, lavorare per il Comune per 37 anni è stata una scuola di vita, ho imparato tantissimo in tutti i campi. Io ho sempre trattato tutti i cittadini allo stesso modo, li ringrazio per i tanti apprezzamenti che mi hanno dimostrato in questi giorni e saluto indistintamente tutti i trinesi”.

Un grazie di cuore alla Comandante Marta Roati e un augurio di tante cose belle per questa nuova vita accanto al marito e ai propri familiari.

E quando sarà, buona e meritata vacanza nella splendida terra di Sardegna.

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Alla luce dell’intensificarsi delle violenze e della conseguente grave emergenza umanitaria in Ucraina, sono tanti i Vercellesi, singoli cittadini, enti ed associazioni che in queste ore ci stanno contattando per chiedere come poter contribuire ad alleviare le sofferenze delle vittime di questi eventi.

Ad oggi è importante evidenziare che non sono attive al momento, da parte della Croce Rossa Italiana, raccolte di beni di prima necessità, viveri e/o farmaci.

Queste iniziative, nate spontaneamente dalla grande generosità che contraddistingue da sempre il Popolo Italiano, se non coordinate, rischiano di generare una dispersione degli aiuti.

Un buon coordinamento consiste nel mettere a disposizione di chi ne ha bisogno, quello che realmente serve, in quantità corrette, attraverso le richieste delle organizzazioni umanitarie che operano sul campo.

La Croce Rossa Italiana ha quindi attivato una raccolta fondi, le cui informazioni si possono trovare a questo link: https://cri.it/emergenzaucraina/

Essa è finalizzata al sostegno delle enormi necessità cui stanno dando risposta senza sosta i volontari della Croce Rossa Ucraina e delle Società Nazionali della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dei paesi che accolgono i profughi.

La “ratio” della raccolta fondi consiste nel voler consentire alle Società Nazionali coinvolte di poter approvvigionare i beni necessari ottenendo 3 risultati:

1) approvvigionare quello che realmente necessita

2) evitare costi logistici elevati e viaggi di colonne interminabili di mezzi con lunghissima percorrenza in teatro di crisi e con tempistiche doganali che rischiano il deperimento di una parte degli aiuti

3) Sostenere l’economia locale delle comunità che accolgono i profughi.

Il Comitato Nazionale di Croce Rossa Italiana è in costante contatto con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e le Società Nazionali del teatro di guerra e dei paesi limitrofi ove fornire un aiuto concreto e coordinato.

Il Comitato Nazionale e tutte le unità territoriali della Croce Rossa Italiana non esiteranno, in caso di necessità, di diffondere appelli ed eventuali richieste di aiuto.

Un ringraziamento sincero a tutti coloro che, in queste difficili ore, stanno testimoniando un grande spirito di umanità nei confronti delle vittime.

Croce Rossa Italiana Comitato di Vercelli

Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona

Perchè si può avere ancora fiducia nell’uomo, si può ragionevolmente credere che la speranza non sia del tutto esiliata dal nostro orizzonte, nonostante tutto?

Perchè ci sono ragazzi come questi, capaci di amare, nonostante tutto.

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(marilisa frison) – Gli animatori dell’oratorio Sacro Cuore di Trino, hanno preparato le “gale” o “Sturcion”, ottimi dolci di Carnevale, per un lodevole fine.

Il ricavato dalla vendita dei dolci servirà per aiutare “La Casa del Niño”, che si trova a Chuquibambilla, nel sud del Perù, gestita dall’anno 2017 da una Volontaria di Brescia, Anna Menolfi, ora coadiuvata da un’animatrice dell’’oratorio di Trino, proveniente da Vercelli, Chiara Pollone, laureata in Scienze dell’Educazione.

Chiara è partita per la Missione a metà settembre 2021 e vi rimarrà fino a maggio 2022, ha deciso di regalare alcuni mesi della propria vita per il bene di questi bambini, bisognosi di cure e tanto affetto.

Lei si trova molto bene in questo posto, si sente realizzata, felice, ma non perché si diverta tutto il giorno, anzi, fatica e arriva stanca a fine giornata, ma si sente rivivere con un qualcosa in più dentro.

E consiglia ad altri questa esperienza asserendo: “È da provare!”.

Purtroppo, però, è giunta ai ragazzi dell’oratorio una lettera di Chiara, un po’ inquietante, impensabile per noi abituati ad avere più del necessario, che palesa:

“Cari ragazzi, in questi giorni la dispensa è un po’ vuota e mi è capitato di dover preparare viveri per i poveri. È brutto non saper cosa mettere dentro, perché non ci rimane molto…”.

E i ragazzi si sono subito attivati.

Questa casa, per garantire un clima familiare e confortevole, accoglie un numero massimo di 20 bambini da 0 a 12 anni, orfani o provenienti da famiglie in situazioni di povertà assoluta e svantaggio socio-economico.

Il metodo educativo usato è nello stile di don Bosco: fare le cose con amore, silenzio, lavoro manuale e devozione.

Gli educatori nel crescere i bambini si impegnano a mantenere un legame con la famiglia, seguendoli con amore e tenendoli per mano, finché non saranno sicuri e in grado di camminare da soli.

Gli “Sturcion” dell’oratorio si possono prenotare telefonando a Manuela cellulare 333 6801346, sono confezionati in vaschette da 200 grammi al costo di 5 euro.

Le confezioni si possono ritirare in oratorio, oppure, dopo la messa delle 10 e delle 11,15 di domenica 27 febbraio.

La scorsa domenica sono stati incassati 450 euro dalla vendita delle gale e chi le ha assaggiate le ha trovate ottime, leggere e digeribili, cosa che non succede sempre con i dolci di carnevale, e ha fatto i complimenti alle cuoche e ai volontari.

Parte del ricavato andrà anche al nostro Oratorio.

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Il freddo più brutto sembra passato, ma la sera è sempre fresca, anche in questo 21 febbraio, quando la giornata ha regalato un po’ di sole.

Eppure questi bambini sono sul campo ad allenarsi, alla Scuola Calcio del Gruppo Sportivo Canadà.

Tanto entusiasmo, clima familiare, nessuna ansia di professionismo, ma – come ricordano Davide Bordin e Piero Pastore, rispettivamente Presidente e Coordinatore Tecnico del Gruppo Sportivo Canadà – un grande impegno per offrire alle famiglie ed ai piccoli atleti tanta professionalità.

Un impegno, persino superfluo richiamarlo, che attinge dalla lezione e dall’esempio illustrati dal grande Paolo Sala, che troppo presto ci ha lasciati, ma che certamente da lassù approva quanto fanno i suoi successori.

La parola, in questo video, oltre che ai dirigenti, anche ai piccoli protagonisti di questa grande opera di volontariato sportivo

(ma anche sociale e culturale: ricordiamo poche ore fa l’inaugurazione del Carnevale)

che raccontano come si trovano qui al Centro Sportivo Maglione, al Canadà.

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Nell’abitazione di Carlo Olmo, “la tana del Lupo Bianco”, in via Delpiano 7, si è riunita la commissione che ha valutato le segnalazioni pervenute per la prima edizione del Premio “Cavallino d’oro” istituito dal filantropo vercellese. La commissione era composta dallo stesso Olmo, dal vicepresidente dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai Claudio Zammarchi, dalla maestra dell’Accademia stessa Serena Rubini; dalla volontaria della Cri di Gattinara Katia Morgante, in rappresentanza del mondo della sanità; dalla professoressa Ilaria Ottino, in rappresentanza del mondo della scuola;  da Domenico Limardi, del Piemonte Sport, che rappresentava il mondo dello sport, e dal giornalista Enrico De Maria.

La commissione ha scelto innanzitutto il vincitore del Premio Cavallino d’oro, che sarà consegnato ad un esponente della società civile che ha fatto tanto, nei mesi scorsi, per la nostra città, ed il cui nome sarà annunciato al momento della premiazione, la sera del 4 marzo al teatro Civico. Quindi, i giurati hanno selezionato anche i quattordici studenti delle medie e delle superiori che riceveranno, sempre la sera del 4 marzo al Civico, le borse di studio da 500 euro messe a disposizione da Olmo e da altri benefattori per i migliori studenti vercellesi, secondo le segnalazioni delle scuole stesse. Gli studenti oltre all’assegno riceveranno anche una targa messa in palio dalla Provincia.

Oltre alle borse di studio, al Civico saranno distribuiti anche diplomi di merito sia ad altri studenti meritevoli sia a personaggi vercellesi segnalati per il “Cavallino d’oro”.

Tra i premi di studio, uno, in particolare, su scelta del Lupo Bianco, sarà dedicato al ricordo del compositore Angelo Gilardino, scomparso il mese scorso; inoltre sarà consegnato un riconoscimento speciale ai vigili del fuoco di Vercelli.

Durante la serata al Civico – programmata nel secondo anniversario del giorno in cui Olmo vide la famosa immagine del Lupo Bianco mentre recitava il Padre Nostro in aramaico all’interno della sua Accademia – sono previste anche esibizioni artistiche e musicali delle quali si sta occupando Serena Rubini. 

La serata sarà dedicata al ricordo di Rita Casè, indimenticabile vice presidente dell’Aism (L’Associazione italiana sclerosi multipla) scomparsa nel maggio dello scorso anno a soli 58 anni. L’ingresso sarà libero e saranno raccolte offerte a favore della sezione vercellese dell’Aism.

Redazione di Vercelli

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