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Dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia e l’anticipo della ripresa delle attività con la partecipazione alla manifestazione  ospitata presso la Sagra Panissa, Futuratrte riparte alla grande con la mostra “Oltre un lustro di impegno per l’arte” in programma al chiostro dell’ex monastero di San Pietro Martire dal 9 all’11 settembre in via Dante Alighieri 93.

L’Associazione Futur’arte nasce il 16 ottobre 2016 ed è formata da cultori ed amatori dell’Arte con la finalità di diffondere l’amore verso l’Arte nelle sue varie manifestazioni – spiega Franco Ferragatta, presidente del sodalizio – per aiutare e incoraggiare i giovani artisti, letterati e studiosi, organizzare conferenze e convegni, allestire esposizioni artistiche e promuovere visite guidate e pubblicazioni di interesse culturale, specialmente in ambito cittadino”.

Nella migliore tradizione degli artisti “bohemiennes” parigini, l’associazione ha sede tra i tavolini del caffè “Bistrò” di largo D’Azzo in centro città e ospita in permanenza le opere dei soci, attualmente una ventina, che stanno conquistando l’interesse e l’apprezzamento degli appassionati.

Intensa l’attività dell’associazione: fra le iniziative più recenti, ultima in ordine di tempo, la collaborazione all’organizzazione e la partecipazione dei soci alla mostra “Arte in Sagra”, appuntamento tradizionale nell’ambito della Sagra della Panissa, con il coinvolgimento di ben quaranta artisti, riscuotendo uno straordinario successo di pubblico.

Aggiunge l’inesauribile presidente dell’associazione Franco Ferragatta – “Cerchiamo di portare l’arte al di fuori dei propri confini sperando che le nostre iniziative contribuiscano ad d attrarre molti apasionanati e convincerli ad esprimere il proprio ego artistico con l’invito a prendete i pennelli e iniziate a dipingere, concludendo che ” qualcosa di bello arriverà, perché il bello è dentro di noi e deve trovare il modo di essere tirato fuori”.

Esporranno le proprie opere alcuni tra i soci dell’associazione: Franco Ferragatta, Paolo Zavattaro, Valentina Dimitri, Roberto Albertaro, Elisa Cattin, Rosella Canè, Simone Forte, Pio Mario Arini e Marco Marcodini.

Lavori che spaziano dal figurativo all’informale, dal surreale all’astrattismo, in grado comunque di coinvolgere l’osservatore in un turbine di emozioni… scopo finale dell’Arte.

L’esposizione sarà visitabile sabato dalle 16 alle 19,30 e domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30.

Redazione di Vercelli

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Il Liceo Musicale “Lagrangia”, vincitore del Concorso Regionale “Le note del Cuore”, si è esibito mercoledì 7 settembre, nel pre-partita della “Partita del Cuore” fra tra la Nazionale Cantanti e la Charity Team, all’U-Power Stadium di Monza, coronando così l’ottimo risultato ottenuto nel progetto-concorso iniziato nel mese di ottobre 2021, per  la produzione di un brano inedito per testo, musica e video sui valori della società contemporanea.

I ragazzi del Liceo Musicale hanno partecipato con due brani: “Tutto cambierà” e “Salvo ciò che è mio”, conquistando rispettivamente il primo e il terzo posto nella categoria Scuole Secondarie di Secondo grado, superando ben 97 scuole di tutto il Piemonte.

Allo Stadium di Monza si è esibito il gruppo formato da studenti di 5ª con una rappresentanza di allievi di 3ª e 4ª: Nicholas Terlato (voce) Carmine Colucci (chitarra e voce), Filippo Borca (pianoforte), Davide Moretti (basso) Mattia Vercellotti (chitarra elettrica) Amedeo Borlini e Alessio Rolla (violini), Giulia Matraxia (viola) Domenico Di Giorgio (percussioni), Pietro Givonetti e Samuel Perinotto (trombe).

In coda all’esibizione dei vincitori, sono stati premiati anche gli altri ragazzi del Liceo “Lagrangia” che con “Salvo ciò che è mio” si sono classificati al terzo posto: Samuel Perinotto, Matilde Marchesotti, Alessio Pagliero, Samuele Cavallone, Alessandro Rosin.

Ad entrambi i gruppi sono stati donati Abbonamento Musei Young, un buono omaggio per l’acquisto di strumentazione musicale, ma la maggiore soddisfazione per i giovani musicisti è stata la trasmissione per l’intera settimana dei loro inediti sulle frequenze delle radio piemontesi.

Va detto, però, che la serata di Monza giunge a coronamento di un anno ricco di successi per il Liceo Musicale vercellese; molti ragazzi hanno partecipato ad importanti Concorsi Nazionale classificandosi ai primi posti, ed ottenendo addirittura un premio come miglior Liceo Musicale al Concorso di Massa Carrara per numero di allievi partecipanti e risultati ottenuti.

Anche l’apertura del nuovo anno scolastico porta con sé importanti novità: il Liceo “Lagrangia”, unico rappresentante del Piemonte, parteciperà alla realizzazione di un DVD con un’orchestra di 500 elementi provenienti da molti Licei Musicali italiani che sarà registrato nella Valle dei Templi a Paestum dal 20 al 22 settembre.

I migliori auspici per un anno scolastico che dovrebbe segnare, finalmente, il ritorno alla normalità.

 

Redazione di Vercelli

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Jacopo De Dominici, varallese, restauratore ed artista dell’anima, che non ama apparire e ha fatto della gentilezza e della discrezione le sue cifre esistenziali, martedì 13 settembre alle ore 11, inaugurerà la sua nuova mostra personale: “Pietre e coloriSculture e pitture, che sarà visitabile fino a domenica 25 settembre negli orari di apertura della Biblioteca.
Jacopo De Dominici ha frequentato il liceo artistico e successivamente la Scuola d’Arte a Novara.

Svolge la sua attività di restauratore nel laboratorio del padre: ama definirsi artigiano, ma è un artigiano poliedrico, che sconfina nell’arte originale, spaziando dal disegno alla pittura, dalla musica alla scultura su pietra ollare e marmo: “La materia oltre a guardarla bisogna anche toccarla per percepire tutto il suo fascino”.

E’ stata proprio la pietra che lo ha avvicinato alla scultura, quella pietra che il padre gli metteva tra le mani quando era bambino per tenerlo occupato.
In Biblioteca esporrà grandi tele accostate a opere scultoree, facendo interagire le arti ed i colori in modo armonioso.

 

Redazione di Vercelli

 

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Allarme maltempo nelle campagne del Vercellese e del Biellese.

I temporali e le grandinate che si sono abbattuti ieri sera, mercoledì 7 settembre, nelle due province hanno provocato danni alle coltivazioni, alle infrastrutture e alle abitazioni.

L’area maggiormente colpita è quella tra Tronzano e Bianzè con danni nei campi che vanno dal 60% al 90%: riso, mais, soia sono le colture che sono state oggetto della furia temporalesca.

Sempre a Bianzè il forte vento ha colpito duramente abitazioni e infrastrutture con tetti divelti e pali della luce piegati.

A Salussola le due grandinate, avvenute intorno alle ore 21 e alle ore 23, hanno provocato danni alle coltivazioni del 40-50%.

Stesso discorso per Santhià dove però le perdite sono più contenute, intorno al 10-20%.

Investiti dal maltempo, nel Biellese, anche i comuni di Lessona, Cossato, Ternengo, Valdilana, Massazza, Casapinta e Mezzana Mortigliengo: numerose piante sono cadute, così come i pali dell’alta tensione mentre tante tegole dei tetti sono state spazzate via. Problemi anche in Valsesia dove sono state registrate raffiche di vento di quasi 100 chilometri l’ora.

Si tratta di un’annata veramente complicata per gli agricoltori, che oltre ai rincari record delle materie prime che stanno mettendo in ginocchio le aziende, hanno dovuto fare i conti con l’emergenza siccità e ora con i danni da maltempo – commentano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Francesca Toscani –. Con la diminuzione della produzione a causa della scarsa disponibilità idrica, queste ulteriori perdite sono davvero un brutto colpo. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense”.

 

Redazione di Vercelli

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Da mercoledì 14 settembre a domenica 2 ottobre il Museo Leone di Vercelli ospita, presso la sala d’Ercole di Casa Alciati, la mostra fotografica “The Wall Live” dedicata allo storico concerto di Roger Waters a Berlino, immortalato dagli scatti di Bruno Marzi.

La mostra è a cura di Luigi Pedrazzi di Arteutopia, agenzia di ideazione e produzione di eventi culturali e intrattenimento che produce mostre, convegni e spettacoli in collaborazione con istituzioni nazionali ed internazionali e sarà inaugurata mercoledì 14 settembre alle 18.00 con ingresso libero.

Saranno presenti l’autore e il curatore.

Nell’ inverno del 1979 viene pubblicato “The Wall”, undicesimo album dei Pink Floyd.

Nei due anni successivi vennero realizzati il breve e colossale live tour ed il film diretto da Alan Parker.

L’album, il concerto, ed il film sono considerati uno dei progetti più celebrati e visionari della storia del rock.

Il 6 Novembre 1989 cade il Muro di Berlino, per 40 anni simbolo della guerra fredda.

Il 21 luglio del 1990, proprio a Berlino, per celebrare la caduta del Muro, tra la Potsdamer Platz e la Porta di Brandeburgo, Roger Waters rimette in scena The Wall Live, uno dei concerti rock più spettacolari della storia.

Insieme a lui, tra gli altri, The Band, Scorpions, Bryan Adams, Van Morrison, Joni Mitchell, Ute Lemper, Sinead O’Connor, Marianne Faithfull, Cyndi Lauper.

Nato per raccogliere denaro per il Memorial Found for Disaster Relief, istituito per ricordare i caduti di ogni guerra e promuovere la pace, lo show fu organizzato in soli quattro mesi, unendo per la prima volta forze e mezzi di Berlino Ovest con quelli di Berlino Est. Il palco era lungo 160 metri e la Terra di Nessuno fu completamente ricontrollata per il timore di mine.

Si calcola che fossero presenti cinquecentomila persone giunte da tutto il Mondo.

Questa mostra fotografica, che raccoglie gli scatti che Bruno Marzi realizzò in quei giorni, rappresenta il viaggio dentro quella sera, quella musica, quella speranza, mostrandoci non solo le immagini del concerto ma anche l’atmosfera che si viveva a Berlino in quel momento storico a pochi mesi dalla caduta del muro.

Bruno Marzi è giornalista e fotografo dall’anima Rock.

Fra le sue collaborazioni: Nuovo Sound, Ciao 2001, Il Gazzettino. Ha scritto e ha lavorato come speaker radiofonico per Radio Rai e come autore per Rai due e Rai uno.

Tra le sue copertine più famose: Pensiero stupendo di Patty Pravo, Fronte del palco di Vasco Rossi, Live at the Kremlin di Zucchero, Da San Siro a Samarcanda di Antonello Venditti, Decisamente Loredana di Loredana Berté.

Tra i suoi libri fotografici: Rewind. Vasco in cento foto dal mito alle origini, Le leggende del rock, On the stage. I grandi palchi del rock, Michael Jackson Live, Instant book sui tour italiani dei Tokio Hotel. Oltre alla musica ama la scherma.

La Mostra ad ingresso libero sarà visitabile negli orari di apertura del Museo Leone: da martedì a venerdì dalle 15 alle 17.30; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Info: 0161253204; info@museoleone.it; www.museoleone.it

 

Redazione di Vercelli

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Lo scrittore vercellese Guido Michelone aprirà a Ivrea la 42° edizione dell’Open Papyrus Jazz Festival con il nuovo libro di narrativa “Io sono un jazzista” accompagnato alla chitarra da un altro illustre concittadino, il chitarrista, blues e cantautore Giuseppe Garavana.

La rassegna eporediese – tra le più illustri e longeve a livello internazionale, diretta dalpercussionista Massimo Barbiero – ha quest’anno come tema le ‘Parole del jazz’ che, livello concertistico, godranno della presenza di musicisti celeberrimi dagli Area di Patrizio Fariselli al gruppo di Enrico Rava.

Per quanto riguarda Michelone, Io sono un jazzista è un romanzo breve che, come avverte il sottotitolo, narra le ordinarie avventure di Richard Goodlife, al secolo Riccardino Bellavita, immaginario suonatore di sassofono nella Milano di fine anni Cinquanta, tra balere e night, spogliarelliste e nobildonne, industriali e spiantati: l’ambiente al contempo quotidiano e favoloso per un giovane di belle speranze, che vive allegramente una realtà popolare di volta in volta comica, piccante, grottesca, che l’autore – alla quinta prova narrativa, oltre la copiosa vena saggistica – racconta con una prosa quasi fiabesca, ricca comunque di finezze e citazioni tra Jack Kerouac e Carlo Emilio Gadda.

Il libro è inoltre completato da altri tre lunghi racconti: Snodi è una favoletta morale dal tratto ecologista e fantascientifico, Nat il cornettista è un giallo da camera dove un bislacco ispettore è alle prese con l’omicidio o suicidio di un jazzman squattrinato, Free Jazz New Thing infine ricostruisce poeticamente la vicenda di Giuseppi Logan, autentico esponente dell’avanguardia newyorchese, all’improvviso scomparso e nel 1972 e ricomparso ben cinquant’anni dopo…

A Ivrea Io sono un jazzista verrà proposto nelle vesti del recital, con l’autore che leggerà alcuni passi e il  musicista che seguirà molti  brani che ispirano del  libro, spesso a forma di jazzmen arcinoti come Duke Ellington,  Djamngo Reinhardt, Hoagy Carmichael, Miles Davis.

Michelone, noto soprattutto quale saggista e storico del jazz e del pop, non è nuovo agli appuntamenti con la narrativa: a suo nome dal 2004 a oggi pubblica ben sei romanzi e una raccolta di racconti.

Garavana, dopo la vittoria con la band Progression alla prima edizione dei Giovani Aironi, intraprende una carriera solista, che lo vede pubblicare un disco a proprio nome e accompagnare alla chitarra alcuni fra i nomi più prestigiosi della musica leggera italiana.

Dopo Ivrea, in autunno, Io sono un jazzista verra presentato anche in libreria e nelle scuole vercellesi sempre con la formula del   recital musical-letterario.

 

Redazione di Vercelli

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Il mese di settembre coincide con l’inizio della vendemmia.

L’avvio vero e proprio è avvenuto questa settimana dopo che nei giorni precedenti in alcune zone sono state raccolte piccole partite utili alle basi dello spumante.

La situazione ad oggi indica una vendemmia con uve molto sane visto l’andamento climatico estremamente asciutto e la pochissima grandine caduta nel periodo estivo.

Nelle zone, verso il Nord delle due province, dove vi è stato qualche temporale estivo che ha portato benefici, la vendemmia si prospetta davvero eccellente.

Nelle aree dove è piovuto meno le uve si presentano sempre molto belle ma decisamente più asciutte e leggere.

Se da un lato però la qualità dovrebbe essere di livello molto alto, l’altro lato della medaglia non è così roseo: la grande siccità e i danni provocati da insetti e parassiti (specialmente la Popillia Japonica) hanno fatto calare notevolmente la quantità di uva raccolta che in alcuni casi potrebbe far registrare una diminuzione anche del 50%.

Per valutazioni più dettagliate della perdita produttiva, però, i calcoli si potranno fare soltanto a fine vendemmia.

Si auspica comunque un cambio di clima, che viri verso situazioni più autunnali ovvero con più escursione termica fra giorno e notte. Inoltre la speranza di qualche altra pioggia potrebbe giovare soprattutto per i Nebbioli da invecchiamento.

Le zone delle province più a ridosso dell’alta collina, verso le montagne, hanno potuto beneficiare di qualche pioggia saltuaria e pertanto il danno della siccità è piuttosto limitato.

Nei vigneti delle aree più verso la pianura si ha una incidenza sensibile del danno per siccità, che consiste in alcune zone anche nel disseccamento di parte dei grappoli, su varietà precoci come Vespolina e Croatina, ma anche le uve che vanno a maturazione hanno risentito della condizione climatica portando ad una sensibile riduzione della grandezza dell’acino e quindi del peso.

Il vitigno Nebbiolo ha dimostrato una maggiore resistenza ed adattamento alla stagione.

Nei vigneti più vecchi, infine, l’incidenza è minore rispetto a vigneti più giovani.

Dopo aver incominciato la scorsa settimana con le basi di spumante, ora iniziamo la vendemmia del bianco – afferma Marco Barboni dell’azienda agricola La Ronda di Roasio –. Proseguiremo poi con il dolcetto, bonarda, barbera e successivamente poi con il nebbiolo a fine settembre-inizio ottobre. C’è sicuramente meno quantità rispetto agli anni scorsi con una diminuzione che potrebbe aggirarsi sul 30-40%, ma questi dati saranno sicuramente più certi a fine vendemmia. Essendoci un calo della resa, però, la qualità dovrebbe essere più alta”.

“Le punte elevate di caldo in luglio e la grande siccità hanno accelerato parecchio il ciclo vegetativo, anticipando la raccolta – commentano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Francesca Toscani –. Inoltre la presenza sempre più costante e pericolosa della Popillia Japonica ha creato diversi disagi ai viticoltori. Nonostante queste problematiche la buona notizia è che si prospetta un’ottima annata per quanto riguarda la qualità dei vini”.

 

Redazione di Vercelli

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Presso il Salone dell’Incoraggiamento di Palazzo dei Musei, venerdì 9 settembre, alle 17.30, riprendono le conferenze della rassegna Tra Museo e Territorio, frutto della collaborazione con la Società Valsesiana di Cultura e il Centro Studi Giovanni Turcotti di Borgosesia.

Relatori saranno Aldo Lanfranchini e Paolo Sitzia, che racconteranno le vicende della grande tela con Amedeo VIII di Savoia a Ripalta dipinta nel 1817 dal pittore Francesco Rayneri di Rossa e oggi conservata nelle collezioni della Galleria Sabauda di Torino.
In occasione dell’incontro, che permetterà al pubblico di avvicinarsi alla figura un artista valsesiano del quale è nota, sul territorio, una sola opera, sarà esposta una riproduzione del dipinto.

Ingresso 5,00 euro; gratuito per i soci di Palazzo dei Musei, Società Valsesiana di Cultura e Centro Studi Turcotti.

È gradita la prenotazione: 016351424; info@palazzodeimusei.it.

 

Redazione di Vercelli

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L’Istituto Belle Arti di Vercelli nacque come «società per l’insegnamento gratuito del disegno» il 24 giugno 1841 per iniziativa del conte Carlo Emanuele Arborio Mella. Nel 1861 un Regio Decreto la trasformò in istituto di Belle Arti: tra le principali finalità l’acquisizione e la conservazione delle opere d’arte. Cinque i corsi tradizionali: pittura, disegno, scultura, incisione, fotografia. Una fucina di talenti che rese l’istituto un fiore all’occhiello non solo per la città.

Un’istituzione che ha formato il Gotha della pittura e della scultura vercellese. Dalla storica, ma ormai chiusa da più di un anno, sede di via Duomo uscirono molti nomi illustri: l’incisore Armando Donna, i pittori Francesco Vertice, Cesare Cerallo, Cecco Leale e Renzo Roncarolo e gli scultori Luigi Sereno, Francesco Porzio e Attilio Gartmann (Filippo Simonetti – giornale LA STAMPA-2016)

Fu proprio in questo Istituto che Pino Ardissone negli anni 50 iniziò ad affinare le basi del suo innato talento sia il disegno che per la pittura ad olio.

Le centinaia dei suoi dipinti sono custoditi gelosamente presso le abitazioni di altrettanti vercellesi.

Quest’anno il figlio Flavio lo vuole ricordare in occasione dei 90 anni dalla sua nascita (5 maggio 1932) che avvenne tra le mura dell’abitazione dei genitori a Porta Milano in fondo a corso Libertà.

Flavio Ardissone inaugurerà una mostra  postuma  e virtuale  delle sue opere il 12 ottobre 2008. in occasione dell’anniversario della sua morte .

Sarà creata un’apposita pagina facebook dove saranno pubblicate le fotografie dei suoi quadri, dei suoi disegni e delle sue stampe.

I possessori delle sue creazioni pittoriche che vorranno aderire alla mostra potranno inviare una foto su Messenger utilizzando il profilo Facebook di Flavio Ardissone oppure tramite mail all’indirizzo ardissoneflavio@gmail.com  entro fine settembre.

Redazione di Vercelli

 

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Ricorrerà il prossimo 8 settembre il 78° anniversario dell’eccidio dei IX Martiri.

Enrico Marsili, Michele Schiavello, Ettore Graziano, Eugenio Lenta, Giacomo Petazzi, Giovanni Pigino, Edoardo Castagnone, Giuseppe Arena, Mario Rondano furono fucilati per rappresaglia nazifascista l’8 settembre 1944 sul piazzale della stazione ferroviaria.

In occasione della ricorrenza, l’amministrazione comunale di Crescentino, in collaborazione con la sezione di Crescentino, Lamporo e Fontanetto Po dell’Anpi, l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea ed il Circolo Filatelico e Numismatico Crescentinese, ha organizzato il programma delle celebrazioni.

Giovedì 8 settembre, alle 21, al Teatro Comunale “C. Angelini”, conferenza pubblica ad ingresso libero del professor Gianni Oliva dal titolo “Marcia su Roma: 1922 – 2022. Storia e significato oggi” a cura della locale sezione dell’Anpi.

Sabato 10 settembre, alle 17:30, alla ex Chiesa della Resurrezione, inaugurazione della mostra “La bicicletta nella Resistenza e la straordinaria storia di Gino Bartali” con l’intervento di Giovanni Bloisi, il ciclista della memoria.

La mostra, che è edita dall’associazione culturale “Stella Alpina” di Pombia ed allestita a cura della locale sezione dell’Anpi in collaborazione col Circolo Filatelico Numismatico Crescentinese, resterà aperta ad ingresso libero domenica 11, sabato 17 e domenica 18 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 mentre per le scolaresche è possibile prenotare una visita su appuntamento al numero 3314537968.

Domenica 11 settembre si terrà, invece, la cerimonia ufficiale di commemorazione. Alle 10 raduno in piazza Caretto e, a seguire, corteo per le vie cittadine con la partecipazione della Banda Musicale “Luigi Arditi”.

Durante la sfilata sosta ed omaggio ai cippi dei partigiani ed al Monumento ai Caduti.

Alle 11 celebrazione della messa al campo in piazza IX Martiri. In caso di maltempo la cerimonia si terrà presso la Chiesa Parrocchiale. La Cittadinanza è invitata ad esporre la Bandiera Tricolore.

 

Redazione di Vercelli

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