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Vercelli Città

Due giorni dopo il blitz del commando leghista capitanato dal

Presidente del Consiglio Comunale, Romano Lavarino, leggi qui – 

 per sgominare la pericolosa realtà degli “incivili” di Via Petrarca, i rifiuti di Via Pisa e Via Grivola sono sempre al loro posto.

Ma ecco come pare siano andate le cose.

Dunque, i leghisti si organizzerebbero in questo modo.

Non senza curare anche l’outifit: il Lavarino abbandona la grisaglia con cravatta regimental (o blu, ma poi, in fondo, chi se ne frega), idonea alla seduta del Consiglio Comunale, per camuffarsi da viandante domenicale in relax.

Canotta nera, brache corte beige e sandali.

Con lui due militanti: uno di loro è una sorta di specialist

che apre i sacchi neri: ma vedremo meglio poco oltre.

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Dunque, domenica il blitz nella “solita” Via Petrarca dove, grazie alla sagacia ed alla determinazione del Commando leghista, chi fosse passato di lì avrebbe anche potuto vedere in quale condominio risiede il presunto “incivile”, presunto responsabile di abbandoni irregolari di rifiuti.

Meglio dire “presunto” e vedremo perché.

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Presa visione dei rifiuti conferiti in modo improprio, chiamano (domenica pomeriggio ore 15) una pattuglia dei Vigili Urbani.

Che, in tutto ciò, rappresentano l’unica cosa davvero sorprendente: come faccia, cioè, il Comando della Polizia Locale, ad avere Personale in tale disponibilità, in un giorno festivo, per questo genere di servizi.

Ma andiamo con ordine.

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Da fonti attendibili si viene a sapere che sarebbero stati lo stesso Lavarino e nientemeno che il vice sindaco Massimo Sìmion a chiamare la Polizia Locale.

Ma, a proposito: si pronuncia Sìmion o Simìon?

Nella Lega, ormai divisi su tutto, non trovano l’accordo nemmeno su questo.

Forse anche per questo non risulta pervenuto l’Assessore alle varie ed eventuali, Dante, che pare non abbia ancora scelto come schierarsi, nello scontro in atto che divide, dal Monte Rosa a Terranova e per tutta la sua lunghezza, la provincia.

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Si arriva al dunque: una volta giunta la pattuglia (ore 15,30 di domenica pomeriggio) della Polizia Municipale, pare che sia lo “specialist” del sacco nero, componente qualificato del Commando, a peritarsi di aprire gli involucri per cercarvi reperti idonei a consentire l’identificazione degli “incivili”.

Trovandovi – dicunt – bollette, fatture, insomma documenti che permettono di risalire alla famiglia che quei rifiuti ha prodotto.

E, naturalmente, si tratta di documenti che dicono tanti dati sul possessore dei medesimi: intanto, chi sia.

Poi, quanto consumi, per esempio, di energia elettrica, forse, anche quale sia il suo numero di telefono.

Tutti elementi che, nella parodia che è la Giunta del Niente, forse si reputa possibile siano nel possesso del Commando leghista.

Il rischio c’è: non vogliamo nemmeno immaginare che i leghisti abbiano letto quei documenti; preferiamo pensare che li abbiano, con una mano, passati ai Vigili Urbani, mettendosi l’altra mano sugli occhi.

Si tratta, infatti, di privati cittadini (alcuni di questi non eletti da nessuna parte, ma anche se fossero eletti il discorso non cambierebbe e forse qualcosa potrebbe dire qualche Avvocato che gira, pur senza gran costrutto, per il Comune) che hanno il potere di fare accorrere una pattuglia dei Vigili Urbani.

Che accorrono anche la domenica pomeriggio.

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Ma, per paradossale che possa apparire la cosa, il discorso si ferma qui: i leghisti non vanno oltre.

Perchè la task force del Carroccio non è che, poi, chiami quelli di Asm per dire: adesso che abbiamo beccato gli incivili, abbiamo fatto accorrerei Vigili, sappiamo dove gli incivili abitano e chi sono perché siamo davanti alla porta del loro condominio…beh, cara Asm, non hai più scuse, porta via questa rumenta.

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Questo vorrebbe dire – come diceva Umbarto Bossi – che la Lega ce l’ha duro.

Invece, pare proprio che non sia così.

E bisogna anche capire che gli anni passano per tutti. 

Si vede che i leghisti capaci di fare accorrere la pattuglia di Polizia Locale, forse temono che, invece, prenderebbero sonore pernacchie da quelli di Iren, dai loro capataz.

I quali capataz hanno già detto chiaro e tondo che quei famosi dividendi che ogni anno distribuiscono al loro Socio Comune di Vercelli, potrebbero anche non arrivare più, né nelle attuali proporzioni (circa, finchè dura e tutto va bene, 1,4 milioni di euro).

Un milione e 400 mila euro che sono il cappio al collo di qualsiasi Amministrazione.

Questo finchè qualcuno di buon senso non ce la farà a vendere quell’ormai inutile e persino (come abbiamo visto) dannoso 40 per cento di azioni che ancora il Comune detiene in portafoglio: valore stimato di 48 milioni di euro, se va bene).

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Ma non divaghiamo, ci sarà modo di tornare sull’argomento.

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Dunque, oggi siamo daccapo.

Queste le foto del pomeriggio, 13 settembre, in Via Pisa.

Bisogna dire a Sìmion, Lavarino, allo specialist del sacco nero che li assiste e rovista nell’immondizia dei vercellesi, che devono chiamare di nuovo i Vigili: perché vadano a prendere quelli di Asm e li facciano venire a pulire.

Qui vediamo alcuni esempi.

In Via Pisa, è tutto come prima, anzi: ci sono nuovi rifiuti colmi di volantini della propaganda elettorale.

Non parliamo poi di Via Grivola.

Il sacco verde pieno di inerti è lì (dicono qualificati cittadini residenti) da lunedì della settimana scorsa (10 giorni).

In questo caso Sìmion e Lavarino pare non si siano scomposti.

Ma ci sarebbe un altro (incredibile) problema: se quei rifiuti fossero un po’ troppo pesanti, ecco che gli Addetti di Asm potrebbero avere una buona (!) ragione per non ritirarli.

Sicchè il Comune dovrebbe chiedere un preventivo ad un’altra Ditta perché li portasse via.

E finchè questa procedura non sia esperita, stanno lì, senza un padrone e senza un futuro.

In Via Grivola, la loro casa.

Non è che vadano da Asm e li mandino a pulire, magari in due persone invece di una, se è vero che il sacco verde è pesante.

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Quanto lavoro per Lavarino e Sìmion.

Di occasioni ne hanno da vendere, perché, se appena vanno oltre e girano l’angolo di Via Grivola, vedono orti abusivi che guarniscono di una bella verdura la ripa della roggia.

C’è persino qualcuno che si è fatto un passaggio con un cancelletto, come se avesse in animo di avere una propria caletta privata.

Se lo sapesse mai l’Architetto Chìparo.

Ma, fin lì, pare che per ora Sìmion e Lavarino non arrivino.

E sì che potrebbero utilmente chiamare i Vigili Urbani, verificare tra i rifiuti se vi fossero, per esempio, residui di zucchine trifolate, per risalire così facilmente, facendosi largo tra gli ortaggi, a chi coltivasse la piccola piantagione di Cucurbita Pepo.

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Diciamocelo: i 3 mila euro e rotti che la Municipalità passa ogni mese al Lavarino per il suo ruolo di Presidente del Consiglio Comunale ed i 4 mila che, invece (se a tempo pieno) sono previsti per il vice sindaco Sìmion, sono ben spesi.

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Contro gli abbandoni irregolari di rifiuti, piaga che affligge la città, anche perché stanno lì, senza che nessuno li ritiri, per giorni (secondo i nostri Lettori, per esempio, in Via Grivola, anche per quattro giorni), ora pare ci sia una ricetta.

Quando un cittadino (chiunque, beninteso) vede rifiuti conferiti irregolarmente, può chiamare la Polizia Municipale.

Che, anche se di domenica, come oggi, 11 settembre, nel primo pomeriggio, accorre prontamente.

In questo caso i cittadini diligenti sono (sarebbero) stati tal Romano Lavarino e tal (a detta del primo) Massimo Simion.

Con loro, due (altri) cittadini diligenti, desiderosi di ben fare.

Uno di questi, Militante di partito, avrebbe (relata refero) aperto uno dei sacchi, rinvenendo, all’interno, documenti utili (pare, fatture o bollette) utili ad identificare il cittadino destinatario delle stesse.

La Polizia Municipale starebbe perciò procedendo a levare le pedisseque contravvenzioni.

Ovvio, dopo avere esperito una rapida indagine volta ad asseverare (per esempio) che il destinatario della bolletta fosse effettivamente colui che avesse depositato i rifiuti in modo non conforme.

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Il fatto che sia tempo di elezioni non è importante, rispetto alla evidenza dell’evento.

I cittadini ora lo sanno: chi vede rifiuti irregolari in giro, può chiamare, anche nel primo pomeriggio di domenica, il Comando di Polizia Locale di Vercelli.

 

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Dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia e l’anticipo della ripresa delle attività con la partecipazione alla manifestazione  ospitata presso la Sagra Panissa, Futuratrte riparte alla grande con la mostra “Oltre un lustro di impegno per l’arte” in programma al chiostro dell’ex monastero di San Pietro Martire dal 9 all’11 settembre in via Dante Alighieri 93.

L’Associazione Futur’arte nasce il 16 ottobre 2016 ed è formata da cultori ed amatori dell’Arte con la finalità di diffondere l’amore verso l’Arte nelle sue varie manifestazioni – spiega Franco Ferragatta, presidente del sodalizio – per aiutare e incoraggiare i giovani artisti, letterati e studiosi, organizzare conferenze e convegni, allestire esposizioni artistiche e promuovere visite guidate e pubblicazioni di interesse culturale, specialmente in ambito cittadino”.

Nella migliore tradizione degli artisti “bohemiennes” parigini, l’associazione ha sede tra i tavolini del caffè “Bistrò” di largo D’Azzo in centro città e ospita in permanenza le opere dei soci, attualmente una ventina, che stanno conquistando l’interesse e l’apprezzamento degli appassionati.

Intensa l’attività dell’associazione: fra le iniziative più recenti, ultima in ordine di tempo, la collaborazione all’organizzazione e la partecipazione dei soci alla mostra “Arte in Sagra”, appuntamento tradizionale nell’ambito della Sagra della Panissa, con il coinvolgimento di ben quaranta artisti, riscuotendo uno straordinario successo di pubblico.

Aggiunge l’inesauribile presidente dell’associazione Franco Ferragatta – “Cerchiamo di portare l’arte al di fuori dei propri confini sperando che le nostre iniziative contribuiscano ad d attrarre molti apasionanati e convincerli ad esprimere il proprio ego artistico con l’invito a prendete i pennelli e iniziate a dipingere, concludendo che ” qualcosa di bello arriverà, perché il bello è dentro di noi e deve trovare il modo di essere tirato fuori”.

Esporranno le proprie opere alcuni tra i soci dell’associazione: Franco Ferragatta, Paolo Zavattaro, Valentina Dimitri, Roberto Albertaro, Elisa Cattin, Rosella Canè, Simone Forte, Pio Mario Arini e Marco Marcodini.

Lavori che spaziano dal figurativo all’informale, dal surreale all’astrattismo, in grado comunque di coinvolgere l’osservatore in un turbine di emozioni… scopo finale dell’Arte.

L’esposizione sarà visitabile sabato dalle 16 alle 19,30 e domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30.

Redazione di Vercelli

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Il Liceo Musicale “Lagrangia”, vincitore del Concorso Regionale “Le note del Cuore”, si è esibito mercoledì 7 settembre, nel pre-partita della “Partita del Cuore” fra tra la Nazionale Cantanti e la Charity Team, all’U-Power Stadium di Monza, coronando così l’ottimo risultato ottenuto nel progetto-concorso iniziato nel mese di ottobre 2021, per  la produzione di un brano inedito per testo, musica e video sui valori della società contemporanea.

I ragazzi del Liceo Musicale hanno partecipato con due brani: “Tutto cambierà” e “Salvo ciò che è mio”, conquistando rispettivamente il primo e il terzo posto nella categoria Scuole Secondarie di Secondo grado, superando ben 97 scuole di tutto il Piemonte.

Allo Stadium di Monza si è esibito il gruppo formato da studenti di 5ª con una rappresentanza di allievi di 3ª e 4ª: Nicholas Terlato (voce) Carmine Colucci (chitarra e voce), Filippo Borca (pianoforte), Davide Moretti (basso) Mattia Vercellotti (chitarra elettrica) Amedeo Borlini e Alessio Rolla (violini), Giulia Matraxia (viola) Domenico Di Giorgio (percussioni), Pietro Givonetti e Samuel Perinotto (trombe).

In coda all’esibizione dei vincitori, sono stati premiati anche gli altri ragazzi del Liceo “Lagrangia” che con “Salvo ciò che è mio” si sono classificati al terzo posto: Samuel Perinotto, Matilde Marchesotti, Alessio Pagliero, Samuele Cavallone, Alessandro Rosin.

Ad entrambi i gruppi sono stati donati Abbonamento Musei Young, un buono omaggio per l’acquisto di strumentazione musicale, ma la maggiore soddisfazione per i giovani musicisti è stata la trasmissione per l’intera settimana dei loro inediti sulle frequenze delle radio piemontesi.

Va detto, però, che la serata di Monza giunge a coronamento di un anno ricco di successi per il Liceo Musicale vercellese; molti ragazzi hanno partecipato ad importanti Concorsi Nazionale classificandosi ai primi posti, ed ottenendo addirittura un premio come miglior Liceo Musicale al Concorso di Massa Carrara per numero di allievi partecipanti e risultati ottenuti.

Anche l’apertura del nuovo anno scolastico porta con sé importanti novità: il Liceo “Lagrangia”, unico rappresentante del Piemonte, parteciperà alla realizzazione di un DVD con un’orchestra di 500 elementi provenienti da molti Licei Musicali italiani che sarà registrato nella Valle dei Templi a Paestum dal 20 al 22 settembre.

I migliori auspici per un anno scolastico che dovrebbe segnare, finalmente, il ritorno alla normalità.

 

Redazione di Vercelli

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Jacopo De Dominici, varallese, restauratore ed artista dell’anima, che non ama apparire e ha fatto della gentilezza e della discrezione le sue cifre esistenziali, martedì 13 settembre alle ore 11, inaugurerà la sua nuova mostra personale: “Pietre e coloriSculture e pitture, che sarà visitabile fino a domenica 25 settembre negli orari di apertura della Biblioteca.
Jacopo De Dominici ha frequentato il liceo artistico e successivamente la Scuola d’Arte a Novara.

Svolge la sua attività di restauratore nel laboratorio del padre: ama definirsi artigiano, ma è un artigiano poliedrico, che sconfina nell’arte originale, spaziando dal disegno alla pittura, dalla musica alla scultura su pietra ollare e marmo: “La materia oltre a guardarla bisogna anche toccarla per percepire tutto il suo fascino”.

E’ stata proprio la pietra che lo ha avvicinato alla scultura, quella pietra che il padre gli metteva tra le mani quando era bambino per tenerlo occupato.
In Biblioteca esporrà grandi tele accostate a opere scultoree, facendo interagire le arti ed i colori in modo armonioso.

 

Redazione di Vercelli

 

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Allarme maltempo nelle campagne del Vercellese e del Biellese.

I temporali e le grandinate che si sono abbattuti ieri sera, mercoledì 7 settembre, nelle due province hanno provocato danni alle coltivazioni, alle infrastrutture e alle abitazioni.

L’area maggiormente colpita è quella tra Tronzano e Bianzè con danni nei campi che vanno dal 60% al 90%: riso, mais, soia sono le colture che sono state oggetto della furia temporalesca.

Sempre a Bianzè il forte vento ha colpito duramente abitazioni e infrastrutture con tetti divelti e pali della luce piegati.

A Salussola le due grandinate, avvenute intorno alle ore 21 e alle ore 23, hanno provocato danni alle coltivazioni del 40-50%.

Stesso discorso per Santhià dove però le perdite sono più contenute, intorno al 10-20%.

Investiti dal maltempo, nel Biellese, anche i comuni di Lessona, Cossato, Ternengo, Valdilana, Massazza, Casapinta e Mezzana Mortigliengo: numerose piante sono cadute, così come i pali dell’alta tensione mentre tante tegole dei tetti sono state spazzate via. Problemi anche in Valsesia dove sono state registrate raffiche di vento di quasi 100 chilometri l’ora.

Si tratta di un’annata veramente complicata per gli agricoltori, che oltre ai rincari record delle materie prime che stanno mettendo in ginocchio le aziende, hanno dovuto fare i conti con l’emergenza siccità e ora con i danni da maltempo – commentano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Francesca Toscani –. Con la diminuzione della produzione a causa della scarsa disponibilità idrica, queste ulteriori perdite sono davvero un brutto colpo. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense”.

 

Redazione di Vercelli

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Da mercoledì 14 settembre a domenica 2 ottobre il Museo Leone di Vercelli ospita, presso la sala d’Ercole di Casa Alciati, la mostra fotografica “The Wall Live” dedicata allo storico concerto di Roger Waters a Berlino, immortalato dagli scatti di Bruno Marzi.

La mostra è a cura di Luigi Pedrazzi di Arteutopia, agenzia di ideazione e produzione di eventi culturali e intrattenimento che produce mostre, convegni e spettacoli in collaborazione con istituzioni nazionali ed internazionali e sarà inaugurata mercoledì 14 settembre alle 18.00 con ingresso libero.

Saranno presenti l’autore e il curatore.

Nell’ inverno del 1979 viene pubblicato “The Wall”, undicesimo album dei Pink Floyd.

Nei due anni successivi vennero realizzati il breve e colossale live tour ed il film diretto da Alan Parker.

L’album, il concerto, ed il film sono considerati uno dei progetti più celebrati e visionari della storia del rock.

Il 6 Novembre 1989 cade il Muro di Berlino, per 40 anni simbolo della guerra fredda.

Il 21 luglio del 1990, proprio a Berlino, per celebrare la caduta del Muro, tra la Potsdamer Platz e la Porta di Brandeburgo, Roger Waters rimette in scena The Wall Live, uno dei concerti rock più spettacolari della storia.

Insieme a lui, tra gli altri, The Band, Scorpions, Bryan Adams, Van Morrison, Joni Mitchell, Ute Lemper, Sinead O’Connor, Marianne Faithfull, Cyndi Lauper.

Nato per raccogliere denaro per il Memorial Found for Disaster Relief, istituito per ricordare i caduti di ogni guerra e promuovere la pace, lo show fu organizzato in soli quattro mesi, unendo per la prima volta forze e mezzi di Berlino Ovest con quelli di Berlino Est. Il palco era lungo 160 metri e la Terra di Nessuno fu completamente ricontrollata per il timore di mine.

Si calcola che fossero presenti cinquecentomila persone giunte da tutto il Mondo.

Questa mostra fotografica, che raccoglie gli scatti che Bruno Marzi realizzò in quei giorni, rappresenta il viaggio dentro quella sera, quella musica, quella speranza, mostrandoci non solo le immagini del concerto ma anche l’atmosfera che si viveva a Berlino in quel momento storico a pochi mesi dalla caduta del muro.

Bruno Marzi è giornalista e fotografo dall’anima Rock.

Fra le sue collaborazioni: Nuovo Sound, Ciao 2001, Il Gazzettino. Ha scritto e ha lavorato come speaker radiofonico per Radio Rai e come autore per Rai due e Rai uno.

Tra le sue copertine più famose: Pensiero stupendo di Patty Pravo, Fronte del palco di Vasco Rossi, Live at the Kremlin di Zucchero, Da San Siro a Samarcanda di Antonello Venditti, Decisamente Loredana di Loredana Berté.

Tra i suoi libri fotografici: Rewind. Vasco in cento foto dal mito alle origini, Le leggende del rock, On the stage. I grandi palchi del rock, Michael Jackson Live, Instant book sui tour italiani dei Tokio Hotel. Oltre alla musica ama la scherma.

La Mostra ad ingresso libero sarà visitabile negli orari di apertura del Museo Leone: da martedì a venerdì dalle 15 alle 17.30; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Info: 0161253204; info@museoleone.it; www.museoleone.it

 

Redazione di Vercelli

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Lo scrittore vercellese Guido Michelone aprirà a Ivrea la 42° edizione dell’Open Papyrus Jazz Festival con il nuovo libro di narrativa “Io sono un jazzista” accompagnato alla chitarra da un altro illustre concittadino, il chitarrista, blues e cantautore Giuseppe Garavana.

La rassegna eporediese – tra le più illustri e longeve a livello internazionale, diretta dalpercussionista Massimo Barbiero – ha quest’anno come tema le ‘Parole del jazz’ che, livello concertistico, godranno della presenza di musicisti celeberrimi dagli Area di Patrizio Fariselli al gruppo di Enrico Rava.

Per quanto riguarda Michelone, Io sono un jazzista è un romanzo breve che, come avverte il sottotitolo, narra le ordinarie avventure di Richard Goodlife, al secolo Riccardino Bellavita, immaginario suonatore di sassofono nella Milano di fine anni Cinquanta, tra balere e night, spogliarelliste e nobildonne, industriali e spiantati: l’ambiente al contempo quotidiano e favoloso per un giovane di belle speranze, che vive allegramente una realtà popolare di volta in volta comica, piccante, grottesca, che l’autore – alla quinta prova narrativa, oltre la copiosa vena saggistica – racconta con una prosa quasi fiabesca, ricca comunque di finezze e citazioni tra Jack Kerouac e Carlo Emilio Gadda.

Il libro è inoltre completato da altri tre lunghi racconti: Snodi è una favoletta morale dal tratto ecologista e fantascientifico, Nat il cornettista è un giallo da camera dove un bislacco ispettore è alle prese con l’omicidio o suicidio di un jazzman squattrinato, Free Jazz New Thing infine ricostruisce poeticamente la vicenda di Giuseppi Logan, autentico esponente dell’avanguardia newyorchese, all’improvviso scomparso e nel 1972 e ricomparso ben cinquant’anni dopo…

A Ivrea Io sono un jazzista verrà proposto nelle vesti del recital, con l’autore che leggerà alcuni passi e il  musicista che seguirà molti  brani che ispirano del  libro, spesso a forma di jazzmen arcinoti come Duke Ellington,  Djamngo Reinhardt, Hoagy Carmichael, Miles Davis.

Michelone, noto soprattutto quale saggista e storico del jazz e del pop, non è nuovo agli appuntamenti con la narrativa: a suo nome dal 2004 a oggi pubblica ben sei romanzi e una raccolta di racconti.

Garavana, dopo la vittoria con la band Progression alla prima edizione dei Giovani Aironi, intraprende una carriera solista, che lo vede pubblicare un disco a proprio nome e accompagnare alla chitarra alcuni fra i nomi più prestigiosi della musica leggera italiana.

Dopo Ivrea, in autunno, Io sono un jazzista verra presentato anche in libreria e nelle scuole vercellesi sempre con la formula del   recital musical-letterario.

 

Redazione di Vercelli

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Il mese di settembre coincide con l’inizio della vendemmia.

L’avvio vero e proprio è avvenuto questa settimana dopo che nei giorni precedenti in alcune zone sono state raccolte piccole partite utili alle basi dello spumante.

La situazione ad oggi indica una vendemmia con uve molto sane visto l’andamento climatico estremamente asciutto e la pochissima grandine caduta nel periodo estivo.

Nelle zone, verso il Nord delle due province, dove vi è stato qualche temporale estivo che ha portato benefici, la vendemmia si prospetta davvero eccellente.

Nelle aree dove è piovuto meno le uve si presentano sempre molto belle ma decisamente più asciutte e leggere.

Se da un lato però la qualità dovrebbe essere di livello molto alto, l’altro lato della medaglia non è così roseo: la grande siccità e i danni provocati da insetti e parassiti (specialmente la Popillia Japonica) hanno fatto calare notevolmente la quantità di uva raccolta che in alcuni casi potrebbe far registrare una diminuzione anche del 50%.

Per valutazioni più dettagliate della perdita produttiva, però, i calcoli si potranno fare soltanto a fine vendemmia.

Si auspica comunque un cambio di clima, che viri verso situazioni più autunnali ovvero con più escursione termica fra giorno e notte. Inoltre la speranza di qualche altra pioggia potrebbe giovare soprattutto per i Nebbioli da invecchiamento.

Le zone delle province più a ridosso dell’alta collina, verso le montagne, hanno potuto beneficiare di qualche pioggia saltuaria e pertanto il danno della siccità è piuttosto limitato.

Nei vigneti delle aree più verso la pianura si ha una incidenza sensibile del danno per siccità, che consiste in alcune zone anche nel disseccamento di parte dei grappoli, su varietà precoci come Vespolina e Croatina, ma anche le uve che vanno a maturazione hanno risentito della condizione climatica portando ad una sensibile riduzione della grandezza dell’acino e quindi del peso.

Il vitigno Nebbiolo ha dimostrato una maggiore resistenza ed adattamento alla stagione.

Nei vigneti più vecchi, infine, l’incidenza è minore rispetto a vigneti più giovani.

Dopo aver incominciato la scorsa settimana con le basi di spumante, ora iniziamo la vendemmia del bianco – afferma Marco Barboni dell’azienda agricola La Ronda di Roasio –. Proseguiremo poi con il dolcetto, bonarda, barbera e successivamente poi con il nebbiolo a fine settembre-inizio ottobre. C’è sicuramente meno quantità rispetto agli anni scorsi con una diminuzione che potrebbe aggirarsi sul 30-40%, ma questi dati saranno sicuramente più certi a fine vendemmia. Essendoci un calo della resa, però, la qualità dovrebbe essere più alta”.

“Le punte elevate di caldo in luglio e la grande siccità hanno accelerato parecchio il ciclo vegetativo, anticipando la raccolta – commentano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Francesca Toscani –. Inoltre la presenza sempre più costante e pericolosa della Popillia Japonica ha creato diversi disagi ai viticoltori. Nonostante queste problematiche la buona notizia è che si prospetta un’ottima annata per quanto riguarda la qualità dei vini”.

 

Redazione di Vercelli

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Presso il Salone dell’Incoraggiamento di Palazzo dei Musei, venerdì 9 settembre, alle 17.30, riprendono le conferenze della rassegna Tra Museo e Territorio, frutto della collaborazione con la Società Valsesiana di Cultura e il Centro Studi Giovanni Turcotti di Borgosesia.

Relatori saranno Aldo Lanfranchini e Paolo Sitzia, che racconteranno le vicende della grande tela con Amedeo VIII di Savoia a Ripalta dipinta nel 1817 dal pittore Francesco Rayneri di Rossa e oggi conservata nelle collezioni della Galleria Sabauda di Torino.
In occasione dell’incontro, che permetterà al pubblico di avvicinarsi alla figura un artista valsesiano del quale è nota, sul territorio, una sola opera, sarà esposta una riproduzione del dipinto.

Ingresso 5,00 euro; gratuito per i soci di Palazzo dei Musei, Società Valsesiana di Cultura e Centro Studi Turcotti.

È gradita la prenotazione: 016351424; info@palazzodeimusei.it.

 

Redazione di Vercelli

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