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Sabato 29 ottobre il festival di poesia civile offre una giornata ricca di eventi a Vercelli.
Alle ore 12 la libreria Mondadori, in via Cavour 4, Vercelli, offre un “Aperitivo letterario. Omaggio a grandi poeti traduttori”, con letture da Roberto Sanesi e da Luciano Erba nel centenario della nascita, con presentazioni di Roberto Cicala e Giuseppe Langella.
Luciano Erba (Milano 1922-2010). Francesista e traduttore, ha insegnato Letteratura francese e Letterature comparate alla Cattolica di Milano.
Tra i più importanti poeti italiani del secondo Novecento, ha esordito nel 1951; ha vinto numerosi e prestigiosi premi per le sue opere, tra cui il Viareggio, il Bagutta, il Librex-Montale e il Premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei.
Saranno lette e commentate poesie da Luciano Erba, L’ippopotamo, edizione commentata a cura di Samuele Fioravanti (Interlinea): nel centenario di Erba, poeta appartato eppure tra i più importanti del Novecento, è infatti uscita un’edizione commentata dell’opera più celebre, L’ippopotamo (premio Librex-Guggenheim-Montale), perché «forse la galleria che si apre / l’ippopotamo nel folto della giungla / per arrivare al fiume, ai curvi pascoli» rappresenta l’emblema della ricerca umana, tra natura, attese e sogni.
In questi testi Erba predilige una poesia di piccole cose quotidiane per parlare dei grandi interrogativi dell’esistenza e della vita civile, nel dubbio (metafisico e aperto alla speranza) che «forse questo e qualsiasi tracciato… / altro non sono / che eventi privi d’ombra e di riflesso / soltanto un segno che segna se stesso».
Roberto Sanesi è nato nel 1930 a Milano, dove è vissuto ed è morto nel 2001.
I suoi libri di poesia sono pubblicati da Guanda (il primo, Il feroce equilibrio, è del 1957), Feltrinelli e Scheiwiller, tra gli altri. Come traduttore si è occupato in particolare di Dylan Thomas, T.S. Eliot, Byron e Blake.
Ha curato diverse antologie come Poesia inglese del dopoguerra, Poeti americani 1900-1956, I centouno capolavori della letteratura inglese.
Su di lui Interlinea ha pubblicato L’interrogazione infinita. Roberto Sanesi poeta e il numero 67 (2022) di “Autografo”.
Saranno proposte letture da Per esempio, edizione critica a cura di Giuseppe Langella (Interlinea): Roberto Sanesi (1930-2001) non fece in tempo ad avviare alla stampa il suo ultimo libro poetico, concepito sul finire del secolo scorso.
Poté estrarne, bensì, alcune decine di testi per due più esigue raccolte, Arrondissement la vie e Il primo giorno di primavera, e qualche altro per corrispondere a specifici inviti, ma il libro in quanto tale, nonostante fosse pronto per essere consegnato a un editore, rimase nel cassetto.
Lo si pubblica qui per la prima volta, in un’edizione critica che rende omaggio a una delle voci più esclusive del Novecento, dando esecuzione testamentaria alle sue ultime volontà.
Alle 17,30, al Museo Leone, via Verdi 30, Vercelli, seguirà la consegna del Premio Lyra giovani 2022 a Raimondo Iemma con interventi e letture; presenta Franco Buffoni e presiede Luigi Di Meglio;
Raimondo Iemma è nato nel 1982 a Torino, dove vive. Ha pubblicato La settimana bianca all’interno del XIV Quaderno di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, Milano 2019, a cura di Franco Buffoni) e la raccolta Nuovi misteri (2022, Interlinea).
Nel 2005 ha ricevuto il premio Sandro Penna per la poesia inedita.
Dalla quarta di copertina del libro Nuovi misteri: «La poesia legge nel pensiero» scrive Raimondo Iemma, giovane autore che indaga l’esistenza alla ricerca di «nuovi misteri», fatti di visioni, invenzioni e disastri («ai quali si potrà sempre riparare / ma non al loro incombere ed è per questo / che sono già accaduti») con una scrittura che intriga, queste pagine ci aiutano a capire perché la poesia, con ogni lettore, «ha un appuntamento che non può mancare».
Alle 18,30 seguirà la presentazione di Giuseppe Langella, Pandemie e altre poesie civili (Mursia), con aperitivo finale in onore dei poeti.
Giuseppe Langella è nato a Loreto (Ancona) nel 1952 e vive a Milano. Insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università Cattolica e dirige il Centro di ricerca Letteratura e cultura dell’Italia unita.
Studioso di Manzoni e di Svevo, della letteratura risorgimentale e dell’ermetismo, si è occupato anche di riviste militanti, di scrittori cattolici e di prosa d’arte.
È inoltre autore di un aggiornato manuale scolastico a uso dei trienni liceali, Letteratura.it (Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, Milano 2012).
Come poeta ha esordito con Otto Escursioni (nell’opera collettanea Ascensioni umane, Grafo, Brescia 2002), pubblicando a seguire Giorno e notte.
Piccolo cantico d’amore (San Marco dei Giustiniani, Genova 2003) e Quasi una trenodia (“Poesia”, marzo 2007).
Con Il moto perpetuo (Aragno, Torino 2008) ha vinto, fra l’altro, il premio Metauro. Nel 2013 ha dato alle stampe, nella “Lyra” di Interlinea, La bottega dei cammei. 39 profili di donna dalla A alla Z. A Ponte di Legno, “paese della poesia”, gli è stato dedicato un totem con incisa una sua lirica.
Con Guido Oldani è tra i fondatori del “Realismo terminale”. Fa parte, inoltre, del collettivo dei “Pentagrammatici”.
Il suo interesse, umano oltre che storicoletterario, per le vicende della Grande Guerra viene da lontano, come testimonia il convegno sugli Scrittori in divisa.
Memoria epica e valori umani (Grafo, Brescia 2000) da lui organizzato in occasione della LXXIII adunata
dell’Associazione nazionale alpini.
Dalla quarta di copertina del libro Pandemie e altre poesie civili:
“Sfocia ogni crisi in una pandemia: questa è la legge del mondo globale, il tempo del realismo terminale.
Una Spoon River dell’anima mundi è questa di Giuseppe Langella, un nocciolo del mondo che, respirando, trapana il pianeta per intero. Naturalmente qui, il funambolico quanto consapevole autore, transita per le riserve della storia letteraria, ma con piede leggero, quasi come se non vi attingesse.
Così la traccia dantesca fa solo capolino e l’appalesarsi del percorso narrativo sarebbe ariostesco alla Fenoglio, se non si conclamasse anche un cenno del gusto popolare della ballata medievale, ad avvertita portata di mano.
Langella, di formazione milanese, sciacqua i panni nel melting pot della penisola attuale e il frammento inglese o comunque sempre d’oltralpe, si mescola con il termine colto, senza temere il referto giornalistico.
Allora, la lettura di questo tutt’uno di pagine in corsa, ci affastella fuori dal confezionamento abitudinario, nel sapore dei giorni di spaccatura irreversibile del linguaggio, che ci è dato consumare, in questa liberazione dal cementificio del tardo Novecento, oggi totalmente fuori tempo.” Guido Oldani.
Alle 21, in Cripta S. Andrea, viale De Gasperi, Vercelli, un evento in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale: “Premio nazionale di traduzione di poesia civile inedita in Italia” con keynote speech di Paola Laskaris dell’Università di Bari, interventi dei professori e delle professoresse del Dipartimento di Studi Umanistici e proclamazione delle vincitrici e dei vincitori: sezioni angloamericana, francese, inglese, spagnola e tedesca.
Redazione di Vercelli
La Fondazione CRT vara un bilancio di previsione 2023 improntato a una logica espansiva per sostenere lo sviluppo del territorio e far fronte alla doppia sfida dell’emergenza energetica e idroclimatica, le cui conseguenze stanno mettendo a rischio anche le attività delle associazioni non profit.
Nel Documento Programmatico Previsionale (DPP) approvato oggi all’unanimità dal Consiglio di Indirizzo, le risorse messe in campo dalla Fondazione per il prossimo anno salgono complessivamente a 60 milioni di euro (+9,1% rispetto ai 55 milioni del 2022): saranno destinate a progettualità in ambito innovazione, ricerca scientifica e tecnologica, formazione della next generation, arte e cultura, welfare, protezione civile, salvaguardia dell’ambiente.
Per contribuire al superamento della crisi energetica e dei fenomeni climatici estremi sempre più diffusi, quali esondazioni e siccità, la Fondazione CRT fa da apripista con un piano straordinario da 8 milioni di euro, di cui 3 milioni a integrazione del DPP 2022 e di ulteriori 5 milioni nel DPP 2023. Interventi immediati di aiuto agli enti non profit penalizzati dal caro-bollette saranno collegati a misure di più ampio respiro per la razionalizzazione dei consumi e la mitigazione dell’impatto ambientale, secondo due binari: l’efficientamento tecnologico e l’implementazione delle comunità energetiche, veri e propri modelli collaborativi pionieristici per la produzione, la distribuzione e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
“La Fondazione CRT sigla un nuovo ‘patto’ con il territorio, con un bilancio di previsione anticiclico per favorire la ripresa e promuovere una crescita equa, diffusa, inclusiva, nel segno della solidarietà tra le generazioni e in una prospettiva di futuro sostenibile attraverso la transizione ecologico-energetica, digitale, sociale. Accompagniamo gli enti non profit in un percorso evolutivo per cogliere le opportunità di accesso anche ai fondi europei, nazionali e regionali e massimizzare la capacità di autofinanziamento con il meccanismo del fundraising”, afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
“La forte solidità economico-finanziaria della Fondazione e la leva del risparmio fiscale ci consentono di aumentare da subito e in maniera significativa le risorse da destinare sia al sostegno degli enti del territorio sottoposti a forti pressioni esterne, sia allo sviluppo di nuove progettualità, in uno scenario macroeconomico ancora incerto che richiede risposte rapide e capacità di adattamento”, dichiara il Segretario Generale Massimo Lapucci.
I 60 milioni di euro stanziati dalla Fondazione CRT per il 2023 saranno così ripartiti:
- 18,5 milioni(erano 16,5 milioni nel 2022) per la tutela, la valorizzazione e l’animazione del patrimonio artistico, architettonico, storico e paesaggistico inclusi parchi e giardini, il sostegno alle istituzioni museali, alle attività espositive e allo spettacolo dal vivo, il rilancio del settore culturale anche attraverso l’inclusione e la partecipazione attiva della comunità.
- 18,5 milioni(erano 16 nel 2022) per lo sviluppo economico e il rafforzamento dei legami di coesione sociale a fianco delle istituzioni pubbliche e degli enti del Terzo Settore, l’inclusione “for all”, il contrasto alla povertà educativa e alla marginalizzazione delle persone fragili, il potenziamento del sistema di emergenza-urgenza del 118 e della protezione civile, la salvaguardia del suolo dal rischio idrogeologico.
- 18,5 milioni(erano 16 nel 2022) per alimentare l’ecosistema della conoscenza e delle competenze attraverso investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica e nella formazione del capitale umano – dalla scuola primaria al livello post-universitario – con un’attenzione anche alla dimensione relazionale della next generation nella complessità post pandemia.
- 4,5 milioni(erano 3,5 nel 2022) per la sperimentazione di interventi con modalità innovative tramite le componenti più innovation oriented del “Gruppo CRT”: la Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e le OGR Torino, polo avveniristico di creatività contemporanea nella duplice dimensione “Cult” e “Tech”. Quest’ultima, oltre a essere sede del primo Centro europeo dedicato alla Scienza dei Dati per il bene comune e per l’impatto sociale, è anche l’unico hub italiano con 14 programmi per l’accelerazione di start up e il sostegno alle imprese – 120 le realtà supportate ogni anno – in settori all’avanguardia e con un’elevata probabilità di crescita: aerospazio, advanced hardware, metaverso, smart cities, gaming, edutech, fintech, scienze della vita e biotech. Nel 2023 le OGR esploreranno nuovi format all’intersezione tra arte, creatività, scienza e tecnologie, lungo le frontiere dell’ArTechnology.
Trasversale a tutti questi settori di attività della Fondazione CRT è la loro convergenza con l’Agenda 2030 dell’ONU. In collaborazione con il Rockefeller Philanthropy Advisors, organizzazione leader a livello globale nel campo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), la Fondazione evolve lungo la traiettoria dell’integrazione degli SDG nei propri interventi e in quelli degli enti strumentali (il “Gruppo CRT”), secondo una visione contemporanea della filantropia riconducibile all’impact investing e alla venture philantropy per generare un impatto positivo. Sostenibilità non solo economica, ma anche sociale e ambientale, inclusione e accessibilità, lavoro e ricambio generazionale, parità di genere, sono le quattro priorità della Fondazione CRT per il 2023.
Sul versante internazionale la Fondazione rafforzerà la propria presenza nelle reti mondiali della filantropia, divenendo anchor partner della conferenza annuale della European Venture Philanthropy Association (EVPA). L’Impact Week di EVPA, il più importante evento nell’ambito dell’impact investing e della venture philantropy, si terrà a novembre 2023 alle OGR Torino e coinvolgerà circa 600 “impact players” internazionali.
Scheda. Il “Gruppo” Fondazione CRT
Nata nel 1991, la Fondazione CRT è la terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio.
Ha erogato complessivamente più di 2 miliardi di euro per oltre 41.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente, l’innovazione nel Nord Ovest in una dimensione nazionale e internazionale.
La Fondazione sperimenta anche interventi nella logica della venture philanthropy e dell’impact investing, per un impatto sociale e ambientale.
Uno dei principali esempi a livello europeo è la rigenerazione urbana delle OGR Torino, ex officine per la riparazione dei treni, riqualificate dalla Fondazione con oltre 100 milioni di euro e riconvertite in un innovativo centro internazionale per l’arte e la cultura, la ricerca scientifica, tecnologica e industriale, il food.
Oltre alla Società Consortile per Azioni OGR, gli altri enti che fanno parte della “galassia” Fondazione CRT sono: la Scialuppa-Fondazione Anti Usura, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea, la Fondazione Sviluppo e Crescita per investimenti a impatto, REAM SGR S.p.A. per la gestione del risparmio immobiliare a vocazione sociale e per lo sviluppo, la Fondazione ULAOP Onlus per l’infanzia.
La Fondazione CRT è attiva nelle principali reti internazionali della filantropia, come EVPA (European Venture Philanthropy Association) e Philea (Philanthropy Europe Association), che raggruppa oltre 10mila fondazioni ed enti filantropici europei e statunitensi.
Collabora inoltre con le Nazioni Unite e altre organizzazioni su scala globale.
Redazione di Vercelli
E’ la Prof.ssa Stefania Cerutti la nuova Presidente dell’Associazione dei laureati Upo, che succede al bel triennio a guida della Prof.ssa Francesca Boccafoschi.
In data 18 ottobre 2022, dopo il passaggio delle consegne di rito e dopo le elezioni con rinnovo cariche che si sono tenute lo scorso 28 luglio, si è riunito per la prima volta il nuovo Consiglio direttivo.
Stefania Cerutti, originaria di Omegna (VB), è Professore Associato di Geografia Economico-Politica UPO, Dipartimento DISSTE di Vercelli.
La Dott.ssa Sara Biscuola è la nuova Vice Presidente. Originaria di Vigevano (PV), svolge la libera professione di Dottore Commercialista.
Il nuovo tesoriere è il Dott. Giuseppe Liuzzo, novarese, Formatore professionale ed Insegnante a Novara e Vercelli.
La Dott.ssa Ivana Giovanetti originaria di Ameno (NO), Libera professionista, è la nuova segretaria.
Completano il Consiglio il Dott. Alessandro Balbis, vercellese, Consulente aziendale in Vercelli e Dott.ssa Marianna Celsi, novarese, Executive Assistant in un’azienda di Vercelli.
E’ membro onorario dell’Associazione l’Ill.mo Magnifico Rettore dell’Università Dott. Prof. Gian Carlo Avanzi.
Ci si prospetta un triennio di inteso lavoro a favore degli associati, cercando di organizzare eventi, manifestazioni e servizi al meglio, in collaborazioni coi Comuni, le Fondazioni, le Associazioni e chiunque voglia dare una mano dei 3 poli Universitari: Vercelli, Novara ed Alessandria.
Le buone idee e le richieste sono ben accette.
Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti riguardanti l’Associazione, si può consultare il sito upoalumni.uniupo.it oppure scrivere ad alumni@uniupo.it
Redazione di Vercelli
Riprenderanno mercoledì 2 novembre, con la presenza dei Carabinieri della Stazione di Crescentino che parleranno di “Prevenzione delle truffe nei confronti degli anziani”, le lezioni dell’Università della terza età e del tempo libero.
Gli appuntamenti si terranno ogni mercoledì pomeriggio, alle 15:30, al Teatro Comunale “Cinico Angelini”.
Gli incontri settimanali saranno però anticipati mercoledì 26 ottobre, sempre alle 15 nella sala comunale di via Manzoni, dall’incontro per le iscrizioni e per la presentazione dei corsi con l’intervento dei vari docenti che si susseguiranno alla cattedra per i prossimi sei mesi.
Anche per questo nuovo anno accademico l’Unitre di Crescentino è affiliata all’Università della terza età del chivassese, associazione di promozione sociale, alla quale aderiscono già molti Comuni limitrofi. La quota di adesione resta invariata a venti euro comprensiva del ciclo di lezioni previste da novembre a fine maggio, con la sola pausa per le festività natalizie, e due visite guidate: il 26 aprile al Museo delle Meridiane di Brusasco e all’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo e il 24 maggio per la trasferta in Lombardia con visite al Villaggio Operaio di fine Ottocento di Crespi di Adda, patrimonio Unesco, e alla Città di Monza.
“Essersi messi in rete – ha spiegato l’Assessore alla cultura Antonella Dassano – ci ha dato la possibilità di incrementare e variare il ciclo di lezioni da proporre agli utenti, e così sarà anche per questo nuovo anno accademico. L’affiliazione all’Università della Terza Età del Chivassese non comporterà costi aggiuntivi per l’Amministrazione Comunale, ma allo stesso tempo permetterà agli iscritti di Crescentino di seguire anche le lezioni di Chivasso, Brusasco, Foglizzo, Casalborgone, San Sebastiano Po, Castagneto Po, Verolengo e Rondissone, e viceversa. L’invito a partecipare alle lezioni, che tratteranno gli argomenti più disparati, dalla storia al galateo, dalla Costituzione all’arte, è rivolto indistintamente a tutti i crescentinesi che hanno il desiderio di trascorrere momenti di socialità abbinati ad occasioni di approfondimento e di conoscenza”. Intanto mercoledì 19 ottobre si è svolta la messa di apertura dell’anno accademico 2022/2023 celebrata dal parroco don Janusz nella chiesa parrocchiale dell’Assunta.
Redazione di Vercelli
Tornato in Serie D, il Pinerolo ha conquistato sinora 9 punti.
Un bottino derivante da uno score di: 2 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte; 12 i gol segnati e 16 quelli subiti.
Squadra temibile in trasferta dove ha ottenuto le uniche vittorie.
Il modulo di gioco adottato è il 5-3-2.
In porta c’è il classe 1998, Diego Faccioli (ex Trona).
In difesa le fasce sono presidiate da: Adam Amansour (2004, scuola Juventus) e Simone Ambrogio (2000, ex Pianese, 1 gol in campionato).
Al centro si schierano: Kleto Gjura (1999, ex Derthona, 1 rete), Marco Tonini (1997, ex Pavarolo) e Dario Campagna (1988, ex Chieri, 1 gol).
A centrocampo si schierano: Andrea Galasso (2000, prodotto del vivaio, 1 gol), Alessandro Sangiorgi (1999, ex Fermana) e Edoardo Maio (2002, cresciuto nel vivaio, 2 reti).
In avanti sono in tre a giocarsi due maglie da titolare: Alessandro Ciliberto (2004, prodotto del vivaio, 2 gol), Simone De Riggi (2001, ex Borgosesia, 3 reti) e Gabriele Pinelli (1992, ex Pianese, 1 gol).
Redazione di Vercelli
(Stefano Di Tano) – Quello che ha raccontato Bruno Casalino in questo recentissimo lavoro al servizio dell’informazione sportiva più completa, è un racconto che per molti appassionati della Pro Vercelli provocherà tante emozioni, e forse per i più sentimentali, anche un piccolo rivolo di lacrime.
Per che cosa? Ma certo, per la scelta di quei momenti e di quelle persone che Bruno ci propone in 240 bellissime pagine che grondano gioia e speranze, giorni di promozioni e di retrocessioni, giri pazzeschi di panchine, acquisti, cessioni, trasferimenti, abbracci, invasione di campi, cori e bandiere, ed amori irresistibili per i nostri giocatori, a volte, vere parole di affetto.
Noi che siamo stati testimoni di molti eventi semplici e di quelli esaltanti, così numerosi e significativi che si fa fatica a catalogarli nella mente, li ritroviamo foglio dopo foglio nel libro, ma non in ordine sparso, come in un sacchetto di elastici colorati che non si possono districare… Ecco, Casalino ce li mette tutti in fila, chiari, con più di cento protagonisti, con i loro volti, con i dati che avevamo perso, con i luoghi e le immagini viste o ci erano state raccontate tanto tempo fa dai nostri padri e nonni.
Bianche Casacche è un libro difficile da immaginare, per questo è un racconto appassionante che scorre libero nel presente come se fossimo nel passato, con l’aiuto di tantissime fotografie estratte da cassetti chiusi per oltre mille mesi, ma che aspettavano di essere aperti, per offrirci un commovente viaggio nei ricordi, per sentirci ancora sotto quegli alberi che circondavano il settore popolari e le curve, oggi abbattuti per fare posto a bianche modernissime tribunette, e per ascoltare con la fantasia il rumoreggiare della folla, l’incitamento, il brontolìo delle delusioni, con il vecchio altoparlante dalla tribuna che diffondeva vecchie canzoni del tempo, e scandiva con voce leonina le formazioni delle squadre che scendevano sul prato. …1892.2022: la leggenda delle bianche casacche continua.
Il volume è stato realizzato in collaborazione fra la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, l’Associazione Veterani Calcio Pro Vercelli e le Edizioni EFFEDI.
Le foto sono state conferite da Stefano Di Tano, Gianni Gallarati, Renato Greppi.
L’immagine di copertina rappresenta una squadra della Pro degli Anni ’50 sul campo Robbiano in occasione di una manifestazione organizzata dalla vecchia Società.
Redazione di Vercelli
Premi a uno dei maggiori poeta ucraini contro la guerra, a registi e registe iraniane contro il regime, omaggio a Bob Dylan e reading vari nel programma della 18a edizione del Festival internazionale di poesia civile di Vercelli dal 26 al 30 ottobre 2022 con eventi anche a Milano e Mendrisio in Svizzera, ospiti Franco Buffoni, Maurizio Cucchi, Gian Luca Favetto, Carlo Feltrinelli, Giuseppe Langella, Paola Laskaris, Alberto Nessi, Andrea Satta, Stefania Sini, Michail Talalaj e, tra gli altri, Aleksandr Michajlovič Kabanov, in arrivo da Kiev, che sarà premiato giovedì 27 ottobre alle ore 21 nella Cripta di Sant’Andrea in viale De Gasperi a Vercelli, con reading del poeta, presentato dal traduttore Alessandro Achilli e intervistato da Serenella Mattera, con interventi musicali del quartetto Mijatovic Maciejkowicz Ponzoni Rondano e con i saluti del presidente dell’associazione culturale Il Ponte Luigi Di Meglio e delle autorità, prima della distribuzione della plaquette del festival Nella lingua del nemico e altre poesie sulla guerra in Ucraina edita da Interlinea, in omaggio ai presenti fino a esaurimento copie.
In calendario conferenze, letture, laboratori anche per bambini, musica, aperitivi poetici, il premio Brassens ad Andrea Satta, pediatra e cantante dei Tetes de Bois, e la proiezione del film Il male non esiste, Orso d’Oro al Festival di Berlino 2022, dal registra Mohammad Rasoulof, con omaggio al poeta Luciano Erba, primo premiato nella storia del festival, nel centenario della nascita.
Il Festival internazionale di poesia civile Città di Vercelli, ammesso alla UNESCO’s World Poetry Directory, ha premiato nelle passate edizioni Adam Zagajewski uno dei protagonisti della corrente “Nowa Fala”, il siriano dissidente Faraj Bayrakdar, la poetessa-biologa Katherine Larson, la candidata Nobel Márcia Theóphilo, l’angry poet Tony Harrison, Lambert Schlechter e Ryszard Krynicki, fra gli altri, e ha deciso di premiare nell’edizione 2022 il poeta Aleksandr Michajlovič Kabanov, che mercoledì 26 ottobre alle ore 17 sarà a Milano all’Università Cattolica, in dialogo con Alessandro Achilli, incontrando i giovani universitari.
Quest’anno il festival di poesia civile premia un poeta ucraino che compone in russo, «nella lingua del nemico», per usare il suo titolo del suo libro, autore per la prima volta tradotto in Italia, dimostrando come il mezzo poetico possa e debba parlare contro la guerra per parlare la stessa lingua di pace, alla luce del conflitto che sta sconvolgendo l’Europa.
Il festival si rivolge ancora una volta alle giovani generazioni, attraverso il premio interateneo di traduzione di poesia civile inedita in italia, che quest’anno coinvolge l’Università di Milano, Modena e Reggio Emilia, Pavia, Roma La Sapienza, Savoie-Mont-Blanc e Torino.
Parte inoltre l’inedito progetto “Do re mill’umino d’immenso” che coinvolgerà gli istituti comprensivi vercellesi con un ciclo di laboratori espressivi a cura di poeti e musicisti, che accompagneranno tutto l’anno scolastico 2022-2023; presentano il progetto Luigi Di Meglio e Renato Bianco venerdì 28 ottobre alle ore 11 alla Biblioteca Civica di Vercelli.
Aggiornamenti e info sul sito www.poesiacivile.com.
Il poeta premiato
Aleksandr Michajlovič Kabanov è un poeta, traduttore, editore e attivista ucraino, che scrive in russo e in ucraino.
È nato nel sud dell’Ucraina, a Cherson, nel 1968. Nel 1992 si è laureato in Giornalismo all’Università Statale di Kyjiv, la città dove vive e lavora dal 1985.
È autore di quindici raccolte di poesia, tra cui Vremja letajuščich ryb (Il tempo dei pesci volanti, 1994), Lastočka (Rondine, 2002), Ajlov’juga (Tiamotempesta, 2003), VES’ (TUTTO, 2005), Betmen Sagajdačnyj (Batman Sahajdačnyj, 2010), Volchvy v planetarii (Magi al planetario, 2014), Russkij indeec (Un indiano d’America russo, 2018), Obysk (Perquisizione, 2021), Na slonach i čerepach (Teschi, elefanti e tartarughe, 2021) e Ischodnik (Codice esodo, 2022).
I suoi versi sono stati tradotti in molte lingue e le sue interviste sono state pubblicate su giornali e riviste di molti Paesi.
Per la sua poesia è stato insignito di dodici premi, tra cui, nel 2010, il premio internazionale “Antologia” per i suoi meriti nella poesia di lingua russa.
Nella lingua del nemico è il suo primo libro in italiano.
Dalla quarta di copertina di Nella lingua del nemico e altre poesie sulla guerra in Ucraina (Interlinea): «Le tue ceneri in mano ho tenuto»: Un libro intenso sul tema del rapporto culturale, sociale e politico tra Russia e Ucraina grazie a uno dei maggiori poeti civili ucraini viventi che, usando la «lingua del nemico», da tempo racconta l’occupazione russa della regione della Crimea e la guerra attuale, purtroppo prevista.
L’invasione militare viene trattata con un approccio personale che diventa una testimonianza viva e un monito sugli sviluppi futuri della tensione tra Russia e Ucraina con il resto del mondo occidentale. «qui Kabanov sembra insegnarci che l’utopia della scrittura poetica è sempre uno degli strumenti più forti per (cercare di) arginare la violenza della storia» (Alessandro Achilli).
Gli eventi in programma
Mercoledì 26 ottobre 2022 alle 17 presso l’Università Cattolica, largo Gemelli 1, Aula Pio XII, Milano, “Editoria e poesia civile in Ucraina: incontro con Alexandr Kabanov”, dove il poeta sarà a colloquio con Alessandro Achilli, con introduzione di Maurizia Calusio.
Alle ore 21 all’Auditorium Scuola Musicale Vallotti, via Carlo Farini, Vercelli, consegna del Premio Brassens 2022 ad Andrea Satta, con spettacolo musicale.
Intervista a cura di Darwin Pastorin e intervento di Guido Michelone.
Giovedì 27 ottobre dalle ore 10, gli studenti dell’IIS Lagrangia e dell’IIS Avogadro di Vercelli incontrano un poeta ucraino; alle ore 12 l’Istituto Comprensivo Ferraris di Vercelli ospita “I sospiri dei boschi: i colori della natura sono poesia”, incontro-laboratorio con l’illustratrice Daniela Costa da Il bosco dei respiri di Sebastiano Ruiz Mignone.
Alle ore 18 a Novara, in Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6 «Vita che rimane impigliata a una trama di parole»: Vassalli e la scrittura, la presentazione dell’inedito Il mestiere di Omero. Come scrivere per raccontare storie di Sebastiano Vassalli, a cura di Roberto Cicala;
alle ore 18 a Vercelli, l’ Auditorium Scuola Musicale Vallotti, via Carlo Farini ospita “Tra ideali rivoluzionari e censure politiche: la musica militante di Dmitrij Šostakovič”, un reading musicale a cura di Michail Talalay, Stefania Sini e Carlo Caccia su testi di Evgenij Evtušenko, Walt Whitman e Marina Cvetaeva, con Ilaria Schettini al pianoforte.
Alle 21, Cripta Sant’Andrea, Viale De Gasperi, Vercelli, l’evento centrale del festival con la consegna del 18° Premio Festival internazionale di Poesia Civile Città di Vercelli a Alexandr Kabanov, reading del poeta, presentato dal traduttore Alessandro Achilli e intervistato da Serenella Mattera, con interventi musicali di L. Mijatovic, M. Maciejkowicz, V. Ponzoni, I. Rondano, saluti del presidente dell’associazione culturale Il Ponte Luigi Di Meglio e delle autorità.
La plaquette del festival Nella lingua del nemico e altre poesie sulla guerra in Ucraina edita da Interlinea sarà distribuita al pubblico fino a esaurimento copie.
Venerdì 28 ottobre alle 11 in Biblioteca Civica, Via Galileo Ferraris, Vercelli sarà presentato il nuovo progetto “Do re mill’umino d’immenso” che verrà realizzato con gli Istituti Comprensivi cittadini, con intervento di Luigi Di Meglio e Renato Bianco e delle autorità.
Alle 18 la libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli, “La poesia dell’amore”, un reading di Gian Luca Favetto con esposizione di tavole di Leandro Agostini. Alle 20,45, al Cinema Italia, piazza Paietta, 5, Vercelli, consegna del Premio Occhio insonne a Mohammad Rasoulof e ai registi e alle registe iraniane, con proiezione del film Il male non esiste, Orso d’Oro al Festival di Berlino 2022.
Sabato 29 ottobre alle 12, la libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli offre “Aperitivo letterario. Omaggio a grandi poeti traduttori”, con letture da Roberto Sanesi e da Luciano Erba nel centenario della nascita, con presentazioni di Roberto Cicala e Giuseppe Langella.
Alle 17,30, al Museo Leone, via Verdi 30, Vercelli, consegna del Premio Lyra giovani 2022 a Raimondo Iemma con interventi e letture.
Presenta Franco Buffoni e presiede Luigi Di Meglio; alle 18,30 seguirà la presentazione di Giuseppe Langella, Pandemie e altre poesie civili (Mursia), con aperitivo finale in onore dei poeti.
Alle 21, in Cripta S. Andrea, viale De Gasperi, Vercelli “Premio nazionale di traduzione di poesia civile inedita in Italia” con Keynote speech di Paola Laskaris, Università di Bari, interventi dei professori e delle professoresse del Dipartimento di Studi Umanistici e proclamazione delle vincitrici e dei vincitori: sezioni ngloamericana, francese, inglese, spagnola e tedesca.
Domenica 30 ottobre alle 16 al Centro Culturale Biblioteca La Filanda a Mendrisio (Svizzera), “Parole come fili d’erba? Poesie vegetali”, reading di Alberto Nessi a partire da La seconda bellezza. Poesie vegetali, con interventi di Maurizio Cucchi e Flavio Medici.
Il Festival internazionale di poesia civile è ammesso alla UNESCO’s World Poetry Directory ed è finanziato da Regione Piemonte; Comune di Vercelli; Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli; Fondazione CRT; promosso da Associazione Culturale Il Ponte e Università del Piemonte Orientale; con Interlinea; Comune di Vercelli; Arcidiocesi di Vercelli-Beni Culturali; Museo Leone; Biblioteca Civica di Vercelli; Scuola Musicale Vallotti; con la collaborazione di Università Cattolica di Milano-Laboratorio di editoria; Casa della Letteratura di Lugano;Istituto Comprensivo Ferraris, Vercelli; IIS Lagrangia, Vercelli; IIS Avogadro, Vercelli; Centro Novarese di Studi Letterari; Accademia Mondiale della Poesia; Libreria Sant’Andrea; Biblioteca Civica Negroni-Comune di Novara; con il contributo di Centro Servizi per il Volontariato Vercelli e Biella; Gioielleria Simonini.
Redazione di Vercelli
Novità nell’ambito del panorama podistico vercellese: dopo quindici anni è arrivato il momento del cambio della guardia al timone della Sesia Running Vercelli.
La società podistica vercellese, fondata nel 2006 su iniziativa di Francesco Sola, nel corso degli anni si è impegnata in ambito podistico con la partecipazione dei propri atleti a innumerevoli gare, dalle più brevi alle ultramaratone.
Sul fronte organizzativo, inoltre, la società può annoverare lo svolgimento annuale della Corriparco di Albano, la Brarola Run e, soprattutto, della Via Francigena Half Marathon.
Questa manifestazione, in particolare, è da ricordare in quanto è stata la prima mezza maratona organizzata in provincia di Vercelli ed ha visto ai nastri di partenza atleti di calibro nazionale ed internazionale.
Ricordiamo, tra gli altri, il campione italiano di maratona Rinaldi, il campione marocchino Annani e la pluricampionessa a livello internazionale Valeria Straneo.
Ciò che è maggiormente da ricordare, però, fu la costante folta partecipazione a questa gara, che vedeva ogni anno giungere a Vercelli oltre mille podisti provenienti da tutta Italia.
Ora è arrivato il momento di un rinnovamento interno con il passaggio del testimone della presidenza da Francesco Sola a Manuel Lucchini che avrà il compito di proseguire, rinnovare ed ampliare l’attività societaria aprendo la possibilità agli amanti della corsa di potersi iscrivere liberamente.
Chiunque fosse interessato può scrivere al seguente indirizzo mail: asdsesiarunning@libero.it.
Redazione di Vercelli
Chissà come avranno strabuzzato gli occhi i Consiglieri Comunali del Pd, quando si sono accorti che il Coperchio di Via Baratto non ha ancora un collaudo.
E sì che siamo a più di un anno dalla gioiosa inaugurazione, con tanto di benedizione.
Una festa.
Le suadenti melodie delle fisarmoniche
Le parole pronunciate “ore rotundo” dai politici presenti che, forse, credevano in quel momento di presentare la Giunta del Niente con qualcosa in più di Niente.
La dimostrazione di abilità natatorie conseguite da giovani allievi dei corsi di nuoto e delle attività preagonistiche.
Non si sono fatti mancare nemmeno la benedizione: e meno male.
Una bella festa, alla quale la GdN ebbe il buon gusto di invitare solo esponenti del Centrodestra: gli eletti come i trombati. Nessuno delle Opposizioni dalle quali, peraltro, il Pirata e la sua ciurma di governo avevano ereditato il progetto.
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Ora, a distanza di un anno, si viene a sapere che occorre procedere al collaudo.
Informa di questa singolare circostanza il protagonista recente di vari atti meritevoli di tanta attenzione, l’Ing. Marco Tanese, che dirige il primo piano in Via Quintino Sella, ove ha sede l’Ufficio Tecnico municipale, nelle sue varie articolazioni.
E’ lo stesso Tanese a determinarsi – leggi cliccando qui l’Atto –
redigendo una bella determinazione dirigenziale con la quale nomina un Ingegnere dirigente del settore Cultura dell’Università di Pavia: Lorenzo Duico.
Immagine a repertorio de “La Provincia Pavese”
Ed il profano potrebbe pensare che, certo, al Tanese non difetti il gusto della novità e dell’esplorazione di vie nuove.
Perché, cerca e cerca, chissà, forse gli è sembrata troppo convenzionale l’idea di rivolgersi a Tecnici delle provincie di Alessandria, Novara, Biella, al limite Asti. Per tacere dell’opzione Vercelli.
Se avesse voluto restringere il campo della ricerca tra i Tecnici in servizio presso gli Atenei Universitari, avrebbe avuto proprio l’Università del Piemonte Orientale ad un tiro di schioppo: scusate, voi dell’Upo, non avreste mica un Ingegnere, Architetto, o simili, da segnalarmi?!
Ma no: Università di Pavia. Si badi: non un Docente universitario.
Un impiegato (sia pure dirigente) dell’Ateneo.
Se si possono fare paragoni, come se Fosse l’Arch. Claudio Tambornino.
Ma Tambornino lavora, appunto, all’Ufficio Tecnico dell’Upo. Mentre Duico è al Settore Cultura. Boh.
E va bene.
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Il piccolo problema che i Consiglieri del Pd ora rilevano, starebbe però soprattutto da un’altra parte.
Ma allora
(così sembrano dire, ma ecco qui la loro interrogazione, integrale)
fino ad ora avete pagato il Civ (l’azienda costruttrice) senza il collaudo delle opere?
Avete affidato ad un Concessionario la gestione di opere non collaudate?
Che contratto avete stipulato con il Concessionario?
Le Compagnie di Assicurazione coprono il rischio di Responsabilità Civile anche se un immobile viene gestito, ma risulta privo di collaudo?
Insomma, di cose da dire la GdN ne avrà.
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Anche perché gli occhiuti Consiglieri Comunali del Pd vanno avanti e rilevano altro.
Ma diteci un po’ (sembrano dire) Signori della GdN, abbiamo notato che il Comune spende 4 mila euro per fare riparare una pompa a servizio della vasca di Via Baratto.
Bum.
Di nuovo, l’occhio di bue che indaga il palcoscenico si fissa su Tanese, nei panni di Ingegnere del primo piano di Via Quintino Sella.
E qui occorre, come pare suggerire lo stesso Pd, andare con ordine.
Perché bisogna sapere che non esiste lavoro di manutenzione ordinaria più ordinaria che riparare una pompa.
Cos’è la pompa?
Ce ne sono di due tipi e pare che entrambi siano in qualche modo evocati (senza che nessuno dei due sia chiaramente descritto)
nell’Atto di Tanese, cliccando qui, integrale.
Il primo tipo di pompa è quello che porta l’acqua dal sistema filtrante, dove viene ripulita dal punto di vista fisico (eliminate le impurità) di nuovo alla vasca. E’ il ricircolo.
(Ecco uno dei vari esempi possibili)
Un esempio di pompe molto affidabili, quelle della Industria Calpeda di Vicenza. Ma di marchi affidabili ce ne sono anche altri, è ovvio.
Poi ci sono i marchi di pompe fabbricate a Topolinia e sono un’altra cosa.
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Un altro tipo di pompe (l’Atto di Tanese parla di pompe “sommergibili”) è quello che, invece, è usato per togliere l’acqua da un ambiente.
Come quando – ipotesi – si allaga una cantina, allora si procede con una pompa sommersa o sommergibile.
(uno dei tantissimi esempi possibili)
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Quale pompa si è rotta al Coperchio di Via Baratto?
E, soprattutto, come mai si è rotta dopo un solo anno di funzionamento?
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Ma i Consiglieri Pd vanno oltre e sembrano dire:
ma Signori cari della GdN, perché questa riparazione, che è manutenzione ordinaria che più ordinaria non si può, la paga il Comune e non il Gestore?
Siete improvvisamente diventati così generosi?
O forse – diciamo forse – sarà perché, non essendoci il collaudo, sapete di dovervi presentare al Gestore con una mano davanti e l’altra dietro?
Sicchè, uno potrebbe pensare: ma con che cuore potrebbero andare a spiegare una cosa del genere a persone sensibili, come quelle che siedono alla Corte dei Conti?
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In tutto questo, è doverosa una precisazione certo superflua, ma meglio non dare adito ad equivoci: nell’Atto si dice che la riparazione è affidata alla Ditta Ciliberto di Vercelli.
Vale la pena di richiamare la circostanza che si tratti di Ditta rinomata e di tradizione, ove operano professionisti stimati. Nulla deve eccepirsi da questo punto di vista.
Domenica 9 ottobre l’Archivio di Stato di Vercelli aprirà nuovamente il chiostro di Santa Maria delle Grazie di via Manzoni 11 per 2 eventi aperti al pubblico.
In occasione della Domenica di Carta 2022, verrà sviluppato ulteriormente il tema “Coperte-Scoperte” – già inaugurato durante le Giornate Europee del Patrimonio il 25 settembre – con una conferenza di Don Denis Silano, esperto di musicologia e maestro di cappella della Cattedrale di S. Eusebio, che ci farà addentrare nella storia dei documenti a carattere musicale.
L’intervento di Don Denis Silano avrà il titolo: “Note S-coperte. Inediti e sorprese tra le carte musicali dell’Archivio Capitolare di Vercelli: un ponte tra la città eusebiana, Roma e la Polonia a cavallo tra Cinque e Seicento”.
Sarà inoltre nuovamente visitabile la mostra “Coperte-Scoperte: Copertine alla ribalta”, per chi se la fosse persa e per chi desidera rivederla.
La mostra sarà aperta dalle 15 alle 19, la conferenza inizierà alle 17.
Gli eventi sono a ingresso libero e gratuito.
Mons. Denis Silano, (Vercelli, 1977), è presbitero diocesano e parroco.
Maestro di Cappella e canonico onorario della Cattedrale di Vercelli, è laureato in Composizione Corale e Direzione di Coro con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria, con una tesi sul musicista seicentesco Pietro Heredia (1575c.–1648). Ha studiato Organo e Composizione.
Ha conseguito la licenza (laurea magistrale) in Musica Sacra con indirizzo Direzione di Coro (Summa cum laude) presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, approfondendo parallelamente lo studio della composizione sacra.
Ha conseguito (Summa cum laude) il diploma biennale di studi avanzati (DAS) in Canto gregoriano, Paleografia e Semiologia gregoriana presso la Scuola Universitaria Professionale di Lugano (CH). Nel 2021 ha conseguito la laurea magistrale (110 e lode) in Musicologia presso l’Università degli Studi di Pavia, sede di Cremona, con una tesi dal titolo Musiche di Luca Marenzio a Vercelli: testimoni inediti dall’Archivio Capitolare, curando la prima incisione mondiale delle stesse per la casa discografica Dynamic (2022).
Ha curato l’edizione critica dell’opera Harmonia super vespertinos omnuim solemnitatum psalmos a sei voci (Venezia, 1579) di O. Colombano (Lugano, 2017), di cui ha diretto la prima incisione discografica mondiale per l’etichetta olandese Brilliant Classics (2018).
Per Elegia Classics ha diretto nel 2019 un’altra prima incisione assoluta: l’antologia Mottetti–Inni–Antifone di M. A. Centorio (1600c.–1638) e P. Heredia. Nel 2020 ha pubblicato, sempre per Brilliant Classics, l’integrale delle musiche inedite per strumenti e per voci e strumenti di M. A. Centorio (Vocal and instrumental music). Anche di queste incisioni ha predisposto l’edizione moderna delle musiche, partendo dai manoscritti inediti custoditi nell’Archivio Capitolare di Vercelli. Ha pubblicato l’edizione critica di Missa et motecta ternis vocibus di V. Bona (1560ca – 1620ca) nella collana Corpus Musicum Franciscanum (48/1), per la quale si sta occupando anche dell’edizione di altre musiche di Bona, Benedetti e Mortaro. Nel 2022 uscirà il volume, in curatela congiunta con Paolo Cavallo, dal titolo La musica nella cattedrale di Vercelli.
Storia, istituzioni, figure. 1372-1650, nella collana di studi storici della Società Storica Vercellese (curata da Alessandro Barbero).
È responsabile della rubrica Repertorio della rivista Dirigo, trimestrale dell’Associazione Nazionale Direttori di Coro Italiani (ANDCI). Ha pubblicato articoli di argomento storico-musicologico in diverse riviste di settore (Vox Antiqua, Bollettino Storico Vercellese, Rivista Internazionale di Musica Sacra, Dirigo).
Si occupa, fin dal 2000, della vita musicale nella Cattedrale eusebiana e ha composto numerosi brani vocali e strumentali destinati alla liturgia.
Sue composizioni liturgiche sono pubblicate da Rugginenti di Milano e dalle Edizioni Paoline di Roma.
È stato docente di Musica d’insieme corale presso il Liceo musicale statale “Lagrangia” di Vercelli e dirige dal 2016 la Scuola Diocesana di Musica Sacra di Vercelli, dove insegna Direzione di Coro, Musicologia liturgica, Semiografia della musica antica, Armonia e Contrappunto. Insieme al m° Teresa Nesci si occupa del gruppo di voci bianche Collegio degli Innocenti, legato alla Cappella Musicale della Cattedrale di Vercelli.
Redazione di Vercelli