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Il rumore di errori e tentativi di rinascita: riusciti o naufragati. Un difficile, speranzoso intreccio di destini. Un sentiero di lati oscuri, tragedie e sorrisi.
“Adesso io sono”, il secondo libro del giornalista Matteo Gardelli, scritto insieme al collega romano Marco Ciogli, racconta le storie di sei detenuti e del loro percorso di trasformazione.
C’è Dino: il bimbo portato in collegio dopo il divorzio dei genitori; il marito che ha inseguito illusioni che lo hanno poi portato in carcere da tanti anni e per tanti anni ancora; il padre che riabbraccia la figlia per la prima volta in un istituto religioso.
C’è Luigi: orfano di papà, giovane tassello di una compagnia sbandata e balorda e oggi genitore che, fra un impiego in lavanderia e in infermeria, corre veloce lungo il sentiero della libertà anticipata.
C’è Gian Luca: personaggio uscito dalle note di Fabrizio de André e della sua gemma, “Non al denaro non all’amore né al cielo”. È stato operaio della Fiat, responsabile della qualità in un’altra fabbrica, collezionista, giardiniere. Poi è diventato ‘prestigiatore’ per tante persone fra le quali un boss della malavita e un “tizio molto in alto nelle forze dell’ordine”.
C’è Dora: sarta dagli occhi di ghiaccio.
C’è Simone: maestro di sci, talent scout dell’Aprilia e innamorato di una funzionaria di polizia per la quale chiamò, addirittura, Stranamore.
C’è Antonella. La donna che ha vissuto tre vite: allevatrice di cavalli, responsabile di un’azienda e ora cuoca.
“C’è qualcosa nella mia testa, ma non sono io” canterebbe Roger Waters. Da ogni racconto nasce un cocktail di dolore e bellezza che accompagnerà il lettore nell’abiurare quel populista “buttate via la chiave”.
“Adesso io sono” verrà presentato venerdì 2 dicembre, alle ore 17:30, in piazza D’Angennes numero 4.
Interverranno il Cavaliere al Merito della Repubblica, Carlo Olmo, che ha curato la prefazione e Valeria Climaco, Capo Area del Trattamento Rieducativo del carcere di Vercelli, che ha voluto e sostenuto il progetto.
Il libro si può prenotare a matteogardelli@gmail.com. Il costo è di 10 euro.
Redazione di Vercelli
Un grande “in bocca al lupo” al nostro studente Nicolò Lora Moretto che si trova in Thailandia per i campionati mondiali di corsa in montagna e trail.
Il giovane, che frequenta la quinta meccanici all’Ipsia Magni Borgosesia, è volato dalla sua Scopello a Chiang Mai dove gareggerà domenica.
Vestirà i colori della nazionale azzurra nella categoria Juniores di corsa in montagna.
Un motivo d’orgoglio, oltre che per la sua società di atletica, il Gsa Valsesia, anche per tutto l’istituto superiore Lancia.
Docenti, compagni e dirigenza faranno il tifo per lui.
Redazione di Vercelli
Nuova iniziativa per l’Istituto Alberghiero “Giulio Pastore” di Varallo.
Il progetto denominato “Il libro è servito” e coordinato dal prof. Claudio Colombo, consiste nel legare il mondo della scuola con le realtà editoriali del territorio, in diretto collegamento con biblioteche, enti e associazioni.
Venerdì 28 ottobre un primo appuntamento si è svolto presso la biblioteca “Carlo Torelli” di Arona.
L’occasione era la presentazione del testo di Giacomo Fiori sulla figura dell’ammiraglio Carlo Rocca Rey, pubblicato dalla casa editrice “Compagnia della Rocca Edizioni” di Oleggio Castello. Personaggio ai più sconosciuto, rivestì notevole importanza fino alla carica di capo di stato maggiore della marina italiana durante la guerra italo-turca del 1911-1912.
L’apice della carriera dell’ammiraglio Rocca Rey attraversa quella che è passata alla storia come Belle Époque (periodo peraltro contemporaneo alla costruzione del magnifico palazzo sede dell’istituto alberghiero di Varallo).
Al termine dell’apprezzata conferenza alcuni ragazzi del settore di cucina, sala e ricevimento hanno gestito il rinfresco conclusivo che consisteva nella degustazione di formaggi della ditta Luigi Guffanti 1876 di Arona accompagnati dai vini dell’azienda Poderi Colombo di Suno.
Redazione di Vercelli
Si svolgeranno sabato 12 novembre nella chiesa di San Paolo, con inizio alle 15, le premiazioni dei concorsi “Il presepe nel mondo – Vercelli provincia dei presepi, edizione 2021” e “Carvè Vs Covid – Parte 2”.
La mostra-concorso dei presepi, giunta alla 21.a edizione, è organizzata da questo Comitato e dal quotidiano La Stampa – Redazione di Vercelli con il patrocinio del Comune di Vercelli e con l’immancabile collaborazione della chiesa di San Paolo, che ha ospitato i presepi in esposizione, e del suo parroco.
L’altro concorso, “Carvè Vs Covid – Parte 2” è alla sua seconda edizione.
E’ un concorso fotografico on-line nato lo scorso anno in piena emergenza Covid con l’intento di mantenere vivo lo spirito del carnevale nonostante l’annullamento delle manifestazioni con presenza di pubblico; una manifestazione che ha registrato un successo andato ben oltre le aspettative.
Per questa seconda edizione, ancora sostenuta dall’assessorato comunale alle Manifestazioni carnevalesche, sono stati apportati dei cambiamenti rispetto alle categorie in concorso: ancora tre, ma riservate quest’anno ai “Bambini (fino a 9 anni)”; ai “Ragazzi (da 10 a 18 anni)”; agli “Adulti in gruppo (foto con 2 o più soggetti oltre i 19 anni)”.
Sono previsti tre vincitori rispettivamente per le categorie “Ragazzi” e “Adulti in gruppo”, mentre per la categoria riservata ai “Bambini” i vincitori premiati sono cinque.
«Per il concorso fotografico non sono previsti premi in denaro o buoni spesa – ricorda ancora Stefano Roncaglia, presidente del Comitato manifestazioni vercellesi – ma ai vincitori sarà riservata una apposita vetrina sulle pagine social del nostro carnevale. L’intento che ci ha mossi nell’ideare questa iniziativa non è stato quello di creare delle graduatorie, ma di coinvolgere la gente stimolandone l’allegria e la creatività, elementi necessari a superare i lunghi mesi di emergenza che abbiamo di recente vissuto».
Redazione di Vercelli
Il prossimo 10 novembre inizierà la trentunesima edizione di “Immagini dal Mappamondo”, la fortunata rassegna di immagini e viaggi ideata e curata da Ugo Breddo.
“Questa edizione segna un punto importante nella storia della rassegna, e non solo perché entra nel quarto decennio di attività. Nel febbraio 2020 la ventottesima edizione dovette interrompersi bruscamente per il lookdown dovuto al Covid, poi nei due anni successivi la rassegna si è in qualche modo rifugiata sui social, sviluppando nuove forme di partecipazione da Facebook alle dirette sul canale Youtube sempre a causa della pandemia – commenta Ugo Breddo – Con questa edizione si vuole tornare a riempire la mitica Saletta Petri del CAI nella quale tanti amanti dei viaggi hanno potuto vedere in tutti questi anni Paesi fantastici, scambiandosi esperienze di viaggio in quel clima amichevole e familiare che l’ha da sempre contraddistinta”.
Il primo appuntamento previsto appunto per giovedì 10 sarà dedicato alle tre città simbolo del Golfo Persico, viste attraverso gli scatti di Claretta Breddo.
Le immagini sono frutto di tre viaggi effettuati nell’arco di una decina di anni.
La giovane relatrice ci accompagnerà dapprima a Dubai, avveniristica metropoli il cui skyline è dominato dall’altissimo Burj Khalifa, una torre alta 830 metri ai cui piedi si trovano le Dubai Fountain, i cui alti getti d’acqua creano coreografie con luci e musica. Visiteremo i suoi immensi centri commerciali ai cui interni si trovano acquari, piste olimpioniche di pattinaggio sul ghiaccio ed impianti sciistici.
Non mancherà la navigazione su una tipica abra lungo il Creek, dove è nato il primo porto e la fiorente attività della raccolta delle perle.
Claretta poi racconterà della sua visita a Doha, la capitale del Qatar, dove tra pochi giorni si svolgeranno i campionati del mondo di calcio.
Non solo mostrerà le immagini della moderna città, ma ci farà vedere come si era vissuta la finale dei campionati mondiali di calcio del 2018 nelle strade della vecchia Doha.
Infine la terza perla Abu Dhabi, simile ma diversa nell’essenza dalle due precedenti città, più aristocratica e più legata al mondo culturale, con il bellissimo Luovre in riva al mare.
Le immagini della relatrice spazieranno dal bar a trecento metri di altezza delle Ethiad Tower all’ Emirates Palace, grandioso e sfarzoso hotel famoso per i suoi cappuccini con scaglie d’oro.
Dal faraonico palazzo presidenziale il Qasr Al Watan alla grande moschea Zayed di marmo bianco, dal vecchio forte Qasr Al Hosn, la più antica costruzione di Abu Dhabi, alle bianche spiagge cittadine della immensa cornice.
La rassegna proseguirà poi giovedì 15 dicembre con un reportage curato da Roberto Maggio, che racconterà le emozioni del suo viaggio in Norvegia, ovvero Fiorland la terra dei fiordi.
Nel 2023 giovedì 12 gennaio Dario Foglia, parlerà dell’India, raccontando la storia di un viaggio in Tamil Nadud, spettacolare regione del sud del Paese asiatico.
Si proseguirà il 9 febbraio, data in cui Riccardo Tribuzio accompagnerà il fedele pubblico della rassegna nell’inospitale Antartide, tra pinguini ed esplorazioni geologiche.
Il mese successivo, precisamente giovedì 9 marzo, sarà la volta delle immagini della giovanissima Caterina Nonne con le sue belle immagini della Cambogia, il Paese del sorriso di Buddha.
A conclusione di questa edizione il 13 aprile, Graziella Repinto mostrerà le immagini del suo viaggio nella lontana Mongolia e ci farà assistere al festival delle aquile e non solo.
Appuntamento quindi alle ore 21,15 di giovedì 10 novembre presso la sede CAI di Vercelli in via Stara 1 .
Come di consueto l’ingresso sarà libero.
“Le serate saranno poi rese disponibili sul canale YouTube della rassegna e sulla pagina facebook https://www.facebook.com/immagini.dalmappamondo grazie alla regia di Elisa Bonacasa e Federico Ranghino. – conclude Ugo Breddo – colgo l’occasione anche per ringraziare la Sezione CAI di Vercelli, la cui ospitalità ha indubbiamente contribuito alla buona riuscita della rassegna e al raggiungimento di questo ragguardevole traguardo di edizioni”.
Redazione di Vercelli
Le squadre dei Vigili del Fuoco della centrale di Vercelli e quella volontaria di Santhià sono intervenute oggi, martedì 1 novembre alle ore 6.00 in autostrada A4 direzione Milano all’altezza del km 41 nel comune di Alice Castello per un incidente stradale.
Coinvolte una vettura e un mezzo pesante
I Vigili del Fuoco hanno collaborato con il personale del 118 per l’estricazione dei due occupanti dell’auto e la messa in sicurezza dell’area interessata.
Sul posto era presente anche la Polizia Stradale e il personale di Viabilità Autostrade.
Redazione di Vercelli
Quando una manifestazione raggiunge quasi il doppio dei partecipanti dell’anno precedente significa che la gara funziona davvero e sta entrando nel cuore degli appassionati.
La Mezza Maratona Città di Vercelli ha colorato le strade della città con le maglie di concorrenti arrivati non solo dalla provincia o dalla regione, per un entusiasmo contagioso.
Certamente qualcosa, per una manifestazione ancora giovane, andrà rivisto soprattutto nella gestione dell’arrivo in Corso Libertà, ma la città sta mostrando di apprezzare l’idea di avere una domenica da vivere a ritmo più blando, quello della corsa a piedi.
La mezza maratona, disegnata per i luoghi più caratteristici della città, ha fatto registrare la vittoria di Roberto Patuzzo (Azzurra Garbagnate Milanese) che in 1h10’00” ha staccato di 1’07” Fabio Ercoli (Circolo Minerva), terza piazza per Vezio Bozza (Atl.Santhià) a 1’16”.
In campo femminile la vittoria ha premiato Antonia Giancaspero (DK Runners Milano) che in 1h23’09” ha prevalso per 2’39” su Francesca Travi (Pol.Sant’Orso Aosta), terza a 5’29” Karin Angotti (GP Garlaschese).
La 5000 Viali, alla sua terza edizione, aveva quest’anno valenza di campionato regionale sulla distanza dei 5 km e questo ha portato una grande partecipazione alla gara.
A svettare è stato Enrico Martino Oddone (Atl.Giò 22 Rivera) che in 14’25” ha anticipato di appena 2” i due favoriti della gara, Lorenzo Brunier e Omar Bouamer, entrambi del GP Parco Alpi Apuane, classificati nell’ordine.
In campo femminile prima Ilaria Menatti (Bracco Atl.) in 17’29”, ma il titolo regionale è andato a Sara Borello (Atl.Canavesana), seconda a 13”, terza Annamaria Gozzano (Atl.Vercelli ’78, la società organizzatrice) a 18”.
Il futuro della corsa si preannuncia sempre più ricco di soddisfazioni, grazie anche al pieno sostegno dell’amministrazione comunale, del Coni, della Fidal che ha inserito la gara nel calendario nazionale, dell’Uisp, del Comune di Prarolo, dell’Errea/Play Vercelli. L’appuntamento è già fissato per la prossima stagione, per un’altra domenica a passo di corsa.
Redazione di Vercelli
Giovedì 3 novembre alle 18:00 sarà ospite alla Libreria dell’Arca – di via Galileo Ferraris 77 – Monica Truffa con il suo saggio I bambini e la morte. Un approccio pedagogico per raccontare ed elaborare il lutto, Europa Edizioni.
Da sempre il pensare alla morte ha generato inquietudine, paura. Questo è il retaggio della nostra educazione occidentale, la quale, attraverso i secoli, si è infiltrata nel pensiero comune, contribuendo a generare un atteggiamento di repulsione nei confronti della morte e dell’elaborazione del lutto.
La perdita di una persona cara provoca dolore e abbattimento, gli adulti quasi sempre posseggono gli strumenti per analizzare e con il tempo metabolizzare la mancanza, ma quando tutto questo riguarda da vicino un bambino, la questione diventa molto delicata.
L’autrice, attraverso la narrazione, ha cercato di rendere naturale il concetto di lutto e inserirlo nel contesto generale della deperibilità delle cose, della natura, degli animali e di tutti gli esseri viventi.
Monica Truffa ha trascorso gran parte della vita in mezzo a ragazzi e bambini, come animatrice, catechista, insegnante e mamma. I
l volume, opera prima, nasce proprio grazie ai giovani, il motore propulsivo della vita, che ci insegnano a riflettere e farsi domande, anche quando si sa che potrebbero non esserci risposte.
L’evento è a ingresso libero.
Per informazioni è possibile chiamare lo 0161255527.
Redazione di Vercelli
Protesta la Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Vercelli, dopo l’ennesima giornata di altissima tensione vissuta nella struttura di Strada Vicinale del Rollone, 19, per le pesanti condizioni lavorative.
Per Mario Corvino, vice segretario regionale SAPPE per il Piemonte, “la situazione interna al carcere è diventata invivibile. Gli Agenti di Polizia Penitenziaria protestano per la mancanza di personale, una organizzazione dei servizi assolutamente fallimentari e fatiscente ma soprattutto per una situazione di precaria sicurezza individuale per chi lavora in prima linea nelle sezioni detentiva e, più in generale, del carcere stesso”.
Corvino spiega che ieri mattina è stata condotta una movimentata perquisizione nel carcere.
Gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno infatti esaminato e perquisito ogni anfratto delle Sezioni detentive del carcere trovando in una cella diverso materiale, anche pericoloso, ovviamente non consentito: “Ieri i nostri Agenti, nel corso di una perquisizione in una occupata da soli detenuti stranieri, hanno rinvenuto e sequestrato materiale pericoloso di cui, ovviamente, non è consentito il possesso. Parliamo di alcuni rudimentali coltelli e di altri oggetti atti ad offendere, un grande accumulo di tabacco e sigarette, un bidone di frutta macerata per fare artigianalmente la grappa in cella e medicinali di vario genere. Alle contestazioni del personale di Polizia Penitenziaria hanno fatto seguito momenti di grande tensione, con i detenuti che hanno iniziato a insultare e minacciare gli Agenti e l’altro personale, cercando lo scontro fisico e gettando a terra proprio il bidone con l’intruglio di frutta macerata ed il liquido macerato. Si è vissuta una situazione di altissima tensione, per fortuna gestita al meglio dall’Ispettore di servizio e da tutto il personale che sono riusciti a mantenere la calma e la lucidità per continuare ad esercitare le proprie funzioni”.
Corvino rammenta che da mesi il SAPPE chiede, inascoltato, un’ispezione ministeriale in carcere per verificare le molte anomalie che si registrano sistematicamente, con conseguente inasprimento della tensione nella Casa Circondariale di Vercelli.
“Ed è grave che non sia stata fatta, questa ispezione, perché avrebbe accertato la fondatezza delle lamentele sindacali. Ormai a Vercelli il carcere è allo sbando e per questo torniamo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di un Istituto che non è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno dell’Istituto. E mi sembra palese ed evidente che sia giunta l’ora di avvicendare il Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria, che non riesce a fare fronte alle costanti e quotidiane criticità ed evidentemente non ha adeguati stimoli professionali”.
Il Segretario Regionale del SAPPE Vicente Santilli torna ad evidenziare come “la situazione delle carceri piemontesi è a livelli allarmanti e non si vedono quei provvedimenti correttivi che il SAPPE sollecita da anni nell’indifferenza generale, anche in relazione al fatto che mancano i funzionari ed i dirigenti di Polizia al comando dei reparti ed i sottufficiali pressochè in quasi tutte le sedi. Quel che è accaduto nel carcere di Vercelli e le conseguenze derivanti hanno portato alla luce una volta di più le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, rivolge “solidarietà e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria di Vercelli, che ancora una volta hanno risolto in maniera professionale ed impeccabile di due gravi eventi critici” e torna a sollecitare il Ministero della Giustizia per non avere assunto a tutela dei poliziotti penitenziari in servizio in Piemonte, “sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti e, nonostante, senza alcuna tutela reale della propria incolumità fisica personale. Gli eventi critici contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosa, accentuati anche dalla scellerata vigilanza dinamica delle carceri che è alla base di tutta questa violenza inaccettabile. Rivendichiamo tutele e garanzie funzionali nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio bodycam e Taser su tutti nuovi protocolli operativi e soprattutto tutele legali. Parole poche, fatti tanti, e le aggressioni contro la Polizia Penitenziaria continuano. E questo è grave e inaccettabile!”
Redazione di Vercelli
We speak Dance
Patricia Apergi, Ofir Yudilevitch, Voetvolk, Balletto Civile, MM Contemporary Dance Company, Linga, Timbre 4 Buenos Aires, Olivier Dubois, Compagnia Nuovo Balletto di Toscana, Simona Bertozzi, Roberto Castello.
Questi sono solo alcuni dei danzatori e delle danzatrici che porteranno il meglio della danza nazionale e internazionale sui palcoscenici di Piemonte dal Vivo
We speak Dance è una rassegna diffusa di 25 appuntamenti da novembre 2022 a maggio 2023 e tocca tutte le province della regione, portando il linguaggio universale della danza nelle stagioni dei teatri comunali e negli spazi di Corto Circuito.
We Speak Dance inaugura sabato 12 novembre dalle 20 alla Lavanderia a Vapore di Collegno con due spettacoli internazionali: Gravitas di Ofir Yudilevitch in cui due danzatori si servono di un materasso gonfiabile per giocare con la gravità, esplorandone tutte le possibilità e Into the open di Voetvolk, che annulla il confine tra musica e danza.
La serata è anche l’occasione per festeggiare il settimo compleanno del centro di residenza, con un Dj set finale.
Biglietto unico per la serata su Vivaticket.
I prossimi appuntamenti
Il 20 novembre al Museo Borgogna di Vercelli doppia replica – alle 16 e alle 17.30 – dello spettacolo itinerante per luoghi insoliti Gente (FuorinTempo) della compagnia Balletto Civile.
Il 27 novembre a Tortona Ballade di MM Contemporary Dance Company è in prima regionale.
Il 29 novembre al Teatro Civico di Vercelli Inferno di Roberto Castello per la prima tappa di una tournée piemontese che tocca anche Ovada il 1 dicembre e Asti il 3 dicembre .
Il 3 dicembre a Saluzzo Quintetto di e con Marco Chenevier.
Redazione di Vercelli