VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

È quasi passato un mese dall’apertura del Carnevale e i riti che avvicinano i Santhiatesi all’apoteosi della grande festa si ripetono, giorno dopo giorno: le pule si susseguono ogni fine settimana, tra canti, balli e pantagrueliche mangiate e bevute nelle case che molte famiglie aprono, come ogni anno, ai gruppi festanti, spesso accolti con l’espressione: “finalmente siete arrivati, sono tre anni che vi aspettiamo!”.

Questa è una settimana molto importante, perché è giunta l’ora del confezionamento dei salami per la Colossale Fagiuolata: i salumieri del Carnevale si sono dati appuntamento giovedì e dopo tre giorni di lavoro intenso passeranno il testimone agli addetti all’asciugatura dei 10 quintali di salumi che saranno pronti alla cottura lunedì 20 febbraio.

Proprio la Colossale Fagiuolata finalmente torna alla sua storica dimensione; infatti piazza Zapelloni vedrà montate tutte le imponenti strutture tradizionali e i Cittadini torneranno ad affollare la piazza con i loro pentolini da porre sui tavoli che circonderanno tutta l’area.

Ci sarà però una novità: la piazza sarà cintata e per accedere sarà necessario avere un buono d’entrata che si ottiene facendo un’offerta di qualsiasi importo.

 Le offerte potranno essere fatte durante le questue dei componenti la Direzione o dei responsabili delle varie pule, oppure presso il negozio del Presidente Fabrizio Pistono, in Corso Nuova Italia 104. Saranno attive anche due postazioni per ricevere l’offerta che permette l’accesso anche agli ingressi della piazza il giorno stesso della fagiolata.

Questo cambiamento – dichiara Fabrizio Pistonoè dettato principalmente da un motivo di equità. Abbiamo pensato sia giusto che la distribuzione sia fatta per chi contribuisce, non imponiamo un importo ma vogliamo che la più gustosa pietanza dell’anno sia assaporata da chi aiuta a tenere in piedi questa grandiosa manifestazione”.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

XL anno di corso – 2 ciclo: 9 febbraio-25 maggio 2023.

Tema centrale: “Conoscere per conmprendere, per condividere, per costruire”

Le lezioni si svolgeranno il giovedì dalle ore 15.30, presso l’Aula Magna del Seminario Arcivescovile – Piazza S. Eusebio 10 – Vercelli.

In dettaglio i prossimi incontri:

9 febbraio: M. Giovanna Sartori

“Una Santità a tutto tondo”. Madre Natalina Bonardi e le suote di Santa Maria di Loreto

16 febbraio: prof. Sabrina Balzaretti

“Storia dell’Ospizio di Vercelli nel ‘700”

23 febbraio: prof. Sergio Chiesa

“I cibi per la prevenzione del tumore”

 

Redazione Web

 

Posted in Scuola e Università

Pinocchio è sicuramente il libro “super tradotto” in quasi tutte le lingue, parlate e dialetti nel mondo  e ormai non si contano quanti “Pinocchi” ci sono da quando nel 1883 è stato pubblicato il romanzo di Collodi, “Le avventure di Pinocchio”.

Le pubblicazioni del libro da allora non si sono mai interrotte.

Persino durante la seconda guerra mondiale le case editrici hanno continuato a stamparlo.

Esistono versioni straniere, dialettali, latine e dal libro è nata una vera e propria letteratura dedicata al celebre burattino.

Tanti tra i più grandi artisti e illustratori di tutti i tempi hanno elevato ad arte la rappresentazione di questa opera trasformando alcune pubblicazioni in veri e propri “pezzi” che i collezionisti si contendono e come non ricordare i films e gli spettacoli teatrali su questa favola.

Diverse sono pure le versioni nei vari dialetti della nostra Penisola, ma in Piemonte fin qui ne esisteva solo una.

Diana Fassina  esperta collezionatrice di “Pinocchio” e originaria di Santhià ha contattato Renzo Bellardone per sondare la possibilità di una versione in lingua santhiatese e da qui, in sinergia con Unitrè Santhià e la presidente Elvira Mirenghi Orto…  si è coinvolto Corrado Michelatti che ha compiuto l’opera di traduzione, ma per arrivare alla stampa si necessitava ancora delle illustrazioni.

A questo punto è risultato inevitabile pensare ai ragazzi delle scuole per un laboratorio, che in modo originale e davvero nuovo per “Pinocchio”, la professoressa Aurora Antico insieme alla collega Francesca Chindamo hanno realizzato con ingegno, coniugando tradizione ed innovazione.

Incondizionatamente si tratta di una particolarità che mette ancora una volta in risalto la città di Santhià  ed in questo caso anche il dialetto “Santhiatese”, facendolo balzare in evidenza.

Il libro sarà presentato presso la Biblioteca Civica il 7 febbraio alle ore 21,00 e tutta la popolazione è invitata a questa serata evento.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore

23.500 operatori: tra Medici, Psicologi, Infermieri, Oss, Amministrativi, Tecnici della prevenzione, Assistenti Sanitari dimenticati dallo Stato.

Professionisti che hanno messo in atto la loro empatia come cittadini alla richiesta di aiuto da parte dello Stato in difficoltà ad affrontare una pandemia mondiale.

Professionisti in prima linea come soldati in trincea, senza armi e scarpe di cartone, hanno rischiato la loro vita, hanno perso anche dei loro cari, ma sono stati lì, in prima linea a dare il loro contributo professionale per 27 mesi per il bene dei cittadini, rappresentando lo Stato che li aveva reclutati attraverso la protezione civile, e il bando Arcuri. Finita la pandemia, lo Stato senza neanche dire grazie li ha spazzati via il 31 dicembre 2022 dando il ben servito.

Il 31 gennaio 23 questi professionisti che arriveranno da tutte le Regioni, Sicilia, Calabria, Sardegna, Puglia, Abruzzo, Lazio, Friuli, Lombardia, Piemonte, Campania, e tante altre Regioni, saranno presenti sotto l’emblema degli Stati Generali della professione Oss sotto il Ministero della Salute, per chiedere al Ministro un impegno politico per questi operatori, dandogli la possibilità di continuare a lavorare, come avviene per tutti quei colleghi assunti nel periodo pandemico, poiché la sanità è sempre più in affanno, troppe sono le situazioni che contemplano un crescente bisogno di questi operatori nelle strutture (Aziende Sanitarie Locali – penitenziari – rsa – Asp).

Infermieri, oss, amministrativi, medici, tecnici della prevenzione, Assistenti Sanitari, è significativa e imprescindibile l’importanza di questi operatori, alcuni reclutati senza contratti, altri assunti con vari contratti, con bandi Arcuri, bandi Dirmei, bandi protezione Civile, partita iva, Co. Co. Co, attraverso le ordinanze 709, 665, 747 ecc, tutti attraverso la protezione civile con il consenso del Ministero della Salute, Conferenza Stato Regioni, in linea con l’esigenza di un’emergenza Nazionale.

Come Stati Generali della professione oss, ricordiamo che mancano numericamente figure in grado di dare assistenza adeguata, sarebbe importante riconoscere la valorizzazione della professionalità che hanno acquisito questi operatori, e che possano essere inseriti nel Servizio Sanitario Nazionale con assunzione a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, al fine di potenziare la presenza di operatori professionali e far fronte alle esigenze del servizio sanitario nazionale garantendo i livelli essenziali di assistenza (Lea).

Una delegazione composta da un Medico, da un Infermiere, da un OSS, da un Amministrativo, da un Tecnico della Prevenzione, da un Assistente Sanitario, sarà ricevuta, ci auguriamo che le forze Politiche, il Ministero della Salute, abbiano sensibilità a prendere in considerazione il problema dei 23500 operatori che hanno dato la loro disponibilità nel periodo covid19, rischiando la loro vita e quella dei loro famigliari.

Riconoscere il sevizio prestato da questi operatori, significa, dargli un riconoscimento poiché hanno lavorato per lo Stato e per le Regioni per fronteggiare la pandemia rispondendo ai bisogni dei cittadini in supporto allo Stato.

Gli Stati Generali chiederanno di aprire un tavolo di confronto per consentire, la valorizzazione della professionalità che hanno acquisito questi operatori perché non possiamo sentir dire “il Ministero della Salute non ha poteri di intervento”. Il Ministro è un organo Politico che deve interagire come rappresentante della salute e del sistema assistenziale e deve dare risposte a tutti i suoi professionisti e non solo ascoltare gli Ordini delle Professioni. Il Ministro deve essere l’emblema di tutte le professioni e di tutti i cittadini e considerarli alla pari e quindi essere sensibile al problema di questi professionisti.

Un appuntamento a Roma 31 gennaio ore 10,30 sotto il Ministero della Salute per dare forza e sostenere una giusta causa di questi eroi, che non hanno risposte e futuro. Uno Stato Assente verso il suo esercito di professionisti che hanno risposto alla necessità dello Stato in difficoltà, e per questo lanciamo un appello a tutti i professionisti coinvolti di unirsi e coordinarsi il 31 gennaio e far sentire la “Voce” dei 23500 professionisti dimenticati.

28 gennaio 2023

Stati Generali OSS

Angelo Minghetti

Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona

Lo scorso 25 gennaio si è tenuta, presso la sede Ascom Confcommercio di Borgosesia al Lingottino, la riunione della Delegazione Ascom in occasione della quale si è proceduto al rinnovo delle cariche.

L’attuale Presidente Tatiana Bernardi, imprenditrice nel settore abbigliamento per bambini, di recente impegnata come Consigliera all’interno dell’Amministrazione Comunale, ha passato il testimone a Giacomo Spelta, imprenditore borgosesiano nel campo del marketing e della comunicazione, nonchè Vicepresidente del gruppo Giovani Imprenditori Ascom Confcommercio di Vercelli.

Sono molto onorato di poter dare il mio supporto al commercio di Borgosesia – ha commentato Giacomo Speltae stiamo già lavorando affinchè la città, a partire dal ritrovato Carnevale in poi, diventi sede di numerose iniziative di animazione”.

Un caloroso benvenuto a Giacomo Spelta ed un prezioso ringraziamento a Tatiana Bernardi per il lavoro profuso all’interno della Delegazione ed a sostegno del commercio cittadino.

Nella foto la nuova Delegazione: da sinistra Carlo Comoli, il responsabile della sede Ascom di Borgosesia Giuseppe Valdani, Giacomo Spelta, Tatiana Bernardi, Corrado Corrà, Luana Bernardi, Stefano Viotti, Filippo Locca, Massimiliano Sanna.

Compongono inoltre la Delegazione i Consiglieri Michele Moreni, Stefano Spelta, Maurizio Ferla, Alfonso Dall’Aglio e Stefania Rossi.

A tutta la Delegazione i migliori auguri di Buon Lavoro.

Redazione di Vercelli

Posted in Economia

Le polemiche sull’allarme in etichetta rischiano di spaventare ingiustamente più di un italiano su due (54%) che beve vino, emblema di uno stile di vita lento, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol.

E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat in riferimento all’annuncio della revisione delle norme sull’etichettatura delle bevande alcoliche da parte del portavoce della Commissione europea Stefan De Keersmaecker mentre in Italia si moltiplicano gli attacchi ingiustificati.

La dichiarazione della Commissione fa seguito a ripetuti blitz, a livello comunitario, di penalizzare il settore come il via libera concesso all’Irlanda ad adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze “terroristiche” ma anche il tentativo di escluderlo dai finanziamenti europei della promozione nel 2023, sventato anche grazie all’intervento della Coldiretti.

Il giusto impegno dell’Unione per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. E’ infatti del tutto improprio – precisano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Luciano Salvadori – assimilare l’eccessivo consumo di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino. Un approccio ideologico nei confronti di un alimento come il vino che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea e conta diecimila anni di storia. Un criterio che metterebbe a rischio una filiera che, nelle nostre province, vanta 4 Doc e 1 Docg”.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Economia

E’ in programma sabato 28 gennaio ore 21.00 all’Auditorium Lux, via Lanino 30 a Gattinara, in collaborazione con Campotheatro lo spettacolo “Donnacce”, con Mario Stante, Tony Skandall e Sergio Cardinale.

Una straordinaria, divertente, emozionante commedia di Gianni Clementi.

Una scrittura, ironica, estremamente umana e sempre attuale: Gianni Clementi regala l’ennesimo grande testo capace di suscitare emozioni, risate ed anche tante riflessioni che sulla scena diventa uno spettacolo esilarante, commovente, ricco di trovate e dal linguaggio semplice ed espressivo, grazie alla regia di Mauro Stante e Tony Skandal.

E’ la storia di Tullia, napoletana, in arte Sofia Loren; paurosa, pacchiana, senza sogni e illusioni… e di Tecla, toscana, detta Occhi Belli; visionaria e ingenua.

Due “signore” di mezza età che hanno dedicato gran parte della loro vita alla pratica della professione più antica del mondo e che convivono in un appartamento in periferia, dividendo l’affitto.

Le due, per l’età e per la crisi di un mercato invaso da rampanti ragazze dell’est, hanno deciso di andare in pensione e sono in procinto di partire per una vacanza.

Quando ad un certo punto, in modo rocambolesco, nella loro vita entra un famoso personaggio pubblico e da li cambia tutto, in modo definitivo.

Tanta comicità e leggerezza per affrontare una cruda analisi della realtà.

Uno spettacolo con una caratteristica unica, un’esperienza audace, un ritorno al passato, al teatro elisabettiano, al millecinquecento, dove alle donne era proibito recitare grazie alla dittatura puritana.

Biglietti: Intero euro 15, Under 12 – 10

Produttore esecutivo: Niko Ferrucci

Scenografie: Niko Ferrucci

Sartoria: Diego Comandone

Foto e Video: Carlo Allorio

 

Redazione di Vercelli

 

Posted in Cultura e Spettacolo

Dopo le recenti video esposizioni a Palma di Maiorca e a Miami e la  mostra personale organizzata dalla galleria  Nelson cornici che ora ha chiuso i battenti, Massimo Paracchini torna ad esporre nuovamente in vetrina con una mostra intitolata “Hanging Hearts” da “Rosso Smeraldo Arte” (Arte, giochi e creatività) di Gloria Gallarati a Vercelli, in via Fratelli Bandiera n.18,  alcune opere  a forma di cuore sul tema dell’amore per il periodo di Carnevale e di San Valentino e che rispecchiano perfettamente la ricerca attuale dell’artista  sulla tridimensionalità.

Un tema che ritorna spesso  nell’indagine artistica di Paracchini, quello del cuore, che diventa uno dei soggetti preferiti  per la sua forma addolcita e curvilinea; ed è proprio da qui che l’artista, in uno stato di trance psichedelica indotta da un tetracromatismo trascendentale, vuole ripartire, proprio da quel cuore, dalla sua energia psichica profonda e dal suo atomo – vortice interiore, generatore di sempre nuove forme e colori, dalle sue torsioni dinamiche, generate da questo punto centrale, dal suo eterno movimento rotatorio in rapida espansione evolutiva, da cui nascono tutte le emozioni e sensazioni che proviamo, tutte le forme e i differenti colori del mondo in perfetta “syncromia” che esprimiamo con una “kromoenergia” senza pari in una visione quasi sciamanica totalmente fuori dai limiti di spazio e tempo con il perenne coraggio di mettere tra parentesi l’esistenza intera del mondo empirico, arcadico-euclideo, per passare dall’ io al sé, per cogliere tutto il mondo interiore, inconscio, informale e astratto della propria psiche infinita .

 

Commento alle opere esposte:

Cuori appesi e sospesi, aperti e liberi  nel vuoto informe, pronti a spiccare il volo sempre verso nuove mete, verso l’ignoto, cuori in continua espansione, origini del kaos, dei differenti colori in perfetta synkromia e delle loro infinite vibrazioni cosmiche, cuori frementi di vita, pulsanti d’amore e di energia psichica profonda, dal cui atomo-vortice centrale e primordiale, dal suo eterno movimento rotatorio e dalle sue infinite torsioni dinamiche si generano sempre nuove emozioni e sensazioni travolgenti che nutriranno perennemente l’anima dell’artista in psykotrance e la sua eterna e insaziabile ricerca trascendentale.

In ogni opera viva c’è una vera e continua tensione tra kaos e cosmo, tra la creazione e la distruzione, ma tutto è magicamente cristallizzato e  fermato per sempre dalla psiche in estasi dell’artista che sa cogliere il punto fermo dell’equilibrio e trasformarlo in visione trascendentale.

Heart Vortex in Kromoexplosion, puri flussi di energia cosmica da cui tutto ha avuto origine attraverso un movimento rotatorio che nasce dalle torsioni dinamiche generate da un punto centrale,  quando dal Kaos del Free Sprinkling Overflowing e Sparkling si darà vita alla nuova forma astratta, curvilinea e in eterno movimento evolutivo.

 

Ogni artista, in uno stato di psykotrance assoluta, deve ogni volta avere il coraggio di mettere tra parentesi l’esistenza intera del mondo empirico, deve passare dall’io al sé, per poter cogliere in tutta libertà il suo mondo interiore e inconscio, informale e astratto, da cui tutto ha avuto inizio in una vera kromoexplosion di emozioni e di sensazioni travolgenti che si materializzano nel magma assoluto delle forme e dei colori plasmati dal vortice energetico della sua mente infinita.

Vortex in Kromoexplosion capaci di espandersi all’improvviso, genesi dell’infinito, origine del kaos, della vita, dei differenti colori in perfetta synkromia e delle loro infinite vibrazioni cosmiche, dei diversi puri flussi di energia cromatica, vortex da cui tutto ha avuto inizio, attraverso il movimento rotatorio che nasce dalle torsioni dinamiche, generate da un atomo primordiale, infinitesimale, da cui prendono vita tante e infinite sfumature dell’esistenza e del mondo percepite dall’artista visionario, dalla sua energia psichica profonda, in eterna psykotrance attiva, cioè in uno stato di estasi assoluta del pensiero e dell’anima, che sa cogliere ogni volta tutta la complessità del tetracromatismo psykedelico trascendentale dell’Universo caotico, vibrante, multiforme, in grado di trasmettere sempre tutte le differenti sensazioni tattili e visive.

Dal cuore profondo si origina tutto, dal suo immenso vortice d’amore in kromoexplosion nascono nuove forme e colori; in uno stato di psicotrance assoluta l’artista immagina e realizza, attraverso un Free Sprinkling istintivo, un nuovo Universo, concepito a partire da un microcosmo in grado di espandersi all’improvviso e che tutto travolge  come un uragano senza pari di kromosensazioni e di emozioni,  mai  contenuto, e che genererà altri vortici d’amore in crescita all’infinito.

Tutto è frutto di un equilibrio tra il Cosmo ordinato e il Kaos primigenio da cui tutto ha avuto inizio, cioè fondamentalmente  da un’armonia raggiunta   tra due forze contrapposte,  complementari,  ma sempre in tensione che generano eternamente  la forma dinamica, astratta, costantemente trasfigurata  dai movimenti vorticosi  iperellittici  dell’Universo intero.

E’ fondamentale per l’artista acquisire una capacità di vedere oltre la realtà mitica arcadico-euclidea e di cogliere la luce nella sua completa pienezza e forza, in lunghezze d’onda differenti, per trasfigurare ogni nuova immagine in visione iperellittica e iperdimensionale attraverso un tetrachromatismo trascendentale che gli permetterà di percepire così un’infinità di sfumature  e di colori, amplificando in modo profondo la sua capacità e forza di trasfigurare  il mondo  e  l’Universo intero per trascenderlo.

In ogni opera sussiste una vera collisione tra forze ed energie istintuali e inconsce, rappresentate dalla geometria iperellittica e iperdimensionale in kromoexpansion, e ragione espressa attraverso la classica figurazione geometrica rinascimentale arcadico- euclidea, puntualmente trasfigurata dal Free Sprinkling Overflowing e Sparkling che porterà ogni nuova visione cosmica e trascendentale al kaos primordiale da cui tutto ha avuto origine.

E’ necessaria una ri-genesi della forma e del colore da parte dell’artista in Kromotrance attraverso una transfigurazione raggiunta tramite il Free Sprinkling Overflowing e Sparkling su uno dei tanti mondi possibili, nato dalla  fluente e vibrante onda iperdimensionale che ha dato vita al Vortex, origine di tutto, generatore di nuove forme, di movimenti e di volumi in kromoexplosion.

Da “Eidetica Trascendentale dell’arte” di Massimo Paracchini

Redazione di Vercelli

 

 

 

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E’ trascorso un anno ormai dal primo caso di Peste dei cinghiali individuato in Piemonte, ma le soluzioni sono ancora insufficienti per fermare la problematica e garantire alle imprese la regolare operatività.

E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte nel commentare il basso numero di abbattimenti dei cinghiali che non raggiungono la soglia dei 16 mila, per cui resta lontano l’obiettivo dei 50 mila.

Tante parole, diverse riunioni, ordinanze regionali, barriere e recinzioni in costruzione, senza un’effettiva tempistica in termini di conclusione dei lavori e di attivazione di interventi straordinari e risolutori. La realtà è deludente e alquanto critica con danni economici incalcolabili alle produzioni e alle imprese agricole, all’ambiente ed incidenti stradali che si sono continuati a verificare durante quest’anno. Basti pensare che negli ultimi 7 anni i danni causati dai cinghiali si aggirano intorno ai 17 milioni di euro sul territorio regionale, secondo i dati dell’Ispra – fanno notare il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Luciano Salvadori -. È evidente che le istituzioni debbano trovare una soluzione concreta per voltare pagina, per creare le condizioni affinché si generino i presupposti che consentano una ripresa dell’attività di allevamento anche nelle zone maggiormente interessate, per definire una prospettiva di ripresa, per mettere in sicurezza il nostro territorio, i cittadini e le imprese senza perdere altro tempo. Occorre prendere atto una volta per tutte che i cacciatori non stanno supportando, soprattutto nelle zone interessate dalla PSA, le operazioni necessarie e più in generale la campagna di depopolamento del cinghiale: si deve quindi dare piena attuazione alle disposizioni recentemente introdotte con la riscrittura dell’articolo 19 della Legge n. 157/92 in tema di un efficace controllo della fauna selvatica. Ecco perché è urgente investire per incrementare il personale preposto all’attività di abbattimento e vanno messi in atto senza più scuse, applicando le linee guida operative, tutti gli interventi, senza dipendere dagli ATC e CA che, salvo rare eccezioni, hanno di fatto bloccato finora l’operatività.  E’ inoltre necessario consentire la ripresa dell’allevamento, con criteri di biosicurezza chiari e sostenibili, sia per le imprese ricadenti nell’area interessata da PSA sia per le tante imprese che allevano allo stato semi-brado in tutto il territorio regionale, le quali hanno dovuto spesso rinunciare a questa tipologia di allevamento con il rischio di perdere un lungo lavoro di tutela di razze storiche della nostra biodiversità. Alla luce degli sconvolgimenti causati dalla guerra in Ucraina, è fondamentale consentire alle nostre imprese di poter svolgere il loro lavoro, garantendo al nostro Paese un livello corretto di sovranità alimentare. Le imprese agricole e la popolazione devono essere tutelati e la regione messa in sicurezza al più presto. Su questo fronte occorre che anche la politica si assuma, fino in fondo, le proprie responsabilità, evitando di intervenire, come sta accadendo con la prima stesura della legge regionale di riordino, solo nel contesto dell’attività venatoria e su aspetti aventi una connotazione di carattere esclusivamente gestionale e di interesse di pochi: serve concretamente definire una strategia che permetta, attraverso azioni immediate e straordinarie, di avviare un reale processo di eradicazione dal nostro territorio della peste suina africana”.

 

 

Redazione di Vercelli

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È, purtroppo, venuto a mancare Piero Caccavo (classe 1938), storico socio ed ex dirigente della sezione comunale di Vercelli dell’AVIS.

Per diversi anni ha contribuito fattivamente alla gestione dell’Associazione e al suo sviluppo sul territorio, grazie alla sua costante presenza e disponibilità, promuovendo diverse iniziative solidali.

Tra queste, per diversi anni, ha realizzato uno spazio dedicato ad AVIS per promuovere la cultura del dono del sangue durante la tradizionale Sagra dell’Agnolotto che organizzava in qualità di presidente del Comitato Rione Cervetto, e diversi incontri tematici per sensibilizzare la cittadinanza.

AVIS non perde, quindi, “solo” un ex consigliere, ma un “Grande Amico“.

In sua memoria, i famigliari hanno donato alla sezione comunale AVIS di Vercelli l’importo di 250,00 Euro.

A loro vanno i sentiti ringraziamenti dell’Associazione e di tutti i volontari che si uniscono al dolore della famiglia, ricordando con affetto e gratitudine Piero.

Redazione di Vercelli

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