VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi)

Dieci pagine di giornale non basterebbero per raccontare nei particolari gli eventi emozionanti della gara fra la Pro Vercelli e Vicenza giocata ieri, lunedì sera 6 marzo allo Stadio Piola davanti a molti fiduciosi spettatori accorsi per l’atteso match della speranza. Nella Curva Est, era presente una folta rappresentanza di tifosi biancorossi fortemente motivati a sostenere la loro squadra in corsa per il vertice della classifica.

Le telecamere della RAI hanno trasmesso in diretta tutta la gara, e questo riafferma quanto fosse in termini sportivi l’importanza dell’incontro per quanto riguarda il campionato di Serie C/Girone A (in fase di ritorno).

Il risultato di 4 – 1 per i veneti esprime ingiustamente coi numeri i valori complessivi della gara che è stata affrontata dai vercellesi con molto impegno fin dal primo minuto mettendo anche in difficoltà la retroguardia vicentina con improvise folate in area avversaria degli intraprendenti Iotti,Vergara, Arrighini, che però avevano difficoltà a superare l’impossibile guardiano biancorosso Iacobucci.  Pazientemente la formazione del tecnico Francesco Modesto manteneva il possesso palla per molti minuti avvicinandosi con i suoi centrocampisti alla porta di Matteo Rizzo che però ha difeso freddamente il risultato fermo sullo zero a zero;  mezz’ora di sterile attesa, pur lamentando i bianchi un “primo” rigore negato dall’arbitro Kevin Bonacina per un fallo in area di un giocatore della Pro che procedeva verso la porta con una buona prospettiva di rete.

Applausi controllati del pubblico verso i ragazzi di Gardano,  alla sua seconda partita come allenatore della 1^ squadra.

Si chiude il primo tempo sulla parità, ma di diverso andamento è poi tutta la ripresa che inizia con grande mobilità vicentina e una diversa posizione in campo dei suoi portatori di palla che si muovono in verticale con assoluta precisione e tempismo.

Nel giro di pochi minuti infatti, trovano nuovi ampi spiragli di manovra che portano ripetutamente Stoppa e Ferrari a tu per tu con il giovane Rizzo trafiggendo colpo su colpo l’intera difesa, forse troppo sbilanciata verso il centrocampo:  1 -2 -3 ; si riparte da tre a zero, e lo stadio ammutolisce, ammirando con rimpianto il giocatore biancorosso Della Morte che solo un mese fa era il protagonista con Gianmario Comi delle avventure positive vercellesi, con la sua fantasia e le applaudite capacità realizzative sul fronte dell’attacco.

Comunque, nessun blocco mentale da parte dei bianchi: anzi, la risposta è stata energica e produttiva, con incursioni veloci e precise alla ricerca di un improbabile ribaltone, grazie ai tentativi ben costruiti dei volenterosi Gatto, Laribi, Rojas, Vergara che in una pungente azione si procuravano un meritatissimo calcio di rigore negato impunemente dall’indecente direttore di gara, provocando l’ira scatenata di Alex Casella (d.s. Pro Vercelli) che protestava con veementi  espressioni verbali contro la mancata concessione, ottenendo però soltanto una altrettanto ingiusta ammonizione (cart. rosso) e quindi l’espulsione dal campo.

Sono stati momenti molto dolorosi per tutta la cerchia attiva vercellese: dirigenti, pubblico, panchina,  con l’allenatore che per urgente necessità passava alla fase delle sostituzioni, inserendo Louati, Guindo, Contaldo al posto di Calvano, Arrighini, Gatto.

Una sofferenza continua, ammorbidita comunque dalla ricerca dei nostri a invertire la rotta con avances significative con tutti i “mezzi” disponibili, mentre il tempo fuggiva inesorabile.

L’audacia di Vergara, finalmente dava i suoi frutti, modesti ma significativi e propositivi di speranza.

Finalmente…un goal sul finire del 2° tempo, con un tiro diretto, preciso a mezza altezza, che cambiava il risultato (1-3) anche se il quadro era sempre molto drammatico; sì. Proprio come il comportamento dell’arbitro, che imperversava contro i bianchi in modo osceno: falli negati, fuorigioco, ammonizioni….

Ormai, a risultato scontato, arrivavano anche le assurde e pesanti insofferenze di un gruppetto di “sostenitori” in curva che rivolgevano a gran voce alla loro (e nostra) squadra una sgraziatissima domanda:  “….Ma quando vincete ?  Ma quando vincete...?”.

Nel momento in cui lo stadio intero urlava l’incoraggiamento storico e necessario ai ragazzi: Forza Pro…Forza Pro!!! —

La coppia “Della Morte-Ferrari” intanto procedeva senza paura alcuna, e infliggeva il quarto goal al povero Rizzo desolato e impotente.

Si chiudeva così quasi nel silenzio totale la serata disastrosa nel risultato, ma che non distruggeva tutte le speranze…

Mr. Gardano, sta facendo un lavoro di ricupero sul piano fisico , tecnico e psicologico, e qualche soffio di speranza rimane per cambiare le sorti del campionato della Pro in grande difficoltà.

Ci piace pensare che come spesso accade, la sorte cambia e si rivolta contro la sfortuna e gli errori commessi.

Da “Albinoleffe” avremo forse qualche risposta positiva.

Forza Gardano, forza ragazzi, andiamo avanti a testa alta.  Siamo la Pro Vercelli. Noi ancora ci crediamo!

La formazione:  M.Rizzo, Iezzi, Nick Rizzo, Perrotta, Anastasio,Calvano,Laribi, Iotti, Vergara, Arrighini, Leo Gatto.  Ammoniti: Laribi e Louati. – Divisa:  Nero totale.

 

 

Redazione di Vercelli

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Conclusa la mostra carnevalesca Ma che incarto, curata dalla Compagnia dell’Ottimismo, che ormai da qualche tempo è diventata un appuntamento fisso della Galleria Civica Jacopo Durandi e, dopo due anni di blocco forzato, ritorna finalmente l’evento dedicato interamente all’universo femminile.

Si inaugura infatti sabato 11 marzo 2023 la collettiva d’arte contemporanea W le donne! nell’ambito della rassegna Voce alle donne, giunta ormai alla sua XI edizione.

L’Associazione Culturale La Voce ODV è lieta di poter riprendere l’iniziativa, soprattutto per guardare al futuro in una prospettiva ottimistica.

Per questo motivo, il tema scelto è stato volutamente libero, come si può già capire dal titolo stesso, in modo da lasciare ampio spazio alla creatività individuale.

La proposta è stata accolta da subito con grande entusiasmo, tanto da raggiungere numeri da pre-pandemia: si potranno infatti ammirare una quarantina tra opere pittoriche e scultoree.

Attraverso l’uso di svariate tecniche artistiche e con sfaccettature e sensibilità diverse, gli artisti hanno saputo rappresentare e, ancora una volta, valorizzare la figura della donna.

I soggetti realizzati spaziano infatti da personaggi storici a icone dello spettacolo, da figure femminili reinterpretate secondo il gusto personale alla celebrazione di affetti famigliari o ancora alla rappresentazione della semplicità della donna nella quotidianità, solo per citarne alcuni. Ce n’è insomma per tutti i gusti.

Gli organizzatori desiderano ringraziare tutti gli artisti che ancora una volta hanno aderito e creduto nell’iniziativa proposta, il delegato alla Cultura Renzo Bellardone per la sua disponibilità, il sindaco Angela Ariotti e tutta l’Amministrazione Comunale per il patrocinio concesso.

Il vernissage si terrà sabato 11 marzo alle ore 17 presso la Galleria Civica Jacopo Durandi dell’omonimo Centro Culturale (via De Amicis, 5).

La mostra sarà poi visitabile fino al 5 aprile dal martedì al venerdì (festivi esclusi) dalle 15:00 alle 17:30.

Come di consueto, l’invito è rivolto a tutta la cittadinanza e a tutte le Associazioni per condividere un momento conviviale.

 

Redazione di Vercelli

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Resta altissima la tensione nelle carceri del Piemonte, oggi affollate da oltre 4.000 detenuti, e continua inesorabilmente a salire il numero di eventi critici tra le sbarre.

Ultimo grave episodio quello avvenuto nella struttura detentiva di Vercelli, come denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE per voce del vice Segretario regionale per il Piemonte Mario Corvino: “Un detenuto, con problematiche psichiatriche e non nuovo a questi gesti violenti, è stato tradotto dal carcere di Torino a quello di Vercelli, caratterizzandosi per un atteggiamento palesemente aggressivo e violento. Mentre i poliziotti lo stavano accompagnando presso l’Infermeria per l’abituale visita di primo ingresso ha, proditoriamente e senza ragione alcuna, colpito un vice Ispettore con calci e pugni. Parliamo di un soggetto complicato, che ha compiuto diversi eventi critici. Ogni giorno nelle carceri piemontesi succede qualcosa ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”, conclude Somma.

Donato Capece, segretario generale del Sindacato, ricorda che “il SAPPE denuncia da tempo che le carceri sono diventate un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinari. Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose. I decreti svuota-carceri, che più di qualcuno continua ad invocare ad ogni piè sospinto, da soli non servono: serve una riforma strutturale dell’esecuzione, serve il taser per potersi difendere dai detenuti violenti e la dotazione di body-cam”.

 

Redazione di Vercelli

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Ancora poliziotti feriti per il servizio e una città violentata e devastata dalla furia di criminali senza scrupoli che operano programmando le proprie scorrerie. Terroristi di piazza contro i quali si opera ad armi spuntate, con servitori dello Stato costretti a subire violenze di ogni genere, nel silenzio assordante di chi si autoproclama paladino dei diritti di tutti i lavoratori”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i gravissimi disordini registrati ieri a Torino in occasione dell’ennesima manifestazione per Alfredo Cospito e contro il 41bis e che ha portato al momento a 34 persone fermate e 5 arrestate.

Una collega della scientifica ferita e poliziotto del Reparto mobile di Milano preso in pieno da una bomba carta che ha dovuto essere ricoverato – aggiunge Mazzettisono l’ennesima infamia di delinquenti che si accaniscono contro chi svolge il proprio lavoro rappresentando lo Stato che odiano, che vogliono contrastare, sovvertire. Criminali che non esitano a vomitare la propria violenza su cittadini e città, bersagliate da bombe e guerriglia cui i tutori dell’ordine rispondono con i lacrimogeni. Nessun commento ulteriore serve. Commenti la politica che predica l’antiviolenza, la sicurezza, la legalità. Parli e soprattutto agisca chi può”.

 

Redazione di Vercelli

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(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi) – Ancora pochi giorni per ritornare in Piazzetta P. Levi e addentrarsi nel circospetto territorio occupato dall’artista milanese Ruggero Maggi, in mostra a Vercelli per iniziativa del Direttivo di Studio 10.

L’Associazione Culturale presieduta da Carla Crosio è giunta al suo 50° anniversario di attività in un susseguirsi di manifestazioni che hanno segnato per mezzo secolo un cammino importante nel mondo dell’Arte Figurativa; un percorso ricco di messaggi tracciati da pittori, scultori, grafici che sono in lotta oppure in tacito accordo con il mondo che li circonda, o la cruda società che mette in discussione a volte la sua stessa vita, i suoi valori, il futuro.

Maggi cerca sulla sua strada quotidiana gli oggetti su cui trasportare i sentimenti che a volte lo sconvolgono, e a volte lo aiutano ad aggrapparsi alla speranza: siano essi dei boccioli di rose, che le pagine di una vecchia Bibbia, od un gruppo di sagome silenziose nell’ombra.

Le “identità cancellate” che gli si propongono, vengono inserite confusamente in una vecchia scheda elettronica: sono storie estreme che quasi sempre risultano la causa e l’esito di catastrofi e di abbandoni, di fughe dalla realtà.

Non mancano riferimenti alla religione, quella tradizionale nostrana, talvolta cieca, sì ma molte volte intaccata da mani ignote che vorrebbero stravolgerne la storia, il significato, e infine la morale.

Ruggero Maggi è tutto ciò che noi ci domandiamo ogni giorno: è il dubbio, è il nostro destino, il dolore, la ricerca di quella pace che si nasconde nell’ombra e si concede all’umanità infelice ma solo a piccole dosi, mostrandosi con qualche sottile lampo al neon, una lama visibile, fredda, sempre al centro della tempesta.

I nostri pensieri scorrono lentamente davanti alle sue opere.

Si aspetta sempre di vedere fin dove, e soprattutto quando, arriverà la luce e quando avremo le risposte ai nostri dubbi.

Ma, attenzione; il caos è in agguato.

Non sottovalutatelo.

(sd)

Redazione di Vercelli

 

 

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Le conclusioni del Convegno sulla siccità che si è svolto alla inaugurazione della 44° Fiera in campo sono confluite in una serie di promesse e di impegni riguardanti non il domani ma un distante futuro.

Impegni finanziari modesti e distribuiti in un arco di tempo poliennale.

Si tratta di creare invasi e modificare una rete irrigua secolare di migliaia di km, creatasi per successivi interventi e gestita con perizia ed efficienza.

A corollario di queste promesse vi è stato auspicato un forte richiamo alla collaborazione di tutte le categorie agricole del Piemonte per gestire al meglio le attuali, scarse disponibilità idriche.

Tutti concordano sulla opportunità di affrontare la situazione con un’azione comune e concorde.

La risposta del ministro dell’ambiente Pichetto è di nominare un Commissario, con pieni poteri, alla gestione delle risorse idriche,

Con la sola eccezione della relazione introduttiva del presidente Carrà (ENR) dedicata alla analisi della situazione produttiva e commerciale della risicoltura italiana e delle ricadute delle iniziative e dei vincoli europei, non si sono ascoltate proposte operative su cosa fare oggi in vista di una stagione preoccupante per la siccità incombente, pur essendo nota la scarsità dell’innevamento delle Alpi, delle dighe semivote, delle sorgenti silenti, del lago Maggiore al livello di guardia.

Scarse risorse da affidare un Commissario, di nomina politica, forse privo di una qualsiasi, provata, esperienza gestionale specifica.

Di conseguenza l’Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali di Vercelli e Biella propone alcune iniziative che possono essere adottate subito, senza interferire sulla gestione aziendale, ma possono migliore la situazione.

Si tratta di operare sulla base del “buon senso”, utilizzando l’esperienza di chi ci ha preceduto nel secolo scorso.

I due principi basilari sono: trattenere l’acqua quando piove ed evitare di seminare il riso nei terrei sabbiosi con semina in asciutto e senza pesta in acqua.

I nostri padri hanno vissuto molte crisi di acqua, pertanto non solo hanno istituito le valbe (terreni in cui la risicoltura era turnata) ma avevano anche introdotto la pesta dei terreni sabbiosi per limitare il consumo idrico.

L‘effetto della pesta nei terreni leggeri è stato rilevato con la sperimentazione eseguita nel 1966 con dati pubblicati da Tournon al 6° Convegno internazionale della risicoltura.

Nel rapporto sono riportati i consumi idrici specifici con la pesta meccanica in acqua eseguita   con diversi attrezzi e modalità.

Dalla tabella riassuntiva risulta che, in assenza di pesta il consumo idrico era di 16,6 l/s/ha mentre con la pesta in acqua, con ruote a gabbia scendeva a 2,5 l/s/ha.

Quindi prossima allo standard del vercellese (3/s/ha) ed i 2 l/s/ha della Baraggia.

Pertanto è una questione di buon senso evitare di coltivare il riso con semina in asciutto nei terreni sciolti specie in situazione di scarsa disponibilità idrica senza eseguire la pesta in acqua.

Iniziative operative possibili a breve 

Innalzamento delle ripe ed arginature delle camere così da trattenere l’acqua della pioggia. (5cm = 100 milioni di mc)

apertura di solchi per la distribuzione dell’acqua nei terreni sabbiosi e per facilitare la gestione in quelli normali (asciutte di radicamento e trattamenti)

prepararsi alla gestione di corpi d’acqua limitati e con turnazioni più lunghe

rinunciare al riso nei terreni bibuli non sottoposti a pesta in acqua (tabella Tournon VI° Convegno Internazionale sul Riso)

Sperando che questi suggerimenti sortiscano un qualche positivo effetto ed in attesa di un andamento climatico più benevolo l’Associazione spera di aver richiamato l’attenzione dei risicoltori e fornire suggerimenti per gestire al meglio le risorse idriche del territorio.

Antonio Finassi – Presidente

 

Redazione di Vercelli

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Il guardalinee prende un abbaglio e la sua decisione costa il pareggio al Borgosesia.

Tutto avviene al 90’ di Borgosesia-Vado quando i liguri sono in vantaggio di una rete.

Daniel Fossati raccoglie palla e allarga per Monteleone che scatta in profondità ed entrato in area deposita in rete.

Tra lo stupore del pubblico, la rete viene annullata per un fuorigioco che non c’è e vi spiegheremo, documentandolo, perché.

A poco valgono le proteste granata che anzi costano il cartellino rosso a Manuel Lunardon; così al danno si aggiunge la beffa.

Quanto segue è il fermo immagine del momento in cui Fossati lancia Monteleone.

Monteleone; largo a destra è tenuto in gioco dal suo diretto avversario.

Ancor più clamorosa è la posizione del numero 6, Tinti che sulla sinistra marca Donadio ed è visibilmente avanti a Monteleone.

Lo stesso Bane, al contrasto con Fossati, pare in linea con l’esterno granata.

Detto questo, sono quindi ben due i giocatori che tengono in gioco Lorenzo Monteleone, scattato in posizione regolare.

Le immagini danno ragione al Borgosesia, però il punto tolto ingiustamente, nessuno lo ridarà ai granata.

 

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Nella giornata di sabato 18 febbraio si è tenuto a Roppolo il Congresso Lega Giovani Provincia di Vercelli, insieme alla Provincia di Biella, dove sono stati nominati Alessio Pasqualini per il biellese e Mario Musso per la Provincia di Vercelli.

Divisione giovanile del Partito della Lega per Salvini Premier, la Lega Giovani è il movimento politico giovanile maggiormente strutturato nel nostro paese.

Il nuovo Coordinatore Provinciale -equivalente del Segretario Provinciale della Lega “senior”- subentra a Carlo Stragiotti, ormai al termine del mandato.

Sono molto felice – commenta Stragiotti di aver potuto cedere il passo a Mario Musso, giovane capace e volenteroso che crede fermamente nelle idee autonomiste e federaliste della Lega. Con 34 anni e sei anni di mandato causa Covid, contro i tre previsti, è giunto il momento di rinnovare la compagine giovanile. Alla mia nomina al Coordinamento cittadino di Borgosesia, quasi 10 anni fa, ero praticamente da solo. Ora lascio un gruppo ridimensionato dopo la pandemia ma che comunque conta su alcuni elementi che hanno potenzialità per crescere”.

Musso, classe 1993, Assessore del Comune di Pezzana, è da molti anni politicamente impegnato con il partito del Carroccio. “Per me è un grande onore diventare coordinatore della Lega Giovani, desidero ringraziare per la fiducia Carlo Stragiotti e il nostro coordinatore nazionale del Piemonte Flavio Gastaldi. Il mio primo obiettivo, con il prezioso supporto dei ragazzi  già impegnati nel Movimento, sarà rendere più presente Lega Giovani sul territorio  soprattutto in vista degli importanti appuntamenti politici che ci attendono. Fondamentale sarà sviluppare un ambiente unito e costruttivo, per permettere lo sviluppo di un gruppo affiatato e attivo”.

Il mio impegno nella Lega – conclude Stragiotti continua come Segretario della sezione Borgosesia Valsesia come e più di prima. Auguro al buon Mario i miei più sinceri auguri di buon mandato e buon lavoro”.

Lega Giovani Provincia di Vercelli-Valsesia

Redazione di Vercelli

Posted in Politica

Si aprono le candidature per il Premio Vivaio Eternot 2023, organizzato dal Comune di Casale Monferrato in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto del 28 aprile prossimo.

Il riconoscimento sarà assegnato a un massimo di dieci tra Enti, Amministrazioni o singoli cittadini che si siano distinti per l’impegno profuso nella cura, la ricerca, la diffusione dell’informazione, in importanti e significative azioni di bonifica, nelle battaglie sociali e legali legate ai danni causati dall’amianto.

Sarà possibile inviare la propria candidatura, o suggerirne una, dal 1° al 31 marzo scrivendo a premioeternot@comune.casalemonferrato.al.it, indicando nome e cognome del candidato in caso di persona fisica – ragione sociale in caso di ente o associazione, un contatto telefonico e allegando una lettera motivazionale (massimo 3000 battute).

Il premio Vivaio Eternot è una pianta di Davidia Involucrata, anche detta “albero dei fazzoletti”, prodotta all’interno del monumento vivo realizzato all’interno del Parco Eternot e sarà consegnato ufficialmente durante una cerimonia inserita nel palinsesto di eventi per celebrare la Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto di giovedì 28 aprile.

Compongono il comitato organizzatore del premio, incaricato di valutare le candidature, il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, il presidente di Afeva Giuliana Busto, Gea Casolaro, artista che ha creato il Vivaio Eternot, e sette componenti invitati annualmente scelti tra i rappresentanti di istituzioni, operatori culturali, giornalisti, scrittori, ricercatori, medici e associazioni impegnati nella tutela dell’ambiente.

 

 

Redazione di Vercelli

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Mercoledì 8 marzo 2023, festa della donna, torna l’appuntamento con “Essenze di donna. Una sera in rosa al Museo Leone” per festeggiare tutte le amiche del Museo.

Per l’occasione sarà presentato dopo il restauro uno specchio etrusco in bronzo, che sarà poi ricollocato al suo posto nelle vetrine della sezione archeologica.

Gli antichi Etruschi arrivarono ad essere abilissimi artigiani nella produzione di specchi in bronzo decorati, di cui quello del Museo Leone ne è un esempio.

Ma lo specchio sia esso inteso solamente come strumento da toeletta, sia come suppellettile d’arredo piuttosto che oggetto simbolico dall’antichità ad oggi ha sempre riflesso e restituito volti e anime, sguardi ed emozioni.

Attraverso una visita guidata condotta dallo staff femminile, Federica Bertoni e Francesca Rebajoli, si andrà alla scoperta dei mondi riflessi negli specchi antichi.

Ovviamente mariti, fidanzati, compagni e figli sono ben accetti.

Sono previsti turni di visita alle ore 18, 19, 20 e 21.

Prenotazione obbligatoria al 3483272584

Per le donne la tariffa d’ingresso sarà ridotta (euro 7,00), per tutti gli altri euro 9,00.

Anche al Museo Archeologico non si dimenticano le donne e nei giorni 7, 8 e 9 marzo alle ore 16, la volontaria del SCU, Alice Tridico, condurrà una speciale visita guidata ispirata alla sua rubrica “Passeggiando per Vercellae con Aelia Quinta”.

La matrona Aelia Quinta porterà le partecipanti indietro nel tempo, a spasso per l’antica città romana.

Visita compresa nel biglietto d’ingresso (ridotto per tutte le donne).

Prenotazione non necessaria.

Redazione di Vercelli

 

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