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Vercelli Città

Da quel 29 dicembre 2023, quando pubblicavamo la Trippa per i Gatti 945, l’ultima dell’anno scorso, pare passato un secolo.

Non si è semplicemente scavallato il confine tra dicembre e gennaio, ma si è valicato il crinale di un’era geologica.

La Vercelli politica vive un proprio e tutto particolare ACdC.

Il prima e dopo quello sparo di Rosazza che rimette tutto in gioco.

A partire dalle prossime elezioni comunali, il 9 giugno dell’anno appena iniziato.

Ma non solo.

Perché, come i Lettori forse ricorderanno e, se non lo ricordassero,  

– si può rileggere cliccando qui –

Era appena passato il Natale e gli ovattati ambienti palatini, dove si consuma la vicenda della politica bicciolana, erano percorsi da un brivido caldo: andrà o non andrà?

La fatwa di Fratelli d’Italia all’indirizzo del Pirata era ormai pronunciata: non verremo più in Giunta.

Che, poi, si deve leggere “non verrà”.

Perché di Assessori attribuiti al partito che conta (a fine mandato) ben dieci Consiglieri Comunali, già erano soltanto due: ma, come sappiamo, nella scorsa Primavera il giovane Deputato si dimise dall’incarico per dedicarsi completamente a Roma.

Fu poi ripescato con una consulenza gratuita assegnatagli dal Pirata per tappare qualche falla nell’area del Decoro Urbano, ma discutere ora di questo sarebbe ben poco sportivo.

Peraltro, nei giorni scorsi, con lettera scritta il giorno 8 gennaio e protocollata non si sa quando (non è precisato nell’Atto del Comune, ma i tempi sono così) il Consulente si è dimesso dall’incarico.

E amen.

***

Dunque, a fine anno, la presa di posizione politica di Fratelli d’Italia: Mimmo Sabatino non verrà più in Giunta.

Ma perché?!

Perché il Pirata si sarebbe rifiutato di colmare il vuoto (il posto del secondo Assessore, mancante, del partito) riportando la compagine dei Fratelli in Giunta comunale a due Assessori.

Sicchè la protesta dei meloniani e la politica della sedia vuota.

Pensiamo malinconicamente che questa locuzione si deve ascrivere alle scelte di Charles De Gaulle in sede di Consiglio dei Ministri CEE ed ora se ne parla a proposito del Dottor Wolf (risolvo problemi) del Corsaro Ter.

Vabbè.

***

In tanti si sono domandati, da inizio anno ad oggi: ma, con tutto quello che sta capitando, vuoi dire che Sabatino davvero non andrà in Giunta?

Ebbene, oggi, 11 gennaio, non è andato

– come si legge qui, dal verbale di una delle delibere –

verbale che, in questo, è uguale a quello degli altri Atti.

Quindi, pare proprio così, politica della sedia vuota.

Poi, magari, si dirà che è stato un caso, che il poliedrico Mimmo era assente perché impegnato a presidiare Facebook per rintuzzare le critiche, ma resta il fatto che non c’era.

Forse si sono dimenticati di dargli il contrordine, ma per ora è così.

***

Ma, se il Pirata acconsentisse e nominasse il sospirato Assessore e fratello d’Italia, sia pure per questo breve scorcio di mandato, chi avrebbe più possibilità di ascendere alla poltrona assessorile?

Si fanno tre nomi.

Il primo è direttamente quello del  Ghiottone   (affettuoso nick name affibbiato dagli amici ad Alberto Cortopassi).

Il meno probabile, peraltro.

L’aspirante Assessore di sempre, in Fratelli d’Italia è  Stefano Pasquino.

Che, però, è bloccato dal politburo: infatti, se fosse nominato nell’Esecutivo, dovrebbe lasciare il posto di Consigliere comunale.

E gli subentrerebbe il primo escluso della lista del suo partito che è Guglielmo Lamantia.

Ma Lamantia non lo vogliono.

Così Pasquino, con tutta probabilità nemmeno questa volta sarà Assessore.

Resta la terza opzione.

Fare entrare in Giunta  Simone Boglietti Zacconi.

Ohibò! Direbbe il povero omarino: ma il giovane Commercialista non è, a sua volta, nel gruppo dei Fratelli?

E, quindi, non gli subentrerebbe sempre Lamantia?

Eh, no!

Perché è vero che Boglietti sia approdato, in corso di mandato, tra i dieci fratelli.

Senonchè è stato eletto, nel 2019, nella lista di Forza Italia, buscando 101 preferenze.

Sicchè, se dovesse lasciare il ruolo di Consigliere per Assumere quello di Assessore, gli subentrerebbe, sì, il primo escluso, ma nella lista dei berlusconiani.

E questo primo escluso (77 preferenze) è  Umberto Balocco, del Movimento giovanile di Forza Italia.

E il cerchio si chiuderebbe.

***

Tutto dovrà essere concluso (se una conclusione si vorrà dare) prima della votazione sul bilancio di previsione, che probabilmente andrà in Giunta nel corrente mese di gennaio e poi in Consiglio subito dopo.

Se i Fratelli dovessero confermare il loro disimpegno, il Pirata rischierebbe seriamente di andare sotto.

***

La votazione sul Bilancio di previsione è, peraltro, anche l’ultimo treno

che passa vicino alla Lega, se il movimento di Matteo Salvini vuole sperare (ed è difficile) di prendere per tempo le distanze dal Pirata.

Perché, già è dura dire (oggi, con tre Assessori in Giunta e, soprattutto, con Dante che sta attaccato al posto come una cozza sta attaccata allo scoglio) che e, soprattutto, perché, bisognerebbe cambiare Sindaco.

Ma una simile posizione sarebbe ancor più difficile da sostenere se votassero anche quest’ultimo bilancio.

***

Come finirà?

Chi vivrà, vedrà.

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Provincia di Vercelli

Prima di intrattenerci su altri aspetti, di seguito il comunicato stampa della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Biella:

“A seguito dell’episodio occorso a Rosazza nella notte del primo gennaio 2024 che ha visto coinvolto il deputato Emanuele Pozzolo, la procura di Biella ha proceduto come atto dovuto all’iscrizione del medesimo configurando le incolpazioni provvisorie di lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi.

Al fine di riscostruire compiutamente la dinamica dei fatti, oltre all’escussione a sommarie informazioni delle persone presenti sul posto, le Forze dell’ordine intervenute (Stazione dei Carabinieri di Andorno Micca, Norm di Biella e Nucleo investigativo – Comando provinciale dei Carabinieri di Biella, sotto la direzione della procura di Biella) hanno proceduto all’esecuzione urgente di rilievi tecnici presso i locali della Pro loco di Rosazza e sulla persona di Pozzolo.

L’espletamento di tali attività, aventi natura non intrusiva né restrittiva e/o limitativa della libertà personale, è stata eseguita con carattere d’urgenza al fine di rinvenire residui/tracce di polvere da sparo nell’immediatezza dei fatti, stante il pericolo di dispersione.

Si è proceduto, altresì, al sequestro di n. 1 arma da sparo tipo pistola revolver marca North American Arms Provo Ut ca. 22 long rifle (con relativo munizionamento) e al sequestro del proiettile rinvenuto all’interno della coscia sinistra della persona offesa, presso il locale nosocomio.

La persona offesa, dimessa con la prognosi di giorni 10 s.c., non ha formalizzato querela per le lesioni patite, pur riservandosi nei termini di legge.

La pistola in sequestro, unitamente agli esiti dello Stub, saranno trasmessi per i necessari accertamenti aventi natura specialistica.

Al momento sono al vaglio dell’Ufficio le dichiarazioni rese dalle persone informate e si attendono gli esiti sopra descritti al fine di una compiuta ricostruzione della dinamica dei fatti”.

***

Così il comunicato della Procura della Repubblica, a poche ore dall’episodio che ha avuto per protagonisti il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ed il Deputato vercellese Emanuele Pozzolo.

Quello giudiziario è, tuttavia, seppure il più importante e decisivo piano sul quale la vicenda si sviluppa, non certamente l’unico.

Tra i molti ulteriori, uno in particolare deve essere posto prima degli altri: le condizioni di salute dell’artigiano di Candelo, genero di uno dei Poliziotti della scorta di Delmastro, presente tra gli invitati alla festa di Capodanno presso la Pro Loco di Rosazza.

E’ la persona colpita ad una gamba dal proiettile esploso in quei concitati momenti.

A lui la solidarietà ed i voti augurali di tutti, per una guarigione pronta e senza che abbia a patire ulteriori sofferenze.

***

Un passaggio del comunicato della Procura richiede, forse, una spiegazione dei termini “tecnici”.

Laddove l’Ufficio giustamente si preoccupa di informare che il Parlamentare non sia stato destinatario di provvedimenti restrittivi o limitativi della libertà personale, i quali devono essere autorizzati dal Giudice: tra questi, c’è notoriamente la perquisizione (art.13 della Costituzione).

Quindi si deve concludere che Emanuele Pozzolo non sia stato perquisito.

***

Ma, come abbiamo visto, l’ambito giudiziario non è l’unico che in questi giorni e, soprattutto, in futuro, dovrà essere seguito.

Assume rilievo, in particolare a livello locale, quello politico ed amministrativo.

Secondo quelle che appaiono, ad oggi, le principali coordinate.

***

I provvedimenti disciplinari del partito nei confronti di Emanuele Pozzolo.

E’ assai probabile che, nella conferenza stampa di domani, 4 gennaio, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, annuncerà quali siano le intenzioni del partito di cui è leader, nei confronti dell’iscritto Emanuele Pozzolo.

Non va, infatti, dimenticato che il Presidente del Consiglio è anche Presidente di Fratelli d’Italia.

Come tale, chiamata ad applicare lo Statuto del proprio partito anche a livello dei provvedimenti disciplinari.

Non è difficile immaginare che l’On. Meloni sia di fronte ad un problema (almeno formale) non di poco conto.

Perché, come spesso è accaduto, dalla Prima Repubblica in poi e nonostante la presenza persino pletorica di Giuristi tra i dirigenti di tutti i partiti, gli statuti delle forze politiche non hanno il pregio della chiarezza.

Anche perché – come si teorizzava negli Anni Novanta – “gli statuti altro non sono che la stratificazione delle nostre esigenze, quotidianamente cangianti”.

Affermazione che, pronunciata da chi era chiamato a legiferare, si vorrà ammettere potesse lasciare qualche inquietudine.

Ma non è questo il punto.

Il punto è che lo Statuto di Fratelli d’Italia

– integrale, cliccando qui –

a proposito di provvedimenti disciplinari a carico di persone attinte da procedimenti giudiziari, è, a suo modo, chiaro:

“La commissione nazionale di garanzia e disciplina, nel caso in cui un iscritto sia imputato in un procedimento penale (…)”

Come si vede il termine scelto dagli estensori è “imputato”.

Emanuele Pozzolo è “indagato”, non certo, almeno per il momento, imputato.

Inutile addentrarsi oltre in argomento per illustrare come la differenza tra le due posizioni sia netta e gravida di conseguenze.

Si vedrà se e come la Presidente Giorgia Meloni riuscirà a ritagliare un provvedimento ad hoc a partire da questa norma interna, salvo che la stessa non sia contraddetta da ulteriori norme di rango inferiore (ad esempio, regolamentari) eventualmente e successivamente approvate.

***

Le conseguenze a livello locale.

Nel caso che, comunque, al momento appare il più probabile, di una sospensione (per uscire dall’imbarazzo statutario, forse “autosospensione”?) di Emanuele Pozzolo dal partito, è conseguente che il medesimo decadrebbe altresì dalla carica di Segretario provinciale del partito, recentemente rinnovatagli nel congresso provinciale del 2 dicembre scorso.

***

Non potrebbe, in quel caso, che aprirsi la strada ad un commissariamento di durata probabilmente non breve e, in ogni caso, eccedente il periodo elettorale ormai imminente: quindi, le prossime elezioni amministrative (marzo per l’Amministrazione provinciale e giugno per il Comune Capoluogo e molti altri minori) potrebbero essere gestite da un commissario di partito.

Figura a proposito della quale si fanno, al momento varie ipotesi, ma sostanzialmente ancora “al palo”, per una scelta preliminare: sarà un dirigente di partito “interno”, cioè scelto tra quelli della provincia di Vercelli, oppure “esterno”, cioè un esponente degli Organi nazionali o regionali o, ancora, di qualsiasi altra provincia?

Tra poche ore se ne saprà di più.

***

La situazione amministrativa, al Comune di Vercelli.

Non va dimenticato che, nello scorso mese di luglio 2023, il Sindaco di Vercelli abbia nominato Emanuele Pozzolo proprio Consulente (senza retribuzione) per la delicata materia del Decoro Urbano

– leggi qui l’atto di nomina – .

Al di là dei risultati sin qui ottenuti o (soprattutto) non ottenuti nell’adempimento del mandato, bisognerà verificare, nei prossimi giorni, quali saranno le intenzioni dello stesso Primo Cittadino: si avvarrà ancora di questa collaborazione?

Oppure revocherà l’incarico?

O, ancora, sarà Pozzolo a dimettersi?

Se, come pare, rispondesse, poi, al vero che, in queste ore ed in questo procedimento giudiziario, Andrea Corsaro fosse anche il difensore di fiducia di Pozzolo, la questione assumerebbe una rilevanza ancora maggiore.

***

In ogni caso, quello che appare sin d’ora come un elemento di novità è che un quadro politico locale, fino a ieri dato per “ingessato” attorno ad una sola ipotesi, sia improvvisamente tornato contendibile, non foss’altro che per il venir meno del vincolo fino ad ora giudicato ineliminabile: le fortune elettorali del partito di Giorgia Meloni, soprattutto in città di Vercelli, non sono più così certe da costituire un fattore di trascinamento sufficiente per qualsiasi candidato il Centrodestra volesse indicare alla carica di Sindaco di Vercelli.

***

Non resta, per ora, che attendere domani e la probabile decisione di Giorgia Meloni.

Posted in Politica, Trippa per i gatti

Babbi Natale intrepidi, quelli che incontriamo questa mattina, 17 dicembre a Vercelli, in zona Area 24, capaci di sfidare i rigori di dicembre, con una temperatura di meno due.

Sicchè, volentieri scattiamo qualche immagine per riparare poi in ufficio: intanto, è vicino all’Ospedale, dove andiamo ad aspettarli.

Sono tanti, con elfi, la fida e sempre fantasiosa renna e, soprattutto, le loro superbikes: sono i motociclisti del Gruppo Moto Club Confraternita che, bissando il successo dell’anno scorso, anche quest’anno hanno  fatto tandem con la benemerita associazione “Pagliacci nel cuore”.

I “pagliacci”, come sappiamo sono un gruppo di Volontari formati per portare conforto ai bambini ricoverati in Ospedale.

E, proprio nel reparto di Pediatria, sono andati i regali (davvero tanti) portati dai motociclisti che, in luogo delle renne, si sono presentati con i tanti cavalli scaricati sulla strada dai potenti motori delle loro 2 ruote.

 

Che dire?

Davvero una bella manifestazione di solidarietà e di collaborazioni tra realtà del Volontariato e dello sport.

Posted in Società e Costume
Provincia di Vercelli, Vercelli Città

“La vita, amico, è l’arte dell’incontro”.

E’ il titolo di un album intramontabile di Vinicius de Moraes, Giuseppe Ungaretti e Sergio Endrigo (e altri immortali, ad esempio Baden Powell); parole che sono tornate in mente questa sera, 10 dicembre, in Via Veneto a Vercelli, vivendo l’atmosfera di questa bella occasione di incontro, semplice, elegante, allegra, pensata da donne impegnate tutti i giorni a mandare avanti le proprie Imprese, i bar, i ristoranti.

Sono le Imprenditrici della Fipe Donne di Vercelli, la sezione (oggi si dovrà dire brand?) dell’Ascom che unisce le “quote rosa”, della ristorazione e, in generale, dei Pubblici Esercizi.

Per animare l’attesa del Natale si sono inventate un pomeriggio che è stata l’occasione per tanti incontri, con gli stand delle attività associate e tanta animazione.

Clou della giornata l’accensione di un grande albero di Natale, addobbato con le palle colorate dai bambini.

Ne parla nel nostro video Federica Zampieri, Vice della Presidente Donatella Bertolone: un tandem vincente.

A rallegrare questo Avvento è tornato il trenino che, per la gioia di tanti bambini, ma non solo, accompagna nel tour lungo il centro di Vercelli.

Nei giorni scorsi si era temuto che, dati i costi dell’intervento, quest’anno si dovesse rinunciare.

A rimediare ci hanno pensato la Ford Nuova Sa-Car di Angelo Santerella ed il ristorante La Bettola – Maio Group, che si sono assunti l’onere economico dell’iniziativa: il tutto esaurito per ogni “corsa” del piccolo convoglio dimostra che l’attesa ci fosse davvero.

Infine, ancora una piacevolissima sorpresa.

Tra le tante offerte di Via Veneto, c’è anche il karaoke presentato dagli amici dell’Angolo Blu: in tanti si sono cimentati.

Ma, quando quasi stavamo per rientrare, siamo stati attirati da una voce assolutamente non comune.

Sicchè, eccoci di nuovo al gazebo del karaoke.

Dove troviamo un talento notevole, che speriamo voglia coltivare questo dono.

Scopriamo – a proposito di incontro – che si tratta di una delle più gentili e scrupolose addette al banco della gastronomia della Bennet: possiamo dire (a modesto parere di chi scrive)  la numero uno, a pari merito con la sua collega Signora Fiorella, che è insuperabile.

Le dedichiamo qualche minuto del video, così che i Lettori possano apprezzare.

Che dire?!

La vita, amico, è l’arte dell’incontro.

Posted in Eventi e Fiere
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Come in tanti campi della vicenda umana, anche in questo ci sono un “prima” e un “dopo”.

 

Lo ricorda Pietro Presti nella relazione che conclude (anche nel senso di “compiere”, se è permesso un apprezzamento personale) i lavori del convegno “Di fronte alla morte impara la vita” che si è tenuto sabato 25 novembre a Vercelli, nella splendida cornice del Seminario arcivescovile, per così larga parte opera del grande Filippo Juvarra.

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(Nel filmato che correda questo servizio, oltre a Presti, un incontro con l’Arcivescovo di Vercelli, Mons. Marco Arnolfo, il Vescovo di Alba, Mons. Giovanni Brunetti ed il Diacono Marco Florio)

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Convegno organizzato dalla Pastorale della Salute di tre Diocesi piemontesi (Ivrea, Vercelli e Biella) particolarmente vocate – e non solo per la pur importante contiguità territoriale, ma soprattutto perché pervase del comune “spirito” eusebiano – a lavorare insieme, come dimostra il successo di questa iniziativa.

“Centrocampisti” capaci di organizzare il “gioco” per le tre Diocesi, il Diacono Marco Florio, responsabile della Pastorale della Salute della Diocesi di Ivrea, insieme al Dottor Giovanni Bersano, che in Ivrea segue da tempo la formazione all’approccio bioetico e il coordinamento delle cure palliative.

Ospite d’onore (con una apprezzatissima relazione sul valore della Speranza) il Vescovo di Alba, Mons. Giovanni Brunetti, Responsabile per la Pastorale della Salute della Conferenza episcopale piemontese.

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Prima di dire ancora qualche parola sul convegno e sui Relatori, diciamo perché pare esserci un “prima” e un “dopo” l’approccio sociale alle malattie oncologiche.

E’ il 1971 quando negli Stati Uniti il Presidente Richard Nixon (dopo di lui, il testimone sarà ripreso da Barak Obama) dichiara quella che passerà alla storia come la ‘War on Cancer’.

Iniziativa certamente benemerita, che ha aperto la strada ad oltre 50 anni di impegno, soprattutto finanziario, ma non solo, anche di scelta delle priorità, culturale, nell’organizzazione universitaria e sanitaria, fondamentale per conseguire progressi nella Ricerca.

Un baricentro tutto orientato sulla terapia attiva, che, come sappiamo, tutto non può risolvere.

Insieme alla prevenzione ed alla diagnosi precoce, resta aperto il “campo largo”, per usare una locuzione oggi in voga, delle cure palliative, del fine vita, insomma, di tutto ciò che si pone innanzi alla persona che alza lo sguardo sul mistero della morte, come insegnò San Paolo VI.

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La fine della vita terrena, dunque, che la Parola stessa pare porre al centro di un orizzonte escatologico, punteggiato da molteplici iridescenze.

Culmine di questo percorso è, certamente, il Calvario, l’oltraggio della morte e poi la sua sconfitta nella signorìa della Pasqua.

Ma tutta la Rivelazione richiama un “dialogo” persuasivo e certamente offerto all’uomo ed alla donna di ogni tempo affinchè siano aiutati a non rimuovere questa idea come, in qualche modo, è lo stesso titolo del convegno a suggerire: “Di fronte alla morte, impara la vita”.

Quante occasioni di riflessione ci offre la Parola di Dio.

Perfetta icona del mistero del dolore innocente e dalla morte è il Libro di Giobbe, che morirà “sazio di giorni”, ma dopo avere attraversato tutti gli stadi della morte come evento esterno e non “governabile”, della morte come rimedio ai mali (soprattutto nel Capitolo 3), fino a quello come esito naturale (e perciò “parte”) della vita,

Molti altri sono, altresì, i “fotogrammi”, tanto nell’Antico, quanto nel Nuovo Testamento.

La morte, la consapevolezza della sua ineluttabilità, la sua (non univoca) interpretazione.

L’infelice Re Saul, di fronte all’incombere dell’ “empia filiste” (come scandiranno, molti secoli più tardi, gli endecasillabi di Vittorio Alfieri) chiama “all’ultim uopo” quel “brando”, suo “fido ministro”, che lo pone in qualche modo al riparo dalla ferocia dei vincitori.

Ma è il Mondo stesso che talvolta pare così ingrato, forse anche feroce, da suscitare una depressione a tal punto greve e cupa, apparentemente senza esito, che Giona, come pure Elia, la invocano al Padre.

Ma proprio con Elia (1Re, 19) incontriamo il verbo che ricorrerà più volte nel corso del Nuovo Testamento: “alzati”.

Premonitore della vittoria di Cristo sulla morte, permea quella parte del Vangelo di San Luca (Capp. 7, 8) che dice del ritorno alla vita di due giovani strappati all’affetto dei loro cari da una morte precoce: dapprima il figlio di quella vedova in Nain; il Salvatore non riesce a sopportarne la sofferenza ed il pianto e si commuove, risolvendosi a dire: “Giovinetto, dico a te, alzati!”.

Poi, poco dopo, quasi le stesse parole rivolge alla fanciulla dodicenne, figlia di Giairo e “il suo spirito tornò in lei ed ella si alzò all’istante”.

Ma certamente è consegnato alla memoria collettiva l’incomparabile affresco di Lazzaro (Gv.11,43).

Dunque l’idea della morte pare non essere – qualunque ne sia l’approccio – dissociabile da quella del dolore, del pianto, anche del dolore più atroce come quello procurato da quella spada di cui parla il vecchio Simeone: ”ed anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc. 22,35), preconizzando la Croce.

L’idea della morte pare non dissociabile da quella delle “lacrime”: di chi la incontra, dei suoi familiari ed amici, persino di Gesù.

Gesù stesso ha lasciato una particolare missione: “Curate i malati e dite loro è giunto a voi il regno di Dio” (Lc 10,9).

E, ancora: “Chiamati a sé i dodici, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e infermità” (Mt 10,1).

Dunque è chiaro il compito della Chiesa amorevole ed operante a fianco della sofferenza.

Sicchè sono subito state percepite come necessarie, queste riflessioni sulla vita, sulla sofferenza, sul dolore che, non dimentichiamo, è luogo di impegno non solo per gli “‘addetti ai lavori” ma di tutta la Chiesa; certo della “Pastorale”, ma anche di tutti i credenti: attenzione premurosa e concreta, sollecitudine, non solo come diritto – dovere, ma come elemento di evangelizzazione, immagine del volto di Cristo in ogni volto, domanda di grazia e di verità.

***

Ma sappiamo che la missione di asciugare le lacrime – tornando alla “War” del Presidente Nixon – non si arresta all’ambito della cura attiva, per andare, invece, oltre, ed investire quello della “cura” nella sua accezione più ampia, che chiami in causa, certo, competenze psicologiche, terapie del dolore, ma soprattutto si apra all’azione della carità.

E’ vero, però, che “il bene non è virtù degli inesperti” ed è proprio questo, il rapporto tra competenza e carità, tra la prestazione terapeutica ed il sostegno spirituale, psicologico, tra organizzazione sanitaria e ruolo degli Enti di Terzo settore e Volontariato, ad essere stato il filo conduttore di questo incontro.

***

Da un punto di vista più tecnico, le cure palliative, in questi anni, hanno messo al centro dell’attenzione sanitaria nuovamente il valore globale della persona, che andava annebbiandosi in mezzo alle proposte multidisciplinari degli approcci specialistici.

Il convegno ha sottolineato come in tempi recenti sia stata riproposta una considerazione attenta del significato proprio della cura in senso complessivo: se da una parte rimangono validi gli strumenti multidisciplinari per le terapie, va riconquistato il valore primo che si pone tra medico e paziente, tra operatore e soggetto infermo, cioè l’alleanza terapeutica.

Da qui l’idea di un “campo largo”, quando la malattia non è più guaribile, ma la persona è pur sempre oggetto di cura; e quando, di fronte al paziente, l’Operatore sanitario, l’accompagnatore familiare e il volontario smettono di occuparsi di terapia attiva in vista di una guarigione, ma soprattutto parlano di vita e di profondo senso del tempo.

Infine, i Relatori e gli Organizzatori: di qualcuno si è già detto, eccoli tutti:

il dottor Guido Miccinesi, il vescovo di Alba monsignor Marco Brunetti, il dottor Giovanni Zaninetta e due operatori e conduttori di strutture sanitarie delle Diocesi di Biella e Vercelli, Paola Garbella e Piero Presti.

Moderatore dei lavori il dottor Giovanni Bersano, che in Ivrea segue da tempo la formazione all’approccio bioetico e il coordinamento delle cure palliative.

Responsabili scientifici sono il dottor Giovanni Bersano e Padre Fabio De Lorenzo; responsabile organizzativoil diacono Marco Florio.

Ascoltiamo i protagonisti nel nostro filmato

Posted in Pagine di Fede, Salute & Persona

Mentre sul fronte del Centrosinistra pare si sia scelta la via della testimonianza, un grande lavorìo occupa gli speranzosi attori del Centrodestra.

Testimonianza perché, con la più che probabile candidatura a Sindaco di Vercelli, nel 2024, di Alberto Fragapane, sono i dirigenti Pd per primi a sapere che le possibilità di vittoria stanno praticamente a zero e le “destre” ce la farebbero anche con la (ipotetica, per esemplificare) candidatura di Margherita Candeli.

Ma la cosa potrebbe essere vista anche con un “plus” di significato politico.

Nel senso che una scelta perdente nel breve periodo potrebbe rivelarsi un investimento per il futuro: a breve termine, infatti, il trend elettorale nazionale è (per ora) tutto a favore del Centrodestra e, quindi, inutile lambiccarsi il cervello ed è (forse) una scelta lungimirante quella di incominciare a mandare in campo un giovane.

Anche se, al momento, qualcuno tra i meno giovani (ambosessi) pare pensare: vai avanti tu, che a me viene da ridere.

***

Dunque, il Centrodestra.

Il problema numero uno, quello di collocare da qualche parte il Sagacissimo, sarebbe stato risolto dallo stesso Segretario regionale di Forza Italia, il Ministro Paolo Zangrillo, che avrebbe sentenziato: se anche, putacaso, il Sagacissimo non dovesse entrare da noi, allora autorizziamo il Pirata a nominare non più soltanto due Assessori suoi fiduciari (ora sono Ketty Politi e Luigi Michelini), ma tre: così il posto per colui che gli amici credono sia la risposta vercellese a Luigi Einaudi salterebbe fuori.

L’ingresso di Massimo Simion in Forza Italia sarebbe, infatti, al momento ancora osteggiato da qualcuno degli attuali Consiglieri Comunali.

Anche se l’interessato può vantare un contatto diretto con Paolo Berlusconi, contatto propiziato da un tale di Biella di cui lui sarebbe amico (e di cui ora, anche se ce l’hanno detto, ci sfugge il nome, tanto per dire della vastità del cavolo che, in fondo, ce ne fraga) il quale biellese sarebbe a sua volta socio del fratello del de cuius in qualche impresa:

quindi, un contatto in qualche modo privilegiato – leggi qui -.

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Diciamo pure che, tutte le cabale di cui leggeremo, partono da un presupposto granitico: il Centrodestra si prepara a lucrare tutti i 10 posti in Giunta che la Legge permette, il massimo.

Più, ovviamente il posto di Presidente del Consiglio Comunale e tutti a stipendio pieno, sempre il massimo che la Legge consente

– Leggi qui – .

Meglio correre a firmare da Michelangelo Catricalà: non risolverà le cose, ma almeno sarà un segnale.

***

Dunque la spartizione dei posti in Giunta sarebbe: il Pirata più tre suoi fiduciari.

Poi, 2 Assessori maschi a Fratelli d’Italia (sempre in pole position il Ghiottone e Mimmo Sabatino) e due Assessori maschi a Forza Italia (Antonio Prencipe più uno che al momento non si può ancora dire, tanto chi se ne frega).

Come si vede, 4 + 4 fa già otto e, tra questi otto, una sola (Politi) è donna.

Le altre donne (tre) per arrivare a 10 sono al momento ancora da decidere e la cosa pare non suscitare la minima ansia in chicchessia.

***

Chi, in questo quadro, deve stare terribilmente in ansia, è Dante.

Perché tutte le ipotesi sul tappeto pare prefigurino una sola certezza, che in questi giorni sarebbe sussurrata ai Consiglieri comunali leghisti: per la Lega non c’è più posto.

Nemmeno un pezzo di pane e un calcio nel culo, come fino ad ora devoluti.

A Dante forse basterebbe anche la delega ai Trasporti (dell’acqua minerale quando ci sono le riunioni), o quella ai Servizi (e qui i doppisensi li lasciamo all’immaginazione dei Lettori), purchè foriere di gettone, ma pare che nemmeno quelle siano sul tavolo delle trattative.

Sicchè Dante potrebbe trovarsi come l’Aretino Pietro, con una mano davanti e l’altra dietro.

Dopo essersi lasciata ciucciare tutto come una cozza (il Ghiottone pare ripieghi sul poco, dopo le abbuffate di ostriche) la Lega si trova a fare i conti con i 4 anni e oltre di secchiate d’acqua portate per compiacere il Ghiottone ed i suoi sodali.

Con che risultato?

Sapran loro: certo, se sperano di rialzarsi con la Segreteria di Bagli1 (si legge BagliUan, così qualche suo amico vuole fargli credere che sia il numero Uno) possono stare freschi.

Anche se qualche sussulto di dignità si avverte serpeggiare (e gli alleati fratelli coltelli lo notano, così come il Pirata non fa mistero di fiera insofferenza) la cosa più probabile è che, alla fine, la Segreteria regionale e quella nazionale imporranno il rispetto della fedeltà alla Triplice (alleanza di Governo).

***

Intanto è alle porte il Congresso provinciale di Fratelli d’Italia, che si terrà il 2 dicembre prossimo al Piccolo Studio in Sant’Andrea.

Più che probabile la conferma alla Segreteria provinciale dell’On. Emanuele Pozzolo.

Poco prima, il 24 novembre, la ormai abituale cena degli auguri di Natale che, a questo punto, potrebbe essere non solo una cena, ma un aperitivo.

Dove si terrà?

Ci siamo dimenticati di domandarlo, ma sinceramente, a chi può interessare?

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Come finirà?

Chi vivrà, vedrà.

Posted in Trippa per i gatti

Provincia, è (di nuovo) ora di pensare alle poltrone.

Ma andiamo con ordine.

***

Dunque, bisogna sapere che, di tutto quanto si è detto nei mesi scorsi, per esempio che il Consiglio Provinciale sarebbe stato nuovamente eletto dal popolo, a suffragio universale, invece che dai Consiglieri Comunali di tutti Comuni della provincia,  non se ne fa niente.

Il rinnovo (a dicembre? A gennaio?) del Consiglio provinciale di Vercelli sarà come è stato fino ad ora: saranno chiamati alle urne i Consiglieri e Sindaci degli 82 Comuni dal Monte Rosa alla pianura.

La scorsa tornata elettorale consegnò via San Cristoforo ad una rappresentanza di (sovrap)peso della Lega, che lucrò la

maggioranza assoluta dei seggi (compreso il Presidente) – leggi cliccando qui – .

Sembra un secolo fa.

Oggi, l’abbuffata potrebbe essere a vantaggio di Fratelli d’Italia.

Cambia poco.

Giusto, però, che l’indefesso Segretario Provinciale del Carroccio, Daniele BagliOne, che qualche amico affettuosamente ribattezza “BagliUan”, per fargli credere che sia il numero 1, si preoccupi dei numeri.

Sicchè, rumors palatini direbbero così.

Intanto, da una parte la lista del Centrodesta e, dall’altra parte, quella del Centrosinistra, sempre che ce la faccia a presentarla, perché raccogliere tutte le firme di presentazione che servono (possono firmare solo i Consiglieri Comunali) è tutt’altro che semplice.

Comunque, almeno per ora, nessun listone unitario.

O arriva, come la volta scorsa, qualche aiutino dallo stesso Centrodestra, oppure sarà molto dura.

Comunque, se son rose fioriranno.

Vediamo come ci si attrippa nel Centrodestra.

I posti in lista sono 10.

Di questi, i sapienti dicono che 5 sono appannaggio di Fratelli d’Italia.

Due di Forza Italia (gli attuali: Patrosso e Andorno).

E, infine, per differenza, tre (di cui uno si sa già che non sarebbe eletto, per fare posto all’eventuale Consigliere rimediato dal Pd), alla Lega.

Ecco all’opera BagliUan.

Anche per la Lega, del resto, vale lo stesso discorso che si può fare per il Pd.

Se, putacaso, ai leghisti pungesse vaghezza di correre da soli, con fatica riuscirebbero a raccogliere le firme di presentazione.

E questo lo sanno bene gli alleati fratelli – coltelli d’Italia.

Che, perciò, tengono un po’ per gli attributi gli amici leghisti.

A cominciare da Bagli1.

Il quale BagliUan nei giorni scorsi, avrebbe, con gli alleati ipotizzato (dicunt) qualche nome.

Vediamo.

In primis, la conferma “Whatever it takes”, a qualsiasi costo, di Alessandro Montella, di Arborio.

E va bene.

Poi, uno della pianura, che però non potrebbe essere Michele Pairotto (Sindaco di Tronzano) perché, sostanzialmente, non gli starebbe simpatico e, poi, pare che se la faccia ancora con l’onorevole emerito di Borgosesia, quindi niente da fare.

Magari un pensiero potrebbero farlo per il Sindaco di Caresana, Claudio Tambornino.

Per la Valsesia, una new entry, nella persona del Consigliere Comunale di Borgosesia, Tatiana Bernardi: in quota Lega, in quota Fratelli? In quota ad personam di Fabrizio Bonaccio? Non è chiaro.

Pare nessuno di Varallo Sesia.

Perché Tatiana Bernardi e non, per esempio, l’uscente Gianna Poletti?

E chi lo sa?!

Pare che la Poletti non prenderebbe i voti, in primis degli stessi Consiglieri di Borgosesia, perché tutto sommato ormai orientati un po’ per i fatti loro (Sindaco in testa) rispetto alle appartenenze che parevano d’acciaio fino a pochi mesi fa.

Cose che capitano.

Oppure: candidano come terza la Poletti, ma sicuri che non riuscirebbe, perché, appunto, almeno uno dell’altra lista, del Pd, potrebbe anche entrare.

La situazione è ancora un po’ fluida, ma per ora le bocce sono ferme così.

Come finirà?

Chi vivrà, vedrà

Posted in Vercelli Oggi

Il Pinerolo si presenta al Comunale con 11 punti, ottenuti con 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.

La squadra è reduce dalla vittoria contro la Lavagnese, arrivata dopo 2 punti raccolti in 4 gare.

Il modulo di gioco adottato è il 3-4-2-1.

Tra i pali un volto noto, quello di Vittorio Gilli, ex Borgosesia, classe 1997.

I tre difensori sono: Marco Tonini (1997, prodotto del vivaio), Alessio Ciletta (1998, ex Chieri) e Riccardo Gerevini (2000, ex Stresa).

In mediana le corsie esterne sono affidate ad: Adam Amansour (2004, prodotto del vivaio) e Matias Ceschi (2004, scuola Torino).

In mediana spazio ad: Alessio Palladini (1999, ex Real Monterotondo) e Dennis Ozara (2001, ex Chieri).

Sulla trequarti operano: Andrea Miglietta (2005, scuola Juventus) e Marco Andretta (2003, ex Saluzzo).

La punta di riferimento è l’ex Fossano, Simone De Riggi (2001).

 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Palazzo dei Musei annuncia l’inaugurazione di due nuove sale espositive del Museo Calderini, dedicate alle collezioni etnografiche ed egittologiche e in comunicazione con il salone naturalistico riaperto al pubblico nel 2017.
Il recupero di questi nuovi spazi è stato possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e allo sponsor tecnico di FLOS per l’illuminazione e rappresenta un ulteriore tassello nell’impegno di Palazzo dei Musei per preservare, valorizzare e restituire al territorio la secolare eredità culturale che conserva nelle sue collezioni.
La presentazione si terrà domenica 22 ottobre 2023, alle ore 10.30, nel Salone dell’Incoraggiamento; seguirà la visita alle sale.

Nel pomeriggio, alle ore 15.30 e alle ore 16.30, si terranno due visite guidate che illustreranno i materiali esposti nei nuovi spazi.

Redazione di Vercelli

 

Posted in Cultura e Spettacolo

Ancora jazz nella terza domenica dell’edizione autunnale della 44esima Musica a Villa Durio, stagione musicale di Varallo (VC) diretta da Massimo Giuseppe Bianchi.

Protagonista il pianoforte ed uno dei più apprezzati giovani talenti italiani del momento, Simone Locarni, piemontese classe 1999. Distintosi in numerosi premi internazionali, Simone Locarni rappresenta l’anno di congiunzione tra il portato della musica italiana degli anni ‘50 e ‘60 ed il jazz più elegante, legato alla bellezza della melodia.

Affascinato dalle figure di Tom Waits e Keith Jarrett, si avvicina al jazz all’età di 12 anni, formandosi con Ramberto Ciammarughi e Franco D’Andrea.

A partire dal 2016 inizia ad esibirsi nei principali festival jazz italiani al fianco di artisti italiani e internazionali come Bebo Ferra, Yuri Goloubev, Michele Gori, Fabrizio Bosso

Nel 2018, a soli 19 anni, è ospite degli Italian Jazz Days di New York.

Nel 2018 esce il suo primo disco Playin’ Tenco in quartetto.

Il progetto “Playin’ Tenco” nasce dalla profonda passione di Simone Locarni nei confronti del cantautorato italiano e dell’esigenza stilistica di esaltare la potenza evocativa delle melodie di Luigi Tenco.

Questa la peculiarità del progetto du nell’interpretazione esclusivamente strumentale delle opere del cantautore piemontese.

Nel 2021 viene invece pubblicato Ten Stops, secondo disco solista che vede la partecipazione di Andrea Dulbecco, Bebo Ferra e Riccardo Fioravanti, nel 2023 uscirà il terzo disco dal titolo “Blies”.

Nell’agosto 2022 vince lo Spoleto Europe Jazz Award in qualità di Miglior Talento Jazz Europeo, mentre a dicembre riceve la Menzione Speciale di Tomorrow’s Jazz, promosso da Veneto Jazz e dal Ministero della cultura, “per l’approccio compositivo e improvvisativo“.

Lunedì 23 ottobre, Simone Locarni sarà ospite del primo appuntamento autunnale di “Musica a Villa Durio: Incontri con i Maestri”, progetto per la diffusione della cultura musicale che vede protagonisti gli alunni dell’Istituto D’Adda di Varallo.

Partecipa in veste di relatore, Claudio Farinone, musicista e conduttore della Rete Due, Radio Televisione della Svizzera Italiana.

La stagione è realizzata da Associazione 24/7 con il Supporto del Ministero della Cultura, Città di Varallo, Fondazione CR Vercelli, Allianz Gallarotti e Verri Borgosesia, Studio Associato di Consulenza Rossi, Rossi, Farinoli, Prosino Borgosesia Rings, Villa d’Orri Olio extravergine d’Oliva, Carrozzeria Cocca.

Associazione 24/7 è membro dell’Associazione Nazionale I-Jazz, che riunisce i migliori festival e rassegne jazz d’Italia.

I biglietti per “Simone Locarni, Piano solo” saranno in vendita all’ingresso prima dei concerti al prezzo di 10 euro, oppure online su www.bit.ly/SimoneLocarniPianoSolo 388 255

Per informazioni, Musica a Villa Durio mette a disposizione il numero +39 42 info@musicavilladurio.it 10 www.musicavilladurio.com

Redazione di Vercelli

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