VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

I Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) – Nucleo di Bologna – tra Bologna, Brescia, Napoli, Casandrino (NA), Castrezzato (BS) e Grana (AT), coadiuvati da quelli dei Nuclei TPC di Napoli, Monza, Torino, Venezia e dell’Arma territoriale, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale felsineo, Dott. Gianluca Petragnani Gelosi, nei confronti di 5 persone, indagate, a vario titolo, di plurime azioni furtive commesse ai danni del patrimonio culturale.

I provvedimenti scaturiscono dall’esito di una lunga e complessa attività investigativa, portata a termine dai Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna  e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Roberto Ceroni, finalizzata al contrasto dei furti ai danni del patrimonio culturale commessi all’interno di esercizi commerciali di settore, ville nobiliari, musei, luoghi di culto e private abitazioni in genere, e alla relativa commercializzazione illecita dei beni d’arte trafugati anche tramite rivenditori compiacenti, azioni portate a termine in particolar modo tra l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Piemonte e le Marche dal mese di settembre del 2017 fino alla fine del 2018. 

Le investigazioni, avviate nel mese di settembre 2017, traggono origine dal furto aggravato denunciato ai Carabinieri dell’arte bolognesi da un locale antiquario, a cui, nei primi del mese, erano state asportate numerose opere d’arte, tra dipinti (oltre 30) e beni di antiquariato, per un valore che superava i 100.000 euro, beni che teneva custoditi all’interno di un magazzino adibito alla custodia di opere d’arte a San Lazzaro di Savena (BO).

I successivi sviluppi investigativi, corroborati anche da attività tecniche (tra cui intercettazioni telefoniche e ambientali) e di riscontro mediante l’utilizzo della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC, hanno permesso di:

  • acquisire plurimi e concordanti elementi investigativi nei confronti dei cinque arrestati;
  • dimostrare “come gli indagati abbiano consolidato un proprio efficiente modus operandi che si ripete stabilmente nel tempo”, facendo così emergere “un quadro di abituale attività predatoria di beni d’arte e successiva rivendita degli stessi che, oltre ai danni cagionati ai diretti proprietari degli stessi, alimenta altresì il mercato illecito della vendita e dell’esportazione di siffatte opere”, come riportato dal G.I.P. nella citata ordinanza;
  • individuare e recuperare parte dei beni trafugati illecitamente, già restituiti ai legittimi proprietari.

Nei confronti degli arrestati, cinque pregiudicati campani residenti tra le province di Brescia, Napoli e Asti, vengono ipotizzate a vario titolo, singolarmente o in concorso tra loro, le seguenti gravi azioni furtive di:

  1. numerosi beni d’arte, quali dipinti e beni di antiquariato, ai danni del suindicato antiquario bolognese;
  2. un cospicuo numero di dipinti, sculture di varie dimensioni e materiali, mobili, beni e oggetti di alto antiquariato, statue raffiguranti personaggi del presepe napoletano, lampadari e altri beni d’arte, per un ingente valore, sottratti da una storica dimora di Chiari (BS) nel mese di novembre 2017;
  3. svariati beni d’arte di interesse storico artistico di natura ecclesiastica e devozionale come acquasantiere del XIV secolo, candelieri in legno, una scultura, ma soprattutto una parte del coro ligneo dell’altare con sedute e inginocchiatoi, asportati dalla Chiesa Parrocchiale di San Tommaso Apostolo di Bondeno di Gonzaga (MN) nel mese di marzo 2018;
  4. molteplici beni d’arte e di antiquariato, sottratti dai magazzini di un antiquario in provincia di Asti, nel mese di aprile 2018;
  5. di un pozzo in mattoni in stile neogotico, con iscrizioni in lingua latina e inglese, sottratto da una dimora storica in provincia di Vercelli, nel mese di febbraio 2018.

Nel corso dell’attività investigativa sono state eseguite molteplici perquisizioni e sequestrati numerosi beni d’arte ed ecclesiastici di rilevanza storico-artistica, provento dei furti indicati, trovati nella disponibilità di ulteriori persone, a cui erano stati già ceduti dai componenti del consolidato sodalizio criminale, indagate a loro volta per le ricettazioni dei beni rinvenuti e sequestrati. Tra i 21 dipinti recuperati provenienti dal furto ai danni dell’antiquario bolognese figura: l’olio su rame del XVIII secolo raffigurante “Gesù che scaccia i mercanti dal Tempio”, un dipinto a olio su tela degli inizi del Settecento di scuola napoletana raffigurante “Ritratto di famiglia” e il dipinto “Lavandaia” a olio su tela di scuola inglese del XIX secolo.

Il valore economico di tutti i beni sequestrati è stato stimato in circa 350.000,00 euro.

Tra i beni sequestrati nel corso dell’attività investigativa figurano beni d’arte ed ecclesiastici, per i quali non è stato possibile determinare la provenienza delittuosa, evidentemente per la mancata denuncia da parte delle persone offese. Figurano dipinti, un tabernacolo, mobili antichi come cassettoni, sedie da salotto, divani, una statua, lampadari e altro ancora.

Le indagini hanno, inoltre, permesso di sequestrare, al valico di Ventimiglia (IM), al confine con la Francia, svariati beni antiquariali, costituiti prevalentemente da elementi di arredo antico ed ecclesiastico, quali candelabri, dipinti su tela, putti e altri beni, che, trasportati a mezzo di un furgone, stavano per essere esportati senza le previste autorizzazioni delle competenti autorità italiane dalle tre persone fermate a bordo del veicolo.

Numerosi sono stati i riscontri investigativi raccolti nei confronti del gruppo, come l’arresto, operato nel mese di maggio 2018 a Cingoli (MC), nei confronti di due persone fermate in flagranza di reato, mentre tentavano di asportare da un’abitazione nobiliare molteplici beni d’arte di rilevanza storico-artistica, tra cui dipinti, specchiere, tavoli, consolle, candelabri e acquasantiere. Da evidenziare come le informazioni sugli obiettivi da colpire venivano, a volte, acquisite da parte di uno dei componenti anche attraverso l’iscrizione e l’interazione su piattaforme digitali e social network dedicati al mondo dell’arte e soprattutto attraverso la scoperta di abitazioni e luoghi antichi poco conosciuti.

In conclusione, oltre alle 5 persone arrestate in esecuzione dell’ordinanza del G.I.P. e alle due in flagranza di reato, l’indagine ha consentito di denunciare in stato di libertà alle competenti Autorità Giudiziarie altre 12 persone per furti aggravati, ricettazione ed esportazione illecita di beni culturali e soprattutto di recuperare numerosi beni d’arte, tra cui figurano 40 dipinti (su tela, tavola e rame), 14 sculture di vario genere e dimensioni e 53 beni di antiquariato (ebanisteria, beni ecclesiastici ed altri diversi). Tra le persone indagate per furto figurano anche due donne, consorti di due dei principali componenti del gruppo.

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Vercelli, all’esito di una prolungata e articolata indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, hanno arrestato un uomo condannato in via definitiva alla pena di tre anni di reclusione che, a seguito della sentenza, si era reso irreperibile sul territorio nazionale.

Subito dopo l’emissione del provvedimento di condanna, la Squadra Mobile e la Guardia di Finanza di Vercelli hanno infatti iniziato una serrata attività finalizzata a localizzare il pluripregiudicato, da anni residente nel capoluogo di provincia, condannato per una serie di usure ed estorsioni commesse in città nel corso dell’anno 2014.

Le prime ricerche hanno condotto all’alta Valsesia, dove il soggetto si era nascosto, approfittando della particolare morfologia del territorio per poi varcare il confine nazionale con la Svizzera, rendendo ancora più difficile la cattura.

L’intensa attività di indagine, supportata da intercettazioni internazionali, ha consentito di ricostruire gli spostamenti del soggetto, il quale, dopo aver attraversato la Svizzera, si era recato in Germania, dove disponeva degli appoggi necessari per continuare a garantirsi la latitanza.

Le ulteriori attività di polizia hanno permesso di restringere il campo di ricerca alla città di Mönchengladbach e di individuare l’autovettura utilizzata dal latitante, consentendo all’Autorità Giudiziaria di Vercelli di emettere a suo carico un Mandato di Arresto Europeo, rendendo esecutiva la sentenza di condanna nel territorio comunitario.

Le indagini, che hanno riguardato anche il monitoraggio dei profili social del soggetto, hanno infine condotto alla precisa localizzazione e alla cattura del latitante, trovato in possesso di documenti falsi, grazie ai quali era riuscito a varcare il confine di Stato ed eludere i controlli in Svizzera e in Germania.

L’operazione si è conclusa con l’estradizione del condannato, sbarcato presso l’aeroporto di Fiumicino e ristretto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE).

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Consegnati lunedì 7 febbraio in Valsesia, a Varallo, Borgosesia e Gattinara, i 3 telefoni Samsung Galaxy A32 5G vinti nell’ambito del Concorso a Premi “Compra Locale Vinci il Natale”.

La Dea bendata ha premiato a Varallo Stefania Maltese, nell’ambito del Distretto del Commercio della Valsesia, per un acquisto effettuato presso il negozio Camminare di Enzo Foresto di Varallo. Presenti alla premiazione: Elena Reggiani Presidente Ascom Varallo, il Sindaco Eraldo Botta, il Vice Sindaco Pietro Bondetti, Loris Terrafino referente del Distretto della Valsesia, la coordinatrice Ascom per la Valsesia Lucia Crosa ed i funzionari Ascom Piera Gianolio, Cristina Zumbo e Paola Bussi.

Stefania Rossi è la vincitrice del premio vinto nell’ambito del Distretto del Commercio di Borgosesia, per un acquisto effettuato presso il negozio Elle Giochi di Laura Iannaciotti di Borgosesia. Presenti alla premiazione: Tatiana Bernardi Presidente Ascom Borgosesia, il Vice Sindaco Fabrizio Bonaccio, l’Assessore al Commercio Costantino Bertona, la coordinatrice Ascom per la Valsesia Lucia Crosa ed i funzionari Ascom Giuseppe Valdani e Paola Bussi.

Claudia Caraceto di Gattinara, nell’ambito del Distretto del Commercio di Gattinara, ha vinto con acquisto effettuato presso la Cantina Sociale di Gattinara. Presenti alla premiazione: il Sindaco Maria Vittoria Casazza, il funzionario del Comune Umberto Stupenengo, la Presidente Delegazione Ascom di Gattinara e coordinatrice Ascom per la Valsesia Lucia Crosa ed i funzionari Ascom Giammarco Riboldazzi e Paola Bussi.

Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Con 20 punti raccolti in 18 giornate, l’Asti occupa la quindicesima posizione in classifica.

I galletti hanno raccolto: 4 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte; segnando 17 reti e subendone 23.

Gli ultimi due impegni sono coincisi con altrettante sconfitte.

Il modulo di gioco adottato è il 4-3-3.

In porta c’è l’estremo difensore classe 1995, Silvio Brustolin.

La difesa è composta da: Francesco Pezziardi (2000, ex Borgosesia), Andrea Venneri (1992, ex L’Aquila), Ludovic Charles Legal (1998, ex Muravera, autore di 2 reti) e Filippo Rosset (2002, scuola Pro Vercelli).

In mediana spazio a: Andrea Toma (2002, prodotto del vivaio, 1 gol), Max Taddei (1991, ex Vado, 1 rete) e Badara Diagne (2003, cresciuto nella Spal).

Il tridente offensivo è formato da: Tommaso Plado (1991, autore di 1 gol), Mattia Piana (1988, ex Castellazzo Bormida, 1 rete) e Francesco Virdis (1985, ex Muravera, miglior marcatore della squadra con 7 centri).

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

La Festa Liturgica di San Giovanni Bosco è sempre un momento importante per raccogliere tutta la Comunità Pastorale 18 (oltre al Sacro Cuore al Belvedere, anche Caresanablot e l’Isola) che è affidata alla cura della Congregazione Salesiana, senza dimenticare quella femminile delle “Suore missionarie dell’Immacolata Regina della pace” fondata dal Beato Francesco Pianzola. Perciò, dalle tante persone cui hanno fatto del bene, sono sempre state affettuosamente chiamate “pianzoline”.

Le suore pianzoline, che qui a Vercelli hanno illustrato, lungo almeno 60 anni e più, il carisma della loro congregazione: prima all’Oratorio di San Salvatore ed ora all’Isola.

Eccole qui, insieme, appunto, ai cinque sacerdoti salesiani che operano in Vercelli ed alle suore Figlie di Maria Ausiliatrice, le consacrate della Congregazione femminile salesiana, fondata da Suor Maria Domenica Mazzarello.

Una comunità a servizio della Parola, dell’Eucarestia e del popolo di Dio.

Comunità che, al Belvedere, da oggi potrà pienamente fregiarsi di un ulteriore titolo.

La chiesa del Sacro Cuore sarà, oltre che chiesa parrocchiale, anche “Santuario” urbano.

Così lo vollero i fondatori, ma la circostanza non fu mai pienamente “ufficializzata” in ambito ecclesiale.

Ebbene, oggi, approfittando della presenza dell’Arcivescovo, il parroco Don Augusto Scavarda ha voluto che fosse proprio Mons. Arnolfo a dare questa autorizzazione.

E don Marco non ha saputo (come avrebbe potuto, davanti a tutta l’assemblea dei fedeli?!) dire di no: oltretutto, Don Augusto è suo coscritto e sappiamo che fra coscritti c’è una solidarietà ben nota.

Dunque, da oggi, 31 gennaio, il Sacro Cuore al Belvedere è – con tutti i crismi dell’ufficialità – Santuario.

Con tutto quello che segue anche in termini di prerogative ecclesiali, indulgenze a benefici spirituali.

***

La celebrazione – con la liturgia animata dalla sempre splendida corale – ha messo in rilievo passaggi

sempre molto significativi del magistero di Don Bosco.

Sia nell’omelia, sia nel messaggio che ha anticipato la benedizione del pane (altra tradizione oggi rinnovata) l’Arcivescovo ha sottolineato quanto di ulteriore dica anche agli uomini ed alle donne di oggi, il simbolo di un “pane” che può essere guardato secondo tre prospettive.

Il pane che nutre il corpo, che è dovere di ciascuno di noi non fare mai mancare a nessun essere umano su questa terra.

Il pane eucaristico, che assicura la compagnia di Cristo.

Infine, il pane che aiuta a crescere i giovani, almeno quanto quello materiale: è il pane della sapienza, sollecitudine ed amore educativi.

Proprio nel timore che venisse a mancare “questo” pane, i ragazzi del Valdocco, quando Don Bosco cadde malato e si temeva il peggio, digiunarono e pregarono per impetrare la grazie della sua guarigione.

Il pane materiale, ormai, non mancava più loro: loro, però, non volevano essere abbandonati, temevano di avere di nuovo “fame” di amore, di cure, di insegnamento.

***

Il video che volentieri offriamo come segno modesto della partecipazione di VercelliOggi.it a questa così cara ricorrenza, riprende tanti di questi momenti: l’omelia di Mons. Arnolfo, la benedizione del pane, la benedizione che suggella la celebrazione, impartita con la reliquia di Don Bosco.

Buona visione e, da domani, in visita al Santuario del Belvedere.

Posted in Pagine di Fede

Si è spento nelle scorse ore Gaetano Romano, Insegnante e Geologo molto noto, particolarmente esperto in temi ambientali.

Era nato il 1 gennaio 1947 a Galatina in provincia di Lecce ed in tanti a Vercelli, erano abituati a seguire i suoi interventi, sempre attenti e ponderati, su Facebook.

Dove, da qualche tempo, non interveniva più e questo qualcuno oggi l’ha notato.

Lo ricordiamo come professionista rigoroso che, quando designato a ricoprire cariche pubbliche (nel Consiglio di Amministrazione dell’allora Amnu, l’azienda municipale della nettezza urbana, che poi sarebbe confluita prima in Atena e poi in Aasm), mai lasciò che si anteponessero le ragioni della politica a quelle dell’esame scientifico dei problemi e della ricerca del bene comune.

Suo – tra i molti altri lavori – lo studio aerofotogrammetrico di un’ampia area comprendente i comuni di Casalino, Granozzo con Monticello, ed altri, con tecniche di fotografia aerea per allora (fine Anni Settanta) molto innovative.

Si potrà dare l’ultimo saluto a Gaetano martedì 1 febbraio ad ore 15, presso la Chiesa parrocchiale di Regina Pacis in Vercelli.

Posted in Cronaca

La risposta bicciolana al take away è il “pija e porta a ca’” proposto, anche quest’anno, dal Comitato Vecchia Porta Casale, guidato dall’infaticabile Guido Manolli.

Questa mattina, 29 gennaio, alla Palestra Mazzini di Vercelli –

Ma molto fanno anche i suoi validissimi collaboratori, il gruppo di Volontari che, da questa mattina presto, hanno preparato il brodo, messo a bagno i fagioli e poi dispensato le razioni ai tanti automobilisti che, puntuali alle 11,30 davanti alla Palestra Mazzini di Vercelli, hanno ritirato il tanto atteso piatto tipico vercellese.

Che dire?

Prima di tutto e soprattutto un grazie sincero a queste persone volenterose che si studiano di tutto per tenere viva la Tradizione, in attesa che passi anche questo periodo di pandemia.

Davvero, si vincono le difficoltà anche con spirito di adattamento e duttilità alle condizioni del momento.

Saranno di nuovo con noi a febbraio per la fagiolata, sempre “pija e porta a ca’”.

Meritano un bell’applauso.

Posted in Società e Costume

Nella mattinata di ieri giovedì 27 gennaio, il Questore di Vercelli dr. Maurizio Di Domenico e tutti i Funzionari hanno salutato il Commissario Aniello Russo il quale, a partire dal 1.02.2022 sarà collocato in quiescenza, dopo ben oltre 36 anni di servizio.

Il Commissario Russo, che si è sempre distinto per serietà, dedizione ed impegno nell’espletamento dell’attività di istituto, ha dato in questi anni un notevole apporto per il raggiungimento degli obiettivi dell’Istituzione, contribuendo alla crescita organizzativa ed operativa della Questura di Vercelli.

La sua esperienza nella Polizia di Stato ha riguardato diversi settori, sia logistici che operativi, come sottolineato in precedenza, diventando al termine di una brillante carriera, Commissario della Polizia di Stato.

Arruolatosi nel 1985, dopo aver prestato servizio presso il V Reparto Mobile di Torino e aver frequentato il corso presso la Scuola Allievi Agenti di Trieste, è stato assegnato a questa sede nel dicembre 1987, dove, attualmente, ricopriva l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Tecnico Logistico.

Nel corso degli anni ha prestato servizio presso l’Ufficio di Gabinetto – Servizi Interni di Vigilanza, il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, la Squadra Mobile e la Divisione Polizia Anticrimine, conseguendo numerosi premi e parole di lode per importanti operazioni di polizia giudiziaria.

Al termine del breve saluto, a causa della situazione pandemica in atto, il Questore ha consegnato al Commissario Russo una targa ricordo per l’importante traguardo raggiunto ed a ringraziamento per l’impegno profuso e la professionalità dimostrata nel corso degli anni.

Redazione di Vercelli                                    

Posted in Cronaca

Ancora una volta la Serie D deve fare i conti con il Covid-19.

E’ così che la gara Borgosesia-Lavagnese, in programma domenica 23 gennaio alle 14:30 è stata rinviata a data da destinarsi.

Molte anche le altre gare saltate, non è da escludere uno stop completo della giornata.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Seguici anche su Instagram

La struttura territoriale FIR SER riprende la formazione per eventuali interessati ad entrare a far parte del volontariato di protezione civile.

Martedì 1 febbraio alle ore 21:00 sarà presentato in modalità telematica il nuovo percorso di formazione di base. A presentarlo sarà il rappresentante locale della struttura, Maurizio Bertazzoli, che recentemente ha assunto l’incarico di direzione del team nazionale di pronto intervento delle Telecomunicazioni di Emergenza della FIR CB-SER a supporto dei funzionari del Dipartimento di Protezione Civile in caso di grandi eventi emergenziali.

La formazione – sottolinea Bertazzoliè il giusto percorso per avere a disposizione del sistema volontari preparati ed il più possibile professionali. Dagli anni 2000 è sempre stata il punto di forza della nostra struttura nazionale, tra i primi ad applicarla sul territorio italiano, imposta poi per obbligo da un decreto del capo Dipartimento. I volontari spesso si trovano ad affrontare situazioni emergenziali l’una diversa dall’altra. Non siamo di certo professionisti dell’emergenza, quali i VVF, ma dobbiamo saper affrontare il caso senza farci del male e causare ulteriori danni. Noi difficilmente ci fermiamo, c’è sempre da imparare. Dal mese di novembre un nostro volontario sta seguendo il lungo percorso per l’ottenimento del brevetto C, dedicato a quei volontari che intendono intervenire per le grandi emergenze sul territorio nazionale. Percorso che prevede, nozioni di cartografia, telecomunicazioni terrestri e satellitari, logistica, segreteria e cucina per la gestione dei campi di prima accoglienza”.

Chi fosse interessato a ricevere informazioni relative al corso può contattarci all’indirizzo di posta elettronica segreteria@victorcharlie.org

Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona