VercelliOggi
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PiemonteOggi, Provincia di Vercelli, Vercelli Città

Lumezza 0

Pro Vercelli 3

Marcatori: 15’ pt Haoudi, 40’ pt Nepi, 10’ st Maggio.

Lumezzane (4-3-3): Filigheddu; Regazzetti, Pisano, Dalmazzi, Parodi; Moscati, Pesce, Calì (1’ st Taugurdeau); Malotti (30’ st Capelli), Gerbi (30’ st Basso Ricci), Spini (13’ st Ilari).

A disp.: Greco, Galeotti, Deratti, Pogliano, Poledri, Righetti, Tortelli, Kolaj.

All.: Franzini.

Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Iezzi, Parodi (24’ st Carosso), Camigliano, Sarzi Puttini; Iotti, Santoro (24’ st Rutigliano), Haoudi (41’ st Gheza); Mustacchio (41’ st Contaldo), Nepi (47’ st Sibilio), Maggio.

A disp.: Ghisleri, Valentini, Emmanuello, Comi, Fiumanò, Niang, Forte, Petrella, Vaccarezza.

All.: Dossena.

Espulso: 20’ pt Pesce.

Ammoniti: Iezzi, Iotti.

Recupero: 0’ pt – 5’ st.

Inizia nel migliore dei modi il 2024 della Pro Vercelli.

Le bianche casacche espugnano il campo del Lumezzane e consolidano il quarto posto in classifica.

Gara vinta meritatamente dai ragazzi di Dossena che passano in vantaggio dopo 15 minuti.

Per i lombardi piove sul bagnato, infatti l’espulsione di Pesce li lascia in 10 uomini per oltre un’ora.

Dopo Nepi e Maggio chiudono il match.

Partono subito forte i leoni.

Sono passati 7 minuti dal fischio iniziale quando Maggio suggerisce per Nepi; ottima la parata di Filigheddu.

Al quarto d’ora arriva il gol del vantaggio vercellese.

Haoudi dalla distanza prende la mira e scaglia un preciso tiro che porta avanti i suoi.

Due minuti dopo, Camigliano ha una ghiotta occasione ma non inquadra lo specchio della porta.

Dopo è Maggio a impegnare con una conclusione a giro, il portiere avversario.

Minuto 20, il Lumezzane resta in 10.

Pesce atterra Maggio al limite e si guadagna il secondo giallo di giornata.

Cinque giri di lancette e Nepi incorna alto.

Il Lumezzane ci prova con Moscati, il suo tentativo termina a lato di poco.

Poco prima del riposo, la Pro raddoppia.

Al 40’ Maggio costringe Filigheddu alla respinta; sul pallone si avventa Nepi che insacca.

Si torna in campo e Maggio calcia alzando troppo la mira.

Al 10’ Maggio cala il tris, concludendo un’ottima azione di ripartenza.

Poi è ancora la Pro Vercelli a rendersi pericolosa.

La conclusione di Nepi viene intercettata sulla linea da Dalmazzi e dopo l’estremo difensore di casa dice di no a Sarzi Puttini.

Al 38’ Sassi si supera su Capelli; la sfera arriva a Ilari che deposita in rete ma il gol viene annullato per fuorigioco.

La gara finisce qui.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

VercelliOggi.it era on line da soli 2 anni (5 gennaio 2009), ma, non appena avvertimmo che qualcosa bollisse in pentola, con la possibilità di istituire una Scuola in profonda sintonia con la Tradizione musicale vercellese, quasi in essa innestata, subito andammo ad intervistare i protagonisti di quella che, allora (gennaio 2011) appariva come una speranza.

Oggi, di ritorno dal Concerto di Natale 2023 del Liceo Musicale Lagrangia di Vercelli (Concerto intitolato proprio “La Musica che accende la Speranza”), molti i sentimenti che si affastellano, ripercorrendo (sono tanti nel nostro archivio) i momenti in cui abbiamo visto crescere questa realtà che si è conquistata un posto meritatamente primario non soltanto nel panorama educativo e scolastico, ma anche in quello culturale ed artistico della città e del Piemonte.

Un posto di rilievo anche a livello regionale, sia perché la Scuola è frequentata da giovani provenienti da altre provincie, sia perché il Liceo (ascolteremo sul punto la Prof. Claudia Ferrero nel nostro video) è ormai consorziato con i Conservatori di Novara ed Alessandria, così da “fare sistema” per favorire sempre più i percorsi formativi dei ragazzi, secondo prospettive di crescita.

Ragazzi che, nell’anno scolastico trascorso, hanno avuto la possibilità di partecipare a manifestazioni nazionali, unitamente ad altri Licei Musicali e l’esperienza sarà ripresa anche nell’anno appena iniziato: anche di questo si dà notizia nel video.

Ma andiamo con ordine.

Giovedì 14 dicembre è in programma al Teatro Civico di Vercelli, come abbiamo detto in esergo, il Concerto di Natale.

Momento certamente di festa, occasione per gli scambi di auguri, ma soprattutto una prima “tappa” per mettersi in gioco e mostrare ciò che si è appreso.

Non è facile: il tempo per le prove è esiguo, l’asticella della sfida si alza ogni anno di più; per dare meglio un’idea dell’impegno richiesto, alleghiamo al termine di queste righe il libretto: un caleidoscopio di difficoltà tecniche in crescendo (non si dimentichi che sono coinvolti tutti i ragazzi e le ragazze, dal primo fino al quinto anno) in brani conosciuti.

Abbiamo cercato di documentare questa bella occasione di incontro con la città e con le famiglie degli Allievi del Liceo Musicale, come di tutto il Polo umanistico.

Diciamo un grazie sentito a tutti, incominciando, per una volta, dagli Studenti e dai loro Insegnanti.

Simpatici e anche dotati di senso dell’umorismo, hanno agevolato il lavoro del fotografo, così come i Professori: un grazie, se è permesso, anche affettuoso.

Poi, non meno sentito, il ringraziamento ai “padroni di casa”, il Capo d’Istituto, Dirigente Dott. Giuseppe Graziano con la Prof. Claudia Ferrero, quest’ultima “regista” della serata e seguitissima dagli Studenti.

Studenti che hanno mostrato un affiatamento veramente ammirevole con tutto il Corpo docente, una circostanza che testimonia l’efficacia del lavoro quotidiano svolto a scuola e capace, poi, di sfociare in una rappresentazione che, evidentemente, non è frutto di improvvisazione: il tempo per le prove sarà stato esiguo, ma è stato ampiamente compensato da quello dedicato al lavoro comune quotidiano.

Nel corso della serata, un annuncio rilevante.

Sul palco del Civico, il Preside ha dato la parola a due studentesse, rappresentanti degli Studenti nel Consiglio di Istituto; le giovani hanno presentato un’iniziativa umanitaria importante: una raccolta fondi per la costruzione di una scuola in Etiopia. Con loro anche Vedidia, che ha spiegato dove saranno destinate le risorse.

Non è mancata, poi, affidata ad un’altra Studentessa, il cui breve discorso è stato particolarmente apprezzato, una nota di sensibilizzazione contro la violenza di genere.

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Infine, qualche parola sul filmato che proponiamo.

Riprende molti scampoli della serata ed è realizzato con l’intenzione di fare rivivere qualche momento.

Non può considerarsi alla stregua di un repertorio integrale, né era questo lo scopo.

Così come la diversità dei tempi assegnati a ciascun brano non riflette certo un giudizio di valore: sono, appunto, “scampoli”, così che si abbia un (as)saggio del talento dei ragazzi e dell’impegno degli Insegnanti.

Talento, come abbiamo già osservato, peraltro chiaramente rilevabile solo che si scorra il programma: sono tutti spartiti accessibili, sicchè sia possibile la sintonia con il grande pubblico, ma alcuni di essi presentano difficoltà tecniche di rilievo.

Come è appena ovvio, è evidente che, soprattutto in questo senso, si debba riconoscere il merito maggiore al Corpo docente: professionisti eccellenti e con tutta evidenza preoccupati di far sì che ogni Studente possa dare il meglio di sé.

Ma non si può concludere senza un applauso a scena aperta a Carmine, presentatore non banale ed in qualche momento “spalla” eccellente del Preside, che ha intrattenuto i presenti anche con qualche sapida e divertente battuta, molto gradita dal pubblico.

Ora vi lasciamo con video e gallery, con tanti auguri di Buon Natale.

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Ora, prima della gallery, il libretto di Sala cliccando qui

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Provincia di Vercelli, Vercelli Città

Non molto nota, posta all’angolo tra Via Alessandro Manzoni e Via Garrone a Vercelli, c’è una chiesetta antica ed ora di nuovo curata con tanta diligenza e passione, dedicata all’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.

Aperta al culto, è, di fatto, frequentata soltanto quando la benemerita associazione degli ex Ciudin (Presidente Luigi Casalino) celebra qualche ricorrenza.

Oppure, come in questa giornata di dicembre, quando si festeggia la “padrona di casa”, cioè nella Solennità dell’ Immacolata Concezione.

In due recenti occasioni, nello scorso mese di ottobre e mercoledì della settimana scorsa (ha celebrato Mons. Gian Luca Gonzino, mentre nella precedente occasione di ottobre, fu Mons. Giuseppe Cavallone a presiedere l’Eucarestia),

siamo ritornati volentieri nella piccola dimora di Maria. Ha contribuito a che questa esperienza fosse resa possibile, Sorella Maria Rosaria Memoli, della Fraternità della Trasfigurazione.

Da qualche tempo ci sono belle novità.

Bisogna, infatti, sapere che questa è stata per decenni la chiesa annessa all’Ospizio dei poveri, che ospitava i piccoli “Ciudin”, bambini e ragazzi, maschi e femmine, che non avevano famiglia, o che avevano una famiglia troppo povera perché potesse occuparsi di loro.

Fino allo scorso anno si entrava nella navata unica e l’osservatore comune neppure si sarebbe potuto accorgere che, proprio a fianco, a sinistra di chi guarda l’altare, in quello che pareva un magazzino, era invece custodita una seconda Cappella: quella a suo tempo adibita ad ospitare le ragazze.

I maschi da una parte, le femmine dell’altra.

Istituzioni, regole e tempi diversi.

E’ proprio in questa seconda sezione della chiesa che, negli ultimi mesi, sono avvenuti i “prodigi” più rilevanti.

Prodigi di dedizione, amore per l’Associazione, per tutti i Ciudin che non ci sono più (tra tutti, Luigi Fiorini, recentemente scomparso e che vediamo nelle immagini, tra le foto poste sull’altare, anch’egli impegnato nel recupero di questa Cappella).

Se la navata principale è come “custodita” da una sacra effige di Maria, che dall’alto guarda con amore i suoi figli (anche quest’opera, oggetto di un pregevole restauro), la chiesa delle ragazze rivela un ulteriore tesoro che si sta recuperando.

Le immagini che corredano questo articolo mostrano il costituendo Museo dei Ciudin.

Tanti ricordi di valore affettivo e storico inestimabile.

Si può vedere la divisa che indossavano i ragazzi, un repertorio fotografico unico, gli strumenti musicali che rappresentano un simbolo significativo di questo percorso di vita.

Una vita certamente dolorosa, priva del calore di una famiglia.

Ma non si trascurava di avviare i piccoli Ciudin non soltanto allo studio delle ordinarie materie scolastiche, bensì anche allo studio della musica, imparando a suonare uno strumento musicale: fattore sempre importante per la formazione della persona.

Di tutto questo si è fatto carico, insieme a qualche amico, con intelligenza e passione, l’infaticabile Luigi Sarello: hanno quasi completato il lavoro e presto potranno offrire alla città questo importante tassello che concorre a tratteggiare l’immagine della nostra identità: Vercelli senza la lunga esperienza e la austera testimonianza dei Ciudin non sarebbe la stessa.

Ciascuno di noi porta nel cuore l’insegnamento di qualche persona che passò di lì, formando in Via Garrone ed in questa piccola chiesa, affidato alla materna protezione di Maria, Immacolata Concezione, la propria personalità, crescendo a questa scuola, imparando la dura realtà della vita ed impegnato a rendere il Mondo (e Vercelli) un posto un po’ migliore di come l’avesse trovato.

Posted in Mondi Vitali, Pagine di Fede

Chi sia stato Vito Valente lo dicono le parole di commiato degli amici: qualcuno lo ascoltiamo in questo video.

Ma chi sia stato Vito Valente lo dicono soprattutto le voci rotte dalla commozione, che distillano, insieme alle parole, i singhiozzi a stento trattenuti.

Lo dicono le lacrime che segnano i volti di tanti che oggi sono qui, alla Casa funeraria di Caresanablot, per l’ultimo saluto a “un uomo vero”, affidabile, sempre pronto ad aiutare chiunque, a partire dagli amici di quella che era la sua seconda casa, la palestra dove praticava e da anni insegnava la esigente disciplina del jujitsu.

Nell’apprendere l’improvvisa scomparsa (avvenuta lo scorso 8 dicembre) di quest’uomo straordinario, non ancora sessantenne

(leggi qui la notizia),

tutta Vercelli, sgomenta per il dolore, si è stratta attorno al fratello di Vito, Angelo, che questa mattina porta il primo dei saluti di commiato, avendo cura di comunicare soprattutto una cosa: tutta la famiglia sua e di Vito, dalla natìa Monopoli, in provincia di Bari, ci tiene a dire come il venira a sapere quanto Vercelli amasse il loro caro è una grande consolazione, in questo momento di dolore.

Angelo, molto provato da questo immenso dolore, affida all’amica di famiglia Antonella Guerra il compito di pronunciare un breve ricordo, per tutti gli intervenuti.

Ed anche per lei il momento non è facile: ma anche questa commozione è un segno di sentimenti autentici, da tutti condivisi.

Vito ritornerà proprio nella sua Monopoli, dopo che, da Vercelli, le sue spoglie mortali sono state portate a Valenza per la cremazione.

Una cosa già oggi è certa: il suo esempio non sarà dimenticato, i suoi insegnamenti avranno futuro (come assicura anche Annalisa Braghin, responsabile della palestra dove Vito insegnava) Vercelli lo terrà non soltanto come un amico che si ricorda, ma come una persona che, nell’amore di tante persone, continua ad essere qui con noi.

Posted in Cronaca

(marilisa frison) – A fine novembre, a pochi giorni di distanza una dall’altra, ci hanno lasciato due straordinarie maestre trinesi: Maria Pia Galanti, vedova Catti, di anni 88 ed Ernestina Barberis, vedova Martinotti, di anni 91.

Molto amate dai loro allievi, sono state anche due maestre di vita; andavano oltre l’insegnamento, entrambe erano molto religiose e trasmettevano la fede e i sani principi ai loro scolari, aiutando anche chi si trovasse nel bisogno.

Un esempio di gentilezza, bontà, generosità e forza che hanno dato tanto alla comunità.

La loro dolcezza e il loro piglio rimarrà sempre nei cuori di coloro che le hanno conosciute e voluto bene.

***

Un ex allieva della maestra Catti ha voluto ricordarla così:

“La mia Maestra”

La mia maestra, è la maestra Catti.

Già perché anche se il suo era un cognome gentile, che per altro le si addiceva molto, per tutti noi lei era la Maestra Catti. Motivo di orgoglio, quasi come dire: ho la maestra migliore del Mondo!

Cara la mia Maestra, anzi, cara la nostra Maestra. Perché oggi mi trovo qui a condividere con altri dei suoi alunni, il suo ricordo, quello che Lei ha rappresentato per me e credo fortemente per tutti loro. Una voce gentile, lo sguardo amorevole, un simpatico accento emiliano e una fede profonda.

Si vive per amare mi aveva scritto tempo fa in una bellissima lettera.

Per Donare Amore e Riceverlo, Gesù ci ha detto “Rimanete nel mio amore”. Lei lo ha fatto e ce lo ha insegnato.

Perché, se da bambina ho creduto di essere la sua preferita, crescendo, ho capito che lo eravamo tutti. Nessuna differenza, è riuscita a dare la stessa attenzione lo stesso amore, allo stesso modo ad ognuno di noi, e noi oggi, siamo qua per Lei.

Un ultimo saluto le vorrei rivolgere attraverso una poesia, una delle tante che Lei amava, ma questa in particolare credo rappresenti un po’ la sua essenza, i suoi insegnamenti…

TRILUSSA “LA FEDE”

Quella vecchietta cieca, che incontrai

la notte che me spersi in mezzo ar bosco,

me disse: – Se la strada nun la sai,

te ciaccompagno io, ché la conosco.

Se ciai la forza de venimme appresso,

de tanto in tanto te darò ‘na voce,

fino là in fonno, dove c’è un cipresso,

fino là in cima, dove c’è la Croce…

Io risposi: – Sarà … ma trovo strano

che me possa guidà chi nun ce vede… –

La cieca allora me pijò la mano

e sospirò: – Cammina! – Era la fede.

Con immenso affetto

Sara

Posted in Società e Costume

(e.m.) – L’incontro di preghiera di ieri sera, 29 novembre, in Chiesa parrocchiale, ha aperto il ciclo di incontri e manifestazioni per la Festa patronale di San Nicola, ad Alice Castello.

La memoria liturgica del Santo ricorrerà il prossimo 6 dicembre, un giorno che ci ripropone la straordinaria attualità di questo Vescovo vissuto tra il Terzo e Quarto Secolo.

Una vita (quella accertata storicamente, non meno di quella affidata a memorie meno sicure dal punto di vista dei documenti disponibili, ma di grande significato simbolico) capace di trasferire l’idea, all’uomo ed alla donna di ogni tempo, di un travaglio.

Oggi siamo abituati a pensare alla vicenda terrena, spirituale, pastorale di Don Primo Mazzolari, come paradigmatica di quel “travaglio della coscienza” di cui il Sacerdote fu interprete autentico.

Ma, se ripercorriamo la biografia del Vescovo di Myra, lo troviamo spesso al crocevia di itinerari ecclesiali, politici, sociali, di portata epocale e tutti vissuti secondo l’inquietudine propria della sequela di Cristo che, come avrebbe insegnato pochi decenni più tardi un altro Vescovo, quello di Ippona, è unico vero approdo capace di donare la pace del cuore.

Ne riparleremo nei prossimi giorni, seguendo gli amici di Alice Castello nel loro percorso di fede e devozione, di ascolto ed incontro, di unione e concordia tra la comunità ecclesiale e quella civile.

Poi, come vedremo tra qualche riga, ci sarà anche il giusto spazio (come in ogni festa patronale) per un po’ di divertimento, per appuntamenti culturali di rilievo, per momenti importanti anche dal punto di vista amministrativo, nella rinnovata sede di quella parte della Casa comunale che più di ogni altra rappresenta l’agire del popolo.

Dunque, oggi, 30 novembre alle 20,30, dopo l’incontro di preghiera si inaugurerà una bella e significativa Mostra “I Santi della porta accanto”, a cura di Don Ampelio Crema, presidente del Centro Culturale San Paolo di Alba: inutili le presentazioni di ciò che è già famoso come uno dei centri più affermati di cultura e promozione della cultura religiosa in Italia.

Domani, venerdì, si prosegue con le visite alla mostra e l’incontro di pregheira.

Sabato 2 dicembre il Salone parrocchiale sarà aperto per una serata danzante.

Domenica, infine, il clou delle manifestazioni.

Si incomincia con la S.Messa delle 10,30, cui seguirà la processione lungo le vie del paese, segno visibile dell’unità e della concordia nella comunità.

Accompagnerà il transito della Sacra effige del Santo, la Banda Musicale “Dante Lepora”.

Al termine della processione, l’importante momento per la vita civile ed amministrativa della comunità, l’inaugurazione della nuova sala del Consiglio Comunale, ricavata nei locali del Castello.

Diamo appuntamento ai nostri Lettori per condividere questa bella occasione.

Posted in Pagine di Fede, Società e Costume

(marilisa frison) – Sabato 18 novembre 2023, Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, nei tre supermercati trinesi sono stati raccolti diversi generi alimentari a lunga conservazione per i poveri.

I Volontari, oltre ad invitare le persone ad effettuare la donazione, hanno provveduto a suddividere i viveri e a sistemarli in apposite scatole.

Quest’anno i prodotti che necessitano maggiormente sono: olio, verdure o legumi in scatola, polpa o passata di pomodoro, tonno o carne in scatola e alimenti per l’infanzia.

Presso la Coop sono state raccolte 55 scatole di alimenti; dato tanto più rilevante se si considera che in questo supermercato era già stata organizzata una raccolta viveri circa un mese fa; all’In’s sono state raccolte 41 scatole viveri; mentre al Prestofresco ne sono state raccolte 30.

Un vero successo questa colletta alimentare, i trinesi come loro solito anche in questa circostanza si sono dimostrati generosissimi.

Il peso delle derrate raccolte non sono riusciti a quantificarlo per la diversità dei prodotti, in buste, sacchetti, barattoli metallici, vetro e via dicendo: ma si tratta di una grande quantità.

La Caritas cittadina ringrazia di cuore Il Gruppo Alpini Trino, i ragazzi e gli animatori dell’oratorio, il Lions Club, la San Vincenzo e quanti hanno collaborato con loro e gli hanno dato una mano nella giornata di sabato 18, senza i quali non sarebbe stato possibile ottenere un simile risultato.

Ma, come ha detto anche il parroco don Patrizio Maggioni, durante le Messe di domenica 19, il grazie più grande va a chi ha donato viveri o offerte in questa giornata.

Posted in Società e Costume
Vercelli Città

L’Hockey Vercelli affronta questa sera, in casa il Trissino.

Ma la partita sarà ancora “sine populo”, come le funzioni religiose ai tempi del Covid.

A porte chiuse, senza pubblico (pagante) e su questa delicata (quanto concreta) questione le incertezze non mancano.

Perché è chiaro che qualsiasi società sportiva che pratichi agonismo a livello professionistico non può che mettere in preventivo, tra i propri ricavi, almeno due voci decisive: la vendita di biglietti e abbonamenti e il gettito pubblicitario degli sponsor.

Appena ovvio che, se manca il pubblico, manca certamente la prima delle due voci e anche la seconda – venendo meno la “visibilità” possa scoraggiare gli investimenti pubblicitari.

Fino a quando si protrarranno i lavori di ristrutturazione del “Palapregnolato” all’Isola di Vercelli?

E’ una cosa che non si sa con certezza e, con altrettanta certezza, non lo hanno saputo i partecipanti ad una riunione (i cui esiti in queste ore sembrano sempre più importanti) che si tenne in Comune a Vercelli nel fatidico giorno 24 marzo 2022 “a seguito di preavviso”.

Ma andiamo con ordine.

Tra le (sempre più numerose) ragioni di polemica, nelle ultime ore si fa largo una new entry che direbbe più o meno così: ma cosa si lamentano le società sportive (perché qualcuna pare si lamenti)?  

Erano ben bene al corrente di questi tempi dilatati.

E perché sarebbero state ben bene al corrente del “cronoprogramma” dei lavori?

Proprio perché, come abbiamo anticipato, qualcuno (l’Assessore Mimmo Sabatino di sicuro, ma qualcun altro dice che, forse, sarebbe stato presente alla riunione anche il Sindaco, magari a intermittenza: comunque, non è questo il punto) gliene avrebbe parlato quel giorno.

Dunque, risultano presenti: Andrea Taddonio, vice presidente dello Skating Vercelli.

Con lui Andrea Vercellotti dell’Amatori e – buon peso – anche Marco Sampietro, presidente della Pro Vercelli – Trino Hockey Femminile, che allora era ancora in attività.

Siamo, infatti, al 24 marzo 2022.

Non si sa a che ora la riunione abbia inizio, ma si sa quando finisce: alle 16, 36, quando i presenti sottoscrivono il verbale.

Come si vede, manca (mancherebbe) un interlocutore importante (almeno, alle 16, 36) cioè nientemeno che l’Hockey Vercelli.

Qualcuno bene informato (speriamo) dice che l’assenza sarebbe stata giustificata dalla lieve indisposizione di cui avrebbe accusato i sintomi Alvise Racioppi, magna pars del sodalizio.

Altri dice: ma no, guarda, l’Alvise ha firmato.

Se ha firmato in un altro momento, per adesione (lui o altri di HV) non possiamo saperlo: ma nei fogli che abbiamo visto noi, alle 16, 36 la firma di Alvise non c’è.

Sapran loro.

***

Non pare fuori luogo domandarsi perché il Comune di Vercelli, a un bel momento, abbia sentito il bisogno di convocare le società sportive.

Per un’esigenza di comunicazione preventiva?

Se fosse stato solo per questo, forse prendersi cura di raccogliere le firme in calce a quella che può apparire come un’intesa o addirittura una sorta di transazione “preventiva” non parrebbe una cosa così necessaria.

Se, invece, l’iniziativa fosse stata presa con il mai abbastanza lodato intento di pararsi le terga rispetto ad eventuali pretese risarcitorie, o comunque possibili contenziosi di vario genere, allora, magari, a conclusione di quel verbalino si sarebbero potute scrivere frasi come (in via del tutto esemplificativa) le seguenti.

***

Tutto ciò premesso, le Parti come sopra rappresentate, a seguito fi ulteriore confronto, convengono che il cronoprogramma esecutivo (si badi: esecutivo) di progetto sarà sviluppato sulla base delle seguenti informazioni:

l’inizio dei lavori per le parti che consentono le attività interne alla struttura: entro il mese di dicembre 2022;

l’inizio delle attività sulla centrale termica, con l’interruzione della produzione di acqua calda sanitaria: alla fine della stagione di riscaldamento invernale 2022-2023 e comunque non oltre la prima metà del mese di aprile;

inizio degli apprestamenti e lavori di cantiere che presuppongono la cessazione delle attività nell’impianto sportivo: a decorrere dal giorno 2 maggio 2023.

L’incontro termina alle 16,36, letto confermato e sottoscritto.

***

E poi le firme.

***

Se a questo verbale non ne sono seguiti altri, come si vede da questo scarno riassunto nessuno avrebbe detto qualcosa di simile: guardate, signori cari, che si giocherà a porte chiuse almeno fino al… .

Ecco: fino a quando?

Questa previsione quando sarebbe stata formulata (se è stata formulata), con qualche precisione, ai fruitori (tutti) del Palahockey?

Insomma, tutto lascia ritenere che questa sarà una delle tante cose di cui si parlerà ancora, a proposito della struttura sportiva dell’Isola.

Come finirà?

Chi vivrà, vedrà.

Posted in Trippa per i gatti
Vercelli Città

Via Locati a Vercelli, la tomba del teorema (farisaico e ipocrita) degli “incivili”.

Qui – come il Lettore di buon mattino, oggi, domenica 22 ottobre ci informa – è da una settimana che Asm Vercelli spa non passa a ritirare i rifiuti.

E, continua il Lettore, è la terza volta che succede in tre mesi.

Ma è dal 2017 che Asm Vercelli (allora si chiamava ancora Atena) ci prova: leggi qui il primo capitolo del penoso story telling non siamo noi che eroghiamo un disservizio, sono i vercellesi che sono incivili.

Cliccando qui il primo rozzo tentativo di ribaltare l’ordine delle cose:

bifido come certi pretesti: io sono così perché siete voi a rendermi così.

Vabbè.

Qui, in queste foto di Via Locati (una perpendicolare di Corso Rigola, tutte residenze di persone civilissime) c’è l’ennesima dimostrazione che a Vercelli c’è una società appaltatrice del servizio di raccolta dei rifiuti che raccoglie come può.

Quando può.

IL SODALIZIO TRA IREN SPA E COMUNE DI VERCELLI: UN RAPPORTO PERDENTE

Questa società è costituita da un socio privato, in maggioranza, Iren spa e da uno pubblico, in minoranza (anche se una minoranza forte del 40 per cento delle azioni) che dà vita ad un rapporto perdente in partenza.

Perdente perché il Comune – Cliente si ritrova con un (dis)servizio; lo ha riconosciuto il Sindaco, rilasciando un’intervista a “La Stampa” del 7 luglio scorso:

«Ma l’inciviltà è una cosa – sbotta Corsaro -, il disservizio è un altro. Anche io con l’assessore Sabatino ho visto i cassonetti pieni, abbiamo sollecitato l’azienda per un maggiore adempimento del contratto: paghiamo 10 milioni di euro all’anno per un servizio che vogliamo sia efficace. Invece paghiamo, ma subiamo uno scempio».

Lo scempio che si è visto in questi giorni è diffuso anche nei cortili condominiali, dove carta e indifferenziato non sono stati svuotati. Un caso eclatante in via Guicciardini. Non sono da meno anche i bidoni del vetro: corso Prestinari è spesso in queste condizioni. A questo poi si aggiungono in alcune zone mobili e ingombranti gettati a terra, frutto di traslochi o di svuotamento cantine. «Più che insistere e controllare che l’azienda adempia ad un contratto – precisa Corsaro -, il Comune non può fare. Posso capire turni di ferie o personale in malattia. Ma abbiamo visto anche noi la situazione di questi giorni; noi continuiamo con le sanzioni e le penali verso l’azienda, e ci impegniamo nei controlli. Ma ci sono responsabilità del Comune, e responsabilità di Asm».

***

Perdente anche perché, siccome oggi il Comune è in minoranza, si ritrova sotto scacco: se ad Iren salta la mosca al naso può decidere di non distribuire gli utili dell’anno e, quindi, non devolvere i dividendi.

Che sono, in media, di 2 milioni l’anno per Iren e 1,5 milioni di euro per il Comune.

Sono cose che Iren, peraltro, ha già detto chiaro e tondo in qualche

assemblea dei Soci – leggi qui – .

E allora?

Allora è chiaro che, rinunciare a 2 milioni di liquidità (che peraltro rimangono nelle casse di Asm, non sono certo dati in beneficenza) per un privato come la multiutility di Corso Svizzera, che ha un fatturato annuo di 7 o 8 miliardi di euro è una bazzecola.

Rinunciare a 1,5 milioni di euro per il Comune di Vercelli, il cui bilancio è di (circa) 100 volte più piccolo di quello del “partner” industriale, può essere un pericolo.

La frase agghiacciante, verbalizzata in corso di assemblea di bilancio, è la seguente, che suona più o meno così: ok, distribuiamo i dividendi, ma – attenti bene:

“Il socio Comune si impegna a fare del proprio meglio per sostenere e supportare la Società sia ai fini del mantenimento dell’equilibrio economico finanziario, sia nello sviluppo delle importanti iniziative sopracitate (la fabbrica dei pallet, ndr)”.

Cioè, il Comune deve impegnarsi ad aiutare l’azienda a fare utili.

E come può impegnarsi?

Il Comune Socio dovrà forse penalizzare il Comune Cliente  e, con esso i cittadini che, al contrario, dovrebbe tutelare, non foss’altro perché pagano la Tari?

***

Per ora ci teniamo i disservizi (come, alla fine, ci siamo presi la fabbrica dei pallets), come anche i cali di tensione dell’energia elettrica, gli stop all’erogazione dell’acqua potabile e, da qualche giorno, anche il buio pesto di notte alla rotonda di Corso Randaccio, verso Caresanablot, che è priva di illuminazione.

La soluzione?

Quella di sempre: ormai sono in molti a pensare che sia ora di disfarsi, da parte del Comune, di quel residuo 40 per cento di azioni.

Che, nel bilancio di Palazzo Civico sono apprezzate ad ipotetici 48 milioni di euro.

Meglio averli in euro, sul conto, che in una posta (ottimistica) alla voce patrimonio.

E se, mettendole in vendita, nessuno le comprasse, come è assai probabile?

Se risultasse che quei 48 milioni di euro sono lontani dal più probabile valore di mercato?

Ai Tecnici la risposta: come si dice quando una voce di patrimonio è “ottimistica”?

Per quanto riguarda la risposta della politica, non c’è che attendere le proposte dei futuri candidati Sindaco, nel 2024

Posted in Trippa per i gatti

Si è svolta a Castellamare di Stabia la seconda prova del Campionato regionale individuale di ginnastica artistica maschile Gold per senior della regione Campania.

Tesserato per la Ginnastica Salerno l’atleta di Vercelli Andrea Florio, ha partecipato con successo a questa competizione, facendo il suo esordio individuale nei senior.

Già dall’anno scorso Andrea aveva disputato il Campionato di serie A1 con la Ginnastica Salerno per le sue capacità soprattutto negli attrezzi corpo libero, cavallo con maniglie e anelli, ed è proprio in questi attrezzi che domenica 8 ottobre Andrea si è distinto conquistando il titolo di Campione regionale al cavallo con maniglie e vice campione regionale agli anelli e al corpo libero.

Allenato da Andrea Sacchi e Alberto Fornera della Libertas ginnastica Vercelli, Andrea è approdato alla zona tecnica (fase interregionale) che si terrà a Civitavecchia il 28 ottobre quando dovrà sfidare i suoi avversari del centro-sud d’Italia nella  gara che darà accesso alla finale nazionale molto competitiva ed avvincente.

La soddisfazione degli allenatori è grande anche perché l’atleta vercellese ha da poco iniziato il percorso universitario che lo impegna maggiormente nello studio.

I risultati ottenuti in questa gara lo proiettano verso un’ampia possibilità di miglioramento.

Redazione di Vercelli

 

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