VercelliOggi
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L’Istituto di Istruzione Superiore “C. Cavour”,  martedì 21 marzo, ha ospitato in Aula magna Matteo Gardelli autore del libro “Adesso io sono” racconti di naufragi e salvataggi, insieme a Carlo Olmo e Valeria Climaco, autori della prefazione, per la presentazione del testo agli allievi del Corso socio- sanitario dell’Istituto  professionale “B. Lanino”.

Siamo presenti da tanti anni nella struttura carceraria con il corso Cat e conosciamo questo ambiente fatto di tante storie che toccano direttamente la nostra sensibilità e verso le quali mostriamo interesse. Ringrazio gli autori del libro oggi qui presenti, gli studenti e gli insegnanti per questo evento che ci permette di approfondire meglio i tanti aspetti di questa realtà”.

Sono le parole seguite al saluto di accoglienza dato dal Dirigente Paolo Massara ai presenti e agli autori intervenuti che, presentando le storie racchiuse nel libro, hanno spiegato i valori costituzionali e civili che legano ognuno di noi a un mondo apparentemente lontano.

Hanno moderato l’incontro le professoresse Sabrina Campisi ed Emanuelle Bazzacco.

Martedì è stata una giornata formativa anche per le domande poste dagli studenti che hanno stimolato riflessioni di altro profilo umanistico, sostenute dalle esperienze partecipate dai relatori.

Tutto ciò ha permesso di pensare al sistema penitenziario come a un mondo complesso che possiamo e dobbiamo comprendere con la massima empatia possibile, respingendo le tentazioni disumane del “buttate via la chiave”.

La dottoressa Climaco ha fatto riferimento all’art. 27 della Costituzione e “alla responsabilità penale che è personale, nessuno di noi può essere imputato per un reato che non ha commesso o lo ha commesso un altro. L’imputato non è considerato colpevole finché non risulta condannato definitivamente e le pene devono essere ispirate dal principio della rieducazione. Questo perché i nostri Padri costituenti hanno immaginato la vita in carcere come a un percorso di conversione. Infatti rieducazione significa far ripetere quelle attività tipiche della vita comune che caratterizzano la crescita di una persona, nella speranza e con il desiderio che tutto funzioni meglio perché ci sono figure specializzate che intervengono con la giusta competenza. La rieducazione si basa su tutte le attività tipiche che caratterizzano la vita comune: l’istruzione, lo sport, il rapporto e il sostegno della famiglia, la comunicazione con l’esterno”.

La professoressa Sabrina Campisi ha introdotto l’intervento della studentessa Jessica Lika che ha letto un brano estratto da “Lettera da un pianeta sconosciuto”.

La riflessione di Sabrina Campisi sul testo esplicita il senso profondo del messaggio: “In questo testo ci sono parole che colpiscono la nostra attenzione: verità, coraggio, indifferenza, intelligenza, speranza, dolore, critiche, pregiudizio, ma una le accomuna tutte: consapevolezza”.

Così Jessica  Lika dal racconto “Lettera da un pianeta sconosciuto”: “Neppure chi si è macchiato di colpe può essere privato della dignità che spetta a ogni essere umano in egual misura e non può venire meno. Se è vero che tutti possono sbagliare, l’importante è non rimanere sbagliati come ha detto anche Papa Francesco in uno dei suoi efficaci discorsi. L’ascolto, la relazione e le attività proposte dalla direzione del carcere sono dunque una cura per chi ha bisogno di aiuto e contribuiscono a renderci migliori. Il penitenziario è, per molti, un pianeta sconosciuto, eppure è abitato da persone reali. Ed è parte integrante della società. L’importante è ascoltare la voce degli scartati per capire e cambiare il giudizio sul mondo dei reclusi. Purtroppo al tempo di oggi il pensiero di tanti è caratterizzato da una… condanna infinita. Si è ostili  verso chi può aver sbagliato. Bisogna, invece,  maturare la consapevolezza di concedere il diritto a ritornare a vivere a quanti hanno scontato il loro debito. Perché? Perché tutti hanno il diritto al futuro. Non bisogna dimenticare che la privazione delle libertà,  forse,  potrebbe riguardare anche chi non se lo aspetta. Come diceva Emmanuel Kant: ‘La sincerità è la più crudele delle virtù. Molte volte non si può dire la verità ma è essenziale che si sia veritieri in ciò che si dice.’ Ogni mattina, quindi,  aggrappiamoci alla verità ,alla speranza per sopravvivere. Vi auguro con forza di essere sempre abbracciati dalla serenità e dalla pace. Che Dio ci protegga sempre. E’ il 17 Ottobre dell’anno 2022. Dino”.

La professoressa Emanuelle Bazzacco ha introdotto l’autore Matteo Gardelli con una considerazione sul testo: “E’ un libro che si legge tutto d’un fiato, con temi molto coinvolgenti che riguardano ognuno di noi. Il titolo racchiude quello che realmente il libro vuole trasmettere”.

Nel suo intervento Matteo Gardelli ha fatto riferimento al film “L’ora più buia” per paragonare l’azione di Churchill nel guidare un paese a scegliere la soluzione migliore durante la seconda guerra mondiale, alle attività che svolgono gli operatori carcerari, agli educatori come punto di riferimento per la concretizzazione dei principi definiti nella Costituzione.

Inoltre con questa metafora ha introdotto Carlo Olmo che ha aiutato la nostra città nel momento ‘più buio’ della pandemia.

Chi vive la realtà carceraria non è un estraneo, non è qualcuno che va dimenticato. Sono uomini e donne che, dopo aver sbagliato, non si vogliono arrendere. Cercano la seconda possibilità. E la vogliono avere, laddove possibile, in mezzo a noi”.

Queste le parole nella prefazione al libro che Carlo Olmo ha declinato nel suo intervento rispondendo alle numerose domande degli studenti.

Ha ricordato che nel film “Lupo bianco” viene trattato il tema della verità: “Una persona viene assolta per un fatto grave, ma può essere effettivamente colpevole. E’ possibile quindi sostenere che La verità non esista, è un punto di vista. Il concetto di colpevolezza e innocenza è molto relativo; bisogna quindi considerare il fatto che ‘scagli la prima pietra chi non ha mai sbagliato’ con tutto ciò che ne consegue”.

Poi ha ripercorso i momenti del Covid: “Nel frangente dell’ora più buia della nostra nazione ho trovato persone che venivano insieme a me per aiutare chi aveva bisogno. In questo periodo sono stato anche in carcere per ascoltare i detenuti che soffrivano come tutti noi per la pandemia in atto. Uno dei momenti più toccanti è stato quando un addetto alla biblioteca mi ha scritto una lettera di ringraziamento. Un altro fatto esemplare è stato quando alcuni detenuti del carcere di Viterbo, sapendo che avremmo effettuato un viaggio umanitario in Ucraina, ci hanno donato quattrocento euro per i bambini colpiti dalla guerra”.

In conclusione  ha lanciato un messaggio molto significativo: “La forza degli operatori della legge, degli operatori delle strutture carcerarie, della Costituzione è che anche davanti a dei criminali recidivi, dall’indole particolarmente malvagia, noi dobbiamo credere nella forza dell’amore, della vita, del recupero, della riabilitazione perché altrimenti siamo noi che abbiamo fallito. Noi siamo dalla parte della giustizia, della verità,  della libertà a tutti i costi, nel rispetto della legge”.

L’invito finale agli studenti racchiude il senso formativo di questa giornata: “Ragazzi se potete andate a conoscere la realtà carceraria,  perché imparerete molte cose”.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Sarà inaugurata domenica 2 aprile alle 17 presso la sala d’Ercole del Museo Leone di Vercelli, “Animali Fantastici”, la mostra fotografica del maestro Vasco Ascolini e di Chiara Mazzeri, arricchita da un testo artistico della scrittrice Lisa Ci.

Presenta la mostra Luca Brusotto Conservatore del Museo Leone, accompagna l’inaugurazione la Site-specific music di Giuliano Palmieri e Francesco Aroni Vigone.

La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile fino a domenica 30 aprile.

Stima e profonda amicizia, questi gli elementi iniziali che spingono Vasco Ascolini e Chiara Mazzeri a lavorare insieme e da cui nasce il progetto Animali Fantastici.

Il Maestro Ascolini trae le proprie immagini da esseri inanimati, scolpiti o impagliati, Chiara Mazzeri le coglie soprattutto in natura.

Questa è solo l’origine, la base: in realtà a ben vedere, c’è un intento comune; appare evidente la ricerca di un tratto umano, atavico e nascosto che traspare nell’essere animale e viene colto nello scatto.

Il bestiario medievale, le ricerche darwiniane, la letteratura, vengono in aiuto in questo senso e influenzano la visione sia di chi ritrae sia di chi guarda.

L’energia dei bestiari è trasposta molto abilmente da Vasco Ascolini nelle sue fotografie.

L’artista ha fotografato le opere in innumerevoli musei di tutto il mondo, compiendo una ricerca personale intensissima.

Il desiderio di discostarsi dalla propria formazione scientifica, porta invece Chiara Mazzeri a cercare tratti meno classificatori nel mondo animale valdostano che la circonda, mondo che diventa, grazie alla sua fotografia, lo specchio di sé stessa.

Gli esseri ritratti si trasformano in cosa altra, si collegano ad archetipi nascosti, prendono luce e vogliono essere letti e interpretati.

Il risultato finale sono le quaranta immagini in mostra, venticinque di Ascolini, quindici di Mazzeri.

Alcune immagini sono state scattate nei musei di scienze naturali.

La loro interpretazione fotografica è potente, così come lo è l’impatto emotivo subito nel museo.

Le fotografie del Maestro Ascolini sono analogiche e stampate negli anni da lui stesso, quelle di Chiara Mazzeri sono invece digitali.

Animali Fantastici sarà visitabile nei consueti orari di apertura del Museo: da martedì a venerdì dalle 15 alle 17.30 e sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Ingresso libero

Per info: info@museoleone.it; www.museoleone.it

Animali fantastici di Vasco Ascolini

Jean-Claude Lemagny, storico della fotografia e curatore di biblioteche in Francia, descrive così gli Animali Fantastici di Vasco Ascolini: “Ci troviamo di fronte a un nuovo Vasco Ascolini. Il suo mondo era quello dei tagli di luce chiari e abbaglianti, dei grandi piani d’ombra e di luci contrastate. Ed eccoci invece ora, erranti tra i sogni grigi, assillati da esseri enigmatici. La forza creatrice non arriva più dal bianco del cielo splendente che abbaglia le forme. Essa viene da inquietanti profondità, emerge da un liquido mischiato a fango, dai gorghi mossi per moto spontaneo, da un bestiario a metà distrutto o improvvisamente risorto. Dalla luce abbagliante del cielo, Ascolini è passato dall’ altra parte delle cose come se attraversasse uno specchio, per inoltrarsi in un mondo incerto e popolato di chimere, quello interiore dell’anima. La spinta all’ immaginario fa sovvertire tutte le certezze della tecnica.  Negativo il tratto, la superficie è graffiata come la lastra dell’incisore”.

Animali fantastici di Chiara Mazzeri

La serie di Animali Fantastici di Chiara Mazzeri nasce dalla frequentazione di un luogo dove la natura e la vita animale sono strettamente legate al quotidiano.

Ricercare lo sguardo riflesso di sé stessi in un essere animale significa individuare un tratto comune che non è per lo più fisico ma psichico.

Deve emergere dall’immagine una caratteristica che appartenga in specifico al sé o anche una peculiarità umana specifica della nostra specie.

Se intese come selfie, le foto possono essere di non facile lettura, o al contrario apparire nella loro immediatezza se viste soltanto come ritratti di animali.

Dal punto di vista sociale l’idea è lontana dall’etica comune, essendo l’animale ancora considerato essere inferiore, cui ci si paragona per difetti e non per pregi.

Nel caso di Chiara Mazzeri, non c’è giudizio morale ma ricerca di una ironica affinità.

 

Redazione di Vercelli

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Domenica 2 aprile, alle ore 15.30, presso la Sinagoga di Vercelli e il Museo del Tesoro del Duomo si terrà una doppia visita legata al tema della Resistenza e delle Deportazioni.
Dopo la posa delle pietre d’inciampo e della targa per il progetto Ogni giorno è memoria, la Comunità prosegue infatti nelle attività di valorizzazione e recupero della memoria comune, fornendo al pubblico gli strumenti per tracciare la storia della presenza ebraica a Vercelli.

Il progetto, sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, ha già visto l’organizzazione di molti eventi di approfondimento, musicali e didattici, raggiungendo il grande pubblico.

Questa iniziativa rappresenterà l’occasione di allargare l’orizzonte degli argomenti trattati che non riguardano solo l’ebraismo ma collocano la necessità di recuperare la memoria anche in altri ambiti.

L’occasione è data dalla mostra allestita presso il Museo del Tesoro del Duomo come evento collaterale dell’esposizione in Arca Giacomo Manzù.

La scultura è un raggio di luna organizzata dal Comune di Vercelli, dall’Arcidiocesi e da Studio Copernico.

Il Museo del tesoro del Duomo espone infatti 25 varianti delle litografie approntate da Manzù per Il falso e vero verde del Nobel Salvatore Quasimodo, legate alla Resistenza.

Dalla Resistenza alle deportazioni, in Sinagoga sarà possibile ricordare le vicende della Comunità, dal suo insediamento in città fino ai tempi moderni, passando sulle pietre d’inciampo collocate lo scorso 27 gennaio con il sostegno del Comune.

I posti sono limitati, per partecipare alla visita è necessaria la prenotazione scrivendo alla mail segreteria.comunitaebraicavc@gmail.com o info@tesorodelduomovc.it.

Per gli istituti scolastici è inoltre possibile prenotare, previa verifica delle date disponibili, il doppio percorso Sinagoga – Museo del Tesoro del Duomo con contenuti adatti ai programmi scolastici.

 

 

Redazione di Vercelli

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Il 25 ottobre dello scorso anno all’hospice dell’ospedale Niguarda moriva il dottor Luigi Savoia, direttore sanitario della clinica Santa Rita.

A cinque mesi esatti dal giorno dello scomparsa, il popolarissimo medico vercellese (che era anche un grande tifoso della Pro Vercelli, che seguiva ovunque) sarà ricordato sabato 25 marzo, in piazza Cavour, con un’iniziativa che gli sarebbe piaciuta.

Ad organizzarla, con la condivisione della sorella di Savoia, Daniela, l’amico di un’intera vita Cesare Cabano, con il patrocinio del Comune di Vercelli, l’appoggio dell’Ail, e il sostegno dell’Asl. L’evento si intitola “Una panissa per Luigi”.

A partire dalle19, accanto ai portici verso via Bava, gli Amici della Panissa di Albano distribuiranno portate di panissa, ad offerta libera: tutto il ricavato andrà alla sezione vercellese dell’Ail (l’associazione italiana per la lotta contro le leucemie, i linfomi ed melanomi) intitolata a Carolina Banfo e presieduta da Matteo Maffezzoni.

Dice Cabano: “Luigi era una persona speciale ed il modo migliore di onorare la memoria di un grande medico qual era lui è sostenere un’associazione benemerita qual è l’Ail nella sua lotta contro i tumori”.

 

Redazione di Vercelli

 

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Nella finale di Coppa Italia, giocata ieri pomeriggio, sabato 18 marzo, sulla pista di Trissino, i gialloverdi sono stati sconfitti 3-2 dal Pumas Viareggio.

Un match dai due volti: nel primo tempo Amatori che ha dominato e che avrebbe meritato ampiamente il vantaggio: nella ripresa molto meglio i toscani, con un gioco a ritmi alti che ha messo alle corde la squadra di Andrea Ortogni.

Una finale che in casa gialloverde era vissuta come il primo passo verso una lenta ma progressiva rinascita e che è stata vissuta fino in fondo.

Moltissimi, ad esempio, i tifosi vercellesi che si sono sobbarcati chilometri per incitare Tarsia e compagni, così come non è stato fatto alcun dramma dopo la sirena finale.

Riccardo Bernabè, il migliore in pista insieme al portiere Fabio Errico, al termine del match lo ha detto chiaramente ai microfoni della FISR TV: «Ci tenevamo a questa Coppa, ovvio. Così come è ovvio che c’è delusione. Non amarezza perché sappiamo come siamo arrivati fino a qui. Voltiamo subito pagina perché abbiamo l’obiettivo principale della stagione da centrare, ovvero la promozione in A2. Questo vuole la società e questo dobbiamo cercare di realizzare. Complimenti ai nostri avversari di oggi, anche se con una maggior precisione sotto porta poteva finire in altro modo».

Insomma, la finale è andata ma il campionato può regalare alla società guidata da patron Salvatore Tarsia ancora molte soddisfazioni.

Su tutte quella promozione in serie A2 che sin da inizio stagione è l’obiettivo primario.

La partita di ieri pomeriggio, come scritto in precedenza, si è snodata su due frazioni diverse.

Nel primo tempo Amatori che si è fatto preferire, sciupando, però, troppe occasioni sotto porta.

Nella ripresa i giovani viareggini hanno invece innestato una marcia in più, soprattutto a livello di freschezza atletica, mettendo in difficoltà la retroguardia vercellese.

Inizio di match tutto di marca gialloverde e rete del vantaggio, al 5’32”, messa a segno da Ortiz. Pumas Viareggio che soffre la difesa stretta e le ripartenze dei vercellesi.

Toscani che però sono bravi a resistere.

All’8’28” Marchetti sigla il pareggio mentre al 16’42” Errico gli neutralizza un rigore.

Amatori sciupone che colpisce due pali.

Nella ripresa i toscani partono subito forte, sbagliando, al 27’08” un rigore con Cardella, ma rischiano al 31’03” quando Ortiz sbaglia un rigore.

E’ probabilmente la svolta della finale. Pumas che infatti poco meno di 2’ dopo operano il sorpasso.

E’ il 33’52” quando Cardelli segna la rete del 2-1.

Amatori che cala vistosamente, iniziando a giocare in modo troppo individualista, favorendo il possesso pallina degli avversari.

L’occasione del pareggio ci sarebbe anche, anzi sarebbe doppia.

Prima un alza-schiaccia di Ortiz attraversa tutta l’area piccola senza che nessun compagno riesca a finalizzare, a porta vuota; poi su Gallotta ci sarebbero tutti gli estremi per un rigore ma i direttori di gara non sono dello stesso avviso.

Al 46’36”, pochi secondi dopo un timeout, Pumas che triplica, con Pesavento.

Nei minuti restanti l’Amatori ci prova (Errico neutralizza anche un tiro diretto, al 48’20”, di Carrieri) con la forza della disperazione.

La rete dell’illusione, messa a segno da Gallotta al 49’33”, arriva troppo tardi.

La sirena finale sancisce il trionfo dei toscani.

Una battuta di arresto, quello della finale persa oggi, che però non cancella quanto di decisamente positivo ha fatto vedere finora l’Amatori.

Ora spazio al rush fin ale di campionato, con l’obiettivo di centrare la promozione in A2.

Il Tabellino

Amatori VercelliPumas Viareggio: 2-3 (1-1; 1-2) Amatori Vercelli: Errico (P), Tarsia, Bernabè, Ortiz, Gallotta, Cremaschi, Maffè, Tarchetti, Lucido, Chiavaro (P). Allenatore: Ortogni.

Pumas Viareggio: Mechini (P), Pesavento, Cardelli, Marchetti, Rugani, Pezzini, Cardella, Carrieri, Dal Torrione (P). Allenatore: Bertolucci M.

Arbitri: Moresco e Pigato

marcatori: 5’32” Ortiz (A); 8’28” Marchetti (P); 33’52” Cardelli (P); 46’36” Pesavento (P); 49’33” Gallotta (A)

Falli di squadra: Amatori Vercelli – 11; Pumas Viareggio – 7

Tiri diretti: Amatori Vercelli – 0; Pumas Viareggio – 1 (0)

Rigori: Amatori Vercelli – 1 (0); Pumas Viareggio 2 (0)

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Mentre a Vercelli si festeggiano  in modo pomposo e ridondante  i 100 anni  di Bonifica  e i 170  dell’Ovest Sesia alla presenza di  ministri, sottosegretari, assessori e rappresentanti delle istituzioni,  rimane inapplicato  l’esito referendario e irrisolto l’ormai annoso  problema della siccità.

Unione Popolare e  i Comitati per la pubblicizzazione dell’acqua chiedono che il governo chiarisca se vuole combattere la siccità o salvare gli interessi delle imprese che assetano il paese.

Dopo il tavolo tecnico svolto  a Palazzo Chigi è imminente la nomina di un commissario straordinario preposto alla gestione dell’acqua, come annunciato dal Ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto che ha dichiarato: serve un ragionamento immediato che significherà anche razionamenti sulla distribuzione della risorsa.

La situazione di emergenza climatica, la siccità e il fenomeno della desertificazione (che già interessa il 20% del territorio italiano) saranno, quindi, utilizzati per giustificare misure di razionamento dell’acqua, sospensioni programmate dell’erogazione, divieti e limitazioni all’utilizzo dell’acqua.

Non è bastato, quindi, disapplicare il Referendum del 2011, oggi ci troviamo anche di fronte ad una nuova restrizione di democrazia che sottrarrà ai territori anche il controllo della propria acqua, sottoponendo i cittadini a centellinare questa risorsa vitale, pagata come oro ai vari gestori che, a fronte di lauti profitti e dividendi, hanno ridotto le reti a colabrodi.

Mentre con ogni probabilità sarà impossible irrigare anche il piccolo orto di casa, fiumi di acqua si disperdono dalle condutture nel sottosuolo.

La stessa Relazione annuale ARERA 2020, dichiara che in media il 43,7% dell’acqua viene dispersa dalle tubature.

Se negli ultimi venti anni fossero statai effettuati gli investimenti necessari non servirebbero fondi straordinari come quelli del PNRR per la manutenzione delle reti e degli acquedotti (visto che sulla bolletta sono caricati anche quei costi.

Come movimento per l’acqua abbiamo denunciato come il “Recovery Plan” punti a realizzare una vera e propria “riforma” nel settore idrico fondata sull’allargamento del territorio di competenza di alcune grandi aziende multiservizio quotate in Borsa che gestiscono i fondamentali servizi pubblici a rete (acqua, rifiuti, luce e gas) la quale si sostanzierebbe in una vera e propria strategia di rilancio dei processi di privatizzazione.

A nostro avviso si tratta di mettere in campo un grande Piano nazionale per la ristrutturazione delle reti idriche, il quale andrebbe assunto come un tema fondamentale per il futuro della risorsa acqua e della stessa idea di sviluppo sociale del Paese.

Proponiamo un piano che nell’arco dei prossimi 5 anni costruisca investimenti pubblici nella seguente misura:

2 mld di € per la ripubblicizzazione del servizio idrico, da utilizzare nel primo anno di intervento;

7,5 mld. di € (cui aggiungere risorse provenienti dai soggetti gestori per circa ulteriori 2,5 mld) per la ristrutturazione delle reti idriche;

26 mld. di € (di cui 50% provenienti dal Recovery Plan e il restante 50% da ulteriori fonti di entrata) per il riassetto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio.

La storia la conosciamo bene: cavalcare l’ennesima emergenza italiana è utile solo a dare campo libero e privo di regole, all’ennesimo Commissario-Superman con pieni poteri, libero da ogni vincolo normativo.

Ma, a parte razionare acqua ai cittadini, quale sarà il suo mandato?

Completare il lavoro iniziato dai precedenti governi per dare in mano ciò che resta del nostro servizio idrico ai fondi di investimento e alle multinazionali estere?

Ci spieghi cosa intende fare con la nostra acqua, questo governo.

Se anche in questo caso intende seguire la strada sin qui tracciata dai suoi predecessori o se intende voltare pagina.

La crisi idrica che stiamo attraversando va affrontata con responsabilità rendendo partecipi delle scelte intraprese i cittadini e le comunità.

Attribuire all’acqua un valore di mercato come fosse una qualsisasi merce farebbe inevitabilmente lievitare i prezzi.

Se siamo coscienti che i cambiamenti climatici, la desertificazione, l’inquinamento delle fonti, impatteranno sulla popolazione in modo discriminatorio, a maggior ragione dovremmo essere consapevoli che l’acqua deve stare fuori dalle dinamiche del profitto e della privatizzazione.

L’acqua è un bene universale da cui dipende la vita delle persone e del pianeta, che va salvaguardato e non buttato in pasto alla speculazione.

Il governo chiarisca quale strada vuole intraprendere.

Per discutere insieme  su questi  temi Unione Popolare invita cittadini e rappresentanti di Enti e Associazioni all’incontro  che si terrà  sabato 15 aprile alle ore 14,30 al Circolino Isola , Via Trieste 2, Vercelli.

Sarà presente Luigi De Magistris  ex magistrato, già sindaco di Napoli, portavoce nazionale di Unione Popolare.

Unione Popolare Vercelli

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Vercelli, ha il piacere di condividere, per la prima volta a Vercelli, la proiezione di un film con audiodescrizione dal titolo: “A un metro da te”.

Un film emozionante dove una traccia audio di speaker professionisti si aggiunge alla colonna originale del film con descrizioni delle scene silenziose, delle azioni, delle espressioni dei personaggi e degli ambienti del film.

L’evento si terrà mercoledì 22 marzo 2023 alle ore 20:30 presso il Cinema Italia.

Non solo ipovedenti e non vedenti, ma anche spettatori vedenti, sono così in grado di fruire delle immagini in una completezza e vivezza simili,  se non migliori, a uno spettatore normo vedente.

La tecnica, affinata negli anni, sfrutta gli intervalli privi di dialogo e le scene di azione per inserire una voce narrante che completi, con la parola, gli eventi che si susseguono.

Ingresso 3 euro.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Sarà l’occasione per celebrare due importanti anniversari, ma anche per discutere sul tema della siccità che vede il Piemonte come regione più arida d’Italia, il convegno in programma lunedì 20 marzo dalle 9,30 al Teatro Civico di Vercelli sui “100 Anni di Bonifica – Lacqua tra disponibilità, sostenibilità e sicurezza, quali infrastrutture per una miglior gestione”, un momento di confronto tra le principali istituzioni del territorio e rappresentanti del Governo Italiano sul tema della scarsità della risorsa idrica.

Ad anticipare i contenuti del convegno, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 15 marzo nella Sala Parlamentino di via Duomo a Vercelli, il presidente dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia, Stefano Bondesan, il presidente di Anbi Piemonte, Vittorio Viora, e il direttore generale di Anbi Nazionale, in collegamento video, Massimo Gargano.

Nell’appuntamento di lunedì mattina, a cui prenderanno parte i ministri dell’Infrastrutture Matteo Salvini e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, Anbi, Anbi Piemonte e Ovest Sesia chiederanno un supporto istituzionale che vada incontro alle esigenze del territorio agricolo: il Piemonte è in questo momento la regione dItalia con il maggior deficit idrico, ed è necessario sfruttare questa occasione per trovare delle soluzioni che garantiscano l’acqua per l’idropotabile e per l’agricoltura.

La prima richiesta che verrà portata all’attenzione dei rappresentanti istituzionali sarà un Piano Idrico Nazionale, che preveda la creazione di infrastrutture in grado di trattenere l’acqua nel momento in cui ci sia disponibilità di risorsa, e rilasciarla nel momento in cui viene a mancare, come successo negli ultimi due anni.

Nel convegno verrà celebrato il centenario del Congresso delle Bonifiche Venete di San Donà di Piave, in cui vennero poste le basi a livello nazionale della bonifica integrale; la scelta di Vercelli è dettata dal fatto che quest’anno cadono i 170 anni dellAssociazione dIrrigazione Ovest Sesia, prima grande associazione irrigua piemontese, associato ad Anbi.

A rendere tutto d’estrema attualità è l’emergenza idrica che sta interessando tutto il nord Italia, in particolare il Piemonte.

L’obiettivo del convegno è di confrontarsi sulla riduzione del rischio idrogeologico, e sul potenziamento della rete irrigua ai fini di migliorare la distribuzione dell’acqua, risorsa sempre più scarsa.

Se manca lacqua – ha esordito il presidente di Ovest Sesia – non solo salta la produzione di riso, ma un tassello importante di un puzzle molto più complesso. Lobiettivo di lunedì è riuscire a far capire che c’è la necessità urgente di realizzare infrastrutture: non ci possiamo più permettere di perdere lacqua che cade dal cielo. La politica ci deve mettere a disposizione investimenti per realizzare invasi e opere che trattengano lacqua”.

Viora ha parlato chiaramente di “un vero disastro che sta avvenendo: gli agricoltori, lunedì, si aspettano qualche risposta. La Spagna, con infrastrutture realizzate negli anni 30, stocca il 35% dell’acqua che arriva con la pioggia, e una riserva tale che è sufficiente per due anni. Oggi lItalia stocca l11% di acqua, mentre negli anni 60 stoccava il 15%. Ci sono regioni come la Puglia e la Lucania che hanno dighe, quindi riserve per agricoltura e idropotabile. In Piemonte invece la situazione è tragica. Lunedì quindi ci sarà bisogno di focalizzare lattenzione sugli investimenti da fare nella nostra regione. Ci sono già 70 comuni in preallarme per mancanza di risorsa idrica”.

Soluzioni prospettate per l’immediato dai tre relatori, durante la conferenza stampa, saranno la turnazione nell’irrigazione e la possibilità di attingere ai bacini idroelettrici.

Oggi si parla già di autobotti in alcuni comuni – ha concluso Garganoma la situazione è destinata a peggiorare, e i dati attuali si trasformeranno in dati emergenziali. Mancherà lacqua per il turismo rivierasco e per lagricoltura, e questo creerà conflittualità tra territori. A Pichetto e Salvini chiederemo risposte rapide e concrete su infrastrutture dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, perchè non è possibile disperdere in mare 270 miliardi di metri cubi di acqua. E chiederemo anche risposte su innovazione e semplificazione”.

Il convegno è con accesso su prenotazione a info@ovestsesia.it oppure 0161/283511; la partecipazione riconosce crediti formativi per i Periti Agronomi e Periti Forestali, invitati a registrarsi contattando info@ovestsesia.it, anni.piemonte@gmail.com o 0161.283511, a disposizione per ulteriori informazioni.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Economia

L’associazione Liberi di Scegliere ODV, operante a Vercelli da quindici anni a fianco delle famiglie con figli disabili, nell’ottica di rendere meno difficile la vita a persone sfortunate e nell’intento di creare aggregazione anche in un mondo molte volte trascurato, in collaborazione con Cinema Italia – Movie Planet di Vercelli ed in rete con le ass.ni Anffas, Angsa Vercelli – Novara, Perdincibacco, La Rosa Blu, Special Olympics Vercelli, Centri diurni Comunali  c.na Bargè e Galilei, Ufficio Scolastico Provinciale di Vercelli organizza, per il quinto anno consecutivo, un ciclo di proiezioni cinematografiche attraverso una rassegna specificatamente studiata per i nostri ragazzi.

Il fine dell’iniziativa, oltre a quello di far trascorrere qualche ora piacevole ai ragazzi, è quello di unire e non di dividere, per aggregare il maggior numero di ragazzi di tutte le associazioni vercellesi e non solo, impegnate quotidianamente a fianco delle persone disabili e delle loro famiglie.

Questo è il quinto e ultimo appuntamento per questa quinta stagione e la proiezione è prevista per giovedì 23 marzo 2023; punto di incontro come sempre, davanti al Cinema Italia di Vercelli alle ore 09,30 con l’inizio della proiezione previsto per le ore 9,50.

Titolo del film:  “Mummie a spasso nel tempo”

Per una migliore organizzazione si prega di confermare la propria adesione entro martedì 21 marzo 2023 telefonando al n° 366.3676801 oppure via mail liberigenitori@alice.it specificando se la/e persona/e disabile/i deambula/no o se si muovono in carrozzina.

Si rammenta che per ogni gruppo ci deve essere almeno un accompagnatore, anche per i singoli se la persona disabile necessita di particolare attenzione.

Si ricorda che l’uso della mascherina e il distanziamento al momento e’ facoltativo.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Si presenta al derby reduce da tre sconfitte di fila, il Gozzano che occupa la settima posizione in classifica.

45 i punti raccolti, frutto di: 13 vittorie, 6 pareggi e 12 sconfitte.

I cusiani sono il quinto miglior attacco del girone (42 gol fatti).

Il modulo ultimamente adottato dalla squadra è il 4-1-4-1.

In porta c’è il classe 1996 Alessandro Vagge (ex Torres).

In difesa, le corsie esterne sono affidate a: Matteo Di Giovanni (2000, ex Latina) e Andrea Gasparoni (2004, scuola pro Vercelli).

Al centro spazio a: Roberto Ferrari (2000, ex Chieti) ed Emanuele Cigagna (1999, ex Levio Terme, 1 gol in campionato).

L’ex Borgosesia Nicola Mazzotti (1987, 1 rete) gioca davanti alla difesa.

A centrocampo si schierano: Lorenzo Sangiorgio (2004, prodotto del vivaio, 4 gol), Emanuele Scarpa (2002, ex Arcella), Stefano Pennati (2000, ex Casatese, 4 gol) e Riccardo Vono (2000, ex Giana Erminio, 6 reti).

La punta di riferimento è: Gabriele Selleri (2003, scuola Imolese, 5 gol).

 

Redazione di Vercelli

 

 

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