VercelliOggi
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All’incontro lionistico del 18 aprile è stato gradito ospite Don Damiano Pomi, Parroco di Ghemme, per presentare un Santo “valsesiano” poco conosciuto: San Defendente.

Il volume: Cappella di San Defendente in frazione Giacomolo ad Alagna Valsesia, la cui pubblicazione nel 2018 è stata promossa dallo Sportello Linguistico del Comune di Alagna e dal Lions Club Valsesia, nacque da una vicenda rocambolesca.

Nel 2013 l’allora Vice Sindaco di Alagna, Roberto Veggi, ricevette una telefonata dalla Ditta Nicola Restauri di Aramengo che lo informava di aver ritrovato nei depositi tre tele che giacevano dimenticate dal 1968, consegnate dall’allora Soprintendente Noemi Gabrielli, perché gravemente danneggiate dall’umidità e invase da muffe, attendendo disposizioni per il restauro dall’allora Parroco di Alagna, Don Francesco Gatti.

Si trattava delle tre tele dell’oratorio di San Defendente in frazione Giacomolo.

Nel 2016 si riuscì a reperire la somma necessaria per il restauro, cui il Lions Club Valsesia contribuì generosamente.

Il lavoro fu completato nel 2017 e le tre tele furono collocate nella chiesa parrocchiale, mentre delle copie furono collocate nella posizione originale nell’Oratorio della frazione Giacomolo.

Don Damiano Pomi, che fa parte della Commissione Diocesana Arte Sacra, partendo dalla “Felice sintesi che si è realizzata ad Alagna tra recupero, valorizzazione e conservazione” ha condotto “Sulle tracce di San Defendente”, santo molto venerato a livello cultuale, come testimonia la presentazione popolare: “San Defendente protegge dall’acqua pendente, dal fuoco ardente, dalla neve cadente, dal sasso pendente e dalla cattiva gente”, praticamente da tutti i pericoli che la gente di montagna può incontrare: “Un Santo che seppe riassumere dal punto di vista devozionale la concretezza della vita della gente di montagna di un tempo”.

L’iconografia lo presenta in abiti militari lo si invoca contro la ferocia dei lupi e la violenza degli incendi”, scriveva il venerabile vescovo Carlo Bascapè nella sua descrizione della Diocesi di Novara percorsa durante le visite pastorali, ed è tornato d’attualità oggi che tanto si parla dell’aumento del numero dei lupi.

La Valsesia, rispetto agli altri luoghi della diocesi gaudenziana, possiede il primato numerico di luoghi di culto intitolati a San Defendente, uno dei martiri della famosa “Legione Tebea”.

Secondo la “tradizione”, ciò che viene tramandato, la Legione Tebea, capitanata da San Maurizio, era composta da un gruppo di soldati reclutati nel nord Africa, dall’Egitto alla Mauritania, spostati tra Valle d’Aosta e Vallese Svizzero, a presidio dei confini minacciati dai barbari.

La cosa singolare è che questi soldati con molta probabilità erano mori, mentre l’iconografia ce li presenta sempre biondi e con gli occhi azzurri.

Defendente sarebbe stato uno dei soldati della Legione Tebea: Don Damiano ha ricordato che da recenti ricerche è emerso che esiste una città egiziana chiamata Defendent, vicina al luogo di provenienza dei legionari tebei e ciò spiegherebbe il nome del Santo.

Nella “Passio” riportata dal vescovo di Lione, Eucherio, si narra che il vescovo di San Teodoro o Teodulo, avrebbe scoperto il luogo dove furono sepolti i martiri della Legione Tebea – uccisi perché, essendo cristiani, in prossimità di una battaglia si erano rifiutati di fare i sacrifici propiziatori agli dei – diffondendone così il culto in tutto il Vallese e in Gallia.

La tradizione fa risalire a Teodoro la costruzione nel 381 del primo santuario dedicato a san Maurizio e ai legionari della legione Tebea, ampliato nel V secolo.

San Maurizio divenne il protettore degli stati sabaudi, tanto che nel 1583 parte delle reliquie di San Maurizio furono traslate al duomo di Torino, nella Cappella della Sindone: “La monumentale chiesa di Vocca, che è dedicata a San Maurizio, conserva testimonianze iconografiche importanti, e una statua ottocentesca con il Santo a cavallo, unica statua equestre in Valsesia”.

Defendente nell’iconografia veste abiti militari e ha come attributo la mazza ferrata, il suo culto e la sua venerazione nelle nostre terre è molto intensa: “A Varallo l’oratorio della Mantegna all’entrata della città e quello di Scopelle all’uscita, sono entrambi dedicati a San Defendente, che salvaguardava anche dalle epidemie del bestiame ed era il protettore dei panettieri: a Novara è venerato nella chiesa di Sant’Eufemia, tra le più antiche della città, che ospitava la corporazione dei panettieri”.

Don Damiano ha poi citato molti dei luoghi in cui il santo è venerato, soffermandosi sulla Valsesia e descrivendone le molte testimonianze iconografiche.

Elisa Farinetti ha contestualizzato la Frazione Giacomolo, con la cappella dedicata a San Defendente che sorge accanto alla casa seicentesca della famiglia De Henricis e l’antico oratorio di San Bartolomeo, studiati utilizzando documenti dell’archivio familiare e tratti dalle Visite Pastorali.

Al termine della relazione il socio Ing. Pier Luigi Moretta ha ricordato che Don Damiano è anche co-autore di un volumetto dedicato alla chiesa di san Grato a Borgosesia, pubblicato dal Lions nell’anno di Presidenza di Bruno Ottone, e, congratulandosi con il brillante oratore che sta concludendo un prestigioso percorso di studi a Roma, gli ha chiesto di parlare di un “mistero valsesiano”: lo scomparso Giudizio Universale di Gaudenzio, che si sarebbe trovato nella controfacciata di Santa Maria delle Grazie a Varallo.

Il Giudizio Perduto esisteva, non sappiamo se fosse ad affresco, o piuttosto una grande tela: dai saggi esperiti sulla parete non sono emerse tracce, dalla tesi di Erica Bernardi sarebbe stata segnalata in Valtellina la presenza di una tela gaudenziana con questo soggetto, che nel 1860-70 era di proprietà della famiglia Pallavicino, ma non è ancora stata rintracciata. Il Giudizio Universale di Zuccaro, dipinto dal Cavallazzi potrebbe essersi ispirato a quello di Gaudenzio.”.

Al termine dell’incontro, con il guidoncino del Lions, a Don Damiano e ad Elisa Farinetti sono state offerte pubblicazioni patrocinate dal Lions Club Valsesia, che da sempre si distingue per l’attenzione al territorio, alla sua arte e tradizione.

Redazione di Vercelli

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Giovedì 27 aprile alle 18:00 alla Libreria dell’Arca di via Galileo Ferraris 77 a Vercelli l’autrice Laura Boerio presenterà il suo primo libro, la raccolta di poesie pop L’egoista, L’Erudita editore.

Dialogherà con l’autrice Enrico Neiretti.

Letture a cura di Elisa Caramella.

Con l’espediente della memoria, L’egoista raccoglie il testimone della giovinezza e ne traghetta i tratti più evidenti nell’età adulta.

I temi del desiderio e dell’affermazione del sé si salvano dall’oblio, apparentemente intatti, ma incrinati dall’incognita del fallimento, dalla consapevolezza della volubilità del mondo.

I versi di Laura Boerio si muovono sulla linea retta del tempo, spietatamente rivolta in una sola direzione, tenendosi in equilibrio tra slanci, ombre, coraggio e passi falsi.

L’autrice mette in scena i sentimenti contradditori e gli elementi salvifici che rendono la vita un’arma a doppio taglio.

Con immagini vivide e un linguaggio realistico, talvolta pungente, racconta le voglie, le fragilità e le mancanze che ci fanno “egoisti” in quanto umani.

Laura Boerio si occupa di comunicazione online e offline per alcune aziende impegnate in ambiente digital e tecnologia, come giornalista ha collaborato con numerose testate locali, con La Stampa e con Corriere della Sera Economia Nord Ovest.

In passato ha lavorato a lungo per un magazine dedicato al Tessile & Abbigliamento.

L’egoista è il suo libro di esordio, tuttavia si occupa da vicino di letteratura da molti anni, fin dal suo master biennale alla Scuola Holden di Torino, e nel tempo ha seguito svariati laboratori di scrittura (narrativa e poesia).

Una selezione di poesie contenute in questa raccolta l’ha portata tra i finalisti del premio InediTO Colline di Torino 2022.

Blogger e narratore, appassionato di fotografia, Enrico Neiretti tiene una rubrica di costume per La Provincia di Biella. Di sé stesso dice: “Cerco nelle parole i pezzi di mondo che mi mancano”.

 

Redazione di Vercelli

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Si sono disputati a Cavour, nel weekend, le qualificazioni regionali per i Campionati Nazionali Gold e Silver Cadetti e Giovani di spada.

Nella spada maschile Cadetti, la vittoria è andata a Niccolò Cherubini del Circolo Scherma Giuseppe Delfino Ivrea, second posto per Luca Rastelli dell’Associazione Scherma Pro Vercelli, terzi Martino Caccialupi della Pro Novara Scherma e Diego Montaneralla della Ginnastica Vittoria.

Dal quinto all’ottavo si piazzano Carlo Ferraris del Cus Piemonto Orientale, Matteo Pascali dell’Accademia Scherma Marchesa Torino, Jacopo Bertuglia dell’Accademia Scherma Pinerolo e Gabriele Savarino del Circolo Scherma Collegno.

Tra le Cadette, primo posto di Giulia Grupico della Ginnastica Victoria, seconda Maria Vittoria Belluati del Club Scherma Casale, terze Chiara Buriasco della Ginnastica Victoria e Caterina Tibi della Pietro Micca Biella.

Dalla quinta all’ottava posizione si piazzano: Bianca Turletti dell’Accademia Scherma Marchesa Torino, Elena Tresso dell’Accademia Scherma Marchesa Torino, Vittoria Ottino del Club Scherma Casale e Giorgia Lavezzo del Circolo Scherma Giuseppe Delfino Ivrea.

Tutti i risultati a questo link: https://www.4fence.it/CRPiemonte/Risultati/2023-04-23-22_CAVOUR_-

_Qual._Reg._Camp._GOLD_-_CADETTI/

Nella spada maschile Giovani, vittoria di Marco Bonino del Circolo Scherma Giuseppe Delfino Ivrea, secondo posto per Tommaso Guadio del Club Scherma Casale, terzi Nicola Gallero-Alloero e Matteo Casalegno, entrambi del Circolo Scherma Giuseppe Delfino Ivrea.

Dal quinto all’ottavo: Marco Ferraris dell’Associazione Scherma Pro Vercelli, Andrea Porta dell’Associazione Scherma Pro Vercelli, Riccardo Pasotti della Pro Novara Scherma e Simone Rinaldi della Ginnastica Victoria.

Nella spada femminile Giovani, primo posto per Emma Bellotti dell’Associazione Scherma Pro Vercelli, seconda Ginevra Molinaro della Ginnastica Victoria, terze Giorgia Gallo del Cus Piemonte Orientale e Mariafernanda Bardascino dell’Accademia Scherma Marchesa Torino.

Dalla quinta all’ottava: Maria Sonzogni della Pro Novara Scherma, Giorgia Lavezzo del Circolo Scherma Giuseppe Delfino Ivrea, Anita Gallero-Alloero del Circolo Scherma Giuseppe Delfino Ivrea e Sara Aramini del Cus Piemonte Orientale.

Tutti i risultati a questo link: https://www.4fence.it/CRPiemonte/Risultati/2023-04-23-22_CAVOUR_-

_Qual._Reg._Camp._GOLD_-_GIOVANI/index.php

Negli stessi giorni, a Cavour, si è tenuta la manifestazione di promozione non agonistica riservata agli Under 10.

A sorprenderli e salutarli anche Damiano Di Veroli, atleta della Nazionale Giovani di Fioretto maschile oro individuale ai recenti Campionati del Mondo di categoria disputati a Plovdiv.

Redazione di Vercelli

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Stracittadina di hockey pista che sorride, come da pronostico, all’Hockey Amatori.

I gialloverdi ieri pomeriggio, sabato 22 aprile, hanno sconfitto 8-3 l’Engas in un match che ha sancito l’undicesima vittoria su altrettanti incontri per il team di Andrea Ortogni nel girone A del campionato di serie B.

Partita che non ha avuto molto da dire.

Troppa la differenze tra le due compagini, anche se l’Engas è riuscita a restare nel match sino a poco meno della metà della prima frazione.

Poi l’Amatori si è compattato, ha commesso meno errori e alla distanza è uscito il maggior valore della rosa.

Engas che è passata in vantaggio al 3’57” con Pozzato.

L’Amatori accusa per alcuni minuti il colpo ma poi reagisce alla grande.

Le reti di Gallotta (14’54”), di Bernabè (16’11”), di Maffè (21’16”) e ancora di Bernabè (23’27”), rimettono a posto le cose, permettendo ai gialloverdi di chiudere il primo tempo sul +3.

Match, dunque, al sicuro.

All’appello manca ancora il bomber del campionato, Ortiz, a secco anche la scorsa settimana.

La ripresa è tutta sua, con un poker di goal che fanno salire a 43 il bottino totale dell’attaccante argentino.

In mezzo le due reti di Pozzato per l’Engas (il 4-2 e quella finale dell’8-3).

Da segnalare un tiro diretto sbagliato da Francazio (Engas) e un cartellino blu ai danni di Gallotta.

In classifica l’Amatori continua a comandare senza il minimo problema, forte di 33 punti, con un vantaggio di 11 punti sulla diretta inseguitrice, il Wasken Lodi, che oggi, domenica 23 aprile, affronterà il Monza.

In caso di vittoria dei lodigiani, l’Amatori potrà staccare il pass per le finali promozione in A2 tra sette giorni (30 aprile) a Novara.

Se, invece, il Lodi dovesse uscire sconfitto dal Biassono, ipotesi piuttosto lontana, i gialloverdi potrebbero già brindare stasera.

 Il tabellino

Amatori Vercelli – Hockey Vercelli: 8-3 (4-1; 4-2)

Amatori Vercelli: Errico (P), Tarsia, Ortiz, Gallotta, Bernabè, Maffè, Cremaschi, Vercellotti, Lucido, Chiavaro (P). Allenatore: Ortogni.

Hockey Vercelli: Pasciullo (P), Calaiò, Marras, Pozzato, Martelli, Francazio, Bosio, Davanzo (P), Allenatore: Parasuco.

Arbitro: Rondina

MarcatorI: 3’57” Pozzato (E); 14’54” Gallotta (A); 16’11” Bernabè (A); 21’16” Maffè (A); 23’27” Bernabè (A); 32’19” Pozzato (E); 35’03”-37’00”-38’15”-38’41” Ortiz (A); 48’10” Pozzato (E)

Falli di squadra: Amatori Vercelli – 9; Hockey Vercelli – 6

Tiri diretti: Amatori Vercelli – 0; Hockey Vercelli – 1 (0)

Espulsioni temporanee: Gallotta (A)

Redazione di Vercelli

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L’Ente di Gestione delle Aree Protette della Valle Sesia – Sesia Val Grande Geopark organizza e propone per domenica 28 maggio delle giornate al Giardino delle Grotte di Ara con le Guide Ufficiali e attività di torrentismo con ASD Monterosa Canyoning

Il programma:

Mattina – Ritrovo ore 9.00 presso il sottopassaggio ferroviario, incrocio per la frazione Ara

Escursione guidata al Giardino delle Grotte di Ara e laboratori didattici sul Rio Magiaiga con le Guide Ufficiali dell’Ente di Gestione delle Aree Protette della Valle Sesia.

Costo: Offerta libera

Prenotazione obbligatoria

Guida ufficiale Ilaria Selvaggio tel.3474474021 mail: selvaggio.ilaria@gmail.com

Posti limitati

Pomeriggio – Dalle 13.30 alle 16.30 – Giardino delle Grotte di Ara, Grignasco (NO) -Uscita guidata di canyoning sul Rio Magiaiga con Guida Canyon Maestro di Torrentismo AIGC.

Viene fornito materiale e abbigliamento tecnico.

Assicurazione e foto/video dell’uscita sono incluse nel prezzo.

Costo €. 25.00 (prezzo agevolato grazie al progetto Habitat)

Prenotazione obbligatoria ASD Monterosa Canyoning tel. 3470310044

mail: monterosacanyoning@gmail.com POSTI LIMITATI

In caso di maltempo i programmi potrebbero subire variazioni.

 

Redazione di Vercelli

 

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Grande occasione per la Comunità Ebraica di Vercelli, presente a Ferrara, presso il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara-MEIS per la mostra Case di vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia a cura di Andrea Morpurgo e Amedeo Spagnoletto.

L’esposizione, inaugurata il 19 aprile alla presenza delle autorità italiane e di tanti illustri ospiti, è aperta dal 20 aprile al 17 settembre 2023 e racconta l’ebraismo italiano attraverso progetti architettonici, oggetti familiari, prestiti prestigiosi e preziosi documenti da archivi statali e privati.

Tra le opere esposte il posto d’onore è dedicato all’Aron ha-Qodesh di Vercelli, armadio sacro per i rotoli della Torah prodotto in area piemontese nel Seicento e appartenente alla Comunità Ebraica di Vercelli.

L’armadio sacro ha già fatto parlare di sé in passato: collocato per anni all’interno della Sinagoga di Vercelli è stato recuperato e restaurato dalla Presidente Rossella Treves e dall’arch. Paola Valentini in stretta collaborazione con la Soprintendenza competente, nel 2020.

In piena pandemia la Comunità si è infatti prodigata per reperire i fondi necessari e portare avanti un restauro tanto importante quanto impegnativo.

L’iniziativa ha raggiunto il successo sperato grazie ai contributi concessi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e alla Fondazione Compagnia di San Paolo. Fondazioni bancarie che hanno creduto e investito nel recupero della preziosa opera, realizzata quando ancora era lontana l’Emancipazione degli ebrei raggiunta solo con le norme statutarie del 1848.

Proprio il Direttore del MEIS rav Amedeo Spagnoletto parlò a Vercelli dell’evoluzione degli armadi sacri sinagogali nell’estate del 2021, momento in cui il restauro dell’Aron fu ufficialmente presentato al pubblico con una concerti ed una serie di eventi dedicati alle restituzioni della storia vercellese, poi confluite, tra 2022 e 2023 nel progetto Ogni giorno è Memoria ancora in corso.

Un po’ come la mostra al MEIS, la Comunità sta infatti intrecciando opere, documenti, storie e suggestioni del passato al fine di valorizzare una memoria che rischia di essere dimenticata ma capace comunque di attirare grandi attenzioni.

Ne è una testimonianza proprio la mostra di Ferrara che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, prestigioso premio di rappresentanza, gode del sostegno del Ministero della Cultura, Ente Fondatore del MEIS di cui Presidente è Dario Disegni; degli Enti Partecipanti Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dell’Ente Sostenitore Intesa Sanpaolo.

La mostra è inoltre patrocinata dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e della Comunità Ebraica di Ferrara  e realizzata con il contributo della Fondazione Guglielmo De Lévy, TPER, Hera, CoopAlleanza 3.0, AVIS e Fondazione Bottari Lattes.

Un dispiego di forze e risorse esplicativo del valore scientifico dell’esposizione per la quale sono state richieste le testimonianze vercellesi.

Non solo l’Aron è infatti protagonista a Ferrara: sono stati prestati anche alcuni importanti documenti provenienti dall’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Vercelli, ancora poco conosciuto agli studiosi.

Tra i documenti esposti vi è un disegno ad acquerello della ricca decorazione di una parete della Sinagoga di Vercelli realizzato nella seconda metà del XIX secolo, momento in cui si stavano perfezionando le progettualità per la costruzione del Tempio.

A ricordo della lunga vicenda che si concluse con l’inaugurazione della Sinagoga di Vercelli nel settembre del 1878, la mostra espone anche il ritratto di Marco Treves, architetto ebreo di Vercelli che per primo è stato interpellato per la progettazione del Tempio. Treves, seppur impegnato a livello nazionale e internazionale, è stato fortemente legato a Vercelli, luogo dove risiedeva la sua famiglia. Nello specifico, nel 1825, Salomon Treves acquistò dalla famiglia Olgiati la residenza signorile che ancora oggi si trova a pochi passi dalla Sinagoga e dall’Asilo Levi, la Casagranda della famiglia nobiliare che si trasferì in città nella seconda metà del Quattrocento.

Insieme ai documenti riguardanti Vercelli, tra i quali vi sono anche i disegni a china e acquerello per la realizzazione dei candelabri, sono stati prestati ed esposti a Ferrara documenti storici della Sinagoga a Biella, Sezione della Comunità vercellese insieme a Novara e al V.C.O., riguardanti la realizzazione di una carrozza per il trasporto funebre e datati al 1884.

Spaccati dunque di vita sinagogale ma anche familiare capaci di raccontare il nostro territorio e restituire la memoria dell’ebraismo piemontese.

 

Redazione di Vercelli

 

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L’Associazione AIDO sezione provinciale “Aldo Ozino Caligaris” ODV Vercelli organizza una serata promozionale e di sensibilizzazione, per diffondere la tematica del dono e raccogliere fondi per portare avanti progetti e iniziative solidali.

L’evento sarà sabato 29 aprile, alle 21, presso il Teatro Civico di Vercelli (in Via Monte di Pietà).

Il titolo dell’opera è “Ho preso due piccioni con un fico” e vedrà la partecipazione di Max Cavallari supportato dal duo “Pis&Love” di Colorado formato da Stefano Canò e Marco Pis Lov Cazzulani e da Eddy Mirabella.

Saranno, inoltre, presenti la scuola Freedom M.A.D. coadiuvata dalla Art-Director Deborah Clemente e il Coro delle Voci del Cuore diretto dalla splendida Francesca Borsetti.

È possibile prenotare i posti, presso la Bottega di Una Volta, in Piazza Cavour a Vercelli, o telefonando allo 0161 700598.

Una parte del ricavato della serata sarà destinata alle attività sociali del Gruppo San Vincenzo de Paoli di Trino, organizzazione di laici cattolici apartitica e senza fini di lucro.

Un ringraziamento sentito all’amministrazione comunale nelle persone di Domenico Evangelista, Domenico Sabatino e Gian Carlo Locarni per avere concesso il patrocinio del Comune di Vercelli.

Grazie a Dosio Music per il service della serata e la professionalità con cui verrà curato l’evento e al Centro Territoriale per il Volontariato per il supporto.

Per maggiori informazioni:

www.aidovercelli.it

vercelli.provincia@aido.it; vercelli.provincia@aidopec.it

339 3222146

 

Redazione di Vercelli

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Apprendiamo, senza ormai più alcuno stupore, dell’ennesima uscita irriguardosa del deputato e assessore di Vercelli Emanuele Pozzolo, che ha criticato la presenza di Gad Lerner come oratore per il 25 aprile a Vercelli, con accuse prive di alcun senso e rispetto.

Visto che l’Onorevole parla di faziosità, inizi a dichiararsi convintamente antifascista e a smettere di strizzare l’occhio ai nostalgici, cosa che lui e il suo partito non è mai riuscito a fare.

Un partito che sta fallendo sia al Governo del Paese che a quello della città e che proprio per questo motivo ha bisogno di alzare il fumo e mischiare le carte con sparate e uscite come questa, che ha l’ulteriore aggravante di non mostrare alcun rispetto per i valori fondanti dell’Italia, Repubblica nata dalla lotta antifascista.

Il 25 Aprile è la festa di tutti gli italiani, un popolo che ha ottenuto la libertà dopo anni di oppressione fascista che ha portato solo morte e oscurità al nostro Paese. Chi parla di festa divisiva è perché la vuole rendere divisiva o perché è fascista. In ogni caso, Pozzolo e i suoi colleghi di partito non riusciranno a riscrivere la storia.

Un grazie sentito all’ANPI di Vercelli per aver portato sul nostro territorio una figura del calibro di Gad Lerner, dando valore alla nostra città con la presenza di un giornalista di caratura nazionale e non solo.

Il nostro invito a tutti i vercellesi è quello di partecipare alle celebrazioni, che si terranno al mattino in Piazza Cesare Battisti e Piazza Camana e al pomeriggio alle 15 presso il rione Cappuccini.

Alberto Fragapane, Capogruppo Partito Democratico Vercelli

Mariella Moccia, Segretario Provinciale PD Vercelli Valsesia

Patrizia Jorio Marco, Segretario Cittadino PD Vercelli

 

Redazione di Vercelli

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Peretti Cucchi/Zugnino i migliori Torneo Inner Wheel Santhià e Crescentino

Sport e solidarietà sabato al Gc Cavaglià con il “Torneo Inner Wheel Santhià e Crescentino”, evento benefico giunto alla 14esima edizione che sostiene l’Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma.

La gara Louisiana a coppie (18 buche Stableford) ha avuto come ospite d’onore l’ex azzurra di sci alpino Bibiana Perez e visto al via un’ottantina di partecipanti coccolati dalle volontarie Inner con pacco gara e una ricca degustazione alla sosta buvette di metà giro e a fine giornata.

Il successo è andato alla coppia composta da Filippo Peretti Cucchi/Tommaso Zugnino con lo score lordo di 40 punti.

Nella classifica netta vittoria sul filo di lana per Roberto Revel/Alessandro Ropolo con 45 seguiti da Giorgio Allisone/Ramona Micu (45) e Gianni Verna/Bernardino Paggi.

1° Coppia mista Luigi Ruggiero/Raffaella Casalino con 41.

Schellino nel Memorial Mario Marcianesi by M&A

Domenica 16 aprile al Gc Cavaglià si è giocato il Memorial Mario Marcianesi by M&A (18 buche Stableford 3 categorie) che ha premiato i migliori con pregiate magnum.

La gara fa parte di un circuito di 3 prove by M&A che si svolgeranno nel corso della stagione a Cavaglià con premio finale al 1° classificato netto (somma dei 3 score).

Prossime tappe domenica 17 settembre e domenica 22 ottobre.

Premiati. 1° Lordo Alberto Schellino Cavaglià 31. 1a categoria: 1° Netto Giorgio Andrigo 37, 2° Netto Loris Farinet Aosta 36, 3° Netto Paolo Schellino Cavaglià 34. 2a categoria: 1° Netto Davide Baroni Cavaglià 41, 2° Netto Luca Zucchetti Cavaglià 41, 3° Netto Marco Rondi Totto Ponte Cervo 38. 3a categoria: 1° Netto Donatella Villa Cavaglià 41, 2° Netto Franco Panatero Cavaglià 40, 3° Netto Mirco Chester Planta Cavaglià 39. 1° Ladies Giovanna Magarini Cavaglià 37. Nearest to the pin buca 6 Patrizio Ubezio Cavaglià m. 1,18.

Tris di appuntamenti nel weekend al Golf Club Cavaglià

Tre appuntamenti agonistici questo fine settimana al Golf Club Cavaglià.

Si inizierà venerdì 21 aprile con il circuito Golf Sì (18 buche, Stableford, 3 categorie – iscrizione gara soci 20€, esterni gara e green fee 50€).

Sabato 22 aprile si giocherà la gara singola “Cascina dal Pozzo by Marchisio Flavio” (18 buche, Stableford, 3 categorie – iscrizione gara soci 20€, esterni gara e green fee 70€, dopo la premiazione a seguire rinfresco).

Domenica 23 aprile ospiteremo il “Trofeo Cral Banco Popolare Sez. Terr. di Novara” (18 buche, Stableford, 3 categorie – iscrizione gara soci 20€, esterni gara e green fee 70€). Dopo la premiazione a seguire rinfresco con pasta offerto da Audi Selecar.

Info e iscrizioni 0161/966771 – segreteria@golfclubcavaglia.it.

 

 

Redazione di Vercelli

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Ogni anno, con l’arrivo della primavera,  i cittadini di Vercelli sono attratti dall’incantevole fioritura di due glicini secolari che in un intreccio di rami, simile a un abbraccio, sembrano toccare il cielo per poi rifletterlo, con una cascata di petali delicati, sulla facciata dell’edificio ottocentesco del Palazzo Tartara.

Un’ immagine così raffinata e sognante, non poteva non catturare lo sguardo di uno dei  più noti stilisti milanesi d’alta moda, vincitore del Leone d’oro a Venezia per i costumi del ‘700 , Gianni Tolentino.

Lo stilista ha immortalato queste sfumature celestiali realizzando  un dipinto che sarà poi esposto a Vercelli.

Il poliedrico Tolentino infatti è anche un talentuoso pittore  che si è  laureato all’ Accademia delle Belle Arti di Brera dove  ha studiato scenografia e pittura .

Dopo Brera ha frequentato l’Istituto Marangoni di Milano, successivamente ha fatto stage presso grandi stilisti, prima a Parigi da Dior, poi da Mila Shon e a Firenze dove ha  conquistato il ruolo di stilista di Pucci .

Risalgono agli anni ‘80 le sue prime sfilate in una galleria d’arte di corso Magenta, poi presso il Grande Hotel Et De Milan e al Principe di Savoia.

Da lì in poi il suo successo è stato  inarrestabile e la sua creatività ha raggiunto e conquistato  New York, Washington, pur mantenendo rigorosamente “made in Italy” il suo atelier , nel prestigioso Palazzo d’Adda in via Manzoni, nel cuore di Milano appartenuto alla nobile famiglia lombarda.

Un genio della moda che ha sempre orientato la sua carriera sui binari della qualità e della raffinatezza dei suoi vestiti che valorizzano la  bellezza femminile, trovando  il giusto equilibrio tra audacia e sobrietà.

In  ogni sua creazione,  unica ed irripetibile, abitano  un’eleganza e una classe studiate, ricercate nel dettaglio, sussurrate e mai ostentate.

I suoi lavori vengono scelti ed indossati alle feste più esclusive, nazionali ed internazionali,  dai nomi  rappresentativi del mondo della cultura e dello spettacolo, trovano spazio in importanti riviste di moda e sono riproposti su emittenti televisive nazionali ed internazionali.

L’umiltà è il tratto distintivo di questo Signore della moda italiana che ricorda quando, da bambino  vedeva scendere dalle limousine, davanti al Teatro alla Scala di Milano, donne elegantissime in abito da sera, mentre nevicava…come in un sogno.

Un sogno che si è avverato perché Tolentino ha poi firmato gli abiti indossati alla prima della Scala, da Renanta Tebaldi a Katia Ricciarelli e Saioa Herndez Kare Hustoff, dalla contessa Donatella Pucci Blunt alle attrici, Erika Blant, Giulia Lazzarin etc.

Un sogno che continua ancora perché lo stilista è un fiume in piena. Oltre a creare abiti di alta moda femminile,abiti personalizzati, da cerimonia, da sposa e da sera per eventi importanti, è consulente di teatri lirici e case di produzione cinematografiche.

I suoi famosi costumi dedicati a Venezia sono stati  indossati per  balli importanti  sul Canal Grande da Valentina Cortese, Marina Lante della Rovere, Oriella Dorella, Carla Fracci.

Una collezione di 40 capolavori che vengono esposti in ville storiche, in Italia e all’estero.

Di recente Tolentino ha avviato un’interessante  collaborazione con giovani artisti  facendo dialogare linguaggi espressivi diversi, moda, pittura, fotografia, sempre con grande curiosità intellettiva e un’inesauribile voglia di stupire ed incantare.

Di sicuro Tolentino  incanterà  la città di Vercelli con la  ricchezza della sua ricerca artistica   e la sua colorata ed unica  genialità.

Redazione di Vercelli

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