VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Venerdì 9 giugno alle 18:00, alla Libreria dell’Arca, sarà ospite Attilio Piovano, musicologo e scrittore, insegna Storia ed Estetica della musica al Conservatorio di Novara.

“L’uomo del metrò. Piccole storie di musicisti grandi”, Musica Pratica edizioni, verrà narrato attraverso le voci di Maria Lacchio e Cynthia Burzi e i brani eseguiti al pianoforte dall’autore.

I viaggi in metrò in una probabile Parigi stimolano la fantasia fervida del protagonista, Jean, appassionato di musica classica.

In bilico tra sogno e realtà, Jean si tova misteriosamente a tu per tu con i grandi della musica, alle prese con la loro quotidianità o in episodi avventurosi.

I compositori diventano figure romanzesche ma anche vicine, a portata di mano, ma conservando intatto quel mistero che è la creazione artistica.

Un affascinante viaggio nel tempo, nello spazio e… nella mente, “visitando” per esempio Shostakovic, Bach, De Falla, Piazzolla, Ives, Beethoven, Granados, Saint Saëns.

Un momento di incontro tra letteratura e musica.

Attilio Piovano, laurea in Lettere, studi in Composizione, diplomi in Pianoforte, in Musica corale e Direzione di Coro, è autore di contributi, specie sulla musica di primo ‘900, apparsi in volumi miscellanei, atti di convegni e su rivista.

Ha pubblicato (tra gli altri) Invito all’ascolto di Ravel, i racconti musicali La stella amica, Il segreto di Stravinskij. Titolare di Storia ed Estetica della Musica al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, ha insegnato presso i Conservatori di Brescia, Foggia, Cesena e al Conservatorio “G. Cantelli” di Novara: dove è stato incaricato inoltre dell’insegnamento di Storia della Musica sacra moderna e contemporanea nell’ambito del Corso biennale di Diploma Accademico in Discipline Musicali (Musica sacra), in collaborazione col Pontificio Ateneo di Musica Sacra in Roma.

L’evento è a ingresso libero.

Redazione di Vercelli

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Peretti Cucchi/Maza e Furno Marchese/Bigiordi si impongono al Golf Cavaglià nel Campionato Biellese di doppio Trofeo Cappellificio Bi 1935

Il 9° Campionato Biellese di doppio 6° Trofeo Cappellificio Biellese 1935 conferma il gradimento e i numeri importanti delle edizioni precedenti.

Venerdì 2 giugno sul percorso del Golf Club Cavaglià in perfette condizioni sono stati 80 i partecipanti (in rappresentanza di tutti i club locali) che hanno animato la gara giocata sulla distanza di 18 buche con formula “four ball” 4pm (punteggio medal).

Nella classifica del lordo si sono imposti i giocatori di casa del Gc Cavaglià Filippo Peretti Cucchi e Paolo Maza (con uno brillante score di 66, -2 sul par del campo) lasciandosi alle spalle ad un solo colpo i compagni di club Giancarlo Magnani/Paolo Protti.

Grande equilibrio nella classifica del netto dove ha prevalso (per le migliori buche finali) la coppia del Gc Biella Le Betulle composta da Massimo Furno Marchese e Paola Bigiordi con una carta di 59 (-9).

Sul podio sempre con 59 al 2° posto sono salite Giovanna Magarini/Antonella Cavagna (Gc Cavaglià), mentre terzi si sono piazzati Antonella Centonze/Giuseppe Gaeta (Gc Cavaglià) con l’identico score di 59.

Prima coppia mista quella composta da Ivo Doati/Antonella Villa (Gc Cavaglià) con 60 (-8).

I premi speciali prevedevano nearest to the pin e driving contest (offerti dallo studio Nova Estetica).

Il nearest maschile della buca 6 l’ha firmato Massimo Furno Marchese (Gc Biella) che ha messo la pallina ad 86 centimetri.

Nel nearest femminile della 10 è andata a segno Silvia Malinverni (Gc Cavaglià) con metri 6,59.

I bomber del driving contest della buca 5 sono stati Mauro Ariel Blanc (Gc Cavaglià) e Giulia Meggiorin (Gc Biella).

Molto soddisfatti gli organizzatori per la riuscita della manifestazione: “Tanti partecipanti, ottimi score, la gara è sempre molto apprezzata e siamo felici che tutto sia andato per il meglio. tra l’altro in un periodo dal meteo perturbato siamo stati gratificati da una bellissima giornata di sole. Ringraziamento speciale a Luca Murta del Cappellificio Biellese 1935 che ha premiato i vincitori con alcuni capi splendidi della sua collezione e a Nova Estetica che ha omaggiato tutti i partecipanti con un buono per un trattamento gratuito nel centro di via Crosa a Biella”.

L’appuntamento è fissato ora per il 16° campionato biellese di singolo che si svolgerà sul percorso del Gc Biella Le Betulle martedì 11 luglio.

 

Redazione di Vercelli

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Oltre 1,5 tonnellate fra cibo e prodotti per l’igiene.

È quanto ha consegnato, giovedì 1 giugno, Carlo Olmo a Vado: piccolo centro della provincia di Bologna devastato dall’alluvione.

In due giorni, fra il 16 e 17 maggio, è caduta la pioggia che solitamente cade in sei mesi.

Questo evento catastrofico ha causato, lungo le strade del borgo, 73 frane, 3,5 chilometri ininterrotti di fango e 240 sfollati.

Non potevamo restare indifferenti – dice Olmo -. Non potevamo non tendere la mano ai nostri fratelli emiliani in un momento così orrendo. Se fosse capitato a noi?”.

Il segnale, come sempre, lo dà lo Sport.

Nei giorni dell’alluvione, la squadra di calco – l’ASD Valsetta Lagaro – aveva organizzato un torneo di Pulcini.

Oggi quel torneo si sta giocando grazie anche all’aiuto delle squadre dei paesi vicini.

Proprio con la società di Vado, Carlo Olmo ha stretto il gemellaggio con i due team di cui è presidente onorario: il Piemonte Sport e i Lupetti Bianchi di Stroppiana.

Quando quest’incubo sarà finito – promette – organizzeremo un triangolare a Vercelli. Perché lo Sport dia un ulteriore, concreto segnale di rinascita”.

Al termine della missione, il Lupo Bianco dice: “Il Vivere sereni è un diritto, la gratella è un dovere. E noi dovevamo esserci, qui a Vado”.

Redazione di Vercelli

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Il 2023 è l’anno in cui ricorre il centenario della nascita di Jean Servato e nel periodo da giugno a ottobre sono previsti una serie di eventi per celebrare la ricorrenza attraverso la divulgazione dei più salienti aspetti della sua poliedrica personalità.

Gli eventi prevederanno la collaborazione degli Istituti scolastici cittadini e saranno pubblicizzati sulla base del ritratto del Servato realizzato dall’artista Max Ramezzana.

Giovedì 8 giugno, presso la Biblioteca Civica “Giovanni Canna”, dalle ore 18,30 si terrà l’aperitivo letterario dal titolo “I 100 anni di Jean Servato: Dialoghi di Penultimo e Dintorni”, occasione per indagare e presentare la figura di Servato nelle sue sfaccettature: intellettuale, educatore, scrittore, poeta, gallerista.

Venerdì 23 giugno, nel cortile di Palazzo Anna d’Alençon, un nuovo aperitivo letterario dal titolo “I 100 anni di Jean Servato: Apocalisse in un bicchier d’acqua e le 100 Donne di Casale” che dalle ore 18,30 approfondirà la figura del Servato poeta e gallerista.

Nella splendida cornice del cortile della storica dimora si ricreerà la Galleria Ariete con quadri degli autori in permanenza e con letture di poesie e prose che Jean “Cantore di Casale” ha dedicato a personaggi della città e ai suoi pittori.

Lunedì 4 settembre il Salone Vitoli del Museo Civico sarà la cornice per “Adesso Jean: Educare alla libertà e all’arte – La rivoluzione del metodo pedagogico tradizionale”, seminario di approfondimento per gli insegnanti sul metodo educativo di Servato  in modo che possano confrontarsi su  pratiche di pedagogia attiva, non solo di lezione frontale, ma anche di progettualità che portino gli studenti a immergersi nel contesto che li circonda attraverso stimoli, esperienze a tutto tondo ( come l’esplorazione della città, della natura, della cronaca locale e globale), da cui possono trarre elementi creativi per scritti, poesie, forme artistiche in generale per permettere un’espressione della persona in tutte le sue sfaccettature

Da sabato 7 a domenica 29 ottobre, nella Cappella Paleologa del Castello del Monferrato, si terrà “Adesso Jean: Educare alla libertà e all’arte – La rivoluzione del metodo pedagogico tradizionale”, esposizione di opere pittoriche e testi degli allievi della scuola elementare e media con illustrazione del metodo didattico.

All’inaugurazione si svolgerà la lettura delle poesie dei ragazzi delle Scuole Medie tratti da “Con te per salvare il futuro”, “Tre anni insieme” e “Ascolta il tuo cuore città”.

Da ottobre a dicembre, infine, si svilupperà “Ascolta il tuo cuore città”, concorso rivolto alle scuole di Casale Monferrato per la creazione di progetti di forme espressive artistiche quali murales, pitture, scritti e poesie.

Per il Sindaco Federico Riboldi e l’Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia: “La figura di Jean Servato ha lasciato un segno nella nostra città e in una ricorrenza come questa è doveroso portare all’attenzione del pubblico il suo ruolo e il suo contributo: con questa serie di eventi, sicuramente, daremo modo di scoprire e riscoprire il suo dinamismo e la sua incessante attività”.

Giovanni Servato è nato il 24 marzo 1923 a Rivalta Bormida.

Dopo aver completato gli studi presso l’Istituto Magistrale “Diodata Roero Saluzzo” di Alessandria, sotto la guida di Stelio Lozza, un famoso insegnante, dirigente scolastico e parlamentare, si è trasferito a Roma per frequentare la Scuola di Recitazione Cinematografica di Cinecittà, diretta da Luigi Chiarini.

Tuttavia, a causa dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, ha interrotto gli studi e si è unito alla Resistenza, un argomento che ha successivamente ampiamente documentato nella sua scrittura.

Dopo la guerra, ha ottenuto una laurea in filosofia e pedagogia presso il Magistero di Torino e ha iniziato la sua straordinaria carriera come insegnante brillante, non convenzionale e rivoluzionario nel suo originale metodo di dialogo, approfondimento e studio.

Non solo è stato un insegnante stimato in molte scuole, dalla scuola elementare alla scuola superiore, a Casale Monferrato e in altre città, ma è stato anche un prestigioso e affascinante intellettuale alla ricerca costante di memorie, emozioni e poesia.

Negli anni ’60, Jean Servato è diventato famoso per il suo innovativo metodo di insegnamento, che gli ha fatto guadagnare il “Premio al Merito Educativo” dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Nel 1969, seguendo l’esempio di Piero Gobetti, ha fondato la Casa Editrice “Tersite”, con cui ha pubblicato numerose opere poetiche, letterarie e cataloghi d’arte per circa quarant’anni, molte delle quali scritte da lui stesso.

Tra queste opere vi sono “Ballata per un’Italia provvisoria” (1970), “Maso Desnudo” (1977), “Diario di Penultimo” (2001) e “Penultimo e la Resistenza tra Bandita e Visone d’Acqui” (1995).

In qualità di direttore artistico della “Galleria d’Arte Ariete” di Casale Monferrato, ha organizzato eventi culturali e artistici che hanno suscitato interesse a livello provinciale e regionale, coinvolgendo le personalità più note del settore.

La Galleria ha ospitato mostre di varie correnti grafiche e pittoriche. Tra gli artisti che hanno esposto nella Galleria vi sono Gino Mazzoli, Lucio Ranucci, Romano Battaglia, Ennio Morlotti, Nino Campese, Sara Massocco, Pietro Morando, Nino Esposito, Dante Angeleri, Anna Cagnolo Angeleri, Ferruccio Ragno, Giampaolo Cavalli, Valdieri Pestelli, Francesco Barbesino e Maria Teresa Guaschino.
La Galleria ha inoltre ospitato permanentemente opere di Aurelio Cavagnolo, Umberto Binda, Ferruccio Ragno, Gianni Gueggia, Maurizio Stefanato, Angelo Conti, Gianfranco Foglia, Franca Civardi.

Redazione di Vercelli

 

 

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Una pensilina per autobus in materiali ecosostenibili alimentata da pannelli fotovoltaici con sistema di inseguimento automatico della luce.

E’ stato questo il progetto vincente del concorso “Alla scoperta dei personaggi valsesiani” la cui cerimonia di premiazione si è svolta nella mattinata di venerdì 26 maggio.

Ad ospitarla è stato l’Istituto tecnico di Cascine Agnona di Borgosesia, intitolato proprio all’abate Salvatore Lirelli, geografo e astronomo di fine Settecento, cui era dedicata la terza edizione dell’iniziativa.

La squadra che si è aggiudicata il primo posto è stata quella degli Urbanisti anonimi, ovvero Francesco Gardina, Alexander Mosca e Emanuele Pizzocchero della IV Meccanici/Meccatronici ITT, seguita dal tutor Davide Pisoni.

A premiarli, il Presidente del Lions Club Valsesia Vito Arlunno con la seguente motivazione: “Valutato l’elevato grado di industrializzazione del manufatto e il buon livello di utilità del dispositivo, si valorizza il progetto per la creatività e la capacità progettuale degli alunni”.

Al secondo posto la IV elettrici del plesso Ipsia Magni che ha presentato un depuratore di acqua con sistema di misura elettronica delle particelle di inquinante (tutor il prof. Francesco Carrera). La squadra “Never too late, together we win”, composta da Simone Gugliermina, Yafter Gyabaah James, Efrem Rota, Khadim Fall, Olag Doroshenko, è stata premiata da Carlo Pavero del Rotary club Valsesia con la seguente motivazione: “Si apprezza l’alto livello di creatività degli alunni e di capacità progettuale, alla luce dell’esposizione coinvolgente della squadra e delle conoscenze teoriche trasmesse”.

Medaglia di bronzo per la quinta D Moda Ipsia Magni e le studentesse Noura El Idrissi e Nohaila Damir, riunite sotto il nome “A riveder le stelle” che hanno creato un abito a tema astronomico con materiali di riciclo (tutor prof.ssa Annarita Steni).

A premiarle è stata la Presidente del Soroptimist club Valsesia Eugenia Borzone.

La motivazione: “A fronte della spiccata creatività delle alunne, si valorizza la presentazione accattivante e si apprezza la presenza di una vena artistica nell’ambito di una scuola tecnica e professionale”.

Infine, al quarto posto i Turbo oil della 5 chimici ITT: Cristian Rotta, Martina Vittoni, Claudia Shala, Arianna Carrozzo, Raffaele Ponzetto, tutor il prof. Gian Franco Longhini.

Il loro progetto, una sintesi di biodisel utilizzando olio da cucina esausto UCO via catalisi enzimatica, è stato premiato da Laura Manca del Rotaract Valsesia con la seguente motivazione: “Alla luce di un alto livello di progettualità e del grado di industrializzazione del manufatto, ci complimentiamo per l’ottima capacità espositiva e si premia la conoscenza completa della materia trattata”.

A tutte le squadre partecipanti sono stati consegnati un premio in denaro e un attestato.

Fuori concorso per ragioni anagrafiche (il concorso è riservato alle classi quarte e quinte dell’Istituto Lancia), la prima e seconda Legno che hanno comunque voluto presentare due manufatti – delle pale eoliche realizzate con pino delle valli montane e pioppo della pianura e un “biroccino” –, illustrati con orgoglio dai ragazzi stessi e dal loro docente di laboratorio Roberto Multone.

Anche loro, come Scuola Barolo, hanno ricevuto un riconoscimento in denaro per l’impegno e la creatività.

A consegnarlo è stata Laura Cerra della Fondazione Valsesia che ha premiato a nome di tutti i club anche l’istituto Lancia riconoscendogli una ingegnosa attività.

Attività di cui si è avuta testimonianza con la seconda parte della cerimonia, vetrina per alcune delle numerose altre iniziative portate avanti dall’istituto e occasione per condividere i riconoscimenti ottenuti dai propri studenti.

La studentessa Loubna Choukhairi della IV D Moda Ipsia ha ritirato dalle mani di Patrizia Rizzolo, presidente Rotary Valsesia, il premio del terzo posto conquistato al concorso nazionale Etica e legalità, promosso dal Club di servizio a livello nazionale.

Lo studente Mirko Comero della classe IV C meccanici Ipsia che una decina di giorni si è aggiudicato, a Firenze, il terzo posto nella gara nazionale di meccanica indetta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Comero, seguito dai prof. Caputi e Antonietti, è stato sponsorizzato dall’Ing. Savino Rizzio, vero esempio di tutoraggio scuola-mondo dell’impresa.

Particolarmente coinvolgente la presentazione del progetto, seguito dalle professoresse Marella De Michelis e Simona Torquato, che ha visto la collaborazione delle classi seconda chimici e quinta meccanici dell’istituto Lirelli, il professionale per la lavorazione del marmo, unico al mondo, “P. Tacca” di Carrara e l’azienda Gessi di Serravalle.

Un lavoro e una sinergia di mesi, partiti da visite in azienda per capirne la filosofia e passati per una prima fase di brainstorming e le successive tappe per la scelta e progettazione delle idee individuate, che ha portato alla presentazione di una serie di mensole per detergenti destinate al private wellness pensando sia a un’alta resa estetica che alla sostenibilità ambientale.

Il gruppo di studenti e i docenti per l’occasione arrivati dalla Toscana in Valsesia hanno mostrato in presenza i loro manufatti consistenti in oggetti di arredo bagno realizzati tramite diverse tecniche di lavorazione di tipologie diverse di marmo anche di particolare pregio.

Dopo il meritato encomio e una prima premiazione di tutti i componenti dei gruppi da parte della responsabile della ditta Gessi, Laura Invidia, della designer Eugenia Nojelli, il gruppo del Tacca di Carrara ha proseguito il tour presso lo stabilimento di Vintebbio.

La presidente dell’associazione Un villaggio per amico, Marina Filippa, ha inoltre effettuato un colleamento online con una scuola di Isiolo, Kenia, al fine di premiare, per mezzo di una borsa di studio offerta da Carlo Pavero, socio del Rotary club Valsesia, l’alunna Cicilia Noke.

Tale borsa di studio permetterà all’allieva di proseguire gli studi.

In chiusura, la platea ha potuto ascoltare un brano in lingua swahili, Baba yetu: una preghiera che ha pemesso di chiudere il primo blocco della giornata per mezzo di un linguaggio universale, quello musicale, che va al di là dei confini e delle lingue.

Al termine, la platea presente si è spostata nel piazzale della scuola per assistere alla sfilata del dipartimento Moda dell’Ipsia Magni in cui le ragazze del corso hanno presentato, indossandoli in prima persona, le creazioni realizzate durante l’anno scolastico.

Anche quest’anno il concorso “Alla scoperta dei personaggi valsesiani”, ideato e organizzato dall’Istituto Lancia di Borgosesia, ha avuto l’appoggio e il supporto di intenti ed economico di: Rotary club Valsesia, Rotary club Gattinara, Rotaract Valsesia, Soroptimist Valsesia, Lions club Valsesia e Fondazione Valsesia, cui vanno i più sentiti ringraziamenti da parte del dirigente Carmelo Profetto, dei docenti e degli studenti.

Una meravigliosa giornata – ha concluso il dirigente Profetto che ha restituito, dopo un lungo lavoro, le opere d’ingegno frutto di “menti d’opera” e sinergie tra scuole e mondo dell’impresa. Un momento di grande valorizzazione delle professionalità presenti nella scuola e di gratificazione e autostima per gli studenti, quale capitale umano del futuro”.

 

Redazione di Vercelli

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Palestro e Alta Lomellina

Per scontato che possa apparire, non sembra fuori luogo dare conto di un sentimento, nel rivedere ancora, davvero ben realizzata, la rievocazione storica della Battaglia di Palestro.

Siamo nel 1859 e si sta combattendo la Seconda Guerra di Indipendenza, protagonista il Vercellese, con quella idea geniale di allagare le risaie per mettere in difficoltà gli austriaci, quasi fosse un remake del biblico castigo riservato alle truppe del Faraone, realizzato con un altro prodigio, anch’esso a suo modo, “idraulico”.

Il 31 maggio 1859, dunque, l’epica battaglia.

Una rievocazione, quella di oggi, ieri, domenica 28 maggio, organizzata in modo veramente splendido dalla “nostra” (ha sede a Moncrivello) “Compania d’le quat Arme”, l’Associazione di studi storici e animazione culturale che ha trovato questo modo unico di fare conoscere la Storia.

Perché non si ripeta.

Così, oggi, sono stati protagonisti anche i tanti bambini che hanno preso parte all’evento.

Hanno, tra l’altro, imparato che, al termine della battaglia, intervenne un gruppo di Volontarie, civili al seguito delle truppe, che si occupò di curare i feriti di entrambi gli schieramenti: in embrione, quella che più tardi sarebbe stata la Croce Rossa Internazionale.

Un ringraziamento particolare, oltre alla “Compania”, al Comune di Palestro, nella persona del Sindaco Giuseppe Cirronis, per avere agevolato al massimo il lavoro dei media che, così, hanno potuto documentare nel modo migliore possibil, un evento davvero meritevole di attenzione.

Sentimenti diversi, si diceva, perché, quest’anno, quella parte della rievocazione che mostra i morti, i cadaveri dei soldati caduti sul campo di battaglia, richiama alla mente immagini purtroppo di tutti i giorni.

E così questa iniziativa culturale e commemorativa si cala ancor più realisticamente nei nostri “vissuti” per ripeterci le parole pronunciate da Papa Paolo VI nello storico discorso del 4 ottobre 1965 alle Nazioni Unite: “Jamais la guerre”. Mai più la guerra.

Oggi sono stati protagonisti, si diceva, i giovani: lo sono, del resto, da 200 anni e più.

Dai tempi della Costituzione di Cadice del 1812, ma soprattutto dal 1820 – 1823, la stagione dei Moti che pervase l’Europa dei popoli, antesignana senza parentela alcuna con quella odierna, delle burocrazie.

E poi il fremito decabrista, nella Russia del 1825.

Per lasciare il passo, tornando in Italia, alle tre Guerre di Indipendenza e, quindi, alla Prima Guerra Mondiale, con qualche ragione talvolta indicata come una sorta di “quarta” Guerra di Indipendenza.

E, infine, il grande disastro planetario del 1939 – 1945.

Protagonisti sempre i giovani, che hanno versato il sangue, hanno sopportato dolore, la vita in trincea, affrontando la morte.

E’ parso giusto, perciò, raccogliere ed offrire soprattutto anche tante loro immagini, in questa giornata di commemorazioni mai scontate, che illustra una storia acquisita al nostro patrimonio seguendo questa lunga e due volte centenaria teoria di sacrificio, un sacrificio accettato pensando che un valore, su tutti, lo rendesse plausibile e, in qualche modo, ragionevole: l’indipendenza.

Prima ancora, con le Costituzioni, l’autodeterminazione dei popoli, cifra e canone di una convivenza civile desiderosa di darsi regole e vincoli capaci di porre il futuro al riparo dall’assolutismo.

E, prendendo in mano il proprio destino di uomini e donne, assicurare al proprio Paese, la condizione irrinunciabile di una “indipendenza” costruita sull’autonomia, di cui è esito maturo e definitivo.

Dopo tanto sangue versato da tanti giovani, lungo due Secoli, oggi il nostro Paese ha saputo conservare quella “indipendenza” conquistata a così caro prezzo?

E’ la domanda che la Storia consegna a “questa generazione”, ma non solo.

Apriamo il nostro filmato ascoltando l’Inno Nazionale, composto – per non smentire il protagonismo innocente quanto motivato dei giovani – da Goffredo Mameli nel 1847: Goffredo Mameli, morto poco più che ventenne per difendere la Repubblica Romana.

Vi lasciamo con il filmato e la gallery.

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Dopo un anno di pausa, intervallato dagli appuntamenti de Una mattina al MAC, torna il campus estivo Una settimana al Mac e quest’anno in doppia versione, una settimana a giugno ed una all’inizio di settembre.
Le mattinate dedicate ad un pubblico dai 6 agli 11 anni si svolgeranno negli spazi del Museo Archeologico della Città di Vercelli.

Durante questi appuntamenti si cercherà di fare un salto indietro nel tempo nella storia di Vercelli ma soprattutto cercheremo di vivere il museo con occhi diversi e da differenti punti di vista grazie all’aiuto di alcuni graditi ospiti.

Dalle ore 9 alle 12.30 ogni mattina tratteremo di argomenti diversi attraverso laboratori, sperimentazioni, rievocazioni e giochi, senza dimenticare di fare merenda insieme!

Dal 12 al 16 giugno i Servizi Educativi del museo proporranno una Settimana Archeologica con numerose sperimentazioni che coinvolgeranno i ragazzi in prima persona.

Eccole nel dettaglio:

lunedì 12  Conoscere!

Per esplorare le sale espositive e conoscere meglio lo spazio nel quale ci muoveremo per tutta la settimana imparando a riconoscere gli oggetti e giocando con  le storie che ci possono raccontare.

martedì 13  Costruire!

Chi erano i Libui, la popolazione celtica che abitava il territorio di Vercelli prima dell’arrivo dei romani? E come abitavano? Reperti e testimonianze del museo ci aiuteranno a ricostruire il modellino di un’antica capanna.

mercoledì 14  Tingere!

Guidati dall’archeologa Serena Scansetti sarà possibile sperimentare la tintura della lana come si faceva 2000 anni fa. Tra pentoloni, erbe e ortaggi si prepareranno tinture naturali per creare i propri fili colorati.

giovedì 15  Intrecciare!

Partendo dalla Sala 7 scopriremo le attività della  tinctoria messa in luce dagli archeologi in via Derna a Vercelli e sperimenteremo alcune semplici tecniche di intreccio e tessitura.

venerdì 16  Condire!

Dopo una “caccia” tra le vetrine, i partecipanti compileranno un menù secondo le antiche ricette di Apicio scoprendo i gusti gastronomici dei vercellesi antichi e infine prepareranno un gustoso condimento da portarsi a casa.

L’ultima settimana di vacanza prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, dal 4 all’8 settembre,  sarà invece dedicata a Una Settimana al MAC nella formula Back To School: le attività proposte grazie all’intervento di diversi professionisti permetteranno di “ripassare” alcune materie scolastiche prima del rientro tra i banchi.

I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria al 3483272584 o scrivendo a didattica@museoleone.it.

E’ possibile iscriversi alle singole mattinate oppure a tutta la settimana.

 

 

Redazione di Vercelli

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Grande cordoglio a Prarolo per la scomparsa del pensionato Giuseppe Viazzo, 74 anni, che nella tarda mattinata di oggi, 26 maggio, è stato trovato privo di vita nella sua casa, situata alla Via Libertà, al termine di Vicolo Gorizia, in paese.

Da qualche giorno i vicini non avevano notizie dello scomparso e oggi è stato dato l’allarme.

Le Forze dell’Ordine sono arrivate tempestivamente e sin d’ora si può affermare che la morte sia sopraggiunta per cause naturali.

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(marilisa Frison) – Tra le tante attività di aiuto svolte verso i meno abbienti l’Associazione San Vincenzo de’ Paoli, di Trino, ha messo in piedi un nuovo progetto davvero ambizioso: “S.o.s. compiti”.

“S.o.s compiti” è nato grazie alla fervida mente di Alessandra (Mariuccia) Martinotti, sostenuta e coadiuvata dalla Presidente Laura Zecchinato.

Mariuccia, essendo una un’ottima e scrupolosa prof. di Matematica presso l’Istituto Comprensivo di Trino, vivendo la realtà dei ragazzi, specialmente quelli di cultura ed etnia diversa, ha percepito la necessità di aiutare questi giovani in difficolta con un doposcuola ad hoc per loro.

Si è data un gran daffare per risolvere il problema della logistica e per recuperare qualche fondo per le spese vive.

Grazie all’attenzione e alla sensibilità del Centro Sociale Buzzi, di Trino, sostenuto dalla Cementeria Buzzi Unicem, che hanno ospitato i ragazzi nel loro Centro e gli insegnanti che si sono messi a disposizione, il doposcuola per l’intero anno in corso ha avuto luogo con grande successo.

Una cinquantina tra ragazzi e insegnanti tesserati e ospitati dal Centro Buzzi.

Inoltre, lo stesso Centro, ha dato la possibilità ai ragazzi del doposcuola che lo desideravano di fare sport, iscrivendoli gratuitamente agli allenamenti e al campionato di basket.

Un vero toccasana, che ha consentito a tanti giovani di affrontare l’anno scolastico con più attenzione e capacità di apprendimento, seguendo le lezioni senza svogliatezza con maggior serenità e concentrazione, grazie alle grandi lacune colmate e partecipando attivamente alla vita di classe.

La loro autostima è aumentata e, ora, che l’anno scolastico sta volgendo al termine, ce la stanno mettendo tutta per  essere promossi e uscire con una buona valutazione.

Per tutto questo, è dovuto un grande grazie ai loro insegnanti del doposcuola: Adelaide Leoni, Sandra Michi, Mirosa Cavallaro, Ines Benhassen, Manar Benhassen, Lina Benhassen, Badia Banhane, Elettra Caprio, Riccardo Tavano e Alessandra Martinotti, che li hanno aiutati, spronati e supportati.

Il doposcuola per tutto l’anno scolastico è stato così strutturato: il martedì pomeriggio è stato dedicato alle seconde medie, il mercoledì pomeriggio alle prime e terze medie e il sabato mattina è stato dedicato ai bambini delle elementari, dalla seconda alla quinta.

Il progetto “S.o.s. compiti”, è un prosieguo del progetto “Nessuno escluso”.

Un grazie particolare al Centro Sociale Buzzi, senza il quale non sarebbe stato possibile raggiungere gli obiettivi desiderati.

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È iniziato il conto alla rovescia per la “Pro- Am del Venticinquennale” che  giovedì 25 maggio inaugurerà i festeggiamenti del 25° anniversario del Golf Club Cavaglià.

Alla gara sono attese oltre 25 squadre capitanate da un professionista della Pgai e composte da 4 dilettanti per più di 130 partecipanti.

Si giocherà sulla distanza di 18 buche (punteggio medal) con formula 2 score validi su 5.

Ospite d’onore e sicuro protagonista in campo sarà il grande Costantino Rocca.

Bergamasco, classe 1956, Costantino è stato uno dei più forti giocatori europei degli anni ’90, quando vinse 5 prove dello European Tour e divenne famoso in tutto il mondo per il 2º posto al Open Championship del 1995, in cui fu sconfitto solo al play-off dallo statunitense John Daly sull’Old Course di St. Andrews dopo aver imbucato un lunghissimo putt da fuori green alla 72ª e ultima buca per andare allo spareggio (gelando l’americano che stava già festeggiando…).

Costantino torna per la terza volta a Cavaglià dopo aver presenziato nel 2015 al vernissage delle 18 buche e per l’evento del ventennale: “Il posto mi piace molto, ritorno sempre volentieri a Cavaglià, ricordo che è un campo molto carino con diverse buche delicate – spiega Rocca che ha al suo attivo anche 3 partecipazioni alla Ryder Cup dove nel 1997 sconfisse Tiger Woods -. L’augurio è che giovedì sia una bella giornata di sport e divertimento, sperando nel meteo”.

Tra gli altri protagonisti in campo si segnalano i pro di casa Vincenzo Pelle, Pino Monteleone e Marco Hofer e poi diversi giocatori con esperienze sui circuiti europei (Alps, Challenge e European Tour) come Corrado De Stefani, Stefano Reale, Alessandro Tadini, Pippo Calì, Federico Sità, Giorgio Del Boca e Andrea Perdoncin, senza dimenticare Claudio Manachino, vincitore con il suo team dell’edizione dei “vent’anni”.

La venticinquesima stagione di Cavaglià proseguirà poi con una serie di altri eventi dove spiccano i Campionati Biellesi di Doppio Trofeo Cappellificio Biellese 1935 (venerdì 2 giugno), i Campionati Nazionali Under 12 in programma l’1-2 luglio e la Gara Nazionale su 36 buche (29/30 luglio), per culminare con la Coppa del Presidente di ottobre.

Info e iscrizioni 0161/966771 – segreteria@golfclubcavaglia.it.

 

Redazione di Vercelli

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