VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Piacenza 1

Pro Vercelli 1

Marcatori: 2’ st Accardi, 26’ st Rojas

Piacenza (3-5-2): Nocchi; Accardi, Nava, Zanandrea; Munari, Chierico, Giorno (32’ st Parisi), Palazzolo (43’ st Onisa), Rizza; Morra (43’ st Plescia), Cesarini (35’ st Luppi). A disp.: Tintori, Reclaf, Zunno, Gonzi, Vianno, Capoferri. All.: Scazzola.

Pro Vercelli (4-3-3): Rizzo M; Clemente, Cristini, Rizzo N., Iezzi; Saco (43’ st Vergara), Corradini, Calvano (dal 20’ pt Laribi); Arrighini (16’ st Rojas), Comi, Iotti. A disp.: Valentini, Lancellotti, Emmanuello, Gatto, Costanzo, Gheza, Febbrasio, Anastasio, Macanthony, Contaldo. All.: Paci.

Arbitro: Di Cicco di Lanciano.

Assistenti: Parisi di Bari e Cardona di Catania.

Quarto uomo; Michele Pasculli di Como.

Ammoniti: Rizzo N. (PV), Clemente (PV), Accardi (PC), Zanandrea (PC), Cristini (PV)

Recupero: 2’ pt –  5’ st

Torna a muovere la classifica la Pro Vercelli con il secondo pareggio consecutivo.

I leoni partono con  il piede sull’acceleratore e collezionano occasioni in serie.

Passano solo 9 minuti e subito la Pro con Arrighini sfiora il vantaggio.

Al 16’ è Saco che ci prova ma fallisce e viene segnalato il fuorigioco.

Non si ferma la Pro che è ancora pericolosa al 37’: Saco in area di rigore colpisce di testa ma la palla termina di pochissimo a lato.

La prima frazione di gioco termina sul risultato di 0 a 0.

Al rientro dal riposo passano 2 minuti e i padroni di casa vanno in vantaggio con Accardi che colpisce la palla di testa e la manda in rete.

Pericolosa la Pro al 15’, N. Rizzo di testa manda il pallone in area e colpisce la traversa ma sulla respinta Saco fallisce il tiro in porta.

Combattivi i leoni che al 26’ trovano il gol del pareggio con un tiro formidabile di Rojas che beffa Nocchi.

Ancora un’occasione per le bianche casacche: Saco si trova a tu per tu con il portiere avversario blocca la palla.

Brivido per la Pro nei minuti di recupero, il Piacenza sfiora il gol con Rizza ma Corradini sbroglia la matassa.

Il triplice fischio del direttore di gara sancisce la fine della partita che termina sul risultato di 1 a 1.

Redazione di Vercelli

 

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Pro Vercelli 0

Feralpisalò 0

Pro Vercelli (4-3-3): Rizzo M.; Iezzi, Cristini, Perrotta (7’ st Anastasio), Rizzo N.; Saco (30’ st Guindo), Corradini, Calvano; Vergara (19’ st Laribi), Arrighini (30’ st Comi), Iotti (19’ st Rojas). A disp.: Valentini, Lancellotti, Emmanuello, Gatto, Costanzo, Gheza, Clemente, Febbrasio, Macanthony, Contaldo. All.: Paci.

Feralpisalò (4-3-1-2): Pizzignacco; Bergonzi, Legati (dall’11’ Bacchetti), Pilati, Panico; Hergheligiu (38’ st Icardi), Carraro (12’ st Zennaro), Balestrero; Voltan (38’ st Pittarello); Guerra (12’ st Siligardi), Butic. A disp.: Volpe, Venturelli, Tonetto, Musatti, Di Gennaro, Pietrelli, Salines. All.: Vecchi.

Arbitro: Virgilio di Trapani.

Guardalinee: De Angelis di Roma 2 e Franco di Padova.

Quarto uomo: Bordin di Bassano del Grappa.

Ammoniti: Balestrero (F), Vergara (PV), Butic (F), Perrotta (PV), Pilati (F), Bergonzi (F), Rizzo N. (PV), Pittarello (F), Mister Paci (PV) per proteste

Espulso: 21’ dalla panchina Legati (F) per proteste

Recupero: 3’ pt – 6 ’ st

Dopo la sconfitta nell’ultima gara casalinga contro la Pro Patria la Pro Vercelli torna a muovere la classifica con il pareggio interno contro la Feralpisalò.

Una gara giocata con intensità dai leoni che hanno avuto molte occasioni da gol.

Mister Paci schiera il 4-3-3, mister Vecchi risponde con il 4-3-1-2.

Dopo i primi minuti di studio dell’avversario, la Pro ha un’occasione al 12’ con Arrighini che serve Saco ma il tiro è alto.

Le bianche casacche non demordono e costruiscono due occasioni al 15’ e al 17’ prima su cross di Iotti, Arrighini sfiora la palla che deviata da un avversario esce di poco; poi ci prova Calvano ma Pizzignacco  para.

Gol della Pro annullato al 30’: Balestrero anticipa Arrighini ma manda la palla nella propria porta, l’arbitro segnala il fuorigioco del giocatore della Pro.

Insiste la Feralpisalò al 40’ prima con Balestrero e poi con Panico ma senza inquadrare la porta.

Le squadre vanno al riposo sul risultato di 0 a 0.

Al rientro dagli spogliatoi passano 3 minuti e subito la Pro è pericolosa con Calvagno che colpisce al volo la palla ma Pizzignacco para e nega la gioia del gol.

Poi è un susseguirsi di occasioni per le bianche casacche.

Al 9’ Vergara serve Saco che tira in porta ma ancora trova pronto il portiere avversario che devia la palla

Rizzo al 10’ compie la sua prima parata bloccando a terra il tiro di Panico.

Passano 2 minuti e ancora la Pro avanti con Arrighini ma il suo tiro è fuori.

Pericolo per i padroni di casa al 34’, Rizzo interviene con una grande parata e salva la porta dal tiro di Butic.

Poi la gara prosegue senza ulteriori occasioni e termina con il risultato di parità.

Redazione di Vercelli.

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Quanto sono importanti i negozi di prossimità?

Per saperlo, si può chiedere ai residenti di paesi che ormai non ne hanno più nemmeno uno.

Questo 2023 si apre, dunque, con una buona notizia per Lignana, il piccolo centro alle porte di Vercelli, da sempre conosciuto come operoso ed anche un posto dove si può vivere bene.

Ma, certo anche a Lignana ci sono tanti (sempre di più) anziani, che non hanno facilità di spostamento.

E’ stata dunque accolta con grande favore e tante speranze l’iniziativa della Signora Carmen Calvo, che ha deciso di dare continuità ad un servizio anch’esso a suo modo “pubblico”: una “bottega” che riapre, per offrire prodotti di prima necessità familiare e domestica, di ottima qualità ed a prezzi contenuti.

Senza dimenticare che i negozi di prossimità (o vicinato), come anche in questo caso, sono un fattore che contribuisce a “presidiare” un territorio da più punti di vista.

In questo caso, ad esempio, l’esercizio concorre (con il vicino bar) a dare nuova vita all’antico stabile che ospitava le Scuole, altrimenti destinato a declinare.

Ed il Comune, da parte sua, ha contribuito a rendere questo angolo di paese ancora più vivo ed accogliente, realizzando una bella area attrezzata dove i più piccoli possono divertirsi in tutta sicurezza, magari mentre i genitori e nonni fanno la spesa o prendono il caffè.

Ad incoraggiare il lavoro che ha portato ad una nuova vetrina illuminata il Presidente provinciale di Ascom, Angelo Santarella, il Sindaco Emilio Chiocchetti; ha impartito la benedizione all’attività, agli esercenti ed anche ai futuri clienti (aperto tutti i giorni, da lunedì a sabato) il Parroco Don Gian Mario Isacco.

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Borgosesia 1

Casale 0

Marcatore: 28’ pt Fossati

Borgosesia (3-4-3): V. Gilli; Pierantozzi, F. Gilli (16’ st Giraudo), Frana (13’ st Donadio); Monteleone, Lauciello (24’ st Mirarchi), Colombo, Vecchi (36’ st Pecci); Favale, Fossati, D’Ambrosio (13’ st Rekkab).

A disp.: Gavioli, Iannacone, Battaglia, Tobia.

All.: Lunardon.

Casale (5-4-1): Dragone; Bouchbika (36’ st Ganassi), Zoboli (10’ st Cipollone), De Felice, Cardamone, Vicini; Kemayou (19’ st Varallo), Lanza, Petracca, Mazzucco; Daidola.

A disp.: Martinotti, Diakit, Parisi.

All.: Bissolino.

Arbitro: Bolani di Pesaro.

Guardalinee: Allevi di San Benedetto del Tronto e Gasparini di Macerata.

Note: cielo sereno. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 200 circa. Ammoniti: Daidola, Fossati, Lanza. Angoli: 9-0. Recupero: 1’ pt – 5’ st.

In serie utile da due turni, il Borgosesia cerca il ritorno al successo interno contro il Casale.

I granata hanno raccolto 4 punti nelle ultime due gare e non subiscono gol da 218 minuti.

I nerostellati, con difficoltà societarie, hanno ottenuto un solo punto nelle ultime 9 gare.

La partenza è un monologo granata.

Dopo 10 minuti Vecchi incorna e trova la deviazione di De Felice.

Al quarto d’ora proteste granata per un contatto Frana-De Felice, l’arbitro concede solo l’angolo.

Sugli sviluppi del corner, la palla arriva a Favale che mira il primo palo e trova l’opposizione del portiere.

Minuto 17’, diagonale a lato di Vecchi.

Il Casale si fa vedere con un’inzuccata a lato di Kemayou.

Il Borgo passa in vantaggio al 28’; Frana impegna Dragone e sulla respinta si avventa Fossati che insacca.

Tre minuti dopo, Fossati di testa manda alto.

Due giri di lancette e l’estremo difensore casalese dice di no a Favale.

Al 35’ Gilli si esibisce in una bella rovesciata la palla esce a lato.

La ripresa entra subito nel vivo con la conclusione di D’Ambrosio che trova la parata di Dragone.

Poi il gioco stenta a decollare, il Casale alza il baricentro ma la difesa granata non ha problemi a controllare gli attacchi avversari.

Al 27’ Favale calcia a colpo sicuro, Bouchbika respinge sulla linea.

I minuti passano senza altre pericolose occasioni, al di là di qualche conclusione centrale  e un gol segnato di mano e giustamente annullato a Daidola.

Il Borgo così conquista la seconda vittoria di fila.

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

 

 

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(marilisa frison) –  Venerdì 20 gennaio, alle 21, in casa parrocchiale, ha avuto luogo il secondo incontro del “Gruppo Sinodale”, dal titolo “Dare voce”.

A guidare brillantemente l’incontro Marina Rasore, responsabile dell’Ufficio Pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Vercelli.

Erano presenti il parroco, don Patrizio Maggioni, don Riccardo Leone e nonostante una serata gelida un buon numero di parrocchiani con mansioni nell’ambito della Chiesa.

Lo scopo dell’incontro? Un progetto ambizioso, un cantiere di formazione personale e comunitaria.

“Conversazioni spirituali”, che promuovono la partecipazione attiva, l’ascolto attento, il discorso riflessivo e il discernimento spirituale.

Momenti importanti per dare voce al nostro sentire più intimo più vero e profondo, per ascoltarsi e ascoltare.

È stato letto il brano del Vangelo di San Matteo 11,1-11, Giovanni Battista, fu il primo che ha ascoltato prima e dato voce poi a quel sussulto di gioia che l’ha avvolto nel grembo di Elisabetta. Ha reagito alla presenza di Gesù e passa la vita ad annunciare questo cugino speciale e dopo aver predicato tanto, la realtà non sembra essere all’altezza delle sue attese. Ma, poi il Battista capisce qual è la ratio di ogni persona chiamata a preparare la Via del Signore: “Egli deve crescere e io invece diminuire”.

E Marina dice: “Tre sono i verbi di Giovanni: diminuire, fare spazio e decentrarsi, perché non siamo noi i protagonisti, noi prestiamo la voce, non deve passare la nostra capacità di parlare, ma il contenuto che annunciamo”.

I partecipanti hanno semplicemente ascoltato a fondo ogni persona e osservato come lo Spirito Santo stava agendo in loro stessi, nella persona che stava parlando e nel gruppo nel suo insieme e condiviso ciò che li ha colpiti maggiormente.

È un momento di grande interiorità che sarebbe bello condividere con più persone. L’invito è aperto a tutti, è straordinario poter prestare la propria voce per l’annuncio di Cristo.

Vi consiglio di guardare il video e ascoltare la voce di Marina.

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Manca soltanto un mese all’avvio della prima edizione di onLive Campus: tre giorni di spettacoli, performance, incontri e dibattiti sul mondo dello spettacolo dal vivo ibridato con le nuove tecnologie, ospitati alla Lavanderia a Vapore di Collegno con un format innovativo che mette in relazione comparto artistico, istituzioni, policy maker, aziende e mondo accademico.

Dal 10 al 12 febbraio del 2023 la Lavanderia a Vapore si trasforma in un museo performativo che accoglie VR room, spazi laboratoriali esperienziali, spettacoli di piccolo e grande formato e diventa spazio di incontro tra artisti e rappresentanti di enti locali e nazionali, professionisti del mondo aziendale e studiosi, innovatori e policy maker, con l’ambizione di  indagare la relazione tra spettacolo dal vivo e nuove tecnologie.

Il fitto programma della tre giorni di onLive Campus – disponibile a giorni sul sito onlive.piemontedalvivo.it- è aperto al pubblico e agli addetti ai lavori e ruota attorno ad alcune parole chiave della contemporaneità: realtà virtuale, Metaverso, intelligenza artificiale, NFT….

onLive Campus è un progetto ideato da Piemonte dal Vivo con la direzione scientifica di Simone Arcagni e si avvale di un comitato scientifico composto da Maria Grazia Mattei, Alberto de Piero, Anna Maria Monteverdi, Antonio Pizzo, Antonio Taormina, Carlo Infante, Elisabetta Rotolo, Federica Patti, Giulia Carluccio e Marco Mancuso.

 onLive Campus è un progetto di Piemonte dal Vivo, con il patrocinio del Ministero della Cultura partner Città di Torino/CTE NEXT, Città di Collegno, Fondazione Film Commission Torino Piemonte e Università degli Studi di Torino/DAMS

realizzato in collaborazione con Compagnia della Quarta/Zed Festival, Coorpi, Fondazione Kainòn, Lis Lab/Cross Festival, METS – Conservatorio di Cuneo

Redazione di Vercelli

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(marilisa frison) – Alle 16 di questa seconda domenica del mese di Gennaio, in cui si festeggia il Battesimo di Gesù e Papa Francesco ci invita a ricordare annualmente la data del nostro Battesimo (importantissima, perché è la data della nostra iniziazione cristiana) e festeggiarla come si fa per il compleanno, la Fraternita laica di San Domenico o Fraternita laicale domenicana, ramo secolare della Famiglia domenicana, di Trino, si è riunita nella chiesa parrocchiale e si affida alla protezione di un Santo protettore.

Questa originale tradizione, di inizio anno, che consiste nella “estrazione” dei Santi protettori, ciascuno dei quali poi assegnato ad una persona, è di matrice prevalentemente francescana; con il tempo però si è diffusa anche in altri Ordini e Congregazioni religiosi e laici, non ha nulla a che vedere con la corsa di affidarsi alla fortuna con l’acquisto di biglietti di lotterie varie, restando in spasmodica attesa dell’estrazione dei numeri vincenti.

Per l’occasione è giunto in San Bartolomeo, Padre Pio Marcato, da Chieri, e prima di benedire le immaginette dei Santi protettori domenicani ha spiegato la tradizione, che in genere si perpetua nella prima Adunanza nel giorno dell’Epifania.

I domenicani hanno circa 500 Santi in cielo, ma solo 170 sono indicati nel calendario diretto, allora si inizia l’anno estraendo a sorte un Santo protettore, per cui si pregherà durante l’anno e dovrà essere d’esempio nella vita e imitato nelle virtù.

Dietro a ogni immaginetta c’è una piccola traccia della sua vita ed è indicata una virtù.

Nell’allegato video è tutto ben spiegato da Padre Pio Marcato.

Ad aiutare Padre Pio nell’estrazione dei Santi protettori la Presidente della Fraternita trinese, Elisabetta Ranaboldo e il terziario Giancarlo Tione.

È stato fatto uno strappo alla regola, i Santi protettori non sono stati estratti solo per i Terziari domenicani, ma gentilmente ne è stato assegnato uno anche me, la sorte mi abbinata a Beata Agnese di Gesù de Langeac, che diventerà la mia Patrona e dovrò prendere quale modello di vita da conoscere e imitare per l’intero anno, inoltre dovrò pregare per i sacerdoti e i seminaristi e come pratica: offrire le proprie sofferenze a Dio per la salvezza delle anime.

E’ stato un bel momento di fede vedere queste persone che venivano chiamate e andavano a prendere il proprio Santo Patrono inginocchiandosi davanti a Padre Marcato che spiegava loro le virtù del Santo, molti lo prendevano anche per figli e marito.

L’estrazione dei Santi è abbinata al bacio del bambino che era posizionato vicino all’inginocchiatoio.

Giancarlo Tione ha asserito:

“Questa tradizionale consuetudine monastica domenicana ci permette di vivere la Comunione spirituale con la chiesa del Cielo. Abbiamo la grazia di essere imparentati con una schiera innumerevole di Santi e di Beati che da cielo possono esserci utili nel cammino terreno. Certamente non ci sono utili per portarci fortuna o per allontanare da noi le prove o le croci della vita, ma ci sono utili per l’esempio che ci danno nel l’impegno di seguire Cristo come e dietro San Domenico e anche per l’aiuto concreto che dal Cielo ci possono ottenere nei momenti difficili della vita terrena”.

Un Santo protettore, un Santo da imitare, un Santo da conoscere non è solo una bella tradizione ma anche una spinta a vivere con intensità la propria vita di religiosi e di uomini incamminati sulla via della santità.

Posted in Pagine di Fede

(marilisa frison) – Una giornata umida e uggiosa per questa Solennità dell’Epifania, la Befana questa notte è partita con un bel plenilunio che le illuminava la Via per poi perdersi in una fitta nebbia.

Alle 10, l’assemblea nella chiesa parrocchiale trinese non era particolarmente numerosa, ma ciò è comprensibile: molte famiglie erano ancora fuori per la settimana bianca o in visita ai parenti in occasione delle festività.

Il parroco di Trino, don Patrizio Maggioni, ha ringraziato i presenti:

“La nostra presenza qui è preziosa, il Signore è proprio contento di vederci qui, siamo un popolo di pastori che accolgono l’annuncio degli Angeli o come i Magi che vedono e si accorgono di questa stella bellissima e preziosissima che c’è in cielo.

Poi è chiaro dobbiamo uscire di qui con il desiderio di arrivare a incontrare Gesù, conoscerlo sul serio, lasciarci incontrare intimamente da Lui. Molte volte non si incontra Dio perché anche la nostra carità è sempre sporcata da qualcosa, a volte solo per toglierci il fastidio, per metterci a posto la coscienza. Ma non è questa la carità che vuole il Signore, che ci invita a essere dei campioni d’amore, eroicamente, spesi per amore, ma non solo con le nostre forze, ma attirati da Lui che ci chiama all’incontro”.

Nell’omelia il sacerdote ha sottolineato una cosa eccezionale che è accaduta in questo giorno:

“Nell’Epifania, Dio si manifesta, si rivela al mondo. Dio che nessuno ha mai visto, mai conosciuto decide di rendersi visibile, avvicinabile, toccabile. E i Magi non vogliono perdersi un avvenimento del genere…”.

Don Maggioni prima della benedizione finale ha invitato tutti ad alzarsi in piedi per l’annuncio del giorno di Pasqua:

Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocefisso, sepolto è risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua, quest’anno il 9 aprile; dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni Santi: le Ceneri il 22 febbraio; l’Ascensione del Signore il 21 maggio; la Pentecoste il 28 maggio; la prima domenica di Avvento il 3 dicembre.

La benedizione finale e il canto “Tu scendi dalle stelle”, cantato per l’ultima volta, hanno concluso la bella celebrazione Eucaristica sulla festa della Rivelazione.

Nel video troverete l’omelia completa.

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Santhiatese e Cavaglià

Si è soliti affermare che l’Epifania le feste porti via…

Questo a Santhià non avviene in quanto venerdì 6 gennaio si darà il via ai festeggiamenti con l’apertura del Carnevale storico, il più antico del Piemonte e probabilmente d’Italia, una kermesse attesa, quest’anno più che mai, da tutta la popolazione e che, in ogni edizione, è capace di trasformare la città in un turbinio di colori, allegria e festeggiamenti.

Alle ore 17,30 ci sarà il ritrovo in piazza Vittorio Veneto delle Autorità Carnevalesche, capitanate da Stevulin e Majutin, che, accompagnati dai Magnifici Cavalieri, dalla Direzione, dal Corpo Pifferi e Tamburi, dalla Banda Musicale Cittadina, dalla Banda Musicale i Giovani e dallo Stato Maggiore, sfileranno con le compagnie del Carnevale lungo corso Nuova Italia, per poi trasferirsi in via Dante Alighieri, presso la Biblioteca Civica, per l’inaugurazione della mostra dei bozzetti dei carri allegorici, grandi protagonisti dei corsi mascherati.

La mostra è organizzata dalla Compagnia dell’Ottimismo e sarà visitabile durante l’orario di apertura della Biblioteca fino a sabato 31 gennaio; i bozzetti saranno inoltre pubblicati sulla pagina facebook della Compagnia dell’Ottimismo e sarà possibile votare con un like il bozzetto preferito.

Successivamente, alle 19.30, verrà offerto il tradizionale assaggio dei fagioli della Colossale Fagiuolata del lunedì grasso e, alle 20.00 in punto, tutti i Santhiatesi saranno in trepidante attesa di udire il suono della Banda in piazza e il passaggio del tamburo per le vie cittadine, che annuncia ufficialmente l’apertura della manifestazione più divertente dell’anno.

Dopo due anni di festeggiamenti annullati o ridotti al minimo – per i motivi sanitari che tutti conosciamo – la voglia di Carnevale è ai massimi livelli.

Infatti già sabato 7 e domenica 8 gennaio si svolgeranno le prime due pule, curate rispettivamente dalla Banda Cittadina e dalla Compagnia Batusu.

Il Presidente Fabrizio Pistono annuncia una novità (a dir poco…) epocale:Il 2023 sarà l’anno che verrà ricordato dalla popolazione per un importante cambiamento, dovuto al forzato blocco dei festeggiamenti degli scorsi anni e ai continui aumenti delle materie prime. Infatti la Direzione ha preso una storica decisione: l’ingresso alla Colossale Fagiuolata del Lunedì grasso non sarà più libero, ma saranno ammessi nel perimetro di distribuzione esclusivamente i cittadini in possesso di un buono che varrà come lasciapassare.

Durante le questue e le pule verrà distribuito il buono a chiunque farà una libera offerta; ci saranno poi alcuni punti di raccolta delle offerte, che saranno comunicati nei prossimi giorni, per chi non si trovasse in casa durante il passaggio dei questuanti. L’oblazione potrà inoltre essere fatta anche lo stesso Lunedì grasso, direttamente in piazza.

Per quanto riguarda la distribuzione, si tornerà alle tradizionali 32 paline e tutti i possessori di buono potranno mettere, come sempre, i propri recipienti sui tavoli, che saranno riempiti con le consuete modalità che tutti conoscono. Sono certo che i Santhiatesi comprenderanno i motivi che ci hanno spinto a prendere questa decisione e dimostreranno il loro attaccamento al Carnevale con la proverbiale generosità che contraddistingue tutti i Carnevalanti”.

Redazione di Vercelli

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L’annuale Assemblea degli iscritti all’Ordine degli Architetti della provincia di Vercelli ha posto al centro della proposta formativa, in questa fine d’anno, un tema particolarmente “sensibile”, soprattutto in zone come la nostra, nelle quali il sistema di protezione civile conosce un “prima” ed un “dopo”: ci riferiamo ai fatti tragici di San Germano Vercellese, nell’ormai lontano 2010.

Da allora sono state molte le evoluzioni normative ed altrettanto complesso il “corpus” di collegati amministrativi che il Professionista deve conoscere in ogni dettaglio per poter essere utile tramite tra le Istituzioni e gli Enti che organizzano eventi di qualsiasi natura, in ogni luogo (all’aperto come al chiuso) nei vari periodi dell’anno.

Proprio per questo il Consiglio dell’Ordine ha invitato come relatori due personalità tecniche di particolare e riconosciuta competenza: l’Arch. Gianfranco Messina, conosciutissimo “Disaster Manager”, ed il Dipendente “Disaster Manager” della Prefettura Francesco Crosio, a sua volta esperto in “Disaster management”.

I numerosi Professionisti intervenuti hanno ascoltato con viva attenzione relazioni molto connotate anche da riferimenti pratici reputati utilissimi nell’attività quotidiana, con particolare riferimento a problemi di grande attualità come “il rischio ed i meccanismi di mitigazione”, oppure “le attività di protezione civile con i fattori di possibile coinvolgimento nella professione di Architetto” per esplorare, infine, nell’intervento di Messina, la “resilienza e l’importanza della pianificazione”.

A Francesco Crosio è toccato approfondire il tema: ”aspetti di protezione civile nella pianificazione di eventi a rilevante impatto ambientale”.

Un pomeriggio denso di contenuti che ha stimolato il dibattito tra i molti partecipanti ed i Relatori: di particolare significato il fatto che numerosi Colleghi siano anche Amministratori Locali, cioè tra le figure maggiormente coinvolte nel processo autorizzativo di ogni singola occasione di pubblico spettacolo, così come di emergenze ambientali, ed abbiano quindi potuto portare il contributo derivante da esperienze sul campo.

Al termine dell’incontro, si è proceduto all’Assemblea ordinaria che ha approvato il Bilancio dell’esercizio che si conclude.

Ai lavori dell’Assemblea hanno portato i saluti, a nome del Comune di Vercelli, l’Assessore alla Protezione Civile, Giancarlo Locarni ed il Presidente della Provincia, Davide Gilardino.

Con quest’ultimo si sono prese in esame importanti prospettive di collaborazione tra l’Amministrazione Provinciale di Vercelli e gli Ordini Professionali: ne parliamo nel nostro video in apertura, nel dialogo con il Presidente degli Architetti, Marina Martinotti

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