VercelliOggi
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Pordenone 0

Pro Vercelli 1

Marcatore: 18’ Anastasio

Pordenone (4-3-1-2): Festa; Andreoni, Negro, Ajeti, Benedetti (41’st Palombi); Torrasi (23’ st Edera), Giorico (32’ st Magnaghi), Zammarini (23’ st Pinato); Piscopo; Dubickas (1’ st Burrai), Candellone. A disp.: Martinez, Gallo, Bruscagin, La Rosa, Gucher, Ingrosso, Pirrello. All. Stefani.

Pro Vercelli (4-2-3-1): Valentini; Iezzi (33’ st Clemente), Cristini, Perrotta, Anastasio; Calvano (33’ st Corradini), Louati; Iotti, Laribi (21’ st Gatto), Rojas (21’st Vergara); Arrighini (42’ st Saco). A disp.: Lancellotti, Vaccarezza, Costanzo, Gheza, Macanthony, Guindo, Contaldo. All. Gardano.

Arbitro: Cherchi di Carbonia.

Guardalinee: Giorgi di Legnano e D’Angelo di Perugia.

Quarto uomo: Nicolini di Brescia.

Ammoniti: Iotti (PV), Benedetti (PN), Iezzi (PV), Burrai (PN), Vergara (PV), Valentini (PV), Negro (PN)

Recupero: 0’ pt – 8’ st

La Pro Vercelli di Mister Gardano, dopo una vittoria interna, scende in campo contro il Pordenone, terza in classifica, e conquista tre punti importantissimi.

Inizia forte il Pordenone.

Al 1’ punizione di Benedetti ma Anastasio anticipa e manda in corner.

Al 7’ tiro di Iotti che non impensierisce Festa.

La Pro Vercelli al 13’ sfiora il vantaggio: Laribi serve Rojas che manda il pallone di poco a lato.

Al 18’ i leoni vanno in gol con Anastasio che calcia col sinistro e insacca alle spalle di Festa.

I padroni di casa pericolosi al 27’ con Giorico ma Valentini non si fa sorprendere.

Ancora un’occasione per i leoni al 30’, Rojas serve Arrighini che tira in porta ma il portiere avversario respinge facilmente.

Al 43’ Arrighini serve Laribi che conclude a lato.

La prima frazione di gioco termina sul risultato di 0 a 1.

Al rientro dagli spogliatoi, passano 5 minuti e Candellone per i padroni di casa ha una grossa occasione per agguantare il pareggio ma non inquadra la porta.

Il Pordenone attacca ma la pro Vercelli si difende con ordine.

Al 25’ Gatto cerca il gol del raddoppio ma il portiere avversario fa sua la palla.

Occasione per i padroni di casa al 31’: Edera riceve la sfera ma il suo tiro sfiora la traversa.

Al 43’ Gatto serve Corradini ma la palla termina a lato.

Occasione per i padroni di casa al 45’: Vergara serve Candellone che a portiere battuto sciupa l’opportunità di pareggiare.

Il fischio del direttore di gara chiude la partita che vede i leoni conquistare tre punti importantissimi.

 

Redazione di Vercelli

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Vercelli Città

Se la calcolatrice non erra, 112.641,01 più 108.057,01 fanno la bella somma di euro 220.698,02.

A questi si sommano gli importi ancora residui da pagare, che in fattura sono riassunti rispettivamente in euro 17.042,91 ed euro 20.448,91.

Sono le bollette di Atena Trading che si è vista recapitare la Casa di Riposo di Piazza Mazzini a Vercelli.

I periodi presi in considerazione sono i bimestri novembre – dicembre 2022 e gennaio – febbraio 2023.

Nei corrispondenti periodi della precedente stagione termica, l’importo era stato complessivamente di 50 mila euro, lira più, lira meno.

Ce la faranno gli Amministratori guidati dall’ineffabile Presidente Gianna Manferto ed assistiti dall’ancor più ineffabile Direttore Alberto Cottini a pagare?

Si apprende da Fonti responsabili che Corso Palestro avrebbe, per la prima fattura, “concesso” una dilazione di un anno ed altrettanto proporrebbe di fare per la seconda.

Ma differire non è risolvere il problema.

Può essere – paradossalmente – una strada obbligata più conveniente per la stessa Atena che terrebbe, così, la posizione a credito, senza “deturpare” il bilancio: a prescindere da quando il credito potrà essere incassato.

Perché è chiaro che (anche con la reteizzazione) il problema resta, per la Casa di Riposo, così come per migliaia di cittadini.

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I quali non erano presenti alla riunione della Prima Commissione del Comune di Vercelli (Bilancio e Società Partecipate) presieduta da Paolo Campominosi (Lista Voltiamo Pagina di Roberto Scheda) quando era già tutto chiaro.

Campominosi e le Opposizioni avevano chiesto questo incontro proprio perché i termini per ragionare c’erano già tutti – leggi cliccando qui -.

Ma si comprese che la Giunta del Niente (rappresentata per l’occasione dall’Assessore Luigi Michelini), aveva meno idee in mente di quanti capelli in testa avesse Kojack.

Un solo invito, ai limiti dell’offesa all’altrui intelligenza, un qualcosa dal tenore drammaticamente frivolo: lasciamo lavorare Atena, loro sanno cosa fare.

Solo una promessa: valuteremo un aiuto per le famiglie più bisognose.

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Oggi, 22 marzo, alle 18 in Municipio ci sarà la riunione dei partiti di maggioranza per valutarli, questi aiuti alle “famiglie più bisognose”.

Ma, intanto, qualcosa si dovrà ulteriormente studiare, perché, con la tariffa di oltre 2 euro al metro cubo applicata da Atena Iren per il gas metano, le “famiglie più bisognose” saranno sempre di più.

E non solo le famiglie: i negozi, gli Artigiani, le pizzerie, le Imprese, gli Studi professionali.

Tutti ora, anche a causa dei prezzi che Iren infligge a Vercelli, ben più alti di quanto non pratichino altri fornitori, sono bisognosi o, almeno, più bisognosi di quanto fossero un anno fa.

Ed è sufficiente leggere quanto la gente racconta sui social, per capire che a Vercelli chi può fugge da Atena Trading – Iren Asm o Minerva o come si voglia chiamare oggi la matrioska societaria di cui anche il Comune fa parte.

Sono in tanti a raccontare che stanno cambiando gestore o l’hanno già fatto, perché la realtà è semplice: dalle altre parti il gas costa meno.

Meno di quanto applichino Iren e il Comune.

Perché non va dimenticato che queste tariffe più alte di quanto altrove si trovino, è, di fatto, il Comune stesso ad applicarle ai propri cittadini: il Comune è socio di Asm Minerva Atena esattamente come lo è Iren.

Solo che è socio al 40 per cento, di minoranza, quindi non conta niente.

Un socio nei fatti irrilevante e, tuttavia, speranzoso che Atena Trading guadagni, faccia utili e così i dividendi (tramite Minerva) arrivino a Palazzo Civico.

E se il cittadino va via, cambia fornitore?

Arriveranno meno ricavi, meno utili (guadagni) e quindi meno dividendi. O anche niente.

E se non paga?

Di nuovo: non ci saranno i ricavi, quindi non ci saranno gli utili, perciò non ci saranno i dividendi.

***

Da dicembre scorso (giorno della riunione di Commissione) la GdN ha fatto qualcosa per intervenire sui due fronti?

Fronti che – come ben noto sin dal giorno della riunione di cui abbiamo già dettosono (almeno) due in quanto:

il primo presenta la necessità di riportare le tariffe ad un livello che permetta di non soccombere di fronte alla concorrenza, che non sta certo a guardare.

Il secondo richiede interventi strutturali, esige una scontistica importante ed immediata, anche a costo di mandare in perdita per un anno e forse due il bilancio di Atena Trading.

Anche perché, se dovesse mai ampliarsi la platea della morosità incolpevole da parte dei cittadini (“più bisognosi” così come “normalmente bisognosi”, ovvero “neo bisognosi”) i conti dell’Azienda rischierebbero di patire ancor più.

***

Per ora, tuttavia, nulla pare muoversi, in concreto.

I due Soci (Comune e Iren) non hanno dato un solo segnale di disponibilità alla rinuncia, almeno per un anno, al guadagno, agli utili, ai dividendi.

Così come si era a più riprese accennato proprio nella già richiamata riunione.

***

Inutile domandarsi cosa accadrebbe se la gente decidesse di non pagare, oppure se dovesse rassegnarsi al fatto che “non può” pagare.

Una morosità incolpevole di massa alla quale Corso Palestro, i due Soci Comune e Iren, pensassero mai di rispondere con sospensioni delle forniture, aprirebbe la strada a scenari impensabili.

 

 

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(marilisa frison) – Il pio esercizio della Via Crucis itinerante delle 21, questo Venerdì 17 marzo, è stato vissuto a Palazzolo Vercellese.

Molti i trinesi che hanno seguito la Croce e si sono affiancati nella preghiera a quelli di Palazzolo, nell’austera chiesa parrocchiale, a tre navate, dedicata a San Germano.

La chiesa grazie alle preziose attenzioni della signora Luciana Zandarin, si presentava ben pulita e curata nei minimi particolari, con copri balaustra viola ben stirati, candide tovaglie e fiori freschi sull’altare.

Tutti dettagli che non sono passati inosservati. Sul presbitero a ricevere calorosamente i fedeli oltre a don Riccardo Leone (che si occupa abitualmente della parrocchiale di San Germano), il parroco don Patrizio Maggioni, il diacono Enrico Guendalina e Giancarlo Tione.

Ad aprire la seguitissima Via dolorosa Don Riccardo:

“La Via Crucis è il cammino dei discepoli con il Maestro, se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua … – e continua – Nella parola di Dio che ascolteremo è Cristo che teme e ama in essa, e dopo aver ascoltato e adorato la sua povertà e la sua umiltà, pensiamo alla nostra vita. Il dolore, la sofferenza di Cristo continuano anche oggi, nel dolore dell’umanità e di tutta la Creazione. Partecipiamo a questa preghiera che ci fa rivivere il dolore e la morte del Cristo con amorosa compassione per imparare la Via della Croce, via di amore, la sola via di salvezza”. Dopodiché ha intonato il canto “Ti saluto o Croce Santa”. Man mano che la Croce passava di Stazione in Stazione, due lettori si intercalavano nelle letture, che il parroco arricchiva con toccanti riflessioni su quanto fosse ingombrante la presenza di Cristo sulla terra e su quanto la Passione sia un argomento attuale, anche oggi per quanto riguarda la guerra c’è chi se ne lava le mani, chi uccide e chi soffre. Ha terminato dicendo: “La Via Crucis ci fa capire quanto siamo amati da Dio e quanto oltre amati, siamo chiamati ad amare”.

È stato un bel momento di preghiera comunitaria, molta partecipazione e tanto raccoglimento durante tutto il percorso che ha condotto Gesù alla Crocifissione.

Dopo la benedizione finale don Maggioni ha dato appuntamento per la Via Crucis di Venerdì 24 marzo, a Tricerro, nella parrocchiale di San Giorgio e ha ricordato la giornata di spiritualità che si vuole vivere con tutte le comunità, il 25 marzo, in occasione dell’Annunciazione a Maria. Divisa in due momenti: Il Pellegrinaggio alla Tenuta Darola, con Santa Messa alle 10 e un momento di riflessione Quaresimale, alle 16, nella parrocchiale trinese.

Posted in Pagine di Fede

Crescentino sgomenta per la scomparsa della Signora Lucia Russo, 75 anni, che nella giornata di ieri è stata trovata priva di vita nei pressi della roggia Garavella, nell’area che si vede inquadrata da Google Maps.

Sono in corso le indagini per accertare ogni aspetto di una vicenda dai contorni ancora incerti, anche se parrebbe escludersi l’ipotesi del gesto anticonservativo.

Il corpo privo di vita della Signora è stato ritrovato all’interno di un pozzo.

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Pro Vercelli 0

Juventus Next Gen 1

Marcatori: 4’ st Cerri

Pro Vercelli (3-5-1-1): Rizzo M.; Cristini, Perrotta, Rizzo N.; Clemente, Iotti, Saco (13’ st Anastasio), Corradini, Iezzi (37’ st Guindo); Laribi (28’ st Vergara); Rojas (13’ st Arrighini). A disp.: Valentini, Lancellotti, Emmanuello, Gatto, Costanzo, Seck, Gheza, Louati, Macanthony, Contaldo. All.: Gardano.

Juventus Next Gen (3-5-2): Daffara; Riccio, Poli (1’ st Da Graca), Huijsen; Savona, Sersanti, Bonetti, Besaggio, Sekulov (17’ st Yildiz); Cudrig, Cerri (37’ st’ Lipari). A disp.: Vinarcik, Stramaccioni, Muharemovic, Nzouango, Nonge, Cotter. All.: Brambilla.

Arbitro: Madonia di Palermo.

Guardalinee: Tesi di Lucca ed Brunetti di Milano.

Quarto uomo Gianluca Li Vigni di Palermo.

Ammoniti: Saco (PV), Besaggio (J), Rizzo N. (PV), Cristini (PV), Iotti (PV)

Espulsi: 38’ Clemente (PV)

Recupero: 1’ pt – 4’ st

Dopo i tre punti conquistati contro l’Albinoleffe, la Pro Vercelli di  mister Gardano scende in campo con l’obbiettivo della vittoria ma è la Juventus Next Gen ad avere la meglio grazie al gol di Cerri.

La gara inizia con le squadre che spingono e si studiano.

La prima occasione è per la Pro con Rojas ma il suo tiro non impensierisce Daffara.

Rispondono gli ospiti con Sekulov ma anche in questo caso il portiere M. Rizzo è attento.

Ancora Sekulov al 34’ si rende pericoloso ma la difesa non si lascia soprendere.

Pro Vercelli in 10 al 38’ per l’espulsione di Clemente per un intervento pericoloso su Besaggio.

I leoni attaccano e Laribi dalla distanza calcia a rete ma non inquadra la porta.

La prima frazione di gioco termina con il risultato di 0 a 0.

Al rientro dagli spogliatoi, passano 3 minuti e su cross di Besaggio, Cerri sigla la rete del vantaggio per gli ospiti.

Le bianche casacche con un uomo in meno faticano a trovare spazi.

Opportunità al 23’ per i torinesi ancora con Cerri ma la sua imbucata è troppo lunga e M. Rizzo fa sua la sfera.

Passano 3 minuti e Cerri ci riprova ma sciupa una grossa occasione da due passi dalla porta.

Al 44’ ancora pericolosi gli ospiti con Da Graca che prova la botta ma il pallone termina a lato della porta.

Le bianche casacche hanno cercato di reagire ma la gara si conclude al triplice fischio dell’arbitro con la sconfitta 0 a 1.

Redazione di Vercelli

 

 

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Albinoleffe 0

Pro Vercelli 1

Marcatori: 12’ Laribi

Albinoleffe (4-4-2): Offredi; Gusu, Borghini, Gelli (37’ st Rosso), Saltarelli; Doumbia (19’ st Petrungaro), Brentan (26’ st Frosinini), Genevier, Zoma; Giorgione, Cocco. A disp.: Pratelli, Pagno, Mihai, Muzio, Ntube, Piccoli, De Felice, Ferri, Toma. All. Foscarini.

Pro Vercelli (4-3-3): Rizzo M.; Clemente (11’ st′ Anastasio), Perrotta, Rizzo N., Iezzi; Calvano (dal 2’ pt′ Emmanuello), Laribi (38’ st Corradini), Iotti; Vergara, Arrighini (38’ st Cristini), Gatto (11’ st Rojas). A disp.: Valentini, Lancellotti, Gheza, Macanthony, Guindo, Contaldo, Saco. All. Gardano.

Arbitro: Gangi di Enna.

Guardalinee: Barbiero di Campobasso e Scribani di Agrigento.

Quarto uomo: Piccolo di Pordenone.

Ammoniti: Doumbia (A), Rizzo N. (PV), Arrighini (PV), Rizzo M. (PV)

Recupero: 6’ pt – 6’ st

Reduce da un pareggio e dalla sconfitta interna contro il Vicenza, la Pro Vercelli guidata da Gardano conquista la vittoria in trasferta contro l’Albinoleffe.

Passano 4 minuti dal fischio d’inizio e il primo calcio d’angolo è a favore degli ospiti.

Al 10’ l’Albinoleffe pericoloso con Giorgione ma M. Rizzo è pronto nella parata.

Risponde la Pro Vercelli che trova il gol del vantaggio al 12’ con Laribi che di testa batte Offredi.

Al 35’ calcio d’angolo per l’Albinoleffe, Cocco colpisce di testa ma il suo tiro non impensierisce il portiere vercellese.

Errore di M. Rizzo al 42’ sul rinvio, la palla impatta su Cocco e fortunatamente finisce sul fondo.

La prima frazione di gioco termina con il vantaggio della Pro Vercelli.

Al rientro dagli spogliatoi, le bianche casacche spingono per trovare il raddoppio e si rendono pericolose al 12’ con Emmanuello che tenta un tiro dai 25 metri ma finisce sul fondo.

Passano 4 minuti e ci prova Vergara ma Offreddi non si fa sorprendere.

L’Abinoleffe pericoloso al 35’: Zoma colpisce di testa e impegna M. Rizzo in una difficile parata.

Poi la gara prosegue senza altre occasioni da ambo le parti e la Pro Vercelli ritorna con 3 punti dalla trasferta.

Redazione di Vercelli

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Borgosesia 2

Stresa 0

Marcatori: 22’ pt Fossati, 38’ st Pierantozzi.

Borgosesia (3-4-3): V. Gilli; Iannacone, Giraudo, Rekkab (19’ st Giacona); Monteleone, Lauciello (19’ st Colombo), Areco, Vecchi (24’ st Pecci); Favale (19’ st Pierantozzi), Fossati, Donadio (39’ st Tobia).

A disp.: Gavioli, Attolou, D’Ambrosio.

All.: Capra (Lunardon squalificato).

Stresa (3-5-2): Galli; Graziano, Tordini, Gerevini (15’ st Soplantai); Spera (31’ st Gioria), Cento, Roma,  Argento (24’ st Colantonio), Baiardi (14’ st Michelotti); Barranco, Marra.

A disp.: Taliento, Ferri, Fradelizio, Grechi, Lorenzi.

All.: Nicolini.

Arbitro:  D’Andria di Nocera Inferiore.

Guardalinee: Fantaccione di Cinisello Balsamo e Algieri di Milano.

Note: cielo sereno. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 300 circa. Espulso: 43’ st Taliento per proteste dalla panchina. Ammoniti: Rekkab, Cento. Angoli: 8-0. Recupero: 1’ pt – 5’ st.

Importanti punti salvezza nello scontro diretto tra Borgosesia e Stresa.

I granata cercano riscatto dopo aver subito due sconfitte negli ultimi due impegni.

I blues sono digiuni dal successo esterno dal 13 novembre quando si imposero sul campo della Fezzanese.

Problemi di infermeria in casa della aquile; oltre agli infortunati di lungo corso: Frana e Filippo Gilli, si aggiunge lo stop di Mirarchi.

Tre gli ex di turno: Galli, Baiardi e Marra.

La gara stenta a decollare e la prima fase è di studio da ambo i lati.

La prima occasione arriva al 17’; Favale lancia nello spazio Monteleone che sceso sulla destra mette in mezzo un cross sul quale interviene la difesa ospite.

Per il vantaggio granata c’è da attendere cinque minuti.

Monteleone cross per Fossati che stacca sul primo palo e insacca.

Sull’altro fronte, termina centrale la punizione calciata rasoterra da Argento.

Minuto 42; Spera chiama Gilli alla parata a terra.

Prima del riposo, viene stoppata la conclusione di Favale.

Si torna in campo e subito c’è una ghiotta occasione per i granata.

Monteleone crossa al centro la sfera arriva a Favale che perde il tempo della battuta a rete.

Al 13’ viene annullato un gol a Vecchi che deposita in rete il suggerimento di Favale ma il guardalinee sbandiera.

Cinque minuti dopo, Donadio dalla distanza non inquadra lo specchio della porta.

Borgosesia ancora pericoloso al 22’, Donadio imbecca Fossati che di prima intenzione conclude alto.

Dopo è ancora Fossati a riprovarci, questa volta su punizione; Galli gli dice di no.

Ne nasce un angolo sul quale Pierantozzi firma il raddoppio.

L’ultima occasione del match è sulla testa di Tobia che prima alza di poco la mira e in pieno recupero colpisce la traversa.

Redazione di Vercelli

 

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Anche con iniziative come questa l’Arma dei Carabinieri si conferma Forza dell’Ordine “di prossimità”, cioè particolarmente vicina al vivere quotidiano delle persone, delle famiglie.

Ieri, 28 febbraio, i genitori degli alunni che frequentano le scuole afferenti all’Istituto Comprensivo Tanzio da Varallo di Piazza Ferrari a Varallo Sesia, hanno accolto con grande partecipazione ed interesse l’ invito rivolto dalla Dirigente ed hanno ascoltato il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Borgosesia, Cap. Annalisa Menga, su un tema di purtroppo scottante attualità.

Si è parlato di bullismo e soprattutto di cyberbullismo e, se è vero che, in particolare quest’ultima deriva dei comportamenti deviati così spesso agli “onori” (si fa per dire) della cronaca nera e giudiziaria, si manifesta in modo più marcato negli anni dell’adolescenza, non è certo fuori luogo che i familiari dei ragazzi anche delle classi elementari e medie assumano “per tempo” le informazioni necessarie per poter essere preparati ad affrontare fenomeni tanto più nocivi, quanto più colgono di sorpresa le famiglie.

Come si diceva, molta partecipazione, circa 80 persone, alla riunione: partecipazione attiva, che ha riscontrato l’esposizione dell’Ufficiale dell’Arma con domande tutte pertinenti ed evidentemente motivate nell’approfondire non soltanto gli aspetti “fenomenologici” dei comportamenti persecutori, ma anche quelli di rilevanza penale.

Dall’incontro ha avuto il viatico un progetto più ambizioso, che mira a dare continuità all’azione preventiva e di contrasto a comportamenti censurabili, che pongono in atto odiose forme di violenza “virtuale” e fisica, a danno dei ragazzi: l’intento comune è quello di costruire, insieme, una rete “Scuola, Arma dei Carabinieri, Famiglie”, per presidiare sempre meglio ed in modo più efficace un “territorio” che non è soltanto geografico, ma che fa riferimento, in senso più lato, ad un’età della vita, ad un orizzonte esistenziale notoriamente molto importante nello sviluppo della persona.

Posted in Scuola e Università

(marilisa frison) – In una serata in cui si piange un gigante della cultura, Maurizio Costanzo, giornalista versatile e ideatore di nuovi modi di comunicare, questo venerdì 24 febbraio 2024, nella biblioteca Civica di Trino alle 21 è stato presentato il libro “Scuolitudine” – Storie di passioni resistenti, all’interno de “I Sentieri della Conoscenza” e “Dialoghi”, in collaborazione con l’Associazione culturale Al Lantarnin dal Ranatè e il Comune di Trino.

Relatori: Massimiliano Sanfedino e Federico Ottavis.

E chi meglio di loro che sono ottimi insegnanti poteva interagire con gli autori del libro Matteo Saudino e Chiara Foà?!

Una serata interessante in cui sono stati messi a nudo tutti i problemi che si riscontrano al giorno d’oggi nelle scuole, dove non sempre si guarda al bene dei ragazzi.

È semplice per un professore bearsi di ragazzi con ottimi voti, la sfida da vincere sta nel portare un tre ad un sei e far aumentare l’autostima dell’allievo, facendogli amare la materia.

Chiara Foà, laureata in storia contemporanea, insegna da vent’anni materie letterarie nelle scuole secondarie di primo grado.

Matteo Saudino, professore di Storia e Filosofia nei licei torinesi, è l’ideatore e autore del seguitissimo canale di YouTube BarbaSophia.

Entrambi vivono di scuola, e quindi di scuola parlano, specialmente quando, lontani dalle aule e dagli studenti, cominciano un appassionato scambio di lettere per vincere la solitudine.

Si sentono soli, Chiara e Matteo tra i colleghi disillusi e davanti alle famiglie in difficoltà.

Soli nel confrontarsi con gli allievi più vulnerabili.

Soli perché invisibili agli occhi di una società nichilista, che trasforma tutto in guadagno e, quando non ci riesce, cancella e distrugge.

Eppure continuano a combattere e a sperimentare, a condividere i valori che li vedono schierati, ogni giorno, dalla parte dei ragazzi, per coltivare la loro coscienza.

In queste pagine, Chiara e Matteo raccontano storie incredibili e insieme ordinarie, vicende che sembrano destinate a finali tragici, ma che spesso, invece, si aprono al futuro.

Perché la scuola, nonostante le contraddizioni, rimane un prezioso luogo di crescita e di democrazia.

A loro dire:

“La scuola non serve a preparare i ragazzi e le ragazze per il mondo del lavoro o a essere un bel voto, ma a insegnare agli studenti a guardare negli occhi le inquietudini e le bellezze del vivere e a dipingere meravigliosi orizzonti verso cui indirizzare l’esistenza”.

Era presente l’Assessore alla cultura del Comune di Trino,  Sivia Cottali.

Posted in Cultura e Spettacolo

(marilisa frison) – Questa domenica 19 febbraio 2023, giornata dedicata alla gioia, ovunque si festeggia il carnevale e Trino non è da meno, anzi!

La giornata trinese è stata scandita da diversi avvenimenti, iniziati già il sabato pomeriggio, dove i protagonisti sono stati i bambini, con il ballo a loro dedicato, presso l’ex “Mercato Coperto”, in Piazza Comazzi; ad attenderli, oltre alla musica, c’erano i gonfiabili, lo spettacolo del Mago Rum, coriandoli, palloncini e una merenda per tutti.

Tante le attrattive e tanta la partecipazione, tutto è stato molto gradito da bambini e genitori.

Nella mattinata di oggi, domenica, il Capitano Ceccolo Broglia, Marco Moret, con la Bella Castellana, la moglie Emiliana Gallone, la figlia Aurora e la loro Corte, come da tradizione hanno fatto visita nella chiesa di San Domenico alla Beata Maddalena, compatrona della città di Trino e le hanno donato un cero.

Ma perché un cero? Ce lo spiega il capitano nel video allegato.

Praticamente si tratta di una rievocazione storica, un gesto simbolico, per mantenere viva la tradizione di quando nel 1500 la cera era un materiale prezioso e il Comune a ottobre, in occasione della festa della Beata, la donava ai Padri domenicani che non potevano permettersela.

Mentre la chiesa parrocchiale per la celebrazione delle 10 era gremita di giovani, ad arricchire l’assemblea erano giunti gli Scout del Reparto di Vercelli, ospiti da sabato nel nostro bellissimo oratorio “Sacro Cuore”.

In una giornata in cui il Vangelo ci mette davanti a una scelta difficile se non impossibile: perdonare i nostri nemici, don Maggioni nell’omelia ci dice: “Non si combatte il male con il male: si genera solo un ulteriore male”.

Lo stesso Lev Tolstoj disse:

“Come non si può spegnere il fuoco con il fuoco, né asciugare l’acqua con l’acqua, così non si può eliminare la violenza con la violenza”.

Solo il bene vince il male. Inoltre il sacerdote ha ricordato un giovane eccezionale, che è morto 45 anni fa investito da un’ auto, ed è in fase di verifica per la beatificazione: Bruno Comolli. Un professore che non aveva nemmeno 30 anni, ma già aveva iniziato a lasciare un segno mostrando una fede autentica che aveva deciso di donare alle giovani generazioni attraverso lo strumento dell’insegnamento, dell’educazione.

Alle 15 grande allegria, canti, suoni, musica, balli, sfilate, colori, piogge di coriandoli hanno pervaso le vie della città, ad aprire la prima sfilata di questa soleggiata e tiepida terza domenica di febbraio il carro della Bella Castellana e Capitano Ceccolo Broglia, preceduto dalla banda cittadina “G.Verdi” e dietro nientemeno che gli sbandieratori del Palio di Asti, che hanno incantato con l’arte del lancio delle bandiere. Tanti i gruppi a terra che sfilavano tra un carro e l’altro, molto grandi e appariscenti i carri con tematiche varie. È stata una giornata allegra, spensierata, contaminata dal solo buonumore in cui più nessuno pensava al Covid, che fortunatamente ci siamo lasciati alle spalle.

Alle 18, in centro, il cerchio formato dal Capitano e dalla Castellana con tutte le maschere ha chiuso la serata e si sono dati appuntamento per domenica prossima per la seconda sfilata a cui parteciperanno anche i carri del circondario e il carro di Vercelli con la Bella Majn e il Bicciolano, a cui seguirà il gran finale del carnevale. Dovrebbe essere l’unico carnevale che avrà luogo nei dintorni.

Da non perdere l’appuntamento con il ballo dei Tirisōn di venerdì 24 febbraio sempre all’ex Mercato Coperto.

Buon Carnevale a tutti da Vercelli Oggi.

Posted in Società e Costume