VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Borgosesia 1

Città di Varese 0

Marcatore: 10’ st Lauciello.

Borgosesia (3-5-2): Uva; Gilli, Derbali, Rekkab; Monteleone (39’ st Duguet), Bertoni, Tunesi, Lauciello, Iannacone; Giacona, Gonella.

A disp.: Vittoni, Maselli, El Achkaoui, Peritore, Aladro, Disisto, Tobia, Del Barba. All.: Moretti.

Città di Varese (3-5-2): Ferrari; Molinari, Bernacchi, Cottarelli; Colombo (16’ st Baldaro), Mandelli, Vitofrancesco, Zazzi (1’ st Benacquista), Perisinotto; Banfi, Settimo (1’ st Bertazzoli). A disp.: Priori, Casamassima, Malinverno, Pisani, Popovchev, Bregasi.

All.: Cotta.

Arbitro: Zammarchi di Cesena.

Guardalinee: Lo Bene di San Benedetto del Tronto e Mascali di Paola.

Note: giornata piovosa. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 250 circa. Ammoniti: Colombo, Perisinotto. Angoli: 5-3. Recupero: 1’ pt-3’ st.

Primo successo per il Borgosesia che sbriga la pratica Città di Varese con la rete di Lauciello.

I granata giocano alla pari dei quotati avversari, concedono poco e ottengono un meritato successo.

Pronti via, Mandelli cerca gloria dalla distanza ma Uva para senza problemi.

Al 10’ Colombo stacca bene, alzando troppo la mira.

Il Borgosesia si fa vedere con Lauciello che non inquadra lo specchio della porta.

Siamo al quarto d’ora quando prima un pallone vagante in area granata viene deviato in angolo e dopo Perisinotto manda alto.

Alla mezzora, pericolosa punizione dal limite per il Borgosesia; la calcia Lauciello e la sfera esce di poco.

La ripresa entra subito nel vivo.

Bertazzoli colpisce la traversa ma a gioco fermo.

Gonella spedisce fuori di un soffio.

E’ il 10’ quando Lauciello recupera palla, si invola e lascia partire una conclusione che non lascia scampo a Ferrari.

Il Città di Varese cerca il pari con Vitofrancesco che calcia a lato.

Giunti al 30’, Bertazzoli incorna alto.

I minuti passano senza altri sussulti e il Borgosesia conquista la vittoria.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Triestina 2

Pro Vercelli 0

Marcatori: 14’ pt Redan, 49’ st El Azrak

Triestina (4-3-1-2): Matosevic; Pavlev, Moretti, Malomo, Anzolin (23’ st Ciofani); Germano (1’ st Pierobon), Correia, Vallocchia (45’ st El Azrak); D’Urso (45’ st Celeghin); Lescano, Redan (25’ st Finotto). A dispo.: Bolzon, Agostino, Struna, Kacinari, Kozlowski, Fofana, Rizzo. All. Tesser.

Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Iezzi (19’ st Spavone), Parodi, Camigliano, Rodio (23’ st Sarzi Puttini); Iotti, Emmanuello (1’ st Haoudi), Santoro; Condello (1’ st Petrella), Nepi (31’ st Comi), Maggio. A disp.: Valentini, Rizzo, Carosso, Gheza, Seck, Fiumanò, Contaldo, Niang, Pesce, Sibilio. All. Dossena.

Ammoniti: Matosevic (T)

Arbitro: Rinaldi di Bassano del Grappa

Guardalinee: Boggiani di Monza e Montanelli di Lecco

Quarto uomo: Hamza Riahi di Lovere

Recupero: 2’ pt – 6’ st

Trasferta amara per la Pro Vercelli che si arrende di misura alla Triestina.

I leoni devono fare i conti con il primo ko.

Una sconfitta arrivata in seguito alla rete subita a ridosso del quarto d’ora da Redan che indirizza la contesa.

In pieno recupero il raddoppio che chiude il match.

La gara si apre con il tentativo di Condello, controllato da Matosevic.

Al 10’ Lescano incorna senza inquadrare lo specchio della porta.

Quattro minuti, i padroni di casa passano in vantaggio.

E’ Redan a insaccare il cross di Lescano.

Dopo Vallocchia alza troppo la mira.

Stesso esito per la conclusione di D’Urso.

Al 36’, Sassi con un grande intervento dice di no a Lescano.

Nel finale di tempo, Correia mette a lato di poco.

Tornati in campo, Maggio si vede murare in angolo il tiro.

Risponde Redan da fuori; Sassi è attento.

La Pro cerca il pari fino alla fine ma la Triestina chiude i giochi con El Azrak.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Si è spento nelle scorse ore, dopo un periodo di sofferenza,  Roberto Saviolo, 60 anni, ex Assessore della Provincia di Vercelli, era anche stato candidato Sindaco nella sua Pezzana, dove risiedeva.

Lascia la moglie, il figlio ed i genitori.

Il Santo Rosario si pregherà in Chiesa parrocchiale a Pezzana venerdì 15 settembre ad ore 19, mentre il successivo sabato 16 settembre nella stessa Chiesa si celebreranno le Esequie, ad ore 10.

Posted in Cronaca

Villata sconvolta per la tragica scomparsa del giovane Alessandro Dell’Olmo, morto nel tardo pomeriggio di oggi 2 settembre a causa di un sinistro stradale autonomo (con nessun’altra vettura coinvolta) verificatosi mentre con  la sua moto percorreva la strada che dal suo paese conduce a Casalvolone, ancora in territorio comunale di Villata.

Per cause che sono al vaglio deli Inquirenti (Vigili del Fuoco e Carabinieri) la moto su cui viaggiava è uscita di strada.

Sul posto è intervenuto il Servizio 118 e anche l’elisoccorso, ma i Sanitari hanno potuto solamente prendere atto del decesso.

Con Dell’Olmo viaggiava una passeggera che è stata ricoverata tempestivamente all’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli, ma, dalle prime sommarie informazioni, non pare in pericolo di vita.

Aggiornamento delle prossime ore.

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca
Vercelli Città

E’ ufficiale.

Il Consigliere Comunale di Vercelli Martina Locca, dà l’addio alla Lega e approda (appunto, anche ufficialmente) al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.

Gli equilibri politici in seno all’Aula di Palazzo Civico non è che cambino un gran che: ormai la Lega (i reliquati del gruppo eletto nel 2019) è proiettata esclusivamente a conservare il posto in Giunta per Dante, nel caso in cui il Centrodestra fosse ancora in maggioranza, dopo le elezioni del 2024.

Nell’affollata famiglia dei Fratelli, pure, non cambia niente, perchè non è sicuro che Martina Locca si candiderà ancora, il prossimo anno, sicchè non farà (probabilmente) concorrenza a nessuno, a cominciare da Romano Lavarino.

Di fatto, i numeri attuali, sei Consiglieri (di dodici che ne aveva) alla Lega, 10 a Fratelli d’Italia e 4 a Forza Italia, altro non dicono se non che il Ghiottone sta cercando di blindare la ri-candidatura del Pirata.

 

 

Ma ecco il comunicato di FdI.

“Fratelli d’Italia accoglie con piacere l’ingresso del consigliere comunale di Vercelli Martina Locca all’interno del proprio gruppo: continuiamo a crescere, sia a livello nazionale che a livello territoriale, perché l’azione politica di Giorgia Meloni è concreta e vincente”, lo dichiarano in una nota l’On. Emanuele Pozzolo, coordinatore di FDI della Provincia di Vercelli, e l’On. Andrea Delmastro, Sottosegretario di Stato alla giustizia.

“L’ingresso di Martina Locca – dichiarano Alberto Cortopassi, vicecoordinatore provinciale, e il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti – rafforza la leadership numerica del gruppo consiliare di FDI, guidato da Stefano Pasquino, in Comune a Vercelli e rafforza la linea di pieno sostegno all’amministrazione del Sindaco Andrea Corsaro”.

Da parte sua il consigliere Martina Locca parla di “comunanza di idee e di valori politici che mi hanno avvicinata a Fratelli d’Italia” e coglie l’occasione per sottolineare “la buona amministrazione alla quale stanno improntando il loro agire sia il Sindaco di Vercelli Andrea Corsaro sia il Presidente della Provincia Davide Gilardino”.

Posted in Trippa per i gatti
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Sì, è un bello scorno: uno acquista un’auto ancora nel primo semestre del 2015.

Un diesel, soprattutto se ha bisogno del mezzo per lavoro.

Compra, quindi, un veicolo euro 5 (classe che resterà fino al 15 settembre dello stesso anno, quando si passa all’euro 6) e otto anni dopo…zacchete: non può più circolare, in Piemonte, nei centri superiori a 10 mila abitanti.

Così è anche per chi ha acquistato, magari recentemente, un usato risalente a quel periodo: quindi, tutto sommato, ancora in grado di compiere buone percorrenze senza problemi.

Nella nostra regione i comuni superiori ai 10 mila abitanti sono molti (76 a partire, ovviamente, da Torino); magari in provincia di Vercelli no (solo il Capoluogo di Vercelli e Borgosesia), ma in Piemonte sì.

Tutto ciò mentre circolano tranquillamente mezzi pubblici come questo, che – se le targhe dicono qualcosa – sono certamente immatricolati prima del 2005.

Come diceva Totò, c’è chi può e chi non può: io può.

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Perché, dunque, le auto diesel euro 5 sono bandite dalle città da 10 mila abitanti in su?

Perché – dice il Presidente della Regione, Alberto Cirio, che ha firmato il provvedimento inibitorio – “lo vuole l’Europa”.

Al di là delle semplificazioni, è purtroppo vero che la UE ha aperto una procedura di infrazione a carico dell’Italia perché – a dire dei dirigenti “continentali” – avrebbe accumulato ritardi nella lotta alle emissioni dannose in atmosfera.

E, come se non bastasse, ci sarebbe una deriva giudiziaria apertasi proprio in Piemonte, per conseguenza delle censure europee.

Sicchè Piazza Castello (o dove si trova ora il politburo piemontese) non avrebbe potuto fare a meno di adottare un provvedimento cogente quel tanto che basta a coprirsi le terga, nell’ottica di attaccare l’asino dove vuole il padrone green.

Vero o non vero che sia, è chiaro che si tratti di una limitazione che colpisce chi lavora e, verosimilmente, chi non ce la fa a cambiare l’auto, proprio in un momento in cui, come vedremo tra poche righe, la congiuntura è già pesante: salgono i tassi di interesse, i criteri per la concessione del credito sono oggetto di un ulteriore giro di vite, aumentano i prezzi di listino.

Ma andiamo con ordine.

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E’ necessario, anzitutto, dire che il diavolo potrebbe non essere così brutto come lo si dipinge: poco intelligente, forse sì, ma proprio brutto no.

Vediamo i fattori che alleggerirebbero le conseguenze del provvedimento che entrerà (dovrebbe entrare) in vigore il prossimo 15 settembre.

Il primo: il divieto è tale soltanto nel periodo compreso tra il 15 settembre 2023 e fine aprile 2024: non sono così pochi, ma, tutto sommato, sono soltanto sette mesi o poco più.

Opera (ed è il secondo fattore) nei giorni infrasettimanali: da lunedì a venerdì compresi, lasciando libera circolazione il sabato, la domenica ed i festivi.

Infine, lo stop all’ingresso nelle città è dalle 8 alle 19.

E uno, allora, potrebbe dire: ma, quindi, a cosa serve?

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C’è, comunque, ben poco da scherzare, a meno che non si voglia scherzare con il fuoco, come paiono voler fare certi reggitori della Cosa Pubblica.

Perché famiglie ed imprese sono già esasperate e non ci vuole molto ad immaginare quanto pesi il fattore mobilità sulla vita reale delle persone.

Circostanza aggravata, in tutto il Piemonte ed anche a Vercelli, dal fatto che, se in grandi città, come Torino, il trasporto pubblico locale, nelle sue varie espressioni, tutto sommato offre soluzioni, praticabili concretamente, per evitare l’uso dell’auto privata, in periferia non è così.

Se, in provincia di Vercelli, una persona risiede, ad esempio, in uno qualsiasi dei centri minori e deve spostarsi per lavoro nel Capoluogo, la sola soluzione realmente praticabile è quella dell’automobile.

Non dimentichiamo, poi, che l’11 settembre prossimo riprende l’Anno Scolastico: con tutto ciò che comporta la frequenza degli Istituti superiori.

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Allora, che fare?

Ne parliamo con Angelo Santarella, titolare molto conosciuto di Concessionarie d’automobili e presidente dell’Associazione di categoria dei Concessionari vercellesi e valsesiani.

VercelliOggi.it: Dott. Santarella, i Concessionari vedono questa situazione come un’opportunità per vendere più auto nuove o usate, cioè come una opportunità di business?

Angelo Santarella: assolutamente no.

Soprattutto noi Operatori commerciali che siamo abituati a studiare insieme al Cliente le esigenze reali del potenziale acquirente per trovare poi la soluzione più idonea (per un mix di fattori come, ad esempio: più aderente alle effettive abitudini di mobilità, aderente alle possibilità di budget, aderente alle prospettive future della famiglia o dell’impresa) non abbiamo certo piacere che qualcuno si rivolga a noi in quanto “obbligato” a cambiare auto, in quanto, improvvisamente, investito da un “fattore sorpresa” di difficile gestione.

La scelta di cambiare auto dev’essere tale, cioè una scelta libera e, se mi è permesso, anche sempre un momento bello del proprio percorso.

VercelliOggi: però il problema, comunque, presto si manifesterà; cosa proporrete?

Angelo Santarella: dovremo intervenire seguendo più strade.

La prima, anche se può sembrare banale richiamarla, è metterci a disposizione perché l’utente possa aderire al sistema MoVeIn.

VercelliOggi: di cosa si tratta?

Angelo Santarella: MoVeIn è il sistema di monitoraggio dei veicoli potenzialmente più inquinanti istituito dalla Regione, mediante il quale, applicando un dispositivo sul mezzo, la Regione è in grado di controllare quanti chilometri si compiano.

Ad ogni vettura euro 5 è concessa una copertura chilometrica di 9 mila chilometri l’anno.

Che, certo, non sono molti, soprattutto per chi ha comprato un’auto diesel, segno evidente di necessità di percorrenza annuali almeno di media entità.

Però, se pensiamo che il provvedimento scadrà ad aprile 2024, possiamo concludere che i 9 mila chilometri siano, in realtà, il margine di mobilità consentito per i sette mesi interessati.

So che non è molto comunque, ma è indubbiamente un fattore deflattivo delle conseguenze della norma.

VercelliOggi: in passato (lo strumento era già in atto peri diesel euro 4, nei mesi scorsi,ndr) c’è stato, però, chi ha rinunciato all’installazione di MoVeIN in quanto la procedura burocratica risultava macchinosa, almeno per molti.

Angelo Santarella: ecco, qui sta la professionalità degli Installatori (quelli autorizzati sono tre in provincia di Vercelli, ndr); noi dobbiamo offrire un’opportunità semplice e chiara: tu Cliente ci porti l’auto e ci comunichi i tuoi dati e noi ti riconsegniamo “chiavi in mano” il mezzo con il MoVeIn installato.

VercelliOggi: costa molto l’installazione?

Angelo Santarella: in tutto sono 50 euro.

VercelliOggi: insomma, questa è una prima soluzione pratica, che certamente abbatte, almeno per qualche mese, gli effetti negativi della norma.

Ma chi volesse cogliere questa “tagliola” come occasione per cambiare auto?

Angelo Santarella: anche in questo caso, è la professionalità dei Concessionari che dovrà cercare di fare quadrare un cerchio in cui non è facile conciliare i diversi fattori.

Ma ce le metteremo tutta per studiare piani finanziari comunque accessibili per pagamenti anche fortemente dilazionati, così come per reperire mezzi, sul mercato dell’usato, che siano affidabili ed al riparo, anche in futuro, da soprese come questa.

 

Posted in Economia

Ciascuna delle tre testimonianze udite stamane in Duomo a Vercelli, è qualcosa destinata a restare: a restare non soltanto nella vita di una famiglia, nell’ambito di relazioni di amicizia così duramente provate in quest’ora grave.

E’ destinata a restare nel vissuto dell’intera città che è confluita qui in Cattedrale per le esequie di Simona Pomati Beltramino in Vitale, nel vissuto di tante persone, certo desiderose di ascoltare parole così.

La gente che era qui stamane ha voluto, a sua volta, dire qualcosa, ma ha affidato il messaggio non alle parole, bensì alle lacrime che, silenziose, hanno segnato tanti volti.

Quante cose sanno dire le lacrime.

La Liturgia si snoda nel canone consueto, capace di dare un po’ di pace al cuore dolente di chi è nella prova.

Sono sette i Sacerdoti che hanno desiderato concelebrare e l’omelia è stata dettata dal Parroco della Cattedrale, Mons. Giuseppe Cavallone: come sempre densa di contenuti, affidati però ad un’esposizione semplice, che cerca di rendersi accessibile a tutti.

Poi la Comunione e, subito dopo, la parola passa a tre persone che hanno contato molto per Simona, almeno quanto Simona abbia contato per loro.

C’è Maurizio, che parla da padre.

C’è l’amica Maggie.

Ma c’è, soprattutto, il messaggio davvero struggente di Massimo, il marito di Simona.

Le ha preparato una lettera che si rivela anche una grande lezione per tutti noi.

Certamente lui non l’ha concepita così, come una lezione.

Lui ha voluto dirle cose impossibili da razionalizzare nelle ore, surreali e severe, drammatiche, che colgono tutta la nostra minorità, prima del commiato terreno, quando siamo al cospetto di una realtà fino a poco prima nemmeno immaginabile; quando è la stessa Simona ad avvertire, in qualche modo, che occorre prepararsi al peggio: come si fa a parlare in quei momenti?

Così la lettera, che pare fare parte di un dialogo anche se, per forza di cose, è ormai un monologo.

Una lettera che, però, illustra significati anche ulteriori a quelli della relazione tra due persone.

Il Lettore che la vorrà ascoltare nel nostro video, letta dall’amico di famiglia Fabrizio, siamo certi che condividerà: è una grande lezione.

***

Questa mattina, in Cattedrale, l’ultimo saluto ad una persona che aveva fatto solo del bene.

Posted in Società e Costume
Vercelli Città

Il Duomo di Vercelli gremito come in poche altre occasioni, questa sera, 20 agosto, alle ore 18,30, per la preghiera del Santo Rosario in suffragio della povera Simona Pomati Beltramino in Vitale, scomparsa due giorni fa all’età di soli 47 anni, per un male incurabile dal decorso fulminante.

Da qualche ora, superata la tremenda sorpresa per una prognosi del tutto infausta, Simona era ricoverata al Nosocomio di Novara, dove è spirata.

Le tante persone che hanno voluto, già questa sera, dire il proprio dolore ed abbracciare i familiari della cara Simona, non sono che un pallido segno del mare di affetto e stima che Simona aveva saputo conquistarsi in tutta Vercelli e con lei il suo amato Coniuge.

Il rito esequiale sarà celebrato, sempre in Cattedrale, martedì 22 agosto ad ore 10,30.

VercelliOggi.it si unisce al dolore dei familiari.

Posted in Società e Costume
Trinese

(marilisa frison) – La Confraternita trinese di San Lorenzo ha festeggiato il Santo nell’omonima chiesa, giovedì 10 Agosto, in occasione della ricorrenza liturgica.

Il Priore, Gianni Gennaro, ha invitato a concelebrare con don Riccardo Leone, il Vicario Generale della Diocesi di Vercelli, Mons. Stefano Bedello che, alle 18 in punto, ha fatto il suo ingresso al seguito dei confratelli con don Riccardo e Giancarlo Tione, nell’antica chiesa che ospita la Madonna del Carmelo e le spoglie della Beata Arcangela Girlani.

Il carisma di don Bedello, che per la prima volta ha celebrato nella sua città d’origine nelle vesti di Vicario Generale, ha subito conferito alla circostanza i caratteri della festa, pur senza nulla togliere alla solennità della Santa Messa.

Mons. Bedello ha ricordato che a Trino c’è di tutto; è una “cuccagna”, ci sono i prodotti migliori, l’abbondanza, così come è sovrabbondante e sincero anche di affetto dimostratogli. Mostrando di ricambiare tanta affettuosa accoglienza, Mons. Bedello ha ricordato, senza tralasciare aneddoti e memorie delle cose che si usavano fare a Trino, non esitando, sia pure “iuxta modum” anche il dialetto locale.

Trino nei secoli ha dato tanti frutti di santità, più di tante altre città e paesi: il Vicario Generale ha citato tutti i Beati trinesi, senza tralasciare la devozione per il patrono San Bartolomeo, di cui tra pochi giorni ci sarà la ricorrenza con grandi festeggiamenti.

Trino profuma di santità, ha ricordato che il nostro calendario liturgico della Regione Piemonte è intriso di santità trinese.

“Oggi la santità è attuale perché è il riscatto di un’umanità che non guarda solo a se stessa, quando noi ci apprestiamo a dare una mano a chi è nel bisogno scriviamo una pagina di santità tutti i giorni”.

Poi Monsignore continua spiegando perché nel giorno di San Lorenzo è tradizione benedire l’uva e distribuirla ai fedeli dopo la Santa Messa: affinché godano del piacere dei succosi chicchi facendo rientro nelle proprie famiglie con i propri cari e quel gusto dolce ricorderà la parola di Dio, la sua sapienza, la sua saggezza, i suoi insegnamenti.

Gli acini d’uva iniziano a maturare a colorarsi proprio nel giorno di San Lorenzo, ecco perché il simbolo del frutto della vite è legato al Santo.

Non sono mancate sapienti riflessioni sul Vangelo e sulla figura di San Lorenzo, il quale ci ricorda che la vera ricchezza sta dentro di noi e dobbiamo fare della ricchezza della fede la nostra fonte, specialmente nei momenti più bui della nostra esistenza.

Dobbiamo ricordare le persone della nostra comunità che vorrebbero essere presenti e rendere lode a Dio, ma non possono perché costrette a letto nel dolore, oppure perché per la crisi hanno perso il lavoro o la casa.

Dopo la supplica al Santo e la benedizione dell’uva ha porto i ringraziamenti di rito ed ha dovuto dare la cattiva notizia: non potrà più essere membro e Confratello per via del ruolo diocesano che gli è stato affidato da qualche mese; questo soprattutto per evitare conflitti d’interesse, perché anche nella Chiesa non di può essere controllati e controllori nello stesso tempo. Si sentirà, però, sempre membro onorario, come vincolo di affetto e di amore verso la Confraternita che lo ha visto partecipe fin da giovane.

Mons. Bedello ha altresì ricordato il cuore grande di Trino e dei trinesi che ha sperimentato, ed essendo stato battezzato in San Bartolomeo da don Guido, rimarrà sempre di questa parrocchia e vede don Riccardo come un padre ed ha chiesto un grande applauso per lui e per il suo grande operato.

Una cosa bella detta dal Vicario è che lui sarà a Vercelli, ma c’è la cittadinanza del cuore e quella nessuno la cancella e in tutti i luoghi in cui lui andrà ricorderà sempre i trinesi nella preghiere.

Posted in Pagine di Fede
Provincia di Vercelli

Avrà futuro perché ha sicuramente intercettato, prima, ed interpretato, poi, un sentimento comune – leggi qui -.

Il territorio che si estende dalla Bassa Vercellese ai primi contrafforti del Canavese, dalle colline di Gattinara alle rive del Po a Crescentino e Trino, sa di avere una propria identità, sa di essere non soltanto un’espressione geografica, bensì un luogo dove si intrecciano relazioni e vissuti, storie e tradizioni, un campo aperto dove germogliano talenti e valori culturali, imprenditoriali, amministrativi, sociali.

Un’identità, dunque, c’è già, tant’è che, questa realtà di 54 comuni e 80 mila abitanti, sa di dover diventare ciò che è.

La posa della pietra miliare, a febbraio 2022, ha voluto dire anche questo: se, fino a quel momento, la gente che vive, lavora, progetta futuro, forse sogna, tra Dora Baltea, Po e Sesia, poteva dire di sé qualcosa “per differenza” (non siamo Monferrato, né Valsesia, né, men che meno… il Capoluogo), ora propone e promuove un’identità propria capace di autonomia e dinamismo, di un’immagine persuasiva, identificabile, ricca di appeal anche per interlocutori e mondi esterni, con i quali si pone in relazione e dialogo.

Insomma, siamo noi.

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Il luogo e l’occasione scelti per dire (ribadire) tutto questo è stato, qualche giorno fa, l’inaugurazione della Festa Patronale di San Lorenzo, a Ronsecco, dove tutto è nato.

L’idea del Sindaco ed ora Presidente della Provincia, Davide Gilardino, è partita da un’urgenza amministrativa, cioè dare corpo ad una realtà amministrativa potenziale percettore di risorse (anche) del Pnrr proprio perché capace di presentare progetti idonei a coinvolgere (quindi ad essere valorizzati, incrementare la produttività dell’investimento pubblico) da una platea ampia di persone: le 80 mila che vivono in questo territorio.

Ma si sa che, senza una coesione che affondi le radici nei sentimenti più profondi ed autentici, sia più difficile unire ciò che deve continuare ad esprimere le differenze e le ricchezze di ciascuno: un coro non è una voce più grossa, ma l’espressione di tante voci distinte che si fondono in un’unica armonia.

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Una grande partecipazione di “fasce tricolori” indossate da persone che hanno permesso di capire che questi siano sentimenti comuni; soprattutto persone che partecipano attivamente e con autentica convinzione a questo progetto.

Con loro, il Consigliere Regionale Carlo Riva Vercellotti, l’Assessore Regionale Elena Chiorino e l’On. Andrea Delmastro, Sottosegretario alla Giustizia.

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Protagonista (discreta) del pomeriggio, l’installazione “Vehra”, opera d’arte dalla simbologia raffinata, ma assai efficace e, tutto sommato, intuitiva perché saldamente collegata alle peculiarità del territorio e dello spirito che aleggia in questo tempo: l’uno e il molteplice.

Opera benedetta da Mons. Gianfranco Brusa, Amministratore parrocchiale di Ronsecco, fresco di nomina a Canonico Onorario del Capitolo Metropolitano di Sant’Eusebio.

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Dunque, Vehra: cosa rappresenta, come nasce l’idea di questa installazione che ha la “responsabilità” di essere la madrina dei Borghi delle Via d’Acqua.

Meglio lasciare la parola all’Artista che l’ha concepita e realizzata, il gattinarese Ruben Bertoldo, che ce ne parla diffusamente nel nostro video che, insieme alla gallery, documenta questo bel pomeriggio di amicizia ed impegno per il futuro.

Posted in Eventi e Fiere