VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Fiorenzuola 3

Pro Vercelli 3

Marcatori: 28’ pt Ceravolo, 36’ pt Rutigliano, 23’ st Ceravolo, 33’ st Santoro, 34’ st Mustacchio, 37’ st Cremonesi

Fiorenzuola (4-2-3-1): Sorzi; Sussi, Potop, Cremonesi, Gonzi; Di Gesù (14’ pt Oneto), Mora; D’Amico (16’ st Seck), Brogni (15’ st Maffei), Morello (31’ st Reali); Ceravolo (31’ st Popovic). A disp.: Bertozzi, Roteglia, Gentile, Nelli, Bondioli, Alberti, Di Quinzio, Seck, Musatti, Anelli. All. Tabbiani.

Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Frey 29’ st Pinzi), Parodi, Camigliano, Iezzi (11’ st Sarzi Puttini); Iotti, Santoro, Rutigliano (29’ st Kozlowski); Pannitteri (11’ st Mustacchio), Nepi (22’ st Rojas), Maggio. A disp.:: Vaccarezza, Mastrantonio, Contaldo, Gheza, Casazza, Forte, Citi, Pinzi, Kozlowski, Petrella. All. Dossena.

Arbitro: Viapiana di Catanzaro.

Guardalinee: Munitello di Gradisca d’Isonzo e Peletti di Crema.

Quarto uomo: Marin di Portogruaro.

Ammoniti: Sussi (F), Iezzi (PV), D’Amico (F), Potop (F), Mora (F)

Recupero: 3’ pt – 6’ st

Una partita ricca di emozioni quella giocata contro il Fiorenzuola.

Pro Vercelli pericolosa dopo 2 minuti con la conclusione da fuori area di Maggio che ci riprova dopo 1 minuto con un colpo di testa ma Sorzi è pronto alla parata.

Al 13’ è Pannitteri che dalla distanza impegna Sorzi che manda in corner.

Occasione per i padroni di casa al 27’, Brogni si trova solo davanti a Sassi che blocca la sfera.

Fiorenzuola in vantaggio al 28’ con Ceravolo che beffa Sassi.

Altra occasione per il Fiorenzuola al 32’ con D’Amico ma Sassi blocca in due tempi.

Pareggiano le bianche casacche al 36’:  Rutigliano in area colpisce di destro e insacca.

Ancora un insidioso tiro di Maggio al 42’ ma Sorzi para.

Le squadre vanno negli spogliatoi al termine della prima frazione di gioco sul risultato di parità di 1-1.

Al rientro la Pro Vercelli è alla ricerca del gol del vantaggio ma è il Fiorenzuola che al 23’ con Ceravolo di sinistro batte Sassi e porta il risultato sul 2 a 1.

Ma le bianche casacche in un paio di minuti ribaltano la situazione.

Al 33’ agguanta il pareggio con Santoro che insacca di testa e batte il portiere avversario e dopo 1 minuto l’apoteosi dei leoni che trovano il gol del vantaggio con Mustacchio.

Doccia fredda per la Pro Vercelli al 37’: Cremonesi su passaggio di Sussi trova la rete del pareggio.

La Pro Vercelli cerca la vittoria e nel finale Maggio dalla distanza impegna il portiere del Fiorenzuola che si supera e blocca la sfera.

La partita termina con il risultato di 3 a 3.

 

Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti da VercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:

Iscriviti alla nostra pagina Facebook

e al nostro Gruppo pubblico di Facebook

al nostro account di Instagram

al nostro canale di Whatsapp

al nostro canale Telegram

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Pro Vercelli 1

Atalanta U23 1

Marcatori: 12’ st Diao, 37’ st Rojas

Pro Vercelli (3-4-3): Sassi; Parodi, Camigliano, Sarzi Puttini; Iezzi, Iotti, Haoudi (7’ st Kozlowski), Frey (30’ st Citi); Mustacchio (25’ st Rojas), Nepi (25’ st Pannitteri), Maggio. A disp.: Vaccarezza, Mastrantonio, Rodio, Santoro, Contaldo, Gheza, Rutigliano, Casazza, Forte, Pinzi, Petrella. All. Dossena.

Atalanta U23 (3-4-1-2): Vismara; Varnier, Berto, Ghislansi; Palestra, Gyabuaa (26’ st Panada), Muhameti, Solcia; Cortinovis (17’ st Falleni); Jimenez (26’ st Vlahovic), Diao (31’ st Da Riva). A disp.: Bertini, Avogadri, Obric, Ceresoli, Regonesi, Bernasconi. All. Modesto.

Arbitro: Andreano di Prato.

Guardalinee: Santarossa di Pordenone e Romaniello di Napoli.

Quarto uomo: Esposito di Ercolano.

Ammoniti: Gyabuaa (A), Panada (A), Kozlowski (PV)

Recupero: 0’ pt – 5’ st

Reduce dal pareggio esterno la Pro Vercelli conquista un pareggio casalingo contro l’Atalanta U23.

La partita inizia con il possesso palla dei bergamaschi.

Nei primi 10 minuti le squadre si studiano e non si riscontrano particolari occasioni.

Al 12’ Cortinos dal limite tira centrale ma trova Sassi pronto a parare.

Passa 1 minuto e Mustacchio, prima della conclusione, è bloccato dalla difesa avversaria.

Pericolosa la Pro Vercelli al 16’, Haoudi serve Muasacchio ma la palla viene respinta da Vismara.

I leoni attaccano alla ricerca del gol del vantaggio.

Al 36’ Palestra calcia con potenza e impegna Sassi che con un grande parata manda in corner.

Ci prova ancora l’Atalanta U23 al 39’ con Diao ma la palla termina alta sopra la traversa.

La prima frazione di gioco termina sul risultato di parità con reti inviolate.

Nella ripresa possesso palla per la Pro Vercelli.

Dopo 5 minuti occasione per Palestra ma la palla termina sul fondo.

Vantaggio dell’Atalanta U23 al 12’ con Diao che in area colpisce la palla di sinistro e batte Sassi.

I leoni reagiscono e al 37’ arriva il gol del pareggio: Iezzi crossa dalla destra per Rojas che colpisce di testa e manda in rete.

La gara termina senza altre occasioni per ambedue le squadre e il triplice fischio dell’arbitro decreta la fine della partita con la Pro Vercelli che conquista un punto molto importante.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Pro Sesto 0

Pro Vercelli 0

Pro Sesto (3-5-2): Del Frate; Marianucci, Poggesi (23’ st Mapelli), Iotti; Toninelli, Bussaglia (23’ st Florio), Gattoni, Santarpia, Maurizii; Bruschi (45’ st Toci), Sereni (32’ st′ Kristoffersen). A disp.: Formosa, Bagheria, Basili, D’Alessio, Ferro, Giorgeschi. All. Paci.

Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Frey (15’ st Parodi), Citi (15’ st Nepi), Camigliano, Sarzi Puttini; Iotti, Santoro, Haoudi; Mustacchio, Pannitteri (37’ st Petrella), Maggio. A disp.: Vaccarezza, Mastrantonio, Carosso, Casazza, Contaldo, Rutigliano, Forte, Pesce. All. Dossena.

Arbitro: Scatena di Avezzano.

Guaralinee: Monaco di Termoli e Croce di Nocera Inferiore.

Quarto uomo: Cortese di Bologna.

Ammoniti: Haoudi (PV), Bruschi (PS), Poggesi (PS)

Recupero: 0’ pt- 5’ st

Scende in campo la Pro Vercelli e torna a fare punti fuori casa.

Subito pericolosi i padroni di casa al 10’ con Bruschi che calcia con potenza ma Sassi è pronto nella parata.

Passano 10 minuti e Sassi blocca la palla lanciata da Sereni.

Al 34’  Mustacchio con un pregevole gesto tecnico manda la palla alta sulla traversa.

La Pro tiene bene i campo ma non riesce a trovare la via del gol.

Le squadre vanno negli spogliatoi al termine della prima frazione di gioco con un risultato di 0-0.

Nella ripresa poche occasioni sino al quarto d’ora quando la Pro Sesto sfiora il gol: Sereni solo davanti a Sassi non inquadra la porta.

Al 26’ ci prova Pannitteri ma il tiro termina fuori.

Ancora la Pro Vercelli pericolosa al 30’ con Petrella ma il suo tiro non sorprende Del Frate.

Al 42’ le bianche casacche ci provano ancora ma la difesa avversaria libera.

Sul ribaltamento di fronte Bruschi calcia dal limite ma Sassi si supera e devia la sfera in corner.

La partita termina col triplice fischio dell’arbitro sul risultato di parità.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Pro Vercelli 1

Triestina 2

Marcatori: 14’ pt D’Urso, 23’ pt Haoudi, 47’ st El Azrak.

Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Iezzi, Citi, Camigliano, Sarzi Puttini (34’ st Frey); Iotti, Emmanuello, Haoudi; Mustacchio (29’ st Pannitteri), Nepi (15’ st Comi), Maggio.

A disp.: Ghisleri, Valentini, Carosso, Casazza, Contaldo, Gheza, Rutigliano, , Forte, Pesce, Petrella, Vaccarezza.

All.: Dossena.

Triestina (4-3-1-2): Agostino; Germano (15’ st Ciofani), Struna, Moretti, Petrasso (41’ st Anzolin); Vallocchia, Celeghin (26’ st Fofana), Correia; D’Urso (26’ st El Azrak); Vertainen (26’ st Finotto), Lescano.

A disp.: Diakite, Malomo, Gunduz, , Minesso, Kacinari, Ballarini, Pierobon.

All.: Tesser.

Espulso: 50’ st Comi per doppia ammonizione 20’ st + 50’ st.

Ammonito: Correia, Comi, Dossena, Iezzi. Recupero: 1’ pt – 5’ st.

Dopo non aver subito nessun ko interno all’andata, i leoni cadono al Silvio Piola per la seconda volta di file.

Contro la Triestina è una partita giocata a viso aperto e non mancano le occasioni da ambo i lati.

A scattare sono gli ospiti con D’Urso ma arriva la reazione vercellese con il pareggio di Haoudi.

Quando tutto sembra destinato al pareggio, in pieno recupero El Azrak segna il gol che gela lo stadio.

La Pro Vercelli dopo 3 minuti si fa vedere in avanti.

Sarzi Puttini mette in mezzo per Nepi che di testa manda fuori.

Sei giri di lancette e il liberissimo Lescano, chiama Sassi alla parata superlativa.

A ridosso del quarto d’ora, la Triestina passa in vantaggio.

D’Urso davanti al portiere avversario è freddo e insacca.

Rispondono i leoni con le conclusioni di Emmanuello (centrale) e Haoudi (palla a lato).

Minuto 23, arriva il pareggio.

Mustacchio crossa sul secondo palo, Haoudi inzucca in rete.

Sull’altro fronte, Sassi si supera in rapida successione su Lescano e Celeghin.

L’estremo difensore di casa dice di no anche al pallonetto di Vertainen.

Si torna in campo dopo l’intervallo e sugli sviluppi di un corner, Maggio a giro non inquadra di poco lo specchio della porta.

Al 3’ Nepi spinge in rete il cross di Maggio ma il direttore di gara annulla per una posizione di fuorigioco.

Gli ospiti ci provano con Vertainen, la mira non è quella giusta.

Dopo è Haoudi a chiamare Agostino alla respinte.

E’ il 37’ quando Vallocchio da buona posizione calcia fuori.

Al 45’ Comi al volo non riesca a centrare il bersaglio.

In pieno recupero arriva la beffa.

El Azrak lascia partire un tiro da fuori che complice una deviazione batte Sassi.

Dopo c’è tempo solo per la seconda ammonizione e la conseguente espulsione di Comi.

Redazione di Vercelli

 

Posted in Lo Sport, Vercelli Oggi

Si è iniziata puntale poco prima delle 11 di stamane, 16 gennaio, al Teatro Civico di Vercelli, la mattinata che il Presidente della Repubblica, Sergio Matterella dedica al Capoluogo ed in particolare all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università del Piemonte Orientale, che quest’anno celebra il XXVI anniversario dall’inizio dell’attività accademica.

Accolto dalle Autorità locali e preceduto dai Ministri Paolo Zangrillo e Annamaria Bernini, il Presidente ha salutato i tanti che hanno voluto rappresentargli l’omaggio della città, per poi entrare nel Teatro, dove hanno preso posizione in formazione d’onore i Corazzieri.

Nelle prossime ore ampio servizio.

 

Posted in Vercelli Oggi

(marilisa frison) – La Comunità Pastorale n. 12, della Diocesi di Vercelli, mercoledì 10 gennaio alle 21, si è riunita a Tricerro, nella chiesa parrocchiale dedicata a San Germano, dove è stato esposto il Santissimo e tutti ci si è posti in adorazione e in preghiera per la pace nel mondo.

 

Erano presenti fedeli provenienti da Trino, Palazzolo e Tricerro.

Nonostante la gelida serata, molte le persone che hanno lasciato il tepore della propria dimora per donarsi a Gesù e pregare insistentemente per la pace, perché nel mondo c’è tanto bisogno di questa pace che sembra davvero così difficile da concretizzare.

“Noi siamo qui a dedicare del tempo al Signore per aprire un varco tra il cielo e la terra, perché lui possa operare per mezzo nostro e far del bene a tante persone che soffrono. Siamo strumenti nelle sue mani”.

Questo ci dice don Maggioni e aggiunge: “Noi dobbiamo essere operatori di pace, lo siamo perché siamo quì, ma siamo chiamati ad essere operatori di pace anche nella nostra vita di tutti i giorni, nel lavoro, in casa e nella nostra famiglia”.

L’adorazione è stata intervallata da preghiere, canti e meditazioni.

Le persone erano presenti per impetrare il suffragio a beneficio dei ragazzi morti in guerra, per i loro genitori e per fare memoria, affinchè non si ripetano, di tutte le atrocità vissute da queste popolazioni in guerra: si è altresì pregato affinchè il cuore di chi è coinvolto nel conflitto non diventi un cuore indifferente, arido, abituato alla guerra, indifferente all’orrore.

E per chiedere a Dio di portare luce nel cuore e nella mente di chi è dominato dalle tenebre e per dire: “Signore ho bisogno di te”.

Se ciascun popolo guarderà solo al proprio dolore, allora prevarrà sempre la ragione del risentimento, delle rappresaglie e della vendetta, ma se si guarda anche alla sofferenza, al dolore dell’altro, dell’estraneo e persino del nemico è premessa di ogni futura politica di pace.

L’adorazione di quel Dio eucaristico che si spezza per raggiungere ciascuno di noi è molto importante, un momento da vivere intensamente.

Al termine il neoeletto Presidente di Azione Cattolica, Gianni Ronco ha ricordato che ci saranno altri momenti come questo, che si vivranno nelle altre parrocchie, inoltre ha invitato, tutti, mercoledì 17 gennaio alle 21, a Trino, in chiesa parrocchiale nella Cappella di Lourdes per una lettura del Vangelo con un momento di riflessione.

Posted in Pagine di Fede

(marilisa frison) – L’Epifania tutte le feste si porta via, ma non si porta via l’incontro con Gesù, che va mantenuto con il ritrovo domenicale in chiesa di tutta la Comunità, per camminare insieme come i Re Magi e provare una gioia immensa nell’ammirare e seguire la stella che è Gesù.

C’è chi cerca per trovare un senso nella vita un orientamento, c’è chi invece chi cerca per distruggere come Erode, c’è chi vive per trovare la vita come i Magi e c’è chi vive per uccidere la vita come Erode, c’è chi vive per conquistare e mantenere un potere come Erode e c’è chi vive invece per far sì che la propria vita sia un servizio alla vita come i Magi.

Poi al centro della scena ci sono i tre doni: regalità (Oro), adorazione (incenso) e la sofferenza, i dolori (Mirra).

I Magi lasciano il loro tutto per affidarsi a un altro tutto, che cosa vuol dire questo tutto? – e don Maggioni, perplesso, mette al corrente l’Assemblea del chiacchiericcio, il vociare di questi ultimi giorni – C’è più di una persona che mi ha detto: ma don c’è in giro la voce che vai via?

Io preso alla sprovvista, mi son chiesto ma da dove proverrà questa voce, questa inquietudine? E mi sono chiesto: ma io Signore dove devo essere per testimoniare la mia fede la mia voglia di Vangelo? …” (In allegato omelia completa).

Dopo la lettura del Vangelo è stato fatto l’annuncio del Giorno di Pasqua, che quest’anno sarà il 31 marzo e da lì scaturiranno tutti i giorni Santi: le Ceneri con inizio della Quaresima 14 Febbraio, l’Ascensione del Signore 12 Maggio, la Pentecoste il 19 Maggio, la prima Domenica di Avvento l’1 Dicembre.

Al termine della Santa Messa dopo la benedizione solenne i fedeli hanno potuto baciare e rendere onore al bambino Gesù.

Alzati e rivestiti di luce e sii raggiante, perché chi trova il Signore è raggiante e illumina tutto.

E nel pomeriggio intorno alle 17,30 la Befana di Atrap è volata ed atterrata nel cortile dell’oratorio Sacro Cuore di Trino per la felicità dei bimbi.

Posted in Pagine di Fede

(marilisa frison) – Shalom a tutti voi!

Cosa c’è di più bello che iniziare il nuovo anno con questa parola ebraica: Shalom, che significa pace, completezza, prosperità, ciao, arrivederci o stare bene, la realizzazione piena della vita.

Ieri abbiamo festeggiato la Sacra Famiglia, una giornata importante da non perdere e vivere mettendosi idealmente davanti alla capanna. E in questo primo giorno dell’anno si festeggia: Maria Santissima, madre di Dio.

“Dio mette al primo posto una donna – ci dice il parroco di Trino, don Patrizio Maggioni – una donna che viene messa davanti a tutti, quale esempio da seguire, vogliamo essere buoni cristiani, migliorare la nostra vita? Dobbiamo imparare tutto ciò da una donna. Se Dio dovesse mettere a capo del mondo qualcuno per far seguire una rotta, non esiterebbe a dare quel ruolo a Maria. Alla faccia di colui che sostiene che Dio non tiene di alcun conto la figura femminile. A chi degli esseri umani Dio affida ciò che di più prezioso, di più caro ha: suo figlio! A una donna: a Maria! Certo supportata e aiutata da Giuseppe, ma Gabriele, la missione principale la affida a Maria, ed è questo che oggi con i Pastori festeggiamo alzando il nostro sguardo alla semplice e umile capanna di Betlemme. Maria, ama essere donna e non vuole essere altro, non ama essere una copia dell’uomo. È importante non essere omologati, ma recuperare l’esempio di Maria per tutti noi: il suo silenzio, la sua preghiera, il suo sapersi prendere cura, la sua delicatezza, dolcezza, il suo amore. Qualcosa da custodire, di prezioso per la salvezza di tutti noi – e prosegue – Il Signore ci ha dato delle indicazioni. Una delle definizioni dello Spirito Santo che io preferisco è quella in cui viene definito: Santo Spiro, il respiro di Dio presente nel mondo, che si concretizza nell’amore più puro, nell’amore più alto, nell’amore più bello, la maternità, nella gratuita di donarsi. Ecco lo Spirito Santo, ecco Dio che arriva, che crede ancora nell’umanità e si fida ancora di noi. Il mondo però volge da un’altra parte, basta nascite, più egoismo, più chiusure… Noi dobbiamo lottare per non essere diversi da quel che siamo. Maria madre di Dio, madre nostra ci è guida, ci è luce e ci è stella polare di tutto ciò”. (In allegato troverete l’omelia integrale con le belle parole di don Pato).

Nonostante il tempo uggioso, molte le persone che hanno onorato la Santa messa delle 10 con la loro presenza.

Un plauso va anche ad alcuni nostri parrocchiani che hanno trascorso l’ultimo giorno dell’anno a Torino, al Sermig, arsenale della pace, aderendo al Cenone del digiuno, partecipando alla Marcia per la Pace, alla Santa Messa e devolvendo quanto avrebbero speso per il cenone alle popolazioni della guerra in Medio Oriente.

Anche questa è Trino.

È essenziale partire dalle piccole cose per costruire ed essere tutti artigiani della Pace, uno Shalom detto da tutti con il cuore sarebbe grande cosa.

Che si fermino le armi, che si fermi l’odio, che si accenda la speranza, che vengano ascoltate le parole di Papa Francesco.

Buon anno a tutti i lettori di VercelliOggi.it!

Shalom!

Posted in Pagine di Fede
Vercelli Città

(g.g.) – Accade che una morte illustri una vita meglio di una biografia.

Così, cara Laura, possiamo raccontarlo, perché non si può parlare di te senza dire del tuo mai sopito senso dell’umorismo, della tua ironia così british, del tuo affetto discreto quanto inossidabile.

Allora, cara Laura, quando Federico, mercoledì scorso mi ha informato di come stessero le cose, è stato un brutto momento: anche perché non sapevo ancora niente. Improvvisamente mi sono, però, avveduto che il nostro ultimo messaggio fosse un po’… datato.

Uscivi due volte al giorno per portare a spasso il cagnolino e, non di rado, mi inviavi le fotografie dei cassonetti lasciati pieni anche per tre settimane. Meglio di uno di quegli Ispettori ambientali che, peraltro, non si vedono all’opera ancora oggi. Sic transit gloria mundi.

Federico mi ha detto che eri perfettamente lucida, così gli ho chiesto di idealmente abbracciarti per me.

Poco più tardi, è arrivato il tuo saluto, particolare e cifrato, quasi come la firma apposta al racconto dell’amicizia di questi quarant’anni; hai affidato a lui questo messaggio, per quando fosse arrivato il momento, che tu sentivi essere dietro l’angolo: digli che non scriva stupidate.

***

Ci proviamo, cara Laura e, per mettere pienamente in luce la tua figura, che è la figura di una persona seria, bisogna tornare indietro di tanti anni e, se permetti, incominciare da quella del tuo papà.

Un esempio di persona seria per tutti i giovani che lavoravano in banca, anche se non nella sua, dove era stimatissimo Funzionario: per come lo ricordo, responsabile del salone di un’importante, si chiamavano allora, “Bin”, banca di interesse nazionale, una delle tre.

Ecco, il tuo papà, il ragionier Dallera, era per noi tutti l’icona di una persona seria.

Lo vedemmo poi, nel corso di tanti anni, ormai in pensione, ancora in giro a Vercelli, via via sempre più provato dall’età, ma con te sempre al fianco, amorevole ed assidua: così, per incominciare, una persona seria come figlia.

Perché – inutile negarlo – il senso dell’umorismo, come tu hai sempre avuto, non soltanto non è incompatibile con l’intelligenza e le qualità morali della persona, ma, persino, né è in qualche modo un sintomo verace.

Ricordo anche la tua iniziale attività professionale nel Parabancario, un mondo in cui – soprattutto allora – non era così scontato essere davvero consulenti e non soltanto venditori ed in cui la serietà dell’Agente finanziario era, in fondo, la migliore garanzia del Cliente risparmiatore.

Il tuo successivo passaggio professionale ad importanti responsabilità nel mondo della Scuola (lasceremo che parlino, in altro articolo, i tuoi Colleghi che oggi, di prima mattina ci hanno scritto) non è stato che una conferma di queste qualità morali tradotte nella fatica quotidiana.

Hai affrontato questa prova con il coraggio e la dignità già tuo patrimonio quando, negli Anni ’90, sostenesti i primi due, vittoriosi round contro il cancro.

A proposito di prove, sei stata un esempio per tutti nel tuo donare, senza afasie, assistenza e aiuto a Gianni, anche nel momento terminale della sua malattia: fino alla fine.

Non abbiamo mai udito da te una sola parola amara nei suoi confronti; anzi, quando il discorso, quasi senza volerlo, è scivolato lì, gli hai sempre riconosciuto di aver pensato per il meglio a vostro figlio.

E così, ora, dopo i ricordi delle prove e del dolore, finalmente arriviamo a parlare del premio più grande che una Provvidenza sempre misericordiosa, anche quando misteriosa, ti ha donato: Federico.

Già bambino, si capiva che fosse intelligente, poi lo hanno confermato i brillanti risultati scolastici ed universitari.

Subito, l’impegno nel mondo del lavoro con una strada aperta verso il futuro ed esperienze anche all’Estero.

Ti è stato vicino sempre, fino all’ultimo istante ti ha accompagnato aiutandoti a combattere questo male terribile ed i suoi occhi sono stati nei tuoi finchè hai potuto tenerli aperti: ed anche questo misura il vero successo di una persona; andarsene così.

Ti aveva anche regalato, con sua moglie Claudia, la tua splendida nipotina Giulia, che era diventata la tua più grande ragione di vita.

Infine, cara Laura, una preghiera.

Ora che sei ammessa a contemplare il volto del Padre, ti lasciamo il tempo per ambientarti.

Poi ti chiediamo di pensare un po’ a noi che restiamo.

Ma – per favore – non soltanto pensare al mondo, nella sua cosmica indeterminatezza.

Pensa a noi, alla tua famiglia naturalmente, e anche ai tuoi amici: aiutaci a diventare sempre più come te.

***

Nella scorsa notte, 21 dicembre, è tornata alla Casa del Padre Laura Dallera, di 65 anni.

La sua famiglia invita chi lo volesse, in luogo dei fiori, a donare in Sua memoria a Fondazione Humanitas – Ricerca sul cancro – donazioni.humanitas.it –

A suo figlio Federico Cagna, a suo fratello Paolo Dallera ed alle rispettive famiglie, le più sincere condoglianze di VercelliOggi.it.

Il Santo Rosario per Laura si pregherà nel pomeriggio di oggi, ad ore 17, in San Cristoforo a Vercelli dove, domani 23 dicembre, alle 11,30 saranno celebrate le Esequie.

Posted in Cronaca

Borgosesia 1

Vado 2

Marcatori: 14’ st Manara, 31’ st e 48’ st Lo Bosco.

Borgosesia (3-5-2): Uva; Gilli, Derbali, Rekkab; Monteleone, Tunesi, Duse, Bertoni, Peritore (36’ st Giacona); Manara, Tobia (36’ st Iannacone).

A disp.: Vittoni, El Achkaoui, Colombo, De Angelis, Disisto, Henin, Del Barba.

All.: Moretti.

Vado (3-5-2): Frescia; Peretti, Valagussa, Casazza; Ferrieri (40’ st Opoku), Cenci, Dodaro, Pera (20’ st Codutti), Spanu; Merkaj, Lo Bosco.

A disp.: Romano, Mata, Tavarone, Mele, Fatnassi, Gallo.

All.: Cottafava.

Arbitro: Orlandi di Siracusa.

Guardalinee: Caracciolo e Cusiamano di Palermo.

Note: cielo sereno. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 200 circa. Espulso: 25′ st Cottafava allenatore Vado per proteste, 50′ Gilli per proteste. Ammoniti: Pera, Derbali. Angoli: 2-4. Recupero: 4’ pt-5′ st.

Ci si lascia alle spalle il 2023 al Comunale con Borgosesia-Vado.

I granata si presentano con una novità in attacco.

Nico Manara.

Attaccante classe 2001, è cresciuto nei Settori Giovanili di Solarolo, Cesena e Sassuolo.

Il salto tra i grandi arriva in Serie D con il Troina per passare al Forlì e alla Victor San Marino.

Fermi ai box Lauciello e Gonella.

La sfida si apre con il tentativo di Duse che non centra il bersaglio.

Poi si prosegue in equilibrio sino al 37’ quando Lo Bosco, impegna Uva a terra.

Per il Borgo ci riprova Duse, palla alta.

Ultima azione prima del riposo, la conclusione centrale di Pera.

Sull’altro fronte, Duse alza troppo la mira.

Prima del riposo, Uva dice di no alla conclusione centrale di Pera.

La ripresa si apre con il diagonale a lato di Lo Bosco.

Minuto 13, Manara con una grande girata porta in vantaggio il Borgosesia.

Quattro giri di lancette e i valsesiani sciupano un ghiotta azione di contropiede.

Il Vado ci prova su punizione con Dodaro, Uva para.

Al 31’ i liguri pareggiano con l’acrobazia di Lo Bosco.

Nel finale Monteleone, in diagonale, manda a lato di pochissimo.

Dopo arrivano le proteste granata per un’uscita scomposta di Fresia su Manara, l’arbitro lascia proseguire.

In pieno recupero Lo Bosco insacca il gol che gela il Comunale.

Gilli nel finale viene espulso.

 

Redazione di Vercelli

 

Posted in Lo Sport