VercelliOggi
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BorgosesiaCaronnese 0-2

Marcatori: 27’ pt Vernocchi, 33’ pt Rocco.

Borgosesia (3-4-3): Gilli; Iannacone, Martimbianco, Frana; Monteleone (29’ st Bernardo), Areco, Farinelli (10’ st Zazzi), Guatieri (29’ st Carrara); D’Ambrosio, Rancati, Manfrè (10’ st Gaddini). A disp.: Gavioli, Puka, Salvestroni, Latini, Barbetta. All.: Lunardon.

Caronnese (4-4-2): Angelina; Lazzaroni (44’ st Folla), Arpino, Cosentino, De Lucca; Putzolu, Diatta (42’ Coghetto), Vernocchi, F. Esposito (44’ st Galletti); Rocco (33’ st Cretti), Santi. A disp.: Ansaldi, Zeroli, R. Esposito, Sardo, Tunesi.  All.: Zullo (Scalise squalificato).

Arbitro: Muccignato di Pordedone.

Guardalinee: Gibin di Chioggia e Milillo di Udine.

Note: giornata soleggiata. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 200 circa. Ammoniti: Rancati, De Lucca. Angoli: 4-5 Recupero: 1’ pt- 5’ st.

Gara delicata al Comunale.

Il Borgosesia cerca riscatto dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime cinque gare.

La Caronnese, a quota 41, vuole aumentare il vantaggio sulla zona play out, distante quattro lunghezze.

I granata partono forte; è da poco passato il 1’ quando Farinelli lancia nello spazio Rancati che in diagonale manda a lato di pochissimo.

La gara prosegue senza grandi sussulti con le squadre che non trovano sbocchi offensivi.

E’ il 20’ quando Arpino di testa, non inquadra lo specchio della porta.

Sette minuti più tardi la Caronnese passa in vantaggio.

Vernocchi dal limite dell’area prende la mira e manda nell’angolino basso alla destra di Gilli.

Al 29’ è Diatta a cercare la via del gol, il numero 1 granata gli dice di no.

Il raddoppio non si fa attendere e si materializza al 33’ con il diagonale di Rocco.

Quattro giri di lancette e Gilli chiude lo specchio della porta a Santi.

La ripresa si apre con il doppio tentativo di Santi, prima respinto da Gilli e poi da Iannacone.

Minuto 13; Guatieri dalla sinistra pesca Monteleone che arriva scoordinato all’impatto con il pallone.

Il Borgosesia cerca di riaprire il match ma non riesce a produrre pericoli se non con qualche tiro dalla distanza che non impensierisce Angelina.

E’ il 23’ quando un contatto in area valsesiana, Martimbianco-F. Esposito viene punito con il rigore.

Sul dischetto si presenta Santi che si fa ipnotizzare da Gilli.

Al 35’ Gaddini in diagonale non inquadra lo specchio della porta.

L’ultima occasione è sui piedi di Rancati che da buona posizione alza troppo la mira.

Redazione di Vercelli

red

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Come non era stato difficile immaginare, i fatti che hanno interessato la Provincia di Vercelli,

emersi e divenuti evidenti anche all’opinione pubblica dopo il 21 febbraio scorso,

stanno suscitando reazioni, anch’esse prevedibili.

E, per quanto possiamo capire, siamo solo all’inizio: sia del novero di quei fatti meritevoli di approfondimento, sia delle reazioni.

On verra bien, diceva una nostra “corrispondente” di Lione, che aveva cercato VercelliOggi.it a febbraio 2019, per parlare un po’ della Società Aprc.

***

Tra le reazioni prevedibili, e non certo – ci permettiamo – commendevoli, c’è anche quella di alterare alcuni dati.

E tra i numeri più “torturati” di questi ultimi giorni c’è quello della retribuzione che spetta alla Dottoressa Antonella Mollia, Segretario e Direttore Generale dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli fino al 5 aprile scorso, data dalla quale è titolare di incarichi analoghi al Comune di Verbania ed a quegli altri assegnati dal Ministero dell’Interno, ma non più in Amministrazione Provinciale.

Quasi a dire: il baritono canta male, ma sentirete il tenore.

***

Non resta che verificare i numeri con l’interessata.

Ma andiamo con ordine.

VercelliOggi.it: Dottoressa Mollia, da chi dipendono i Segretari Generali degli Enti Locali?

Antonella Mollia: Dipendono dal Ministero dell’Interno da sempre.

I Segretari sono iscritti in un Albo, secondo fasce (livelli) di appartenenza, da cui attingono i Sindaci e i Presidenti di Provincia.

Io rivesto la qualifica di Segretario Generale, appartengo alla fascia più alta, ossia la fascia A, essendo idonea a ricoprire l’incarico presso i Comuni Capoluogo di Provincia e le Province.

Essendo un dipendente dello Stato, la retribuzione viene definita con contratto di lavoro nazionale tra Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale per le pubbliche amministrazioni) e i sindacati nazionali.

L’onere si ripartisce a seconda delle ore di lavoro prestate nei singoli enti.

V.O.: poi c’è la parte variabile di retribuzione.

A.M.: Lo stipendio è fatto delle seguenti voci:

Stipendio tabellare,

Indennità di vacanza contrattuale,

Indennità di posizione,

Eventuale maggiorazione per funzioni aggiuntive svolte: ad esempio, in Provincia io ho sostituito un dirigente per circa due anni, facendo, in tal modo, risparmiare all’Amministrazione oltre 100 mila euro, a fronte di una maggiorazione (appunto per funzioni aggiuntive) di circa 18.000 euro annui.

Poi c’è la retribuzione di risultato (variabile nell’importo, nel mio caso mai superiore a circa euro 10.000) che dipende dalla valutazione conseguita sui risultati.

Inoltre, c’è l‘ indennità di direzione generale, di 25.000 euro, se ed in quanto assegnate le funzioni, come appunto nel mio caso.

La misura massima dell’indennità è frutto di contrattazione tra le Parti: io non ho mai contrattato nulla; mi sono stati offerti 25 mila euro l’anno ed ho accettato. Altri Colleghi arrivano a contrattarne, con le rispettive Amministrazioni, anche il doppio.

V.O.: quindi, in totale?

A.M.: La somma di queste voci definisce una retribuzione di circa 140.000 euro lordi annui.

Si devono, poi, aggiungere i cosiddetti “scavalchi” (incarichi temporanei assegnati dall’Agenzia, cioè dal Ministero, presso Comuni che ne facciano richiesta; qualche esempio: Lignana, Olcenengo, Prarolo, ndr).

Anche in questo caso, per contratto nazionale, lo “scavalco” prevede un compenso mensile pari al 25% di alcune voci stipendiali.

V.O.: cosa è successo nel corso del 2021 e che ha determinato un aumento di quel pur ragguardevole compenso annuo?

A.M.: è molto semplice. Per tutti gli anni 2017 – 2021 non mi è stata corrisposta una voce stipendiale.

Nel 2021 hanno dovuto erogarla, tutta in una volta.

V.O.: perché non le hanno dato il dovuto?

A.M.: preferisco non cercare nelle pieghe della psicologia altrui (credo che non sia un bell’ambiente…intellettuale, mi conceda la battuta) le ragioni di un atteggiamento che ha fatto fare una pessima figura all’Ente.

Persino il Sindacato della nostra Categoria ha dovuto inviare alla Provincia una diffida (eccola integrale).

V.O.: questi arretrati che le hanno dovuto corrispondere sono riepilogati in qualche Atto?

A.M.: certo – ecco integrale la Determina – .

***

V.O.: Dottoressa Mollia, perché, a proposito dei compensi, premi di risultato, performances, dell’Alta Dirigenza e, in particolare, dei Segretari Generali di alcuni Enti, soprattutto negli ultimi tempi, è così difficile arrivare a quella trasparenza che dovrebbe essere la base del rapporto tra cittadino ed Istituzioni?

A.M.: per un malinteso senso della privacy, che talvolta sento evocare non soltanto in termini impropri, ma ai limiti dell’antigiuridico.

V.O.: per esempio, non siamo riusciti a trovare, sui rispettivi siti internet ufficiali dei Comuni di Vercelli e Biella, nulla che permetta al cittadino di conoscere quanto il proprio Comune riconosca al Segretario Generale.

Anche per trovare l’ammontare delle retribuzioni di risultato liquidata, in Provincia, al Dirigente Piero Gaetano Vantaggiato,

si è dovuto faticare e, soprattutto, superare un

testo in cui mancavano i nomi dei beneficiari – leggi qui – .

Si dice genericamente di erogare “agli aventi diritto”. E ci mancherebbe pure che si erogasse a chi non ne ha diritto..

A.M.: la mia posizione è sempre stata chiara: questi dati vanno pubblicati. Non c’è niente da nascondere.

Per tutti, però.

Non è ammissibile che per qualcuno siano esposti come un lenzuolo steso ad asciugare, mentre per altri si debba (e talvolta senza successo, perché non sono nel sistema) scavare nei siti delle Amministrazioni. 

Tra i tanti negativi, preferisco fare qualche esempio positivo: i dati riferiti alla retribuzione del Segretario Generale del Comune di Varallo Sesia e di quello di Borgosesia, sono correttamente e chiaramente esposti e raggiungibili sul sito internet istituzionale.

Credo che sarebbe una bella cosa se tutti gli Enti si uniformassero a quella modalità: chiara, trasparente, rispettosa del lavoro del Dirigente come anche del diritto di conoscere da parte del Cittadino.

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Grande partecipazione di una comunità viva e coesa, che ha voluto dare vita a quella che ha tutte le caratteristiche per diventare una bella tradizione.

Ieri sera, 8 aprile, a Borgo Revel di Verolengo, ben 120 figuranti reperiti con un “casting” tutto autoctono, made in Parrocchia di S.Anna, hanno voluto offrire questa splendida azione liturgica della Via Crucis animata.

Vero raccoglimento e non meno autentico gusto per fare bene le cose.

Sarebbe troppo lungo elencare i nomi dei 120 figuranti che hanno impersonato i vari ruoli, sicchè linkiamo qui di seguito il brogliaccio della serata.

Un nome, però, bisogna farlo: è stato personalmente il Parroco Don Valerio D’Amico ad interpretare la figura di Gesù.

Ora l’appuntamento è a Verolengo, dove Venerdì santo riprenderà la tradizionale Processione del Cristo Morto.

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Un ennesimo risultato per l’atleta Stefania Malinverni della Vitality nella pesistica olimpica.

Stefania Malinverni sabato 2 aprile, a Moncalieri, nelle qualificazioni ai nazionali assoluti di pesistica si è classificata al primo posto nella cat. 49 kg classe master, con 50 kg nello strappo e 65 kg nello slancio.

Una ulteriore e grande soddisfazione è stata la consegna da parte della Federazione Italiana di Pesistica della Medaglia d’oro per il titolo italiano conquistato da Stefania nel 2021 ai Campionati nazionali Master nella categoria dei 49 kg.

Complimenti da parte della Vitality per la sua grande passione sportiva, che aggiunge nuovi risultati alla storica societa di pesistica vercellese.

Redazione di Vercelli

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(marilisa frison) – Grazie all’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese due specie di pesci in estinzione: la trota marmorata e il temolo adriatico presenti nel bacino idrografico della Dora Baltea, saranno messe in condizioni di riprodursi con azioni concrete studiate per salvarle, con un progetto ambizioso che durerà cinque anni.

L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese proprio in questi giorni ha formalizzato la sua adesione al progetto Life Graymarble, ponendosi come sostenitore del partenariato che lo governa e che comprende la Città Metropolitana di Torino, il Consorzio Regionale Pesca Valle d’Aosta, Flume SC, il Politecnico di Torino, il Parco Nazionale Gran Paradiso e la Regione autonoma Valle d’Aosta (capofila).

Il progetto Life Graymarble (LIFE20 NAT/IT/001341) interviene nel bacino idrografico della Dora Baltea per impedire l’estinzione in Italia di due specie autoctone di particolare importanza, sia dal punto di vista della conservazione che della pesca: la trota marmorata (Salmo marmoratus) e il temolo adriatico (Thymallus aeliani), entrambe definite “Critically Endangered” da IUCN; se la prima è in fortissimo declino la seconda è considerata estinta presso la quasi totalità del suo areale originario (IUCN, 2020), con due sole popolazioni residuali in Piemonte.

La Dora Baltea rappresenta il limite nord-occidentale della distribuzione delle due specie e il progetto Life Graymarble andrà a interessare il suo reticolo idrografico compreso tra Piemonte e Valle d’Aosta, con l’inclusione della Città Metropolitana di Torino e della provincia di Aosta e di nove siti della Rete Natura 2000: tre in Piemonte – la ZSC (Zona Speciale di Conservazione) “Mulino Vecchio”, la ZSC e ZPS (Zona di Protezione Speciale) “Isolotto del Ritano”, la ZSC e ZPS “Baraccone(confluenza Po – Dora Baltea)”, di cui l’Ente-Parco è il soggetto gestore – e sei in Valle d’Aosta.

La situazione è drammatica e le minacce genetiche, conoscitive, strutturali e normative che incombono sulle due specie sono parecchie e gravi: ibridazione e introgressione con la trota fario atlantica (Salmo trutta) e il temolo d’oltralpe (Thymallus thymallus); carenza di informazioni sulle popolazioni selvatiche residuali, queste ultime fondamentali per definire le popolazioni geneticamente idonee da cui prelevare i soggetti per la riproduzione artificiale; alterazione della continuità fluviale e dei regimi idrici; inadeguatezza degli incubatoi ittici; mancanza di linee guida e regolamenti specifici per la gestione delle due specie target e degli habitat fluviali.

Il progetto Life Graymarble, in piena sintonia con le finalità istitutive dell’Ente-Parco, si propone di affrontare tutti questi pericoli con azioni mirate a partire da un fermo immediato dell’introduzione di specie ittiche alloctone e dall’eradicazione di quelle presenti: la trota fario atlantica (Salmo trutta) e il temolodi origine danubiana (Thymallus thymallus).

Nel tempo verrà ripristinata la continuità di un tratto di Dora Baltea lungo 20 chilometri che risolverà 17 sbarramenti fluviali e porterà ad applicare i principi del Deflusso Minimo Vitale in sei corsi d’acqua; saranno costruiti e implementati allevamenti ittici adeguati nelle due regioni, aggiornati leggi e regolamenti e reintrodotte le due specie obiettivo del progetto.

Molta cura sarà posta nel trattare gli animali, verranno infatti messe in atto tutte le modalità di lavoro necessarie ad assicurare la salvaguardia della fauna ittica presente nei siti di campionamento ma anche l’incolumità degli individui catturati. Questi ultimi, una volta prelevati dal fiume, verranno sistemati temporaneamente in apposite vasche contenenti la stessa acqua del fiume, ossigenata artificialmente. Le manipolazioni avverranno previa sedazione con anestetici naturali.

Come previsto e approvato dalla Commissione Europea il progetto durerà cinque anni anche se alcune azioni proseguiranno fino all’autunno 2031, allo scopo di dare continuità ai risultati ottenuti e rendere autonoma ed efficiente la gestione ittica e fluviale.

È un’azione che rientra negli obiettivi 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie” e 15 “Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre” dell’Agenda 2030 UE.

Redazione di Vercelli

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Riceviamo e pubblichiamo

Abbiamo letto quello che è stato scritto dai tre sindaci di Caresana, Stroppiana e Motta de’ Conti nella dichiarazione inviata a Vercelli Oggi. Credo che sia doveroso precisare alcuni punti per non gettare fumo negli occhi ai cittadini, ignari spesso di come realmente si sono svolti i fatti.

Ribadiamo la legittimità delle delibere dei nostri Consigli Comunali, in quanto è stato scrupolosamente seguito lo statuto dell’Unione e che non esiste nessuna disposizione statutaria che disponga l’adempimento di un onere istruttorio particolarmente intenso e dettagliato in capo agli enti che decidano di avviare la procedura di scioglimento. Analogamente, non esiste nessun onere della prova in capo a chi decide di attivare la procedura di scioglimento, non trovando applicazione alcuna il principio di cui all’art. 2697 c.c.

Ma questo sarà certamente ribadito dal Tar e poco interessa i cittadini.

Si sottolinea che da anni si parla di scioglimento all’interno dell’Unione Coser e, contrariamente a quanto sostenuto dai tre Comuni nel comunicato stampa, durante le riunioni in cui si parlava di scioglimento,  proprio quegli stessi sindaci battevano pugni sul tavolo sostenendo che l’Unione non poteva sciogliersi e che i servizi erogati funzionavano perfettamente. Non si dica, dunque, ora il contrario per cercare di rabbonire i cittadini che, per la maggior parte, vedono nell’Unione Coser un grosso carrozzone costoso che non eroga i servizi dovuti.

Considerando i punti concreti riguardanti i servizi che il Coser deve ancora erogare, si precisa che l’ordinaria amministrazione, contrariamente a quanto sostenuto, sta procedendo normalmente.

Non si comprende di quale “inerzia degli Amministratori” si parli

In merito all’ecocentro, anche gli altri comuni sanno che da quest’anno la struttura passerà sotto la gestione di COVEVAR e c’è stato un incontro aperto a tutti i sindaci, al quale hanno partecipato solo i  sindaci di Costanzana e Pezzana (a proposito di inerzia degli amministratori…), nel quale Covevar ha richiesto lo sgombero dell’area da parte dell’Unione, unitamente a documenti relativi alla struttura, prima di prendere in gestione l’Ecocentro. L’ufficio tecnico sta provvedendo proprio in questa settimana a soddisfare le richieste di Covevar. Pertanto, non si tratta di un “blocco” della normale amministrazione a causa della nostra richiesta di scioglimento, bensì di pratiche che si stanno smaltendo all’interno dell’Ufficio tecnico.

Per quanto concerne la manutenzione del verde, forse i sindaci di Caresana, Stroppiana e Motta De’ Conti non ricordano che era già stata presa la decisione a metà febbraio di affidare il servizio ad una ditta fino al 31.07.2022, data dopo la quale sarebbe stato il commissario liquidatore ad affidare nuovamente il servizio fino alla fine dell’anno. Pertanto, nessuna giunta necessita di essere convocata, in quanto la decisione già era stata presa.

Sulla manutenzione e spazzamento delle strade, nulla è cambiato dagli anni scorsi. Il Coser può corrispondere per ciascun comune solo un importo per la pulizia delle strade fino al 30 giugno, dopo di che ogni singola Amministrazione dovrà fornire il servizio attingendo dalle proprie casse.

Non si vede, dunque di quale inattività si stia parlando, a meno che si voglia deliberare più volte sugli stessi argomenti.

Per quanto riguarda i dipendenti dell’Unione Coser, i paesi ricorrenti al Tar si ergono a loro paladini, ma credo che ciò serva a poco o nulla, in quanto mai noi sindaci che abbiamo deliberato lo scioglimento dell’Unione abbiamo messo in discussione il bene e la tutela del lavoro dei dipendenti dell’Unione Coser. Lo stesso Statuto all’art. 8 tutela i dipendenti medesimi, prevedendo che nel caso di scioglimento, il personale dell’Unione venga convenzionalmente attribuito alle dotazioni organiche dei Comuni partecipanti. Nessun fulmine a ciel sereno, peraltro,  perché gli stessi dipendenti da anni erano al corrente delle intenzioni di sciogliere l’Unione, intenzioni sempre più concrete nell’ultimo anno, e sapevano che il loro lavoro sarebbe stato in ogni caso tutelato.   

E’ troppo facile, manipolando la realtà, attribuire colpe a chi fa scelte coraggiose solo per il bene dei cittadini.

Vercelli, 30.03.2022

Il Sindaco di Costanzana

Il Sindaco di Pertengo

Il Sindaco di Pezzana

Redazione di Vercelli

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Riceviamo e pubblichiamo

Le Amministrazioni di Caresana, Motta de’ Conti e Stroppiana, a seguito delle decisioni dei Comuni di Costanzana, Pertengo e Pezzana di sciogliere “l’Unione Coser Bassa Vercellese”, hanno conferito incarico ad un legale per una disamina e valutazione della regolarità delle delibere di Consiglio adottate nelle sedute del 31.01.2022 da tutti e tre i Comuni sopracitati.

Non è intenzione delle Amministrazioni scriventi mettere in discussione il “modus operandi” dei tre Comuni in quanto lo Statuto Unionale, prevede la possibilità dello scioglimento dell’Unione quando tre Comuni decidono unitariamente di “recedere” dall’Unione stessa dando così inizio allo scioglimento.

Sono i contenuti degli atti emessi a mettere in dubbio gli stessi.   Ne è derivata pertanto la scelta di valutare attentamente le delibere consigliari degli altri Comuni in quanto incideranno sulla sfera politico-amministrativa ed economica delle nostre amministrazioni. Riteniamo, che legittimamente, lo avrebbero fatto anche gli altri Comuni se le parti fossero state invertite.

Si è deciso, congiuntamente, di fare una valutazione sotto l’aspetto giuridico-amministrativo tramite un legale esperto in Diritto Amministrativo al fine di verificare la legittimità delle delibere. Naturalmente, se queste fossero state fatte nel pieno rispetto delle norme, avremmo agito differentemente.

Dal momento però che, dall‘analisi delle suddette delibere adottate, sembrano essere emersi seri e gravi elementi di illegittimità, è risultato doverso, da parte nostra, proporre una impugnativa al competente TAR regionale.

L’azione intrapresa, permettetecelo di renderlo chiaro,  non vuole certo vincolare nessuno a restare nell’Unione anche perché è un “matrimonio” ormai finito e per il quale si stava lavorando per cercare soluzioni che avrebbero garantito tutti. Ricordiamo che a norma di statuto qualunque comune poteva deliberane l’uscita dall‘Unione senza dover coinvolgere qualcun  altro e soprattutto senza distruggere un’amministrazione che dura da oltre vent’anni.

Non stiamo mettendo in discussione la “scelta politica” fatta dai tre Comuni ma, per un argomento così importante come è quello dello scioglimento, abbiamo il dubbio che l‘abbiano fatto in modo precipitoso, non trasparente e con modalità che appaiono essere non conformi alla legge, e le cui conseguenze potrebbero avere ripercussioni economiche per i nostri Comuni che si sono trovati “parte passiva”  nella vicenda.

Occorre ricordare, che l’attività amministrativa ordinaria dell’ente deve andare avanti in questi mesi fino all’inizio del possibile scioglimento, ed anche fino alla sua conclusione che potrebbe durare molto a lungo perchè ai cittadini i servizi devono essere garantiti.

Già oggi vediamo le prime  difficoltà a causa dell’inerzia degli Amministratori che hanno promosso lo scioglimento… siamo bloccati su troppi fronti (Ecocentro, Manutenzione del Verde, manutenzione e spazzamento delle strade, etc.). Chi oggi accusa di non presenza attiva  nell’amministrazione del Coser è lo stesso che sta causando seri  e gravi disservizi non rispondendo alle varie richieste di incontri (l’ultima Giunta è del 15 febbraio us.).
Oggi, più che mai, la Giunta dovrebbe essere operativa tutte le settimane per giungere al momento effettivo dello scioglimento in modo ottimale nel limite delle proprie capacità nell’esclusivo interesse dei cittadini, per rispetto verso di loro e per i Comuni che amministriamo.

Dobbiamo, naturalmente, spendere una parola per i dipendenti unionali, che a ciel sereno, si sono visti catapultati nell’oblio dello scioglimento. Prima come persone, e poi come dipendenti, meritano il più grande rispetto per quanto, in tutti questi anni, hanno saputo fare in una situazione di emergenza economica e di enorme impegno lavorativo con un personale ridottissimo per le funzioni da svolgere.

29.03.2022

Il sindaco di Caresana

Il Sindaco di Motta de‘ Conti

Il Sindaco di Stroppiana

Redazione di Vercelli

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(nella foto di apertura Carlo Marazzato mentre riceve la targa ricordo del Cnos Fap di Vercelli)

***

Il mondo salesiano era sempre stato parte del suo mondo ed oggi è il primo che lo piange in una Vercelli ed in un territorio che si sente più povero, per la perdita di Carlo Marazzato, fondatore dell’omonima Ditta con sede in Borgo Vercelli, player primario del settore ecologia.

In questa triste circostanza, ecco un filmato che riprende un momento lieto,

con i suoi amici del Centro di Formazione professionale, come lui appassionati di veicoli storici: ce ne parla Flavio Ardissone.

Carlo Marazzato (classe 1946) è spirato nelle scorse ore, dopo che per molto tempo aveva con dignità e coraggio combattuto un male incurabile: con lui fino all’ultimo, a sostenerlo con amore e cura, i suoi familiari.

Dolore anche in tutta la comunità di Borgo Vercelli, i cui sentimenti interpreta il Sindaco, Mario Demagistri: siamo affranti per questa notizia; il paese si unisce alla famiglia nel dolore per la perdita di un uomo buono, grande imprenditore, che aveva saputo, con il proprio intelligente e sempre altruistico lavoro, dare a sua volta lavoro e benessere a tante famiglie.

A breve gli aggiornamenti con le date delle esequie e del S.Rosario.

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Primo tempo, e subito nasce l’illusione di un grande risultato (goal al 2° minuto di Giuseppe Panico) ma i biancorossi di Giovanni Mussa non ci stanno a perdere, e inseguono caparbiamente il pareggio che arriva al 20° minuto. Seguono attacchi ripetuti da ambo le parti, ma è la sagra degli sbagli che non schioda l’uno a uno iniziale.

(Stefano  Di Tano) – In assenza di Matteo Rizzo fra i pali, è Alex Valentini che difende egregiamente la porta della Pro Vercelli dai numerosi assalti della Pergolettese che, dopo la botta ricevuta già al primo giro di orologio, dimostra una vivace reazione e una certa capacità di arrivare nell’area avversaria, con una serie di cross dalla sinistra che offrono facili opportunità di mettere in rete. Su uno di questi, è proprio Filippo Scardina (maglia n. 11) che supera con una ottima incornata l’estremo vercellese.

E’ stata molto laboriosa ma anche altrettanto imprecisa la rincorsa della Pro verso la porta di Matteo Soncin fatta di azioni propositive precedute da lunghi lanci di Minelli, Auriletto e Vitale per Louati, Clemente ed il solito onnipresente Panico, ma senza efficacia sia per gli interventi coraggiosi del portiere lombardo, che per la sfortunata serie di “pali” e traverse che hanno impedito alla Pro Vercelli di ritornare in vantaggio.

Purtroppo, anche altre azioni di discreta fattura avrebbero meritato ben altro esito, ma è emerso anche oggi un difetto che spesso compare in certe partite, quando i nostri attaccanti perdono attimi preziosi per saldare il conto e andare alla vittoria. Tanto più, il disappunto nasce e cresce quando il goal appare come logica e perfetta conseguenza del gioco effettuato.

Un pareggio, anche se casalingo, è sempre una buona occasione per muovere la classifica, ed in positivo è giusto ricordare che trattasi del nono risultato utile consecutivo, un punto che ci fa rimanere in una allettante casella vicina ai primi della classe che rispondono ai nomi di Sudtirol, Padova, Renate, Feralpisalò, squadre con aperte ambizioni di promozione in Serie B.

Questa, per finire e per dovere di cronaca, è la formazione scesa in campo contro la Pergolettese domenica 26 marzo 2022, diretta da Massimiliano Nardecchia: Pro Vercelli – Valentini, Minelli, Cristini, Auriletto, Della Morte, Vitale, Louati, Crialese, Clemente, Bruzzaniti, Panico. Subentrati nel 2° t.: Rizzo Luca, Belardinelli, Bunino, Rolando, Leonardo Gatto.

Tra pochi gioni ci aspetta un incontro di alta classe, nientemeno che una squadra di grande valore che verrà a Vercelli per confermare la sua posizione in classifica; parliamo del Padova e certamente assisteremo ad una partita molto combattuta. 

I nostri tifosi saranno chiamati a sostenere i bianchi leoni con tutto il cuore ed il fiato disponibile, come è sempre avvenuto nelle passate lontanissime gare al Robbiano e nella Città di Sant’Antonio.

Redazione di Vercelli

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Pro VercelliPergolettese 1-1

Marcatori: 3’ pt Panico, 20’ pt Scardina

Pro Vercelli (3-4-3): Valentini; Minelli, Cristini, Auriletto; Clemente 17’ st Rizzo L.), Louati (29’ st Belardinelli), Vitale, Crialese; Della Morte (17’ st Bunino), Panico (39’ st Rolando), Bruzzaniti (29’ st Gatto). A disp.: Rendic, Scali, Masi, Jocic, Macchioni, Secondo. All.: Nardecchia.

Pergolettese (3-5-2): Soncin; Lepore, Lucenti (41’ st Ferrara), Arini; Bariti, Girelli (41’ st Fonseca), Mazzarani (21’ st Alari), Varas, Villa; Scardina (28’ st Guiu), Morello (21’ st Vitalucci). A disp.:: Galeotti, Cancello, Verzeni, Moreo, Mercado, Nava. All.: Mussa.

Arbitro: Arace di Lugo di Romagna

Guardalinee: Poma di Trapani e Palla di Catania

Quarto uomo: Arnaut di Padova

Ammoniti: Lepore

Recupero: 0’ pt – 4’ st

Nono risultato utile per la Pro Vercelli che pareggia contro la Pergolettese.

I leoni scattano con Panico a inizio gara ma a metà primo tempo Scardina ristabilisce la parità che durerà sino alla fine.

Non mancano i rimpianti tra i leoni per qualche occasione di troppo sciupata.

Pronti via e la Pro passa in vantaggio.

E’ il 3° minuto di gioco quando Panico addomestica la sfera in area e batte il portiere avversario.

Sull’altro fronte Morello chiama in causa Valentini che non ha problemi a trattenere.

All’8’ Bruzzaniti alza troppo la mira, stesso esito ha il tentativo di Varas.

Il pareggio arriva al 20’ con un’incornata di Scardina.

Poco dopo la mezz’ora, Crialese colpisce il palo interno, Clemente deposita in rete ma l’azione è ferma per fuorigioco.

Morello cerca la deviazione a rete, ma Minelli risolve la situazione.

Occasionissima Pro al 38’ quando Vitale da solo davanti a Soncin mette a lato.

Rientrati dall’intervallo, Soncin chiude lo specchio della porta a Della Morte.

Dopo la gara prosegue senza ulteriori sussulti e le squadre ottengono un punto a testa.

Redazione di Vercelli

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