VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

(marilisa frison) – Ad aprire la Celebrazione Eucaristica è stato Daniele Guarcello, annunciando all’assemblea con molta disinvoltura, nonostante la tenera età che, loro bambini della Prima Comunione in questi mesi hanno imparato a conoscere e ad amare Gesù, e ora per la seconda volta partecipano alla Cena del Signore, sapendo che questo non è un traguardo, ma una tappa fondamentale del loro Cammino Cristiano […].

Nella scorsa  domenica 8 Maggio in cui si festeggia la mamma, alle 10 la chiesa era gremita, i bambini che avevano ricevuto la Prima Comunione le due domeniche precedenti occupavano i primi banchi e indossavano ancora il loro saio bianco per la seconda Comunione. Un bellissimo colpo d’occhio.

Il parroco don Patrizio Maggioni, sempre coadiuvato da Giancarlo Tione, nell’omelia ha detto ai ragazzi:

“Con questa seconda Comunione il Signore desidera che noi diventiamo membra del suo corpo, parte del suo corpo, perché ha bisogno, oggi, di uomini, donne e ragazzi che portino nel mondo la bellezza dell’amore, la bellezza di un messaggio che va controcorrente di quello che stiamo respirando in questi tempi, dove si parla di odio, di armi, di terrore. C’è bisogno di aria nuova, e chi la porta quest’aria nuova? Chi vuol far parte del Corpo di Cristo che porta solo in una direzione, verso il bene, verso l’amore – ha proseguito – l’impegno che io lascio ai ragazzi, è l’impegno che don Bosco dava ai suoi ragazzi: confessione e Comunione frequente”.

Inoltre ha chiesto ai genitori di non far mai perdere la messa domenicale ai loro figli, perché è importante seguire il buon Pastore, per non cadere nel male, perché Dio ha già sconfitto il male.

Prima della benedizione finale, tante le notizie sui futuri appuntamenti parrocchiali dati dal parroco, che troverete nel Notiziario o potrete ascoltare nell’allegato video.

Un grazie particolare agli animatori che hanno ricavato 1.250 euro dalla vendita delle uova di Pasqua e dal torneo di calcio, da devolvere alla popolazione ucraina.

Al termine della Celebrazione i bambini accompagnati dalle loro Catechiste, dietro al grande cuore con impressi i loro volti si sono incamminati, in corteo, verso l’oratorio per far festa.

Un lunghissimo tavolo imbandito attendeva i bambini, protagoniste sono state le mamme che hanno preparato un ricco e vario rinfresco, andato a ruba.

I bambini oltre che con il cibo sono stati intrattenuti con divertenti giochi.

Un’altra bellissima giornata di festa ben organizzata che non dimenticheranno.

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Dopo la notizia del macabro ritrovamento dei cadaveri di sette cani barbaramente uccisi

e poi abbandonati a Vercelli, in Area industriale, zona Via Jona (nei pressi di Amazon), si sono mobilitati i gruppi di Volontariato ed in particolare le Guardie zoofile.

Il coordinamento regionale, con il Comandante Morena Botta, si è offerto di ricevere le segnalazioni che possano aiutare a risalire ai responsabili.

Si assicura l’anonimato per tutte le segnalazioni che perverranno.

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(marilisa frison) – Nella serata di questo Sabato 30 Aprile dal centro di Trino proveniva una piacevole musica araba, chissà cosa stava succedendo?

Una cosa molto bella, la Comunità Musulmana, ha voluto condividere con i propri concittadini trinesi un momento importante della propria cultura, l’Iftar, il pasto serale consumato dai musulmani che interrompe il loro digiuno quotidiano durante il mese del Ramadan.

Questo evento è stato titolato “Iftar sotto la mezzaluna”, organizzato dai ragazzi della mezzaluna d’oro, un gruppo di giovani tra i 18 e i 25 anni, che fanno parte dell’associazione della comunità musulmana trinese Al Ferdauss, nata con il nobile scopo di integrazione tra le persone di diverse etnie.

Su Corso Cavour, nel tratto davanti al Comune, sono state allestite ai due lati della strada grandi tavolate, ben apparecchiate, pronte per la condivisione delle specialità marocchine con tanto di menù, come tradizione vuole si inizia con acqua e datteri, in memoria del profeta Maometto, che così spezzò il digiuno.

Tutto ha avuto inizio alle 20 con l’accoglienza da parte del responsabile della Comunità Musulmana Abdellam, che ha dato il benvenuto ai presenti e li ha ringraziati per essere riuniti sotto lo stesso cielo a festeggiare la fine del Ramadan, un mese di pace e spiritualità:

“Una serata importante per noi come per voi il Natale – ha ribadito Abdellam – Sotto questa mezzaluna voglio ringraziare tutte le famiglie e le donne che hanno preparato questi piatti nord-africani. Questa festa è un modo per riunire la nostra comunità trinese a prescindere dalla religione, sotto questo cielo e questa luna siamo tutti un popolo capace di imparare gli uni dagli altri e condividere usanze e tradizione”.

Sono seguiti i ringraziamenti al Sindaco di Trino Daniele Pane, all’Assessore Roberto Gualino e a tutta la Giunta Comunale, alla Polizia Municipale, alla Prefettura e alla Questura di Vercelli, un ringraziamento speciale è stato fatto al parroco di Trino don Patrizio Maggioni, che accoglie sempre benevolmente i loro ragazzi in oratorio. Successivamente ha preso la parola Asnaa Chamouti, che con molta dimestichezza e naturalezza ha spiegato il programma della serata, aggiungendo che il Ramadan è momento di condivisione, condivisione di cibo, condivisione di momenti speciali, condivisione di momenti con la propria famiglia e con i propri cari, è un momento di preghiera, di spiritualità, di occuparsi del prossimo e di essere uniti. In questa serata noi ragazzi della mezzaluna siamo per l’integrazione e per l’unione” ed ha dato la parola a don Maggioni, che ha sottolineato:

“È bello essere qui riuniti sotto questo cielo, in clima di fraternità e di unità nella diversità, ognuno ha la propria specificità. Questo momento di condivisione del cibo è un gesto d’amore”.

Il Sindaco Daniele Pane, ha proposto che la comunità Musulmana si faccia un applauso per quanto sono riusciti a organizzare e per il messaggio d’amore che hanno voluto condividere, inoltre ha chiesto di ripetere l’iniziativa il prossimo anno. Era presente anche il Sindaco di Morano, Luca Ferrari, che a sua volta si è complimentato con tutti.

Alle 20,31, il richiamo al tramonto da parte di un fedele, a cui è seguita l’Adhan, con soli uomini,  davanti a tutti i presenti, la preghiera per i musulmani guidata dall’Iman Amro Abdelbaset Ali, dopodiché, alle 20,45, la rottura del digiuno con l’Iftar street condiviso con i concittadini trinesi. Ricordiamo che molti di questi ragazzi sono nati a Trino e si sentono trinesi a tutti gli effetti.

L’Iftar sotto la mezzaluna è stato molto gradito dai presenti, che hanno apprezzato le prelibatezze offerte: brewat, msemmen, mini batbout farciti, sigar, gross, harira marocchina, uova sode e chebbakia, tajin di carne con prugne in agrodolce, non poteva mancare il couscous alle verdure, il rito nel versare il tè alla menta, oltre a succhi vari e acqua. Il tutto servito da baldi giovani.

La serata è proseguita con una sfilata, su di un red carpet posto al centro del corso, indossando i loro abiti più belli e ricchi di orpelli.

Grandi applausi hanno accompagnato tutto il defilé.

Il Ramadan, terminato nella serata del primo maggio, era iniziato il 2 aprile.

Complimenti a tutti per la splendida serata regalata, l’organizzazione e per aver fatto conoscere ai trinesi come vivono i musulmani nel periodo del Ramadan.

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Parla (muggisce) francese la Corsa dei Buoi numero 786.

A Caresana, anche quest’anno sciolto il voto a San Giorgio, di nuovo “in presenza” dopo due anni di stop forzato e sappiamo perché.

Ed anche questo potersi di nuovo ritrovare per una bella festa di popolo è qualcosa che ora si apprezza sicuramente di più ed una delle tante cose per cui dobbiamo essere riconoscenti all’Eterno.

Corsa vinta da una bellissima coppia di buoi di razza Limousine, Lampo e Tornado, che durante tutto l’anno vivono tra mille cure alla Stalla del Mulino.

Hanno vinto di almeno una lunghezza sui due “attacchi” concorrenti, trainati da buoi di razza Piemontese, rispettivamente Natzu e Gazil e poi la coppia di Igor e Boris.

La carriera (il fondo stradale coperto da uno strato di sabbia ad evitare possibili tendiniti) si è consumata nel giro di nemmeno venti secondi: il voto è sciolto anche quest’anno.

Questo il “podio”: primi, Tenuta Mulino, con Conti Francesco e Conti Alessandro; secondo posto, Tenuta Follia con Cantatore Andrea e Franchi Fabio; terzo posto, Tenuta Mulino con Ferrari Luca e Fagnola Fabio.

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La festa, come sempre ha visto la partecipazione della gente, contenta di esserci, incoraggiata dal meteo, che ha sconfitto gli stormi di gufi della vigilia.

Un bel sole primaverile ha fatto compagnia ai Sindaci del circondario, giunti in fascia tricolore ad onorare la municipalità di Caresana, guidata dal Primo Cittadino Claudio Tambornino che ha fatto gli onori di casa.

Poi i ragazzi della leva 2004, i neo diciottenni: quest’anno solo due, ma i tempi del baby boom sono lontani.

Le ragazze e le Signore come sempre bellissime, eleganti, tutte in mise molto curate: oggi si deve dire outfit, ma il senso è lo stesso.

Ha accompagnato la mattinata la Banda municipale di Santhià: bravi tutti.

Ora vi lasciamo con la gallery di 80 immagini ed il filmato che riprende la corsa.

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Diradate le nebbie e le fumisterie dei Consigli “da remoto”, oggi la Giunta del Niente si è dovuta rendere anche “plasticamente” conto di essere sostenuta da una maggioranza ormai rassegnata all’out fit foglia di fico.

Ma andiamo con ordine.

Per due anni, la surreale ed, a suo modo, “storica” rappresentazione della politica che ha permesso di tenere riunioni di Organi elettivi deliberanti senza che fossero fisicamente presenti gli eletti, ha offerto un’immagine inedita e semplicemente impossibile della realtà istituzionale.

Non solo a Vercelli, è chiaro, ma a Vercelli si è andati avanti su questa strada fino in fondo, senza mai tentare quelle alternative possibili per ripristinare la normalità, alternative che, altrove, invece, si sono cercate ed, infine, trovate.

E’ andata (a loro) bene così.

I Consiglieri Comunali non sono stati presenti in Aula, laddove il popolo li ha mandati, ma hanno ugualmente votato importanti e talvolta importantissimi Atti dal salotto di casa, ora collegati, ora no; presenti in modo anche intermittente: quando collegati, spesso con risultati pessimi, vere e proprie forche caudine del web che riducevano a smorfie non intelliggibili domande, obiezioni, interventi: “presidente, non si sente…”.

Una pena.

Non è fuori luogo porsi domande (potrebbero interessare la posterità) sulla validità sostanziale degli Atti adottati in un contesto che, ripetiamo, non ha precedenti e si spera davvero non abbia repliche in futuro.

Insomma, una democrazia sospesa causa Covid e mediante l’uso di strumenti tecnici spesso rivelatisi inidonei, che forse ha fatto comodo, ma ha fatto danni (si conteranno in futuro) e sovrastato, rendendole incomprensibili ed impraticabili, le dinamiche politiche.

Il vedo e non vedo della dialettica politica oggi ha, però, avuto fine, anche nell’Aula Consiliare di Palazzo Civico, a Vercelli.

Oggi, 21 aprile, prima riunione del Consiglio Comunale tornato in presenza, dopo il Covid.

Ordine del Giorno importante – qui integrale – : approvazione del Bilancio di previsione del Comune e Dup, Documento Unico di Programmazione.

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Come se si fosse accesa la luce in una stanza buia, sorprendendovi gli inquilini con le brache mezze calate, la maggioranza che regge la Giunta del Niente ha dimostrato di non riuscire a garantire il numero legale necessario per aprire i lavori.

Tutto qui.

Non è morto, chiaramente, nessuno.

Anzi, si può tranquillamente dire che, della cosa, non importa né punto, né poco, ai più.

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Ma qualche pensiero non è fuori luogo.

E’ assai probabile che la circostanza si sarebbe potuta verificara altre volte, nel corso degli ultimi due anni, ma, come abbiamo detto, la possibilità data al Consigliere di collegarsi, interloquire in qualche modo e, soprattutto votare anche – paradossi, è ovvio, ma si può escludere che sia avvenuto? – stando sulla tazza del water, oppure dal bar del paese in quel di (per esempio) Barcellona Pozzo di Gotto, ha occultato questo ed altri problemi.

Oggi, dunque, niente numero legale, causa assenze in maggioranza.

Vediamone qualcuna, di queste assenze, forse rappresentativa di qualche criticità politica.

La Lega mostra la corda: pare rassegnata a concepire sé stessa come mera appendice del

Gruppo del Pasqua .

e non tentare nemmeno di nascondere quello che ormai i numeri dicono da tempo.

Mancano all’appello due Consiglieri, ed altre due se ne sono da tempo andate in Fratelli d’Italia: i dodici eletti nel 2019 (mai numero fu più inutilmente allusivo) sono rimasti otto.

Assente in Fratelli d’Italia Carlo Riva Vercellotti: oggi c’è riunione della Commissione Bilancio che presiede, al Consiglio Regionale del Piemonte.

Per tre anni gli estemporanei protagonisti del menage palatino pare si siano studiati di fare intendere urbi et orbi che, né lui (Riva), né l’altro Consigliere Regionale (Alessandro Stecco) contano e devono contare alcunchè nella politica comunale: se ci sono in Consiglio, bene, se non ci sono, meglio.

Ben lontani i tempi in cui, ad esempio, i Consigli Comunali si tenevano di lunedì, per consentire ai Consiglieri che erano anche Parlamentari (a memoria: i Senatori Carlo Boggio ed Ennio Baiardi), di prendere parte ai lavori e poi di andare a Roma a fare il loro dovere.

In questi ultimi due anni, però e come abbiamo visto, si è messa una pezza, proprio perché, in un modo o nell’altro, un Consigliere avrebbe potuto essere presente, via dispositivo, tanto a Palazzo Lascaris a Torino, quanto all’ex Convento dei Domenicani a Vercelli.

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Al di là delle pure importanti questioni numeriche, pare che incomincino ad emergere i sintomi di un logoramento della maggioranza, sostanzialmente riconducibile a due fattori, all’azione combinata di due diversi gruppi di “guastatori” della compagine maggioritaria eletta nel 2019.

Il primo, il tandem sfascia coalizioni, già visto all’opera nella Giunta Corsaro II.

Il Pirata con il Super Assessore Luigi Michelini.

Gigi&Andrea soli contro tutti o, forse, soli e basta; attorno il nulla, il niente, appunto.

Il loro operato sarebbe visto con disagio crescente da Consiglieri di maggioranza di qualche peso.

Il secondo, il tridente del Pasqua: l’Onorevole, il Ghiottone, il Ragioniere Capo del Comune di Borgosesia che la sapienza valsesiana ha voluto onerare dell’incarico di Vice Sindaco di Vercelli.

Difficile trovarli distratti su una nomina, oppure poco aggiornati su fatti amministrativi come, ad esempio, se e quando una Coop. di Vigevano si sia aggiudicata una licita.

Ma questi pare non siano argomenti idonei a suscitare motivazione politica, coesione in maggioranza, senso della direzione di marcia: insomma, ad integrare la sostanza e la forma di una nuova o rinnovata progettualità.

Oltre a rivelarsi ormai persino stucchevoli.

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Tra i banchi di maggioranza, inoltre, vi è chi incomincia a porsi domande sul futuro prossimo.

Ad un Corsaro IV è difficile pensare e, se qualcuno dice di pensarci, non ci crede.

A cos’altro pensare ancora pare non si sappia.

Ancora: c’è un progetto politico per il 2024?

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Progetto politico che, peraltro e per ora, nemmeno le Opposizioni pare si stiano preoccupando di preparare ed offrire nel corso dei prossimi 24 mesi.

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Domani, venerdì, riunione in seconda convocazione: il Bilancio si approverà perché i numeri basteranno.

Come abbiamo detto, non è morto nessuno, per fortuna.

Al più, il Pirata dovrà spostare qualche appuntamento in agenda di Studio.

E forse per questo oggi è parso così indispettito.

Posted in Trippa per i gatti

Finalmente sono tornate le gite all’UniTre di Crescentino.

Mercoledì 13 aprile, il Gruppo Crescentinese accompagnato dall’Assessore alla Cultura Antonella Dassano è stato in visita ai caffè storici di Torino.

Tante le curiosità relative a questi storici caffè, che si sono scoperte grazie ad una guida specializzata.

La bella giornata è terminata con una gustosa merenda.

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

(marilisa frison) – Il cielo è luminoso, il sole è alto, le campane dopo giorni di silenzio suonano festose, il richiamo è forte, è la domenica delle domeniche, colui che era morto è risorto regalando speranza per una nuova vita stupefacente.

Il sepolcro è vuoto, l’assemblea è nutrita, si festeggia la vita che vince la morte, mai era successo prima. Ecco perché davanti all’altare maggiore campeggia il quadro di Giovanni e Pietro che corrono verso Gesù.

In questa domenica di Pasqua, non si festeggia solo la rinascita, ma anche l’amore. Nei primi banchi in abiti eleganti Peppino Bin e Angela Trotta, festeggiano i loro cinquant’anni d’amore, le nozze d’oro.

Arriva a noi un annuncio questa mattina, come arriva ai discepoli amati e cari al Signore – questo dice il parroco don Maggioni nell’omelia di Pasqua – un annuncio di risurrezione, una luce che fende il buio. Cosa significa risorgere nel Signore? Ce lo dice San Paolo nella lettera ai Colossesi: se siete risorti in Cristo cercate le cose di lassù!

Volgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle sulla terra.

Procuratevi tesori in cielo, non vivete più per proteggere i tesori che avete sulla terra, ma usateli per guadagnarvi il cielo.

La guerra che tanta eco sta facendo nelle nostre orecchie, è fatta fondamentalmente per difendere gli averi di quaggiù, energia, potere, dominio, per questo c’è questa guerra, è una guerra che può diventare devastante – ammonisce il sacerdote e prosegue – Oggi, sulle prime pagine di quasi tutti i giornali è scritto che solo il Papa è rimasto a invocare la pace.

Chi risorge con Cristo è colui che è pronto a mettere a disposizione la sua vita per difendere i valori eterni che ci introducono e ci fan far parte della vita eterna fin da ora, quali: la pace, l’amore, la fratellanza e per essi si è disposti ad andare contro a tutte le logiche terrene. Cerchiamo le cose di lassù come ci insegna San Paolo”.

Prima della benedizione finale, il sacerdote invita Peppino Angela e i familiari sull’altare per rinnovare la promessa matrimoniale con la benedizione degli anelli, dicendo loro: che tutti i sacrifici fatti l’uno per l’altro e per la famiglia, sono tutto l’oro curato in cielo e questo è l’oro che conta per Dio, le nozze d’oro, i cinquant’anni insieme, per volersi bene, per amore.

Un caloroso applauso dell’assemblea ha concluso l’emozionate e toccante cerimonia che don Patrizio ha riservato agli sposi, dall’aspetto giovanile, in un giorno speciale. (Tutto visibile nell’allegato video).

Auguri a Peppino e ad Angela, da parte di tutta la comunità trinese, per ancora una gioiosa lunga vita insieme e buona festa!

Posted in Pagine di Fede

(marilisa frison) – Nel cortile della parrocchia San Bartolomeo arde il fuoco, siamo giunti alla serata conclusiva, la Veglia pasquale, l’attesa sta per finire, tutto è pronto, si procede con la benedizione del fuoco, a cui si attinge per accendere il Cero pasquale. In processione il Cero Pasquale fa il suo ingresso in una chiesa buia e al suo passaggio tutto si illumina, tutto prende vita, oggi la vita ha vinto la morte, Gloria al Signore!

La luce ha portato la bellezza, ci ha fatto riscoprire un altare non più spoglio, freddo, ma caldo, accogliente, con fiori e tovaglie bianche, impeccabili e finemente ricamate, tutto è mutato, un incanto!

“La luce del Cero pasquale rappresenta il Vangelo e noi vogliamo che questa luce illumini ogni nostro passo” – Queste le parole di don Maggioni prima di annunciare il Preconio Pasquale.

È una lunga celebrazione, ma molto suggestiva, il canto del “Gloria” annuncia che Gesù è risorto, tutti sono molto attenti, il sacerdote è carismatico, l’omelia toccante: “Questa è la messa delle messe e domani è la domenica delle domeniche, questo è il periodo più importante di tutto l’anno. – E ispirandosi alle letture – Siamo di fronte alla forza della verità della nostra fede. Voi credete o non credete che è stato Dio a creare il mondo? Che Dio è il creatore? Dietro l’inizio di tutto c’è il caso o Dio? Chi ha fede sa che dietro a tutto c’ė Dio, è lui che ci ha messo nella nostra famiglia, ci ha fatto incontrare una certa persona e non il caso, è lui che ci ha messo lì dove siamo. Il Signore ci guida ed è il regista della nostra vita e la disegna. Gesù è vivo, questo è il messaggio di questa Veglia Pasquale, per questo davanti all’altare c’è il quadro di Pietro e Giovanni, perché Pietro appena sente queste parole corre a cercarlo [….].

A seguire la benedizione dell’acqua e di tutti i presenti, nel mentre il coro cantava “Ecco l’acqua”.

Ed in fine la benedizione solenne a capo chino e l’invito in casa parrocchiale per far festa insieme hanno chiuso il Triduo Pasquale in bellezza.

Dopo una fetta di colomba e un Brindisi ognuno ha fatto ritorno alla propria casa.

Da non perdere il video allegato.

Buona Pasqua a tutti!

Gesù è risorto, è risorto veramente!

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(marilisa frison) – Un buon cristiano non dovrebbe mai mancare alle celebrazioni del triduo pasquale, sono fondamentali, perché ci portano alla festa più importante dell’anno, la Pasqua: la vita vince la morte.

A Trino dopo una notte di veglia e adorazione al Santissimo nella cappella di Lourdes, dove Nostro Signore non è mai stato lasciato solo, c’è sempre stato un via vai di fedeli per tutta la notte che gli ha tenuto compagnia, oltre agli animatori dell’oratorio Sacro Cuore che hanno coperto l’intera nottata dandosi il cambio. Bravissimi ragazzi.

Anche le celebrazioni del Venerdì Santo sono state particolari, don Patrizio Maggioni, parroco di Trino, all’inizio della funzione religiosa delle 18, ha ricordato che stavamo celebrando la morte di Gesù in Croce che è morto per noi.

In un altare spoglio, senza nessun orpello, in un clima di raccoglimento dove le campane tacciono, la custodia del Sacramento è vuota, non si dice messa, è stata celebrata la Passione di Cristo.

Il parroco ha esordito “Mentre ascoltavo queste parole di Giovanni, tra me e me ho pensato: queste parole dovremmo impararle, saperle a memoria perché sono il cuore del messaggio cristiano, in queste pagine c’è la nostra salvezza [….]”.

Dopodiché c’è stato il rito della Croce, i sacerdoti, don Maggioni e Padre James, coadiuvati da Giancarlo Tione, partendo dal fondo della chiesa hanno portato la Croce all’altare sollevandola per tre volte al canto di “Ti saluto o croce Santa”, è seguito un momento di adorazione. Prima di sciogliere l’assemblea don Pato ha ricordato l’appuntamento per la processione delle 20,45 con partenza dalla chiesa dell’Addolorata (Madonna della Neve).

Tantissimi i fedeli che hanno preso parte a questa suggestiva processione del Cristo morto con al seguito la Madonna Addolorata, in una serata dal clima carezzevole, resa ancora più fascinosa dal plenilunio, che ha accompagnato l’intera moltitudine di presenze, in fila, a passo moderato, per le vie della nostra Trino, pregando, cantando, intercalandosi al suono della esperta banda cittadina “G. Verdi”.

È stata fatta una sosta in chiesa in cui si è riflettuto e meditato sulle ultime sette parole dette da Gesù sulla Croce.

La prima parola: Padre perdona loro, non sanno quello che fanno;

la seconda parola la dice al buon ladrone: Sarai con me in paradiso;

la terza parola la dice alle persone care: Ecco tuo figlio dice a sua madre, e a Giovanni dice: ecco tua madre;

la quarta parola è una parola forte e rivolgendosi al Padre dice: Dio mio, perché mi hai abbandonato!;

la quinta parola: Ho sete;

la sesta parola la dice all’epilogo della sua vita: Tutto è compiuto;

La settima ed ultima parola che Gesù dice sulla Croce è: nelle tue mani consegno il mio Spirito. Gesù si consegna al Padre, senza aver capito tutto il progetto del Padre. Si fida con fede, affinché il suo bene vinca su tutto l’odio del mondo e porti la pace.

Successivamente, la processione ha ripreso il suo cammino per le strade di Trino, a fare da apripista le Umiliate, seguite dalla banda musicale, dai chierichetti con i futuri comunicandi, dai Sacerdoti, dalle autorità, dal Cristo morto portato a mano dal Gruppo Alpini Trino, dalla Madonna Addolorata posta sul camioncino di Davide Ciceri e da tutto il popolo di Dio.

La processione è terminata davanti alla chiesa della Madonna della Neve, da dove era partita, e dopo i saluti e i ringraziamenti di don Maggioni, il Cristo morto e la Madonna Addolorata sono ritornati al proprio posto.

Erano due anni che non si viveva questo bel momento comunitario di preghiera e meditazione per le vie della città, anche se don Maggioni, non ci ha mai fatto mancare la presenza di Maria, portandola personalmente a farci visita via per via, casa per casa.

Il prossimo appuntamento è Sabato 16 Aprile alle 21 in San Bartolomeo per la Veglia pasquale.

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Tutto è pronto a Tonengo di Mazzè per intraprendere il percorso nella sequela della Croce.

Domani, Venerdì 15 aprile, con inizio alle ore 20,30, si snoderà la processione che ripercorre l’itinerario della salvezza.

Il Parroco Don Alberto Carlevato ha invitato i fedeli a riprendere una tradizione che, mediante l’azione liturgica, offre la possibilità di contemplare il mistero dell’Amore nella sua espressione più alta.

Una tradizione che in paese ha motivato l’impegno di risorse umane ammirevoli, che sin dal 1960 hanno voluto così partecipare l’adesione al sacrificio della Passione.

Sicuramente un’occasione anche per tante persone che, dalle vicine Cigliano e Moncrivello, vorranno unirsi nella preghiera.

L’organizzazione è del gruppo parrocchiale “Cui suta ‘l ciochè” e l’azione liturgica sarà animata dal coro San Francesco.

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