VercelliOggi
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(marilisa frison) – Questa domenica 19 febbraio 2023, giornata dedicata alla gioia, ovunque si festeggia il carnevale e Trino non è da meno, anzi!

La giornata trinese è stata scandita da diversi avvenimenti, iniziati già il sabato pomeriggio, dove i protagonisti sono stati i bambini, con il ballo a loro dedicato, presso l’ex “Mercato Coperto”, in Piazza Comazzi; ad attenderli, oltre alla musica, c’erano i gonfiabili, lo spettacolo del Mago Rum, coriandoli, palloncini e una merenda per tutti.

Tante le attrattive e tanta la partecipazione, tutto è stato molto gradito da bambini e genitori.

Nella mattinata di oggi, domenica, il Capitano Ceccolo Broglia, Marco Moret, con la Bella Castellana, la moglie Emiliana Gallone, la figlia Aurora e la loro Corte, come da tradizione hanno fatto visita nella chiesa di San Domenico alla Beata Maddalena, compatrona della città di Trino e le hanno donato un cero.

Ma perché un cero? Ce lo spiega il capitano nel video allegato.

Praticamente si tratta di una rievocazione storica, un gesto simbolico, per mantenere viva la tradizione di quando nel 1500 la cera era un materiale prezioso e il Comune a ottobre, in occasione della festa della Beata, la donava ai Padri domenicani che non potevano permettersela.

Mentre la chiesa parrocchiale per la celebrazione delle 10 era gremita di giovani, ad arricchire l’assemblea erano giunti gli Scout del Reparto di Vercelli, ospiti da sabato nel nostro bellissimo oratorio “Sacro Cuore”.

In una giornata in cui il Vangelo ci mette davanti a una scelta difficile se non impossibile: perdonare i nostri nemici, don Maggioni nell’omelia ci dice: “Non si combatte il male con il male: si genera solo un ulteriore male”.

Lo stesso Lev Tolstoj disse:

“Come non si può spegnere il fuoco con il fuoco, né asciugare l’acqua con l’acqua, così non si può eliminare la violenza con la violenza”.

Solo il bene vince il male. Inoltre il sacerdote ha ricordato un giovane eccezionale, che è morto 45 anni fa investito da un’ auto, ed è in fase di verifica per la beatificazione: Bruno Comolli. Un professore che non aveva nemmeno 30 anni, ma già aveva iniziato a lasciare un segno mostrando una fede autentica che aveva deciso di donare alle giovani generazioni attraverso lo strumento dell’insegnamento, dell’educazione.

Alle 15 grande allegria, canti, suoni, musica, balli, sfilate, colori, piogge di coriandoli hanno pervaso le vie della città, ad aprire la prima sfilata di questa soleggiata e tiepida terza domenica di febbraio il carro della Bella Castellana e Capitano Ceccolo Broglia, preceduto dalla banda cittadina “G.Verdi” e dietro nientemeno che gli sbandieratori del Palio di Asti, che hanno incantato con l’arte del lancio delle bandiere. Tanti i gruppi a terra che sfilavano tra un carro e l’altro, molto grandi e appariscenti i carri con tematiche varie. È stata una giornata allegra, spensierata, contaminata dal solo buonumore in cui più nessuno pensava al Covid, che fortunatamente ci siamo lasciati alle spalle.

Alle 18, in centro, il cerchio formato dal Capitano e dalla Castellana con tutte le maschere ha chiuso la serata e si sono dati appuntamento per domenica prossima per la seconda sfilata a cui parteciperanno anche i carri del circondario e il carro di Vercelli con la Bella Majn e il Bicciolano, a cui seguirà il gran finale del carnevale. Dovrebbe essere l’unico carnevale che avrà luogo nei dintorni.

Da non perdere l’appuntamento con il ballo dei Tirisōn di venerdì 24 febbraio sempre all’ex Mercato Coperto.

Buon Carnevale a tutti da Vercelli Oggi.

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Borgosesia 1

Ligorna 1

Marcatori: 40’ pt Damonte, 21’ st Rekkab.

Borgosesia (3-4-3): V. Gilli; Pierantozzi, Giraudo, Rekkab; Pecci (31’ st Giacona), Lauciello (13’ st Colombo), Mirarchi (38’ st Areco), Vecchi (31’ st Iannacone); Favale (47’ st Tobia), Fossati, Donadio.

A disp.: Gavioli, Attolou, D’Ambrosio.

All.: Lunardon.

Ligorna (3-5-2): Atzori; Dellepiane, Damonte, Scannapieco;  Tassotti, Bacigalupo, Gerbino, Botta (26’ st Rizzo (42’ st Mazzamuto)), Gaultieri (42’ st Maresca); Abdelazim (26’ st Cericola), Donaggio.

A disp.: Gragnoli, Lipani, Mancuso, Serra, Garbarino.

All.: Roselli

Arbitro: Martino di Firenze.

Guardalinee: Jordan di Firenze e Tranchida di Pisa.

Note: cielo sereno. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 250 circa. Ammoniti: Pierantozzi, Gualtieri, Dellepiane. Angoli: 6-3. Recupero: 1’ pt – 3’ st.

Si gioca d’anticipo al Comunale, dove si affrontano Borgosesia e Ligorna.

I valsesiani arrivano alla sfida in serie utile da 5 gare nelle quali è stata incassata una sola rete.

Granata che hanno fatto del campo amico un fortino, infatti dal 23 ottobre hanno sempre raccolto punti nelle gare interne.

Terza posizione per i liguri, saldamenti in posizione play off e che vantano la terza miglior difesa del girone.

Anche per loro sono 5 i risultati utili consecutivi e tra i convocati c’è il nuovo arrivo, l’ex serie A Luca Rizzo.

La sfida si apre con il primo squillo al 7’, quando Donaggio incorna a lato.

Cinque giri di lancette e un cross di Pecci taglia pericolosamente l’area ligure senza però trovare deviazioni.

Pecci è protagonista al 20’, con un salvataggio a respingere il tentativo dagli sviluppi di un corner di Abdelazim.

Al 40’ Gerbino crossa per Damonte che stacca a centro area e insacca.

Si va al riposo con gli ospiti in vantaggio.

Rientrati in campo, il Borgosesia cerca di rimettersi in pista.

Al 13’ Fossati per un soffio non arriva all’impatto su un cross dalla destra.

Otto minuti dopo e arriva il meritato pareggio.

Su una punizione defilata, stacca sul secondo palo Giraudo che fa sponda per Rekkab che da due passi insacca.

Minuto 38; Giraudo cerca una nuova sponda ma la difesa ospite libera.

Nel finale ci prova Areco con una conclusione centrale.

Finisce qui con il sesto risultato utile di fila per il Borgo.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Castanese 0

Borgosesia 0

Castanese (3-5-2): Oliveto; Becchi, Gatelli, Sorrentino; Manfrè, Sette, Arrigoni, Battistello (18’ st Urso), Della Vedova (32’ st Boccadamo); Rancati (7’ st Milani), Ndaye.

A disp.: Benini, Facchini, Grieco, Latini, Preatoni, Salducco.

All.: Ferri.

Borgosesia (3-4-1-2): V. Gilli; Frana (46’ pt Pierantozzi), Giraudo, Rekkab; Monteleone (19’ pt Pecci), Lauciello (28’ st Iannacone), Mirarchi (35’ st Areco), Vecchi; Favale; Fossati, Donadio.

A disp.: Gavioli, Battaglia, D’Ambrosio, Colombo, Giacona.

All.: Lunardon.

Arbitro: Dasso di Genova.

Guardalinee: Fecheta di Faenza e Caminati di Forlì.

Note: cielo sereno. Terreno in buone condizioni. Spettatori: 150 circa. Ammoniti: Battistello, Pecci, Lauciello, Sette, Ndiaye. Angoli: 7-0. Recupero: 3’ pt – 3’ st.

Castanese-Borgosesia mette in palio importanti punti salvezza.

I valsesiani (con una partita in meno), precedono i lombardi di cinque lunghezze.

La squadra del presidente Michele Pizzi arriva da un ottimo momento, essendo in striscia utile da 4 turni, nei quali ha subito un solo gol.

I neroverdi non segnano da 5 partite e non vincono dal 27 novembre.

Dopo una fase di studio la gara decolla.

Primo sussulto di marca granata al 12’; Vecchi per poco non arriva all’impatto su un cross dalla destra.

Sull’altro fronte, Sette ci prova a giro ma la sua conclusione viene deviata in corner.

Al 21’ Gilli è bravissimo a dire di no a Rancati lanciato in contropiede.

Nell’area lombarda, Vecchi si avventa sul traversone di Pecci e inzucca centralmente.

Minuto 29; Fossati dalla distanza manda fuori di poco.

Il preludio all’intervallo è una conclusione di Sette; mira imprecisa.

La ripresa si apre con il tiro d’esterno di Mirarchi; Oliveto c’è.

E’ il 9’ quando Gilli para a terra la conclusione di Sette.

Cinque minuti dopo, Donadio libera il tiro dal limite ma manda alto.

Urso cerca gloria ma la sua conclusione è telefonata.

Dopo sono ancora pericolosi i locali con la conclusione di Gatelli respinta da Gilli e poi raccolta da Sette e Ndiaye che vengono murati.

Al 35’ Fossati in diagonale impegna Oliveto.

Quattro minuti dopo Gilli blinda la porta con un intervento superlativo su Boccadamo.

 

Redazione di Vercelli

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Sanremese 1

Borgosesia 1

Marcatori: 18’ pt Fossati, 41’ st Aperi.

Sanremese (4-3-3): Bohli (19’ st Tartaro); Nouri (30’ st Panattoni), Bregliano, Mikhaylovskiy, Riviera (1’ st Del Barba); Maglione, Valagussa, Larotonda (39’ st Giachino ng); Rizzo, Aperi, Gagliardi.

A disp.: Ferro, Bechini, Aita, Owusu, Secondo.

All.: Giannini.

Borgosesia (3-4-3): V. Gilli; Pierantozzi, Giraudo, Rekkab; Frana, Lauciello (30’ st Iannacone), Mirarchi (15’ st Colombo), Vecchi; Favale (37’ st Monteleone), Fossati, Donadio (48’ st Pecci).

A disp.: Gavioli, Battaglia, D’Ambrosio.

All.: Lunardon.

Arbitro: Manzo di Torre Annunziata.

Guardalinee: Cavalli di Bergamo e Macchi di Gallarate.

Note: cielo sereno. Terreno in discrete condizioni. Spettatori: 200 circa. Ammoniti: Frana, Fossati, Giannini. Angoli: 10-3. Recupero: 1’ pt – 5’ st.

Senza alcun timore reverenziale, il Borgosesia si presenta a giocarsi le sue carte in casa della Sanremese.

I granata, in serie utili da tre turni; hanno vinto le ultime due e non incassano gol da 311 minuti.

Per la trasferta ligure devono però fare a meno dello squalificato Attolou e degli infortunati: Areco, Filippo Gilli, Giacona e Tobia.

I liguri si presentano con numeri da corazzata; miglior attacco del girone, secondi a – 5 dalla vetta e reduci da cinque vittorie e da sette gare senza subire reti.

La gara si apre di fatto al 7’ con una conclusione al volo di Larotonda che non inquadra lo specchio della porta.

Sull’altro fronte ci prova Donadio mandando però a lato.

Superato il quarto d’ora, Valagussa si prepara bene al tiro ma non ha la mira giusta.

Il Borgosesia mette la freccia al 18’; precisa punizione di Fossati dai 25 metri e palla in rete.

Il gol carica ancor di più i valsesiani che si rendono ancora pericolosi con il cross di Frana che attraversa tutta l’area senza trovare deviazioni da parte di compagni.

Minuto 32; Larotonda calcia tra le braccia di Gilli.

Tre giri di lancette e Mikhaylovskiy lascia partire un missile che esce alla sinistra dell’estremo difensore ospite.

La ripresa si apre con la Sanremese che spinge.

Al 5’ Nouri conclude da fuori in modo impreciso.

Borgo pericoloso 5 minuti dopo quando il tiro di Frana, pescato in area da Favale, viene chiuso in angolo.

Gilli si dimostra ancora una sicurezza al 12’ quando con un grande intervento si oppone alla zampata sottomisura di Maglione.

A 5 dalla fine arriva la beffa con il pareggio sugli sviluppi di un angolo, firmato da Aperi.

 

Redazione di Vercelli

 

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Chiunque si sia cimentato con il percorso necessario per l’acquisizione della propria posizione Spid (Sistema pubblico di identità digitale) crediamo non fatichi a riconoscersi nella conclusione cui arriva un noto comico: è un test psichiatrico per verificare le capacità di gestione della rabbia.

Ma, a parte gli scherzi, è forse più persuasivo

il grande affresco magistralmente messo in scena da Ken Loach con il film “Io, Daniel Blake”.

Sono molti i modi con i quali il digitale “divide”.

E quella generazionale non è l’unica discriminante sulla quale si profila questa linea di demarcazione, di divisione, appunto.

Quante volte abbiamo (chi è senza peccato…) sperato che qualcuno ci soccorresse dicendo: “Ci penso io!”.

E non solo per l’acquisizione dello Spid: anche per tanti altri servizi, dalla firma digitale, alle ricerche Inps; dal modello 730 all’assegno unico ed alla successione telematica.

Bene: a Trino, sabato scorso, è stato inaugurato, accolto dagli appalusi e dagli auguri sinceri di tanta gente, trinese e non, un centro servizi che si propone proprio questo: essere d’aiuto alle persone che devono dialogare con il “sistema”, per ormai mille esigenze.

Qualcuno che dica: “Ci penso io” e sia affidabile, sappia ascoltare, capire e dare corso alle attese di persone, famiglie, piccole Imprese.

A mandare avanti questa attività una imprenditrice giovane, ma che ha già una notevole esperienza di lavoro, Kadija Radi, cui dà il benvenuto – li vediamo tutti nel nostro video – l’Amministrazione comunale di Trino, in testa il Sindaco Daniele Pane; con lui l’Ascom della provincia di Vercelli e l’Aoct trinese.

Che tratteggia anche qualche elemento interessante per “fissare” in un’immagine questa fase particolare dell’economia locale: fase difficile, ma con tanti segni che autorizzano a sperare, a partire da numeri tutto sommato favorevoli. Le nuove Imprese, in queste prime settimane del 2023, sono di più di quelle cessate e già il dato del 2022 appena concluso ha detto di un saldo “zero”, che ha caratterizzato i dodici mesi appena post pandemia: se hanno cessato l’attività alcuni esercizi, altrettanti ne hanno avviata una nuova.

Non resta che dire un grande “in bocca al lupo” a Kadija, che si propone di servire un’area vasta – come sentiamo nel video – quale Trino e tutto il Distretto del Commercio.

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Novara 0

Pro Vercelli 1

Marcatore:  42’ st Guindo

Novara (3-5-2): Pissardo; Illanes, Ariaudo, Benalouane; Ciancio, Rocca (46’ st Marginean), Masini (33’ st Calcagni), Di Munno (22’ st Ranieri), Urso; Galuppini (33’ st Gonzalez), Spalluto (22’ st Vuthaj). A disp.: Menegaldo, Desjardins, Bonaccorsi, Tentoni, Peli, Carillo, Scariano, Goncalves. All.: Marchionni.

Pro Vercelli (4-1-4-1): Rizzo M.; Iezzi, Cristini, Perrotta, Anastasio; Emmanuello; Della Morte (12’ st Guindo), Calvano, Saco, Iotti (35’ st Laribi); Comi (36’ st Arrighini). A disp.. Valentini, Lancellotti, Corradini, Gatto, Gheza, Renault, Clemente, Febbrasio, Vergara, Rizzo N., Macanthony. All.: Paci.

Arbitro: Scarpa di Collegno

Guardalinee: Martinelli di Seregno e Pedone di Reggio Calabria

Quarto uomo: Aloise di Lodi.

Ammoniti: Perrotta, Ciancio, Rocca, Calvano, Vuthaj(N)

Espulsi: 42’ Ciancio per doppia ammonizione, 45’ Calvano per doppia ammonizione

Recupero: 1’ pt – 5’st

Guindo nel finale fa esplodere la gioia vercellese.

A farsi preferire sono i ragazzi di mister Paci che però non riescono a pungere nel modo giusto.

A vincere così è l’equilibrio e le squadre restano in parità sino a tre minuti dal 90.

Un successo che vale molto per classifica e morale.

Parte meglio la Pro che con Saco per poco non inquadra lo specchio della rete.

Dopo c’è spazio per la conclusione alta di Della Morte.

Superato il quarto d’ora, Comi in girata calcia a lato.

Il Novara si fa vedere con Spalluto a tu per tu con Rizzo, l’estremo difensore vercellese è abile a salvarsi.

Minuto 35, Saco incorna fuori di poco.

La ripresa si apre con un gol annullato alla Pro, Saco chiama in causa Pissardo, Comi si avventa sul pallone e insacca ma si trova in posizione di fuorigioco.

Sull’altro fronte Urso in diagonale mette a lato.

Finisce fuori il tentativo di Vuthaj.

Nel finale Saco impegna l’estremo difensore avversario che si salva in angolo.

In Novara resta in 10 per l’espulsione di Ciancio per doppia ammonizione.

Il tentativo di Calvano da centrocampo finisce di poco alto.

A decidere la sfida ci pensa Guindo al minuto 87 che insacca sugli sviluppi di una punizione di Emanuello.

Nel finale viene espulso anche Calvano.

Dopo non c’è più tempo e c’è spazio per la festa delle bianche casacche.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Cigliano e Borgo d'Ale

Nel pomeriggio di venerdì 20 gennaio scorso è stato nuovamente sciolto il secolare voto religioso e civile a San Sebastiano, con solenne celebrazione della S. Messa e processione per le vie del paese, presieduta dall’Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo.

Nell’occasione è stato reso il saluto di commiato e ringraziamento, da parte dell’Arcivescovo e del Sindaco Pier Mauro Andorno nonchè dei bambini Borgodalesi, al Parroco uscente Don Carlo Rustichelli che, proveniente da Borgo Vercelli, ha guidato la parrocchia di San Michele Arcangelo di Borgo d’Ale dal 7 marzo 2004 al 31 gennaio 2023.

 

Nota storica:

Nella seconda metà del XVI secolo, un’ epidemia di peste dilagò nel borgo.

I morti furono molti e vennero seppelliti nel cimitero antico di Clivolo, situato di fronte alla chiesa.

Di peste morì anche il parroco dell’epoca, Don Antonio Paniale.

Per difendersi dall’epidemia, la gente ricorse anche alla fede, raccomandandosi a quei santi che si riteneva avessero potere contro questi mali.

Dai documenti risulta che il già citato Curato sottoscrisse con il Sindaco il voto a San Sebastiano, per adempiere il quale, la popolazione del borgo s’impegna di celebrare, ogni anno, il 20 gennaio, giorno consacrato al culto del Santo, una festa votiva con una solenne processione, alla quale deve partecipare almeno un rappresentante di ogni famiglia.

Nel corso dei secoli, la popolazione borgodalese ha sempre mantenuto la devozione al Santo, seguendone la reliquia, portata per le vie del paese, durante la processione.

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(marilisa frison) – Dopo la Santa messa delle 18 di martedì 17 gennaio 2023, come tradizione vuole, nel cortile della parrocchia San Bartolomeo, di Trino, sono stati benedetti gli animali domestici per intercessione di Sant’Antonio Abate, Padre del Deserto vissuto tra III e IV Secolo, ribattezzato in Meridione Sant’Antuono, anche per distinguerlo da Sant’Antonio da Padova, francescano vissuto più o meno mille anni dopo.

Tanti gli animali d’affezione, accompagnati dai loro padroni, che impazienti facevano sentire la loro presenza e richiamavano l’attenzione con un gioioso abbaiare, diciamo un animato saluto tra amici a quattro zampe.

Prima di impartire la benedizione agli irrequieti animali don Riccardo Leone, coadiuvato da Giancarlo Tione, ha voluto benedire tutte le persone presenti, per poi, in nome del Santo asceta, passare alla singola benedizione di ogni animale, donando ai proprietari una bellissima immaginetta di Antonio Abate.

Si narra che durante un gelido inverno Sant’Antuono, preso dalla compassione, con uno stratagemma e l’aiuto del suo maialino, abbia rubato il fuoco a Lucifero e con il suo bastone di ferula, a forma di “Tau”, l’abbia portato fuori dagli inferi e acceso una grande catasta di legna, in modo che la gente potesse accingersi e prenderlo per riscaldarsi e cucinare.

Infatti, Sant’Antonio è invocato anche come Santo ausiliare per impetrare la guarigione dal cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio, l’herpes.

È stato un bel momento e molto apprezzato, perché ormai questi animali sono parte integrante della famiglia, anche se purtroppo ultimamente dopo la pandemia sembra vi sia un boom di abbandono tra cani e gatti; pare non sia una scelta sempre dettata dall’indifferenza, ma anche la crisi economica contribuisce all’aumento del fenomeno.

Da un’indagine nazionale di Coldiretti, risulta che il 60% di chi ospita animali domestici spende mensilmente tra i 30 e i 100 euro; il 22% meno di 30 euro e il 18%, secondo l’Eurispes, gli dedica addirittura un budget tra 100 e più di 300 euro.

Gli animali più diffusi nelle case sono i cani con il 44,7% delle presenze, a cui seguono i gatti con il 35,4%.

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(marilisa frison) – Primi indizi della presenza di lupi nelle campagne attorno a Morano sul Po (AL) e alle porte di Pobietto.

Ad avvistare i predatori alcuni agricoltori della zona che, a bordo del loro trattore, hanno filmato con il cellulare gli animali.

Un tempo erano frequenti per poi svanire, e ora sembra siano ricomparsi un po’ in tutta Italia dalle cime delle Alpi alle spiagge del Meridione.

A darne notizia, nella serata di mercoledì 10 gennaio, il Sindaco di Morano sul Po, Luca Ferrari, tramite un post su Facebook:

“Prestate attenzione durante le passeggiate nelle nostre campagne o se andate a camminare fuori con i vostri animali d’affezione. Ci è stata segnalata la presenza di lupi”.

La presenza dei predatori genera in tutti noi forti emozioni spesso contrapposte, che rendono necessario offrire sia ai cittadini, sia ai frequentatori di ambienti naturali, gli strumenti per imparare a conoscere questo grande carnivoro per relazionarsi con esso in modo consapevole.

Quindi, impariamo a conoscerlo: chi è il lupo?

Il suo nome scientifico è Canis lupus, un mammifero appartenente alla famiglia dei Canidi come la volpe, il coyote, lo sciacallo e il nostro cane domestico.

È un predatore principalmente carnivoro, si contraddistingue per la grande adattabilità nei diversi habitat.

Nella nostra Penisola i lupi hanno un’altezza compresa tra i 50 e i 70 centimetri, una lunghezza di circa 110 centimetri e una coda lunga circa 35 centimetri. Il colore del pelo tende al grigio durante l’inverno e al rossiccio durante l’estate. Il peso di un lupo si aggira intorno ai 40 chilogrammi o poco più, i maschi sono più pesanti e più grossi delle femmine. Per farci un’idea delle dimensioni possiamo paragonarlo a un cane pastore tedesco.

Dobbiamo però porre attenzione, perché cani liberi e incustoditi, specie in ambiente naturale, possono essere scambiati con il lupo. Inoltre alcune razze di cane, come il cane lupo cecoslovacco, sono molto simili nell’aspetto al lupo e possono essere scambiate con il predatore. Prima di gridare “al lupo” verifichiamo di essere sicuri di non trovarci dinnanzi a un cane.

Il lupo però è anche molto utile, è un elemento fondamentale degli ecosistemi e la sua presenza comporta diversi benefici per l’ambiente.

Da tenere in considerazione, che il lupo preda principalmente ungulati selvatici come cinghiali, caprioli, cervi e daini e si rivolge alle prede più facili da catturare come animali giovani, debilitati o malati; in questo modo non solo contribuisce a limitare un’eccessiva proliferazione degli ungulati, ma anche a selezionare gli animali più forti a discapito dei più deboli, migliorando così le caratteristiche delle specie che preda.

Numerosi studi hanno inoltre evidenziato come il lupo sia efficace nel contenere diverse patologie della fauna selvatica che si possono trasmettere anche al bestiame domestico. Inoltre è importante specificare che la presenza del lupo, così come di altri grandi predatori, può generare interesse turistico verso le aree naturali, così come forti conflitti con le attività d’allevamento.

Dobbiamo imparare a convivere e porre attenzione al ritorno di questi predatori che all’imbrunire possono arrivare fino alle nostre case, ma a meno che non siano idrofobi, non attaccano l’uomo.

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Borgosesia 3

Fossano 1

Marcatori: 25’ pt e 41’ pt Fossati, 12’ st Alfiero, 39’ st Favale.

Borgosesia (3-4-3): V. Gilli; Pierantozzi (40’ st Iannacone), F. Gilli, Rekkab; Monteleone (40’ st Pecci), Areco, Mirarchi (22’ st Colombo), Frana (43’ st Vecchi); Favale, Fossati (33’ st Tobia), Donadio.

A disp.: Gavioli, Giraudo, Iannacone, Vecchi, Pecci, Lauciello, Attolou.

All.: Lunardon.

Fossano (4-4-1-1): Chiavassa; Delmastro (10’ Viglietta), Cannistrà, Scotto, Foschi (43’ st Quaranta); Malltezi (10’ st Rodi), Simonetta, Premoli, Galvagno (20’ st Marin); Alvitrez (42’ st Medda); Alfiero.

A disp.: Ricatto, Medda, Fogliarino, Quaranta, Costantino.

All.: Viassi.

Arbitro: Calzolari di Albenga.

Guardalinee: Bosco di Roma 2 e Ceci di Frosinone.

Note: cielo sereno. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 250 circa. Espulso: 18’ st Scotto. Ammoniti: Premoli. Angoli: 3-3. Recupero: 1’ pt – 5’ st.

Dopo aver chiuso l’anno solare con due vittorie il Borgosesia cerca il tris di successi.

Avversario il Fossano, fanalino di coda che si gioca carte importanti per trovare punti salvezza.

La gara si apre con il minuto di silenzio in ricordo di Werter Guaraldi, dirigente granata per più di 50 anni e di Gianluca Vialli.

La prima fase di gioco regala poche emozioni; i granata manovrano maggiormente senza trovare spazi, gli ospiti si affidano al contropiede.

La pressione valsesiana aumenta e arriva il gol delle aquile.

E’ il 25’ quando Monteleone lavora un pallone sulla destra, accentra per Fossati che appostato sul primo palo insacca.

Neanche il tempo di esultare e il Fossano beneficia di un rigore per un contatto in mischia Frana-Scotto.

Sul dischetto si presenta Alfiero ma lo specialista para-rigori Gilli lo ipnotizza.

Minuto 29; uno schema su angolo porta Donadio alla conclusione di prima intenzione; la mira è alta.

E’ il 38’ quando si scatenano le proteste borgosesiane; Fossati va a botta sicura, la sfera incoccia sul braccio di Cannistrà ma l’arbitro lascia proseguire.

Poco dopo Donadio ci prova in rovesciata, la palla non va lontano dall’incrocio.

Il raddoppio arriva allo scadere; questa volta è Donadio a offrire un cioccolatino a Fossati che lo scarta e fa 2-0.

La riprese rimette in corsa il Fossano che con Alfiero dimezza le distanze.

Passano 6 minuti e gli ospiti restano in 10 per il rosso diretto a Scotto che abbatte Favale lanciato a rete.

Con l’uomo in più il Borgosesia amministra il vantaggio e con Favale, assistito da un ottimo Monteleone, fa tris.

Il Borgo riesce così a portare a casa la terza vittoria di fila.

 

Redazione di Vercelli

 

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