VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Hic manebimus optime!

Così, forse, commenterebbe Tito Livio, se guardasse alle vicende amministrative di Grignasco.

Piccolo paese alle porte della provincia di Vercelli, dove pare essersi instaurata una affezione amministrativa (per entità degli Atti, stupefacente, comunque davvero insolita) tra il Comune e la famiglia di Piero Gaetano Vantaggiato.

Fiducia che, forse, passa inosservata alla maggior parte dei 4.300 e più abitanti del ridente borgo incastonato nella enclave valsesiana della provincia di Novara.

Ai piedi di quel Monte Fenera, fatale per il povero Fra Dolcino, uno dei tanti che (se la Storia qualcosa dice) non fece tesoro dell’insegnamento di Paracelso:

“E’ la dose che fa il veleno”.

Così avvertiva i suoi contemporanei, senza perciò escludere che anche la posterità ne potesse trarre giovamento.

Fra Dolcino non avrebbe, del resto, potuto seguire il consiglio di Paracelso: il Chimico svizzero si sarebbe affacciato a questo Mondo quasi due Secoli più tardi della tragedia consumatasi nel 1307.

***

Che succede, dunque, in quel di Grignasco?

Succede che, lungo il corso di un decennio e oltre (2010 – 2022: e la proiezione è che si arrivi fino al 2024), pare essersi sviluppato un rapporto ad ampio raggio tra l’Amministrazione ed il Dirigente, che si può riassumere così.

Si incomincia nel 2010, quando, per la durata di un anno (!) salvo rinnovo (appunto) il Dott. Vantaggiato è nominato componente dell’ Organo di valutazione.

Si tratta della figura (indipendente ed esterna all’Ente) che valuta il Personale.

Ne parla la più recente delle deliberazioni della Giunta – eccola qui integrale – che conferma l’incarico.

E questo l’estratto che, ai fini dello “stato nascente” del rapporto, interessa di più:

(…) deliberazione n. 16 in data 16.02.2010 con la quale si procedeva alla costituzione dell’organismo di valutazione della performance ai sensi dell’art 36 del Regolamento di funzionamento degli uffici, chiamando a farne parte il Segretario Comunale, il Revisore del conto incaricato, e nominando quale esperto dotato di elevata professionalità ed esperienza, maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche, il dott. Piero Gaetano Vantaggiato per la durata di anni uno, incarico successivamente rinnovato di anno in anno, in funzione dell’ elevata esperienza professionale maturata in materia, nonché di apposita competenza in materia di controllo di gestione (…)”

***

Sappiamo

se ne è parlato già nell’articolo che riepiloga tutti gli incarichi esterni alla Provincia di Vercelli dello stesso Vantaggiato –

che, poi, lo stesso Comune di Grignasco ha conferito – leggi qui – al Dirigente l’incarico di supporto e consulente del proprio Vice Segretario.

Senza, peraltro, sostituirlo in quello di componente dell’Organo di Valutazione.

Queste sono cose (il cumulo di ruoli tra Organo di Valutazione e Consulente di un altro Funzionario) che, a qualche cultore di belle lettere giuridiche ed amministrative, fanno un po’ inarcare il sopracciglio.

Ma – che dire?! – il Sindaco di Grignasco è un Avvocato.

Saprà lei: tante teste, tante idee.

***

Di sicuro, per quel che se ne sa, quello di Grignasco è uno degli incarichi esterni assegnati a Vantaggiato che il suo diretto superiore, il Segretario e Direttore Generale della Provincia di Vercelli non ha autorizzato.

Chi l’ha autorizzato, allora?

Forse l’Eraldo (così, confidenzialmente, nella mailing list), al Secolo, il Presidente della Provincia, Eraldo Botta?

Forse il suo vice? Quel Pier Mauro Andorno (ai tempi), che pare transitare negli ambienti dell’antico Collegio dei Barnabiti, al modo di quella molecola di Sodio nell’acqua Lete?

Forse il Consigliere con delega al Personale?

Per il momento, non si sa (almeno, non l’abbiamo trovato), ma tutto lascia credere che si saprà presto.

***

Dunque, dal 2010 Vantaggiato si occupa, a vario titolo, del Comune di Grignasco.

E uno potrebbe dire, tranquillamente: ma sai chi se ne frega?!

Certo.

Vediamo, però, se tale indifferenza potrebbe essere giustificata anche dopo avere visto quanta fiducia parrebbe avere l’Amministrazione nello Studio dell’Ing. Stefano Vantaggiato e persino del Geom. Francesco Vantaggiato.

Poi c’è anche tutta la fiducia mostrata nei confronti dello Studio Fauda.

Tanta fiducia.

Ma questa è un’altra storia.

Dunque, stiamo all’Ing. Stefano ed al Geom. Francesco.

Dapprima gli incarichi conferiti dal Comune di Grignasco a Stefano:

Qui l’incarico – spese tecniche 39 mila euro.

Qui l’incarico – spese tecniche 14 mila euro.

Qui l’incarico – spese tecniche 10 mila euro.

Qui l’incarico – spese tecniche 18.500 euro.

E fin qui (chiediamo scusa per involontarie omissioni) l’Ing. Stefano.

***

Di seguito gli Atti (gli importi unitari sono minori) per il Geom. Francesco – leggi qui – .

Importi minori: ma per il Geom. Francesco, salvo errori, abbiamo messo insieme una dozzina di Atti.

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Chissà che risultati potrebbe dare una ricerca che – in guisa di una tavola sinottica – si proponesse di porre sullo stesso piano d’analisi le Amministrazioni in qualche modo controllate dalla Lega, quelle dove presta servizio il papà e quelle dalle quali ricevono incarichi i figlioli.

Pare, però, che in Via San Cristoforo nessuno si ponga il problema.

Né si ponga problemi in generale, salvo quello, attuale, di trovare un Comunello in cui l’Eraldo possa candidarsi a Sindaco, nelle ormai imminenti elezioni amministrative, per restare ancora un po’ nella stanza dei bottoni all’ex Collegio dei Barnabiti.

A fare cosa, lo sapran Lorsignori.

(Continua)

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Se tutto il 2021 è stato un anno di sviluppo per lo Studio “Riadatto”, dell’Ing. Stefano Vantaggiato e di sua moglie l’Arch. Ilaria Angioni, il rush finale verso il Natale è davvero travolgente.

Ma andiamo con ordine.

Come se fosse una conferma della grande considerazione che tutto il mondo “padano”

(Varallo Sesia, Quarona, Valduggia – leggi qui -)

pare nutrire per i giovani Professionisti, si segnalano, nel corso dell’anno, anche gli incarichi conferiti dal Comune di Balocco.

Si incomincia a febbraio 2021 – leggi qui l’Atto conseguente –

quando, a seguito di manifestazione di interesse, il Professionista è chiamato ad occuparsi delle adiacenze di Piazza Roma.

L’incarico è deliberato dalla Giunta Comunale, presenti il Sindaco, Gian Mario Morello con gli Assessori Antonella Maria Alessandra Benedetto e Valentina Marinone.

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Si prosegue poi a novembre dello stesso anno, quando, sempre nel piccolo centro della Baraggia, c’è bisogno di dare una sistemata all’area sportiva della Frazione Bastia.

Il responsabile del procedimento ha, peraltro, cura di annotare, tra le motivazioni della propria determinazione:

DATO ATTO che in capo al responsabile del procedimento e ai titolari degli uffici competenti ad adottare pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale non sussiste conflitto di interessi, neppure potenziale secondo quanto disposto dall’art. 6 bis della legge 241/1990” .

Dunque, tutto ok.

Come è tecnicamente e legittimamente possibile che avvenga nei piccoli e piccolissimi Comuni, può capitare che un Amministratore o addirittura il Sindaco assuma anche la veste di responsabile di un servizio.

Nel caso, quello che assegna l’incarico.

Incarico che è, duqnue, conferito – leggi qui – all’Arch. Angioni da Gian Mario Morello.

Padano fedelissimo del Commissario provinciale del partito, On. Paolo Tiramani.

Nonché, già in quel momento, Consigliere provinciale titolare di importanti deleghe, come l’edilizia scolastica.

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Ma, come si diceva, quella che parrebbe come la vera e propria investitura come Studio tenuto in grande considerazione al palazzo di Via San Cristoforo di Vercelli, dove un tempo i Padri Barnabiti tenevano Collegio, arriva il 16 dicembre dello stesso anno.

Lo Studio Riadatto è capofila di un raggruppamento tra professionisti che comprende anche gli Ingegneri Marco Pichet (rectius: Marco Fauda Pichet; parte del cognome dev’essere “saltata” nel testo, ma è famoso) e Luca Albertella.

Si tratta di un incarico notevole dal punto di vista della previsione di onorario – leggi qui –

come assai di rado la Provincia ha assegnato.

E, poiché le nuove norme che apportano (ulteriori) semplificazioni burocratiche in emergenza Covid lo permettono, l’assegnazione avviene senza particolari forme di selezione ad evidenza pubblica.

Così pare, almeno, leggendo l’Atto, che è, come abbiamo detto, integralmente a disposizione poco sopra.

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Dunque, il 16 dicembre 2021 la Provincia assegna direttamente ad un raggruppamento tra Professionisti di cui è capofila lo Studio Vantaggiato, un incarico per oltre 100 mila euro di onorario.

Siccome si tratta di una determina con tutti i crismi di regolarità, bisogna dare per acquisito che sia confortata dal parere conforme di controllo contabile della Direzione finanziaria della Provincia.

Direzione di cui è responsabile Piero Gaetano Vantaggiato che è anche, ma in altra veste, padre dell’Ingegnere Capofila e suocero dell’Arch. Angioni: non è detto, però, che sia lui a rendere materialmente il parere; più verosimilmente e probabilmente sarà intervenuto qualche Collaboratore.

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L’Atto è adottato da una figura importante nell’Organico della Provincia, l’ Ing. Marco Acerbo, che di lì a poco diventerà a sua volta Dirigente.

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Non è, peraltro, la prima volta che la Provincia stabilisce di avvalersi di quella collaborazione professionale.

Già nel 2020 – leggi qui – sempre Acerbo propone di assegnare a Stefano Vantaggiato un incarico del valore di 28 mila euro – leggi qui -.

***

Si tratta di fatti rispetto ai quali non risulta che il Presidente della Provincia, Eraldo Botta, abbia mai avuto qualcosa da obbiettare.

Va detto che se ne può parlare perché gli Atti dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli riportano tutti i nomi dei Professionisti incaricati.

Circostanza, quest’ultima, fino a poco tempo fa appena ovvia; ma, da qualche tempo, pare non essere più una cosa così scontata in alcuni Comuni del territorio.

Ne parleremo presto, presentando un importante convegno indetto a Gattinara, proprio per approfondire in sede tecnica la necessaria conciliazione tra il diritto alla trasparenza e quello alla privacy.

Anche se qualcuno potrebbe obbiettare che, a Gattinara è un po’ come parlare di corda in casa dell’impiccato, si cercherà di agire con tatto.

(Continua)

Posted in Trippa per i gatti

Non si dovrà però mai confondere l’errore con l’errante (…) .

L’errante è sempre ed anzitutto un essere umano e conserva, in ogni caso, la sua dignità di persona e va sempre considerato e trattato come si conviene a tanta dignità.

Inoltre, in ogni essere umano non si spegne mai l’esigenza, congenita alla sua natura, di spezzare gli schemi dell’errore (…) – 83.

***

Impossibile ed è inutile dire perché, non ripensare, in questo mese di marzo 2022, alla “Pacem in Terris di Papa Giovanni XXIII.

Eccola qui integrale una luce ancora oggi capace di illuminare il nostro orizzonte.

E qui l’incomparabile brano composto da Mons. Marco Frisina per la colonna sonora del film dedicato al Santo Pontefice.

Ed il pensiero torna a farsi vivo, insieme al dittico che giustappone, per invitarci a “non confondere mai”, l’errore e l’errante, anche questo pomeriggio 11 marzo alla Casa Circondariale di Vercelli.

Quando possiamo incontrare questo gruppo di persone che pensa al proprio futuro, consegnandolo, come il passato, a Dio, per dedicarsi con attenzione e passione ad un’attività che potrà essere d’aiuto per trovare, in un domani che si spera non lontano, un lavoro.

La “fantasia” di Valeria Climaco, responsabile delle Attività educative al Carcere di Billiemme, questa volta si è studiata di organizzare un corso di cucina.

Cucina dietetica, anche.

Un corso serio, che concentra il 60 ore tutti i 13 moduli di solito seguiti dagli chef quando si applicano allo studio delle varie preparazioni.

Al termine, un attestato di partecipazione: un “pezzo di carta” che qualcosa conterà.

Ce ne parla lei stessa nel nostro video, che riprende anche le parole del docente, il grande cuoco e insegnante (42 anni di carriera), Giancarlo Cometto.

L’iniziativa di offrire un percorso formativo di questo livello si è tradotta dall’idea al progetto e poi alla sua realizzazione grazie ad un’Agenzia formativa specializzata, anch’essa parte della migliore tradizione culturale vercellese, il Centro interprovinciale per l’Istruzione degli adulti di Biella e Vercelli: ce ne parla il Direttore, Emanuela Verzella.

Infine, la parola agli Operatori del Carcere, che vivono anch’essi la loro quotidianità insieme alle persone ristrette.

Al nostro microfono l’Ispettore Superiore della Polizia Penitenziaria, Giuseppina Gambino, una figura professionale di altissimo profilo e di altrettanto grande umanità, che da anni incontriamo in queste occasioni.

VercelliOggi.it ha avuto il piacere di condividere questa opportunità con Lella Beretta, fotografa che non ha certo bisogno di presentazioni.

Vi lasciamo con il nostro filmato, che fa parlare i protagonisti.

Posted in Mondi Vitali

(marilisa frison) – Avvincente dialogo con Federico Ottavis, alle 18 di questo lunedì 7 Marzo 2022, nell’appuntamento culturale “Dialoghi”, organizzato d’Al Lantarnin dal Ranatè.

L’argomento iniziale pensato da Federico era sul tema della bruttezza, visto che in genere si parla sempre di bellezza.

La moglie di Mario Martuzzi, reduce da una visita al museo, appena sentita la parola bruttezza ed ancora turbata dal quadro del nano Morgante, ritratto dal Bronzino, ha preso il cellulare e ha fatto vedere le foto fronte/retro del buffone della Corte Medicea, nudo, ed esposto in una sala dedicata, a Palazzo Pitti.

Però, il prof. Ottavis, all’ultimo, non essendoci Massimiliano Sanfedino, ha preferito dirottare su un argomento di attualità: la guerra in Ucraina:

“Ne parlano tutti, ne parliamo anche noi, aggiungiamo qualcosa in più”.

Esorta Federico, sostenendo che è molto difficile parlare di una guerra in corso, “live”, è più semplice parlare di una guerra passata perché si hanno tutti gli elementi sul tavolo e basta metterli in ordine. Dopo aver esposto i suoi pensieri e confrontatosi con i presenti, il relatore si è ricollegato nella sua materia, la letteratura e ha parlato di un poeta che ha raccontato la guerra ed è un poeta di guerra per eccellenza: Giuseppe Ungaretti.
Questo grande poeta nato ad Alessandria d’Egitto, con origini toscane, con la particolarità di scrivere poesie brevi e senza punteggiatura e orpelli, perché scritte velocemente in trincea.
Un poeta moderno e cosmopolita, che si è mosso in tutto il mondo, con una cultura molto particolare essendo vissuto in un contesto arabo.
Nel 1914, quando scoppiò la prima guerra mondiale, Ungaretti partecipò attivamente alla campagna interventista, arruolandosi in seguito nel 19º Reggimento di fanteria della Brigata “Brescia” quando, il 24 maggio del 1915, l’Italia entrò in guerra.

A seguito delle battaglie sul Carso, cominciò a tenere un taccuino di poesie, che furono poi raccolte dall’amico Ettore Serra, un giovane ufficiale.
Ungaretti al fronte scrive per sopravvivere e con le sue poesie ci fa capire la guerra, il dolore, riportando sotto ogni poesia il luogo e la data in cui erano state ispirate. Praticamente un diario di poesia. Federico ci ha letto e spiegato alcune poesie tra cui “Commiato”, in cui il poeta si immerge nel proprio animo. Straordinaria la poesia “Veglia” dedicata all’amico morto in trincea in cui lui difronte alla morte mai si sente così legato alla vita e così desideroso di vivere. “Ho passato una notte intera sdraiato vicino a un compagno ucciso, massacrato, con la bocca contratta dalla morte rivolta verso la luna piena, il rossore e il gonfiore delle sue mani che sono penetrati nel mio intimo. Proprio in quel momento ho scritto lettere piene d’amore. Non mi sono mai sentito così tanto attaccato alla vita”
Questi incontri sono pillole di saggezza, lezioni di vita, i relatori si impegnano e si preparano su argomenti sempre attuali e coinvolgenti.

È veramente un peccato perderli.
Allegato il video integrale.

Posted in Cultura e Spettacolo

Tre partiti sicuramente ancora poco conosciuti:

Italiexit, fondato dal Senatore Gian Luigi Paragone;

Ancora Italia, che si ispira alle posizioni del filosofo Diego Fusaro

e, infine, Siamo (niente a che vedere con SiAmoVercelli), che ha proprio nei relatori di oggi (conosceremo in particolare il Dott. Dario Miedico) i propri dirigenti.

Ed è proprio il Medico Legale a suo tempo radiato dall’Ordine dei Madici di Milano

(peraltro, come riporta anche questo articolo,

poco dopo avergli conferito l’onorificenza per i 50 anni di professione medica) per le sue posizioni critiche nei confronti dei vaccini.

L’incontro (confinato nel piazzale a ridosso dell’Hotel Cinzia dove, a Sant’Eusebio, ci sono i baracconi) ha visto una buona partecipazione di persone.

Non si sa perché sia stata assegnata ai neonati partiti questa sistemazione: la partecipazione è stata buona, anche se qualche lacuna organizzativa (avvisi arrivati all’ultimo minuto) e, appunto, la “location” (a dir poco) “decentrata” non hanno aiutato.

Inutile dire che l’incontro arriva in un momento di evidente crisi di un certo forse acritico rigore: emergono contraddizioni e falle nel sistema.

Medici sospesi anche a Vercelli perché non vaccinati.

Sospesi e poi riammessi perché, nel frattempo, hanno avuto il Covid e, quindi, risultano immunizzati.

Un numero non ancora precisato (sono al lavoro per fornire dati o, almeno, stime attendibili sia i Sindacati dei Lavoratori, sia quelli degli Imprenditori) di Lavoratori, anche in provincia di Vercelli è stato lasciato a casa di punto in bianco, senza lavoro e senza stipendio.

Ma, con cadenza ormai pressochè quotidiana, arrivano le prime pronunce di Tribunali

(ad esempio l’ultima di questa settimana, della V Sezione del Tar Lazio)

le quali “sospendono” le sospensioni o, quanto meno, la privazione dello stipendio.

E’ proprio il Tribunale Amministrativo romano ad avere stabilito, con un’Ordinanza destinata ad avere seguito, che al Lavoratore sospeso spetta comunque almeno il 50 per cento della retribuzione, considerata minimo vitale.

In effetti, un po’ tutti non ci siamo accorti – dicono con forza Italexit, Ancora Italia e Siamo – che (forse perché chi doveva decidere pensava a numeri inferiori di persone che rifiutano il vaccino) un’ondata senza precedenti, anche quanto a brutalità nella esecuzione delle misure, si è abbattuta su almeno 500 mila lavoratori italiani.

Che vorrebbero andare a lavorare, sono negativi al tampone, ma sono buttati fuori dai posti di lavoro e lasciati senza un euro in tasca.

Però, sia pure, per ora, solo in sede di provvedimenti cautelari, le decisioni della Magistratura paiono orientate a tutela dei Lavoratori: in modo non unanime, ma prevalente.

La posizione di Italexit, Ancora Italia e del Dott. Miedico è chiara, a sostegno delle scelte di chi rifiuta il vaccino anticovid: non è sicuro.

Lo dimostrerebbe anche lo stesso modulo – clicca qui –

presentato per la sottoscrizione delle persone che scelgono di sottoporsi al vaccino, dichiarando di essere al corrente dei rischi relativi: in particolare su questo punto, il Dott. Miedico ha una posizione assolutamente chiara.

***

Dibattito non meno teso, questo pomeriggio, per quanto riguarda il green pass.

La misura appare sempre più superata, nei fatti, dall’evolvere della pandemia: da lunedì tutto il Piemonte tornerà “bianco”, ma fino al 31 marzo, per quanto riguarda il super green pass, non cambierà nulla.

Di tutto questo si è parlato questo pomeriggio, in cui, come abbiamo visto, l’intervento più atteso è stato quello del Dott. Miedico.

Le sue sono parole che – forse – non siamo abituati a sentire.

Ma che possono concorrere a tratteggiare un quadro più completo.

In particolare quando sottolinea come i vaccini anticovid non abbiano potuto essere testati (ed è ovvio, data la ristrettezza dei tempi) al fine di verificarne l’assenza di effetti avversi nel medio e lungo periodo.

Nel nostro video, a lui la parola.

Posted in Salute & Persona

Il Partito Democratico ha deciso di non restare (ulteriormente) con le mani in mano e la penna in tasca ed ha scritto una bella interrogazione rivolta al Presidente della Provincia, Eraldo Botta ed al Consigliere delegato al Personale, Massimo Camandona.

L’argomento è subito dichiarato nel documento (integrale, al termine di queste righe) assai chiaro nel domandare: è vero o no che ci siano segnalazioni all’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), per fatti che riguardano processi amministrativi della Provincia?

(La segnalazione, forse, è quella contenuta in questa lettera, ndr).

Qui di nuovo pubblicata, se servisse –

***

L’interrogazione è a firma di Sergio Svizzero e Mattia Beccaro, Consiglieri provinciali del Pd, eletti nella lista “Vercelli Valsesia la Provincia dei Comuni”.

Che dire?!

Non si può mancare di rilevare come i Consiglieri siano stati, fino ad ora, molto discreti: non si erano ancora accorti di nulla.

Ma, per fortuna, il 21 febbraio scorso, Notizia Oggi Vercelli ha pubblicato un articolo sull’argomento.

Quale non dev’essere stata la loro sorpresa.

Insomma, sonno e risveglio:

quasi come Mimmo Craig

nella pubblicità dell’Olio Sasso.

Siamo, comunque, in presenza di un fatto storico: è la prima interrogazione presentata in Amministrazione Provinciale, almeno dal 2017 in poi.

Chi preparerà la risposta?

Già par di udire risuonare, al secondo piano di Via San Cristoforo, l’inquietante:

“Ci penz’io….”

***

Ecco il testo dell’interrogazione presentata da Sergio Svizzero e Mattia Beccaro.

Al Presidente della Provincia di Vercelli    Sig. Eraldo Botta

e p.c. Al Consigliere delegato al personale Sig. Massimo Camandona

  1. INTERROGAZIONE
  1. ai sensi dell’articolo 29, c1,lett. d), dello Statuto e
  2. a norma Artt. 18 e 20 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale
  1. A risposta scritta

OGGETTO: Notizie pubblicate da Stampa locale concernenti presunte “segnalazioni all’Anticorruzione su alcuni Atti” dell’Amministrazione Provinciale, da parte del Segretario Generale della Provincia.

Premesso:

  • che il giornale Notizia Oggi Vercelli di Lunedì 21 febbraio 2022, ha pubblicato un articolo dal titolo “Voci di tempesta sulla Provincia…” in cui si parla di una presunta lettera inviata all’Autorità Nazionale Anticorruzione da parte della Segretaria Generale per segnalare difformità di alcuni Atti, formalizzati durante la sua assenza per convalescenza;
  • che, ancorché generica, tale notizia, qualora confermata, fa intendere che le problematiche rilevate, siano tali da indurre l’Organo preposto al controllo della regolarità giuridico-amministrativa dell’Ente a trasmettere opportuna segnalazione all’Autorità di vigilanza;
  • che su questa notizia circolerebbero varie “voci incontrollate e senza smentite” da parte dell’Amministrazione dell’Ente che non solo mettono in evidenza una sovrapposizione di funzioni dirigenziali tali da rendere “non trasparente” il processo amministrativo, ma si ripercuotono sulla stessa corretta e indispensabile funzionalità delle strutture operative provinciali e quindi sull’efficacia dell’azione politico-amministrativa Provinciale;
  • che tale situazione trova altresì particolare riscontro se solo si considera la mancata sostituzione, ormai da troppo tempo, del Dirigente responsabile del delicato e strategico Settore Bilancio;

Considerato altresì:

       che questa latitanza informativa e decisionale da parte dell’Amministrazione lascia spazio alle interpretazioni più disparate che possono arrivare a ledere anche l’onorabilità dell’organo consigliare, nonché all’insorgere di situazioni conflittuali che rischiano di coinvolgere non solo i vertici direzionali dell’Ente, ma la stessa serenità gestionale e operativa della complessiva macchina amministrativa provinciale.

I Consiglieri provinciali della lista “Vercelli Valsesia la Provincia dei Comuni”,

Sergio Svizzero e Mattia Beccaro

INTERROGANO

  1. Il Presidente della Provincia e il Consigliere delegato al Personale

per conoscere:

  1. se quanto riportato dall’organo di stampa in questione corrisponda a verità e, nel qual caso, non si ritenga necessaria una puntuale informativa a tutti i Consiglieri Provinciali nonché, nello spirito di trasparenza che riteniamo debba sempre permeare l’operato della Pubblica Amministrazione, informare gli organi di stampa;
  2. quali provvedimenti sono stati adottati ovvero si intendono adottare al riguardo;
  3. se non si ritenga altresì necessario provvedere immediatamente e in via prioritaria a perfezionare le procedure per la copertura del ruolo dirigenziale del Settore Bilancio con l’inserimento di una nuova specifica professionalità in materia.

I Consiglieri Provinciali:    

                              ___________________           _______________

                                    Svizzero Sergio          Beccaro Mattia

Vercelli,      febbraio 2022

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Abbiamo spesso parlato della pratica, invero assai controversa, di assegnare incarichi di lavoro a dirigenti ed impiegati delle Pubbliche Amministrazioni, incarichi ulteriori rispetto a quelli che già disimpegnano nel proprio lavoro “principale”.

Tra i tanti articoli,

eccone tre, ma

il nostro archivio ne offre più di 50:

è sufficiente digitare, per esempio, la parola “tripli”.

***

Ebbene, bisogna riconoscere, a distanza di anni, che i doppi e tripli incarichi di Silvano Ardizzone, Gabriele Ferraris, Fausto Pavia (dirigenti del Comune di Vercelli), sono piccole cose, al confronto di quanto riesce a sobbarcarsi il dirigente della Provincia Piero Gaetano Vantaggiato.

Inutile negarlo, l’ex Collegio dei Barnabiti, in Via San Cristoforo, è tradizionalmente più defilato di quello dei Domenicani, in Piazza Municipio; sicchè può accadere che non gli si dedichi la sufficiente attenzione.

E, del resto, non si può seguire tutto.

Per tutti, poi, la giornata ha 24 ore; o meglio: per tutti fino ad un certo punto, parrebbe.

***

Ancora una volta, una precisazione è d’obbligo.

Non c’è (ci sarebbe) motivo di particolari rilievi, se una Pubblica Amministrazione aiuta l’altra.

Ad esempio: un Comune non tanto grande ha bisogno di un Tecnico?

Lo trova in un altro Comune più grande, più strutturato?

Non c’è problema.

Si mette in pratica l’istituto del “Comando”.

Il dipendente / funzionario / dirigente richiesto viene, dalla propria Amministrazione, dalla quale prende lo stipendio contrattuale ed il premio di risultato, appunto “comandato” per un certo numero di ore alla settimana, al mese, a lavorare presso l’altra Amministrazione.

E’ chiaro, giostrando questo tempo tra orario normale d’ufficio ed eventuali straordinari.

Quando è ora di pagare stipendio e straordinari, l’Amministrazione “Inviante”, dalla quale il dipendente “comandato” prende lo stipendio o stipendione, dice all’altra: guarda, caro Comune di (o Consorzio tra e via enumerando), le ore che ha lavorato da te il mio dipendente Dottor Tal dei Tali, costano tot.

E fa una bella nota di rimborso.

Il problema qual è?

E’ che il funzionario “comandato” prende sempre un solo stipendio (e lavora nell’orario di lavoro più straordinari) anche se va a lavorare per un altro Ente.

***

L’andazzo che da anni ha preso piede, invece, è di altro segno, tante volte riassunto.

Praticamente, si dice (si vuol credere): ma guarda, caro Ente che mi stai chiedendo l’opera del mio caro dipendente Dottor Tal dei Tali… te lo lascio venire, ma solo se me lo fai lavorare “fuori dal normale orario di servizio”.

Come fa, il Dottor Tal dei Tali, a lavorare per un altro Ente, fuori dall’orario normale di lavoro di quello dove abitualmente presta la propria opera?

Risposta: saranno ben cavoli suoi.

Lavora di sabato, la notte, a Pasquetta.

Quando cavolo gli pare.

Ma di sabato, la notte, a Pasquetta, il (già scarseggiante) Personale che va a dirigere, dove sta?

A casa o in ufficio? Chi trova a lavorare con lui (qualcuno nel tempo ha osservato), fuori dal normale orario d’ufficio?

Sempre cavoli loro.

Rispetto al “comando”, però, questa modalità di assegnare e, soprattutto, autorizzare gli incarichi esterni, permette di retribuirli a parte (sono fuori dall’orario di lavoro) e così il dipendente è ( almeno, immaginiamo, è umanamente comprensibile ) contento.

Una contentezza che – penserebbero alcuni – potrebbe persino fare pensare ad una sorta di “sistema premiante”, costituito sulla base di una grande soddisfazione dell’Amministrazione “inviante”.

Qualcosa come: ma guardi, caro Dottor Tale dei Tali, lei lavora così bene, raggiunge tutti gli obbiettivi che le chiede la nostra Amministrazione che, sì, vabbè, prenda pure l’incarico esterno, dài… Perché no?!

Purchè – è chiaro – sia al di fuori dell’orario di lavoro qui da noi.

***

Sarà per solidarietà nei confronti delle altre Amministrazioni, bisognose di aiuto.

Sarà perché c’è tanta soddisfazione per come lavori Piero Gaetano Vantaggiato.

O sarà, ancora per un po’ tutte queste cose, che la Provincia di Vercelli (si vedrà poi in persona di chi) pare proprio abbia autorizzato veramente molte collaborazioni esterne.

Che sono qui riassunte.

(In formato espanso al termine del testo)

Per una bella cifra annua: il Lettore può facilmente procedere alla somma.

Oltre allo stipendio (circa 100 mila euro) ed oltre al premio di risultato (abbiamo già visto: circa 24 mila euro per ciascun anno 2019 e 2020)  già destinati all’interessato.

Quanto sarà per il 2021?

Chi vivrà, vedrà.

***

Notevole – non si può fare a meno di rilevare – l’abnegazione del Dottor Piero Gaetano Vantaggiato.

Del resto – lo insegna la vicenda umana e spirituale del Profeta Isaia – la vocazione è qualcosa che, anche quando si cerca di resisterle, finisce per conquistarti: “Eccomi, manda me”.

Qualche esegeta traduce anche “Ci penso io…”.

La “chiamata” apre la porta (le finestre, i complanari, porte finestre e tutto ciò che si può aprire) allo spirito di servizio, talvolta anche ( ma qui è foriero di insegnamenti ulteriori il Primo Libro di Samuele ) in senso dinastico.

Mutatis mutandis.

Perché, se il Dottor Piero Gaetano serve, con gran lena, le Pubbliche Amministrazioni per gli incombenti amministrativi, pare proprio che, soprattutto negli ultimi tempi, sia lo Studio di suo figlio Ing. Stefano, a soccorrerle assumendo su di sé il gravame progettuale di tante – ma davvero tante – Opere Pubbliche.

(Continua)

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La sua preparazione tecnico giuridica è riconosciuta da tutti: nell’ambiente è persino famosa.

La sua preparazione tecnico giuridica si esprime mediante citazioni e richiami, chiari e trasparenti delle norme: circostanza che da molti è temuta.

La sua preparazione tecnico giuridica forma come un dittico con la sua onestà.

Anche intellettuale.

Sicchè è (anche) per una forma singolare di degnazione che a certi compromessi non aderisce: le basta quello che guadagna (invero, un bello stipendio, come tutti i Segretari Generali di grandi Enti), senza andare a leccare i piedi degli Amministratori, nella speranza di ricevere qualcosa in più: circostanza che qualcuno non tollera.

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La storia di Antonella Mollia, (ormai, praticamente ex) Segretario e Direttore Generale della Provincia di Vercelli cade come un platano sul coppino degli inquilini di Via San Cristoforo, proprio nel momento in cui nessuno se l’aspettava.

Pasciuti dell’abbuffata di posti rimediata con le recenti elezioni di dicembre.

Pronti a replicare con la rielezione alla Presidenza, di Eraldo Botta, dopo lo switch dalla poltrona di Sindaco di Varallo Sesia a quella di Sindaco di Civiasco. O di Campertogno. O, mal che andasse, di Borgosesia, Fabrizio Bonaccio permettendo.

Una poltroncina, quella di Civiasco o di qualche altro posto, ma che gli permette di indossare di nuovo una fascia tricolore, requisito essenziale per aspirare al bis (ben retribuito: 4 mila euro al mese, per ora, ma presto saranno il almeno il doppio) nell’incarico di Presidente della Provincia.

La Provincia: tutt’altro che un Ente inutile.

Il crocevia dal quale transitano pratiche strategiche, interessi enormi.

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Stiamo, per ora, ad alcuni fatti che sono all’ordine del giorno dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli

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QUELL’INCIDENTE D’AUTO, UN VERO … SINISTRO

Come nell’immortale “Il destino si chiama Clotilde” di Giovanni Guareschi, la storia non è priva di colpi di scena, a partire dall’

incidente d’auto che, qualche mese fa, vede coinvolta la Dottoressa Mollia.

Se gli accertamenti che seguiranno alle segnalazioni della Dirigente sortiranno effetti, bisognerà concludere che, in quel 29 novembre dell’anno scorso, il “sinistro” più grave e gravido di conseguenze non sarà stato quello di Arola.

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Antonella Mollia, nei giorni della degenza successivi all’infortunio, non sta con le mani in mano e segue da remoto la vita degli Enti nei quali ricopre incarichi di responsabilità (tra gli altri, come si è visto, il Comune di Verbania) e, naturalmente, sorveglia gli Atti della Provincia.

Quale non è la sua sorpresa quando si avvede che, in sua assenza, accadono due cose.

La prima.

Il Dirigente di tanti Settori di Via San Cristoforo (ormai, pressochè tutti) Piero Gaetano Vantaggiato, si autoliquida una bella somma, a titolo di “retribuzione di risultato”, complessivamente € 26.372,44 per l’anno 2019 ed € 22.236,44 per l’anno 2020: in tutto, più di 48 mila euro.

I provvedimenti sono contenuti

in queste Determine

adottate da chi?

Dallo stesso Vantaggiato.

Ma proprio Antonella Mollia avverte (ricorda) ad Eraldo Botta che si tratti di provvedimenti da lei stessa come “frenati” proprio per le verifiche necessarie ed anche per conseguenza di riserve etiche.

Poi, una considerazione il cui fondamento certo non sfugge ai più, soprattutto in momenti come questi:

“Se ben ricorda, Presidente, mi sono opposta alla liquidazione di queste ingenti somme, neanche percepite dai dirigenti delle Città Metropolitane.

Inizialmente, per ragioni di etica. Una indennità di risultato superiore a uno stipendio annuo percepito da un cantoniere della provincia per me è una vergogna!

Le ebbi a suggerire, inascoltata come molte altre volte, di operare come la Provincia di Biella ossia, raggiungere accordo con i sindacati per ridurre l’importo e conferirlo al bilancio. Le assicuro che i rappresentanti dei lavoratori

avrebbero preso bene la proposta; ci avrebbero apprezzati insieme agli stessi lavoratori perché avremmo calmierato talune erogazioni di danaro, per riportarle in ambito di equità e moralità (…)”.

Va ricordato, infatti, che l’indennità di risultato è corrisposta al Dirigente in aggiunta al proprio già lauto (quanto legittimo) stipendio.

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La seconda.

Ma Antonella Mollia non si ferma qui.

Viene a sapere che, sempre in sua assenza, la Provincia si riorganizza.

Confermando, però, l’incarico dirigenziale per l’Ambiente ed il Personale a Piero Gaetano Vantaggiato.

Qui la lunga lettera dell’ex Segretario.

In sintesi: l’Autorità anticorruzione raccomanda di ruotare gli incarichi.

Secondo l’Anac non è conveniente per la Pubblica Amministrazione che un Dirigente risulti inamovibile da un certo posto per decenni.

Ed è proprio il caso di Vantaggiato.

Che fa Eraldo Botta?

Toglie ogni responsabilità diretta su settori operativi della Provincia, non a Vantaggiato, ma proprio ad Antonella Mollia.

Che, ad un certo punto, per non stare dietro ad una scrivania a girarsi i pollici e dato che il lavoro non le manca, saluta e se ne va.

Vano il tentativo di Botta (trovatosi anche di fronte al “muro” dei Sindaci ove Mollia presta servizio di Segreteria Comunale) di rimettere il dentifricio dentro il tubetto.

Ormai Mollia ha deciso e si è organizzata e, così, la Provincia si tiene Vantaggiato e perde Mollia.

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UNA MINA DI PROFONDITA’

L’impressione, sfogliando le carte che possiamo esaminare, è di essere soltanto all’inizio di una storia che avrà risvolti importanti sulla vita politica ed amministrativa della provincia di Vercelli.

Il confine tra le prerogative dei Dirigenti e quelle degli Amministratori deve sempre essere attentamente presidiato.

Come spesso accade, ci sono mine di profondità il cui detonatore è azionato pressochè casualmente.

Vicende di premi, retribuzioni, incentivi: cose che sanno i tecnici.

Ma che possono rivelarsi bucce di banana, sulle quali anche il più callido equilibrista finisce per scivolare.

(1.Continua)

Posted in Trippa per i gatti

Un grave lutto ha colpito il mondo del Commercio vercellese e, più in generale, quel vasto quadrante urbano che prende il nome di “Zona Ospedale”.

E’ mancato all’affetto dei suoi cari e dell’intera città il Signor Enrico Carlevaro, un vero galantuomo, esempio di una vita dedicata al lavoro, iniziato quando era solo un ragazzo.

Aveva 87 anni ed aveva incominciato l’attività di Lattaio oltre 60 anni fa e chi scrive personalmente annovera tra i primi, infantili, ricordi, vaghi quanto indelebili, quel giovane educato che portava la bottiglia in vetro con il tappo di stagnola, a casa nella vicina Via Trino.

Il suo negozio è stato a lungo, fino alla pensione, in Via Petrarca, dove pure risiedeva.

Lascia la Signora Fiorina, sempre con lui anche nell’attività professionale e le due figlie, Marzia e Graziella.

A loro le sincere ed affettuose condoglianze di VercelliOggi.it.

Il Santo Rosario si pregherà oggi alle 17 alla Sacra Famiglia in Via Parini dove, domani, 22 febbraio, alle ore 9,30 si svolgerà il funerale.

Posted in Cronaca, Vercelli Oggi

Pro Vercelli 1

Renate 1

Marcatori: 9’ pt Della Morte, 30’ pt Maistrello

Pro Vercelli (3-4-3): Rizzo M.; Cristini, Masi, Auriletto; Bruzzaniti (27’ st), Louati (16’ st Belardinelli), Vitale (43’ st Jocic), Crialese; Della Morte (16’ st Rolando), Comi, Panico (27’ st Gatto). A disp.: Gelmi, Rendic, Minelli, Clemente, Rizzo L., Macchioni, Secondo. All.: Lerda.

Renate (3-5-2): Pizzignacco; Tedeschi, Silva, Spaltro (34’ st Sini); Anghileri, Baldassin, Esposito (45’ st Marano), Gavioli (15’ st Celeghin), Cicconi; Maistrello, Chakir (35’ st Piscopo). A disp.: Albertoni, Cugola, Morachioli, Ermacora, Merletti, Rossetti. All.: Cevoli.

Arbitro: Leone di Barletta

Guardalinee: Catallo di Frosinone e Merciari di Rimini

Quarto uomo: Ursini di Pescara.

Ammoniti: Tedeschi (R), Louati (PV), Baldassin (R), Crialese (PV), Comi (PV), Belardinelli (PV), Esposito (R)

Recupero: 0’ pt – 4’ st

Muove la classifica la Pro Vercelli che ottiene un pareggio contro il temibile Renate.

Apre i giochi Della Morte mentre alla mezz’ora Maistrello sigla il definitvo pareggio.

Subito in vantaggio la Pro Vercelli che va a segno con Della Morte al 9’ inzuccando in rete il cross di Comi.

Al quarto d’ora Della Morte, sempre di testa, mette fuori.

Alla mezz’ora il Renate pareggia con Maistrello che approfitta di un pasticcio di Rizzo.

Al 38’ Baldassin impegna Rizzo, sull’altro fronte Bruzzaniti, senza fortuna, ci prova dalla distanza.

La ripresa si apre con la Pro in avanti.

Al 6’ Panico crossa per Vitale che da ottima posizione non inquandra lo specchio della porta.

3 minuti dopo Panico in rovesciato manda alto.

Dopo la gara si sviluppa per lo più a centrocampo senza ulteriori occasioni da gol.

Finisce così con un pareggio.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport