VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli
Provincia di Vercelli, Vercelli Città

A partire dal 2023 Formater, agenzia formativa di Ascom Confcommercio Vercelli, metterà
a disposizione di aziende e utenti due nuovi strumenti: il software di intelligenza artificiale Algo
Interview per la pre-selezione dei candidati alle proposte di lavoro e l’assessment (valutazione) aziendale e la
Skilla Library, un catalogo di oltre 300 corsi in e-learning (apprendimento a distanza).

“La collaborazione con Algo AI – commenta il Direttore di Formater Marco Barasolopone
Formater ed il nostro territorio all’avanguardia a livello nazionale.

La piattaforma sfrutta l’intelligenza artificiale per pre – identificare automaticamente, attraverso un video colloquio
mirato, le soft skills dei candidati ad una proposta di lavoro, degli allievi dei nostri corsi, dei
collaboratori in azienda”.

Una volta selezionate le soft skills (abilità) da verificare proprie della figura professionale ricercata, l’Al
elabora i dati raccolti dai video colloqui e li analizza focalizzandosi su due macro aree: il contesto
della risposta, ovvero l’inerenza di ciò che viene detto rispetto alla domanda posta, e l’emotività
espressa del candidato durante la risposta.

I fabbisogni (di soft skills e non solo) potranno essere soddisfatti, oltre che con i percorsi formativi
in aula, anche in e-learning, attraverso l’accordo tra Formater e Skilla Library, la prima e più
completa library a livello nazionale con più di 300 corsi in e-learning in multilingua, suddivisi in
diversi ambiti (digital skills, leadership e people management, comunicazione personale,
performance management, team di successo, marketing vendita e qualità del servizio, solo per
citarne alcuni).

L’attività formativa proposta da Skilla – continua Marco Barasolo – si basa sulla scomposizione dei
corsi in pillole formative create con un metodo unico al mondo e dimostrato per efficacia: il
cosiddetto microlearning, corsi brevi e incisivi che fissano le conoscenze passo dopo passo”.

“Questi strumenti – commenta il Direttore di Ascom Confcommercio Vercelli Andrea Barasoloci
permettono di offrire alle aziende un modo veloce e mirato per l’assessment interno del proprio
personale e per la relativa formazione, che vada oltre le competenze tecniche, più facilmente
verificabili dall’impresa stessa. Possiamo inoltre effettuare una pre-analisi dei candidati alle
proposte di lavoro, snellendo il processo di recruitment e mettere questi strumenti a disposizione
dei nostri corsisti, in affiancamento alla formazione d’aula ed e-learning già a disposizione”.
L’accordo con Algo AI sia stato reso possibile dalla collaborazione di Ascom con Glocal Value,
realtà vercellese nel settore informatico operante su tutto il territorio nazionale.

“Ancora una volta il lavoro in partenariato – conclude Andrea Barasolo – tratto distintivo del
modus operandi di Ascom e delle sue strutture collegate dà i suoi frutti. E’ in questa ottica che
nasce la collaborazione con Glocal Value, una vera eccellenza locale”.

La piattaforma Algo Interview verrà utilizzata sia internamente nei processi gestiti da Formater che
direttamente sulle aziende clienti.

I corsi della library di Skilla saranno a disposizione dei corsisti e dei clienti (singoli privati e aziende); le aziende socie Ascom ed i loro collaboratori godranno di una tariffa agevolata.

Posted in Economia
Vercelli Città

Puntuali, come se avessero voluto sottolineare l’inizio dell’Avvento, si sono accese le luci sul Natale vercellese.

Lo “start” alle “luminarie” che, insieme ad altre iniziative che proporremo è stato dato ieri pomeriggio, sabato, in Piazza Cavour a Vercelli: al nostro microfono il Presidente dell’Associazione Commercianti, Angelo Santarella.

Anche quest’anno i commercianti vercellesi si sono autotassati per assicurare questo elemento così importante per creare l’atmosfera natalizia.

Ancora un paio di settimane di mercati e mercatini, poi l’atteso arrivo del “vero” Babbo Natale che porterà con sé, il giorno 17 dicembre, le renne vere.

Ma, sugli eventi da qui al 6 gennaio 2023, aggiorneremo tempo per tempo.

Posted in Economia, Società e Costume
Provincia di Vercelli

Una lettera mai spedita.

E può sembrare paradossale che se ne parli, dato che rimase nel cassetto di un (bravo) Legale.

O forse no: perché può darsi che quella missiva dica molto più e altro così, riposta nel file di un pc dal quale si distoglie lo sguardo piegando la testa.

Poi si va a casa.

Un sentimento che ricorda la disincantata e amara conclusione di “Disciplina”, una delle prime (1934) poesie di Cesare Pavese:

“La città ci permette di alzare la testa

a pensarci, e sa bene che poi la chiniamo”

Ma andiamo con ordine.

***

Dunque accade che, nell’ormai famoso anno 2018, la Provincia di Vercelli si studi di bandire una bella gara per arrivare a sottoscrivere con l’Impresa aggiudicataria un “accordo quadro”.

Un appalto da 20 milioni di euro.

Su cosa sia l’accordo quadro e cosa sia stato, in particolare, “quell’accordo quadro”, rimandiamo il Lettore a questo articolo precedente – clicca qui – .

***

Sappiamo come una Pubblica Amministrazione che cerchi Imprenditori contraenti si preoccupi di bandire una gara ad evidenza pubblica, al fine di conseguire il risultato più vantaggioso (evidentemente, vantaggioso per la Pubblica Amministrazione stessa, persino superfluo precisarlo).

Il criterio che ispira ogni decisione è quello di estendere il più possibile la platea dei potenziali concorrenti, così che si pervenga ad un reale esercizio della libera concorrenza.

Naturalmente, il bando dev’essere preciso nell’indicare cosa voglia una Pubblica Amministrazione: se vuole – per esempio – che sia rimossa la neve dalle strade, non può prevedere, come requisito essenziale, che gli Operai dipendenti del concorrente abbiano il brevetto di Assistente Bagnanti.

Ma non deve neppure porre paletti troppo (ed inutilmente) stretti, circoscrivendo, così, il campo dei possibili concorrenti solo a pochi.

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IL DISCIPLINARE PER L’ACCORDO QUADRO DEL 2018 – 2019

Nell’articolo già linkato abbiamo fatto la storia di questo bando, ma ora un gentile Lettore ci ha detto qualcosa in più.

Cliccando qui integrale il Disciplinare di gara.

Che suona così: ma vi siete accorti, Signori cari, che, tra i requisiti richiesti ai concorrenti, ce ne sono due che sono un po’ “strettini”?

Ohibò, e quali sarebbero?

Presto detto: uno è che la Ditta aggiudicataria dovrà avere la disponibilità di un “Impianto per la produzione di conglomerati bituminosi ubicato all’interno del territorio provinciale oggetto del presente appalto”.

Se ce l’ha a Motta dei Conti va bene per la manutenzione delle Strade di Alagna.

Ma se ce l’ha a Grignasco, per esempio, no.

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Il secondo requisito di cui si parla è il seguente:

“il 30% del fatturato specifico riferito alle tre ultime stagioni invernali riguardi “servizi svolti al di sopra dei 450 m.s.l.m”.

Cioè: tu puoi anche essere il gruppo Webuild (per fare degli esempi) ma se non hai il 30 per cento di fatturato specifico realizzato in territori al di sopra dei 450 metri sul livello del mare, non puoi partecipare.

***

Dentro a questi due paletti (non uno o l’altro, entrambi) chi ci potrà mai stare?

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UNA BELLA LETTERA DI CENSURE

E così, a uno dei potenziali concorrenti, allora, nel 2018, girarono leggermente le scatole.

Ecchecavoli.

Avere tutte le carte in regola e non poter partecipare perché il proprio impianto per la produzione di bitume è, magari a due passi, ma non entro il confine della provincia.

E, poi, avere un Signor fatturato, mezzi d’opera importanti, Maestranze formate e capaci, ma non avere il 30 per cento di fatturato specifico realizzato sopra i 450 metri sul livello del mare, ammettiamo che faccia girare un po’ gli attributi.

E si può capire perché, come abbiamo già osservato nell’articolo linkato in precedenza, è un appalto da 20 milioni di euro.

Sicchè ecco che viene conferito incarico ad un Legale Amministrativista, che prende carta e penna e prepara una bella lettera da inviarsi alla Provincia.

Una lettura edificante ed istruttiva, ne proponiamo alcuni stralci, con le principali contestazioni.

Contestazioni che il Legale prepara per conto dell’Impresa cliente, per cercare di convincere la Provincia a tornare sui propri passi e correggere quel bando, che appare un po’ “compresso” tra quei paletti:

“la partecipazione di (omissis) all’importante gara d’appalto recentemente pubblicata, per l’affidamento delle medesime prestazioni degli anni passati, risulta preclusa a causa di due inediti requisiti di partecipazione, mai in precedenza richiesti, che risultano gravemente restrittivi della concorrenza e del tutto ingiustificati”.

***

Qale è il primo paletto un po’ strettino?

Sempre la lettera, lamenta ancora:

“Il primo di tali illegittimi requisiti si trova al punto 7.4 del Disciplinare di gara (“Requisiti di capacità economica per il servizio di sgombero neve e trattamento preventivo antigelo e sorveglianza invernale”), laddove in particolare è richiesto che il 30% del fatturato specifico riferito alle tre ultime stagioni invernali riguardi “servizi svolti al di sopra dei 450 m.s.l.m.”.

Si tratta di requisito illegittimo sotto molteplici profili:

(a)     perché, in violazione dell’art.83 co.5 d.lvo 50/16, non è stata spesa alcuna motivazione a giustificazione di un requisito talmente selettivo. Il disciplinare di gara, infatti, sempre al punto 7.4 a pag.10, motiva genericamente le ragioni della richiesta di un “determinato fatturato minimo”, ma nulla dice in ordine all’ulteriore ed ancor più restrittiva richiesta di un fatturato legato alla quota m.s.l.m. di esecuzione del servizio;

(b)     perché il requisito di cui al punto 7.4 afferisce alla “capacità economica” del concorrente e, dunque, ad un aspetto che non ha alcuna attinenza con un dato fisico-territoriale quale è la quota m.s.l.m. di esecuzione del servizio. Lo stesso disciplinare, sempre a pag.10, precisa che la richiesta di un “determinato fatturato minimo” consegue alla necessità “di selezionare operatori economici dotati di capacità economico-finanziaria proporzionata al valore annuo del contratto” e così ad una necessità che non ha nulla a che vedere con il fatturato relativo a servizi oltre una determinata quota altimetrica;

(c)     perché, in ogni caso, non vi è ragione né tecnica né di altro tipo che possa giustificare l’introduzione di un requisito così restrittivo, posto che il servizio di sgombero neve, trattamento preventivo antigelo e sorveglianza invernale si esplica con le medesime modalità e procedure al di sopra come al di sotto della soglia dei 450 m.s.l.m., fissata dal disciplinare di gara in modo del tutto arbitrario, illogico e sproporzionato.

Né varrebbe obbiettare che, oltre la suddetta quota, le precipitazioni nevose sarebbero più frequenti, ovvero le temperature più rigide, e che in ciò troverebbe giustificazione il requisito richiesto. Infatti, a parte che la circostanza non risulta dichiarata né dimostrata, in ogni caso va osservato che alla maggior frequenza del servizio (che potrebbe conseguire a nevicate o gelate più frequenti) si fa fronte con l’adeguatezza del parco mezzi posto a disposizione dai concorrenti, mentre ancora una volta non assume alcun rilievo la richiesta di fatturato nei termini in cui è stata assurdamente stabilita dal disciplinare di gara.

Del resto la miglior riprova di quanto si va dicendo è data dal fatto che mai in passato codesta spett.le Amministrazione ha previsto l’introduzione di siffatto requisito, per appalti della medesima tipologia;

(d)     perché, infine, il requisito stabilito al punto 7.4 (con particolare e specifico riferimento al fatturato relativo a servizi svolti oltre i 450 m.s.l.m.) provoca un’indebita restrizione della concorrenza, così violando tutti i principi sui quali si ritornerà in seguito.

          Con riferimento a tale ultimo aspetto occorre anche sottolineare che, qualora codesta spett. le Amministrazione avesse ritenuto che la gestione del servizio al di sopra di determinate quote richiedesse caratteristiche particolari dei concorrenti, la soluzione avrebbe dovuto essere lo scorporo di un lotto specifico per questi territori, geograficamente limitati e ben individuabili. Tale soluzione, infatti, sarebbe stata l’unica rispettosa dell’art.51 d.lvo 50/16, che privilegia appunto la suddivisione dell’appalto in lotti proprio per il vantaggio che ne consegue in termini di maggiore concorrenza e apertura alla partecipazione alla gara delle PMI. Infatti è noto che “il principio della suddivisione in lotti costituisce in effetti il tipico (e forse il principale) strumento volto a garantire la più agevole partecipazione alle gare da parte delle PMI” (Cons. Stato, Sez.V, 11.01.18 n.123)”.

***

Ed ecco il secondo paletto un po’ strettino

Insomma, questo vuol dire parlare chiaro.

Ma, come abbiamo anticipato, vi è di più.

L’Avvocato dell’impresa che si vede esclusa, argomenta ulteriormente:

“Il secondo requisito di cui si lamenta l’illegittimità è quello di cui al punto 7.8 del disciplinare di gara, inerente “il possesso o la disponibilità (per l’intera durata dell’Accordo quadro) n.1 (uno) Impianto per la produzione di conglomerati bituminosi ubicato all’interno del territorio provinciale oggetto del presente appalto”.

Anche tale limitazione territoriale (“all’interno del territorio provinciale”) costituisce un’assoluta novità rispetto al passato, quando, più correttamente, era posto unicamente un vincolo di distanza dall’impianto per la produzione dei conglomerati bituminosi rispetto alle aree di intervento (un “raggio d’azione” svincolato dai confini provinciali, che non sono significativi).

Ciò che conta, infatti, dal punto di vista tecnico e qualitativo della prestazione affidata in appalto, è che l’aggiudicatario sia in grado di garantire rapidità d’intervento e qualità del prodotto (in funzione della distanza dall’impianto); ma tale obbiettivo, chiaramente, ben può essere garantito anche da impianti collocati all’esterno dei confini provinciali.

La richiesta di cui al punto 7.8 del disciplinare di gara risulta dunque ingiustamente restrittiva della concorrenza e contrasta con quanto più volte specificato dalla giurisprudenza e dall’ANAC, per cui “i bandi di gara non possono prevedere requisiti soggettivi dei concorrenti legati ad elementi di localizzazione territoriale, con effetti escludenti dalle gare pubbliche o con valore discriminante in sede di valutazione delle offerte, e non attinenti alle reali esigenze di esecuzione del contratto ma esclusivamente ai requisiti tecnico-organizzativi delle imprese” in quanto simili clausole rappresentano una violazione dei principi di uguaglianza, non discriminazione, parità di trattamento e concorrenza” (ANAC, delibera n.353 del 29.03.17; determinazione n.3 del 17.02.10)”.

***

NON C’E’ POSTA PER TE

Dunque, l’esposizione è chiara, le argomentazioni giuridiche sono solide.

C’è quanto occorre per chiedere – è questo il motivo per cui la lettera venne preparata – alla Provincia di procedere in autotutela ed eliminare quei requisiti forse un po’ troppo eloquenti dagli Atti di gara.

Senonchè, quella lettera non fu mai spedita.

Ed è lecito domandarsi perchè.

Per provare a dare risposte che non siano le solite, come forse quell’Imprenditore, che, ad un certo punto, ferma il proprio Legale, può avere trovato.

Forse pensando che, intanto, fosse tutto inutile.

Forse rassegnandosi: qui le cose vanno così.

Forse, ancora, perchè ha temuto ritorsioni.

Forse perchè non crede di vivere in uno Stato di diritto.

E, così, forse sarà il prossimo a sottomettersi, piegandosi a non essere più cittadino, ma suddito.

Posted in Trippa per i gatti
Provincia di Vercelli

Fino a tutta la prima metà degli Anni Ottanta è stato trattato come un materiale pregiato per l’edilizia: poco infiammabile, isolante, sicuro.

Poi, la verità: l’amianto è un killer silenzioso, capace di annidarsi nei tessuti per poi aggredirli e rendersi responsabile dell’insorgenza di neoplasie.

L’eziologia che abbiamo imparato a conoscere soprattutto nel nostro territorio, anche se meno flagellato di quello vicino, casalese, sede dei grandi stabilimenti che hanno fatto la storia industriale nella produzione del fibrocemento, ormai non ha più contraddittorio alcuno.

Restano i drammi di tante famiglie.

Restano, altresì, le reliquie di un’epoca, ancora parte di tante realtà edilizie nei confronti delle quali una legislazione ormai netta e corposa ha detto l’ultima parola.

Che richiede, tuttavia, di essere tradotta in realtà.

Una realtà che vede impegnati gli Organi di controllo della Pubblica Amministrazione – soprattutto l’Arpa – non meno che le realtà degli Enti Locali Territoriali, a loro volta spesso titolari di patrimoni immobiliari realizzati soprattutto negli Anni Settanta, con ampio ricorso a Crisotilo ed altre varianti della molecola o agglomerati di molecole.

Anche in questo campo, trait d’union tra il cittadino e lo Stato è il Professionista.

In particolare Architetti ed Ingegneri sono i più coinvolti in tutte le parti del processo che va dalla rilevazione del problema, fino alla bonifica e messa a norma degli stabili.

Un impegno che richiede aggiornamento e proprio per proseguire nei programmi di formazione ricorrente rivolti alle due categorie di Professionisti, gli Ordini di Vercelli hanno organizzato una giornata di formazione, tenutasi in città nei giorni scorsi.

Tra i relatori, vere personalità del settore, come il Direttore regionale di Arpa Piemonte, Dott. Angelo Robotto.

I problemi nella gestione dell’amianto nel territorio dell’Asl di Vercelli sono stati in particolare trattati dalla Dottoressa Silvia M.T.Durante, Direttore reggente dello Spresal, l’ufficio dell’Asl che si occupa di sicurezza sul lavoro.

Non l’unico punto di vista inerente alla prevenzione e contrasto dei rischi, ma certo di importanza centrale soprattutto, ma non solo, per la tutela della salute dei lavoratori.

Dal particolare al generale, l’Ing. Giorgio Schellino, Dirigente della Regione Piemonte, ha illustrato una aggiornata “mappatura” del fenomeno, che non ha eguale intensità nella nostra Regione, pur non risparmiando nessuna provincia.

Ed è proprio a proposito della diversa diffusione del fenomeno nei singoli territori, è stata di grande interesse la voce del Comune di Casale Monferrato, sede per decenni di Eternit: è intervenuto l’Arch. Piercarla Coggiola, dell’Ufficio Ambiente del Comune aleramico.

Coggiola è stata preceduta, nella sua esposizione, da un “focus” offerto dall’Ing. Cinzia Cazzola, responsabile del Centro regionale amianto ambientale di Arpa Piemonte, che ha illustrato il “protocollo per la gestione degli esposti” relativi alle copertura in cemento.

***

Nel video che correda questo articolo sentiremo la voce dei Professionisti, i responsabili degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia di Vercelli, che tratteggiano i contenuti di questa e delle prossime iniziative di formazione.

Al nostro microfono, per l’Ordine degli Ingegneri, Valentina Bonato ed il Presidente Franco Barosso.

Per l’Ordine degli Architetti, Dario Barbero, Fabrizio Manferti, Germana Corradino; conclude il Presidente dell’Ordine, Marina Martinotti.

Ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale di Vercelli il Vice Sindaco Massimo Simion.

Buona visione e buon ascolto.

Posted in Economia
Valsesia e Valsessera

Parte da Roccapietra di Varallo la “road map” nelle e “con” le scuole valsesiane della Compagnia dei Carabinieri di Borgosesia.

Nella foto, il Capitano Annalisa Menga, Comandante della Compagnia e prima donna a ricoprire questo ruolo in provincia di Vercelli.

Il tema è quello, sempre più sentito, della “educazione alla legalità” ed è declinato secondo gli argomenti più attuali e suggestivi, in grado di polarizzare l’attenzione e, prima ancora, l’interesse, degli alunni e studenti dalla Primaria alle Superiori: bullismo, cyber bullismo, utilizzo consapevole dei social network.

Insomma, un approccio ragionato al “moderno”, perché il valore della “legalità” sia promosso presso i giovani non tanto o non solo secondo formule astratte, ma a partire dal concreto dell’esperienza quotidiana.

La legalità, in fondo, è sinonimo della nozione di “giustizia” nella sua accezione più ampia, anche secondo la sua valenza sociale, per una reale eguaglianza, se è vero che Vaclav Havel insegnava: la legalità è il potere dei senza potere.

Posted in Scuola e Università

Circolazione difficile stamane 10 novembre, attorno alle 10 in Piazza Paietta alla confluenza con Corso Libertà a Vercelli, a causa del lieve sinistro stradale che ha visto coinvolte due utilitarie (quella maggiormente lesionata nell’illustrazione) per una mancata precedenza.

La Polizia Municipale, accorsa tempestivamente, sta procedendo agli accertamenti e, insieme ai Carabinieri, convogliando il traffico in modo da ridurre il più possibile i disagi.

Non si registrano feriti.

Posted in Cronaca

(marilisa frison) – Questa domenica 6 novembre 2022 i bambini e i ragazzi del Catechismo festeggiano, in Oratorio, la “Festa della Luce”.

Dopo la Santa messa delle 10, in cui i ragazzi hanno ben compreso chi fossero i “Sadducei”, grazie alla preziosa ed esaustiva omelia del parroco don Patrizio Maggioni, è seguita l’ora di Catechismo, che ha visto i bambini del primo anno, dopo una lettura fatta dalla Catechista sulla Creazione, sbizzarrirsi in un disegno libero che la raffigurasse nei vari dettagli.

Sono stati tutti molto attenti e hanno dipinto il Creato in modo esemplare.

Il Creato è luce, è vita, è gioia, Dio ha voluto portare la luce dove c’erano le tenebre.

Ed è questo che i bravi e pragmatici animatori dell’oratorio Sacro Cuore di Trino, hanno voluto festeggiare!

Si festeggia la luce e non le tenebre!

E senza procrastinare si sono subito dati un gran daffare, per festeggiare la luce, che è l’immagine più immediata di Dio, che è Luminosità, Vita, Verità e Luce che illumina.

In questa bella festa sono state coinvolte anche le famiglie dei ragazzi, perché è bello fare festa tutti insieme, ed è bello farlo in oratorio, per imparare ad amare e vivere questo luogo che è casa comune.

Al termine del Catechismo i ragazzi con le famiglie si sono ritrovati in oratorio e hanno consumato un pranzo in allegria, un primo preparato dallo chef della struttura Claudio Cavagliano e dall’aiuto chef Elisabetta Ranaboldo, e il secondo condiviso. Ognuno ha portato qualcosa da casa. Il buffet era ricchissimo e i commensali hanno potuto gustare prelibatezze che andavano dagli antipasti al dolce.

Alle 14,30, hanno avuto inizio i grandi giochi ideati dagli animatori, che hanno coinvolto tutti i giovani in svariate attività e con dolci premi finali.

Grande divertimento assicurato per tutti e grande soddisfazione da parte dei sacerdoti trinesi per la notevole partecipazione. Un centinaio le persone intervenute al pranzo, tra cui il primo cittadino, il Sindaco di Trino Daniele Pane, con la famiglia, era presente anche il neonato Umberto Davide Maria, bimbo bellissimo e bravo, che sta crescendo bene, sano e forte.

Festeggiamo sempre la luce, mai le tenebre. Il bene vince sempre sul male.

Posted in Vercelli Oggi

Come previsto, questa mattina, 3 novembre, si è tenuto l’annunciato incontro tra Sindacati ed Amministrazione Provinciale di Vercelli per (almeno) questi due motivi.

Il primo: comunicare ai rappresentanti dei Lavoratori che, sì, i conti sui loro stipendi, dal 2017 a questa parte, sono stati gravemente sballati.

Il Secondo: i Dipendenti di Via San Cristoforo dovranno rimborsare le somme ricevute in eccedenza.

Presenti alla riunione, per i Lavoratori le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, nelle loro rappresentanze territoriali e aziendali.

Per la parte datoriale il Presidente Davide Gilardino, il Segretario Generale Fausto Pavia, il Dirigente Piero Gaetano Vantaggiato con la sua Posizione Organizzativa, Luca Clavarino, recentemente delegato in tutto e per tutto proprio per l’amministrazione del Personale.

Quest’ultimo particolare poco cambia in ordine alla materia trattata, perché i conti malfatti si riferiscono tutti a periodi pregressi, quindi sotto la responsabilità piena di Vantaggiato.

***

E la cronaca della giornata vede alternare fatti seri a note di colore.

Vediamo, però, dapprima le cose serie.

E ce ne sono, purtroppo.

Andiamo, quindi, con ordine.

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DI QUANTO SONO STATI SBALLATI I CONTI?

I fondi per il cosiddetto “salario accessorio” cioè la parte di stipendio che non è stabilita dalla contrattazione nazionale – leggi cliccando qui il precedente articolo con tutte le informazioni preliminari – non sono giusti per le seguenti somme:

circa 270 mila euro per il periodo 2017 / 2021 e circa 100 mila euro per il 2022 e così anche per gli anni successivi.

Le cifra che circolavano fino ad oggi, stimate su un totale di circa 500 mila euro sono, pertanto, state corrette al ribasso.

Ma sono sempre tanti e tanti soldi.

Questo ha stabilito, come sappiamo, la società di consulenza “Publika srl” chiamata dalla Provincia proprio per eseguire questi controlli sulla correttezza o meno nella costituzione dei fondi, per i periodi già evidenziati.

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Un piccolo risultato i Dipendenti l’hanno ottenuto: si procederà alla liquidazione delle spettanze 2021 (ancorchè, poi, oggetto di successiva revisione) perché ormai quelle erano già state deliberate.

Pavia avrebbe cercato di suggerire l’idea di sospendere l’erogazione (proprio perché si tratta di importi sbagliati e da correggersi dopo) ma gli sono saltati un po’ tutti addosso e, del resto, anche la parte datoriale (Gilardino e la sua Amministrazione sono nuovi ed estranei a questi fatti) pare non si sia manifestata entusiasta di andarsi a sedere su putagè acceso da altri.

Fine delle cose sulle quali non ci saranno storie.

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E’ MOLTO DIFFICILE CHE POSSA FINIRE QUI

Ma, come è appena ovvio, questa vicenda mostra qualcosa che è molto più di un incidente di percorso ed è assai probabile che i contenziosi non si fermeranno a questo stadio.

Vediamo cosa può succedere.

Succederà che, inevitabilmente (le arie oggi sono state assai chiare sul punto) la Provincia dovrà chiedere “indietro” ai propri dipendenti la somma già detta di 270 mila euro impropriamente erogata per il periodo compreso tra il 2017 e lo stesso 2021.

Poi, per il futuro, dal 2022 in poi, il fondo per il salario accessorio, passerà dagli attuali (sbagliati) 800 mila euro circa, a 700 mila euro.

Quindi prenderanno di meno.

Ma prenderanno meno anche perché dovranno rimborsare i 270 mila degli anni precedenti, con una soluzione che ricorda quella delle “trattenute”, come se fosse la rata di un mutuo (si esemplifica, per favorire la comprensione, non è un linguaggio tecnico).

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I Lavoratori accetteranno tutto questo di buon grado?

Le arie sono tutt’altro che positive.

Anzi, ad oggi sembra persino probabile che i Sindacati non firmeranno nessun accordo transattivo con la Provincia e si fa strada l’ipotesi, necessariamente conseguente, che si aprirà un contenzioso giudiziario e, a decidere in via definitiva entità e distribuzione del rimborso delle somme, sarà il Giudice del Lavoro.

Insomma, un caso analogo a quello, peraltro ancora in essere, che riguarda il Comune di Borgosesia ed il proprio Personale.

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E Clavarino e Vantaggiato? Che sarà di loro?

Qui sta il problema per l’Amministrazione.

A tanti è parso, come abbiamo visto, che sia arduo stabilire quale delle due sia la posizione più critica.  .

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I Sindacati, naturalmente, hanno chiesto di avere copia della relazione preparata dalla società Publika srl.

E tutto lascia ritenere che non saranno i soli a volerla leggere.

Posted in Trippa per i gatti

Bocche cucite.

Nulla trapela: solo che sono convocati di buonora.

Ma perché domani, 3 novembre, i Sindacati sono convocati in Amministrazione Provinciale?

E chi lo sa?!

Forse perché è il compleanno di Giulio Pretti e vogliono dedicargli una festa a sorpresa.

Boh.

Ricorre il genetliaco non del solo Giulio, peraltro.

Il caro Giulio (ci perdonerà se lo abbiamo tirato in ballo) che fu, quando la Provincia di Vercelli era grande, perché unita a Biella, un valente Funzionario di Via San Cristoforo, addetto all’Ufficio Cultura e Sport.

Difficile, però, che domani, il protagonista dell’appuntamento tenuto sotto massima copertura sarà lui.

Ma andiamo con ordine.

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Labbra serrate, dunque, tanto in ambienti sindacali, quanto in quelli provinciali.

E pare proprio che il cavo orale non sia l’unica apertura stomatica fortemente contratta, nei paraggi.

Ma qualcosa trapela comunque.

E, se questo “qualcosa” troverà conferma, è assai probabile che potrebbe essere l’inizio della frana vera e propria.

Dunque accade che, ad interpretare i silenzi, sia possibile ricavare un’impressione.

Che avesse ragione il Segretario e Direttore Generale Antonella Mollia.

Proprio così.

Antonella Mollia, messa nelle condizioni di andarsene dalla Provincia di Vercelli.  

Chiedeva il rispetto della Legge.

E poi raccomandava il riguardo al buon senso.

E, infine, si preoccupava di evitare indesiderate sorprese ai Dipendenti dell’Ente.

Cosa, dunque, sarebbe (il condizionale è ancora d’obbligo, ma sarà una coniugazione necessaria solo per poche delle prossime ore) accaduto?

Che le fumisterie propalate ad arte, la cortina di mistero tesa con callida improntitudine, il firewall di arroganza innalzato per scongiurare ciò che non sarebbe stato scongiurabile, sono, nell’ordine: dissipate, dissolta, caduto.

La verità è venuta a galla.

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I FONDI PER LE RETRIBUZIONI DEI DIPENDENTI

Abbiamo trattato la materia, davvero complessa, in particolare in questo articolo – leggi qui – di marzo scorso.

Ed in quest’altro di maggio.

Materia complessa nella sua componente di computisteria, ma, nella sostanza, semplice: una parte della retribuzione dei dipendenti (dei Dirigenti così come del Personale subordinato) è presa da “fondi” che sono costituiti in base a calcoli che tengono conto di tanti fattori: questa parte si chiama “salario accessorio” ed è accantonata appunto con la costituzione di “fondi”.

Se questi calcoli sono giusti, il “fondo” diventa di (facciamo un esempio) mille euro.

E, allora, ciascun Dipendente avrà la particina che gli spetta di quei mille euro.

Così (ad esempio) per il 2017, così per il 2018 e via discorrendo, fino al 2022 e seguenti.

Se i conti sono giusti.

Perché se, invece, il fondo correttamente valutato fosse stato di soli (sempre ad esempio) 800 euro, allora al Personale sarebbero stati corrisposti 200 euro in più.

La stessa e speculare cosa se, invece, un eventuale errore fosse stato commesso per difetto.

***

MOLLIA CHIEDE I CONTROLLI – TOLTO A MOLLIA OGNI INCARICO DI DIREZIONE – FINCHE’ SE NE VA DA SOLA

Come abbiamo visto con dovizia di particolari e documenti nell’articolo già linkato, dal 2017 la Dottoressa Mollia ha sempre detto qualcosa che è suonato così: ma, Signori cari, non è meglio se la costituzione di questi fondi la facciamo controllare da una società specializzata?

Perché se è tutto giusto, tutto ok.

Ma se, putacaso, c’è stato qualche errore ed il Personale ha percepito di più, allora potrebbe (dovrebbe) essere chiamato a rimborsare.

E, si sa, quando succedono queste cose, sono sempre dolori.

Un esempio?

Basti guardare il contenzioso che va avanti da anni tra il Comune di Borgosesia ed i Dipendenti comunali: le circostanze sono del tutto analoghe.

***

Antonella Mollia non soltanto non ha mai avuto la soddisfazione di vedere attuata questa elementare pratica di prudenza (si ripete: e di rispetto della Legge, il cosiddetto “Decreto Salvaroma”, ma torneremo sull’argomento).

Ma è stata praticamente messa in condizione di andarsene.

Infatti, mentre era “a casa” per le conseguenze dell’infortunio stradale occorsole, a dicembre 2021, gennaio 2022, l’allora Presidente Eraldo Botta ha disposto una nuova organizzazione degli uffici ed incarichi dirigenziali: tecnicamente (per modo di dire) è stata chiamata

“riarticolazione degli incarichi”: leggila qui.

Nuova organizzazione che le toglieva qualsiasi Direzione.

Per conferire ogni responsabilità e ufficio ai due restanti dirigenti, Piero Gaetano Vantaggiato e Marco Acerbo.

Su entrambi si tornerà, sempre domani, anche per esaminare le singolari coincidenze materializzatesi in occasione del Concorso pubblico per l’assegnazione del posto di Dirigente dell’Ufficio Tecnico, Concorso vinto (su 16 concorrenti) proprio da Marco Acerbo.

Secondo classificato l’Ing. Robertino Milani, ancora oggi in servizio presso la Provincia di Biella.

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Per ora, ecco in sintesi, pubblicata poco sopra, la nuova organizzazione che, di fatto, lasciava la scrivania di Antonella Mollia in Provincia completamente libera da qualsiasi scartoffia.

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Se l’Amministrazione Botta ha lasciato inascoltata Mollia, il nuovo Presidente, Davide Gilardino, ha invece creduto bene di seguire i tre principi (legittimità, prudenza e poi, non ultimo, la tutela reale del Personale) ed ha affidato l’incarico di procedere alla revisione di questi benedetti fondi.

La decisione – leggi qui l’atto – è stata condivisa dal Consiglio Provinciale quando si è riunito a Villata, poco dopo la tornata elettorale.

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SECONDO PUBLIKA, I CONTI NON TORNANO

Risultato?

Il risultato è che la società di revisione, la “PUBLIKA Servizi Srl. – Via Marconi 9/A 46019 – Valdana ( MN )”, ha svolto il proprio compito di “ricognizione del fondo per il salario accessorio del personale”.

E, soprattutto, avrebbe consegnato nei giorni scorsi il proprio responso.

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Come abbiamo già detto, le bocche sono troppo cucite perché possiamo dare anticipazioni sufficientemente attendibili sui contenuti della relazione.

Però una cosa appare già certa: sono state rilevate incongruenze di peso, almeno pari a quelle già circolate nelle scorse settimane.

Se così fosse, molte sarebbero le conseguenze che l’Ente sarebbe chiamato a trarre.

Ce ne sono alcune strettamente gestionali: quale sarebbe il futuro di Piero Gaetano Vantaggiato e di Luca Clavarino, responsabili del Personale?

Ma, soprattutto, il tabù dei tabù è un altro: i Dipendenti della Provincia potrebbero essere chiamati a rimborsare somme ricevute in eccedenza.

Cosa che non sarebbe avvenuta, qualora, invece da subito (2017) si fosse attuata la revisione / ricognizione dei fondi prevista dalla Legge.

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E, semmai una cosa del genere dovesse capitare, c’è da credere che, per il sistema di potere insinuatosi all’ex Collegio dei Barnabiti nel quinquennio 2017 – 2021, potrebbe giungere il momento delle spiegazioni.

 

 

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Vicenza 2

Pro Vercelli 3

Marcatori: 25’ pt Vergara, 30’ pt Calvano, 46’ pt Ronaldo, 2’ st Della Morte, 11’st Ferrari

Vicenza (4-3-3): Confente; Valietti (25’ st Oviszach), Pasini, Padella, Bellich (1’ st Sandon); Jimenez, Ronaldo (42’ st Giacomelli), Cavion (32’ pt Scarsella); Dalmonte, Ferrari, Greco (32’ pt Rolfini). A disp.: Brzan, Desplanches, Corradi, Zonta, Begic, Cataldi, Alessio, Ierardi, Busatto. All. Baldini.

Pro Vercelli (4-3-1-2): Rizzo; Iezzi, Cristini, Perrotta, Anastasio (dal 11’ st Macchioni); Calvano, Corradini (28’ st Louati), Saco; Vergara (28’ st Mustacchio); Arrighini (11’ st Comi), Della Morte (40’ st Renault). A disp.: Valentini, Rigon, Masi, Gatto, Iotti, Gheza, Silvestro, Guindo. All. Paci.

Arbitro: Di Marco di Ciampino.

Guardalinee: Regattieri di Finale Emilia e Pressato di Latina

Quarto uomo: Alessandro Pizzi di Bergamo.

Ammoniti: Pasini (V), Corradini (PV), Saco (PV), Cristini (PV), Vergara (PV), Ferrari (V), Louati (PV)

Recupero: 2’ pt – 5’ st’

Dopo la sconfitta dello scorso turno la Pro Vercelli torna alla vittoria contro il Vicenza.

Una gara ricca di occasioni ed emozioni.

Subito pericolosa la Pro al 2’ con Della Morte che con un calcio di punizione dal limite dell’area manda la palla sulla traversa.

Risponde il Vicenza, su corner di Ferrari ma Padella non conclude.

Al 17’ altra occasione per la Pro, Cristini in semirovesciata manda fuori.

I leoni macinano campo e vanno in vantaggio al 25’ con Vergara che insacca su un lancio di Arrighini.

Passano 5 minuti e ancora la Pro regala emozioni: cross di Iezzi, palla a Calvano che batte Confente.

Al 46’ il Vicenza accorcia le distanze con Ronaldo.

Al rientro dal riposo, la Pro in contropiede trova subito il gol con Della Morte.

Ma il Vicenza non molla e trova il gol all’11’. Punizione di Ronaldo, palla a Ferrari che batte Rizzo.

Passano pochi minuti e i padroni di casa ci riprovano con Pasini ma il suo colpo di testa è parato da Rizzo.

Il Vicenza continua ad attaccare ma la Pro è attenta e cerca il contropiede.

Ancora un tentativo del Vicenza con Sandon che manda fuori.

La partita termina con la vittoria meritata della Pro Vercelli.

Redazione di Vercelli

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