VercelliOggi
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Vercelli Città

Bollette del gas alle stelle, ma utili in calo, se non azzerati, nel bilancio 2022 di Atena Trading srl.

La tempesta perfetta: cittadini tartassati e Comune senza dividendi.

Ma andiamo con ordine.

La notizia forse più importante di questo Consiglio Comunale di oggi, 30 marzo, la danno – infatti e tra le righe – sia l’Assessore alle Partecipate Luigi Michelini (le Partecipate sono le Aziende, gli Enti dei quali Palazzo Civico detiene quote di capitale sociale), sia il Sindaco e poi anche l’Amministratore Delegato di Atena Trading, Paolo Echino.

Udite udite: Atena Trading già nel 2022 (e figuriamoci, allora e magari) nel 2023 non farà utili.

Loro forse sperano di rintuzzare così le critiche ormai di tanti: fate gli utili, prendete i dividendi, insomma guadagnate sulla pelle della gente.

Invece, loro (e confermano poi, nel pomeriggio, importanti Osservatori ed Addetti ai lavori), pur avendo avuto la possibilità di scaricare tutti gli aumenti del prezzo del gas alla fonte sulle tariffe pagate dagli Utenti, pare proprio che chiudano un bilancio piatto: senza utili.

Insomma, tartassano i clienti e non guadagnano: cose da non credere.

Un argomento che coglie tutti di sorpresa e persino increduli: se pur avendo le mani libere, non riescono a guadagnare, forse qualcosa di grosso non funziona.

Loro sperano, magari, di diffondere in tal modo un’informazione rassicurante, ma, invece, si tratta di una delle modalità più efficaci per suggerire agli attuali clienti di Atena Trading che l’unica strada da seguire sia quella di cambiare Gestore.

La fuga da Corso Palestro, unico modo per porsi al riparo.

***

In sede di dichiarazione di voto, il Capogruppo di Voltiamo Pagina (la lista fondata da Roberto Scheda) Paolo Campominosi è esplicito: nel mondo reale, nelle Aziende che devono stare sul mercato, per cose anche molto meno gravi saltano delle teste.

Se le cose stanno come dite, qualcuno deve pagare.

Quelli di Atena, però, paiono sicuri di avere qualche paracadute.

Forse anche perché sono ormai molti i vercellesi che si sentono chiamare al telefono: la chiamo per il suo contratto con Iren Mercato.

Insomma, quelli che fuggono da Atena, possono essere intercettati e catturati direttamente dalla Casamadre.

Se così fosse, un modo per cannibalizzare il portafoglio clienti della “Partecipata” comunale, lasciando il Socio Comune di Vercelli con una scatola sempre più vuota in mano.

***

L’Ordine del Giorno presentato dalle Opposizioni sul caro bollette, così come viene infine votato all’unanimità, lascia il tempo che trova.

Nel corso della discussione gli esponenti di maggioranza e dell’Esecutivo intervenuti devono riconoscere che il Comune non riesce ad ottenere pressochè nulla dal Fornitore Atena Trading.

Una dichiarazione di impotenza che, a sua volta, mette di fronte ad una consapevolezza: ormai non c’è più nessuno, che difenda la scelta di cedere ad Iren prima quote importanti di Atena – Asm, poi addirittura la maggioranza.

Una scelta semplicemente suicida (oggi Michelini la chiama sciagurata, altri più o meno nello stesso modo) che è sempre stata targata Pd.

Prima, nel 2003, con la Giunta di Gabriele Bagnasco.

Poi, nel 2015, con quella di Maura Forte.

Crediamo che sia obbiettivamente difficile pensare a VercelliOggi.it come difensore d’ufficio della Giunta del Niente, ma questa fotografia “storica” va rappresentata con storico distacco: l’avevamo già, del resto, ampiamente

argomentata nel corso di questo articolo – leggi qui -.

Che poi, oggi, su tanti argomenti (Coperchio al Centro Nuoto, gestione degli acquedotti ad Iren, via libera alla fabbrica dei pallet) la GdN appaia la continuità della precedente ed ancor più appiattita sui voleri di Iren di quanto lo fosse la precedente Amministrazione, questo è ancora un altro paio di maniche.

Sul piano delle grandi e strategiche scelte concrete, dunque, non si capisce (più) perché un Elettore avrebbe dovuto, nel 2019, votare Centrodestra piuttosto che Centrosinistra, se non dal punto di vista delle eventuali, maggiori o minori, simpatie personali.

Anche per questo l’accusa mossa oggi, da parte di vari esponenti della maggioranza al Pd, di avere scelto di cedere la maggioranza di Atena ad Iren, così come fondata, è tuttavia priva di prospettiva: i nuovi pare facciano di tutto per dare l’impressione di essersi messi sull’attenti di fronte al padrone torinese né più né meno dei loro predecessori.

Sicchè – come emerso – al di là di pannicelli caldi (pochi euro, tra i 300 ed i 400) a favore di un ristretto numero (non più di 900) situazioni familiari, certo meritevoli della massima assistenza, ma tutt’altro che rappresentative della grande platea degli Utenti di Atena raggiunti da aumenti che moltissime famiglie ed attività imprenditoriali non riescono a sostenere, la Giunta non è riuscita ad ottenere nulla: né pare si illuda di ottenere di più.

***

Ha colpito molto, oggi, la scelta che ai più è parsa immotivata, se non addirittura dilatoria (vedremo poi perché) compiuta in solitudine del Presidente del Consiglio Comunale Romano Lavarino, di invitare alla riunione di Consiglio l’Amministratore Delegato di Atena Trading, Paolo Echino (di nomina Iren).

 

Immotivata perché maldestramente deviante rispetto al bersaglio.

Il Consiglio voleva sapere cosa la Giunta intenda fare nei confronti di Atena – Iren.

Non come Atena Iren motivi numeri così crudi: questo si sa già.

Il manager, infatti, nulla ha detto di più di quanto già udito nel corso della Prima Commissione, il 18 gennaio scorso,

– leggi qui –

ma i suoi interventi hanno fatto perdere (molti) minuti preziosi all’economia della discussione.

Discussione dove (su un argomento di tale importanza) i tempi degli interventi dei Consiglieri sono stati da Lavarino rigorosamente contingentati, applicando senza deroga alcuna quelli regolamentari, mentre Achino ha avuto la possibilità di parlare quanto ha voluto.

Segnalando così, (secondo i Consiglieri) almeno due contraddizioni.

La prima è che il popolo ha votato i Consiglieri e non Achino, sicchè, se un Rappresentante del popolo può parlare 5 minuti su ogni argomento (invero 5 minuti sono ben pochi, ma ogni maggioranza cerca di ridurre all’impotenza il Consiglio, cambiando sempre il Regolamento d’Aula) non si capisce perché Echino abbia potuto ripetere (di nuovo) la storia che a suo tempo Atena comprò il gas quando era caro, poi ha dovuto rivenderlo caro.

E che non è bello vedere le aziende che vendono sotto costo.

E che i call center di Atena funzionano alla meraviglia.

E via enumerando con tecnica consumata che potrebbe essere quella di un  imbonitore cui – purtroppo – Lavarino non ha messo non diciamo un freno, ma nemmeno ha rivolto un garbato invito a “stringere”.

Perché?

Forse un motivo è da ricercarsi (e siamo così alla seconda delle due contraddizioni aperte) nel dubbio che siano ormai in molti rassegnati ad una realtà non nuova: magari Iren si è illusa che, avendo comprato il 60 per cento di Atena, nel 2015, ha di fatto acquistato il 60 per cento del Comune di Vercelli.

Il potere condizionatorio dei grandi Gruppi non è nozione nuova (la insegnava già J.K Galbraith), così come Iren pare sappia benissimo esercitare anche le ulteriori due modalità di esercitare il potere, quella remunerativa e quella punitiva.

E forse non è fuori luogo pensare che vi sia chi si curi di rapportarsi a tutte e tre con tanta, tanta, remissività, timoroso di non scontentare il colosso emiliano – ligure – piemontese.

Ma a vari esponenti della politica la scelta imposta unilateralmente da Lavarino, di tirarla per le lunghe con una discussione di fatto improduttiva (resa improduttiva anche e proprio dalla presenza di Echino) potrebbe aver avuto il fine surrettizio di portare per le lunghe la durata della discussione, affinchè non si arrivasse in tempo per discutere, oggi, l’altra iniziativa delle Opposizioni.

Cioè, la Mozione con cui gli si chiede di rinunciare all’incarico, visto come ci si è arrivati e considerando che, dopo il suo salto della quaglia dalla Lega a Fratelli d’Italia, non si sa più chi rappresenti: la maggioranza del Consiglio no di sicuro, perché non va dimenticato che fu eletto alla carica con soli 12 voti su 32.

Per ora, però, la discussione sugli altri punti va avanti e questo rischio dovrebbe essere scongiurato.

Posted in Enti Locali
Lungosesia Est, PiemonteOggi

Aggiornamento ore 17 – 

Sono definitivi i dati conseguenti alle indagini ambientali che Arpa Piemonte ha condotto in vari punti del quadrante territoriale interessato e tutti convergono nell’evidenziare una situazione sostanzialmente priva di pericolo per le ipotesi di inquinamento ambientale, dopo il grave incendio di stamane a San Pietro Mosezzo.

Si conferma anche la notizia della prima ora, che vedeva illesi tutti i Dipendenti al lavoro nella prima mattina di oggi, quando le fiamme si sono sprigionate dal punto di innesco.

Cliccando qui le conclusioni cui è giunta Arpa Piemonte.

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Anche i Vigili del Fuoco di Vercelli sono accorsi in aiuto ai Colleghi di Novara per fare fronte al vasto incendio che, dalla prima mattina di oggi, 29 marzo, sta attingendo i locali della Ditta Kemi srl di San Pietro Mosezzo, alle porte di Novara.

L’azienda – leggi qui – tratta prodotti chimici

Le dense volute di fumo sono visibili anche in tanti punti della provincia di Vercelli (qui sotto uno scatto da San Germano Vercellese)

e si attendono dalle Autorità informazioni circa la possibilità che i territori confinanti siano interessati o meno da propalazioni aeree di sostanze tossiche.

Aggiornamenti nelle prossime ore.

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Vercelli Città

E ridono anche.

Sembrano contenti.

Del resto, perché no?!

I loro stipendi, nel giro di un anno, sono lievitati a livelli mai visti, ma il bello deve ancora venire, con decorrenza 2024:

il Sindaco ora prende 6 mila e rotti euro al mese,  il vice l’80 per cento ed ogni Assessore (se prende l’aspettativa dal posto di lavoro, ovvero se è lavoratore autonomo) il 60 per cento del Sindaco.

E pensare che, nel 2018, cioè dichiarazione dei redditi dell’anno precedente  a quello dell’ingresso in Giunta (2019), c’erano futuri Assessori che si dichiaravano in perdita ed altri, invece, belli belli,  sostenevano di non essere neppure tenuti a presentare la dichiarazione.

Appena la Legge glielo ha consentito, si sono dati l’aumento – leggi qui – .

E qualcuno dice: vabbè, ma mica avrebbero potuto non prenderli, “dura lex, sed lex… (e, mentre lo dicono, ridono).

E, invece, pare di no: perché, ad esempio, ci sono Amministrazioni in cui il Sindaco e gli Assessori, così come il Presidente del Consiglio Comunale,  ci tengono a non cogliere la palla al balzo, che hanno rinunciato.

Possibile?!

Possibile.

Per esempio, al Comune di Verbania, l’Amministrazione del Sindaco Silvia Marchionini  ha rinunciato.

Sentiamo dalla viva voce del Primo Cittadino quali sono le ragioni.

L’intervento parte da un’ora e 25 minuti dello streaming.

Ad un’ora e 27 minuti, Marchionini è proprio esplicita: “io non ce l’ho questa faccia”.

Ma siamo a Verbania, appunto.

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E, proprio grazie al Sindaco Marchionini, si viene a sapere anche un’altra cosa: non è vero, come certo story telling tenta di spacciare per buono, che questi aumenti siano interamente a carico dello Stato, quindi, tutto sommato, chi se ne frega.

Perché c’è l’8,5 per cento di Irap (ovviamente, sul lordo) che tira fuori il Comune.

I conti di cosa costino di sola Irap il Sindaco e 9 Assessori (otto perché l’On. Emanuele Pozzolo non è più a carico del Comune: l’indennità parlamentare assorbe tutte le altre) sono presto fatti.

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Oggi, dunque, anche perché ben pasciuti, sembrano tutti contenti.

Il Comune è Socio, insieme ad Iren spa, (40 per cento a Palazzo Civico, 60 al colosso emiliano – torinese – ligure) di Asm – Minerva – Atena che sta succhiando il sangue con le bollette del gas lievitate, da un anno all’altro, anche di quattro volte.

Famiglie, anziani pensionati monoreddito, piccole Imprese, Studi professionali sull’orlo di una crisi di nervi.

Qualcuno già oltre la soglia della disperazione.

I Soci sapranno cosa fanno le Aziende di cui fanno parte, come lavorano: si interesseranno.

Del resto, lo ha detto chiaro l’Assessore comunale al Bilancio e Partecipate (e dicesi: partecipate), Luigi Michelini, quando si è riunita la Prima Commissione, dove tutti hanno mostrato preoccupazione per un’emergenza che era già chiara.

Era il mese di gennaio scorso – leggi qui – .

Ebbene, il responsabile del Bilancio e Partecipate del Comune di Vercelli ha detto qualcosa che è suonato così: Signori cari, non offendetevi, ma è chiaro che qui nessuno ha le competenze per insegnare ad Atena quello che deve fare o non fare. Sanno loro.

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Sorprende ancor più la motivazione “ufficiale” che certi (es)temporanei reggitori della Cosa Pubblica, con i loro consoci, accampano per giustificare il fatto che Atena presenti tariffe del gas metano nettamente superiori (anche tre volte) quelle di altri Fornitori.

Suona più o meno così: vedete, Signori cari, noi abbiamo comprato il gas  (la “molecola”, nel gergo tecnico) in un momento (agosto – settembre scorso) negativo, quando era tanto cara e c’era il timore di non trovarla nemmeno.

Sicchè, che volete, ora il risultati del nostro timore ve lo prendete voi sul coppino, mica possiamo rimetterci!

E già: l’Azienda  dei Soci compra nel momento di mercato peggiore, ma poi vogliono comunque guadagnarci.

***

Ma che se ne fanno di quei guadagni?

Si ripartiscono i dividendi.

Anche il Comune vuole la propria parte, naturalmente: anche il Comune e non solo Iren vuole il suo bel guadagno sulle forniture di gas, elettricità, acqua, sul servizio di nettezza urbana.

I Soci si ripartiscono i dividendi.

Sempre che Iren decida di darglieli ancora

(perché è il Socio di maggioranza che stabilisce se ed in che misura distribuirli – leggi qui – ).

Ma soprattutto – e qui viene il bello – Iren, dà anche un obolo per realizzare i balli a palchetto e le kermesse culturali organizzati dalla Giunta del Niente.

Sicchè la “tempesta” è perfetta.

L’illusione della GdN potrebbe seguire una siffatta “logica”: con i balli a palchetto e le mostre in Arca dò panem et circenses al popolo.

Il popolo plaude.

Il popolo mi voterà ancora nel 2024.

Chi mi dà i soldi per i balli a palchetto e le mostre?

Me li dà Iren.

Come fa Iren a guadagnare?

Facendo pagare il popolo.

***

Adesso, con centinaia di famiglie e Imprese che arrancano e non sanno come fare, con lo spettro di “stacchi” e sospensioni del servizio, chissà come il popolo valuterà i fasti della mostra su Giacomo Manzù.

Come valuterà gli spettacoli (peraltro, in buona parte a pagamento, per chi vi assiste) estivi già entusiasticamente annunciati: il primo vedrà in Piazza dell’Antico Ospedale  il leader dei Liftiba, Piero Pelù.

Entrambi grandi artisti, è vero.

Ma chi ha deciso le priorità?

Chi spiegherà (tenterà di spiegare) alla gente che sì, le bollette energetiche sono esplose. Che (a differenza di quanto sono stati in grado di fare gli altri Fornitori, la concorrenza) abbiamo comprato il gas nel momento peggiore del mercato. Che né Iren, né il Comune, vogliono però rinunciare ad un euro dei propri utili.

Anche perché, con quegli utili, pagano, tra l’altro, la mostra di Manzù e gli spettacoli d’Estate al Pisu.

Mostre e spettacoli generano  (loro, evidentemente, sperano) consenso.

Il consenso (forse) genera voti.

I voti permetteranno, tra l’altro, di ricevere ancora, a Sindaco ed a nove (diconsi: nove) Assessori gli stipendi, cui, invece, a Verbania hanno rinunciato.

E se i soldi per la mostra in Arca e l’Estate all’ex parcheggione fossero stati destinati a compensare, per famiglie ed Imprese, gli aumenti del gas?

***

Sull’argomento si registra una recente presa di posizione delle Opposizioni in Consiglio Comunale, che riportiamo integralmente di seguito.

Prendiamo atto dai giornali che ora, dopo essersi resi conto delle reazioni della cittadinanza rispetto al caro bollette, il Sindaco forse abbia finalmente deciso di attivarsi per discutere questa problematica con i vertici di Atena e con la sua maggioranza.

Quando lo scorso gennaio la minoranza aveva convocato una riunione di Commissione per approfondire il tema e cercare le soluzioni possibili, il rappresentante dell’Amministrazione presente, l’Assessore Luigi Michelini, si era limitato solamente ad affermare che nessun esponente politico avesse competenze per suggerire all’Azienda come muoversi e che eventuali azioni dell’Amministrazione sul tema si sarebbero valutate in futuro. 

A tutto ciò si aggiunga, come emerso nella stessa riunione, la confusione che regnava in Atena, con il call center che forniva informazioni sbagliate e la carenza di comunicazione da parte della stessa società partecipata.

Il risultato, peraltro facilmente prevedibile, (facilmente prevedibile, evidentemente tranne che dall’Amministrazione), sono code infinite di cittadini infuriati agli sportelli di Corso Palestro, e migrazioni di massa ad altri Operatori da parte degli utenti Atena.

A giugno 2022, poi, in risposta ad un’interrogazione sul tema, il Comune affermava che si stava valutando

“l’opportunità di attivare interventi di solidarietà per fornire ulteriori forme di sostegno al pagamento delle utenze”.

Ad ora l’unico supporto previsto è quello derivante dalle bollette stesse dei cittadini vercellesi.

Da oltre un anno, quindi, la minoranza stimola l’Amministrazione a monitorare il problema, riconoscendone le complessità ma evidenziando come, proprio perché complessi, certi temi vadano affrontati in maniera coordinata e per tempo.

Di fronte a noi abbiamo trovato il vuoto, fin quando ora i problemi e le complessità si sono ripresentati davanti a tutti, maggioranza e Opposizione, ma, soprattutto, davanti ai Cittadini, ancora più grandi di quello che erano in origine.

Qualche mese fa commentando il tema avevamo affermato che se la politica è lungimiranza e capacità di affrontare le complessità, quella di questa Amministrazione non è politica, e lo confermiamo.

Dopo aver già sollevato il tema, proposto sgravi fiscali per le persone più fragili e invitato il Comune ad attivarsi per individuare azioni di sostegno, sicuramente agiremo in consiglio comunale fin da subito per spronare l’Amministrazione a risolvere il problema, tentando di disinnescare quella che rischia di diventare una vera e propria bomba sociale.

Gruppi Consiliari Partito Democratico, SiAmo Vercelli, Voltiamo Pagina e Michelangelo Catricalà (Gruppo Misto).

 

Posted in Trippa per i gatti

Aggiornamento ore 13 –

Era rientrato da poco in Italia Davide Frezzato, l’altra vittima dell’incidente stradale di stamane, a San Germano Vercellese.

Il giovane abitualmente e per motivi di lavoro era residente a Dubay.

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Aggiornamento ore 11,45 –

Con il passare delle ore dal momento del terribile sinistro stradale, trova conferma che una delle due persone decedute sia Giorgio Carando, 65 anni, residente a Tronzano Vercellese, Agente di Commercio; era alla guida del van Peugeot grigio che si intravede nella foto di apertura, vicino al furgone bianco.

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Aggiornamento ore 10,15 –

Il tragico bilancio dell’incidente stradale verificatosi stamane, 24 marzo, attorno alle 8, lungo la strada che da Vercelli porta a San Germano Vercellese, in prossimità del bivio che conduce ad Olcenengo ed alla Frazione Strella, è di due morti, due uomini, di 38 e 65 anni

– leggi qui – .

leggi qui

Nel sinistro sono rimaste coinvolte tre vetture ed un furgone: la dinamica dei fatti è al vaglio delle Forze dell’Ordine.

Seguiranno aggiornamenti.

Posted in Cronaca
Provincia di Vercelli

Sono stati protagonisti anche di questa bella mattina, che si è snodata dalla Caserma Scalise di Vercelli per l’alzabandiera,

per poi proseguire al Teatro Civico, per ascoltare il messaggio del Presidente della Repubblica ed una prolusione molto interessante, resa dal Prof. Orazio Paggi, su di un tema, invero non abbastanza frequentato “Cinema e Risorgimento”.

Il, 17 marzo, infatti, è la data in cui si commemorano l’Unità d’Italia, la Costituzione, l’Inno Nazionale ed il Tricolore.

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Oggi sono stati protagonisti, si diceva, i giovani: lo sono, del resto, da 200 anni e più.

Dai tempi della Costituzione di Cadice del 1812, ma soprattutto dal 1820 – 1823, la stagione dei Moti che pervase l’Europa dei popoli, antesignana senza parentela alcuna con quella odierna, delle burocrazie.

E poi il fremito decabrista, nella Russia del 1825.

Per lasciare il passo, tornando in Italia, alle tre Guerre di Indipendenza e, quindi, alla Prima Guerra Mondiale, con qualche ragione talvolta indicata come una sorta di “quarta” Guerra di Indipendenza.

E, infine, il grande disastro planetario del 1939 – 1945.

Protagonisti sempre i giovani, che hanno versato il sangue, hanno sopportato dolore, la vita in trincea, affrontando la morte.

E’ parso giusto, perciò, raccogliere ed offrire soprattutto le loro immagini, in questa giornata di commemorazioni mai scontate, che illustra una storia acquisita al nostro patrimonio seguendo questa lunga e due volte centenaria teoria di sacrificio, un sacrificio accettato pensando che un valore, su tutti, lo rendesse plausibile e, in qualche modo, ragionevole: l’indipendenza.

Prima ancora, con le Costituzioni, l’autodeterminazione dei popoli, cifra e canone di una convivenza civile desiderosa di darsi regole e vincoli capaci di porre il futuro al riparo dall’assolutismo.

E, prendendo in mano il proprio destino di uomini e donne, assicurare al proprio Paese, la condizione irrinunciabile di una “indipendenza” costruita sull’autonomia, di cui è esito maturo e definitivo.

Dopo tanto sangue versato da tanti giovani, lungo due Secoli, oggi il nostro Paese ha saputo conservare quella “indipendenza” conquistata a così caro prezzo?

E’ la domanda che la Storia consegna alla generazione che questa mattina ha parlato di sé al Teatro Civico, ha offerto a tutti i convenuti un saggio di quanto si impegna ed impara, in particolare al Liceo Musicale Lagrangia di Vercelli.

Nel nostro filmato possiamo ascoltare qualche scampolo: dall’Inno Nazionale, composto – per non smentirsida Goffredo Mameli, morto poco più che ventenne per difendere la Repubblica Romana.

Poi la celebre aria “Va pensiero”, che Giuseppe Verdi compose parlando del popolo eletto in esilio, ma con evidente allusività alla speranza di redenzione e, ancora, di “indipendenza” di quello italiano.

Lo stesso Verdi, peraltro, ben sapeva che, quando il suo nome veniva acclamato nei teatri, esclamando “Viva V.E.R.D.I.”, il popolo intendeva anche, certo, celebrare la sua arte, altresì esprimendo, un’idea ulteriore, in modo idoneo a sfuggire una censura incapace di decifrare quell’acrostico, in realtà pensato per racchiudere un’istanza di libertà: viva Vittorio Emanuele Re D’Italia.

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Ora vi lasciamo con il video e la gallery.

Posted in Scuola e Università

Un lungo ed impegnativo percorso accademico.

Studi importanti che hanno portato il giovane trinese Luca Volpato, a discutere la tesi di laurea magistrale in Ingegneria Civile e Strutturale alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia.

Relatore il Ch.mo Prof. Ing. Guido Magenes.

Ieri, mercoledì 15 marzo, il gran giorno.

Con tanta emozione e, anche, con la consapevolezza di essere giunti all’appuntamento preparati.

E Luca ha ottenuto il risultato meritato: una votazione di 100 che da sola dice quanto impegno sia stato profuso non soltanto per preparare quel lavoro così significativo (il titolo della tesi dice tutto: ”Influenza del legame costitutivo delle fasce murarie nell’analisi pushover di modelli a telaio equivalente di edifici in muratura”) ma soprattutto lungo tutto il corso di studi.

Anche VercelliOggi.it partecipa al momento di gioia, non solo perché è sempre bello vedere un giovane che si affaccia alla vita professionale nel migliore dei modi, ma soprattutto perché Luca è figlio della nostra Collaboratrice Marilisa Frison, che i nostri Lettori ormai conoscono bene.

E non dimentichiamo, naturalmente, anche il papà, Gianni Volpato che spesso ci regala bellissimi scatti fotografici messi a repertorio grazie alla sua passione per la fotografia.

E, a proposito di hobbies extra lavoro, merita certo dire qualcosa di quello che il novello Ingegnere coltiva, anche in questo caso con intelligenza e passione.

Fin dagli anni giovanili, Luca è appassionato di cucina: gli piace fare il cuoco.

Se ne ricordano bene i Signori Giorgio Bonato e Sandra Chinelli, titolari del rinomato ristorante “Il Convento” di Trino.

E’ proprio la Signora Sandra a partecipare a tutti, su Fb in queste ore, un pensiero davvero delicato:

 ”Entrano nella tua vita giovanissimi e timidi con un ‘mi piace cucinare, vorrei provare, però continuerò i miei studi’ una sincerità che ti spiazza, ma senti che un’opportunità gliela puoi dare..”.

Una versatilità che l’ha portato a sperimentare le proprie capacità anche al pub “Beerhouse” di Casale Monferrato.

Ma, prima di tutto gli studi, certamente ed i risultati si sono visti.

Nei giorni scorsi è arrivata anche una offerta di lavoro da parte di un gruppo primario multinazionale, con oltre 80 anni di storia, che l’ha voluto con sé.

Dunque, in bocca al lupo, Ing. Luca, e tante sincere e sentite congratulazioni ai genitori Gianni e Marilisa: nella certezza che la Madonna continuerà a vegliare sul futuro del loro così meritevole figlio, lungo le strade della vita.

Posted in Scuola e Università

Oltre 150 coreografie mandate in scena da 35 Scuole di danza provenienti da tutta Italia.

Questi i primi e più significativi numeri che dicono, prima e forse meglio delle parole, i motivi del successo della terza edizione di Vercelli ‘in danza, la kermesse ideata e realizzata con coraggio e tenacia da Federica Rosso e dalla sua Scuola, la Dance Team di Vercelli.

Ieri, domenica, al Teatro Civico si sono alternati artisti giovani e giovanissimi, tutti preparati, che si sono esibiti di fronte ad un pubblico attentissimo e capace di apprezzare la grande valenza tecnica delle tante prove.

Domani potremo pubblicare le classifiche, con le motivazioni dei premi e l’importante “dote” delle borse di studio assegnate ai migliori: perché il premio più utile e costruttivo è quello che aiuta a proseguire, incoraggiando tanti ragazzi che ogni giorni si dedicano anima e corpo (è il caso di dirlo) ad una disciplina capace di unire all’immagine di una leggerezza come di farfalla, la fatica di un lavoro preparatorio esigente, talvolta duro.

Oggi vi lasciamo con questa prima gallery, a domani per il servizio completo.

 

Posted in Cultura e Spettacolo
Bassa Vercellese

La cronaca di oggi, 12 marzo, si apre con la notizia del sinistro stradale verificatosi attorno alle 15 di oggi, lungo la strada delle Grange, in territorio comunale di Lignana, nei pressi della Floricoltura Viaro.

Per cause che sono al vaglio degli Inquirenti (sul posto il Servizio 118, oltre ai Vigili del Fuoco ed i Carabinieri) una Jeep è finita fuori strada, rovinando nel cavo irriguo che costeggia la massicciata stradale, fermando la propria corsa contro il manufatto di un piccolo ponte in muratura che porta al piano di campagna: non sono coinvolte altre vetture.

Feriti e ricoverati all’Ospedale S.Andrea di Vercelli entrambi gli occupanti della vettura che, da prima sommarie informazioni, non risulterebbero in gravi condizioni.

Posted in Cronaca
Valsesia e Valsessera

Alpàa, quale futuro?

Una domanda che (non da) oggi molti si pongono.

Ma, come spesso capita, per immaginare il futuro, occorre conoscere il passato ed un modo plausibile per acquisire elementi oggettivi sulla manifestazione forse più importante della Valsesia, è quello di…lasciare parlare i numeri.

Che, anno dopo anno, sono stati scritti sui bilanci consegnati dal Comitato organizzatore al Comune di Varallo Sesia.

Si tratta di Atti tutti accessibili da qualsiasi cittadino, mediante le procedure che la Legge si preoccupa di mettere nella disponibilità di ciascuno, ai fini di assicurare la trasparenza su ogni aspetto nella vita di una Pubblica Amministrazione.

Dal Punto di vista dei conti, ecco, dunque, come è stata l’evoluzione della manifestazione dal 2009 al 2021: è sufficiente cliccare sul link che, anno per anno, rimanda al pdf con l’integrale del documento.

Manca il rendiconto dell’esercizio 2022, che presto sarà disponibile.

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Esercizio 2009 –

Esercizio 2010 –

Esercizio 2011 –

Esercizio 2012 –

Esercizio 2013 –

Esercizio 2014 –

Esercizio 2015 –

Esercizio 2016 –

Esercizio 2017 –

Esercizio 2018 –

Esercizio 2019 –

Esercizio 2020 –

Esercizio 2021 –

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Quello dei Bilanci di esercizio non è l’unico punto di vista, naturalmente, così come è altrettanto vero che sia uno dei più importanti, dal quale è difficile prescindere per qualsiasi soluzione i vari Attori del sistema (Privati, Enti Locali, Associazioni, gli stessi Cittadini) scelgano per un approccio oggettivo allo studio di soluzioni percorribili ed attuali.

Posted in Eventi e Fiere
Vercelli Città

Alla fine è bastata per tutti.

La panissa preparata dagli Amici della Panissa di Albano ed offerta dal Moto Club Vercelli ai partecipanti al 39.mo raduno per la benedizione delle moto è stata, però appena sufficiente.

E questo è l’indicatore più sicuro di un successo, perché 50 chili di riso sono – una più, una meno – 500 porzioni del prelibato piatto vercellese.

Sicchè, anche nei fatti più…saporiti, si è confermata la previsione della vigilia: oltre 400 motociclette davanti alla Basilica di S.Andrea, poi lungo la città, fino alla sede del sodalizio.

Come ogni anno, ormai da 39 anni (nel 2024 si dovrà festeggiare il quarantesimo appuntamento, ma non solo, come vedremo) l’iniziativa vuole essere il viatico alla nuova Stagione sportiva motociclistica: nella prima domenica di marzo, tutti pronti per riprendere la strada di tante affascinanti escursioni, tanti viaggi, momenti indimenticabili di svago.

Senza dimenticare la prudenza, il rispetto di sé, degli altri, degli stessi mezzi, che sono talvolta prodigi della tecnica, oppure solidi quanto umili compagni di strada, lavoro, ricreazione: tutti sono una parte della nostra vita.

Tanto che c’è anche una “preghiera del motociclista”, che parla chiaro.

L’ha letta per tutti il Presidente del Moto Club Vercelli, Guido Favalli: e anche il benemerito sodalizio sportivo compie quest’anno 49 anni ed è alla vigilia del Giubileo che sarà celebrato l’anno prossimo, con la quarantesima benedizione.

Di tutto questo ci sono immagini eloquenti sia nel video, sia nella gallery, che volentieri offriamo ai nostri Lettori.

Alcune immagini sono idonee a ridestare, in chi ha i capelli grigi, una grande nostalgia, come quella di una rarissima Ducati Desmo 750 super sport del 1974, tenuta come se fosse un soprammobile prezioso (e preziosa lo è davvero) da salotto.

In quell’anno c’erano riviste come Motociclismo o Motosport e ragazzi impazienti che arrivassero in edicola per consumarsi gli occhi leggendo delle ultime novità, o per sapere delle recenti prove su strada di quelli che erano sogni.

Uno di quei sogno oggi è qui a dirci che sono passati cinquant’anni, in cui mai è svanito il fascino delle due ruote.

Ora vi lasciamo con il video e la gallery; buona visione.

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