VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Si riportano di seguito le date ufficiali della stagione 2021/2022 del campionato di Eccellenza

3^ Ritorno – Domenica 6 febbraio 2022

4^ Ritorno – Domenica 13 febbraio 2022

5^ Ritorno – Domenica 20 febbraio 2022

6^ Ritorno – Domenica 27 febbraio 2022

7^ Ritorno – Domenica 6 marzo 2022

8^ Ritorno – Domenica 13 marzo 2022

9^ Ritorno – Domenica 20 marzo 2022

10^ Ritorno – Domenica 27 marzo 2022

11^ Ritorno – Domenica 3 aprile 2022

12^ Ritorno – Domenica 10 aprile 2022

13^ Ritorno – Sabato 16 aprile 2022

14^ Ritorno – Domenica 24 aprile 2022

15^ Ritorno – Mercoledì 27 aprile 2022

16^ Ritorno – Domenica 1 maggio 2022

17^ Ritorno – Domenica 8 maggio 2022

Play off:

Domenica 15 maggio 2022

Domenica 22 maggio 2022

Play out:

Domenica 22 maggio 2022

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Mentre le Forze dell’Ordine stanno procedendo per definire tutti i contorni del

tragico sinistro stradale verificatosi stamane

lungo la tangenziale che da Vercelli conduce a Novara, all’altezza del ponte sulla Sesia, trova purtroppo conferma la notizia che la vittima del sinistro sia il vercellese Giovanni Caputo.

Conosciutissimo e da tutti stimato per il suo lavoro di gommista in Corso Prestinari (ex Franchino Gomme).

Caputo era nato il 26 luglio 1966.

Posted in Cronaca

Sinceramente, non riusciamo a capire.

Non riusciamo a comprendere il motivo di una delusione.

Perché ancor più incomprensibile è la ragione plausibile che potrebbe avere motivato l’illusione.

Cioè: ma perché tanti amici si stracciano le vesti se nessun rappresentante del Comune di Vercelli ha partecipato alle Esequie di Angelo Gilardino?

Perché strabuzzano gli occhi se ieri – 27 gennaio – si è tenuta una riunione del Consiglio Comunale, la prima dopo la scomparsa del grande Artista, e nessuno ne ha commemorato la figura?

Del resto, ieri era il Giorno della Memoria e, anche di questo, si sono dimenticati.

Nessuno ha preso la parola: non il Sindaco, non il Ragioniere Capo del Comune di Borgosesia, che la padana provvidenza ha voluto onerare, designandolo all’incarico di Vice Sindaco di Vercelli.

Non il Presidente del Consiglio Comunale, che stava come un topo sotto la scodella, perché si sarebbe (come vedremo meglio in altro articolo, parlato proprio di lui), ma nemmeno il Vice Presidente, che pure una parola buona l’ha sempre avuta per tutti.

La chiamano “Giunta del Niente” per qualche motivo.

O no?!

***

Ma andiamo con ordine.

Dunque, le esequie di Asigliano Vercellese.

C’era anche il Sindaco di Aosta, Gianni Nuti, che è un noto musicista, musicologo e, nel suo piccolo, anche Docente universitario.

Ad accoglierlo (ad accogliere il Sindaco di un Capoluogo di Regione) le Istituzioni locali forse hanno pensato potesse bastare il pur bravo Lillo Bongiovanni, Vice Sindaco di Asigliano Vercellese.

Non un’anima dalla Amministrazione Provinciale, ma questo non deve meravigliare più di tanto perché, forse, da Borgosesia non era arrivato nessun ordine.

E quando i gregari politici sono senza ordini, come fanno a prendere iniziative?!

Per il Comune di Vercelli è un po’ diverso anche in quanto, se uno fosse andato a vedere all’anagrafe di Piazza Municipio, avrebbe trovato proprio il fascicolo intestato al residente Gilardino Angelo.

Abbiamo tentato di intuire qualcosa, che aiutasse magari a capirne di più.

Taccuino alla mano, abbiamo cercato di immaginare le dichiarazioni di qualcuno tra gli interessati, perché ci è parso giusto ascoltare – almeno a livello sapienziale – cosa avessero da dire.

Così, ecco le interviste impossibili.

***

Prima della lista, Gianna Baucero, Assessore alla Cultura.

VercelliOggi.it: buongiorno Assessore.

Gianna Baucero: se lo sa lei…

V.O.: no, scusi, non abbiamo ancora detto niente, semplicemente “buon giorno”.

G.B.: ecco, appunto, mi dispiace, ma non ho elementi per confortare la sua tesi. Che sia giorno lo apprendo da lei. Buono, poi, è un giudizio, rispettabile, ma tutto suo.

V.O.: passiamo oltre, se permette. In tanti si sono meravigliati che l’Assessore alla Cultura del Comune non abbia partecipato alle esequie del grande musicista.

G.B.: e come avrei potuto sapere di un funerale? Nessuno mi ha detto niente.

V.O.: però che fosse venuto a mancare il Maestro, questo non poteva non saperlo.

G.B.: non vedo questo automatismo. Ripeto che nessuno mi ha detto: vai al funerale.

V.O.: non insistiamo, grazie comunque.

***

Ecco Romano Lavarino, Presidente del Consiglio Comunale.

Anche a lui la domanda di rito.

V.O.: scusi, Presidente Lavarino, come mai non ha trovato il tempo per una presenza in Chiesa ad Asigliano Vercellese?

In fondo, la S.Messa si è celebrata alle 15. Consideriamo pure mezz’ora per andare, mezz’ora per tornare, un’ora di celebrazione, si sarebbe trattato di due ore.

R.L.: vedo che trascura particolari importanti e la sua analisi risente di queste lacune, restando, perciò, in superficie.

V.O.: se è così ce ne scusiamo senz’altro. Cosa ci sarebbe sfuggito?

R.L.: le è sfuggito il fattore meteo.

V.O.: ma no, ci permetta. Anzi, si è trattato del primo pomeriggio soleggiato dopo tanto tempo, il clima è parso mite; quasi una complicità della Natura che ha voluto accogliere tante persone arrivate da lontano: Roma, Parigi…

R.L.: appunto. Ho approfittato proprio delle ore più calde della giornata, di quella prima giornata di bel tempo, per non rimandare oltre ciò che avrei già dovuto fare da tempo.

V.O.: qualche gravoso impegno istituzionale?

R.L.: impegni superiori. Ho dovuto lavare la macchina dell’On. Paolo Tiramani e poi, visto che ormai sono diventato bravo e veloce (pur senza trascurare di rimuovere anche la minima pinzillacchera dai tappetini in feltro), anche l’auto del Vice Sindaco, l’Economista imprestato alla politica nonché, Ragioniere Capo del Comune di Borgosesia.

V.O.: tanto di cappello. Due macchine in un solo pomeriggio non è poco.

***

Gli appunti dicono ora delle motivazioni di Gian Carlo Locarni.

Il neo Assessore alla Protezione Civile e Varie ed Eventuali è sempre disponibile.

V.O.: dunque nemmeno lei, Assessore, sempre presente ogni volta che le è possibile, ha trovato un paio d’ore?

G.L.: mi pare esiziale, questa domanda da par suo come se fosse costoro.

V.O.: il nostro sguardo forse tradisce smarrimento, perché soccorre con una spiegazione.

G.L.: proprio VercelliOggi.it si compiace di chiamarmi Dante, come l’amico di Alighieri.

V.O.: permetta, guardi che Dante e Alighieri sono la stessa persona, almeno, che si sappia.

G.L.: sono sempre disponibile ad ascoltare tutti, quindi anche lei e voglio crederle. Mi spiego anche meglio, se davvero è così, perché certe strade si chiamino nei due modi: Dante e Alighieri. Comunque, non è questo il punto.

Il punto è che, come VercelliOggi.it ha annotato, la musica non è la mia vocazione. La mia vocazione è la lingua italiana.

Per sua norma, scrivo anche libri. Quindi non invado il campo dei fagioli di altri, presenziando alle esequie di musicisti.

V.O.: bisogna ammettere che c’è una logica, in tutto ciò.

***

Mimmo Sabatino, è sempre cortese ed entusiasta e non ci fa mancare una parola sincera.

V.O.: Assessore, nemmeno lei ha rappresentato il Comune al funerale…

M.S.: ma guardi che a me risulta vivo.

V.O.: sì, certo, vivrà sempre nei nostri cuori, è molto bello che lei lo ricordi.

M.S.: no, dico che non è mica morto. E’ andato via dalla Pro Vercelli, ma, per fortuna sua, è vivo e vegeto. Me lo ha assicurato anche il Ghiottone: e quello che dice il Ghiottone, per me è oro colato. Del resto, nel mondo del Calcio si dice “Gilardino, suonaci il violino”. E quindi non capisco perché tutti si ostinino a dire che sia morto e, poi, che fosse un chitarrista.

C’è davvero tanto lavoro da fare per raddrizzare queste cose, che ci hanno lasciato. Ma ce la faremo, uniti con il Sindaco Andrea Corsaro.

V.O.: gettiamo la spugna.

***

Saliamo la scala gerarchica. Ecco il Vice Sindaco, Massimo Simion.

V.O.: Dottore, come mai questa assenza? Perché non ha fatto supplenza del Primo Cittadino alle esequie di Asigliano?

M.S.: perché erano di pomeriggio.

V.O.: capisca chi può.

***

E, finalmente, l’opportunità di avere al nostro taccuino impossibile nientemeno che il Pirata, il Sindaco: quanto ci piacerebbe essere accolti nello Studio Azzurro, al piano nobile ed esordire…

V.O.: ci scusi.

A.C.: vedremo.

V.O.: no, era un modo di dire per attaccare discorso.

A.C.: volevo ben dire che le fosse venuta in mente un’idea decente.

V.O.: ma no, suvvia…non dica così!

Ma … cosa fa?! Si alza, si risiede, si alza ancora, va verso la porta della Segreteria… Come si fa a parlarLe, è un moto perpetuo.

A.C.: già ho poco tempo per soffermarmi sulle cose importanti, figuriamoci se posso dedicare attenzione per più di 15 secondi ad un fecaloma come il suo taccuino.

V.O.: ma la prego, non si abbandoni così, suvvia, cercherò di venire al dunque.

A.C.: le dico subito che Gilardino era uno di quei musicisti che a me non dicono più di tanto.

V.O.: ma no, perché? E’ stato persino direttore della Fondazione Segovia per molti anni: un astro nel firmamento della musica, una figura che ha segnato il ‘900.

A.C.: tutto quello che vuole, però, in tanti anni, non si è mai distinto nel fundraising

V.O.: e questo ci pare un ulteriore merito, comunque non certo un demerito: era uno studioso, forse poco pratico. Ma, perchè, ci sono musicisti vocati al fundraising?

A.C.: ma dove vive?!

V.O.: quindi, se ben comprendiamo, parrebbero apprezzabili i musicisti che sembrano avere spesso la mano tesa, un po’ come quelli che suonano lungo la via?

A.C.: Ma non mi faccia parlare. Peraltro, Gilardino era uno che si faceva pagare.

V.O.: questa affermazione può apparire, all’orecchio del profano, ambigua, la prego di spiegarci.

A.C.: vede, se una grande Casa discografica si rivolgeva all’ illustre scomparso per acquisire una sua registrazione, gli offriva un compenso.

V.O.: ma sembra una cosa normale. Le Case discografiche fanno tutte così con i grandi artisti, da Von Karajan a Uto Ughi, se ne assicurano la collaborazione e, in cambio, propongono un onorario.

A.C.: vedo che capisce poco. Gli artisti furbi sono quelli che pagano loro la Casa discografica, per farsi incidere i Cd.

Così poi, quando fanno fundraising, possono vantare di avere pubblicato tanti Cd e abbelliscono il curriculum.

Insomma, investono.

V.O.: ah, certo, se c’è qualcuno che riesce a fare fundraising in questo modo, è di sicuro, a suo modo, un artista.

Altrettanto sicuramente, non è parente di Angelo Gilardino.

Finiamo qui.

In fondo, assenti sono quelli che non ci sono.

Posted in Trippa per i gatti

Poco si sa dell’ambiente nel quale siano maturate queste decisioni.

Nel senso che non si è saputo di assemblee, riunioni, congressi e via enumerando con le tradizionali modalità di rinnovo cariche.

Questo il messaggio inviato da FdI

Si sa soltanto che Fratelli d’Italia consegna il partito al Ghiottone, sia a livello cittadino, sia a livello provinciale.

Si vede che l’On. Andrea Delmastro si sarà fatto i suoi conti ed avrà deciso così.

Questo l’elenco delle cariche assegnate (oggi?) comunque di recente, come circola sui vari wapp.

Cambia qualcosa a livello provinciale e cittadino?

Praticamente niente.

Cambia qualcosa per la Giunta del Niente?

Appunto, praticamente niente.

E, in vista del 2024, quando si dovrà eleggere il nuovo Consiglio Comunale, il nuovo Sindaco?

Sempre niente.

Posted in Trippa per i gatti

Seguici anche su Instagram

Domenica prossima, 30 gennaio, al Conservatorio “Verdi” di Torino, in piazza Bodoni, saranno consegnate le Stelle al Merito del Lavoro per il 2020 e per il 2021: i nuovi Maestri del Lavoro non avevano potuto ricevere la “stella” in precedenza a causa della pandemia. I Maestri del Lavoro sono ex dipendenti di industrie, enti, istituti che hanno svolto una carriera lavorativa ritenuta di vera eccellenza.

Per quanto riguarda il Consolato di Vercelli, i nuovi Maestri del Lavoro che domenica riceveranno la Stella sono, per l’anno 2020 Angelo Alcamo, di Vercelli, ex dipendente della Poste Italiane a Novara;

Angelo Alcamo

Paolo Guttardi, di Trino, ex dipendente di Confragricoltura Vercelli-Biella;

Paolo Guttardi

Mauro Beltrame, di Vercelli, ex dipendente della Fca di Verrone;

Mauro Beltrame

Saverio Giacalone, di Carisio, ex dipendente della Tinfor di Formigliana.

Saverio Giacalone

Per il 2021: Patrizia Delma Ramé, di Vercelli, ex dipendente della SanoRice di Borgo Vercelli;

Patrizia Delma Ramé

Franco Bullano, sindaco di Villata, ex dipendente dell’Est Sesia di Novara;

Franco Bullano

Lorenzo Rolando, di Cigliano, ex dipendente di Impresa Verde Piemonte Orientale;

Lorenzo Rolando

Mario Prelli, di Alagna, ex dipendente della De Agostini Editore di Novara;

Mario Prelli

Rosa Tessitore, di Vercelli, ex dipendente SanoRice di Borgo Vercelli.

Rosa Tessitore

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca
Bassa Vercellese

Addio, grande e nobile amico.

Ha interpretato così il sentimento di tutti, il Prof. Sergio Givone, Docente di Estetica all’Università di Firenze ad autore di “Favole delle cose ultime”, ma soprattutto, da 60 anni amico di Angelo Gilardino, il grande musicista scomparso il 14 gennaio scorso.

L’ultimo saluto ieri, in Chiesa parrocchiale ad Asigliano Vercellese, il paese dov’era nato il 16 novembre 1941.

Una cerimonia semplice, sobria, certo non sono mancate le lacrime.

Abbiamo vivamente desiderato preparare questo video che VercelliOggi.it offre e che ripropone, integrali, tre memorabili interventi di commiato, pronunciati dopo la Liturgia eucaristica.

Di quello del Prof. Givone si è già detto: lo presentiamo anche per iscritto, al termine di queste righe.

Poi, Filippo Michelangeli, fondatore e Direttore delle riviste “Seicorde” e “Suonare News”.

Infine, il Sindaco di Aosta, valente Chitarrista classico e musicologo, Gianni Nuti.

***

Nel video anche l’omelia del Parroco di Asigliano Vercellese, Don Gianfranco Brusa ed il commiato dell’Amministrazione comunale, portato dal Vice Sindaco, Lillo Bongiovanni.

***

La liturgia è stata animata da due bravi e giovani chitarristi,

Giovanni Martinelli e Gianluca Daglio Erazo.

Hanno eseguito: “I crisantemi” di Giacomo Puccini (trascrizione per due chitarre di  Angelo Gilardino), Colloquio con Segovia, Due movimenti della suite “Tenebrae factae sunt”, Studio n.23 Noche Oscura (omaggio a San Juan de la Cruz),  tutte composizioni di Angelo.

Davvero bravi ed anche della loro fatica ci sono ampi scampoli nel documento di oltre mezz’ora che resta a dire di un momento di raccoglimento tutt’altro che permeato dalla disperazione.

Dal dolore, certo, ma non dalla disperazione.

***

Molte le personalità della Cultura che hanno voluto raggiungere Asigliano.

Naturalmente, musicisti e chitarristi importanti di fama internazionale c’erano Frèdèric Zigante, da Roma, Alberto Mesirca, Giulio Tampalini, Lucio Matarazzo, Marco de Santi, nonché il chitarrista, compositore e psichiatra, che lavora all’ospedale universitario di Losanna Kewin Swierkosz-Lenart.

E’ stato bello vedere presenti la Presidente della Scuola Vallotti di Vercelli, Paoletta Picco e l’ex Assessore alla Cultura del Comune di Vercelli, Daniela Mortara.

***

Lasciamo dunque che il Lettore, senza mediazioni, possa essere raggiunto da questi pensieri, così densi di verità, così autenticamente rivelatrici di un amore che avrà durata e si dilaterà in echi e risonanze, come il suono di una parola sincera.

***

Di seguito l’intervento del Prof. Givone, che apre il video, anche in forma scritta.

“Addio, mio caro, grande e nobile amico. Se io devo indicare in una cifra la tua vita e che cosa la tua vita è stata per noi, ecco io non saprei che usare queste parole: grandezza, nobiltà. Lo dico pensando al rigore con cui tu sei stato fedele alla tua vocazione, fin dal giorno in cui, da bambino hai assistito ad un concerto, e questo concerto ti ha rivelato a te stesso: tu hai capito chi eri, che cosa eri venuto a fare al mondo, e a questa vocazione, a questa chiamata sei stato assolutamente fedele: la chiamata, che era la Musica – quella che ha fatto di te quel grande compositore noto in tutto il mondo – è stata però per te qualcosa di più: il senso stesso della vita. Il luogo, il modo che ci è dato per confrontarci con la Verità”.

“Lo so che Verità e Bellezza oggi non hanno più luogo nel campo dell’arte, vorremmo farne a meno. Ma tu ci hai insegnato che no, non è possibile farne a meno perché l’arte è testimonianza della Verità che c’è in ogni cosa, in ogni suono, anzitutto, per te, musicista, ma anche in ogni immagine, e come amavi tu i pittori, i grandi e i piccoli maestri capaci anche loro di attestare la verità che c’è in ogni immagine, in ogni parola, grande e piccola. E poi il rigore con cui tu ti sei dedicato alla trasmissione di questo patrimonio, alla trasmissione della musica, e quindi al suo insegnamento, ma più ancora alla sua conservazione, occupandoti della musica di quei maestri che ti hanno immediatamente riconosciuto come uno di loro. Eri poco più che un ragazzo quando hai conosciuto Castelnuovo-Tedesco, e subito è nato un colloquio di alto livello, tra maestro e maestro. E poi Segovia, a monte, e a valle i tuoi allievi”

”Infine un tratto forse meno appariscente, ma che voglio ugualmente ricordare, perché forse quello più tuo, che ti caratterizza: quello che i greci e anche i primi cristiani (ricorre anche in San Paolo questa espressione) chiamavano la ‘parresia’ cioè la trasparenza dell’anima alla verità della parola, della cosa, del compito, di ciò che siamo chiamati a fare. La parresia è stata la tua lezione, accogliendo la quale io ora oso dire qualcosa che forse non potrei. Questo: ci rivedremo, lo dico con timore e tremore, ma lo dico proprio perché averti incontrato ha significato per me – e credo di poter dire questo a nome di tanti, di tutti quelli che sono qui quest’oggi a salutarti – incontrarti per sempre. L’incontro di destini, di vicende, di storie è stato tale da farmi dire che quello che è accaduto, è accaduto per sempre, non andrà perduto. Diceva giustamente il parroco che il cammino che qui inizia è verso l’Eterno. Sono parole enormi, che non osiamo dire, ma che dobbiamo dire perché nulla andrà perduto di questo patrimonio, di questa ricchezza che tu ci hai donato con la tua musica, con il tuo amore per l’arte, con tutto te stesso, e quindi anch’io voglio dire: grazie Angelo e anche addio, ma nel senso, di un arrivederci là dove saremo per sempre”.

Posted in Cultura e Spettacolo

Seguici anche su Instagram

E’ spirato ieri, 15 gennaio, all’Ospedale S.Andrea di Vercelli, il noto stilista ed imprenditore Nino Cerruti.

Il noto imprenditore si trovava ricoverato a Vercelli, dopo alcune settimane di sofferenze.

Dapprima operato a Milano per una protesi all’anca, era stato per qualche tempo alla Clinica Vialarda di Biella.

Qui era sopravvenuta la frattura del femore, con tutto quello che ciò significa in un paziente di quell’età.

Conseguente la decisione per il trasferimento a Vercelli: è noto, infatti, che la Traumatologia ed Ortopedia del nostro Nosocomio siano di assoluta eccellenza e punto di riferimento per tutta la regione Piemonte.

L’intervento chirurgico, pur riuscito perfettamente, non ha potuto evitare il peggio, anche in ragione della progressiva debilitazione del paziente.

Nulla però di correlato al Covid, come è forse bene precisare.

***

Dire che Cerruti fosse di Biella non è tutto: certamente nella città laniera, il 91enne Cavaliere del Lavoro era nato ed aveva lavorato, come la sua famiglia prima di lui.

Ma la sua figura si staglia nell’orizzonte internazionale per avere portato nel Mondo il nome dell’Italia, legandolo alla moda e soprattutto all’eleganza ed all’innovazione (la giacca destrutturata, un esempio per tutti); aveva altresì “vestito” divi del cinema impegnati in opere memorabili (tra i tanti titoli: Basic Instict e Proposta indecente).

Tra i suoi allievi, nella Biella del boom economico, il giovanissimo Giorgio Armani.

Posted in Cronaca

Trovano conferma in questi minuti le voci che insistentemente circolano a Borgosesia dalla tarda mattinata di oggi, 10 gennaio 2022: la Signora Emanuela Buonanno ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Assessore della Giunta guidata dal Sindaco On. Paolo Tiramani.

Recentemente il Sindaco l’aveva rimossa dell’incarico di Vice Sindaco, nominando al suo posto Fabrizio Bonaccio.

Emanuele Buonanno resta Consigliere Comunale.

L’atto attorno alle 12,30.

Aggiornamenti nelle prossime ore.

Posted in Enti Locali, Politica

Vercelli si conferma una provincia relativamente “tranquilla” e, se si deve registrare un aumento (peraltro modesto) dei reati denunciati, tra il 2020 (1.074) ed il 2021 che si è appena concluso (1.145), è assai probabile che, nell’anno precedente, anche i malviventi abbiano dovuto adattarsi al lockdown.

L’incontro “in remoto”, per una comprensibile prudenza anticovid19, che il Questore di Vercelli, Maurizio Di Domenico, tiene stamane, 7 gennaio, con gli Organi di Informazione, è ricco di cifre che, in modo trasparente, sono messe a disposizione di tutti:

ma non trascura di dare quelle chiavi interpretative che aiutano a capire meglio un anno intenso di attività della Polizia di Stato.

Così anche per i controlli sul rispetto delle norme di prevenzione legate all’emergenza sanitaria: il Questore ci ha tenuto ad informare che, proprio stamane, poco prima dell’incontro, si è riunito il Comitato Provinciale di Pubblica Sicurezza, Organismo presieduto dal Prefetto e che vede al tavolo tutte le Forze dell’Ordine, per prepararsi ad affrontare il post-decreto 5 gennaio.

Posted in Vercelli Oggi
Lungosesia Est

Vicenda inquietante, ben oltre la “normale” rissa tra adolescenti, che ha fatto scalpore, nemmeno due mesi fa: una rapina alla discoteca “Il Globo”, di Borgo Vercelli, ai danni di alcuni ragazzi avventori, degenerata poi fino al punto che, nel parcheggio all’esterno della sala, un giovane minorenne residente in provincia di Novara è stato attinto da alcune cotellate, una delle quali così violenta da procurare una lesione al polmone: prognosi di 30 giorni.

Un altro ha evitato per poco di restare ferito da un collo di bottiglia brandito come arma impropria.

Oggi la Polizia ha convocato gli Organi di Informazione per comunicare l’esito delle indagini, che hanno portato a misure cautelari nei confronti di tre minorenni, tutti destinatari del provvedimento restrittivo della libertà personale della permanenza in casa.

Un breve riepilogo dei fatti, come riassunti dal Commissario Capo della Squadra Mobile, Gianluca Tuccillo, insieme ai suoi Agenti.

Nella sera del 14 novembre i tre ragazzi poi indagati

“in concorso tra loro, all’interno del locale, avevano posto in essere una rapina e due tentativi di furto con strappo ai danni di altri minorenni facenti parte di un’altra compagnia, allo scopo di sottrarre loro le catenine d’oro che indossavano”.

Vale la pena di precisare che, sia i componenti della “banda” di aggressori, sia le vittime, risultano tutti residenti in provincia di Novara.

A scatenare la violenza il tentativo di uno dei ragazzi vittima della sottrazione del monile d’oro di riprendersi il maltolto: al di là del valore venale – si sarebbe poi appurato – il giovane ha spiegato che si trattasse di un oggetto di valore affettivo, donatogli dal padre.

Per tutta risposta, il ragazzo veniva

“colpito con pugni e schiaffi. A questo punto il Personale della sicurezza del locale interveniva ed espelleva sia i rei, sia le vittime”.

La messa in atto di violenze è il principale elemento idoneo a riqualificare l’ipotesi di reato come “rapina” e non più “furto”.

Ma:

”All’ esterno del locale nasceva una nuova discussione tra i due contrapposti gruppi di giovani che sfociava nel ferimento di uno di quelli facenti parte della compagnia poco prima rapinata che veniva colpito con un coltello in più parti del corpo provocandogli lesioni al polmone guaribili in 30 giorni”.

Non è tutto:

“Un altro degli aggressori, dopo avere rotto una bottiglia di vetro, si scagliava su un altro giovane dell’altra comitiva, colpendolo al torace, ma non riuscendo a ferirlo; tagliandogli, però, di netto, il giubbotto che indossava”.

Insomma, un susseguirsi di violenze tanto più impressionanti se si pensa siano state messe a segno da minorenni, alcuni dei quali sono sembrati “trasfertisti” mossi dallo scopo di depredare gli avventori del locale.

Come è noto, nei giorni immediatamente seguenti i fatti, il Questore ha disposto la chiusura della discoteca dal giorno 18 novembre e per sette giorni.

Cosa avrebbe dovuto fare, di diverso da ciò che ha fatto, la gestione del Globo?

Nella conferenza stampa gli Investigatori sono stati chiari: “Chiamare la Polizia”, le Forze dell’Ordine.

Cosa che, invece, sembra non sia stata fatta.

Nota anche la versione consegnata ai Media dal rappresentante della gestione, Guido Ambrogione: nel locale sarebbe stato già presente un “poliziotto”.

Pare di capire, perciò, che la gestione del Globo non abbia chiamato le Forze dell’Ordine in quanto convinta che la situazione fosse già nota alle stesse: sarebbe stato compito del “poliziotto” asseritamente presente allertare, eventualmente, altri Colleghi.

Oggi la Questura è stata esplicita anche su questo punto: non risulta che il 14 novembre scorso, nella discoteca di Borgo Vercelli, fossero presenti rappresentanti delle Forze dell’Ordine, comunque qualificati.

Ma – Tuccillo vuole sgomberare il campo da ogni dubbio – se qualcuno potesse indicarci la presenza di un appartenente a qualsiasi Forza di Polizia, sicuramente procederemmo agli accertamenti necessari e doverosi.

Accertamenti certo non superflui anche alla luce del secondo particolare importante emerso oggi in Via San Cristoforo.

Si è detto che i “buttafuori” del Globo avessero – appunto – “buttato fuori” le due compagnie (aggressori ed aggrediti) all’esterno del locale.

Questo ad avvalorare, quindi, la tesi che solleverebbe la società di Ambrogione da responsabilità dirette ed indirette, anche semplicemente di tipo omissivo (le quali sarebbero all’origine del provvedimento di chiusura comminato dal Questore).

Anche in questo caso, si tratta di una questione bisognosa di approfondimenti tecnici: il parcheggio che circonda lo storico fabbricato, di chi è?

Chi ne è responsabile?

La risposta non è semplice e deve essere materia dei Giuristi.

Quel che appare dalle immagini è che (a differenza, ad esempio, del parcheggio del vicino Multisala oppure dei grandi Supermercati: caso Bennet – ripetitore Iliad) è recintato e l’ingresso inibito con tanto di sbarra.

Sicchè si potrebbe pensare riservato ai Clienti della discoteca: l’uso di una parte degli stalli è addirittura a pagamento.

Come si vede, tanti sono gli aspetti che portano a pensare come la questione sembri destinata a restare all’ordine del giorno ancora a lungo.

***

Dal punto di vista degli esiti giudiziari, la vicenda che riguarda i tre aggressori imbocca la strada del Tribunale.

Il Gip ha concesso la misura cautelare, eseguita lo scorso 22 dicembre e la materia è di competenza del Tribunale dei Minori: i tre sono un ragazzo italiano di 16 anni con precedenti per lesioni personali e due marocchini di 17, uno dei quali con precedenti per rissa e reati in materia di stupefacenti.

Come detto, sono tutti residenti in provincia di Novara: difficile credere che si siano recati al Globo per ballare.

Posted in Cronaca