Pinocchio è sicuramente il libro “super tradotto” in quasi tutte le lingue, parlate e dialetti nel mondo e ormai non si contano quanti “Pinocchi” ci sono da quando nel 1883 è stato pubblicato il romanzo di Collodi, “Le avventure di Pinocchio”.
Le pubblicazioni del libro da allora non si sono mai interrotte.
Persino durante la seconda guerra mondiale le case editrici hanno continuato a stamparlo.
Esistono versioni straniere, dialettali, latine e dal libro è nata una vera e propria letteratura dedicata al celebre burattino.
Tanti tra i più grandi artisti e illustratori di tutti i tempi hanno elevato ad arte la rappresentazione di questa opera trasformando alcune pubblicazioni in veri e propri “pezzi” che i collezionisti si contendono e come non ricordare i films e gli spettacoli teatrali su questa favola.
Diverse sono pure le versioni nei vari dialetti della nostra Penisola, ma in Piemonte fin qui ne esisteva solo una.
Diana Fassina esperta collezionatrice di “Pinocchio” e originaria di Santhià ha contattato Renzo Bellardone per sondare la possibilità di una versione in lingua santhiatese e da qui, in sinergia con Unitrè Santhià e la presidente Elvira Mirenghi Orto… si è coinvolto Corrado Michelatti che ha compiuto l’opera di traduzione, ma per arrivare alla stampa si necessitava ancora delle illustrazioni.
A questo punto è risultato inevitabile pensare ai ragazzi delle scuole per un laboratorio, che in modo originale e davvero nuovo per “Pinocchio”, la professoressa Aurora Antico insieme alla collega Francesca Chindamo hanno realizzato con ingegno, coniugando tradizione ed innovazione.
Incondizionatamente si tratta di una particolarità che mette ancora una volta in risalto la città di Santhià ed in questo caso anche il dialetto “Santhiatese”, facendolo balzare in evidenza.
Il libro sarà presentato presso la Biblioteca Civica il 7 febbraio alle ore 21,00 e tutta la popolazione è invitata a questa serata evento.
Redazione di Vercelli