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Momento importante anche per Trino e Tricerro

PALAZZOLO VERCELLESE - La Via Crucis non dimentica le vittime del Covid - Molta partecipazione alla Liturgia presieduta da Don Riccardo Leone, occasione autentica di vita comunitaria. 

(marilisa frison) – In una splendida serata di plenilunio la chiesa parrocchiale di Palazzolo Vercellese, venerdì 18 marzo, alle 21, ha accolto oltre ai fedeli locali, anche quelli di Trino e Tricerro, in occasione della Via Crucis, itinerante, programmata dal parroco, don Patrizio Maggioni, che fa capo alle tre parrocchie.

La chiesa di San Germano preceduta dal protiro, si trova in una piccola piazza costituita dall’incrocio di due traverse provenienti dalla principale via del paese, Corso Italia; in essa sono presenti inoltre la Confraternita dei SS. Angeli e la Confraternita della SS. Trinità.

L’interno si presenta a tre navate divise da colonne, con al centro l’altare maggiore e quelli laterali dello Spirito Santo, della Vergine del Rosario, di Sant’Antonio, del Suffragio, di San Giovanni Battista e di San Caio; il soffitto è formato da volte a crociera.

A occuparsi della parrocchiale di San Germano, è don Riccardo Leone, molto amato e stimato dai parrocchiani, che ci ha accolto calorosamente, ricordandoci che era la giornata della memoria per le vittime del Covid-19.

Un pensiero è andato a quelle persone che ci hanno lasciato senza il conforto, la presenza e il sostegno dei propri cari. La Via Crucis è stata preceduta dal canto “Ti saluto o Croce Santa”, intonato in modo encomiabile dalla corale locale, accompagnata dall’armonioso suono dell’organo, dopodiché, don Riccardo ha inviato i presenti a uscire dai banchi per partecipare alla Passione di Cristo e seguire la Croce, stazione dopo stazione.

Molta partecipazione e raccoglimento durante tutto il percorso doloroso. Il sacerdote ha concluso con una riflessione sul Vangelo della prima domenica di Quaresima, dove Luca ci ha presentato le “Tentazioni di Gesù nel deserto” e concludeva:

“E il demonio lo lasciò per ritornare a tempo opportuno – e continua don Riccardo – quand’ė questo tempo opportuno? È proprio il Tempo della Passione, della morte in croce di Gesù, anche in quel momento Gesù è stato tentato. Scendi dalla croce se sei il Figlio di Dio! Anche i ladroni hanno tentato Gesù, salva te stesso e salva anche noi! Gesù poteva farlo, ma ha resistito anche a questa tentazione, perché è venuto a vincere il male e il rancore con l’amore, e vince morendo in croce. Questi momenti, come sono stati per il buon ladrone momenti di salvezza, devono portarci ad un aumento di fede, di carità e di speranza, altrimenti davvero ci sarà la guerra che distrugge non soltanto le persone, ma distrugge anche il nostro spirito. Che il Signore abbia misericordia di tutti, di noi e possiamo davvero costruire con la vita di ogni giorno la pace, quella pace che nasce da un cuore liberato dal rancore, dall’egoismo e partecipi alle sofferenze di chi in questo momento soffre”.

Il canto “Signore ascolta”, i ringraziamenti del sacerdote e l’augurio di un buon rientro a casa, hanno concluso la speciale serata in cui è stata rievocata e rivissuta la Passione di Gesù.

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