TRINO – Alla Arciconfraternita Orazione e Morte ricordati i Confratelli “andati avanti” - VercelliOggi.it VercelliOggi
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Da tutti apprezzato il ricorso sempre più frequente alla preghiera comune del Santo Rosario

TRINO - L' Arciconfraternita Orazione e Morte ha ricordato i confratelli che sono "andati avanti" - Due giorni di preghiera e comunione nella memoria di chi non c'è più, che hanno unito tanto Volontariato cittadino - VIDEO E FOTO

don Patrizio Maggioni, che prima di iniziare la Corona, ha fatto un accenno sul compito dell’Arciconfraternita nella Storia

 

(marilisa frison) – Questi primi 2 giorni di novembre, dedicati al ricordo dei Santi e dei defunti, a Trino sono stati scanditi da tanti avvenimenti, che hanno visto i sacerdoti molto impegnati.

Oltre alle normali funzioni religiose, sono state celebrate messe al cimitero e si è molto pregato con il Santo Rosaio, in varie occasioni. Per fortuna il tempo è stato favorevole nonostante le previsioni.

Alle 21 del 1 novembre gli ex Allievi Salesiani hanno invitato per la preghiera del Santo Rosario nel cortile dell’oratorio Sacro Cuore di Trino; hanno aderito numerose persone.

Al termine il Gruppo Alpini Trino ha offerto caldarroste e vin brûlé a tutti.

I 140 euro ricavati dalle offerte sono stati donati per sostenere l’oratorio, in modo che i ragazzi abbiano un luogo sicuro dove andare.

La serata del 2 novembre, giorno dedicato alla commemorazione dei defunti, l’Arciconfraternita Orazione e Morte, alle 20,30, nell’omonima chiesa, ha anch’essa invitato alla preghiera del Santo Rosario per i Confratelli andati avanti.

La chiesa a unica navata, molto ben curata, adorna di fiori e lumini accesi, contiene al suo interno opere di grande prestigio. Molto bella la pala d’altare del 1607, raffigurante la Gloria del Paradiso, per non parlare del singolare crocifisso ligneo intagliato e dipinto del XVII, posto sulla parete destra: ho nominato solo queste due opere, ma ci sarebbe tanto altro da menzionare oltre all’archivio storico culturale.

Al suono della campanella i Confratelli con saio nero, cordone in vita, medaglione al collo e bastone, hanno fatto il loro ingresso e si sono posizionati attorno all’altare con il parroco don Patrizio Maggioni, che prima di iniziare la Corona, ha fatto un accenno sul compito dell’Arciconfraternita, specificando che era quello di dare degna sepoltura ai morti e aiutarli nel passaggio alla vita eterna, all’abbraccio con Dio Nostro Signore.

Ad ogni meditazione del parroco sui misteri gloriosi, i confratelli con il Priore Mario Tavano si sono intervallati nella conduzione delle decine.

Al termine del Santo Rosario sono state distribuite le candele ai fedeli in assemblea e a luci spente, in un ambiente reso suggestivo dalla luce fioca delle candele, il confratello Gusman Aureliano ha ricordato i nomi di tutti i Confratelli passati a miglior vita.

Don Maggioni ha fatto presente che è molto importante pregare per i defunti e che bisogna farlo frequentemente.

La benedizione finale e la foto di gruppo hanno suggellato questo significativo momento di fede e riconoscenza nei confronti di Dio Padre e di chi ci ha preceduto.

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