Come vuole la tradizione, per i fedeli il giovedì santo è il giorno in cui si compie il cosiddetto “giro delle sette chiese”.
Per alcuni le “chiese”, o “sepolcri”, sono cinque, a seconda che si voglia ricondurre il numero ai dolori della Madonna (sette) o alle piaghe di Cristo (cinque).
In realtà, ad essere oggetto della visita da parte del cristiano non è il sepolcro, bensì l’altare dell’adorazione, come stabilito dalla Chiesa nel 1988, anche se nell’immaginario collettivo questo resta il giorno del giro delle chiese, o dei sepolcri.
E’ una tradizione che si era fermata nel 2020 a causa della pandemia, poi ripresa timidamente lo scorso anno.
«Ora vogliamo tornare a far le cose in grande – spiega il priore della confraternita di San Antonio abate, Giulio Pretti – allestendo di tutto punto la chiesa sede della nostra confraternita, all’interno della quale, voglio ricordarlo, è custodito il gruppo scultoreo che raffigura Gesù sulla croce, che portiamo in processione la sera del Venerdì santo”.
«Per questo – conclude Giulio Pretti – la chiesa di vicolo Sant’ Antonio sarà aperta per la visita dei fedeli a partire dalle 16,30 di giovedì e, al suo interno, ci si potrà fermare in raccoglimento per un momento di preghiera».
Redazione di Vercelli