Ennesima serata di follia e violenza in carcere a Novara.
A dare la notizia è Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Sono stati momenti di grande tensione, posta in essere da soggetti particolarmente aggressivi, di nazionalità straniera. Verso le 18.15 di ieri, i due nordafricani hanno prima messo una branda per evitare l’accesso in Sezione, cosparso il corridoio d’olio per rendere difficoltoso l’intervento della Polizia Penitenziaria e poi, con mazze ricavate dai piedi del tavolo in dotazione, hanno iniziato una vera e propria opera di distribuzione, mandando in frantumi tutti i neon del piano, impianto di videosorveglianza, causando un totale blackout. Solamente dopo una faticosa opera di mediazione, verso le 22 si è riusciti ad entrare e riportare l’ordine all’ interno dell’istituto”.
Santilli fa presente che “i due detenuti protagonisti di questa folle violenza hanno girato in lungo e largo tutti gli istituti della regione” e si pone la domanda: “ma non è previsto l’allontanamento fuori regione di questi soggetti?”
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, denuncia che “la situazione al carcere di Novara è allarmante anche perché anche nelle scorse settimane altri agenti in Piemonte hanno subito aggressioni da parte della popolazione detenuta. Il personale è sempre meno, anche a seguito di questi eventi oramai all’ordine del giorno. Stiamo vivendo un’estate di fuoco nelle carceri e servono immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi: espulsioni detenuti stranieri, invio tossicodipendenti in Comunità di recupero e psichiatrici nelle Rems o strutture analoghe. Il personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo e, pur lavorando più di 10/12 ore al giorno, non riesce più a garantire i livelli minimi di sicurezza. Fino a quando potrà reggere questa situazione?”.
“Non è più rinviabile – conclude il leader del SAPPE, che per questo si appella alle Autorità istituzionali e politiche -, dotare al più presto anche la Polizia Penitenziaria del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.
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Redazione di Vercelli